La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 23 - 4 giugno 1961

LAFIERA LETTERARI Anno À'VI . \ 23 SETTlMANALE DELLE LETTERE DELI:,E ARTI E DELLE SClENZE Domenica 4 giugno 1961 SI PUBBLICA LA DOMENIGA Fondato da UMBER.TO FRACCHIA * Diretto da DIBGO FABBRI QUESTO NUMERO L. 100 DlREZlOt--.'E. A.1\ilMlNISTRAZION'E: Roma • Via del Corso. 303 • TeL 687645 - AmrninisLrazione Tel. 673015 • PUBBLICITA': A.mministraz.ione • LA FIERA LETTERARIA,, • Via del Corso. 303 · Roma • TARIFFA L. 150 al m1lllmelro • A.BBO AMENTl: A.nnuo lire 4.000 - Semestre lire 2.150 - Trimestre lire 1.100 - Estero: Annuo lire 7.000 • Copia arretrata lire 150 . Sp,>rlmr,n,- ln conto corrente postale (Gruooo lt) · Conto rorrPnte 0<1~1ale num.-ro J/31426 A CI~QUANT' ANNI DALLA MORTE * Oma~~io a Fo~azzaro A cinquant'anni dalla morte. A. Fogazzaro re– sta per ~li italiani un au– tore se non da riscoprire. da rifamiliarizzare col nostro gusto e da recu– perare in varie sue di– mensioni spirituali che sono oggi singolarmeme vive. L'attualità del Fo– irazzaro non e infatti af– fidata a particolarità sti– listiche o a implicazioni iclcolo,e::iche n,;1 a una coltivazione sofferta e raf– finala di valori intmi e spi– rituli che. sempre all'oriz– zonte ideale dell'attività creat ricc. resta tanto più necessario sottolineare oe– J?i quando troppa parie della letteratura divaJ?a - a vuoto o con risultati marginali - per pascoli di umi fenomenologia spic– ciòla o di un realismo de– teriore. E' sembrnto ouin– di opportuno a.Ila Ficrn Lellcrnria ricordare con alcuni meditati contributi 1:i personalità dell'uomo e dell'arti::,ta che rc,ta trn i più .'!raneli dctl,1 nostra trndi7ione ronrnnzcsca. A. Zorzi ci introduce ni luol?hi che animarono la fantasia di Fo,l!azn1ro. che nutrirono la ~ua spiritu;1- lità. Tra paesaggio e poe– ~i:1 corre un·osmosi sottile che- fa di uno scrittore la ,·ocC' dei suoi luo~hi c dà a questi l"opportunita di pii1 intimamente s,•cl.u-si. li Veneto e Vicenza non ces– i-arono mni d'Intrattenere con la sua anima una e corrispondenza d'amorosi sensi • e c"è caro di riper• correrla mercè la rie,·oca- di .1/,-IRCELLO C.4.IIILVCCI zione di un altro coltiva· tissimo spirito di quella terra. Il Morra che e uno dei più esperti conoscitori del mondo intimo del i ostro. ci propone con alcuni pun– srenti asterischi delle que– stioncelle fogazzariane che attendono dalla critica an· cora soluzione. Un'c estra– nia musa• che fa capolino in l\Iiranda, _gli cinnupti * Alle pagg. 3 e 4 SCRITTI su FOGAZZARO di: Antonio Piromalli Alvise Zorzi Ottorino Morra Renato Bertacchini E. N. Girardi * co111uges, della famosa e tormentata citai.ione del Daniele Cortis, J?Occe di olio :-ulle sonnolente bra– !!C della curiosità !oizm~– zariana. Infine l'affelluo· sa memoria della piccola .Maria del suo capolavoro nella strofette - quanti sono a saperlo? - rossi– niane di <Ombrella sde– i::nosn •- H. Bertacchinì inserisce criticamente il Nostro nel panorama del decadenti- smo italiano. previa una analisi di questo che ne sfuma l'originalità e la complessità di contro alla stereotipa grezzezza della definizione corrente. E quanto di decadentistico Fogazzaro desunse dal cli– ma del suo tempo fa i conti con le tenaci eredi· tà veriste. con i moduli manzoniani mai integral– mente superati. Lo spiri- tualismo. d'altra parte. che nutre il nuovo indirizzo, viene scandaj?:liato nelle sue componenti che. trop· po spesso. sono semplici– sticamente eluse in un unì· co comun denominatore cui si fa J?:iocare un ruolo di conlrnpposizionc ad una sano relij?iosità. Pre· ziosa. ci sembra. rimedita– zione di uno stagione sto– ricamente ns:,rni complessa. E.N. Girardi fa il pun– to sulla p0si1.ione entro la storia lct1eraria del Fogaz– zaro secondo una prospet– tiva che ci sembra assai originale e suscettibile di sviluppi. 