La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 19 - 7 maggio 1961

Le richieste di giudizio che giornalmente ci pervengono troveranno risposta nelle apposite rubriche e Vcrba Vo– Iant •• e Scripta man~t • e e La Fiera risponde> secondo l'ordine di arrivo. Si prega pertanto di astenersi dai solleciti I.A FIERA LETTERARIA I ORARIO DELLA REDAZIONE 11-13 dal mercoledì al sabato Manoscritti, foto e disegni non richiesti non si restituiscono CURIOSlT.,1 ULTRAC,ONTEMPORANEE E RESURREZIONI * Vitamusicale pariiina PARIGI, maggio * cli ELIS1IIJE'l'II fltllJSSElt interesE"e e il suo rappor– to con l'immaaine resta un enigma per l'ascol– tatore-spettatore. L"occhio ha ben presto il soprav· vento e. abitudine del ci– nema. ci si mette a crea– re altre immagini attra– verso quelle che si muo– vono sullo schermo. ciò che è penoso per uno spettacolo che vuole esse– re eSSEnzialmente non {i· gurativo. Ealtellante come un'aria di danza bu:-!esca. la recon– da, a partire dalr,, Agnus Dei•· grave. ricca d'ampie armonie, commovente nel– la sua conclusione. Al riguardo. i parigini si sono posti una impor– tante domanda: Rosanna Carteri cant;:i bene o no? Ella parev:l, in realta. in leggero disaccordo. sottili sfumature e nulla più. con l'Orchestra Nazionale ehe l'nccompagna,·a. Ma gli in– tenditori sono unanimi nel dire che il diapason italia– no è rimasto normale. cioè giusto, mentre altrove non ha smesso di salire. Questo Seduttore di vil– laggio che si fa eremita per incantare a suo agio, ha qucl che occorre per piacerci e la bella contes– sa che ~li corrisponde è piacevole anch'e95a, Miche! Sénéchal e Re– nata Doria erano perfet– tamente adatti a queste due parti. che richiedono la conoscenza d'uno stile da cui i cantanti francesi sono spesso ben lontani, cosi come lo sono dallo stile wagneriano. Una creazione come que– <.ta capita dunque bene per ridare speranza agli amatori della lirica ben cantata. / / .----·-✓·~""-,.',- Mario Co\rotcnu to: Il l,('\•ltorc J[JL, lf<'JLL ~1[ JD>JH:LLA'ì. §JH:'J["JL'Jl~1lA\N A\ * Odissea nuda * di GIAN. LUUòl RONDI Il mito di Ulisse conti– nua n presiedere ·alle in– quietudini di ogni epoca. al bisogno di evadere, al· l'ansia di sottrarsi ai pro– pri doveri, alla curiosità di nuove esperienze. al pigro nbbnndono nd usi senza freno. a civiltà senza leggi. Si veda, ad esempio, PUiisse di questa (< odis– sea 11 cinematografica che Franco Rossi è andato ad evocarci fra le onde oblio– se dei Mnri del Sud: è un intellettuale che è arrivato a Tahiti con il preciso in– carico d1 realizzare un film (cosi come Ulisse è giunto sotto le mura di Troia con il preciso com– pito cli fare I..1 guerra); ap- pena però si trova immerso in quel clima dove la sola legge (nonostante le reli– gioni ·europee e la lingua francese) è la mancanza di una qualsiasi legge. do– ve l'istinto si sfrena. il do– vere si dimentica (perché nessuno lo impone. nessu– no lo sente). In vita si vive solo per istinto. non mai per convinzione. per neces– sità, per obblighi proposti da altri. eccolo abbando– narsi all'euforia cli seguire solo la natura. mettendo immediatamemnte da parte ogni impegno. ogni respon– sabilità di lavoro. In quat– tro e quattr'otto. cosi. la– scia tutto, lascia tutti e. come l'Altro. il Figlio del Mito. mette sé « per l'alto di solido. com'è Invece da noi; un bel giorno, cosl. il bimbo se ne va. tranquillo e lieto com'era venuto. e l'uomo resta solo: con quel lutto in Europa, con quel ,·uoto nel suo cuore. con la scoperta che anche li, in in quegli incoscienti para– disi. c 1 è gente (I missiona– ri. ad esempio:) che "lnzi– ché al piacere credono al dovere. E allora torna a casa. •1 Per Sl'OILir virtutc e cono– scen:o • non si deve fuggi– re. evadere, rinunciare. ma bisogna saper stare al chiodo. nila dura vita di ogni giorno. legati ai pro– pri impegni intcllclluali e morali. Una curiosa esperienza è stata di recente tentata a Parigi. con la presenta– zione del primo concerto « audìo-visivo 1,, Il mirag– gio dell'opera d'arte asso– luta non è certo una no– vità: i romantici ~ià lega– vano intimamenJe parola e suonò. e la perfezione dei grandi di quell'epoca' nacque da questo accorcio. Nel nostro secolo. ove la imtnagine è S0\ 1 rana. C ver– so di essa che natural– mente si rivolgono i mu– sicisti. Senza parlare del cinema o della televisio'– ne. dove la musica non è che accompagnamento spesso semplicista e mal adattato, v'è indubbia– mente un legame direito tra imma~ine e suono, ma questo rapporto è forse cosi soggettivo come quel– lo che ci fa attribuire un culore alle vocali e alle parole. Avendo i colori virtù emotive costanti. (rosso violenza, nero tri– stezza, bianco purezza. etc.). si può essere facil· mente tentati di dar loro un posto in un 1 opcra mu– sicale. E' ciò che nveva fatto Scriabine per la sun Sinfonia u Prometeo>, che comprende luci colorntc proiettate in sincronismo con la partiturn: mn qunn-. do questa versione inte– grnle fu dat,1 n New York nel 1916. non vi furono sguardi che per lo scher– mo. e I musicisti non vol– lero rtnnovnre unn espe– rienza che dlstrneva l';1t– tenzìon<' del pl1bblico. Pro– meteo ha quindi perduto I suol colori e non è rnp- Senza lasciare la sfera delrult:-a - contempor:meo diciamo qualòc parola sulle opere curiose che giovani ricercntori. prnti– canti cl e I !'infinitamente piccolo in campo uditivo. nddelti jn genere al labo· ratorio acustico di qual– che stazione radio. tengo– no a presentare in concer– to. Non mettiamo in cau· sa l'interesse di tali ri– cerche. ma la loro migra– zione in una sala. dove nuditori di buona fede vengono a cercare una emozione estetica. Ora, per la loro stessa natura, queste opere non mirano che a dissezionare suoni spesso appena udibili. prodotti da strumenti in– congrui fino all'inverosi– mile. E' stata di recente ,1 apprezzata• un'opera per venti tamburi di tutte le dimensioni. chitarra e con– trabasso (questi ultimi utili1.zati solo per grnttag· l{io e massaggio): l'autore è l'argentino Mnurico Ka– gel. A qun.Jche giorno dalla morte del pianista mon– co Paul Wittgenstein. è stato dato per la prima volta il Quarto Concerto di Prokofie! che gli era dedicato. come del resto 1 1.·onccrti per mano sinistra r.li Strauss e di Rave!. Ma mentre l'opera di Rave! chbe la sorte brillante che :-1 conosce. Wittgenstein non grudl il dono di Prn– koficf, cui rispose sem– plicemente: 11 Grnzie per Il concerto. ma non ci ca– pisco nulla e certamente uon l'esc~uirò ~. Ma lo 1.:0llf(.'r vò cosl bene che non ;fu l)Ossibile ritro– varlo eù 1I suo Autore do– vette riscriverlo n memu– rla quindici anni dopo. -----------------------------------------, mare aperto•. vn. cioè. in Un'odissea, dunque, di l.ll 'go respiro umano e poe– tico: Franco Rossi. {orse. si è un po' dilungato al– l'irlizio, nella descrizione solo [olclorlsticn della vita cli natura