La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 29 - 16 luglio 1961

Pag. 2 t~ FIER~ LETTERARIN Domenica 16 luglio 1961 La polemica sulla Biennale (Conlinua~ pa,ina 1) La lettera di F. A,·ca11geli Egregio Direttore pcrmella due parole circa la Com.missione d'invito per la Biennale di San Paulo del Brasile. Il la\'oro di commis– sario non presenta. per i miei gusti, nulla di piacevole; e sarà per questo che, non a\'endo mai mosso un'unghia per entrare in qualche com– missione, ho soltan10 accet– tato, lalvolta, incarichi che mi erano stati offerti. ln ogni caso, uscirne anche, come si dice volaarmcn1c, becchi e bastonati, Quando si sa di '3\'Cr dato un oncs10, anche se discutibile, contributo, mi piace ancor meno. E' vero che le tempestive e, natu– ralmente, esattissime preci– sazioni del Presidente della Biennale prof. Siciliano han– no già pienamente salvaa:uar– dato la nostra dignità di commissari che hanno lavo– rato senza imbeccate da par– te di nessuno; ma vorrei ag– giungere che m'è sembrata poco decente la raziosa lca:– a:crczza con cui Sciortino non può non aver travisato - mi auguro involontaria– mente - le dichiarazioni del– l'amico Pctrucci. Fra l'allro, Petrucci non poteva ignorare che, nel campo di cui egli è apprezzato cultore e specia– lista, cioè l'incisione, i quat– tro artisti prescelti sono fi– sruralh•i. Inoltre, Francese, Cuttuso. Mandelli. Gina Ro– ma. Chcrchi, Fabbri, Gher– mandi io non li considero affauo astrattisti; e penso che nemmeno Scior1ino vo– glia considerare • non astrat– tisti• soltanto quelli che di– pinaon barchelle, fiaure as– solutamente definite, alberi con lutte le foalie, etc. Sono in piena buona rede a ri1c– nerc non astrat1ista la mc1à all'incirca dei 24 artisti in· vitati; e non vedo quindi co– me Scior1ino (lui sl, fazioso) poc:;sa denunciare una pre– valenza d1 ca1tivi astratti!>li. e dichiarare increscioso il ri– sultalo dei nostro lavoro. Sl, qualcu_no fra i mialìori •astrattisti• (accetto per brevità l'equivoca, annosa definizione) era !>lalo invirn– to alla Biennale precedente, né si poteva ripeter l'invito; ma anche Sciortino dovrcb· be ammettere che, In acne– rc, i migliori ar1isti i1aliani specificamente figurativi ap– partcn((ono a quella genera- 7ione dei •maestri• che non si può, nd ogni occasione. • mnndnre al fuoco•· Infalli è srnta, per rnaioni che sa– rebbe troppo lunao illuc:;trarc ?~i, afl 8 n~t~!tic5Jlu::'ù ~o"~~~ clà, i fifurali\"i di valore son cosl ran. non è colpa di Val– secchi n~ mia; ché in nessun campo, nstrn11ista o no, nes– sun ar1is1a di vaalia opera per obbedire o per rar pia– cere alle nostre idee. come dice in\'CCC la comoda fa– volclla tanto spesso ricor– rente. I deboli, che Se(j:UO00 la moda o il gusto (nati, an– che oaal come ,empre, dal– l'opera di pochi creatori}, quelli cl son sempre siati. Personalmente, proponendo, ad esempio, il nome di Car– lo Leoni ho credulo propno di indicnrc uno dei rari gio· vani fiaurntlvi di vero valo– re; e d'un valore, natural– mente, moderno. Ma Sciar• tino da tempo d!\ a intendere ai suoi lettori - e ne sali\, purtrop-po, convintissimo - che gli stnnchi rii,etitori di formule postnO\'CCCntcschc (forza d'inerzia del resto sempre ampiamente esistite nell'arte) costituiscono una corrente imporlantc, rapp~ sentano veramente qualche cosa. Quanto alle sloria di Mo– ra.ndi e di Gina Roma ~ evi– den1e la maliana distorsione dei fatti operata da Sciar-– tino. cssuno dei più anzia– ni maestri è stato invitato, e il posto di t-.forandi e stato, .!,e mai, preso, con un con– Jln!O numero di opere, da Mafai, da Guttuso, da San– tomaso, non da Gina Roma; la quale del resto, con la .!.Ua mostra recen1issima alla ve– neziana Opera Bevilacqua La Masa, e che in occasione del Cri\·elli Sciortino dovrebbe ~~~~:si:! 1 afc~i~~:~· c1ia~i[à del nostro invito; e io non manco, in ogni caso, di pre– ferir la sua pittura a quella di Purificato, o di Franco Micie. Ma tant'è, si sa che parlare non \ 1 alc, e Sciortino si terrà le sue, per mc cat– tive, idee, che rispetto solo in quanto penso le sostenaa in buona fede; ma un mini– mo di buona fede si preten– derebbe, non soltanto nella fl;gteJ!it~ m; 0 k°~~c1:ella tat- Sciortino poi ha finito, fra l'altro, di dar dei rimbam– bini, o giù di Il, a Funi e a f?etrucci: benissimo, compli– menti. Per quanto riguarda, infine, la preparazione filoso– fica di Valsccchi e mio, bene, per Valsecchi non posso par– lare, la mia certo è modesta: anche se, pur annoiato daali abusi filosofis1ici di molla critica giovanile e meno gio– vanile, cerco