11 parallelo col Carducci non vuole certo stabilire un consanguinei· là letteraria ma far riflet· tere opportunatamente sul permanere nel Nostro del concetto della [unzione d:i attribuire alla letteratura che comunemente si crede superiore col decadenti– smo. Tesi suffragata da precisi riferimenti che po– tranno utilmente essere ri– presi ed allargati. A. Pfromalli ricostrui– sce l'ambiente nel quale an·enne la crisi moderni– sta e la parte che il Fo– _gazzaro ,'l ebbe. ~Iatcria sfuggente e dialetticamen– te polimorfa che lo spiri– to dello scrit tare non sep– pe sempre dominare ma le sue incertezze concet– tuali. le sue fragili appro– priazioni del pensiero ri· Cormistico. non minarono mai alla base la sua re:li· J?"iosità. Quanti varchi alla sua interiore sorrerenzn non ci si aprono attraven;o l'analisi delle polemiche di quei ~iorni roventi! Que~to omappio a F'o– ~azzaro Ci auguriamo pos– sa invogliare a riprendere la sua opera - che e lo unico modo de~no di com– memorare uno scrittore. EJ?:linon ha cessato di par• lare aU'uomo .. ha ancora possibilità d·intr:ittenere un dialogo vh-o con i let– tori dei nostri ~iorni che scopriranno o si riconfer– meranno ,·alari che non cm la polemica a suscitare e che il tempo non pote,·:1 se non custodire. Imminente Unnumero unico de LAFIERA LETTERARIA dedicato al RISORGIMENTO Hanno già aderito. tra gU altri: Paolo Alatri Dino Del Bo Ferdinando di Lauro Enrico Falqul Jacqucs Godechot Murici Grindrod Paul Gulchonnet Denis i\fack Smlth Howard R. Marraro ~fassimo Pe1rocehl Albcrlo Pincherle Giuseppe Prcu.ollnl Niccolò Rodollco Giovanni Spadolinl Robcrt Van Nuffcl Gioacchino Vol1>e Inoltre: scritti inediti di: Antonio Brucrs Wallcr Maturi * Nel V Anni\'ersario del- la morte di CORRADO AL VARO il pros:,imo numl!l'O con– terrà alcunt :,uoi iuedlti e una scelta di elzeviri d'arte e costume, gentil– mente m~:,i a nostra di– :,posizionc dalla Signora Laura Babini Ah'aro * Carlo Bemai-1 Giuseppe Cassieri Giacomo Dc.benedetti Enrico Falqul Domenico Ren Jgnaz.lo SIiane Ello Talnrlco Bon:wenlura Te.echi e altri scrittori italiani partecipano con scritti tncditi ad 1m Omaggio a ITALO SVEVO in prcpara:ioric. A PROPO ITO DI . .\ LNGOLARE * NTOLOGI D[ LDO CAMERIKO La novella di '' terza Con Le p11ì bdlr pc;:qinr drl 1960 t.celtc ne, quoti– d1a11l italiani (Martello. Ml– hmo. 1961} da Aldo Camcrl– no e (per non Care torto Ad alcuno ed evitare le noloi.c contestao'.lonl che ~empre fonunno lo st.rllSCICO di tut– te le grnduatoric) ordhrn te Rlfabe Ucamcutc (e AArebbe ~hl.lo consigliabile conserva– r e n ell"ordine. ,•Ivo trn I ,•ivi. anche Verganl. senta 1mtepc,rlo agli altri clnquan• tncJnque autori sol perché venuto a morte nel corw dell'anno). con que~to re– pertorio ,nel cui titolo sa– r<'bbc !or.se con,·enuto so– stituire «pa gine• con un tennlne meno lato e gene– rico e. 1n compenso. più preciso e più ndere.ntc alla ~~~~rla~a~sso~~~!: tol !ti è voluto lf trascegliere il ftor fiore della produt.lone destlmn.a. nel '60. Rlh, te~ pRglna del giornali: 1 rac– conti. le novelle. e cerU ~– rertl di vlr.ggi che. per le loro doti parUcolari. nar– rando di eose ,•ere. più h,mno di slmlle a quelle im·ent:Rte ». e che dunque rappre.sonrnno un'ennesima riprova degll scherzJ. OMla dei sortilegi di cui è capa– ce lo stile. In certi casi. trasformando in ..bella pa– gl.Ha». come qunsl in in-' ,·enzione. perfino un rendi– conto di viaggi. In t.o.l modo. pur con qu11 lche sovrn bbondru17.t1 e mancanzn le no n s empre l'uno glusl1t\ca l'l \lt.ra ). cui per certo l'csperlcn w. e l'ln– romuWont" dél Cnme.rino rimedieranno negli rum! ,·cn– turi. è stata offerta IR raS5ic unUlte d ocumenlaz:lonc che. nennc.he & rlgua.rdo dell:i novella. l'elze,•iristica di « terza pagina • può con– siderarsi In dceadcm:n. come l"RllTIO blaterando tahml suol detrattori. Non è tutt'ora. d'accordo: ma DCJ>Purt' è tutto piombo E Camerino 'si prodiga per dlmo&rarlo. * cli l~ì\lUCO FAl,4U I margine e ln compenso e l.n cambio di una produzione romanzesca ben altrimenti ricercata e nmbltn, come se realmente fosse la. sola ri– chiesta dnl fnmlger nto pu b– blico. a riparo del qua.le si commettono spesso le p iù protc.ITe tngtusUzle e le più ~lane ribalderie. Co:!il In ceri:! gfomnll Il racconto non t.roVR più asllo. quasi che f06.._"-C •genere» superato per una • terza pngina • dc– gnnmen lc rammodernata e ph'.1ricca di f-nltl e di Idee. Considerazione troppo sbrl– gnttva. perché vn a ~n– tmrs1 con In naturnle attun– lltt\ non ~ltnnto nrtistlcn. proprin anchc di un rnc– ronto: oltre che contro la pTPrercnze di nuel più Ia.nro pubblico che fa la fortuna di alcunl periodici soecialt1.