AMBROSOLI/PASCARELLA bene la finalità programmatica delle scuole a carattere informativo e la funzlone sociale che lntendono svolgere. La flnalità è quella di rispondere alle eslgenze del mercato del lavoro intellettuale, fornendo 1 «diversl llvelli di spec1al1zzazione~ che il mercato stesso rlchiede. In altri termini, la scuola devrebbe rispecchiare l'aspetto piramldale della società, perpetuando e garantendo, ad un tempo, la divlsione sociale del lavoro: i gradin! via via più elevati di istruzione corrispondono al diversi livelli della gerarchia dlrigenzlale e, corne tali, sono accessibili ad un numero sempre minore di indlvldu1. Una struttura scolastica di questo tlpo è caratterizzata, in primo Iuogo, da una forte selezlone istituzionale. Gli indlrizzl sono estremamente dlversiflcati. ln funz!one dei diversi «destinh che gll alllevi avranno quando saranno lmmessi nel processo produttlvo. Vlceversa, le possibllità dl comunicazione fra ogni slngolo indirlzzo sono estremamente ridotte. Sul piano didattico, la valutazione degll alllevl vlene fatta ln relazione alla quantità e alla qualità delle nozioni acquisite. L'insegnante non trasmette valori, ma controlla l'efficacla dell'apprendimento, !ndividua cioè la maggiore o minore capacttà degli alunnl di forn!re quelle prestaz!on! che il corpo sociale rlchiede. Una scuola di tal genere, si rltrova solo in slstem! sociali fortemente statici, o con marcata tendenza alla statlcità. Risente notevolmente, infatti, degli effetti di eventuali disfunziont strutturali, e richiede quindi una accurat!ssima programmazione delle mansionl necessarie e del numero degli addetti (4). In mancanza di c!ô, il mancato assorbimento, nel mondo del lavoro, degli alunni che hanno termlnato i proprl studl, puô provocare dlsagi tall da compromettere l'equilibrio del sistema: perdlta di credito delle istltuzionl, conflitti sociali, ecc. In oltre, la scuola lnformativa non contlene ln sè alcùn meccanismo di eontrollo, capace di redere innocua la rlchiesta dl riappropriazlone culturale da parte delle classi subordinate, devendosi affidare in questo alla pura e sempllce repressione delle tendenze popolari all'istruzlone. (4) Alcunl esempi dl ta.li d!sfunz!onl possono essere, nel caso dell'ltalia, Je d!fferenze dl sv!luppo lndustrlnle tra Nord e Sud e, plù ln generalei la contrapposizione clttà-campagna, che rendono d!ff!coltosa e problema Ica la programmazionc s!a economlca che scolastica. Cfr. anche Marzio Barbagl! Disoccupazlone lntellettuale e slatema acolaaUco ln l'-lia, Il Mulino, Balogna 1974, ne! paragrafi riguardant! i rapport! tra economla e 1struzJone nello spazlo. 10
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==