a Tahiti, scriven– do con eccessivo compiaci– mento (e p0co ordine) le pagine che giustifichcr:ln– no la (1 tugn • del mto Ulis– se; in seguito, però. quan– do lo hn seguito In quelle tappe tutte psicologiche che motiveranno il suo ri– torno, è riuscito ;:i dar vita n momenti di autentica emozione, come quelli re– lat lvi alla morte della ma– dre (quel prousliono ritor– no all'indietro sulla scin di un piccolo dettaglio, quel vuoto Improvviso che grn– va attorno :1 lui sul\lisola. sul mare. tra le palme. quel vagabondare solitario sulla spiagi!ia. quel non poter pili trovnr terra dove posnre i piedi ...). o quelli dcdicotl al bimbo. al suo nrrivo, alla sua malattia in a1>pu:-enza tanto grave nlln. muta gioia nata dai suoi giochi, dal suoi scher– zi, clnlln sun perpetua al– legrin, o quelli elci mlsslo– nuri. chlusl In delicato rac– coglimento, sospesi !rn cic– lo e terra. r:1vvivntl - ma sempre senza pedanteria - do serie considerazioni umnne. morali, religiose. E sostenuti sempre gli uni e gli nitri. cln un linguaggio figurativo che renlmente giunge - per la ara1.ia dei colori stupendi e la vasta profondità .delle lmmnginl 11 pnnornmichc • - n resti– tuirci l'Incanto non solo eslcriore del Tropici. quel loro fascino segreto, che spesso un commento mu– sicnle partlcolurmentc In– tonato veste di armonie suggestive. Mostre. d'arte ,·omane un'isola anche più primiti– va e solitaria dove della civiltà non esiste né il ri· cordo. né il sospetto. Mentre. però. cosi si ab- . presentato. se così ci si può esprimere. che in bian– co e nero ... Il « mu9iscopc •. stru- mento del concerto n nu– dfo-visivo • eh<' ci inte– ressa. è molto più compli· calo, poiché associa tor– ma. colore e movimento, proiettando su di uno schermo belle volute colo– rnte che si muovono e si trasformano morbidamen– te: un,1 tastiera di co– mando permeltc di suo– narlo come un 'orgrmo. Lo · scultore Nicolas SchoefCer che l'ha ideato voleva In– tegrarlo alln pnrtitura musicale. come uno stru– mento solista dn concerto. Sfortunatamente. questa partlturn è prh•a dì ogni Il polnceo Pendcreckl, se si scrvt' d'un planofor– LC, mette però Il pianisln In piedi e gli fa pizzicare le corde come si fn cnn un'arpa. Ciò malgrado, c"è nel suo c1 Annklasis )1 una riccrcn alqunnto sottile, non prh•,1 d'un certo fa– scino: si può pen9nrc nlln involuzione di certe opere per percussione di Bartok. ... Il 11 Gloria• dl Francls Poulenc è di tutt'altro ge· nere, poich~ il suo autore è anzitutto un melodista che ama In voce umana e vuol melterln in vnlorc. La sua più recente opera. ordinato dalla Fonduzìone Koussevltzky. ru compostn per Rosanm1, Cnrterl. che nvevn interpretato a Na– poli I u Dialogues des Carmelltcs •· E' nlquanto ineguale. la prima pnrte t,Juestn. seconda versio– ne ~ un gradevole diverti– mento. in cui l'orchestra circonda la soln mano del pluntstn di graziose ar1nu- 11lc. us.-.uì lontnne, dalle -10\lili trnsposizioni del t·uncc:-lo di Rave!. In campo lirico. una gru– chtn resurrezione ha avuto mogo. non n Parhii ma a Strasburgo: quella del oc: Conte Ory ,, cli Rossini. L'opern. che con II Gu– glielmo Tel1 • è ln sola francese dell'Autore. fu csumutn alcuni nnni fn per Il Festival di Glynde– bourne (lng!liltcrrn). Il libretto, di Scrlbc. è assai divertente e l:l parti– tura pienn d'invcnzionl co– miche e di piacevoli melo– die. La parte principnle de\'e essere affidata con discernimento nel un te– nore che abbia al tempo stesso tecnica. stile or– namcntn.le e cnpncità co– miche teatrali. OMICCIOLl La mo!