La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 21 - 21 maggio 1961

LAFIERA LETTERARI Anno XVI . X 21 SETTlJ\lANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCI NZE Domenica 21 maggio 19l>l SI PUBBLICA LA DOME lCA * Fondato da UMHEHTO J<'HACCHIA * Diretto da DIEGO l<'A88HI QUESTO UMEHO L. 100 DIREZIO:-IE. A:'11l\11N1STRAZ1ONE: Roma · Via del Corso. 303 - Tel. 687645 - Amministrazione Tel. 673015 - PUBBLICITA': Amministrazione· • LA FIERA LETTERARIA 11 • Via del Corso. 303 · Roma - TAR!r'FA L. 150 al m1Ulmetro . ABBONAl\fENTI: Annuo lire 4.000 · Semesl re lire 2.150 - Trimestre lire 1.100 - E:stero: Annuo lire 7.000 . Copia arretrata lire 150 . Spedizione In conto corrente pMtale (Gruooo 11) - Conto corrente postale numero 1/31426 inaugurata a Palazzo Venezia uua mostra antologica cilel µitto:re cortonese LA CULTURA ITALIANA È POVERA 0T STUDI STORICl * , .,. 'A~~- * GINO SEVERINI: L'eté {1951) - ,\loslrn di Palano Veneri.., Severini Roma Biografie di • sovrani a * di GllJSlil'PE SCIQR'l'l1\IQ Da noi in Italia - come osservò giustamente alcuni anni fa Paolo Monelli - la cronaca e la storiografia non vengono più considc- Gino Se,crini - nato a Cortona nel 168.3, operante a Roma raie come facenti parte dal 1899 e Parigi dal 1906 - ha per ti 1960 rice,•u10 il Premio della letteratura rimanen– dellc Arti del t•Ainistero della P. I.; ed in tale occasione do tutt'al più ai marginj e s1a1a allestita una mos1ra antologica che testimoni::i di quando, come per Benedet- una c~emplarc fedcllà dcll'ar1ista alle sue esigenze creative to Croce e Riccardo Bee- in rapporto ai problemi sociali ed es1e1ici del suo tempo. chellì. l'autore ho altri e Piu di un'adesione al futurismo. infatti, ci sembro proprio così alti meriti da !are ac- ~g~~~fbut~ ~~I ~~~ri;~irf:~e ~lat~~~~m~~\ 0 r~~~[~~o a':::~:~ 1 n/~ cettare perfino il suo in· parigino di inizio secolo, accanto ad artis1i quali Jacob, teresse per la storia. Ai Braque, Picasso e ad irf'\!quicti novatori come Apollinaire. tempi di Francesco Guìc- Nell::i mostra, dunque, il cmnculw11 di Severini , iene ciardini, da Emilio Cecchi traccialo abbastanza cocreniemente: dalla • piccol::i stagione rivalutato come un maestro romana• accanto a Bolla, al divisionismo assimilato da di lingua e di stile, e di S<..urat(,·. Via di Porta Pmcìana al tramo,110); dalle inUucnze Pier Francesco Giambul- I'o~d[)~j~.ar~i ,1~1a~~z;_nu~·ri~~~ t.Yo0 Ji~h~n9.a~~m~~~o~n~~~:~: lari .non era certo così. Br.mcu:,i; dalle amicizie nella Clolerie des Lilas ai suoi :,aggi. Oggi la divisione è netta. in cui cerca di esprimere le :,ue idee .sul momento rirtistico, La storia è una scienza che con una chiarcz7.a e una consapc,•olczza esemplari. viene lasciata agli studiosi, Il momento m1gliorc di Sc"crini ha inizio circa il 1910 oi professori d'università, ~~~~ 1 1~é c~rr~t~~mi~\~ 1ge,~?ur:~la~onr'f~!~~d~I aco:~~;!