Fine secolo - 31 ago.-1 set. 1985

I r; I \ . 1 ! ! , , r: . .. , • I 1. ;', ,_. • li , , , 1· • . ;.,\, . 1 I . ; I• • • ' ••• I i I \ ' . -.·. ;' ' f f .} I. i i ,· I ! 'h\; j t,,!; f\ I i I , delittuoso il solo appartenere a privati o l'esse– re eccessivamente numerosi. Il confine cmi i processi civili ora è però più la– bile. Il trattamento degli insetti nocivi all'agri– coltura e all'uomo è stato risolto con la chimi– ca. Ma la scienza, che D'Addosio saluta con tanto entusiasmo, è ben lon~na dall'aver vinto lo scontro e, soprattutto, rischia di éreare più problemi di quelli che tenta di risolvere. In ogni.caso gli insetti non esauri~no la catego– ria dei "nocivi". Le cronache riportano di campagne contrò colombi e stomi che imbrat– tano ·le città, di cinghiali, di cervi, daini e ca– prioli che rovinano la vegetazione, di corvi che saccheggiano i raccolti, di randagi che aggredi– scono greggi. E fioccano provvedimenti: _taglie e licenze di uccidere. Sono questi i processi "civili" del nostro tem– po: quelli agli animali invadenti, che non stan- . no al loro posto e che osano competere con noi sul nostro territorio. Ora, a parte la totale arbitrarietà della categoria "nocivo", la storia anche recente è piena di animali considerati · tali e sterminati, per poi essere riabilitati e as– surgere al rango di animali protetti: orsi, lupi, delfini, rapaci, per ricordarne solo' alcuni. -- -·-·· ····-+-·---- ... Tratto particolare del nostro tempo è poi che quasi tutti i "processi" si concludono con la condanna a morte di 'singoli individui, di grup– pi o di intere specie. E mentre c'è una "logica" interna nella lotta ai "nocivi", quale logica go– verna l'esecuzione di singoli animali rei di ave– re ucciso o ferito un umano? I titoli in neretto sono quelli ripresi dai giorna– li, mentre il testo è un riassunto della notizia. Il Comune spiega perché fa ammazzare i gatti · ma non convince (18.1.8~ · Il Comune di Roma consegna agli amministra– tori dei condomini, o comunque a privati citta– dini che ne facciano richiesta, le trappole per dare la caccia aì gatti; una volta catturati, gli animali possono essere soppressi sulla sola base di una dichiarazione scritta dei privati "cacciatori" che se ne dichiarano proprietari. Le spiegazioni del Comune sul caso, che hanno ·sollevato una aspra polemica, lo hanno in qualche misura ridimensionato senza peraltro negarne del tutto la sostanza. ·'!'•. - - • ---- - -~7 ·---✓ -;:._: -=~', ,• . ,.. - -:..::.:.::-..:::: ---~ .,...__ - :--, .. -·– ___ . ...... , .. .. ----- FINE SECOLO* SABATO 31 AGOSTO I DOMENICA'1 SETTEMBRE 19 do la quale nessuno era reputato contumace, che dopo tre citazioni reg9lari, nisi post trinam citationerrz. Jvla, come é facile immaginare, i citati erano sempre contuma– ci. Allora, non diversamente da quel che si praticava coi minori, con gl'insensati, coi prodighi delle leggi romane, loro si nominava· un curatore o procuratore. Quest'uffi– ciale giurava di adempiere le sue funzioni con zelo e lealtà; a lui si ·aggiungeva ordinariamente un avvocato. · S'incominciava con le eccezioni dilatorie. Il difensore de– gliìnsetti eccepiva che le citazioni non erano state fatte in regola, che gli insetti non erano stati citati tutti, che forse ad essi non era arrivata notizia della intim'azione a com– parire, che si trovavano distanti dal luogo della causa, che ci voleva del tempo perché arrivassero. Finite le eccezioni dilatorie, si procedeva a trattare la causa. I difensori degli animali cominciavano col dire che i loro difesi erano creature di Dio, come l'uomo di cui avevano gli stessi diritti; che anzi Iddio aveva creato pri– ma gli animali e poi l'uomo, dando