La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 25 - 18 giugno 1961

LAFIERA LETTERARI Anno XVI .. '· 25 SETTlilJANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SClENZE Domenica 18 giugno 196r SI PUBBLICA LA DOME 1 ICA ... Fondalo eia UMBERTO l!'RACCHIA * DireHo da DIEGO FABBRI QUESTO NUMERO L. 100 DIREZIONE. A)1MlNISTRAZIPNE: Roma - Via del Corso. 303 · Tel. 687645 - Amministrazione Te! 673015 . PUBBLICITA': Ammloistrazlone • LA FIERA LETTERARIA» - Via dcJ Corso. 303 - Roma - TARIFFA L. 150 aJ m.W.tmeLTO • A.BBONAMED,l'Ti: Annuo lire 4.000 · Seme~1re lire 2.150 • Trimestre lire 1.100 - Estero: Annuo JirP 7.000 Copia arretrata Ure 150 • Spedizione in conto corrente postale (Groppo ti) - Conto corrente postale au.mero 1/31426 NEL QUAORO DELLE rm,ERIUZIONI PER·25~rn 0,\LLA sm MOR1 1 E * CON LVI SCOMPARE L'ULTIMO DEI GRANDI PSICOLOGI Luigi Pirandello * tli IUJDQl.,l<'Q AHA '1'A A ycnticlnquc :mni dalla morte di Luigi Pirandello. la sua opera merita finalmehte di essere posta al riparo delle cata• loaazioni ideologiche, degli as:,unti filosofici, delle formule cscgc1ichc: per 1cn1arnc il ritorno all'integrità dei :,uoi cle· menli di i~pirazione, alla diale11 ica delle -~ue componenti ùmane, al rigore delle sue . rntite.s i morali. Non :,j vuole C\•identementc negare l'influenza che :,ullo scruorc agrigentino cscrcilò il tormenlato e caliginoso pe– riodo in cui visse. arebbc un errore non considcr.lrc che alla erbi del positivismo e della Jct1eratura realistica, f:.lcero seguilo fenomeni di dii,sociazionc p:,icologica, di po:,iziopi paradossali, di accensioni introspclll\'c, di confli11i tra la rigidità della forma e la mobililil della , ila. Tullo ciò è s1oricamcnte esatto. 1\lla qua:,i :,cmprc la critica infc.!n•ora1ain queste dissertazioni. fini con il !i::Ìudkarc l'opera di Pirandello alla strcgu:::idi un trallato di filosofia. E per riconcorrcrc le tracce o i fonta:,mi• del bcrgsonismo, del rclati\•ismo. ciel posili\'i:,mo e dell'ideali,mo. ebbe a relc· ilare nel diment:catoio ,~ tematica umana, il nucleo artistico dello scriuorc. Pirandello par\'c intuire la :,ua •:,Orte cd intc:,c ro,·c~ciarc i:li -,chcdari elci collezionisti e le cris1allitzazioni dei di,;cc,:tta• lori, allorch(: af1ermò (• quando ::.i è qualcuno•) di non \ 1 0lcrc essere • piij:ionicro del suo monumento». 1 é si limito n quc:,10, poiché ci.::lidiede la chiave della comprcn:.ionc della sua opera nello scri110 in cui rievocò i suoi vìagli:'.inel mondo cd i suoi contall1 con il pubblico.• Ho Yisto cosl molte fronti schiarirsi, molti occhi balenare di meraviglia per come era semplice tulio ciò che io dicc\•O. Mi bastava porl:trc come pnrlo :,t.:mprc. E chi si imm:::i~inm 1 a di do\·er forc chis,;à q uali sror,i di 1·ille::.sionc per giungere a capirci qualco::.