Fine secolo - 26-27 ottobre 1985
FINE SECOLO* SABATO 26 / 24 Pina Kalz, l'ispiratricedi «Amado mio)>,Jorse la prima a intuiree ricevere il segreto di Pasolini;lui mettevaleparole,lei la-– musica. ,. MAESTRA PICCOUNA, TUTTA DI OROFINO Questo é il motivo di una villotta che abbia.– mo composto con Pier Paolo Pasolini: lui ha fatto il testo e io la musica; é divenuto poi · l'inno del coro dei 'Miei Fantas di Ciasarsa', che vorrebbe dire i migliori ragazzi di Casar– sa. Qualz-erano gli anni più ... Nell'anno 1944 era l'attività più intensa, e abbiamo fatto anche degli spettacoli in pub- blico. - ·Il violino E lei come mai era qui a Casarsa? Sono venuta a raggiungere mia sorella e mio cognato quando é scoppiata la guerra - vera– mente quando Maribor, in Slovenia, é stata occupata dai tedeschi. E lei é venuta dalla Slovenia... Venivo dalla Slovenia, sì. Lei che cosafaceva allora: suonava, andava a scuola..? Insegnavo a sc_uola ... Che cosa? Il violino, naturalmente, e anche il pianofor– te e la musiea da camera; suonavo in orche– stra, dell'Opera, e anche alla Filarmonica. · E venendo qui ha conosciuto poi Pier Paolo Pàsolini? ,, Venendo qui, mia sorella subito mi ha intro– dotto nella famiglia dei Pasolini, e Colussi, che sarebbe. il cognome della sua mamma, perché aveva già fatto un'amicizia veramente intensa, mia sorella, con la famiglia di Pier _ Paolo; mi ha introdotto e naturalmente an– ch'io mi sono subito inserita. E lei insegnava anche musica a Pier Paolo Pa– solini? Pier Paolo Pasolini studiava violino da gio– vanetto e gli era venuta una gran voglia di provare se ricordava qualche cosa ancora e se poteva fare qualche progresso. E difatti veniva a prendere lezioni da me e abbiamo raggiunto quel grado, poter fare dei duettini jnsieme. Duettini semplicissimi, composti per ·gli allievi, per i principianti; e lui ne aveva un gran gusto. Però si stancava presto di suona– re e diceva: «Lasciamo perdere, tanto-io non posso raggiungere granché con lo studio del violino. Mi suoni lei, piuttosto». Poi Pier Paolo in quegli anni scrisse anche un romanzo, «Amado mio e atti impuri», in cui lei é addirittura protagonista con il nome di Dina. Ma io allora non ne sapevo niente, pe"rché questo lavoro é uscito poco tempo fa. Allora lei si era accorta dei sentimenti di Pier Paolo e, diciamo, della sua diversità sessuale? I primi tempi no, assolutamente no: eravamo tanto assorbiti in questo nostro lavoro, cioé in questa nostra impresa di preparare gli spettacoli che veramente questo sovrastava qualsiasi altro argomento. Pier Paolo era tal– mente convinto che questi spettacoli sarebbe– ro riusciti che ha trasmesso questa sua per– suasione; questo suo entusiasmo a tutti noi: a me come direttrice del coro e ai ragazzi, che erano ragazzi semplici, contadini, artigiani– ...però molto dotati; avevano un orecchio fi– nissimo, cosicché queste villotte che erano tutte composte a tre voci,_a anche a quattro voci, riuscivano così intonate come se si sen– tisse suonare un organo. E senza interventi: io non avevo nessunissimo bisogno di correg– gere la loro intonazione. Una scoperta dolorosa Signora Kalz, lei ha dellef otografié di quell'e– poca? Sì, ci sarà qualcosa. Ecco... Grazie. Se non mi sbaglio lei aveva intuito il segreto di Pier Paolo Pasolini. In parte sì, ma non nei primi tempi; poco pri– ma che ci lasciassimo. In parte intuìto e in parte é trapelato attraverso le dicerie. Non poteva essere altrimenti. E come aveva intuito quello che lui chiama «il terrore nudo»? - Sarebbe difficile da descrivere...dall'insieme di tutto il suo comportamento; forse da quel– lo che emanava da lui. Però non ne abbiamo parlato mai. Soltanto prima di lasciarci gli ho chiesto qualche cosa, molto discretamen– te; e lui ha risposto con queste parole: «E se fosse vero?>> .. Non occorreva dire altro, ba– stava, era una conferma che mi ha fatto mol– to molto male. Tuttavia, in «Amado mio» sembra quasi che lei avesse aiutato Pasolini a v(vere questo suo segreto in mezzo alla gente, quasi che lei voles– se dargli una maschera. Può darsi: se fosse stato necessario sarei stata disposta con tutto l'entusiasmo, con tutto il cuore se avesse potuto servire a qualche cosa... Non c'é stato mai un momento in cui lei pensò di poter sposare Pasolini? No,no! Era anche la differenza di' età che– ...forse la nostra mentaliià impone di sentir– si...La ragazza si sente vecchia già se ha la stessa età del ragazzo prescelto. Più che mai quando é più anziana di lui. Questo non l'a– vrei potuto cancellare. E poi vi siete lasciati quando?
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