COM~ROMESSO STORICO anche in seno all'autonomia, di sganciamento politico di « quelli della P. 38 » (che e la sigla di una pistola che pare entusiasmarli in modo particolare). Il che ha un po' stupito tutti, dacche il segno distintivo collettivo degli autonomi nelle manifestazioni e la pistola simulata con tre dita della mano destra. E' anche vero pero che, come dicevamo, l'area dell'autonomia e estremamente composita e dietro la liturgia comune dei segni bellicosi e degli slogan truculenti e dei « servizi d'ordine » agguerriti c'e un po' di tutto, dal sindacalista rivoluzionario, al simpatizzante delle Brigate Rosse, compresi quelli che sono l'uno e l'altro insieme e quelli che non sono ne l'una cosa ne l' altra. * * * L'« estremismo » degli autonomi ha espresso parzialmente (o comunque vi si ,e legato partecipandovi dall'interno) un fe. nomeno di « nuovo dissenso » assai piu ampio, espressione a sua volta di un ancor piu ampio fenomeno sociale. A partire dallo scorso autunno il riflusso strisciante del dissenso extra ed anti-istituzionale (un riflusso che era causa ed effetto insieme del progressivo svuotamento della carica sovversiva del movimento post-sessantottesco e dell'evoluzione neo-riformista dci partitini nati da quello, nonche della « crisi della militanza » nell'estrema sinistra) ha segnato una battuta d'arresto e progressivamente si e sviluppata una tendenza opposta. Schematicamente il nuovo dissenso si ·e espresso in tre ambiti: quello dei giovani emarginati di alcune realta metropolitane (Milano e Roma soprattutto), quello degli studenti universitari e quello dei lavoratori. II primo ambito di rivolta si e espresso tra l'ottobre ed il dicembre scorsi, nella nascita di « circoli giovanili » che riunivano studenti medie sottoproletari della periferia e dell'hinterland urbano in azioni tra il ludico e l'aggressivo: occupazioni di case s.fitte per farne centri di ritrovo alternativo per i giovani, espropri « di massa » (cioe di gruppo) di capi d'abbigliamento e di alimenti e bevande, « autoriduzioni » collettive del prezzo di spettacoli cinematografi.ci e di concerti musicali... In una specie di versione sovversiva del consumismo postindustriale, i giovani proletari rivendicavano il diritto al « lusso » ed alla «cultura». Con una manifestazione organizzata per contestare la «prima» del Teatro Alla Scala di Milano (che e una tradizionale esibizione di lusso padronale), una manifestazione vietata dalla questura e finita in scontri violenti con la polizia ed in numerosi arresti e condanne, i cir21
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