~ 1.si accori.::cH1che gli b"Mn\•a ascoltare. Ascoltart: dcn1ro di ,;e stcv-;o la mie pnroh:. on quelle di un filo'iOfo che "'al,a con i sooi pcn,;icri, ma qut"llc di un uomo \ i\O che è rc,talo a tcrrn frn 1u11i gli allri·ed ha spcruncnlato e ,allerto in,.:. co:ie che tmti possiamo sperimentare e ,offrir\!. E ho visto nnchc In meraviglia per qucs10 mia nawralc ::.cmplicità murarsi in commozione ... lo che ho consumatu la vita, una ,iin ricca, non fosse nitro di encrizic e di sentimenti, ,;olo per certe parole dn dire, uomo, frn uomini». All'intclligerwa del lesto pimndcllinno contribUI\COIIO di pili qUC!>lc ,cnrnitc espressioni che non la ridda di formul11ri deali in1e.-p1cti e dei ~los\ntori. Sono e:.:,c n fnrci conoscere, altrau~rso il dolore eh un uomo a11onagh.1to dnlln dt.:mcn1;1 della moglie e tr:wollo dai ro,C!>ci economici. l'ncurn :,en,;i– bilir!t e In 1r:waglin1n pic1b.per le S\'Cnturc umnne. Nemmeno In monumcntnlc opcni critica di Adriano Tiijlier potrebbe inti-odurci con U{iltmlc imrnediatcna nel clima p1randcllinno. assimila reale conscn•andonc le contraddizioni, materiali C: psicoloa:khc, d'ordine oggcm,·o e soggctth·o. Oucslo modo dt vedere la ,•ita è tipicamente tca1ralc legato ad una forma d'nrte dinamica ... i\la il raffronto ci porterebbe ad un db1.:or:,o troppo \a:,to c lontano. Gio\'a, quindi, tornare in nrgomcnto ric_ordando che, nel saggio c;critto da P. :,ulJ'umon:,mo, e In radice della ,ua _opera di romanziere, di no\'clliere e. di drammatuq;o. L'umorismo dello scrittore agrigentmo è il l'Cali:'.cntcdi pensieri l::itcnli o 1100espres:,i o tradi1i o :,\•iliti o :!>Oaturati. Se non a:ra\•assero sull'itincr::1rio le ipoteche di \CCChie nuovi errori e si conducesse ·a fondo la l>Uamdagmc e la sua c:,plorm:ionc, ci si potrebbe tro\ 1 arc in ,ista di unn :!>peranu non molto lontana dai faticati approdi cnstiam: poiché P. non colpisce indiscnminatamcnte - co!nc \Orrcbbc lo Sludio di Antonio Gramsci - l'edificio cosiddetto borghe:,e, ma quanto in esso vi può C.:.l>Crc di :::inacronist1co ~ d1 :"'lbcrmntc. Ri\'cla cioè con l'a7ionc an1icipn1ricc della pocs10. gli clementi di crisi che sono 11::llnfamiglia non della famiglia. Purtroppo i casi limite !>Coperti. animati e :,o\lccilali da P. nella contrapposizione di molteplici ,;lnti d'animo, sono diventati una carn11cris1ica sempre più marcala del nostro 1cmpo. IJa ciò l',lltUnlitil di una letlcratura e di un leal1'0 che con un mclodo, un proccdb1en10, unn tecnica in co:,l:lnh! C\'oluzione, no1omi1:1.nno le componcn1i delle pass1om per c\•t1arc i f1-;ma– mcnti c1cll'caoh-mo e della mah•agit~l. Do un osscr\'atorio in cui In , ita t.: ,orprc ... a nei suoi :ispelli di maggior impegno, P. ci l\!ndc partecipi dcli.i l>Ua c.!.pericnza. • Mai l'uomo tanto appn ... sionatamentc ragiona - ,crisse P. in una ri'itamp"a del "Fu Mat1ia Pasc:il" - come quando soffre perché nppmuo delle ,uc :!