>tra di Giovanni Omiccioli all:l • Barcaccin • pre!>cnta un notc,·ole intercs– !>C,o\nche pr.!r quanti cono– !>COno assni bene la persona– litù clcll'nrli"ìla: non tanto p.cr i bei qu:ldri che confl•r– mnno la ricca e alfoscinnn– tc c10mia omiccioliana (al– ludiamo specinlmente a certi pnesaggi che hnnno un loro carallcristico incanto), quan– to per al11; qundri piu11osto :1vnri di colore, dalla pcnncl– lnin spezzain e dalle figura– zioni sommarie. Omiccioli in quc.stc sue più rccen1i opcr-..:, appunto, non è pili lcgnto alla fc-.to!i.ilà o alla resa rcnlb1ica; ma vuole rapprc!>cntn1'\! un mondo fia– besco, -.en,n prcoccupa7.ioni d'altro genere. Daremo, -.en– t:t per questo voler limi1nre l'nnlica Slima che :lbbiamo per Omiccioli, che non :.cm– pre tuli quadri (:ilcuni di no– te\'oli propo17ìoni) persuado– no: la !>Om111nric1à non è sin– tesi. In povcrtl'I non è !ìO– brie1à. Tuttm•ia ammiriamo. la , i– inlit!I del pittore, che tentn nuove vie e cerca nuovi esiti. che non si adaa:ia nel ripete– re sino alla noin ccrle !>CO– perlc, 11 suo bisogno di con– tinua ricerca \'UOI dire che non ci troviamo di fronte n uno di quei pur buoni artisti dal respiro breve, i quali - una volta raggiunto il :.uc– ccsso - si adaai:lno nel eiù !nito, ripetendosi. C'l!. nei recenti modi, qual– che opera \'Crnmcnte C!-!em– plm-c, una nuo,·a conquista di Omiccioli: citiamo, come esempio, Barche n Fiumici– no, teln che tcsumonia In !>tatura dcll'.1rtiSt:l romano. OORDONI Enrico Bordoni, n !>en1irc i suoi critici (Dor[les, Joppolo, Galvano, ccc.), sarebbe un mos1ro di ccrcbrali!>mo; e in– ,ece, a nostro pnrcrc, si trat– ta di un artistn semplice, impcgnnto - come lui slcsso cnndidnmcnte conCcssa - a wilupparc ceni moti,•i orna– mentali per attingere un li– berty (In parola non allar– mi) i cui valori decorati\'i ,·cngono dnl nostro rielabo– rati con l'approfondimento di ccrlc costanti iconologiche. Un impegno dccoratì\'o, non pittorico; cd entro i li– miii propri :l un tnk impe– gno Bordoni puntualizza In ,un suggcs1i\n cspcrien,u, sin pure a \'olle riclabonmdo o adattando alcune soluzioni felici di pittori che opernno nell'ambiente milanese. Per– ciò disscn1iamo quando si parln di • trama e 1cssitu1-a pii lorica • per rifarci nlla ~i– gnificaziono ornamentale (nl– ln • ornnmcn1ali1:\ •) che pro· pone lo stcs~o nr1ls1n, scma che ciò sfo un'espressione di \'OluUt modcstin ma un c\'i– clcntc segno di con:.npe\'o– lcZ7n. Un pannello di Bordoni, chinriamo, potrebbe inscril'l'li ottimamente in molte archi– letture di oggi: e noi vor– remmo che nlla personale dell'ar1istn lombnrdo - a1- 1Ualmentc aperta nlln Gal– leria Alibcrt - nfflui,sc un buon numero di nrchttclli inlelllgcnti: vi troverebbero senza dubbio dei peui in– teressanti e farebbero di Bor– doni uno dei loro pili \'alidi collnboratori. Stag,ione di prenii e concorsi PREMIO CARDUCCI li Comune di Pklfa!>nnla, unitamente all'Atiendà Auto– noma Rivicm della Vcrsilin, allo !>COPO di onorare il P~– ta che qui ebbe i nntali, in– dice !'Xl Concorso N:::.zion::ale ,di Poe.sin • Premio Carducci• 1961 dotato di L. 500.000. li premio, ,,mico cd indil'i– sibilc, \'crrà nssegnato ad un'opera di poesia, in lin~un italinna, edita o inedita. La partecipazione al con– corso è libera a tulli ì cit– tadini italinni, anche se re• sident.i all'cs1cro. I concorrenti dovr.mnb far pcn·enirc alla &1;rc1cria del • Premio Carducci• con sede presso il Municipio di Pic– trasantn (Lucc:1) improrogn– bìlmcn1c entro e non oltre il IO giugno 1961, una o più raccolic di poc,si.:. senza J!