COMRROMESSOSTORICO ponente di studenti meridionali di « emigrazione » universtaria, molti dei quali studenti-lavoratori. Meno appariscente ma non meno importante dei primi due e il terzo aspetto del nuovo dissenso, quello proletario. Da un anno a questa parte si vanno accentuando i sintomi di una crescente difficolta per le burocrazie sindacali ad ingabbiare la combattivita dei lavoratori. Si e sviluppata una notevole tensione interna al sindacato tra la dirigenza confederale ed una parte di militanti e quadri intermedi, che contestano la linea troppo conciliante dei vertici. Ma soprattutto, mentre nel complesso la conflittualita operaia, seppure tra i malumori della base, tende a ridursi nella linea di relativa tregua sociale stabilita dai comunisti, nel contempo aumentano paradossalmente gli episodi di lotte autonome condotte al di fuori del controllo della burocrazia sindacale o addirittura contra di essa con casi limite di duri attacchi reciproci. Queste lotte si verificano anche in singoli repartí di industrie a forte e radicata presenza sindacale, ma si sviluppano soprattutto in categorie particolarmente disagiate ed a presenza sindacale ridotta o particolarmente « collaborazionista ». Un esempio: i lavoratori ausiliari ospedalieri di Milano conducono da quasi un anno una dura lotta autogestita, senza e contra i sindacalisti che hanno dimostrato chiaramente di volere congelare una vertenza che ha come contraparte degli amministratori social-comunisti. * * * Tuttavia, se e importante, nella nostra prospettiva, e sintomatico che il nuovo dissenso si manifesti con episodi di lotta extra-sindacale anche tra i lavoratori, bisogna riconoscere, per dimensionare correttamente il fenomeno nel quadro sociale complessivo, che tali episodi rimangono l'eccezione. La regola e il ripiegamento delle lotte proletarie su posizioni difensive in sintonía sostanziale con la política sindacale. Anche in questo caso le scelte delle organizzazioni e le scelte della classe operaia si influenzano e si rafforzano recíprocamente e sono entrambe determínate dalla persistente crisi economica; una crisi che si trascina da anni, palesando in cio la sua natura piu strutturale che congiunturale, una crisi la cui soluzione appare ancora lontana e dolorosa. La crisi si manifesta nel binomio « perverso » stagnazioneinflazione, che significa per gli sfruttati contemporaneamente disoccupazione e riduzione del potere d'acquisto dei salari. Questa riduzione e stata sinora molto contenuta per la maggior 23
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