>Ollcr't"nze \ uole \cc!crc le radici•· E l'autore lo l>egue coi1licndo al \'Ì\O contr.isti rra la forma e l:1 , itn: Nel • Fu Ma11in Pascal•· il romnn10 che diede \ ita .11 ln\·oro 1e,1trale ., Lici:\•, l'uomo cond1mn:-i10 dn~li ,barram.:nti del comen,ionali-,mo a rcslarc ricll'ombra ddla morte l)UI\! cs-,endo \Ì\'O lr.i i \ivi; nel "Quando si è qualcuno,. il dunlismo tra il \Cro e il fabo ,,0110 della celebrità; nel • Berrc110 a :!>Onnali,.In lotta fra IOiticae ,;cn1imcn10: nel • Giuoco delle parti• In bnbcle dcali eaol~m1: nel "Piacere dell'onestà• il lili~tco ri::.pc110 del lormnli.;;mo contro 1·c~,;enza del ,ero; nell' • Emico IV,. il (fo;..-idionllu innto e allucinante della \ ita con In sto1in. E l·o.,;1,,ia da unn produ1ionc nll'nlt1.i. do,c i moti\·i dei ,uoi ramami e delle sue no\'dlc rimbnll:,100 in opel\! di tc:a1ro. • I l>eipcrsonaa:p:i in cere~• di au1orc • da, cvano ,cg1rnrc un punto saliente della drnn11natu111mpirandcllinnn. L'urto. fra il com•cn1ion~lismo della tarmo e:,i,rcc;,;h•ndel tca1ro, e la (contlnu;;-;;- 1ma:. 2) CRrl Cu11nv Jung * L ·eresia diJun * di ELIQ 'l'ALAIIICO Con la scomparsa di Carlo Jung, avvenuta re– centemente a Zurigo, il mondo della cultura ha perduto l'ultimo dei gran· di ps.icolol?'.i. e il più nuto– rcvolc. fra quanti - dal principio del secolo a og· gi - contribuirono alla migliore conoscenza del– l'animo umnno. Freud e Jung si erano incontrati per la prima volta nel 1907 quando il creatore dellit psicanalisi. rccnndo· ~i in Svizzera ptesso il ~cande psichiatra Joseph Blculcr. poté rendersi con· to dcli' enorme interes5e che le sue teorie suscìt:1· vano anche in quell'am– biente universHario. dove (per merito appunto del l\lncstro elvetico) si era messo in luce e approfon· dito il concetto di schizo– frenia. Jnng;. giovnnc ::1iu– to di Blculer. aderì cntu– siasticnmcntc ali' idcn di fondare una < Sociclt\ di psicnn,llisi • e unn rivi· sta mensile che divulgnsse il nuovo trnttamento nna– litlco di molti settori del– In patologia mcntnle: nn· 1.i. di questn l'ivistn fu no· minuto rcdn11orc·cnpo Sia Blculcr che ,Juns;: - il pri– mo. prcscntnnclo in una opera classica il molodo psicanalitico sullo stesso 1>iano del metodo clinico– sistematico e il :secondo, A Pnrig1, nel 1924. Giorgio Duhnncl comm entand o In prima teatr::1le del • Co,;\ è :-.evi pnrc'" scriveva: •ne.ha compiuto di mirncoli qucl>tO autore: scnw simboli, :,cn1a 1e~i. ,cn,n ide loaic, unicm11cn1cper virtù e per fon:n drammatica, cali è c5.i,ncc di dr,c. alln più J:,tr::11111 ansietà mctalì ie:i, un volto, un monocolo, un capJfillo. un