- 7..atamcnte e do7Zinalmcnte novelll~tlcl unitamente all'«onrogl!o di doVCl"51 sempre tener su: di non cadere tra un pezro e l'altro ..; ttì. tutto qu('sto lo M·eva s, 1 eJUto. • Ho dovuto vigilare le oscurità. rimuo– vere gli Idiotismi. tenendo Pare~~n!. 11 l9~:'-! 1 ~r"~~ esagerata vlgilnnza. sono ri– masto stentato produu.orc. Ad ogn.l modo debbo anche dire che lo scrivere in terza pagina è stnto per mc di grande vant.aggto >. In quanto al Moretti. con– !ermb d'<'6ser $lato, trenta anni ra. • chiamato a col– laborare alln terza pag-l11f\ del Camere della Sera da w1 direttore oome l'Alberti– nl. considerato allora e poi ~;!!i ~%}:t~~a15cE;f ~~ ti> la misura della novella di terza paglnn: una colonna e tr~ quarti. Se pcrb lo C055l suno capace di maggior concisione - una colonna e mczzn - il compem.o ::.areb– bc i,.tnto msgg-lore: giusto premio al ,1rtuoso cbc suo– n.1 Il violino su una corda !.Ola. Ricordo que6to pa.n.1- C"olart>perché mi par carat- 1eristlco di quella allora fn– mosa rigidezza dJreLtortnlc. Dopo trent·annl rloono.sco che la costrizione non ml lrn fatto che bene. E non solo per l'elzeviro. s.l anche - e ro,... più - per I lavori di lunga lena. quelli per cui lR libertà dell'autore è cosi ~onft.nata che tulU. da pri– ma. slamo ben decisi a va– lercene: ~cnonché. dopo il duro eserc.lzlo che ho detto. 1:t fin isce semp re col 6t"ll– Urla pericolo.sa» Ciò non esclu de che oggi, a parte certe oondlzlonl coonomtche di urgenzo e certa 1ra.scuraggine ::,pa.cela– ta per disinvoltura; con le righe sempre più Insidiate da;Ja pressione di e serviti>. e corrispondenze ». «varietà» e «rubriche». !otogrnfle. vl– ftnette e m8't"ari fumetti. tJ– toll. « occhielli » e • somma– ri». che debbono obbllgato– riamcnt<' trovar posto e far §AGGIO E ANTOLOGlA * Poeti moderni del Nicaragua li Nicaraip.ia, singolarmente po,·ero in fatto di narrath·a, di letteratura drammatica. di saggistica, di pensiero storico e filosofico, è per contro il Paese cenlro-amerieano (e potremmo dire senza tema d'errore, b,pano-americano) più ricco di poesia. Anche a non voler ricordare una volta di più che il creatore del mo– derno linguaggio poetico spa– @_nolo, il maestro che Federico Gare.fa Lorca e Pablo Neruda, Juan Ramon Jimcnez e Pedro Salina. Gabriella Mi:.tral e Mi– gucl de Unamuno esplicita– mente riconobbero e venera– rono, fu il nicaraguense Ru– ben Dado - discendente di ìndii chorotega - resta il fatto che tulta una pleiade di minori (rispcllo a lui. ma indubbiamente maggiorenti nel reino di Parnaso) crebbe e si alimentò in Nicaragua: Cortés, Salomon de la h·a, Hazarias Pallais, Pablo Anto– nio Cuadra, Ernesto Carde– nal. Carlos Martinez Rivas, Ernesto Mejia Sanchez, Co– rone.I UrtL-cho. Joaquin Pasos ccc. E sono tutti nomi che, ii!noti o quasi nl lettore ita– liano non specializzato, han– no una risonam:a non indit– fcrcntc nel la ,• alutazione di tutti gli ì: .pa.no- ablanti, vale a dire di varie c entinaia di milioni di CS!iCri. Si noti che tale percentuale. gi~ di per se elevata, potrebbe c.,:.cre molto mattgiorc :.e le condi– zioni di v11a in genere cd il progresso tecnico fos:.ero in Nicarngun, più nvanzati: ba– sti dire, a conferma, non solo che csi:.tc un numero rcla– tivamenle alto di poeti - e buoni pocli - che ù,·ono e muoiono inediti, ma che ,m– che dei grandi e consacrati dal :.uccc:.so, buona parte ~cll'opcra e spesso :.parsa m pubblicazioni :,porndiche quando non inedita anch'es– sa (vedi il caso tipico di Al~ fo~so ortés). L., spicga1:ione piu plausibile di inie :-.tata di CO!i-C è probabilmcnlC: da d– ccn::arsi nel temperamento ste!i-SO del nic.\raguen')C, il quale, oltre ad essere tropi- flgurn n ello. ~t c.bSa paguta: con una ma.si; lma disponi– bilità di spazio che regolar– mente s'arresta. nlle due co– lonne; ciò non esclude che sia difficile scrivere una buo– nn novella. ~empre che l'au– tore non sin di troppo ar– rendevole contcnta1urn. La 1istreLteZ?..n della mlslll'a e }"ampiezza della destinazione ~Utul.scono tali difficoltà di materia e di ron1111, di tono e al svolgimento. che non basl.a. ~ere- narratori per superarle; bl)Cclnlmcnte adesso che wt di modo o fa s~mge un narrar lungo o tirato per 1c lunghe. senza cocesslvl scrupoli d1 &Ule. nccon.tcntandosi d'un proseg– gtnre nlla buona. purché • rl.specchl la vita • e nnu– de!1dosl che la. rlspccchl pur cos\ cronnchlsllcamcnte nlla si.racca. Per oontro non c'è dubbio che. volendo ()flgl nt.trarre !"attenzione de] lettore. mas– sacrato o distrutto o indu– rito com'è, con una novella. ìlmltata dentro Il breve spa.