di non evitare l'incomodo di pensare, come è uso, dirci atavicamcnte ita– lian,o, di troppi miei colle– ghi. Un pochino di lca:ame tra la rétina e il cervello, caro Sciortino, non ~ mica poi cosl sconsialiabile. Quel che ormai a mc preme piu d'oani altra cosa - e lo di– mostr::ii, Sciortino lo sa be– ne, anche a un recente Pre– mio Michctti - è il non parteggiare all'inarosso. Que– sta intenzione è anzi quella che più mi sostiene, e un po– co ml consola, nell'inarato mestiere che ho scelto di fare. Perdoni le troppe chiac– chiere, eareaio Direttore, ma questa volta avevo voaha di farle; anche perché non si cred::i che tutti vogliano o debbano sempre tran!Jugiare in silenzio quelle odiose e ~~:~n~o~~i{i~n:0,~f' crpior:.~ \cmpre più riducendo. Con il piu cordiale rinarazinmento. FRANCESCO ARCANGELI La risposta Francesco Arca11geli parte p11111osto ab irato da presup· posti grawi11 per gilm,:ere a co11clusio11i che non rispo11· do110, come ,•edremo, a veri· tà; e se fosse III posta sol• tanto la mia persona penso che mi esimerci dal rispon~ due. Ma egli 1e11tadi rovc· sciare con le. • chiaccl11crt • wia ripro,•evole si111azlo11edi /0110, negando ovviamente la esistenza di wi'orgamuazio· ne ( e di una mcnrahlà) let• taria d, carattere rntcrnnzio· 11ate che vorrebbe far cre– dere essere solo l'astrattismo e /e sue varie sottospecie la tmica espressione valida dtl· l'arte co11tcmpora11ca: cd an• che lui ha operato III questo senso', per esempio, a Spo– leto, a Rimini e forse anche a Venezia (gli diamo atto che a 1m Premio Michctli si è comportato diversamente m quanto, co,rtro w1 msigm· ficantc informalista, il bolo– g11cse.Arcangt!.li di/ne - e 11011 gli diamo torto - il bo- 10fJ~~:nt70~1:~· 11ala11gadelle :~&~:::: io,1~!!~ c~;~~s;;.J;;,~; /J Arcangeli, dunque, mi accusa di • poco decente fa· z.iosa leggcrcu.a • per aver ;,i!,c~:1bb1i~:n~~b:,~~~ 1 ~ 0 ~itTef1 1 ~ tro dell'Ateneo Ro111ar10dal Presidente della Co111P111S~10- 11cper gl'im•ir1 olla Bien nale di San Paolo; cd a.SJ 'UtSCC che io ho travisato tali dr· chiarazio11i. Non mi sembra lcggcrc:.<,a riferire delle di– chìarazioui pubbliche (le • cot1fidc11:.c » di altre perso– ,ic, elle. sono stale 1111111erose, difatti le tengo per mc) 11011 ancora smentile - quindi implicitamcrrte confermate - a oltre 40 giomi dalla pub· blicaz.ione·; ed è ameno voler msinuare. di tm travisame11· to. Come può Arcangeli, no11 prcsetlte al dibattito, ripic· gare su w,a supposiz.ione. e. darla per verilà scontata? Via, il mezzuccio polemico 11011 è degno del gio,1ane pc· troniano che noi stimiamo. 2) Dopo a,•er ritenuto • non aurattisti • alcuni clre in parte lo sono, e nel più de– teriore senso della parola, Arcangeli - scopertamente per comoditcl polemica - mi e 1r i a ma sostenitore degli • stanchi ripetitori di form11· le postnovecentiste. •· Se avesse un po' seguito La Fie· ra Leueroria saprebbe clic la mia condotta 11011 è mai stata settaria, avendo sem· pre difeso l'arte a prescinclc· re dalle poetiche (e pertanto preferisco anch'io la piace.– , ,ole.z.za decorativa di 1111 di· pinto a stratto alle stucche· ,,ofi pastorellerie; cioè men· tre Arcanl{eli si arrende alle suggestiom della moda, io cerco di non rimanere ,iit· rima deltc abitudini mc11taliJ. O11i11di finiamola col luogo comune di far credere che b~~t~ 0 ;i/ J:/~~:~;i~~~;~~ 1 ~o~ d:~;' ;~f'e~;,~~:rt',e::ia:::~= lo al prof. Venturi. Semmai, se io credo in Mor andi e Ar· cangeli - oltre a crede.re in Mora11di - giura sulla lla li· dità della pittura di Maudcl· U, è lui che de,•e superare la sua posh,io11e.altalenante fra la storia e la cro11aca. lo pre– ferisco, vicino al figurativo Mormrdi, mettere l'astratto Klee. Perché io te11go a sta· bi/ire ima certa prospettiva e Arcangeli si preoccupa ili fare 1m po' il bolog11csc. /11 b11011a fede, s'intende. 3) Non sarebbe stata ue· cessar,a la nota e apprezza– ta intelligem.a di Arcangeli per capire la sottile prcci– s1one del prof. S1cil1ano nel· l'aflermare che nessun elen– co era pcrverruto dal Brasile e che lt1 Commissione 110,r era stata, da parte della 11reH– clc11zadella nostra Bie111wle, messa clavn11ti al fatto com· pwto. Ma Il prof. S1c1lim10, caro Arca11gelt, ,io,i ha s111e11· tito me. Del resto, clii pote– va, fra l'allro, in Brasile co- 110.scerecerti nomi che solo a 1101, cromsti e critici mili· ttmt,, so110 noti? ( L.co11e,no, lo ig11oravamo anche noi; e ci auguriamo che Arcangeli ,;in stato al111c110feltce 111 q11e.slt1scoperta). 