NICO B'E!RT! porre, su questa base, l'impostazione di una ricerca che colga di queste lotte i momenti rivoluzionari, di scontro intransigente con il potere (11). Solo cosi, per esempio, si possono leggere e interpretare i moti insurrezionalistici degli internazionalisti italiani e spagnoli negli anni 1873-77. Il loro significato autentico e originario non va ricercato nell' identificazione fra « Jacquerie ~ contadina e anarchismo, ma nella specifica situazione potenzialmente rivoluzionaria che caratterizza l'Italia e la Spagna del tempo (12). Del resto questa interpretazione è suffragata dalla contemporanea presenza dell'elemento urbano e operalo nella Comune di Parigi (13). Ma qui appunto si vede che, ciò che è comune fra quest'ultima e i moti insurrezionali italiani e spagnoli, non è il soggetto sociologico che cambia (11) Una interpretazione Indiretta di quanto sosteniamo si può rilevare leggendo quanto scrive Luigi Lotti sulla situazione di stanchezza del movimento anarchico Italiano negli anni precedenti la Settimana Rossa. Tale situazione mutò rapidamente dopo gli anni 1911-1912appunto perché cominciava a montare quel clima rivoluzionarlo che sboccò, nel 1914, nelle giornate Insurrezionali di Giugno. Cfr. L. Lotti, La Settimana Rossa, Firenze, Felice Le Monnler, 1965, pp. 3-10. Lo stesso discorso si può fare anche per Il movimento anarchico russo che era molto più debole negli anni precedenti la rivoluzione : cfr. Volln, La rivoluzione sconosciuta, Napoli, RL, 1950, p. 11 (riedizione anastatica : Roma, Samonà e Savelll, 1970). (12) Per quanto riguarda l'Italia si veda il saggio di F. Della Peruta, La banda del Matese e Il fallimento della teoria anarchica della moderna " Jacquerie » in Italia, In « Movimento Operaio», Milano, Anno VI, Nuova Serle n. 3, Maggio-Giugno 1954, pp. 339-340. Pier Carlo Maslnl Invece afferma giustamente che gli Internazionalisti non si Illudevano di far scoppiare una rivolta contadina, ma solo dare un esempio. Inoltre la scelta del meridione d'Italia fu dettata non tanto da una vocazione strategica, quanto da alcune considerazioni tattiche sul potenziale rivoluzionarlo presente nel Mezzogiorno in quel momento : si tenga presente che tre anni prima il tentativo fu fatto a Bologna, quindi nessuna vocazione rivoluzionarla contadina. Cfr. P. C. Masinl, Gli internazionalisti. La banda del Matese (1876-1878), Milano-Roma, Edizioni Avanti, 1958, pp. 55-57. Per la Spagna vi é la nota tesi dell'Hobsbawm sull'abbinamento anarchismoarretratezza socio-economica (Cfr. E. J. Hobsbawm, I ribelli, Torino, Einaudi, 1966, pp. 116-117), contraddetta completamente da quella di Renée Lamberet Il quale sostiene che le zone dove l'anarchismo si sviluppò erano le « più evolute» della Spagna (Cfr. R. Lamberet, I.es travallleurs espagnols et leur conceptlon de !'anarchie de 1868 au début du XX• slècle, in Anarchici e anarchia ..., p. 79. Specificamente per I moti del 73 Mlklos Molnar afferma addirittura che essi fallirono perché l'anarchismo iberico aveva un carattere troppo urbano e operalo « rispetto al bisogni del contadini e degli operai agricoli» (Si veda M. Molnar. A propos de l'lnsurrectlon cantonaliste de 1873 en Espagne. L'attltude des anarchlstes et la critlque d'Engels, in Anarchici è · anarchia ..., p. 100). Il Molnar sostiene dunque tutto Il contrarlo di quanto afferma Hobsbawm sulla scia del giudizio engelslano. (13) J. Rougerle, Composltlon d'une populatlon lnsur«ée. L'exemple de la Commune, In !( Le Mouvement Socia!», Parls, n. 48, 1964. 100
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