– zlo di un nrtlcolo. bisogna (Conllnu;-; pag. 2) * di l<'llAi\CO Cl<JRFl"l'I sbrigare di una fiaura tanto complc..,,a in poche righe. in secondo luogo pcrch~ troppo uni\"c~almentc conosciuta è la sua opera per correre qui ~~!'~~;f:o, t~,~;,ram~~,;~~: tn, ond'è che facilmente :;'in– contrano. negli strali più umili ed incolti della popola– zione. estimatori. conoscitori e autori di poesia. Aggiun– gfamo ancorn, fra le molte– plici difficoltà pratiche, la quasi totale a:.senza di nu– tcntiche case editrici nazio– nali, la difficollà degli .!.cambi culturali con l'c:.tero, posto che nella stessa capitale scar– :;cggiano libretie ben rifor– nite cd al corrente di quel che si va pubblicando altro– \'C: la mancanza di una fa– coltà di lcllcrc nell'Unh·crsità nazionale autonoma e final– mcn1c la quasi totale impo:;- re1ioni, dedicando alla lette- il ri:.chio di cadere nei con– ratura cd alla poc!iia solo le' ,ç.ueti luoghi comuni a pro– proprie horat .,;11bscc1vae. Con pQ'.'>itodel e padre della mo-– tulio questo la poc..,ia fiori- dcma poesia ,pagnola • co- ~e ,-\~i~ic~~~bt1fd~c c~i et :·t fi~:1~~~~e~~rchén;~d~~= ,tarica o Guatemala, aSS;\i lia stessa non mancano trat– meglio sviluppate in fatto di tcu'ioni critiche e ottime tra– organiu.nzionc culluralc, di- duzioni della \U.1 poesia: ~bb~~~;~z~'\dc~5;sis~~~t:i ~n~ t~~~ 1 ~ri a~ubblicft~ ~~jp=~ teatrale. di biblioteche, ri- logia di poesia ispa110-ameri– d-.1c, is1i1u1iculturali cd una ca11a del '9fXJ, per la collana ele,ata percentuale del bi- , Fenice• dcll'edìtore Gu;1n– J;1ncio dello Stato destfoato d:t. ad iniziati\'e cultur.1li. E tutta,ia la poesia di Ru- L'iniziatorc della grande ben. pur nel suo sforzo im– siagione poetica nicaragucn- mane di rinnovamento e più ~. lo e <;Copritore• per cosi ancora di creazione del lin– dire, della poesia in Nicara- guaB!JiO poo1ico i~pano-ame- fg1J°6) ~ 1 s:u:e'ìuiD~~~o cf 1 ~t B~ri~ 0 ' sip~~~nc~~~~nu~~~ ~-i~~l~àdeye;rd;n~cl~:-~~,' cf~ che lo porta ad orientarsi professionalmente in altre di- Ccnncrcmo per ,•arie ragioni. di glori.t e fr.i il cordoglio Prima di tulio perché snrcb- dell'intero con1incnte, a,t>,a be ingenuo pensare di potcn.i ..uscitato contrasti, ..çonten10, ---------------------, ;'i~~~~i. d~~ s~~~~~ {i~tù DIARIO DfiLL'APPART'ITO ~~•i; ~bJ'~?. 1":ifat~~~?.:f;~! * ~~n~~i 1 ~•cs~~ l~~~~~e~~i 7 b~ 1 ~ch~ Il pedante felice * ,li (;_-lli'l' .1.HJ .lllC.·1.H11:,'J,I Oh amabile ombra d1 Ma11furio! Soccorrimi a rt'n– dere cotlvcme111e om11gg10 a q11t•s10tuo dìsccndcntd Sup– l)Ot1(10 chf' 111 oli nv re.,t1 d etto, comr 11rlla scena del • Co11- rfcl11io ~ d1 Bru110, que.ur f'/ngrn111H' poroll': • Crl•do chr r1t1t'1·a1r .,frnt ·n·a i 11 asrc t1di·nlr •. Ma ora l11 11 r1n1101•1 rn 1wh bc·11 dirrr.rn • plc111111dn tcm1ioru111 •: ora irtl0MI0 n lt• ri11a1n 11011 pol ro, r1co11osct'rC l'agio lt'nfo di ::1morrc, g1u.trac11nri, r,org1rrt' h!irarr •· 11e1111acch1, ma uomini duri tesi, ocomctricamcnte sagomati e abbtgliati 1,cr l'adM1t- 11i111<'1110 d1 /1111::fo11i rnpulc, JJl'r la 11t'rifica d1 calcoli 1cc11u:i,o di parole C'ssc11::anll, Gin, l'cu<'n:ialirà: In pr<'d1cuno do dt•cc,1111, come n11rib1110 cli.tfrnliuo eh or7111corre11rt- ccntrak ni r110,,1- t11('11ri r«1>J)re.te1110li1·i dt'( 11nMr0tf'ntf)O; mo /or.H! COIIuna .r,ros.10 f)l'rct'nluale di cquiroco. Per t•q1111;oco si df'/ini c.t– ~cn:ia!c• la misura t'.tJ>rt•1s11·a a cui ft'Od<'t10 e m etti SI ri.,0l1'l•1•a l'rrmt"flSlllO; il qual~ lllt't'Ct' C'0IIICIIIIUfl IIQ/11p1u I0Qfll'IUro urtu1r10 1 00111 ap10 rd ,nd11nio, oani d1,corso. Ecco, J>Olrcmmo /oreria sp1egorf' da Il", cht> 1lifno,1ri, 11cllo alluale rerncan1a::io11c, d1 avere assimilalo rutro In JJOUÌO <' la critica del nostro rernpo; Il" c11a::ion1 t1 fioriscono spontan~ ed h1gc11ue. Ingenue nella tua a.ssoluta monca11.:a d1 umorismo: prh,o come t, d1mosrri d1 qu<'II0 chr s1 drfiniscr come il • .st'niro del ridicolo•, 110n .tO.!IJ>tlt1 r 11011. 