p::1iodi ... cnr,,c patetiche. un ~;,~~l::~·10 u~~m~~ 1 ~1\ c:~~~ n.poc;n~i solJ~~~~ i;~;~;~10~~ Aggiornamento di una polemica iniziata su queste colom1e * introducendo 1e < associa~ zioni > nella sconcertante metodologia freudiana - richiamarono sul medico di Vienna l'attenzione del– la scienza ortodo~sa. Due noni dopo, Freud e Jung. invitati in America per una serie di conferenze. collaborarono Insieme con la massima cordialità. Ma. scii\ nel 1912. aveva inizio )"eresia di Jung; il giova– ne psicologo svizzero. tro· va..ndosi a New-York, scris– se unn lettera all'autore di Pslcoµatolooia della vita q1101.tdia11a - è lo stesso Freud a raccontarlo - .in cui prccisavn d'aver in– trodotto nella psicanalisi ~ Alcune modificazioni con le quali cm duscito a vincere le resistenze di uoa gran parte di quel pubblico che p r i m a le era risolutamente ostile•· ~•reud accusò il colpo: ri– t-posc :ti lontrmo !nterlo· cutore che non avrebbe dovuto vnntarsi. come fa· ccvn. dei suoi immedi~ti successi pcrchC - logica– mente - tante maggiori concessioni nvessc fnttc al pubblico. tnnti maggiori plausi ne nvrcbbc ottenu– to. Ln frntturn. do ciuel momento In poi. divenne lnMnnbilc: prendlnmo. ad esempio. il termine libi· do: per Freud esso se rve a indicare u,110 daoli isti.rt- – tl fondnmcntnl\ del\' uomo. l'lstlnlo erotico o edoni– ~tico. che in seguito as~ sumc la forma semmale: 1>er ,Juilg. nl contrario, la /1.bido Indica t 1 f.stfnto pri~ mitivo. unico, totale. da cui scaturiscono LUtle le opere umnnc: spinta uni– vcrsnle, che si m:tnifosta come interesse verso gli oggetti. e volontà cli vi– vere. r-:· fncilc vedere la :.ornlglinnza della libido di Jung con Il bergsoninno .da11clo vitale: e forse non è ciel tutto sb.11tllatn Pnc– cusn. che molti muovono n .lung, di voler Imporre uno dçrttrlna p)ù fll9sofica che pslcologlcn: in oltre parole. :saremmo più vici– ni nlle discipline morali che non nlle scienze spe· rimentnll. a proporre le ~ue parole che torn:1 .no ,;cmn po'-.t :,ulla bocca delle .sue cn·nturc~ fin1ionc, rt-a llà. Giu~10: m.1 dimmi nl. sncttn101\! wlin!i:'.O che te ne tomi n cnsn turbalo lino in fondo nll'animO'. In i,!rnn pnroln che ti ,;nlc alle labbr:1. non è In s1r:-.'i.1dcll'nrllicilità tra~icn? Non è: p1c1:\•· Onlla l>UnSicilia. J>irnndcllo, a\c,a crcd1t~110la ..cabra unl\er,alil,\ dei ..cntimcnti e delle pa~siom: dal \t.:1i,mo (JcJ Prezzo lini e Clemente Rebora * nc n111111c.:11c In rcallb le deve attribuire ~;~r~~;1::~1~.,'1~~~,;~~~:,\~11~i 0 d~1SlWn~~~~i~ ICt~cop~diì~~i:r.1~ 1 ·c ~ Nel llH\~WÌO <kl 1925 il Prc1.1olini ,cri,c, ,\ Goldoni mdh.::1ucllo ,crìttorc holnno, il guslo Ji un tca1rn i ~~~!~/~e,': 1 ~ 1 ~b~,":;~,~ 1 ;;;7,/ni':~f",~ ~~~,,~~ c-he, nel/'indl\•idu,11:ionc e nel contrappunto dei cara11cri, reca vrc ,•i ricordm•o, cosl Ctlfi r- co.