4) Il • legame tra la rétiua e ,I cerw!llo •, siamo d'accor– do, non è scons1111tab1tc. D1- fn111 sono da ,Jeprecarc quei critici e/re, di fronte all'i11· forme, non esitano a d csal• tare qua,110 ~ scnz.a sen.so , tlisg11Hoso, quanto 11011 ,•uol dire nulla di cl11aro, di lctr g1b1/e e rmra a 111tontirc l'o.s– \t:r,•atore con trovate pere– grine e sen;-a spirito. Sono questi, se rrou crnamo, 1 ca,;i 111 cm rétme e cen 1 cllo 11011 \'011110Q/l'IIIJl'iOIIO, 5) Arca11ge.l1 afferma che • fra gli artisti di pfft gio· vane eJd, i (igurati,•i di ,•alo– rc so110 rari•· Me110 rari, io pcuso, dei ~iovani astrattisti di valore. Difatti, ecco alc1111i 110111i, così come. mi vengo· 110 i11 we11tc: Tabusso, Ma– g1101"to, Di Stefano, Attardi, ,\la:.u.tllo, Gulit10, Barbaro, Gambino, Gia11q11into, Spizzi– co, G11crriccl110, ccc. ccc. Ar· listi cli ,•alare, anche se ad essi vie11e SOVCIIIC dt1t0 l'ostr~cismo in omaggio alla squahficata produzione de.i tardi e spesso sfornitissimi epigo11i della moda astraiti– .sta. Ma è sul serio convinto Arcangeli che questi artisti sia110 inferiori a quelli invi– tati a Sau Paolo e che avreb– bero meno degnamente e ,,e.– rid,camentc rapprese,uato la piil ,;iovam!! s;.e11era::.iot1cdi artistt ttaham co11te111pora- 11ei? Non Ila egli mai sospet· fato che. il filone produttfro dell'arte italiana possa es· sere quello dei giovani solo i,1 parte da 11oi ricordati e 11011 quello dei vari polloc– chini che. - allettati dalla fa· cilità del succcssi,w - sp1m– ta110 come funghi, dal paese di Pulcinella a quello di Ber– toldo? 6) Respingo, infine, l'accu– sa di aver parlato di rim– bambimento a proposito di due ,·cechi artisti che, vice· versa, ho sempre stimato. H.o parlato dt 1111 maggiore vigore. 11e.1 g1ova11i, elle 11011 può offendere I vecchi; cd ho detto e/re, quando si metto· no in una commissione arti– jli e critici, i primi fmi– scono c_o11aver la peggio. Qumdi Il • rmrbambimc,tto • è tma 1;ra111ita illazione di Arcangeli. Ma 11011 è con le • cltiac– clriere • e co,1 i giochetti so· {iMici che sr s111cntisco110 i falli. le ultime 81ewwli di Ve11cz.w, certi 111ov1me11tr uni· 1•e.rsitari, il numero co,1sidc· revole. dt premi e mostre ~~:::tiff!!~,t~~~~nfa:g:~o t:~; fare_ il vuoto ullomo ai g10- 1•a,u che non 111te11do110 ri· mmiiare alla loro t11dipe11· denza, /'ojteritata ufficwlrtà dell'astrattismo, l'a11cr posto deali . astratt,~ti p,u o .meno occas1011ali a1 post, luave e 11ellc maggiori gallerie pub· bl,che, sono eleme11ti su(fì· cie11ti per rendere piut10.Ho guartlmghi q11a111i, come noi, cretlotro nella ltbertd dello .\/urito e nella spo11ta11eitd tlellt1 crc:a:.1011eart1stict1. Ora Jlrca11gdi dalla d1sc11s– Jione d1 rm dato fatto, forse pc:r WIU CO/ll.:CSj/OPIC alta pla– tea, ha tratto occaj1011c per i111•cstirci c:011 1111 lmg11aggio 11011sempre ct1st1gato; "'" anche per tenltlrc ima i11ter– prctaz.io11e 11011conforme a vt'rita dell'od,erna lltllllZ.io11e 11r1tstict1 iltllia11a. Perciò ho raemuo u11ln11c1Habilc pre- ~~w~~,.~t~11;11i~J:~;i:.:11~,r::;~ co111od1equivoci; e difemlerr 1 g,ova,u tli talento, 11011 .suc– cubi del conformismo che ci s, ,•orrcbbc propmare come rivol11z.1ot1arismo (l'asma ca· muJfato con la pelle del lco- 11c). Tale difesa mi è sem– brata wi dovere dal quale I~ • cluaccl11ere • di A_rca11ge- 1, 0\'\'la111c11te 11011 1111 fara11· 110 de!HStcre. L'eprsod,o Bie11t1alc di San Paolo ~ solo 11110 dei tmrtr ep1-~odi in c11i ,·cngono ii:110· rati i Sli0l'OIIÌ arti\li Pili do– tati. Ma l'odierna sirua:ionc artistica, rr1,ct1amo, ~ dt una s:rav,td Jc11:.a precedenti. Ed è 11crquesto che lasciamo ad Arca,igcli la 1c.spon.sabll1t,l dt c.~altarc /.,co11e o la Roma e di attaccare Purificato o Mic– ie, facc11tlo ,ma cot1/us1011e del dial'olo. Noi miriamo ad ima pii', equanime valuta<,io· ne d1 quanti operano posi11- 1•amc11te, ogmmo c_otr le pro– prie idee e poss1b-ilitd, nel campo dell'arte, Lo sconcio dell'ultima B1em,ale di Ve11c– ;::ia, se 11011 si ,·11ole 11ltcrior- 111e11tcoffendere l'i11telligen– ;:a llallana, 11011 de,•e ripe• tersi. G. Premi-Notizie * Morte diAldoGarzanti e diGiovanni Treccani Due personalità fra le più lllust.rl dell'editoria tt.allann ..- Aldo Garumtl e Giovanni Treccanl - 6000 morte a. po• che ore di distanza l'una dall'altra. L'editore Aldo Garzanti, presidente della. omonima casa editrice da lui diretta. in collaborazione col flgllo Livio. è mort.o l'altra notte a San Pellegrtno Ter– me dopo lunga malattia: 11 conte Giovanni Trcccanl de– gli Alflert è deceduto la not– te .scorsa. a Milano nella sua abitazione di via Montebello 32. Nato 18 annJ fa a Forll Aldo Garzanti fu allievo del Pascoli all'Università di Bo- 10,ma. dove si laureò in lct.