– cunn limi1azionc qu.mtitali– \ a, iu sei copie, st:impale o dattiloscriuc, rccnnli in cal– ce il nome, l'indirizzo e la firma dell'nut:ire. -- 'on saranno ;immessi.: al concorso le opere edite a\'an– ti il 1. gennaio 1960, 11é quel– le già premiale in nitri con– corsi: sono amm • se, in\'e• c~. le opere !>egnnl:llc. Le opere presentate .,J concorso non saranno. in alcun mo– c!o. rcst.i1ui1e.. L'opera pre– scelta sarlt premiata nel cor– so della manifes~:uionc che avrà luogo, in Marina di Pietra.santa, il 27 luglio 1961. annh-crsario dcll:l nascita di Carducci. Per ulteriori schiarimenti. rh·olgersi alla Segreteria del Premio. Premio dipoesia « StellaMaris » E' ist.iluito, anche per il 1961 il Premio di Poesia • Stélla Maris • da a1tribuirsi ad una lirica inedita in lin– gua italiana. Poiché lo scopo del Pre– mio - giun10 ormai .alla sua ~:;:e ~~~rj;,;e e~eti~= deti 'l!CTSO i puri ideo.li . della fedc c della v,ta, le 1iry~e concorrenti dovranno 15pt– rarsi, quest'anno: ad 11110 ~ più episodi del Var1gclo d1 GCJù•. I lavori doHanno cs5:t:rc inviati in otto copie datt1lo– s.crìtte. e al posto CU:llafir– ma, devono recare il con- trns~cgno di un mollo, il quale dO\'là cs:.crc ripetuto :.in all'esterno di una bust:1 ,igillntn !>ia nel bi(;licllo in· terno ,unitamente nl corri– !>pOndcnlc indiriuo del Pocln concorrente. Essi dovranno pe1,cnh-c nl • Comitato Premi Stella Mn– ris •• ,·inie E. Scnrfoglio 22, Pescara. entro e non 0111-c il 15 luglio c.n. (1961}. Non è dovuta alcuna t:ls!>n di lettura. « GABRIELE D'ANNUNZIO» L'Amministra1.Ìi:mc Pro, in– cialc di Pescara indkc il V Premio Nnzionalc • Gabrie- le d'Annunzio•· I Il Premio - dell'importo di L. 1.000.CXX> (un milione) - è indh,is-ibilc. Possono partecipare al con– corso ~li autori di saggi editi cd inediti su Ga!:niclc d'An– nunzio, !>Ctilli sia. in lingua italiana che S-ti"nnicra(in que– !>tO ultimo caso occorrer.\ unir\'i la traduzione ìtaliana, a slampn o dattiloscritta). Per i saggi editi, sono nm– messi al concorso unicamcn– le quelli pubblicali dall'anno 1958 alla data Ji scndenr.a del concorso e che non s-i:lno !>lati premiati -i.clic prece– denti edizioni. I lavori, in sei escmp13ri, dovranno pervenire alla Se– greteria del Premio (Biblio- 1eca Provinciale • Gabriele d'Annunzio• Palazzo del Go– ,-erno _ Pescara) entro e non oltre Je ore 1S del 15 luglio 1961, nccompagll:lti d.'Ula do– manda. di partecipazione al concorso. Deui esemplari non \'erran– no restituiti. La proprietà letteraria dei !ig~~:Zti~~lia~~- riservata La Commissione ~iudicatri– cc è composta da Mario Apollonio, Francesco Flora, Raul Ra.dice, Fra:icesco Sn– pori e Diego Valeri. Il Premiofino del Bagufla Il premio • li g_iornalista del mese• che 1aa10 successo ha ot1enu10 nel corso del 1960 premiando nel 1radizio– nale cenacolo di Bagulla do– dici giornalisti italiani, con– tinuerà anche nel 1961. ma con un nuovo regolamento e una denominazione mutata. Questa !'iccondn edizione. rc-.n possibile dall'intcn:en10 del Dott. Piero Bassetti, ~i ~Ì~i~!\\la •d~j;~~~) 0 c• di{i~~ riscc dalla prima perché, ol· tre a considerare 1;li aspctli tecnici della professione gior– nnlistica, sì ripromclle di !'