agli animali il diritto di cibarsi delle erbe, come risulta dalla Genesi: «Fecit Deus bestias terrae iuxta species suas, iumenta etc.» e dis– se «Dixit Deus: ECCE DEDI VOBIS OMNEM HER– BAM afferentem semen super terram et universa ligna UT SINT VOBIS IN ESCAM», e così a tutti gli animali, che sono nel cielo, e che si muovono nella terra, e nei quali é un'anima vivente, perché si abbiano a nutrire, ut habeant ad vescendum. Dunque -ripigliavano con maggior lena i difensori- gli animali, mangiando le erbe e i vigneti, a prescindere dal– fatto clìe spesso lo fanno per ordine di Dio, che vuole così punire gli uomini dei loro peccati, usano di un loro diritto, e compiono· un atto permesso loro dal diritto na– turale e divino. Agli insetti doveva perciò applicarsi la re– gola: quod facienti actum permissum non imputatur. A tutti questi bei ragionamenti, i difensori degli abitanti rispondevano brevemente, afférmando che se era vero che le bestie furono create prima dell'uomo, era· vero pure che l'uomo fu fatto da Dio a sua immagine e somi– glianza, e che lddio diede all'uomo il comando su tutte le cose create, quando disse: «Crescite et multiplicamini, et dominamini piscibus maris, volatilibus coeli et omnibus ani– malibus»; che quind1, per tutte queste ragioni, dei picco– lissimi animali non avevano il diritto di rubare il nutri- mento all'uomo. _ Alla obbiezione poi che talvolta (quando già tali processi erano in uso da par:ecchi secoli) i difènsori degli insetti avanzavano, non essere cioé questi capaci di scomunica, i difensori degli abitanti_rispondevano che se San Tomma~ so dice per l'appunto ciò, egli intende che non· si possono scomunicare gli animali considerati per se stessi, ma che sia lecito scomunicarli come apportanti del male agli uo- . ' La rabbia, alibi dei cacciatori di randagi (13.9.82) re abbattuto e si trova ora nel canile municipa– le in attesa che la sentenza venga eseguita. Il suo padrone, un ragazzo di 18 anni, è anch'egli in attesa di sentenza. Ha ammesso di ·aver inci– tato il cane ad aggredire le sue vittime. , L'Unità sanitaria locale di Scandiano (Reggio Emilia) ha deciso di corrispondere un premio di 17-mila lire pèr ogni cane randagio che verrà ucciso. Ben 18 cacciatori di taglie sono già al– i' opera. «Bo non é malvagio, lo assolvo» (processato un cane negli Usa) (19.12.82) · Questa la decisione presa dalla giuria del tribu– nale di Princeton dopo 22 minuti di camera di consiglio. Il processo era nato dalla denuncia - dei padroni di tre pechinesi che accÙsavano Bo ' di maltrattattare i loro cani. Ma le testimo– nianze a favore sono state schiaccianti e l'av– vocato difensore non ha avuto difficoltà a vin– cere la causa. Rocky nella camera della morte (29.7.83) Un cane terrier di nome Rocky addestrato dal suo padrone a rubare e rapinare, è stato con– dannato dalle autorità di S'eattle (Usa) ad esse- Una pesante imposta su cani e gatti, in Bulgaria sono «nemici di classe» (25.8.83) · Come è già avvenuto in precedenza in Urss le autorità bulgare hanno aperto la caccia a cani e gatti randagi, ponendo sulla loro testa una taglia pari a tre giornate lavorative. Vittime di questa operazione sono stati 300 cani e un nu– mero superiore di gatti. La mediazione che i ci-' nofili sono riusciti ad ottenere per por fine alla caccia è che i possessori di cani paghino una tassa che equivale ad uno stipendio medio mensile. Cane da giustiziare (31.8.83) Max, così si chiama il pastore tedesco condan– nato a morte a Norfolk (Virginia) perché ab- . baia troppo e disturba i vicini. L'avvocato di– fensore è per~. riuscito ad .otti:nere, ·in·appello,

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