-– tcre. Dopo aver Insegnato per alcuni anni nel licci di var:le città. allo SC<>J>l)lo della f.l~~ril':~tom~~l~\?~~f!~~ Allie\•l della « Kcramlsche Fachschulc • di Berna: Vasi sl volontario In artiglieria LE 'Jl"Jl'E RA DANE"VV * YORK • americano Un giovanotto contro l'Enciclopedia Britannica NEW YORK, luglio H ARVE\' Einbcindcr è un gio, anotto sui treni a rinni, dalla faccia sere– na e dai nervi pacifici. Mun– ca del tutto dell'irrcquictcua tnnto patetica quanto aa· grcssh•a degli studio.!,i ame· ricani della sua generazione, ~~~~ ~ut~~rc~f~ loc~}}i~~\ intellct1uali a non cs~ersi solloposto e a non ambire affatto all'influenza della p~i- ~~~n;~~~: a~~csJrffu~1ne:~di1~: ;,a che l'intelleuuale, o \'ar- 1is1a, de,c 1enc~i cara I., ,ua ne, tO.!,i quale elemento di stimolo alla ~ua produt~ 11vi1à, ma ~empliccmcntc perchl! cali non s1 .!,Cnte, e probabilmcn1e, non e, ne· Vr'OliC0, La ~ua \ ita prh ala è co– modnmenle installata su po– che e ben definite rcali1.1.1- zioni: una brillan1c laurea in matematica e fi<,ica, unu compagna a-enerosnmcntc do- 1ntn di buon umo1·c e di ar- 11stichc mclin:l7iom, un im~ picao come consulente nel dipar1lmen10 clc11ronico dc\l:i Generai Elcctric cd un \,l· ,1i,;,imo appart.imento affol– lato d1 quadri, libri, di,;ehi e amici. C~l ben '>ituato com'è, peraltro, il a:io,•anc 11.,ncv -.·è cacciato, di suo .!.Ponln ncn Yolontà, in una situn1io• ne che qual!>ia,;;i americano tro\crebbc per lo meno !iC0· moda, sia ma1criahncntc che 101cllcttualmcnte; egli \I ,;cialacqua da due anni, con imperturbata serenità e con apertissima dctenn11ta7ionc Appare in un recente nu– mero del « Proarc,;~ivc • un !iUOarticolo. che mi pare siu il \cntesimo di quelli da lui firmati in varie pubblica1io– ni, intitolato • La nostro im· perfcaa enciclopedia • e che si riferisce, .!,Cn1.anlcunn \•e· latura nei dati e nei com· mcnli che li accompagnano, nlla enciclopedia più \·enduta nel mondo, la Briiannica. • Tutto il .!,apcre dell'univer– so in un ~olo mobile della \O'itra casa•: cosi è definito, nella pm modesta delle re clnmc, questo g15antesco im ~~~2~~0 ~~~rnr:lc 38~J:.~1u;.L role. Senza riauardo alcuno. * di GIOSI LIPPOLIS !<eppure senz'alcuna solcnni- 1:\, Hnn'ey Einbeindcr pro· cede in\'cce, in questo suo '>Critto come negli nitri, a dimostrare che l'Enciclopedia Britannica è un piccolo la– bi.-in10 di inesat1eZ1.e, di l::i.– cune, di rattoppati cd in– completi aggiornamenti, e che l'e11011neammontare dcl– k sue \'Cnd11e(S 260.00) prc· , i)ti per il 1961) è soltanto un risultato dell'ipnotico po– tere della pubblicità condot– ta dni .!.U0i editori e delln ,upina e 011imis1ic.i ianoran– "' del pubblico cui C.!,Snsi ri,·olgc. Sono i:om,iderazioni piut– to~to brutali, M! .si pcnja che l'Enciclopedia Britannica ha un::i. reputa1ione, vecchia di <liaj1i:!:~c ~6~~n~·;'n:tion~~gl~ Stati Unili, di accuratCZ7a C!<>trema. Fama ingiustnmcnte U!<>Ul'p~ta,affe11nn Einbein: ~:'; 1 iin~\ ~~~~~o1~;~1~1c:~~: ~~~ tcressantc, ne scoprl il p, i– mo errore, quello che poi lo sto imariato dal IQ29, non os1nnte guerra. innazione, au~ mentato cos10 di \litn. Il che :-ignlficn he il profilto dei M10i editori è, da decenni. ~~~~l~~e~i~!~ifi:~~d~~y~~nt~ da una maggiore serict:\, dn una pii.1 approfondita accu– ratezza. Einbcindcr ha pro\ocato un discreto numero di contro· \Crsic, qualcuno ali ha nffib– biato l'attributo di eretico ~i~i.dii~ri/art,~~ 1 l~s. 8 l! 1 "h; contrattaccato pubblicmnenfc, in un articolo ~ul • Columbrn Unhcr..i1v Fon.im •· Mn ci ,0110 pubblicazioni come 1\ Politica! Rcscarch, Il New.!.· week, il ydnc\f llcrnld, il an FranciM:o Chronicle, il Detroit , ew:- e altre, che ali hanno dato e a:li danno pm– denti o entu~iastici consensi. Un cditorinlc del Politica\ Rescnrch nrrh a a dire che il cora11gio e lo zelo del gio– \·ane Embcindcr meritano ri– spcllo incondl7ionnto e sug- ~cri.scc che pro_prio l'Enci– clopedia Britannica dovrebbe finanziare la stampa del li– bro che cali hn già quusi completato. Einbeindcr, e anche queslo \n detto a sua lode cunclu– .!.iva, è apertamente licio di oani pubblicità, frworc\·olc o contraria, fàtta alla Mm ope– ra: come un mi.!.,iOn,llio, ne è gra10 non per :;é ma per la sua idea. L'editore, nl pun- 10 in cui è, può sccg:licN!.clo fra tre o quattro dei piu quotati in America. E. non ne particolarmente orgoglioso, giacché ciò gli pare sempli– cemcn1c aiu.-.10. Il pubblico t·orra il suo libro, egli di– chiara, includendo in quC!<>IO pubblico tutli i po.,,C!