!Cgnalarc ogni mese l'arlico– lo che illu:.tri e commenti - alla luce dei prinsipi della lìber1:\ costituz.ionalc - un fatto, un problema o un personaggio italiano impo– stasi nll'aucnzionc dell'opi– nione pubblica nei precedenti trenta giorni. Alla fine del– l'nnno i dodici nrticoli prc- miati :;nranno raccolti in un ,olumc che, corredato da disegni e illustrazioni, costi– tuirà un.i singolare sinlcsi della vila ilaliann. Ogni premio, indivisibile, è di lire duecentomila. r premi ,·crrnnno asscgnnli tre alla volla, ogni t.ri ~cstrc, nel corso di unn numonc convi– ' ialc che si 1crrà di regola a Baguua. La prima premia– zione ~ nv,·cnuta martcdl 11 aprile e rigbarda,·a gli arti– coli apparsi nei mesi di gcn– nnio. Ccbbraio e marzo. Ln giuria - non è più a rotazione, mn fissa, è com– posta da: EnZQ Bingi (Pre- Echi di Francia • II riposo del guerriero• assurguà agli onori dello schermo. Robcrt /losseiu sarti 1111 Jea11Renaud Sarti ili pre– do all'augoscia meta-fisica sof– focata nell'alcool e uct sesso, Brigirre Bardo, 1111a stutlen– ressa disposta a 1111ropur di consen•arsi l'uomo che le sfulige. Disposta 011che agli sclnaffi più duri, oltreché a perdere tullo il suo patfi.mo– nio ereditato da una da. Ro– ger Vadim li condurrà co11 arte esperta tra rm bistrot e l'altro e li farà rotolare sopra mar1oriate lenzuola (il ro– ma11z.o,come si sa. comiucia appu.1110co11 il letto, suppel– lellile necessaria alla nouvelle ~;~~,;lrfo,~~~~:u: l i~~e,d~~: co. E.' fallo, Ho quel che vo– le1•0. II terreno è sgombro. Nudo. Completamente 1111do. E mi appartiene •J. Per la ,•erità, Chrisriane Rocheforr, incaricata di trarre la suneg– gialllra dal suo libro, aveva allciwato le tinte, cambiato qua e là la storia originale; ma Rogcr Vadim, di cui tutli conoscono la scrupolosa co– scienza professionale, ha ,,o– luto all'ultimo momento che la storia sullo schermo somi– gliasse fedelmente a quella dd romanzo. II set11ma11ale e Arts • Ira ccmdotio Ira i lettori u11'i11te– ressante incltiesta sul più col– tivo doncourt, sul migliore film e sull'artista dalla repu– ra.zionc pili. esagerata. Per la cinematografia, sono stati ri- petuli i f/Ollli dei registi Bcrgmau e Breçsou; Fellini lta m 1 11to una sole ,,oce, per la Dolce ,ila. Beruard Buffel (detto il IJ.B. della pillura) e Sa1' 1 ador Doli risultano es– sere le r,erso,ialità più pre– fabbricate e pili snob, alle quali si riconosce Wllavia rm cerro ge11iaccio. Il libro pit, noioso e pii, mediocre è Saint-Germain ou la négocia– tion, di F. \Valder, premio Goncourt 1958.Una lettrice fa 1101are e/re la sola pagina buona del libro è quella della conclusione in cui il narra– tore deplora con molta luci– dità l'mdigenza del suo rac– conto. Una srangata si dà anche a Vinti/a Hòria, a cui 1'icne rimproveralo di con– fondere l'uso dcll'iudicarivo con il congiuntivo, ma non i suoi trascorsi. Un lettore ri– ferisce qualcosa che ci inte– ressa davvicino e perciò lo citiamo per intero: e A mio avvi.so , il più corrivo premio Goncourt che sia staro auri– buito dal 19./5 in poi è quello dato ne/ 1951 a Julien Gracq per il Rivai?Cdcs Syrtes. Nel 1950 apparfra la traduzione del Deserto dei Tar1ari di Diuo 811uo1i, e la somiglian– uz dei soggetti turba 110,ipo– co•· Un altro lettore, pii', fe• roce di tulli, forse facendosi eco dell'effettivo discredito du: circonda ormai il mas– simo premio leuerario fran– cese, dice: • Questione stupi– da. Come se non si sapesse clzc il più cattfro Goncourt i sempre l'ultimo•· M'TONIO CORTE ~idcntc). Riccardo Manzi (Vicepresidente), Piero Bn~– setti, Frnnc~sco Conforti, Egisto Corrndi. Antonio Oini, Pino Donizctti, Giancarlo, Fusco, Mino Monichelli, Mo– rando Morandini, Guido No✓.zoli. l;,milio Poni e Gne1ano Tumi~ti. Le Associa1-ioni slampa, le scgrclcric di redazioni. i ~in~~~i t~~!l~ soa~f."