~~nì~ agli specialisti. Gli scritto- la meccanicità del primo e la programmaticità del M:Condo; ri zrandl e "lccini, cele- e quindi ri darci alcune d:llc 3 ue migliori opere railinate, berrimi od 1~11oti. si oc- ~ioiC'l:,c, luminose. in cui la vi\'aci1à :,cveriniana ha modo di cupano di lutto ma non di 1::,plodcre fuori di ogni culturalismo e di ogni conato pale- storia e Moria Bellonci, mica, con una pcn:ntorietù che sara sempre una caratteristica utore dell'ommirevole Lu- dllla ~ua J')c.!rsonalità. cre:?ia Borgia, è la sola ec- . Ricorderemo Rtltro di ballermtJ m biul.!, ;111tor11ratto, cezionc da citare. Romanzi, ~;t_ 1 r~u;'/gr~>~~~ 7~or~if~ {ti~~r~~• ?i~~~:t':.:'sc1~~ 1~ 11 ; 1 ~~; racconti, saggi, libri di come dato di nalura, troviamo l'irrequietezza nella ricerca viaggio lo dimostrano am- dcl meuo cspre.<.sivocir.è d.:lla ma1cria (oli. tempere, pa.stelli piamente. Oggi che la Rus- vavIcr collé. collage, inchio:.tro di chma e pn:,1ello, go,wclic.' sia è di moda più di ogni e Pl'1fino materie colora1c ,arie). altro Pncsc, è curioso os- Ormai nrtis1a maturo. eH~rini ,uol rendersi e 1-cndere servare come I lellerati fg~~~ ~ll~ia'°fc~!f~: 1 ~el~ ~i~ 1 ~~~ e.in, ·~~ ~rid~~ ~~~~to:,u~ ~•lagg_iatori molto spesso ne ,tata un empi10 della ,ua fonla:,ia eccitala dal!., n;itura e • ignorino totalmente la sto- dalla cultura in :,enn nlla quale ha vh:,uto e t:hc h;.1 lui rio al punto da confondere :,tc~,o contribuito ad arricchire. Alcxander Nevskv con Diciamo, nnzt. che ~a.rrcbbc la pena _rias:,umcrc e 1.:om- Ivan III saltando due se- mcnlar_c . quan10 ~e,·cnm e andato scnvi!ndo dal . 1913 al coli O pie' pori per rare ~:~~~~~od~~ ~: 1 b~t!~n~u~~~~t 1 i~osu~lle~t~~!~T~~~ s1 ~:f 0 ~! tutt'uno poi d~lla batta- menti ,ulle arti figurati\'c nllc note ~ul mo:,nico, dalla glia sul lago gelato di t:on~clione dello :-.pn,io-tempo ai rapporti tra futuri~mo e Pskov, che del 1242 e se- cub1\mo. dalla !<>i1u:rzion_c dell'arte contemporanea dopo i gnò la fine dell'avanzata i:_r,mdamov1mcnt1_dc1 pnmi ,cn1icinquc nnni del -.et:olo alle dei Cavalieri Teutonici In n_,~\tc nllc ,ane inchic,tc •mila ai_o, ..lnc pi1t•1r1 " ,ulla Russ!n colla disfalla e lo ~~\~!:~c:.:r..J~;oc:netl~ d~Ì•,~lu m?;cl~~rit~nD~~~~~u~n chfu~ ~u~ annlen 1 tamcnto dcll 'Ordine ..,e~tes:,o e ai;::lialtri certe idee che ora inn!siono postulazioni da parte delle truppe del ':!Slet1chccd ora si fermano su 1s1anzc di una poetica :,mo a Re di Polonia nella Prus- mdicare i nuod prodo11i dcli:,, 1ccnica da prclerire come sia Oceldentolc In pieno oggt:11ida dipinger-.!. Quattrocento. i\fa v.olcr .affcnn::irc. che Scvcrini è un proto-a5tra11is1a, Cotesto disinteresse per ~~~~~t 1 c~ 1 m~ 11 J~,~~~t~rtp~~j 1 ~SioRo:;_:~~~~td"n~i"~u~o~~~ 1 1 ~~~ la. sl?rla do pa1:~e del lct- 1,..,mo.c1 semb~ un 1en1a1h•oa,surdo. qu::i.:,iun volere for te1ati non si ve11ficn oltro- rhallrc a _c,·cnni In _re~pon(jabilità di una contcmi>oranea ve almeno non in egual mi- ,it~ia,ao~e p1c::na di cqmvoci, d1 appro:,s1mazioni. di confusioni sura. In Francio l'attenzio- L" •~ _nn _~-' ,orrebbc mamf~starc d1:,degno per i -,entimenti ne per la starlo rimane vi- nob1li. ~1:,mtcry:sse per_ ogm. da10 umano; mentre tutta la visslma, basto pensare alla , 1t.t e I arte d1 Sc\ertm (u~e :,o/o m part.: decora11\'a e collana recentemente lan- (Contlnua a pag. 2) ciata da Callimard: Trente * di GIACOìtJO ANTONlì\"J Journés qui ont fait la Fronoc