Interrogations - anno IV - n. 11 - luglio 1977

AMEDEO BERTOLO 12.000 copie-, dichiarano un costante seppure modesto incremento nelle vendite. Un mese fa una manifestazione nazionale contro il terrorismo di stato, indetta dagli anarchici a Pisa, ha raccolto dietro le bandiere nere e rossonere cinque-seimila compagni venuti un po' da tutt'Italia ma soprattutto dal Centro-Nord. Tanti quanti ne avevano riuniti, tutti insieme, i partitini di D.P. che avevano aderito alla manifestazione. Beninteso, gli anarchici non sono ne cinquemila ne dodicimila. Essi sono di piu e di meno. Di piu (15-20.000 secondo una stima approssimativa) se si considera l'« area libertaria» cioe coloro che in modo piu o meno coerente e complessivo fanno riferimento all'anarchismo, ma senza collegamenti organici con il movimento anarchico. Di meno, considerevolmente di meno, se si valuta solo il movimento anarchico in senso stretto, cide solo i compagni che fanno parte di qualche struttura organizzativa anarchica - gruppi, circoli, collettivi, nuclei, ecc. La composizione del movimento e sempre prevalentemente giovanile (piu ancora marcatamente giovanile l'area libertaria) e a maggioranza studentesca (diciamo oltre meta) ma crescente e la presenza di lavoratori « manuali » in senso lato e consistente anche la presenza di tecnici ed insegnanti (per lo piu ex-studenti anarchici giunti al diploma od alla laurea). I rapporti tra gruppi e federazioni sono nel complesso discretamente buoni, vale a dire che il ·« tasso di rissosita » interna del movimento e molto basso e le polemiche negli ultimi anni non sono di norma uscite dagli ambiti della correttezza reciproca. 11coordinamento e la collaborazione tuttavia non sono progrediti in proporzione alla diminuita tensione interna. Proprio alla :fine dello scorso anno una proposta di assemblee nazionali di movimento (come prima forma concreta di collegamento), avanzata dai G.A.F., e stata respinta dalla F.A.I. che l'ha ritenuta « immatura ». Anche i tentativi di collegamento settoriale (lavoratori, studenti, donne, ecc.) non hanno dato sinora grandi frutti. La presenza nelle lotte sociali degli anarchici e ancora quasi insensibile se si escludono fenomeni episodici limitati nel tempo e nello spazio (ad esempio tra i lavoratori ausiliari in alcuni ospedali milanesi, ad esempio nel movimento degli studenti a Roma, Palermo, Bologna, Bari...) ma non e forse eccessivamente ottimistico ritenere che sia in atto un notevole e crescente sforzo di intervento nei vari ambiti del conflitto sociale ed anche un impegno a superare l'episodicita ed improvvisazione di questo intervento. Uno sforzo che potrebbe 30

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