~ì ,i1111li 11l'I :,ullc ,c-cne cripnci1:\ di rinnommcnto e (orte \1lnli1J.. Se·la fondo ,t, 0 , 1~Mll e di altc:.:.a \f}lr/Wnlc, net i-atir.1 che in Goldoni è glo\lnnilc, si In in P.• 1ga:rcs::.h•ae Quale uamle crcsci 11 1i. come m 1 rnlrlo (,m corrosh•a, p:li è perché, pur c~sendo comuni i beN-aa:11cln dnmcnto d; quella lt,Tlin che t'Orrcmmo <.-olpirc.clì\lcrsc sono le ~ingolc pcrsonnlit:l, oppo.,tc ,ano le rcalt,i e 110 ,r ~,}(mm::,a ,._ di GOFFRIJJDO PIS'l'ONI 1\ 1 ~'..c:;~1•~ 01 in ~~fg1~~\·~ffc~~~1i,Y'o 01 ~~~oe v~\~~ ~~ 1 ~'i,r1~:cldi'11~~~t 1 ~n:e 1 PJ>;pc~tfi~ft 1 ~fg0n~~ csE~1~'ì°F~r~ 1 i1 1 1~:·n1\icl~i1~~ro~~!ì':,~;~n~i di1~1 .~i~~!c~~;ll'~~~~ 0 ;>i· rnfccr;t~~::!fm~'.~~c ~ 1 ~::C, 1~ 1.i1\ 1 ~J ì9µ;, 111~ ,~'Jl 1 ,l rnn<lcllinnn, ,crive: ,. il "comico" di Goldoni e l'" umorhmo" distnn1:1 di 1rt•ntun :mni - il Prc1J.olini in– di P., 1111,cono. entrambi, dnll'111 lo tm le nmnifc,ta,ioni libere diriu,ando al prol. Piero Rcbom un'.\ ,uor..1 crl u1nnnc dcll11 , 1 itn e corwcnuom, m1pol>ICdnll:i ,oclc1,1; l'.'.hcnon uiudicn\'.i con ecccs<iirn bcr:icvolci:i- 50no rirk·:-i di uim :i0Sl1nlialc concezionedfolcuicn, I~ qunlc n - :1 ~,are almeno a quilnto ne dn:c,a m r--------------------,l}~~:o~et~~ 1 bcr; 6 ~a:~: 1 gr 1 i1S:'1'i~ri~:1rc i !rch 1 i~= I prossimo nu.mero sarà dedicato al ne. i,!h -..crh·e\•a: ~ 7 u votrni d.arc n quella .,uora noti:.u: tic/In tua famiglia. 11 temvo tfc ·· U\ Voce ", mi ,ricordo In consulerm·o co,r Qtrcma ammira;.ione Che ccp1>0! .•. Non è neppure il ca.::.odi mcqcre in dub– bio l"a1111nirn1ioncdel Preuolini per Cle- mente Rebora, anche :o.otto l'Mpcllo delle l ':) • • , irtl1 morali \.ISOI"~O'•mento Ba."crcbbc colare quanto ne ,cri,c ne • Il Tempo dcl/a Voce• (pag. 2il:iJ: \h piacc,·a - ,;cri, e il Prcnolini - la Jrw I in.amabile (orm(I c.. tutt'ora mi pit1rc.: 11w seri t t i i ti (? cl i I i cle; p i Ù :f1~r/'a;;:,~a 1 :::~,"'~~~'o;;,~ 1 '~, ~I ;:'"'~"~:;~ l I • • :,,mota 11cl/a \'Ìta di un .~anto ». I • US1rÌ StOrLCI eU ropeÌ A 1c,,crc quelle lctocrc e quc<ro hr:ino '---------------------' ~~;ngNii ~bbi/ 0 ,~Ji\~~ f;:e~~~-~~!l~a~c qt~l ,una Fiera (14 m:,ggio c. n.) alcune altro lcltcre scambiate fm lui cd il prof. P\cro Rcborn, manirestando in lnli lcllcrc, e nel commcn10 che vi ha fotto precedere, e nel· l'intento \lcs,o di ddr pubblicitò alla lac– (.'Cnda, un animo ben dhcr-,o. Le Ire lc11erc pubblicate dal Prc--1.zollnì 1,umoparie di un molto più rnslo co1rrc1- rio tenult> e con il prof. Piero Rcbora e (.On 111 A~11oci:vionc dc$tli Amici di Don Clemente Rcborn. che egli si è ben guardalo dal pubblicare e che - nlmcno per il mo– mento - non riteniamo opportuno neppu– re noi lar conoscere. Il Pr<.oZ1..olini ha \olUlo t:ommcucrc un'al.ione cauh·a e non voglia– mo n-ngirc cosl come sarebbe pur giusto d1e reagissimo, perché non crediamo che ,i no.,,a \'inccrc il male con il male \la il comportamcnio del Pn..oZ1.olini of-, frc rocca.,ione per alcune consideraiioni di cara11crc generale che forse non è inop– portuno ;,ipprofondirc. \tolte <.o,e lasciano sospctlarc che nel libro di uor Margherita farchione - l.'lmagi,rc Te.