e vedere eh: vi scrive e con quali ottimi ri– sultati. o·altronde una buona biografia od uno stu– dio storico vengono discus– si dai critici letterari come un romanzo cd Q volte ot– tengono presso il pubblico dei lettori un successo su– periore. Se di uno scritto– re come André Maurios, che non è di 'primissimo rango, qualcosa rimarrà nell'avvenire non seranno certo i romanzi ma qualcu– na delle troppo numerose biografie. Pierre Gaxotte. del quale da noi si ignora quasi il nome mentre si ar– rossirebbe di non conosce- re quello di Alaln Robbe– Grillet o Michel Butor. de– ve la importanza che in Francia gli si accorda fii suoi eccellenti studi stori– ci scritti con una chiarezza ed u.1 vigor.e di stile che non soltanto i due citati , •• ..1 molti altri giovani au– tot parigini possono invi– diargli. In lnghi!terra Il saggio storico, le biografie e gli studi condotti su un dc· terminato periodo od at– torno a.d une personalità di rillevo hanno sempre avu· to un posto preponderante nelle lettere e continuano ad averlo. Troppi sarebbe– ro I nomi da citare e [ra questi figurerebbero anche alcuni degli scrittori più .,.:ustemente rmomati e sti– mati. Vi sono poi eutorl cor-. .a Lytton Strachey ieri e Catherine Wedgwood od Harold Acton oigi. che debbono la loro rinomanza esclusiva.mente o quasi ella eccellenza degli studi sto– rici da considerarsi fra quanto di meglio le lettere britanniche hanno prodot– to durante l'ultimo quarto di secolo. Né vorremmo di– ment:cerc Stcven Runci– man. autore in anni recenti di un liLro capitale sui Ve– spri Siciliani. Tracciando in un periodo inglese un r•. :o.dro della letteratura contemporanea a nessuno (Contlm-;;-;: pai;. 2) A spetti dell' i1(flazio11e letteraria * Erotismo epornografia all'ordine del giorno * <li 1;;,1In1co FAl,QIJI Nelle nitre na1ioni non sap• piamo, stante la nostra nulln spccialiuazionc: ma in Itali~, cert~rncn1e non ,i sono mai stampali tanli libri :,ul ... c:,~o quanti ade:,so e mai il sesso, con 1u11ii ~uoi anne!>!>i e con– ne~si. nmm~nnicoli e diven,i– c~li. ha occupato tanto spa- 110 qunnto adesso nella pro– du1ione letteraria specialmen– te narrativa. E se degli uni. che vanno dal sa~gio medico al sociologico, dallo storico all'nrliMico. siamo debitori n \tnmicri afT:llto procli\•i a conc-cssioni e a compiaci– menti, di :,iOatt;1 produzione, che ne è come l'applicazione lc11crnria. 11documen10 e il \Oli;ariu,1mento, dobbi.1mo nico al cinico. Ma quali poi binno i risultati di questa inlonnazione ad oltranza, che non risparmia alcun .sc~re1o_e atèun pi:ldorc e che mmacci.t d'im,01.zare ogni alto cd ogni pem,icro, tutto facendo con– lluirc e anzi prccipi1:1rc in un nauseabondo lcrnmaio di !'tfrenati pili.ceri o di lacrime– voli connli: Quali che siano, codc.!iti rallegranti risultati trovano ogni giorno nuove conferme nei fas1i e nei ne• r.1,1i cosl della • cronaca nc– ru • come della • vita mon– dana"· Né si \'cdc quo\ ri– paro PO'isasopraggiun~cre ad Impedire che una simile leb• b1-a editoriale continui ad estendersi e ad inciprignirsi; se tutte le volte che, -per leaittima difesa e non per bi– ~ottesco puri1ancsimo, qual· cuno s'alza e grida allo scan– dalo, ottiene soltan10 d1 far insorgere l'intera legione de– gli • addetti ni lavori•. da~li scri11ori ngli s1aml}atori. m difesa delln minacciata. insi– di:i1a. coartala. massacrata e libertà dell'ar1e "· -----------------------------------------1 ~~1~\•~cni~r~~:i 1~:11~~j~~n~6 1 ~i "li sarto Slregato,, e1nbra uu libello satirico ed è un invito alla compassione f~ 1~}~ 1 .n~f 1~ 0 ~ie~i ~~~~nfaris~;:.