AMEDEO BEATOLO bipolare, per lo meno nella versione marxista, dopo avere esaurito tutta la sua utilità come strumento di comprensione del modello di dominazione e sfruttamento capitalistico, va palesando sempre più la sua inapplicabilità alla dinamica evolutiva tardo-capitalistica ed ancor più alla realtà post-capitalistica. Anziché chiarire ciò che sta avvenendo, esso lo rende inintellegibile, divenendo così strumento ideologico di mistificazione cosciente od inconsapevole dei nuovi padroni. 5. Se lo schema a due classi, definite l'una in opposizione all'altra, è l'espressione estrema della tendenza a mettere il più possibile in risalto l'importanza della divisione conflittuale di cbsse, così la tendenza opposta - a mascherare, diluire, confondere gli antagonismi sociali- si esprime in schemi interpretativi graduati, usati soprattutto dalla sociologia americana. La società è cioè vista come la sovrapposizione di più classi, o meglio strati (tre, quattro, sei, cento, infiniti) definiti secondo uno o più parametri (ricchezza, prestigio, ecc.). Al limite, questo tipo di rappresentazione sociale arriva a « definire» una società senza classi (pur non negando nel contempo l'innegabile, cioè la diseguaglianza). Questo schema a-classista disegualitario, curiosamente lo troviamo riferito sia alla società americana sia a quella russa, per opera di sociologi apologeti rispettivamente dell'uno e dell'altro sistema. Siamo, appunto, al limite anzi già oltre il limite della scienza ed in piena ideologia giustificatrice. In alternativa al concetto od al termine di classe dominante, a partire dalla fine del secolo scorso sono entrate nel bagaglio terminologico e concettuale della sociologia l'élite e la « classe politica» o « classe dirigente ». Queste categorie, tra di loro analoghe, ed il corrispondente modello sociologico (che a seconda degli autori e del contesto può essere una versione particolare sia dello schema bipolare, sia di quello graduato o addirittura di quello a-classista disegualitario) hanno per noi in questa sede un duplice seppure marginale interesse. In primo luogo esse ci appaiono per lo più come rappresentazione-giustificazione ideologica della gerarchia sociale, applicabile - ed applicata - al fenomeno dei nuovi padroni. In secondo luogo, una lettura critica degli « elitisti » consente di arricchire e completare la comprensione dei meccanismi del potere ed in particolare del potere politico e burocratico. 44
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