>,ori dell'Enciclopedia Britannica: CO)cien1.iosamente co11\fi1110 com'è che la precisione c la chinrez1a sono gli elementi indispensabili d'un orgnnismo che, cali conclude con ben ponderato .!,Cn:;o delle pro– por1,ioni, • è semplicemente inrormati\'O•. indw,.,c: a ricerche !'>empre --------------------– piu im1>cannthc, proprio a r:o~~!ltObii~i. 1 ::fì!la~Ì 111 ~a\ft~~ D. Thomas l'Enciclopcd1a 8ri1annica rl- r.>~~iÒ c,~~ii~~r!,J~u~~N 7 ~~tl~ (Conllnua~1mal1111 I) la To1·re d1 Pha per provnl'e di questa opera fu piuttosto che corpi di pc,o d1\·crso ca- lunga; iniziala in versi con dono con la !'>tc"sa velocità. ~laJi;o1{1..a• ~i 1 1~ !~~"'"pa;~~) ~;;, s~~~en 1~' i~tin Jt:~ 1 !~~~ avrebbe do,•u10 mostrare la ,olo non c.! .h.tc alcuna men- vita di unn cittndinn i cui ~~f~g,/~c;::fi ~,'"Gali1~o~·o:::; fe~~~a~lii ì~'r:n~c~~~~1in~~ f1~~~ inie !il0ria pittOl'C)Cn e Sl:lta pubi. Thomn!i vole,:1 con di-.crcditato già dn lunao quc,10 la,oro pa,;.,arc dal iC• 1ernpo da ,torici serissimi•· nere di poe,ia ,1rcttamcnte Thomns perché C!<>..C nppar– tenaono al modo compos11h•o del poeta che ha saputo lon· derc perfe11amen1e i due u:c– neri sino a creare una com– P<>Sizioneoraanica csscn;,ial– mcn1e lilic:i.. Con • Prose e racconti• possiamo :;ea:-uiretutto lo .!,Vi– luppo della prosa di Thomas, uno scrittore che è riuscito ~~~i l~on,,i~~~;: d~/a~1~~ri~ mondo fontaslico, delormato dai dcliii e dalle ebbreuc del– l'nlcoolismo, attraverso im• ~"'ll\ri~i~~l-1~ di su~~estionc PRIMO BARUCCA Da quello '>Ua prima pri- ~r;~~ri~eas~: (;) 1 ~\1f~~~~~~~= ~'tè,;i~~;~,-c~~no!~~~c, d~~~rv& tesse di mc11c1-cin luce hlltn aver deciso di studiar.!.i a :~~~;·tjcf~~~t),',\ 1 ,~ 1 i 4~~ iol~: p • • modo suo, cioè mollo pigno- · · I i / l b aplfl} lc:;camc111c, il • libro ~cl. sa- fl:~m~ 1 ,; ~~o p~ibb;icò• ~~f 11f952 ~~:f•~uc:v~;~vì~~~~:~~ci~':; ~~rt;:s~~~ena;~c~n.!.s~l~t;ò•t•o~~~ (Continua~ pagina 1) un certo rispetto. Ora, 3 con- ra alla .13,B,C,nel J95J, prima l}iù prudcnlc e obictti~•o; l11 elusione delle .!,llè ricerche e di partire per ali Stnti Uniti, sua anima non sarà piu fra– con del materiale polemico Thomas aveva mutnto il ti· intesa e falsificata. ii~.v~l~~id~~a~~~:~e utE~= :~~oa~~ 0 U~,Je~~~1fi if~~ir~ .!.1~~1~rea~~~rafl::~el~a~es!~: cicloped1a Bntanmca è un trnsmcs,;a il 25 aennaio del gue; resterà il cr 11ico che massiccio foll1mento, soprat- 1954,dopo la morie del JX>Ctn. dovunque \·uole la perle1.io· 1n110 per quel che riauarda Sotto il b,Hco di latte, .!.Cn- ne ad oa:ni coMo. ,1\\enimcnli relativamente 73 dubbio il capolavoro del Cadrtl il prc~unto volubile :~~ 0 ~i~a 7tf 1 ~ i~b~~7.1.!~tc 8 r~= ~~u:<;.iu~t/~g;~?lu1~0 p~~ ~~tc~lal'i~ 1sa~~~o 1 ~e~~t~:J Terminato li conf!Jtto. s1 de– dicò ad attività tndu.strlaU e nel 1939.dopo e.ssere diven– tato proprletarfo di un·lndu~ strlk chimica. rilevò la Ca.38. C'dltrlce Tteves patenzlando– la e cambiandone la ragione :wclole In • Casa editrice Gtirzantl •· Distrutto dalle bombe nel secondo conllltto mondiale. Il complesso cdl- 1orlt1le Garzimtl fu ricostrui– to nel 1946 Giovanni Trec~ eanJ era nato a Montlchiari 1Brcsclal Il 3 gennaio l87i. Fu a capo di grandi orga– nismi ed enU. Nel 1925 Tree– can! fondo l'Istituto per la « Enciclopedia Italiana• . tampata In 36 volumi e il « Dlzlonc1rlo biografico degli lu1llan1 • dc1 cui Istituto e stato prc.,ldente onorarlo. lecchiprigioniero Baracca. J, e, il libro di ricordi che Bonaventura Tee– chi ha dedicato a Betti e Gadda, compagni di priaionia a Cellclaahcn nel 1<,ntaniss1- mo 1917, è uscito in questi giorni per ~ubito _esaurirsi. Intanto Gli egoisti, dopo il o;ucce.s:;otede,;co, sono usciu in Francia (Plon) e in Por· togallo (Lux: Edi1ore). Omago-io a Villaroel Il premio • Tor Maraana,. d1 luR:lio è stato asseanato ., Giuseppe Villarocl. in rico– noscimento della sua cin- ~~nit~~~f1~b,\ti;}~à n~iti~\~i da Mondadori e da Vallccchi, sono e La ~llezza intravi– sta• (premiato a Viareggio), e Stelle sugli abissi• (prc• miato dalla Presidenza del Consi5ilio). Premio UECI-Manzoni Al concorso, dotato di lire 1.500.000 di premi, potranno purleci parc ali scrittori ita– liani e.on opere inedite da Inviare in 7 esemplari daltl· Joscriui alla Scarcteria del Premio (Roma, via di Porta Angelica 63). Gli esemplari do, ranno essere anonimi e con1rasscgna1i da un motto ~~t~:nt~~e:t~a 1:u;!