~ * ~~~~~fa,~~i ~~n b;~oc~~ec~~j li~ * Imminenti: Grossolano equh·oco che 111uo\'crebbc nl riso. se lo ,degno dei benpensanti e bcngiudicanti non lo rcspin– ~essc c ome stuc che\'olc. in– tanto l' anda1.zo continua. E se si f.accsse un elenco dei libri di sessuologia incessan– temente propinati alla curio– sità del lettore morboso con la maligna ipocrisia di aver– gli invece ammannito un • te– sto di studio•. salterebbe aali occhi e diventerebbe allar• mante il crescendo di scostu– matezza raegiunto onnai dal presunto severo s,·crgogna– n,çnto del malcostume ses– suale in apparenzn operato at1ra,•crso i secoli e i pnesi e i ceti e gli individui con intc:,to ultrascicntil1co. ma in sostanza manipola10 a tu11'al– tro fine. Voglinmo dire: lu– c:31i~•o?Mn ~e realmente per nusctrc a vender bene un libro bisogna sot1ostare a certe (dcl,!radanti) condizioni, non sarebbe preferibile e con– sigliabile cambiar mestiere? br::1io per dare un'occhiata O,·sol,, l\ 1 e11ii e ,; b1,i1•11ttini dell,~ culiur 1 •, ~f:~:.~1:i:~~~i:!~I1'ro~~ W,.-. chie~giarc di dici iure e di Alfredo Fanlappié, sarto di paese. s'ammala lutt'a un tratto di febbre letteraria. lndo:,sato il cappo110 d'uno .!iCrittorc, che gliel'h~t a!lidato pcrchc lo rholti, ,i ~enh.· trasformato. lutto :-.comolto e rinnO\'nto, ,cndc. ).1 \'1..-cchia mìlcchinn da cucire e acqubl~l quell~1 da scri\Crè e un::t risma di cann, si chiude in ca~a d'una bbbe11ca lilclln e qui co,a il suo capo la\ oro. Un critic o lctter .1rio momcn1ancamente in 1..-clb:, i.mo– dcmis1a ad oltr.in, a .... cci;lic il po,cro Fnntappiè p er la ~ua rimonta. imcn1 a e alle..,tisce il Premio del Ghiro per premiare il :,uo libro, riuni!'cc una giuria di accoliti e aspc11.1 che il sarto t1li contczioni 11 capola,oro: int::i.nto hhacr-a a :,pe:,c-della bi-.bctica zuclla che, po,erina, s'è innamc1~1a di lui. Il libro di un !-.lrlo•:.cn11on:, di un ,111.11labc1a incon– taminato dn rcminbc1:n1c decadentistiche, un'opera nature, • ~candiia su istanze :-liriciuatc. libera da complessi di ri– spetto e di colp;t \'e~o la problematica linguistica 5Caduta e bruciata "! Dc:,tt:1-:'lun pandemonio di sorprc:.~1 e di cn– tusia~rno, imporri il --arto come //omo 1101•11.s ddlc pntric let– tere e saran tulli di lui. Dioscuride, il critico ,cmprc alla a\anguardia. l'onore e ìl merito. lntanlo il po,c10 Fant;1ppìè tra:,cìna10 dal male lucri delle :,uc regole, !oliato doti demone c!ell'artc_ e_ostacolato dai nH·idi residui dclln ~ua anima pac:,ana, tm11da e lllct– teral:\ sia ,h endo un inferno. La carta bianca lo .1113:,cina e lo si,a,enta a morte. pa:-,.i nolli a fissarla, la :,ua nemica. Perennemente rh cs1i10 del mai;1co cappot_to. che un d~– stino beRardo i!Ii ha port.