1c111inr,,.rn11~spro1>or.:ìo11<';J>«roll' e co11cr1111gor– fllltllJ ui 1,roll/craz-10111• co11f1111rn dalla rua pi-111111 /rrri/1\ dallu qunh• .,1 ha l'11111>rc.t.tw1u• clic lii 11011 dt>blia mc11 di111accan• la mn110. Sembra proJ)rtn chi" tu debba 1cr111cre dpl mo1r1110 alla st'ra, e cot1/f'J1t0d1 11011 ri11sc1re a r1com,– scer11, dai da11 dir .tu d1rcrror111•11lt' 1111 oQri, comr 11110 d1 q11t'1 quo11ro eh,· 11 tuo amico Pasoh111 collocò r,,a 111 q11rllo • pos,:don.- .,:comoda e doloroso • che g1ci c,tommo, 11clla qual(' l"SS"i • si arrabbiano, si artp0.!lctano, .,i 111ordo11n le d1ra, qualche ttolra, botlono la teirla co111rn 11 11111ro, nit l'Ì<'II t•oglia d1 tornar<" md1f'tro, d1 s1arii:c11eµac1flca- 1111•111t' a fart' dello .slllismo ,,uro•. Noi 11 scnt1nmo syua.:– zarr ,,oddit/ouo, avido ed 111soziabilc nel mar,mn 1•crb11/e in c111nuoti fra il co111piac11n~1fodc/In socacta if'lleraria 11alia11a, di c111 tu potrC'ati incarnare una .SJJCCil' dt • ma– sculfe •· Tu li cono.sci e lt .,limi lulfi, i vl'nerabili, g1ovar1i o 011:i1111i; 11ercht ltai l'ì11t11ifo ir1/all1!iife di tale ut>11ero– bif11rt, r •i J)Uò l.'1ttre ~,curi che .H! ru, d1uocra[ort• di • sict1rez::.a oltraggiosa• (cosi tu 11 contpiaci di ft' stesso) 11omrni 11110, tiuol dire che e coniiocrnlo, o 111 11111 d1 rapido co11sacrazio11c. Le tue, le t·o,1re be11t1/lcaz1oni non hanno lt" k11tr.:zc, le cautele d1 quelle della Chiesa. • Siamo tanlo in1aziob1h d1 1irocu,i ,, d1c1 tu rnf"lli; e &i lratto fo oc11cre proprio di ,,roceasi di lette-aria ll<'at1fi ca::.io11c, E qualche volta II L'l<'IIC lo i1cr11JlOlo chr 1I proccs.to 1ia lr0pf)0 r1111ido, e • accorrrnmo allora a dire: n on co!lì, !I.i arrh·I un poco più tardi a ~allrc al vertice dclln restituzione perfetta, por– tia_mo qualche. cosa e qualche altra co~a che e grciza m not: oppure s, sapprn che andrnmo a liquulore qu1r1d1ca e ninle e fauni e lire e gon– dole, sospiroso, Kalante, ma· drigalesco. e mu~• siglo dic– ciocho • (I) com'eali stcs~o :,i è definito, e quello. meno no– to e piu genuino, il cui can10 si affina ,ingolam1entc, scen– de nelle profondit~1 dell'ani– mo um;1no, ne risale purifi– caio, sdegnoso degli artifici verbali e dclln mera musica– lità dclln p.\rola per a1tingc– n: \"CIie incontaminate: è il Rubèn che le generazioni po– ,1criori tcn1cranno di ri,·a– Iutarc, il Ruhèn amorosa– m.:n1c e polcmicamenle ri– \cndic.:,uo da di,ç.ccpolie con· linuatori, il Rubèn che ,o. pra\•,•h·c e sopr.iniver.t. Per lo meno due Rubén, :-abbia– mo de110, e in veriu, ad cs-amin_arc :utcntamcnte quc– '.'>lO cmtallo dalle molteplici facce, s1 potrebbe anche ri· cono,ccrc un Rubén :,qui~Ìl,,.\– mcntc indio, innamorato del– le tradii.ioni indiacnc del pa,– ,n,o, i.:antorc dei boschi e delle acque dclln sua 1crr.i e ~~!~es~c~;1li~~f~i1c~~~ic~.i e:~ altro RubCn ancor.i, in cui i di\'crsi clementi coesistono, cd nccanto :i essi. l'ispiraLiO– nc purnmcnlc pntnottlc:i e ÌI~ qualche moùo, paname: ncana. Ln ri\'olta, dice, amo, iniziò bèn presto, ,·ivo ancora il poeta, e :.erpcgaib un poco O\unquc (2), mn per quanto f~1nc~~~~ qi~i ~~fl~~a~t~i'g: lcntando un poco l,1 crono– logia sulla figur.1 dcll'in;zia– torc dclln rc.11ionc in "'icara– gua. eh~ fu cd è, egli stesso, poc1:1de grandissime possibi- A pag: 5 ANTOLOGIA ESSENZIALE DIPOESIA NICARAGUENSE a e11rn di F1·a11co erutti a11ni e rivol1arc1 contro r1conosc1111ent1 compiuti duruntc •- ,~----------' Ma questo non accadro ma,, 1>oss101110 es.serri(' ct'rfl, Quf'llo • rf'.,l1tu.:1one • la conoscimno bt·ne anche noi: tu l'hai a1- s1mrla10 dalla • s1rn1olant<' le::.1one <h Bo maestro•· LESCELTE P R S.PAOLO * Vorremmo Lultavta ~r– ,-~rc che. i.e In calce ad ogni com?'nhnento a\-essc Rwtunto l'lndlca.zlone deJ glontale dalla cui terza pa– gina è stato rttag!JalO. a– vrebbe fatto più chiara– mente risaltare le beneme– renze o no del fogli quoti– diani ,·erso quel partloohtre «genere». che sotto l'unica. etJcheUn dell'«elze.,.lro• com– prende numerosi e differenti Up! di «articolo•· tranne la «no\·ella ». per le qull.le vige sempre, o vigere dovre bbe. l'antica dlstJnz.tone e l'anti– ca nomenclatura. Nel gergo JtiOmallstlco quando ci si riferisce ali'« elzeviro• non se ne estende la giurisdizio– ne sino a lnclude.n"I anche ll «racconto». «Racconto>. perché Il tem1lne • no,-ella > viene usato di rado e mal– \"Olentleri, quasi fosse ri– duttivo e scolastico_ Nel ,·ero si è- lll\'CC(>rico– nO...'