ALBERTAORGENTON Una citazione, tratta da un'altra interessante opera, sintetizza bene la posizione critica: « La malattia mentale, in quanto fenomeno sociale legato al concetto che la società si fa dell'uomo, non esiste già più. Le condizioni storiche, geografiche ed etnografiche modellano il suo aspetto. Stanno scomparendo le forme parossistiche, i bei casi tipici. ( ...) Malgrado la diffidenza che si nutre ancor oggi nei riguardi della malattia mentale, essa ci appare tuttavia alleggerita dei tabù vecchi corne il mondo e sdrammatizzata, ed ·è proprio questo indebolimento dei tabù che pesavano sui folle a fornirci la spiegazione di corne le grandi alterazioni mentali esistano in forme più leggere. Infatti l'atteggiamento del gruppo sociale influisce direttamente sulle reazioni del malato. I sintomi esacerbati del grande 1sterismo di Charcot si sono attenuati quando i medici hanno smesso di crederci. Per ogni cultura esiste un modo diverso di essere pazzi. Il malato di mente per rivelarsi e essere riconosciuto tale deve presentare quei disturbi che la società nella quale vive ha attribuito alle malattie mentali e le manifestazioni di tali disturbi debbono essere quelle che il medico si aspetta di vedere » ( 4). I due autori appena citati e altri forniscono il supporto storico-critico al deterioramento dell'atteggiamento psichiatrico tradizionale nei confronti della malattia mentale, attraverso la descrizione della nascita del sistema manicomiale il quale, fra il '600 e il '700, inizia a configurarsi con la doppia funzione che ancor oggi lo caratterizza: corne istituto di assistenza, da una parte, e di controllo, dall'altra. E' dimostrata anche l'evoluzione dell'organizzazione sociale nella cura della devianza, con la preoccupazione ideologica di scindere la follia dalla criminalità. Il ricovero dell'alienato, infatti, agli inizi dell'istituzionalizzazione dell'emarginazione, era indifferentemente compiuto nell'ospizio, nel carcere, nell'ospedale, nella casa di correzione, in compagnia del mendicante, del reo, del venereo, del violento. Esigenze politiche e sociali, dietro la maschera della legalità e della terapia psichiatrica, promuovono il processo, non ancora concluso (5), di razionalizzazione del controllo della (4) M. RISTICH DE GROOTE, La foUia attraverso i secoli, Tattilo editrice, Roma, ,1973; p. 367. (5) Basti ,:pensare alla attuale eterogeneità dei ricoverati nella maggior parte degli 1stituti manicomiali italiani dove, accanto agli insufficienti mentali, sono reclusi alcoolisti, disadattati, giovani delinquenti, tentativi di suicidio, ecc. 6
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==