\ i~~~I~~ terin del premio. Via Bngut– ta 14, gli articoli ritenuti de– gni di segnalazione. Gli ar– ticoli di ogni mese dovranno pervenire :lila segreteria en– tro e non ollrc il giorno 5 del mese successi\'o, « PUCCINI · SENIGALLIA » 1. - Allo scapo di onorare la memoria dello scomparso scrittore Mario Puccini, ,,ie– ne bandira a Senigallia, sua cillà natale, la quarta edi– zione del premio letterario i11- titolalo • Premio Puccilli - Senigallia• sollo il patrocinio della Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo. 2. - L'importo del premio, indivisibile, è fissato in lire JJ)/)()J)/)(), 3. - Il pre11110sarà confe– rito alla niigliore raccolta di racconti o novelle, di aurore italiano, pubblicata nel perio– do 16 giugno /9(1) - IO giugno /961. 4. - Il premio verrà asse– g11a10,durante una manifesta– i.ione artistico-lelleraria, il 12 luglio 1961 a maggioranza di voti, da una giuria composta da: Carlo Bernari, Arnaldo Bocelli, Marcello Camillucci, Enrico Falqui, Niccoll) Gallo, Vasco Pratolini, Dario Pucci– ni, Leonello Sinloncioui, Pre· sidenre Azienda di Soggiorno di Senigallia, Valerio Volpini, Cesare Zavattini, Sergio Puira, Segretario. 5. - I concorrenti dovran– no inviare alla Segreteria del Premio, presso l'Azienda Au– tonoma di Soggiorno e Tu– rismo di Senigallia, entro il 2fJ giugno 1961, 6 copie di cia– scuna opera. in plico racco– mandato. 6. - Alla stessa data la giuria assegnerà un premio di L 100.000 al miglior sag– gio (manoscrillo o inedito in volwuc) su Mario Puécim·. I concorrenti dovranno inviare alla Segreteria del premio 4 copie del proprio scritto en– tro il 25 giugno 1961. TROSO Alla l,nllcri~t del Va11t.1g– gio, unn nutritn per.sonate di Fernando Troso, che viene dopo una lungn parentesi cspositi\•n dell'nr1i-.t,\ pug\ic– ~c. Pncsnggi. nature morie, tiori, qualche figura o com· po!>izioni con figun:. A p1'!scìndere dn nlcuni qundri che deOcttono dal ri– gore stilistico e cromn1ico del Troso piu recente, olcrc l'elcgnnte stcM1ra delle nntu– rc morii.:, abbiamo ndla 1110- :!'~a~\11c~~-ur~~~in1~ni 1 ~~it'3~; continuo progresso dcll'nrtista. Un discorso poetico con prc– lcrcnzn ìmperninto ~ulle vu– ria:,ioni dei \'erdi, con un in– lini, R.r-.1. Dc Angelis, F,an– tuu.:11 Ludo,•i!>i e Omiccioli; Ira le pittrici !>Ono!ìuggi;stivi i nudini • ~cuoln romnnn • della Darli ,il qunsi-nudino di Pin Rcficc cd i pnc:.nggi cli Mnrinn Poggi; piuttO!>IO ~c:1dcntc, qucsln voltn, la D'Amico. Pochi. dunque, i ·nomi buoni con t;wolCllC nc– ccttabili. Il l'C!>lO è znvorra; unn ,n,•on-n fcstosnmcntc polie1-onrn. Ln lllO!>trn,poi. che twrcb· be dovuto es!>CI-C dedicnt.1 al flore • simbolo della prima– , era•, hn risentilo delln so· 11rngg1unta inclemenza del tempo: infotti di fiori se ne ,·edono pochini. VICE bnndonn a quello stato quasi passivo di nnturn. dalln lontana Europa gli giungono richiami fitti a risvegliargli unn coscien– za: credeva di non n,·en·i più legami (il suo matri– monio. nnni prima. è Cal– llto), ma ad attenderlo era rinrnsta una madre e questa mndre, ora, muore; sola e trascurntn. Poi Il, in quell'isola, un nltro nffc(to lo nvvince. pnterno questa volta. per \lll bimbetto Indigeno bl~o– gnoso di protezione, ma se l'affetto è ricambiato. è uso di quei luoghi non nc– cettnrc nulln di duraturo. tento nnche di nntum .,,,a-.