-CMlÒ0 chC' J)f'r riu<:elr be– ne- nello no,·clln di tt'T"7..'A pi:.g-hu\ occorrono requli:ltl di ,;file e- di !nntasln. che nu·mdo coesistono. i:N,·ono bc-llamente R contraddlsUn– niere un nuto""'. Purtroppo non è facile. E ,-uol es5ere cllata la testimonianza di rlue maestri dr1la nostnl N8rrnth'1\. dlff"erenti ra loro ouanto basta per gnranhre che non ._, trntt.a di un'e..c:-pe– rienza limitata a un gusto. NEL XX\/ ANNIVER AR/0 DELLA SUA MORTE )f. Il di.uacralOrl' entra nel nobile pofogio dell'alta leue– rawra. e, 111lar1lo .che aDìla oli strumenti di quello imo • sicurezza oltragaiosa •, 1i pro/onde III mchuu a drtlro e a 11111.slra, ai 11ntobif1 prl'1C11ti, a quelli assenri, e tutti ha it1 tu<'nle, a 1u111 ripe111a (a rulli i garantiti, voghamo dire; a quel/, clic ha11110il b1ohello d'tnvilo, /Innato da qualche padrone' d, casa) in 11110 zelo 111s1011cabile d1 rr1t,1• memoratorc; • ri11e11sa • f)er(lno a C01tt1, di cui t10ll sem• brcrebbt", per chi sta fuori drll'ambumte, tanto facile ricor– darsi. Ma i la noslra memoria che è ot1usa, è il nostro spirito che è amareoo1a10: e che non riesce o trovare 1od– dis/o:ione e al1111en10nemmeno III c1uei prc::.1osi e ar{1u– tiuimi ar1cddot1 che jiori1co110 e allegger1sco110 la co11- cc111ra11u1ma materio letterario che il novello Man/uno aduna: come questo, che voghomo divulgare il p•ù pos11- 61le, e che vale anch'esso a dunostrarc che l'a111ore d1 lah discorsi è veramente persona qualificato a superare i li1111t1 della letteratura, a ,-innovare l'aria d, casa 1101tra. • Addio Novcnta d1 una (non coli svolla q1101110 avrei voluto la seconda, la terza volto come e oiusto) d1 1111a vi11tu 1111- loncse rn11eme con Calvino, con Erba appenc, co11osc11110 n~e11trc tentava invano alla cenn per Scheiwiller di portar via qualche c_1lieg1a al Bo_scatenato come un ragazzo; con Sche1w1ller n10vane; m ma Mo1111, visita poi. seralt>, not– turna, no, quattro co~ veccl1io, ore d1 uno grande ,ala d1 studio_ e da un uuater1oso vrno popolare:. Ma no11 addio ... •– Ma ptù oltre: • E dunque, come valersi pure d, Novento, l'ultimo marginale che abbiamo scoperto, e il più astruso e 1l maogio,-e7 • ljtJ e di , ai,ta influenza: Jo– sé Corone! Ur1echo. Scri,c di lui Ernesto Cardenal: e ... no sabemos a que se deba la apariciòn dc Rubén en Ni– car._igua, pero s\ podemos dcc1r quc :.i Nicaragua vuetve ,1 dar otro nombre a la Ji1c- 1aturn mundio.I, cn caso dc no scr Corone! Urtccho, !'ie ,dcbera, al menos cn mucha parte, a Cl• (3). La storia let- !~a~~i~ i~e~lca~ 1 !~~. ~tid~~= tifica, prati_camentc con l'ope– ra e l'a11iv11ad1 questo scrit– tore, colle sue molteplici 1ra– sfonnazioni. i suoi bruschi pas<iiaggida una poetica al– l'altra. la sua ansia di rin– no,•amento, la sua peren– ne insoddisfazione spintunle. Immediatnmcntc dopo il ge– sto di sfid:1, l'Ode a Rubén :,.critta quando l'opinione pub– blica era più che mai col poeta, Corone! scopre. se co– sl si può dire, la poec;ia po– polnrc. la leggenda, l'indo\'i• nello. la cantata semplice, m– Cantile a volte, cd ecco che il gruppo di Va11g11ardta di cui egli, Pablo Anlonio Cuadra Joaquin _Pasos sono gli espo: nen1i pnncipali, è tutto teso alla "alorinazione dei vec– chi canti tradizionali alter– nati alla rinnovata poesia popolare fatta di a.lliterazio– ni, di giochi. di. parole di scherzi p~t1c1. d1 rime buf– fe. E' un peccato che tale produzio_n<: i,ia proticamentc mtradoc1b1le penn l'immedia– t~ perdita i del suo sapore ori– gmale, delln suo fresca inge– nuità. (\ppartengono a que– sto periodo alcune delle cose più belle e tipiche di Coro-– nel. Ma già altre esperienze lo tentano ed ecco che dai ritmi burleschi dell'Ode a Tto Coyote, 1rapassa ad una th e succede allaBiennale i In data JS maggio ( e a ,ioi pervenuto solo 1·crso il 25 nragiiO) l'Enu Biomalc di Vcneti'a l,a diramato ti se– tucnte