NICO BERTI dal campo storico a quello propriamente ideologico. A nostro avviso risulta assolutamente inscindibile una valutazione storiografica da una valutazione ideologica, non solo per i motivi sopra accennati ma anche perchè il campo dell'una sconfina automaticamente con quello dell'altra. Valutare storiograficamente l'anarchismo è, in ultima analisi, discutere attorno alla sua ideologia. Cosi che non dovrà stupire se nel corso dell'analisi prenderemo in considerazione alcuni giudizi che attengono propriamente al campo ideologico. Due parole ora per quanto riguarda l'economia del presente lavoro. Esso si divide grosso modo in due parti. Nella prima parte vengono analizzati, discussi e valutati alcuni giudizi interpretativi sulla storia dell'anarchismo che sono comuni a diverse scuole. Tali giudizi sono qui messi insieme seguendo un criterio di omogeneità specifica, prescindendo cioè dalle diverse impostazioni ideologiche che li sottendono. Nella seconda parte, invece, vedremo di formulare e di suggerire le ipotesi interpretative che riteniamo corrette e consone al presente tema. Complessita' e multifonnita' delle interpretazioni U NA PRIMA considerazione di carattere generale riguarda la contemporanea, complessa e disparata serie di giudizi e di interpretazioni riguardanti l'ideologia e la storia dell'anarchismo. Taluni giudizi sono talmente contraddittori tra di loro, pur muovendo magari dalla stessa scuola ideologica, che si vanificano a vicenda, mentre altri, anche se non opposti, sono comunque assai diversi. Tali complessità e multiformità rendono estremamente difficile un'analisi sintetizzatrice : il campo è vasto e spazia su orizzonti politici e culturali molto eterogenei. La multiformità di giudizi, inoltre, se da una parte è indice di una difficoltà obiettiva presente nella materia, per la sua vastità e complessità, dall'altra dimostra che i giudizi sono tutti riconducibili del loro aspetto scientifico, a quello, più pregnante e concreto, delle motivazioni ideologiche. Vi è un unico punto in comune fra queste diverse posizioni ed è quello relativo al carattere « utopistico > dell'anarchismo. Nella eterogeneità delle interpretazioni è questo l'unico filo conduttore, l'unica matrice che vanifica le contraddittorie concezioni interpretative di partenza. Marxisti e conservatori, 94
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