\lo pc::r:-.lrei!arlo e che non toglie neppure di notte, come -.e ad_c:,so ro~:-.e!~gato da un palio diabolico, Fantappie JU. ..,:. :-t dt a ,,,.n1m-a m a,,·cntura, co– no:,cc ..,,rana genie. fa -, tr.mi ~ogni~ scop~c una ,~1a c_hc non pcnsa,a. un se ,tc..,..,o che non !mmagma\a: _e li hbro non ili \ iene, non ,a che mcttert! m quella bianca carta Ha ritain 11re11 dr i voti }acque~ \larira~u. a gi_orm, prenderti gli Ord1m :,neri. Lo autore di -Da Berg:,011a Tom– ma:,o d'.-tquii.o .., ,ma tldle 1m1 ,·alide opere del peI1.\Iero cac– tollco mo.:!crur>. _c11traa _nella ~lifr~~~t~:;~g:,~d~~:rct~J,t~~~ Jrad1;:w1111lc fi:rru dt 11u:n1011c dei dùccpoli d, ,,adre D~ Fou cauld. La 11otI:.Iu, a11tu;Iputa da • l.'A,Tc11irc d'Italia•· lw dt:~lalO ,·ii a ~1110;:ÌOIIC IIC$!il aml1icuti callolici 1tafia11i do· , e, tlal dopoguerra in poi, /e opu1 del la,1:gi:,ta fra11c;c.\c a,·e,·auo c:,crcItato precIp111I influc,1:.u. IA dcc1~1onc - ,:0111mc111a il quotidiano cattolico di Bo– /0[1rn - ,.:oncludc 1m·a,·1·e111t1 ra di ,:ra:.ia tra le piu Mupc facenti cui abbiamo ai,i,1110 111 qw· r, /4/t11111 decc11111 •· Pro1·cu1,11/c dall"ur,..,1ocra:1a rcpHhhlica11a (rauce\e, 1radi– ;;in11ul111,·11_/c. a111icaffolit·a, la quc, \larttam, i11.'lit:111e ,011 la moglie Ra1Ha, grwue alla c:011- ,·er... io11ealla luce del mistico iw.cg11ame11todi Leo11Dlor, di cui fu de,•otù:,imo amico. Fu lo .,te:,~o scriuore, ili/atti, a fungere da padrino del batte– ~imo del futuro teorie-o dello U1,,ane:,imo i11tegrale .., a,·- I·eI11110 11ella chie:,a di San Pietro, il viii ,•t.merabilc tem– pio vangmo. Una certa affinità c'è .'Itala umprc - rilC'-'a "L'Av,•e11ire d'Italia" - tra l'eremita del Sahara e il filosofo di Parigi. E111ra111be l ~pericn:.e spiri– tuali .'li :,0110reali:.;.ate :,Olla il _\aiedella totimo1 1ian:.a. Az io- 11cche nasce dal sile 11z.io,vi– fa che grida \fa11gelo, azione che :,boccia dalla co11templa– :.io11e-primato dello spirito sul temporale: :,0110tumiui idea– li, realta che :,i risco11tra110 uella ,•ira e nelle opere dello 11110 e dell'altro•· II • Piccolo fratello di Ge– ,u Jaq11e\ \lariloi11 1mrtirà 1I,:r la .\/ta 11uo,·a dùnora 11el de:,erto africauo * di PIF.'J ICO (;IJI ATTI ossessil'a. Finalmcn1e, iutto il getto, scri\·c il suo libro. partorisce il frullo d'una :,passante discc ... ::i all'interno. E co:,ì ~e ne libera. Venuto il giomo della premiazione, :,i rihuta di con~c– gnarc il capola,oro alla 1:>orio~agiuria radunata da D10- scordie: tra beffe e lusinghe, lui timido e grezzo s'impaura e finisce per scappar via dopo 3\Cr bultato nel luoco 11 dannato manoscrillo, origine di tanti ~uai. Ma il capolavoro. è salrnto dalle tiamme, premiato e lo– dato come una ri\"clazionc. Nello :,tc:,so tempo il proprie– tario del cappotto , iene a riprendcr~clo e :,paglia pubbli· camcnlc Fan1appiè del suo talbmano. Quel giorno ~uc– ccdono scene cornice e ~trcl,!onerie: mn il 5arto è ormai tor· nato a se ~tes:.o, senza cappello è un ::iltro: non , uo\ :,a– pe mc più di quel che è :,talo cd ha fatto, ricomprcr-J. la macchina da cucire e, forse, dimenticherà. Dio:,coride. l'anima nera della congiura, sar.l puni10 dal deslino: la zitella bbbe1ica non se lo 1::isciapiù ')Cappare. Lui parie e lei lo !leguc, lui torna in cittJ. dalrcsillo agreste e dc\'e portar..i dietro una rustica compa~na. Se non lo far.