Fine secolo - 26-27 ottobre 1985

un po' recitato la sua ~arte, un po' letteraria– mente. Diciamo che allora le letture di Paso– lini erano uri po' influenzate da certa auto- · biografia gidiana. Quando vienefuori lo landa/o di Ramuscello, tu scrivi che Pasolini osservò quasi con ironia questo massacro. Che ,cosa significa? Significa quello che ho detto prima: che non era un giudizio emesso, e una condanna, del mondo al quale Pasolini teneva di più, cioè il mondo contadino; ma era un giudizio e uno scandalo artefatto da\la parte borghese friu- · lana e quindi mancavr di fantasia, mancava anche di ogni reale fo,damento etico. Questo scandalo, come tutti I.gli scandali: sono dei fatti assolutamente privi di moralità. I Tuttavia, questo scan4af.ofa fuggire Pier Pao- lo Pasolini insieme a Ì sua madre una nptte a Roma. . I . Sì, non propriamente così. Questo scandalo che deflagra alla finri dell'estate, Pasolini in realtà sperava in qualche modo di superarlo; sperava addirittura 1i poter tornare ad inse– gnare nella sua scuola media di Valvasone - e I " d. . in questo senso avevr ,atto e1 passi per ve- dere appunto se quesfo era possibil~. _L~ '.uga è avvenuta qualche mese dopo, agh mm del '50: in una notte di gennaio del '50 lui e sua madre sono praticamente fuggiti da questa casa, di nascosto del padre, perchè quello che aveva determinato questa fuga era il peggio– ramento dei rapporti con il padre. Il padre nei primi giorni di questo scandalo aveva reagito, così, brontolando ... insomma, l~i non poteva ammettere questo comportamen– to ... Ma è scivolato ben presto da questo rapa porto reale con lo scandalo - cioè lui si senti– va ferito di quant~ ei"aaccaduto - è scivolato da questo rapporto I reale, di ferita reale, in quello che era~o le fue ossessioni, che ~on? ripullulate vort1cosafI1ente,queste ossess1om, che erano di vario genere; insomma, l'origi– ne, così, detto sempre nel modo più semplici– stico, era un antico !contrasto con la moglie, maf risolto. Ecco, questo ha fatto peggiorare i rapporti, con delle scenate inaudite; il vec– chio Pasolini allora aveva dato i primi segni di quella crisi di nervi che ha assunto poi for- me paranoiche. . A proposito del rapporto col padre, vorreì cita- La madredi Pasolini nel ruolo della Madoooa nel "Vangelo secondoMatteo". Sotto: Nico Naldinisulle spondedel Tagliamento. Nella paginaa fronte:la chiesa di Versutta. re •ùha scena del film « Edipo re» dove c'è una frase che dice: «Sono tornato: la vita finisce dove comincia», e si vedono 'immagini di nuovo del Friuli; una scena che nega tutto ciò che scrisse all'inizio - anche nella sua poesia: da che cosa nasce questo rapporto, diciamo senti– mentale, nuovo con Casarsa, con il Friuli? Credo nasca da strati molto interiori, e di questo io non sono in grado di parlare; l'in– travvedo, ma non si possono descrivere. L'a– spetto più esterno potrei descrivere: che è il tradimento che lui ha sentito, che lui ha vis– suto con dolore, del mondo contadino, pri– ma; del mondo popolare romano subito dopo o contemporaneamente. E' il tradimen– to di quella realtà che lui aveva conosciuto sentimentalmente, e da questo sentimento aveva poi estratto una grande energia di giu– dizio sulla realtà, mai un giudizio asettico: sempre un giudizio passionale; che è stato quello che ha fatto la forza dei suoi ultimi in– terventi. Lui si è sentito tradito, perchè il mondo è oggettivamente cambiato; perchè il mondo'contadino è scomparso ... Ma è il mondo che tradisce lui o è Pasolini che tradisce se stesso, in un cérto senso? No, no ... io credo che ci sia un tradimento oggettivo. Il mondo è imbruttito in maniera spaventosa e c'è tutta· una finzione, adesso, di recupero di tradizioni, di sentimenti: .. In realtà non è più recuperabile un bel niente, di quello che è scomparso non si recupererà niente, perchè sono sopravvenute altre forme di vita in un passaggio terrificante. Può darsi che questo passaggio porti ad una realtà di– versa e vivibile; ma 1n questo momento noi viviamo un momento di transizione, che è di grande infelicità. Ecco, Pasolini ha sentito questa grande infelicità: il mondo contadino è scomparso. Perchè deve scomparire un mondo mi1Ienario, che era sempre esistito? E il mondo delle borgate romane - il mondo del popolo romano - che è imborghesito e alienato; insomma, tutte quelle cose che noi sappiamo. Un conto però è saperle, così, come dei referti giornalistici o dei referti di sociologia ... e un conto è averle vissute gior~ no per giorno, queste trasformazioni. Pensava di · invecchiare 11!,ngamente Tra questo tradimento di cui tu parli e la sua morte, c'è Ùn rapporto secondo te? No, chissà in quali latebre, i rapporti ci sono sempre; per6, vedendo l'aspetto esterno delle cose direi di- no. Pasolini quando è morto aveva tutt'altro che voglia di morire. Per niente. Aveva la passione di registrare le cose e la passione di sentire la propria delusione di queste cose. In questo aveva messo la stes– sa energia che aveva messo nell'amarle, le cose; e quindi era tutt'altro che disposto a sparire dalla scena: stava scrivendo un ·ro– manzo, aveva stabilito anche la sua vita pra– tica· in un modo che prevedeva un lungo fu– turo: lui pensava di invecchiare lungamente; pensava di ritirarsi nella torre di Chia, che lui amava molto, questo luogo vicino Viterbo; e immagino - ma lui stesso l'ha detto più di · una volta - che avrebbe lì costituito un nu– cleo familiare,. con Ninetto sua moglie i figli, che sarebbe stata un po' la sua famiglia. Un'ultima domanda: tu non hai mai avuto sen– tore che Pier Paolo avesse freq1,1entato una donna qui in Friuli? Molte donne ha frequ'entato Pier Paolo in Friuli; molte amiche. ~nzi, una in particola– re... sì.

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