comunicato: La Commissione di .,.celta ~r la sezione italhna dc.Ila VJ Biennale di San Paolo del Br:isile, nominata dal Presidente della Bicnnak di enezia, proL Italo Sicilia– no e composta da C.1.rloAl– bc~to Petrucci (Presidente), Fran~co Arcangeli. ih;o Branzi. Ach11lc Funi. \1arco \ ·a1secchi e Villoria Viale. e dal prof. Gian ,\lbcrto Ocl– l'Acqua. _ grctario Ge1_1e~le della Biennale, ,1 e riunita nella sede della Biennale a Ca' Giustinian il gion,o 15 aprile u.s., e ha proceduto alla dcsignaz.ionc degli artisti da jm,itare alla Mostra. Sono s1a1i in\"ita11 per la p11tura: Vasco Bendinì., _Ma– no Bionda, Alfredo Lh1gh1- ne, Roberto Crippa. Fr-Jnco Francbe!, Renato Gut1u.so, Paola l..c\·i Mootalcini, Mano ~~afaJo~":p8i~;~a:e~~~~: maso, Emilio Scanavino; per Ja ",CUJtura: andro Chcrch1. Agenore Fabbn, Quinto Ghcr– mandi. Umberto Milano, Car• lo Ramous, Salvatore: per il (Conti.DUO paz. 2) E l'indicazione b!bllograft. ca avrebbe pure attestato cbe la novella tiaUana del ~on~cento ba rorse ormai superato Il brutto quarto d"orn di cui pareva dovesse restar vtttJmn. Quale narratore non col– lnbora. RJ1che per aiutarsi a ,,tvere. alla terza pagina di tm giornale? Ma mentre fluo a ieri ~cmbra\'a che né Il direttore di giornale né Il d!reuore di c"lSR editr lec aspettassero e gradlsse.ro da lui una colla– borazione novellistica. oggi Jn situazione è• cambiata. specialmente presso gli edi– tori. Chi non Io vede? Chi non lo acct"rta? Le racoolte di noveJlc. e, di racconti . .s1 SlL~ono a.Ila s,·cl I.a e con suoces:so: contrariamente a quello che accadeva pochi anni addietro. quando la maggioranza d~I narratori si tt0,·ava a dover dedicare una certa parte del proprio tem– po e lavoro per approntare componimenti che. dopo la pubblicazione nel ,'Orace Co– i:;llo quoUdlano. non poJ,e",•a– no ,,enJre riuniti e ripre– sentati in \'Olumi. Tranne rari cast e Qua.51 6etDPI"' in A. un settore Una declnn d"R.nni ra. nel C(lfSO di un'Inchiesta della « Tc-rza pag ina» (svolta oer conto della R.nl e dalla RRl. nel '53 p ubblica ta ln qua– derno) noo mancammo di r1,-otge.rc.l.oltre che a diret– tnri e- redattori. critici e sto– rici. ad un certo numero di aurort. nella loro qu;1lltà di collaborntorl E frs questi non 111\~rammo I narra– to ri E trn g li Anziani ln– t< 'rrot:ra.mmo anche Enrico Pe a e Marino Moretti. ricc– ,·endo Il concorde a ttesla to dell'Insegnamento e dPJ ,·ao– H,gsn<)artlsUco ricavato dal- 111per50nRl'!"prolun~ata frc– quentazlonC' e pratica della e terza paf'lna •· A saper .,,,sre alle re-izote del gtuoco. c'è lnfattf da guadagnarci qualcosa pii) del compenso n t\ne mece. conb'a:riamen- 1e a quanto lamentano au– tori. che di quelle J""C1,?0le han creduto potersi lnft– !tChlare. ren7a doverne sop– portare n danno. Pea fu pronto a risponde– re che d'eserel....to dello scri– vere In terza pagina gfovò a WlOscrittore lento» come JuJ s! riteneva. Tenne. tnol• ,re. a p?'f"CL'-are che e IA ne– C'('S';fti\ del ~nda~o. In 11- mltazlonP drlln <iptizln un:i Cf'rt8 pui:a1tu1lftà di COn$('– gna. la do\-·erosa ch.1arezm». Onoranze a LuigiPirandello 111 occasione del XXV annaver,ario della morte di Lu1ai Pirandello, il Comitalo nazionale per le celebra.rioni pirandelliane ha tenuto nei locali romani del Tea1ro Eli– sco una conferenza siampa sulle iniziative in proaram– ma per onorare la memoria diti grande drammaturgo. Erano presenti alla man1- fcsta::.ione, oltre al prc&iden– tc del comitato prof. Um– berto Bo.sco, ordinario di !cueratura ila.liana alla Uni– t•ersità di Roma, gli scritfor1 Diepo Pabbri, Raul Radice e altri e.sponenti della cul– tura teatrale italiana. Figu– ravano inoltre Ira gh inle:r– t·enuri sia d figlio che la fi– glia di Pirandello. Il prof. Bo.sco ha iUu.srrato brevem ente: le inidative pre.se dal comitato piran– dellian o, sotto gli au.spici del mini.stero dello Spettacolo e della presidenza del Con.1i– glio. per alebrare de:gna– mt>nte la figura e l'opera dello .scrittore:. Il ciclo di onoranze si inaugurerà nella seconda meta di giugno con una commemorazione al teatro Valle di Roma, in c-ui Guido Piovent", eapor-rà la posizione dei le:t1e:ra1idi og• oi nei confronti di Piran– dello. Alln m11ni(,.ttaz1ont" 