\. la zi1clla ha pronto un rica110: dir:l al mondo che 1n un::i nolle d'indigestione Dioscoride. il critico ollr.inzista, le ha confessato lacrimosamente di non credere afl::11to ncll'ar1e moderna, di amare tutto il passalo, le belle poesie rimate e 1...-omprcnsibili,la bella pro:,a limpida dei padn. In nomo della sua. reputazione di letterario d'ava11guarde, Dioscoridc dc, e cedere aila violcnzn: ne,.suno ouò salvarlo. IL THE l~GLESE DELLA NEMI Que.sta la trama essenziale dc II larto :,fregato che Qr:,ola N"emi pubb_lica _con Ceschina. nella collana del Sagittario. Si !ratta, e C\'ldcntc, di un dn·ertimcnto, d'un gioco d1 ~ocicla lc11cra~a. nel 9ualc la più ritro~a e appartata delle nostre :,crittnc1 scioglie e hbcra quella ,·cna di ironia che u~e e afliora in lulla ·la :,ua produzione. Lei per prima :,'è dh·cr1ita e nel lis\·olto di copcr1in.1 scri,e di sperare che :.i dh·er1a anche il lettore. Si può garantire :il cento per cenlo che la promessa è mantcnu1n. Per una ,·olla. niente drammi aggressivi, mente pato– logia: II larto stregato non è l'ultima onda d'una moda d1 contenuto o di ~tile, non h3 la pretesa di m,·entare il luturo, c!i scuo1cn: alle fondamenta il sonno borghese, di sputar,;: :,ulla faccia del mondo il fiele della denuncia, della dispe– razione csis1enziale, e cosi di seguito. E' un bre,c com– ple10 romanzo senza pretese; po1rebbc essere s1a10 :.critto uno o due se:oli fa, addinttura uno o due secoli dopo d1 ques10: non gareggia in ~terzo con l'attualità. non :,1rilla l'ultimo grido. Forse domani ci accorcgeremo che e un e piccolo classico• dell'umore, tcslimonc appartalo d'una ci\filtJ letteraria. la nostra, che pare si vergogni di essere tale. si ,crgogni del suo passato e di quel che ne po1rcbbc n::i..scercse non ci nutrissimo di cccilanti appena reclamizzati. Oggi, ira gli urli e i battimani della plebe montala 1n cattedra )eucraria, II sarto stregato rischi::i di passare inos– scrv~to. Alle scimmie non piace iJ tbc inglese, e la emi ha questo the d'evasione, in mezzo alla giornata, da offrire. Per gustarlo bisogna avere un palato sensibile, alleuto a1 sapori 1encri, lepidi. LA TENTAZIONE DELL'l ERZIA Orsola Nemi è una piccola donna dai capelli fini tirati sulla nuc.1: di profilo i suoi tr.111i \i inddono C\.,11i contro il tondo della parete o del pae~aggio. e i suoi occhi non smettono un i.!itantc di brillan1e maliziosamente senza che :,e ne accorga la !'tua limidezza. ' Vi\ e un po' a Roma e un po' in Liguria. scnw e.sserc né :0mana né ligure, né cittadina né provinciale. Frequen– tnlnce d'altre culture (per passione e per mestiere di tra– duttrice) ::imbienta i suoi racconti in una provincia che è italiana e francese e inglese, che e la Pro,•incia come mondo appartalo, ancora dormente, dove i caratlcri sono piu distaccali, più individuali. e le ,•iccnde più misleriose. Nella solitudine dei lunghi :,aggiorni liguri ha mandato a_mente ore di luce, ore di penombra, sfondi