(a - Il PrC73,olininon si siJ limi1n10 a -,cri,'Crvi ,;oltanlo la prefazione. 11 suggcrimcn10 di comporre l'opera è on• 1c,;;,;n1amen1e,uo. Suoi sono i metodi e CARLO CRIVEU..1: • PolltllcO • 1468: • Ul Crocefissione• (predella), lassa F ermana, Chiesa Parrocchiale. - L'opern e attualmente esposta nella mostra • Crfrclll e I crhcllcschl • al Palazzo DucaJe dJ \fcnez.la, mostra che rhnarra aperta sino al prosslmo ottobre l'imr.o5tn1one del libro; e sin qui la co~n è più che n:.llurnlc: Suor ti.farghcrltu Mar· duone cr--J una ,;ua cx :11licvache ,i I lvol– f'C\'rl a lul per ~:!>el't' aiutala in lllltL IC~i di laurea. Ma l'inlcn•ento del Prenollni lo ,i -,cn1c mollo più profondo, On,tcrehbcro le Mie J'CnTionim diCc11<1 del libro per dc• nurv~irimc una parlcmilù, .-:enon nmtcrinlo per lo meno 1,piritualc. E' inopportuno chiederci - non itolo ,0110 !"aspetto della critica lcllcr..11 ia - perché il Prezzolmi abbia pensalo di ~ug• gcrirc quale argomento per una tc-;i di laurea la figura e l'opera rli Don Clcmcnlo Reborn, e dopo :,i sia l;mto appa~sionato all'a111omcn10 da vclcmc ricavare qun,;i un libro ~uo' Probabilmcnlc In prima parie della do– manda tro\'a una facile risposta. L.t -,1e~c;a ,-csle di rcliiziosa callolicn delln studcn– tc,;,n suggeri,·a uno spontaneo richiamo a quello ~crittorc della Voce che era diven- 1;.10 un religioso cattolico. La rispos1:1 :1'1a :-econda on1te della domanda risulta in\'ccc meno agevole. Lo studio della vicenda spiri1unlc di un ~convertito,. dn parte di uno che un con– ''crlito non lo ,;ia e non sin neppure un c::ittolico, proJ)One un dilcmrn~ cd unn sccl• ta. 1 on po:,sono c,serc vere entrambe lo posizioni e quella del biografo e quell:~ del convertito. Od il biografo ::1bdica cd acceIla la con\'crsione o si dilendc: e per difendersi h.-. -solamente due s11-adc: o ncg.i. la s1cs-,a realtà della « com·crsionc • (nel ~en,o che apparirà meglio in seguilo) o ~e sccrc un bene è desiderarlo. l!'tv'i~10n~nl~ni~~:1~fc~ru~~~l 10 su~I n~~·~~~!i;!f dietro la fiwura di una suora cauollca, lul d1c t:uuo cl tiene a prodnmarsi non COI· lollco, Unn 1entnzionc del Mnligno per far– wli monifcslarc a11i-:1vcrsomm suorn le sue convln1.ioni di miscredente? O, viceversa, un desiderio di mnnifcs1arc, nMcosro dietro la M1ora, una acccttnzionc di valori che non uvrcbbc nrni osato di moslrnrc d'acccttnre, facendo \'edere il proprio volto? Noi sinmo quasi pil'.1 favorevoli ad ne• crtt::irc, ;ilmcno in pane, l:i seconda ipotesi; :,Imeno nel senso che il Pre,.Lolini abbia. lor:,<.'creduto di poter superare la inconci· liabilità Ira la posltionc :!