11fffC'11JIP chi' ~rirti pm ripe– tuia n1'>1to dopo a Milano, pre1en::.1erà. lo .ste.sso E.resi-- dent~ della. Repubbltca. Se- 0111raquindi, ai primi di ot– tobre, il Congresso m1e:rno– ::.1onole di studi pirandellia- 11i, a Venezia, nella sede della Fondariont- • Giorgio Cmi•, a eu1 parte ciperanno emment1 studio.si sia ita– liani, che st,.anie: ri (Fabbri e Bau.aalia pe:,- Il no.stro paese; B. Dort per la Fran– cia, F. Mav per l'Inohiller– ra, W. Drews per la Ger– mania) illu.strando l'1njlusso e.sercitato dall'opera piran– delliana .sul dramma e la narrativa del Novecento. Ohre alle cinque ,-elaz1oni principali . .!0no p,-evisti per que.sto congret.!o oltre un centinaio •d i eomunico .zion1 da parte d1 spe:ciaH.sti della musica, del cinema, della mes.sinscena, che esamine– ranno, in tutta La .sua gam– ma estremamente varia di rijle.ssi, 11 peso esercitato dall'inge:ano di Pirandello .!ulle arti del nostro tempo. Nel conio del convegno, che s, protrar-rà quattro gio,-ni, parucolare attenzione ve:rra data ai p-T0ble:mi di inter– pretazione: scenica leoati al teatro di Pirandello. A questo proposito Diego Fabbri è inle:roenuto spie– gando che ,-egi.sti e attori .faranno chiamati a c.spr1me– re per l'occa11 one: opinioni ed eape:rien.ze legate alla. recit azione e aUa musin- scena dei copioni pirandel– liani. Raul Radice ha ag– g1ùnto a sua volta che al congre,so di Venezia nello ambito del Fe.siival di pro– sa, .sani rappre.scntata una ~h:maed;ue~!o p;,.ao~~~~I,~;s1 pre:.senta il problema se sce– glierla secondo il enterio del suo valore cslelico puro, oppure i.1pirandoai a un ri– ooroso eonceuo di revi.,:ione: critica del IUio, e m quesio ca.,:o la selezione: potrebbe cadere anche su. un lavoro ,-elativa.mente poco noto. Il pf"o/. Bosco ha aggiun– to qtnndi, in merito al con– cor.,:o per uno studio ine– dito sull'opera di Pirandel– lo, bandito dal comitato. che la premiazione avverrà ad Agrigento il IO dicembre prossimo, concludendo cosi la serie delle onoranze per lo scrittore. Fra le altre attività del comi1a10, fiaura inoll,-e la preparazione di una biblio– arafia completa della cntlca pirandelliana, di ci.rea 5000 titoli, che 1arà pubblicala insieme: agli atti sturi del congresso: e in.fine:, l'i.stitu- • .rione di un Centro di 11ud1 teatrali, intitolato a Luigi Pirandello, nella caso f"Omo– no dello .scrittore: in vta Boszo. Chi dite quesro è pe,.sonaggio che 1i sente invece al centro della autentica correiite storica, cd io, bolognese. rono ra.mmaricato d1 non euerm1 giovato delll' co11v(,'r– .,:ozioni da Monfurio quando, con un 1uo sodale, rispon– devo: • an-ututto, Croce• 0_1numi p_ro/euati da.pii alrri bolognesi; avrei potuto cosa giovarmi della or1g1nale le- 21one crociana, anche se 11011 avrei avuto da boratla,-c nes– sun nume• con il Dio Croce di quei devoti. Peccalo! Ma ci ~a,-a tempo: ve,-,-à /or1e il momento che Ma11furio, ma– Qar1 su 1ncor1co ul]ic1ale dell'alta 1oc1età letteraria Tta– hana, a capo di uno agguerrita schiera di 01ovan1u111u pedanti. alleooti sui sacri testi di "Olflcina,. e ora d1 e: Pa– -ragone •• accesi di ben oi.s1milalo 11de:g110 verso i pochi mar– ginali superstiti e innocut. ma re, d1 non f"Upettare I loro num, e venerabili. mi infliggeranno II supplizio d1 una pub· bfica gogna o berlina, facendomi. ingoiare di forza te !onte •lezioni• che Otn"Ò continuato a rifi.utare: mi coatrin– neronno aJ:f ingoiare le • analisi semantiche , della loro guida, i suo, •allegati•, le •ue .e:t,1.slole letterarie· po, tutte le poelich.: e le prob1t>mo11che che nel /rott'empo si 1oronno venule accumulando aulle altre già convali– dale. Magari canteranno, i111on10 a me morlluro e 1ev1- z1ato, un inno di irrisione che pot,-a anche tuonare co,t; Tu, che hai tanto predicato, quah o~re •valide• hai lasciato? A te dunque la gogna nel centro di Bologna. è ;:~ce:~éi'bJ:, ie 11 :~:e ~it' 0 iar~co ~fi:i~r~on"~t~:;f s;~~~ (ConUnua "P•II• 2) .. ~~(qaua1~ ga;~s~~isl~:~ nosdbilc U sarcastico cnmo– rc del Afombaclto (4): ritira– tosi nella pace bucolica. della sua tenuta agricola sul fiume San Juan, in una visione ri– dimensionata~clln realtà, (continuo. u png. 6)

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