di mare, tagli d1 monte, declivi erbosi, angoli di paese, giardini cintati: immagini tulle silcnzio:,e che le stanno attorno anche negli im cmi romani creandole una zona di libertà e di calma dentro cui ,,ivcre in nrmcni.1 con .se stcs:.a. ' In questo mondo di realtà ,•issuta e di memoria la 1 cmi abita, distaccata e presente; e quelle immagini 1omano rcdcli, immancabili nelle :,uc trame, sciohc in uno slile pacalo. senza impennate, tuuo raccon1ato sotto gli occhi del le11ore. Anche Il sarto, ques10 gioco di società lct- (Conlln~ pag. 2) illuslrazioni per co<;l dire • allettanti •• disposte sulle copertine al solo fine di forlc acqui.!itare, promettendo nl lellorc rivelazioni tra le più crude e dislrazioni tra le pili perfide, sempre in ma1cria cli •COSlumesessualca. E i primi a scandaliuarsenc e a rcstnr– nc av,•iliti. come d'una soper– chieria dovu1a subire, sono 1 commessi. che a volte si sor– prendono. nel consigliare ccr· 1a roba, a ricalcar le onne di taluni spacciatori clande– stini. E' ormai stabililo che, per potersi al riguardo difendere con cognizione di causa, ognuno. anche il più giovane cd ingenuo, deve sapere asso– lu1amcnte tulle sul sesso, d:11 lisico al metafisico, dal cli- DOM.EN! CO PUIHf'IC\TO: • A:;adlr • (Callcrln Allbertl) • Un'anlologia cli poesia ~uana * n1carn- • l critici italiani per Halo Svevo * • Un numero pe- ciul e intera– mente declicnto al Risor·gimcnlo * Stiamo esagerando? Ci sia• mo_lasciali prender la mano, ossia la penna, dal pcssimi– .!imo?Nel settore di cui siamo un poco pratici. le cose van– no esa11amcntc cosl: di male in peggio. Inutile nasconder– lo. Inutile attenuarlo. Non è con la condiscendenza che si" può sperare di rimediare a ~~:i ~! 1 /t~i~~n~~;itis~/:m~ neppure e moralisti"· Ma dn un po' di tempo ci viene la tentazione e corriamo il ri– schio di dh•eniarlo. Chi re. gistrasse in riassunto il con– tenuto cli tanti e tanti ro– manzi e racconti. dovrebbe allungarlo all'infinito col mo– notono accidioso ammorban– te ripetersi e ripetersi e ri– pe1ersi delle stesse faccen– duole cd operazioncclle. Bisognerebbe e sarebbe au– gurabile che ccr1e subdole proffer1c fossero respinte dal lct1orc stesso cui vengono ri– volle. Come quando, in al– c~mi casi, si risponde: • Gra– zie. non bevo•· Perché anche qui si tra11a di non conti– nuare a berla grossa, facendo la figu~ c~ei gonzi o degli ifs~[cfcs~~~~:p~li~~u1l~-ll~~~- glj scop_ritC?rid'altarini. i fu~ sllgaton, 1 rivendicatori (i Quali tutti altro non sono che ~ci_ miserevoli masochisti), 1nsmucranno che, non fuman– d.o e_no_nbevendo certa roba, c1 si n\!e)a affetti da pru– e/erre, s!atc Pf?nti .. nel repli– care eh è assai p1u grave il mal~m~o di chi si lascia im– bestialire da certi pniriti. Tutta\lia non lasciamoci so– praflarc dalla sfiducia. E' da sper.ire, che, non appena la proposia d1 lcaac numero 1644 avrà terminato di esse– re cs~m!nn~a dalle apposite comm1ss1om della Camera dei Deputati e della Camcr.i dei Senatori, cd nvr.l cosl ouc– nuto le unirne approvazioni indispensabili per la sun en– trata in vigore, è da sperare

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