>Uae quella che deve essere propria di una suora cnllollca. Per lui In verità è una sola, e solamento la 'iua... Cono,;cinmo una le1tcra del Prcuolini ove , i!ìpondcndo ad un invito dJ:a:li • Amici d! Don Clemente Rebora ~ per una conferenza ;~~ s~h~o 0 :;o s~1vd'f~~t':o~·;· i~a11;',~aff':;~~~ Il 1ir1ert,? 1/0'1 vorrei, come in11itato· "'" 1Jri111a mi sento i11vitato eia Quello cltc' pen– .w~ (e e.Ile Rii uomit1i chiamano la Vcritc)J... /)tscf"Jr'>t, 110. Apologia della con11ersione (a che co:.a?), 110. Oma,:gio, sl, In :ll1rn occnsione il Prc1.zollnl aveva \critto •No11 50110 ma{ csistite vere co11vcr– sio11i e 1.r'!sformazio11i spirituaU ». (Amici). l.n J>Osmonc del PrC?.zolini sembrerebbe quindi ln:quivoca. Difende se stesso e può nnc!Jc.acccllarc dei valori Positivi nei •con• vert111,. a oa110 ... di neRarc la real1i1 s1cssa (eonllnu;_paa. 2) Ne valeva la pena? * di GllJSEPPE CA1\TTA1JIESSA SC~~O, 1 1::o rij~~~l!O a G:~~tt/~1z:r::rt~i!fa,::~ c. nutointervtsta preparata dal prof. Rcbo· ra •• cd //o anche avuto la fortuna di leggere ttutb l'inserto rclativo a q11e:,ta polimica: sia le lettere di Prez.zoli11idirette al • Co11- siglio Dire11ivo della Associazione /\miei di don Clemente Rebora •• sia quelle di Go(• (redo Pistoru a Prcuoli11i. E' stata 11110lellura mtcressaute quella delle lettere, perché, dopo la precisazione di Prez..:.oli11isu • i doveri dei parenti degli uomini illu.stn •, si può avprendere proprio dalle lcltere i11quale modo Preuolim voglia che si interpreti la figura dell'• uomo• Rc6ora. Non posso dubitare che Prczz.olmi cor1· . \Uvi tulle le copie delle sue Icttere e che difendendo !)tlOr Margher;ra Marchio11e per ~~~:r·:~i~'ie dti 0 J;~fi~le'"m~n~~j t:ttt~n r~~~~~; biografico in un lavoro del geuere 11011può urto sminuire il valore della ricerca), ab– Ma avulo presente ciò che scrisse i11toruo a suor Mareherita in uua let1era indirizzala al pro(. Piero Rebora . Cosl pure, definendo « i dovcri dei pare11• li degli uomini illustri,. penso che Giuseppe Prezz.olini si sia ricordato di tutto q11auto llve,,a scrillo 11cl/e lettere indiriz.'lftlC al • Con:,i~ljo~ Dirct• ,o degli Amici di don Clemente Rebora , e da lm 11011 p11bblicatc. Forse sarebbe stato troppo voluminoso l'in- serto, ma ccrtame,ac tale pubblicatione sa· rcbbe staia interc.isantc perclti avrebbe chiarito bi quale posizione si sia posto Giu– scp11c Prez.zoli11idi (ro11tc ali'• uomo,. Re– /Jora. Ma, a questo punto, mi sorge spon· lff11Ca ww domanda: meritava la vena? UI risposta 110-,1 l'ha forse già dllla lo stesso don Clemcnte Rebora? 