DEFINIZIONE DEI NUOVI PADRONI è in questo contesto di secondaria importanza. Chi si avventuri in questo labirinto terminologico e venga alle prese con classi, caste, stati, strati, quasi-classi e sotto-classi, ceti, élites può, seppure con un certo sforzo, semplificare il mondo delle rappresentazioni sociali individuando in sostanza pochi schemi interpretativi, soprattutto se riferiti alla realtà sociale a noi contemporanea. 4. Lo schema interpretativo più noto, antico e diffuso è quello «dicotomico» o «bipolare», quello cioè che divide la società in due classi. E' una distinzione che ha una elementare precisa rispondenza nella coscienza popolare (i ricchi e i poveri, i governanti ed i governati, chi comanda e chi obbedisce) e che ritroviamo in numerosi pensatori, a partire da Platone fino ai nostri giorni e che ha avuto in Marx la più fortunata espressione. Questo schema, in cui le due classi (i due poli della società) sono collegate ed opposte da un conflitto antagonistico d'interessi, consente di concentrare l'attenzione su quella che è considerata la contraddizione fondamentale, trascurando volutamente od involontariamente le divisioni e le contraddizioni sociali secondarie (o considerate tali). Perciò esso si presta indubbiamente come utile strumento analitico ed operativo per dei rivoluzionari che vogliono, attraverso una semplificazione concettuale, identificare l'antagonismo su cui fare leva, rafforzando la« coscienza di classe » del «polo» dominato e sfruttato. Es<;operò ha anche dimostrato i suoi limiti e la sua pericolosa ambiguità, soprattutto nella versione marxista, che confonde in un unico meccanismo due forme di antagonismo e di lotta di classe fondamentalmente diverse: quella tra dominanti e dominati (esempio: padroni e schiavi, feudatari e servi della gleba, borghesi e proletari) e quella tra detentori del dominio e aspiranti al dominio, tra vecchi e nuovi padroni. Il meccanismo con cui il marxismo dichiara l'inevitabilità del socialismo come sbocco delle contraddizioni capitalistiche e come conclusione della storia della lotta di classe (della « preistoria dell'umanità ») è in sostanza un gioco di prestigio sociologico-filosofico con cui si fa concludere una serie di lotte di classe del secondo tipo, (cioè una successione di classi dominanti) con una lotta di classe del primo tipo, mediante l'attribuzione all' « ultima » classe sfruttata, il proletariato industriale, di eccezionali qualità palingenetiche. In concreto e con riferimento alla dinamica sociale contemporanea, lo schema 43
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