Fine secolo - 14-15 dicembre 1985
FINE SECOLO* SABATO 14 / DOMENICA 15 DICEMBRE 36 Malaga senza padre né madre, né ciotolo, né forno, né cane bianco! Malaga indifesa, dove nacque la mia morte · laboriosa e morì di passione la mia nascita! Malaga che insegui i tuoi stessi piedi, in esodo, , sotto il male, sotto la viltà, sotto la storia concava, indicibile, con un tuorlo d'uovo nella mano: terra organica! e la chiara sulla punta dei capelli: caos intero! Malaga che fuggi di padre in padre, famigliare, di figlio in figlio al largo del mare che fugge il mare, traverso il metallo che fugge il piombò, raso il suolo che fugge dalla terra agli ordini, ahi! della profondità che ti amava. Malaga a colpi, a fatidico caglio, a cieli enormi e a inferni, che·cammini su un duro vino, in folla, sopra la schiuma lilla, a uno a uno, s.ull'uragàno estatico e più lilla, a misura delle quattro orbite che amano e delle due costole che si uccidono! Malaga diminuita del mio sangue e del mio colore in lontananza, la vita segue con tambu[i i tuoi onori alesani, con razzi i tuoi ragazzi eterni e con silenzio il tuo ultimo tamburo, con nulla la tua anima con ancora più nulla il tuo stèrno geniale. Malaga, non te ne andare col tuo nome Perchè se vai, te ne vai tutta, fino a te, tutta infinitamente nel tuo tutto, · secondo la tua fissa misura in cui impazzisco, colla tua scuola ferace e il tuo orifizio . e il tuo antico coltello legato alla tua inferma falce e la tua tavola legata ad un martello! Malaga letterale e malaghegna, ·che fuggi dall'Egitto e sei inchiodata, e allunghi in identica pena la tua danza in te stessa risolvendo il volume dçlla sfera, perdendo la tua borr.accia e le tue canzoni,. fuggendo colla tua estera Spagna e l'orbe innato! Malaga per diritto proprio e nel giardino biologico, più Malaga! Malaga in virtù del cammino, in considerazione del lupo che ti segue· e in ragione del lupetto che ti aspetta! Malaga, che sto piangendo! Malaga, che piango e piango! -Poesie di Césàr Vallejo traduzione di Giorgio Agamben Guardati, Spagna, dalla tua propria Spagna! Guardati dalla falce senza martello! Guardati dal martello senza falce! Guardati dalla vittima suo malgrado, dal boia suo malgrado e dall'indifferente suo malgrado! Guardati da chi, prima che il gallo canti, ti avrà negato tre volte e da chi, dopo, ti negò tre volte! Guardati dai teschi senza tibie e dalle tibie senza teschi! Guardati dai nuovi pote"nti! Guard~ti da chi mangia i tuoi cadaveri e da chi divora morti i tuoi vivi! Guardati da chi è leale al cento per cento,! Guardati dal cielo al di qua dell'aria e dall'aria al di là del cielo! · Guardati da chi ti ama! Guardati dai tuoi eroi! Guardati dai tuoi morti! Guardati dalla Repubblica! Guardati dal futuro ...! I <..ésar Vallejo in 1111 disegno di J>ic:n;o. padre polvere che sali di Spagna, Dio ti salvi, libe~ e incoroni, padre polvere che sali dall'anima. Padre polvere che sali dal fuoco, Dio ti salvi, ti calzi e dia trono, padre polvere, che sei nei cieli. Padre polvere, bisnipote del fumo, Dio ti salvi e innalzi in infinito, padre polvere, bisnipote del fumo. Padre polvere in cui i giusti finiscono, Dio ti salvi e ti renda alla terra, · padre polvere in cui i giusti finiscono. Padre polvere che cresci nelle palme, Dio ti salvi e rivesta di coraggio, padre polver~ terrore del nulla. Padre polvere, composto di ferro, Dio ti salvi e dia forma di uomo, padre polvere, che cammini bruciando . Padre polvere, san<;lalodel paria, Dio ti salvi e mai non ti slacci, padre polvere: sandalo del paria. Padre po1vere che i barbari sparpagliano, Dio ti salvi e ti cinga di dei, padre polvere, scortato dagli atomi. Padre polvere, sudario del popolo, Dio ti salvi dal male per sempre, padre polvere spagnolo, padre nostro! Padre polvere che vai verso il futuro. Dio ti salvi, ti guidi e dia ali, · . padre polvere che vai verso il futuro.
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