~e:!fl1 1 à dell'Autore. Il term\ne u1ile per l'invio dei la\·on concorrenti scade il .li dicembre 1961. Informazioni dc11aalia1e e bnndo di concorso possono cv,crt= richiesti diret1amentc all;.1 c5tretcria del Premio. Premio « SanBarnaba » Viene bandno in Venezia un premio di poesia • San Darnnb.i •. Il Premio è an– nunle e verrà assegnato a un gruppo di cinque liriche ine– dttc, in linGu,1 italiana o in dialetto \'eneto. I parteci– panti non clo\'ranno aver su– pcr::110, al 30 luglio 1961, il <1u,1nmlm.:mqucsimo anno di et.I. Ve, ranno as~cana1i i sc- e1e7~.&xfn~: t~~'1à?!'>fi~~n1~i artist,1 \.Cnelo con1cmpora– neo; econdo premio: Un di– pmto di artis1;• ,·eneto con– temporaneo. Le J)()CS1edo– \·tanno c"iscrc contrassegnate !'>uogni foijlio da un mouo i..:hevcn ;) npctuto sopra una bu,ta chiu~n contcnen1c il nome e l'indirizzo dell'Au- 1orc. Le poesie in quattro copie d.ltliloscrille, dovronno pcr\'C!llre, enlro il 30 lualio 1961, alla Segreteria del Pre– mio. Alma Bernt - D.D. 3127 Venezia. La Commissione aiudicatri– cc ~ presieduta da U110Fa– solo. Premio « Cortina-Ulisse » ~I Prtmio europeo Cortina– Ulisse s.irf\ asseanato que– .!.l'anno a un'opera che illu– .!,lri ali aspc11i e i problemi dell'Africa nuova. Come negli anni precedenti, il premio, indivbibilc, è di un milione. Le opere concorrenti do– vr.inno c!>scre inviale entro il 30 ollobre 1961 - in cin– que copie - alla direzione della rivista • Ulis)e • - Corso ltalia, 43 • Roma. Piccola Biblioteca competenza• suJ\'argomento l'aspeuo csscn7ialmcntc ilri- di cose sempre miu:liori. dell'archeologia moderna; la co che melle in luce. La com- Cadrà l'orso, l'istrice, il definisce• cretina• per quan- media non ha infalli un eroe, lupo, lo sc::innabuc. lo stron– to riguarda la mu.sica con- ogni pcn;onagaio che vi agi- catorci rcsterJ. colui che 1:1.l- 1cmporanca e sostiene que- sce è l'eroe, non hn un fatto volta graffia se stesso, tal- ~:~i.s~ic~~~~scd~fnsi:iti sf~~i b~~i!;.i~i. di ~~fs 5 ~sr~7,~ : ~~~~rca:lilaal:~a pc;~;ri;uo~ ~iici~~. dT~u~~~~1t ài ?~t~i ~fi 1~nsa~~~e~o ur•e!~~~~io~~ ~i~u~i i~n t~!~/acrat:ip:~~= Premi « Veillon » E' aperto, per l'anno 1961. il concorso lellcrario ai Pre– mi intenu11ìonali Charles Vcillon. Gli autori, a qualsia– !J.i naz1onalitt, essi npparten– a•mo, pos,;ono presentare uno o due romanzi in linaua francc~c. italiana o tedesca. ~ia sotto forma di mano· scritto inedito (recente o no), sia souo forma di libro pubblicato durante l'anno 1%1. Un secolo di poesia Il florilegio (La poesia Ita– liana del pnmo secolo di uruttt ,1az.1onalc,Edance Po11· te Nuovo, Bolog11a, 1961) rac– colto da Guall1cro Amiet è • specialmente dedicato aelì alumu delle scuole medie•• dice l'autore 111 prcfaz1011c, come • ,mo strumento d1da1- ::fcit1c~~~.10~u! fo~~ti~::;'f~~~ maz1one letteraria cd este· tlca •· Fra , 1111lle modi oggi cercati e attuati per ricorda· re il centenario dcll'umtd 11alia11a, l'Amici ha scelto Il più.- ~tico, e ,io,i potc,•a clte dedicarlo alla scuola, che è. l'ult11110 luogo e quasi ri· fuaio della poesia. I poeti e/te egli ha 011110· tali (secondo ,m sicuro i11- tut10 pedagogico, attento, 11 • A.\18OSESSI, I TELLET– TUALI, asplranll carrkra alornatl1tlca, pc.r collabora– donc e valorlzzat.Jonc seri· APPRODO. Lunaoteatronuovo, 29,Napoli pilÌ delle ,,afte, a non g11a• stare l'mca11to irriducibile 111 prosa che, cambmo pure i tempr, è il • SefnO • pr1mor– d1ole delta poesia) sono oltre centotrenta, ripresentati 111 coda al volume 111 1111 Dizio• narìeuo biobiblioarafico dcali autori completo d1 dati esrcr- 11i e d1 succmci, a volle prc– =.iosi altrove piuttosto ambi· i111 giudit.i cntici. Ce11totrc11~ ta, e potevano essere assai di più, o assai di meno. So· prarwtto, la serie potc,•a cominciare ben prima d1 Car· ducci, che assomma e con· dudc il suo secolo, e 111 qualche modo inat1e11ra quc· .>to nostro secolo, senta al– cu11 dubbio, ma della 11uo,·a Italia non è certo il primo poeta. e almeno in ordine cro11ologico: c'erano da rin· rar fuori autori cd opere del– l'ttlltlno quarantennio del· l'SOO,anche se scaduti, persi per strada, e cosl tener fede al titolo dell'antologia ossia all'idea orig111an·a, ed origi– nale, d'un (lorilteio riassu11- ti,10 di questo secolo d'ururd 11a::.io11alearrivato rn porto pu sentirsi i ducor!' com· 111cmorat1v1 e, magarr, mera· vigliarsi d'essere cosl vecchio e cosl giovane. Lo. deficie,1z.a dcll'antoloeia di G11altiero Amici sta alle spalle del suo punto d1 por· te11:.a, è tutta nello scom– penso tra titolo e contenuto. Perché mai I eiovaui stu– denti di oggi ,ron debbono sorridere dei poeti dell'800, della loro retorica, della lo– ro ingcnuifd, dc, loro versi che non toccano più il cuore? Resta poi ancora da sapere se davvero, tra loro, 11011 c'è proprio nulla e nessuno da salvare. Si può