Interrogations - anno V - n. 14 - aprile 1978

AMEDEO BERTOLO matrice ideologica socialista che riconoscono e descrivono la nuova classe e ne denunciano la natura non socialista, ma trovano ostacoli difficili e forse insormontabili nella loro ideologia disegualitaria a comprendere appieno e senza reticenze il fenomeno e finiscono con il negare natura di classe a forme particolari, reali o progettuali, di dominio tecnoburocratico. Un esempio di questa affermazione ce lo dà proprio Luciano Pellicani, autore della prossima relazione, quando, sullo scorso numero di Mondoperaio, critica l'« anarchismo» cioè l'egualitarismo libertario di Guiducci e gli contrappone un modello di società ed un modello di« autogestione» corrispondenti grosso modo a quello che Gurvich definisce« società pianificate secondo i principi del collettivismo pluralista decentralizzatore ». Pellicani, pur avendo - rara avis - riconosciuto e denunciato l'ascesa dei nuovi padroni all'Est ed all'Ovest - e non a caso è qui oggi - finisce con il proporci come società socialista una vari.ante tecno-burocratica in cui il potere dei nuovi padroni sarebbe ridotto dall'esistenza del mercato e controllato da forme di democrazia politica ed economica. 3. Numerose e contraddittorie sono le rappresentazioni della struttura sociale, inequivocabile dimostrazione dell'importanza fondamentale che assumono nelle scienze sociali gli elementi soggettivi, ideologici. Queste rappresentazioni sono insieme riflesso (più o meno soggettivamente deformato) della realtà e schema interpretativo dei fenomeni statici e dinamici. Di nuovo oggettività e soggettività, scienza ed ideologia. Ne fa ulteriore fede la confusione terminologica, perché neppure i termini - segni del linguaggio sociologico, economico, politico - sono neutrali. Non è quasi mai casuale né insignificante la scelta di un termine al posto di un altro e non è privo di interesse, anche se marginale rispetto al presente studio, capire perché lo stesso concetto (o che è apparentemente tale) sia espresso con termini diversi e concetti diversi (o apparentemente tali) con lo stesso termine. Tra la realtà sociale e la sua rappresentazione vi è il filtro ideologico che si esprime anche nei termini e nel loro valore evocativo d'emozioni e di associazioni d'idee. Si pensi solo all'enorme potere evocativo che ha oggi il termine «classe». Oltre a ciò, naturalmente, c'è tutto il contributo, in confusione terminologica, della confusione concettuale di singoli studiosi e della loro involontaria approssimazione verbale, ma ciò 42

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