ALBERTOARGENTON « il controllo del comportamento consiste nella capacità di fare eseguire a un altro i propri ordini » (19). In due articoli, uno polacco e l'altro sovietico, polemici nei confronti dell'antipsichiatria, da me esaminati per documentare la stesura di questo articolo, traspare un atteggiamento non molto dissimile da parte degli psichiatri dei paesi dell'Est: « .. .la psicoterapia di gruppo e il cosl detto psicodramma sono nati prima(che in Occidente) in URSS, nel 1917, e questi nuovi metodi curativi si sono consolidati, anche se con carattere più che altro psicopedagogico, sotto l'influsso dei lavori di Bechterev, Korsakov e del pedagogista Makarenko. La terapia di gruppo, chiamata in URSS psicoterapia collettiva, nata per il bene della collettività, deve avere influenza pedagogica sulla vita dei p_azienti. In quanto " maestro di vita ", puè> curare solamente il medico, il quale cerca, attraverso il collettivo di una clinica, di introdurre il malato nel collettivo sociale della vita, per il bene degli uomini sovietici. Naturalmente il medico deve possedere un certo livello politico, morale e scientifico » (20). Cosl concludono un loro scritto su « L'antipsichiatria e le sue fonti ideologiche », alcuni psichiatri sovietici: « Per gli antipsichiatri la libertà puè>essere misurata solamente corne " una voce interna " e qualunque determinazione è già una limitazione: né la medicina, né alcuna altra scienza puà dare un modello adeguato alla coscienza umana né un criterio oggettivo della malattia. Da qui proviene il rifi.uto della psicopatologia, della nosograifia e di tutta la psichiatria. Angelergues sottolinea che la negazione dell'esistenza dei malati mentali è assurda persino dal punto di vista del buon senso e che la posizione passiva degli antipsichiatri verso gli ammalati è soltanto un velleitarismo estetizzante sul terreno della psichiatria. La psichiatria è necessaria, quanta mena, per creare delle condizioni ottimali della vita psichica degli uomini (21). Ed è d'altra parte assolutamente innegabile il ruolo positivo che la psicofarmacologia svolge da moiti anni » (22). (19) P. LONDON, Il controllo del comportamento, ILI, Milano, 1971; p. 1. Il corsivo è mio. (20) E. BRZEZICKI, Kont,rowersje w psychiatrü w latach ,1970,1972, « Psychiatria Polska », VII, 1973, n. 4; pp. 370. (21) Il corsivo è mio. (22) La traduzione 1etterale di questo articolo, opera di T. SEABRA, A. DINIS, J. A. IVANIUSKIN, L'antipsichiatria e le sue fonti ideologiche, « Rivista di Neuropatologia e psichiatria », LXXIII, 1973, n. 4; è apparsa su « Clinica Psichiatrica », X, ,1974,n. 16. 14
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==