obiettare che con i •se• nari si conclude nulla, ... ossia che ogni libro va preso e ,•aiutato per quel che con· tiene e 11011 pc.r quello che si l'orrcbbc che contenesse, si sia pure g1usti/icat1, 111que– sto desiderio, dal titolo. Per quel che contiene, La poesia italiana di Amici è llltl'altro. che avara di present.e, di avvalli, di fiducia nei pii, giovani poeti. Se ,re mancano mgiusta111c11te, 11011 è quasi :::~ f 1 h! ~~~;r~:~!1~~~ 0 s::, : pliccr,umtt, 11011 ne conosceva l'opera, spersa e confusa 11el– l'at1uale mareggiata editoria· le. Forse per Pasolini, che doveva esserci e 110n c•è, e per altri 11omi clic oggi han- 110 credito e lc1tori, non so se a torto o a ragione, è scattato invece il netto e con· sapevole meccanismo del ri– fiuto. Nulla da obiettare. Ogni a,110Iog1sta mette quel e/re BAI CO DI§ 1 TO §PIRITO PO:-rD.ATO wa\.. ,eoc DIREZIONE CENTRALE E SEDE: Roma, Via del Corso, 173 TUTTE LE OPERAZIONI ED SERVIZI D BANCA, BORSA, CAMBIO EMERCI ,·11olc. Sotto passati, a11cl1e per mt, 1 1C1111n m cui 1111 ar– rabbiavo contro gti antolo· gisti colpt,'Oli di palesi di· 111e11ticanz.c o, al contrario, di eccessiva indulgenza. Ormai /10 capilo che rn rcgrn1c di li· ~~;:f, c1,~nu,~~o/e~ ~/e;:,,f;,/: un'antologia può meltcre chi gli pare a rappresentare davantt ai giovani delle scuo· le, l'a11t1co eterno idolo della Poes,a. Oualunqui.smo, i11do· lenz a. slanclicua? Forse stan– r.he: .za, soltanto. Certo è cl,e Ilo letto con piacere questi poeti, cosl scarna111c11tcrap· presentati, 11110dopo l'altro, saltando quelli che non mi a11dm•a,io a genio, che 11011 so110 pochi, e segnando con m1'oreccl11etta quanti altri 11011 Ilo capito come e perché possano sembrare, ai giova– ni lettori, •poeti• (una pa– ~ola, J_>OCta, .maa_ica, alata, 1111prec1sa e nuslcriosa: quan– do mai ci si mettcri¼ d'accor· do ima volta per tutte?), Mol• t1, confesso, più tra i Jiovani elle tra i vecchi, non h avevo mai sentiti nominare; altri credevo di non doverli più sentire. fovcce li Ilo ritrovati, q11as1·1gnoti que.sli e ianoti quc/h, e /10 dovuto ricono– scere che qualcosa anche loro aggiungono al quadro della rccelltc poesia italiana; una poesia indubbiamente mino– re nel complesso, tranne qual• che ecceuone, rispetto ad altre culrure, la spagnola ad esempio; una poesia che gid da oltre cinquant'anni, e pii,, vive di se stes sa, del s uoi seutimc1111, i,r un silc11z.io clrc 11011 comunica col mo,1 do, con un mondo ù1 cammino ,·erso clussi¼ dove. l'antologia di Amici serve meravigliosa– mente a questo scopo: di mostrarci e dimostrarci che la poesia italiana ha dor– mtlo uu lWl,àO soun0t e dar- mc ancora, l'(!rché i temi del risveglio 11011 fanno paesia e la buona poesra, ancora ogii, ignora i temi , del risveglio. Siamo ai limiti, ml accor· go, d'una decente valutaz.io· ne critica, nel lim bo di que i giudizi d'insieme che altri, più ferrati e adatti, meglio possono azzardare. Ma come 11011 notare lo spreco di poc~ licitcl, di descrizioni ricavate dalle olcografìe della memo– ria, di rime ben accostate o alten,atc a far suonare scri– timtmli fuggevoli, di una re· torica non meno tale pcrchi 11011 intuita, profusa innoccn– tcmcutc? Certo, l'antolocia vale per !e scuole, per menti giovani, per memorie inno· centi: ma l'impressione ri– mane. Manca il dramma; la poesia italiana manca di dramma, il poeta italiano lo risolve prima di arrivare alla pagina, sulla quale pare si studi di non tradire una per· fetta quaHlo assurda, valida quanto irreale letione clas– sica. Tra Jacopone e il Poli– ziano la scelta è scontata, la preferenz.a è per il secondo. I letterati abbondano, sono i più. Qui sta il so,mo, elle dura. E qui finisce, nell'abboz.1.0 d'un giudizio d'insieme, l'i11- vito - che tale vuol essere - a questa nuova antologia della poesia italiana, da Car~ ducci ai giovamssimi, com• preso l'autore, per nulla in– feriore agli altri suoi coeta– nei. Si sa bene. che simili an• tologie, dicltiarate per le scuote, servirebbero invece tauro a chi, finita la scuola, resta fermo e saldo alla ca11- z.011et1adel Pascoli deteriore. Jl sonno della poesia non è che. lo specchio del sonno d'im popolo, d'un costume, PIETRO CIMATI! storici e acografici. di figure f:~c:'~~n~~a~i:~ ~cfl~cs~~= ne un altro in cielo. fi~i~:i~~fenfifi:r~a::ali~~i. s;~: moria per scoprire immagini ot~~:r;:a i~af1~ss}~iit:~h:a:~~ ~fcu~~ l~~~~~dd;~t~cj~~r: ~o~g~ll~~~~~tlÌ~e cl/~r:l\e re~~ tima al ~enio insoddisfot- ma con la citazione csattis· dialogo-monolou:o che ha le :~ta~~ea~t t~nr~tuo:i _;i\~ec~t= ~ima, fredda, delle sorgenti