1.:t1 r~:,110s1amigliore, ma soprat111110 fa :ff'~f;~,7'.~;1:,,,::~•, a~t"c;,:o~erof 1 ~11d~ ;;~~f'~g,~~:,~ ~~a~~,;~::~a,~,,: 0 ~ap~glt;;v~:e srz!es::,;t1:i: !'a~~ tras(ormazio11e: specialmente quando c'c Ima co1111ersio11e. E questo, suor Mareherita Marchio11e, che è ,ma religiosa, aveva la possibilità di capi, lo, anclte se per Giuseppe Prezz.o/it1i • 11011 esistono le com1ersioui •· /,r tal caso, :~''':f~;, rg/~,t,~:i,~asi!:fi(,~!a ,~~~ar//~ 0 r!~jf; della sua vita. ,Wa allora, a elle cosa si riducono • 1 do– veri dei pareuti deeli uomini illu.1trO •· Forse a nou riconoscere ciò clte essi, ,ti uomi,rf illustri, vollero essere? No11 posso pensare che Gi uscpl!e Pr ezzo· li111, che lta espresso la sua mmciz.ia e la Stia Mima per la (a111iglia Rcbora, v olesse i:i:\1~~f~~vi ,7, ~<=;;!':d la pc11adi suscitar~ una polf.m11ca alla q11ale don Clemente Rehora diede uu.a r{sposla esauriente ne.l 1929? D'nltrondo si ,,ul, dire che Freud e Adler (anche quest'ultimo un grande eretico della psicanalisi) abbiano csogernto l'nspotto patologico dello vita con· sldcrnndo l'uomo esclusi– vamente nlln luce dei suoi difetti. Per tnl motivo Freud è incapace di com– prendere l'esperienza re· ligioso. come dimostro in uno del i-uol libri meno riusciti. // futuro di una illusione. Del tanti segua– ci e ovvcrsorl di Freud. Jung rnppresent.a, dunque, In forza più viva: questa ~pccle di mistico lntcllct• tunle preferisce, infntti, con:;iclcrnrc l'uomo olla i.tregua di quanto c'è In lui di sano e di forte, ten• tando perfino di liberare il malato do quc.lta psico– logia morbosa di cui s'im– beve ogni pagina dei me– dico di Vicnnn. Anche !'in• sc~namcnto di Jung finisce con l'essere unilaterale: ma lo si può segui re con maggiore fiducia. Il gran– de merito di ,Juog - che, per di!Tcrenzinrsi senza e q u i v o e i da Slgmund Freud, chioma la 1)ropria teoria e psicolo,q:ia analiti– ca• in luogo di pslcana• lisi - è ciucllo d'aver in– trodotto, nella pratica te– rnpeutica. il metodo delle associazioni In formn siste– matica: con tale metodo l'esplorazione dcli' incon• scio ho !atto passi ,:tll(an~ teschi. permettendoci dt arrivare n risultati occe– zionall. Anche In clns– siflcnzionc carattcrologicn proposta da ,Jung (tntro– vcrtlt.i, cxtrovcratt) è uno degli -1spetti più geniali della sua opera . L'ultimo libro di Carl Gustnv Jung, scritto alla età di 85 anni. è dedicato ai dischi volnntl: non sem– bri strano l'assunto dello psicologo. e 11 problema della realtà fisica dei dischi ~olnntl - afferma .Jung - e ~ul tnppcto dn unn de– cina d'anni senza che pos– sa es~ere risolto definiti~ vamente né In un senso 11 é (contln;;-; paa, 2)

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