Fine secolo - 26-27 ottobre 1985
Timordi me? Oh, un terribile timore; La lietezza esplode contro quei vetri sul buio Ma tale lietezza, che ti fa cantare in voce è un ritorno dalla morte: e chi può mai ridere - Dietro, sottò il riquadro del cielo annerito Riapparizione ctonia! · Non scherzo: é che tu hai esperienza di un luogo che non ho mai esplorato, UN VUOTO NEL COSMO E' vero che la mia terra è piccola Ma ho sempre affabulato sui luoghi inesplorati con una certa lietezza, quasicché non fosse vero Ma tu ci sei, qui, in voce La luna é risorta; le acque scorrono; il mondo non sa di essere nuovo e la sua nuova giornata finisce ·contro gli alti cornicioni e il nero del cielo Chi c'è, in quel VUOTO DEL COSMO, che tu porti nei tuoi desideri e conosci? C'è il padre, sì, lui! Tu credi che io lo conosca? Oh, come ti sbagli; come ingenuamente dài per certo ciò che· non lo é affatto; fondi tutto il discorso, ripreso qui, cantando, su questa presunzione che per te é umile e non sai invece quanto sia superba essa porta in sé ·i segni della volontà mortale della maggioranza - L'occhio ilare di me mai disceso agli Inferi, ombra infernale vagolante nasconde E tu ci caschi Tu conosci di ciò che è realtà solo quell'Uomo Adulto ossia ciò che si deve conoscere; lei, la Donna Adulta, stia all'Inferno o nell'Ombra che precede la vita e di là operi pure i suoi malefizi, i suoi incantesimi; odiala, odiala, odiala; e se tu canti e nessuno ti sente, sorridi semplicemente perché, per ora, intanto, sei vittoriosa - in voce come una giovane figlia avida che però ha sperimentato la dolcezza; Parigi calca dietro alle tue spalle un cielo basso con la trama dei rami neri; ormai classici; questa é la storia - Tu sorridi al Padre - quella persona di cui io non ho alcuna informazione, .che ho frequentato in un sogno che evidentemente non ricordo - strano, è da quel mostro di autorità che proviene anche la dolcezza se non altro come rasliegnazione e bi::evevittoria; accidenti, come l'ho ignorato; così ignorato da non saperne niente - cosa fare? · Tu doni, spargi doni, hai bisogno di donare, ma il tuo dono te l'ha dato Lui, come tutto; ed é un Nulla il dono di Nessuno; io fingo di•ricevere; ti ringrazio, sinceramente grato; Ma il debole sorriso sfuggente non é di timidezza; è lo sgomento, più terribile.._ben più terribile • di avere un corpo separato, nei regni dell'essere - se è una colpa se non è che un incidente: ma al posto dell'Altro per me c'è un vuoto nel cosmo un vuoto nel cosmo e da là tu canti. FINE SECOLO * SABATO 26 / DOMENICA 27 OTTOBRE 31
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