DEFINIZIONE DEI NUOVI PADRONI politiche dittatoriali quanto a quello più sostanziale dell'economia e dei rapporti di classe. Analogie evolutive Rizzi le trova anche nel New Deal americano ed arriva a delineare un quadro complessivo dell'ascesa e dell'instaurarsi del nuovo dominio di classe, di cui il « collettivismo burocratico » dell'URSS è la forma più compiuta. Dapprima Rizzi vede il nuovo sistema come progressivo, fase intermedia tra capitalismo e socialismo e la burocrazia come «ultimissima» classe dominante, ulteriore tappa da aggiungere al modello storico dialettico di Marx. Nel corso stesso della stesura de La bureacratization du monde e più nettamente nello sviluppo successivo del suo pensiero, Rizzi vede invece nel « collettivismo burocratico » un fenomeno regressivo e vi trova affinità strutturali con il sistema feudale. La tesi del Rizzi, cui Trotzki oppone una critica poco convincente e, forse, poco convinta, non conobbe molta fortuna né nell'ambiente trotzkista né più in genere in quello marxista e tanto meno negli ambiti accademici delle scienze sociali. Solo recentemente è stato «riscoperto» in qualche misura e, omaggio postumo, una edizione del suo Il collettivismo burocratico è uscita dopo la sua morte, con prefazione del segretario del PSI, Bettino Craxi. 9. L'analisi del Rizzi e la sua rivalutazione tardiva, hanno, crediamo, anche un valore emblematico. Vi tocchiamo con mano quanto il buon senso unito ad un tenace anticonformismo e ad una certa genialità intuitiva sia stato più fecondo di risultati di tanta erudizione accademica o para-accademica. Una lezione per gli intellettuali di mestiere. Tuttavia, a nostro avviso, l'opera di Rizzi indica anche i limiti di una teoria sociale eh..:vuole essere generale e nel contempo è tutta centrata sugli aspetti economici del potere sociale. Di qui l'attenzione esclusiva che egli dedica allo studio del rapporto di produzione, fino a concentrare l'analisi sull'unità di produzione aziendale, il che lo porta da un lato ad una originale « rilettura » delle società pre-capitalistiche (patronato, feudalesimo, ecc.) ma anche a bizzarre formulazioni della « azienda socialista » e, per quanto riguarda il « collettivismo burocratico », ad una tanto palese quanto inconsapevole contraddizione interna, con l'attribuzione alla classe dominante della burocrazia politica e non dei dirigenti d'azienda. Inoltre, la sua impostazione, « economicistica » limita la sua pur ampia percezione del fenomeno. Ad esempio lo porta a negare natura di« nuovi padroni» ai mana49
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