caratteristiche proprie del ma, oria:inarie d'oani argomento. ~~~iolrngoprb~~c~i ~c.qu ~llc :~ adrà, infine, il fantasma Il suo proPoSito, che ha gi~ \'ersi esprimono, anch e dal spettrale di un misa~tropo ~~;::.O~~t~u~Hte~in;;.,~~j lato linguistico, il meglio di ~ 1 ~~d~~;~~; u~ia ::a~~~•.id·u~~ contenuti nella Enciclopedia 1----------·I mo profondamente e 6ne- Britannica. Finora ha riscon- mente umano. fornito di Irati gra\i imprecisioni o VERBA raffinate squisitezze, di no- \'ertiginosc lacune suJla Ci- bilie e distinti attesainmenti, viliu.azione Egea e sulla po- nasco~Li da una se.on.a ru- Jitica hitleriana, sul celibato VOLANT vida, ma profumala dall'cc- ~~~;fi;a1di e ~~~a ~t"e~. P~i~ ccllente e ricercato arom,ì Shakespeare e su Mahler, su ~~i ~eo":~fit~tei~so:~~ttdit~ D'Annunzio e su Brancusi, quello ch'egli dis:;c al ~uo su inventori, filosofi, studiosi. J'a~:f~io~er~nS~ :lii~a~a~~~~ uomo Carducci: ~eigi~l:~frit'e:~tofJa e~:;!~~ preparala dalle più brevi beÌ Ogi~~Fd:n:~~~djn~m~~~ t11~:~~r~;'"c~ 1 d::,~1r.111; ~1~:F~ili~St~;!fi~:: ~ ~~t: iJ1: q}r~;t};~li l'edizione del 1960, egli af- posizione. Credo proprio che, e ci svegliavano i tuoi .!.tri– ferma, non dà nessuna re- ev;ta nd o l'equivoco della. di d'aquila, i tuoi mugghi centc informazione su argo- poesia-prosa (ossia del rnc- di toro.o i tuoi :;calli cli no– menti che nceli ultimi anni contino Jauo svenire in ver• bile plebeo. Sapevo.mo, )Ì, hanno avuto l'attenzione qua- si), lei ragaiunacrà un suo che sollo quella scortn dì si devota, timorosa o ado- timbro e una sua compiuta ferocia batteva un cuore in- rantc, di tutto il mondo. oria:inalità. Auauri. g O te ero r \'C~ ~)~~~~~~ :~ 0 \~ 01!r!-taJ: Giuseppe Cordaro, D11e11os a~~r~sC:.· di •fa~ciu~;m~ icdi portato il fallo che, in que- Aires, Arge.t1tina: Temi e \'3• ~j\i ~i-i doi~l~ne qu'e1n~~~ sta sua battaglia. nella quale riazioni oriainalissimi. C'è amavi e più violento ti mo– fu pubblicamente preceduto dell'esaaerazionc, a mio av- stravi con quelli che dispre1,– solo da un piccolo opuscolo viso, ne • li bocciolo•. ma la zavi. I tuoi ccccs!.i passio– del profossore americano seconda parte del • Filugello• nali di amore e di odio ci S. Van Dine (ma anche Giu- e • La mclaarana • sono pie- parevano come le variazio– seppe Prczzolini scrisse una coli capolavori di g_razia iro- ni dei cicli di primavera o breve polemica per una pub• nica. La sua linaua andreb- di autunno, quando, fug– blicazione della Columbia be più curata, parlo dal pun- aile nel vento l'ultime nu– University, se non erro, nel ~~r i1ircs~~~';rc:~d:w:i~~~: volaccc della burrasca, sor• :!::!'deif!i ci,:1~/~e~i~a~~ gnolo la ricchezu, la novilà, ~~fe srn~~at~~li d~~u~~SI~ 10 di carattere materiale, si il calore che la nostra lin- la sempre nuova giovincua inquadra pcrfettamcnle nel gua e la nostra poesia hanno del sole. Ti S'i voleva bene panorama morale in cui cali perduto. Comphmcnti. Met- cosl, accigliato come un Dio si muove. I contributori del- to da parte la sua poesia. nel giorno dell'ira ma, den- l'Enciclopcdia Britannica, egli Aspetto altre sue • storielle 1ro di te, delicato e soave dice, sono compensati con vcactali •• una lettura pia- come un ragazzo eterno mai l'onorario di due centesimi ccvolissima. arrugsi:inito dalla \•ecchiaia•. a .r,arola, ll1l ortorario rima- CARONTE LUIGI CASTIGLIONE m?\"d~~at~i Jlc~f;t~o¼~:•di Fr. .!.viueri 5'000, nt1ribuiti Mmultancamcnte il mese di may:gio 1962. Le condizioni devono essere richieste d_ai partecipanti al i,cauen1c mdlriZ10: Premio Charlc.!. Vcillon, Avenue d'Ou– chy 29 e ~ L::msanne ($\ 1 Ìl· tera). ------ Premio dipoesia « Città diFirenze» Il Nuovo Cenacolo fioren– tino bandisce, oraanizzato da Giuseppe Satta, il Vll Prc• mio di Poesia • Città di Fi– renze• 1961. Premio di L. 7001)()() (con- 1ributo di Personalità, Enti e Dille, i cui nomi saranno pubblicati nell'Albo d'Onore dei Benemerili), al I. classi– ficato fra i concorrenti, per una raccolta di poesie pub~ blicate in \'Olume, dall'otto– bre 1960, all'ottobre 1961. Me.dagha d'Argento del Co– mune d1 Fircn.a:, a un Edito– re che .!.isia par1icolarmentc distinto nella pubblicazione accurata di opere poetiche. I volumi dovranno essere inviati in 7 copie, con nome, cognome ed indhiuo dell'au– tore, al Segretario della Gi11- rit1: Afdcmaro Nanne.i - Via dell'Orto, 22 - Firenze entro il 31 ollobrc 1961. La proclamazione o pre– miazione dei vincitori avver• rà, in forma solenne, nel pomcriKaio dell'8 dicembre 1961, in palauc;, Vecchio.

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