---------------~----– ;,ialc e qlrn,i .,cmpre con ri– sultati assai sinsolari. 1"1'0!:.0. pur nm.mdo dipin– gere a\l'arln aperta e !>Oggcui riconoscibili (FoJ1la11aa Vil– la Borgll~e. Ca.);CÌnale ,wl~ l'Avviti, Po11reSisto, Il ,,onte dt!g/1 A11gcli, Passaggio s11l- ~~{:J:/~n~i''~fade~~•i{ti\~~n e i~j decorativo; .se mni ~i abban– dona alla mflinnta :.uaw:cstio– nc musicale del ritmi com– poslth•i. Ed è qucs10 abban– dono, in un'cPoCn di p!>Cudo– intcllcllunlhmo i.: di o-.tcnln– to ccrcbrnlismo. un prcsio che vn diventando r;11'0e che perciò bisogna 1encrc da conto. Un rigore ..:ritico piu e-.er– citato porterà Tro,;o ad ap– profondire e n -.clct.ionnrc i suoi moti\'i. ri.1aquesto è gih un altro di.scorso; un di.scor– ~o che ci ;,ortcrcbbc oltre In noin di cronacn. 1AV0LETTE La • sai,:ra delle tavolcltc •• che il Fossani periodicamen– te propina al pubblico roma– no, anche questa volln - al– la • S. Marco• - e una b.1- raonda; ma una baraond;l caratteristica, in cui ~ono presenti tipi e macchiette cli tutte le gradazioni. Se si espongono i quadro– ni enormi 1ulli in nero (e m.a- 1crici •), non \'Celiamo per– ché non si dcbbn esporre un piccolo fiore di un Tromt>a– dori che andrebbe ottima– mente come etichclla d'una bottiglia di profumo: e i ~ur– rcalismi di Saini, dopo tutto, sono piu carini di t,rntc astruse grosse tele della me– desimo tendenza. Tra gli espositori di JT1ng– gior rilievo citeremo .Bario· Il fascino dell'Italia continua da pag. 5 bel poema e JuJi.an and i\faddalo •. Fin da,l primo momento del suo arrivo in 11.a)Ja, lo enlusiasmo di Shclley per il paesaggio, le meraviglie deH'aria e della luce. le montagne ed il maire. per gli ofl1Ji,le vrj.gne e le fore– ste, per le opere d'arte che scopriva ln musei e in chiese, e per le rovine del– la civ'lillà classica. non co– nobbe ilintiti. Anch'egli ave– va lasciato l'Inghilterra malato. in cattive condizio– ni finanziarie, e sotto una nube. Aveva bisogno del sole del sud· ma a:veva bi– sogno anohe· di aLlonrt.anac– si dalla sensazione di essere circondato dalla disappro– vazione mor-ale. dal.La ca– lunnia e dall'incomprensio– ne che seguirono la morte de1la sua prima moglie Han-:iet. e la decisione del Lord Cancelliere di noo a!lidal"G'li l'educazione dei suoi figli. Come Byiron, egli era profondo studioso dei dOSS.ci; la Grecia e Roma erano state il suo clima mentale fin da quando era ragdz1,0 ad '.Eton; ma il suo contatto fisico c,un li mon– do mcd i terraneo scosse tanto profondamente ki sua imJ71aginazione e diede tali ali al suo genio poetico, lnangnrazione della 111·imaver dei tarnlettisti romani Come ogni mino, anche nc1 1961, i Tnvo\e11isti, cnp_itnnati dn Jvanoe fooss:.mi,si sono dati eo,wcgno alla G~llerrn Snn ~~:o~ id 1 i ri~~·i.d~o~a~u~~~n~d;tn u 1 1\\n~~:~:~: e ~t~~co~~l\~~j~ 1rasfonnat.1 in nulcntissima serr:1, con un camp1onnr!o che, tra nntura e fnntnsin, si articola in mille escmplan .della tlora itnlinm, e di 011nialtro paese del mondo - e In tavolu vi spolvera le :sue essenze magiche, i suoi profumi che non sono pili di questo mondo .. CosiccM l'inn'!gui-azione, della v·~~:~"d\" r-i>~~~\~~ è 011 •; ;r tl~l~n;~:tc: l ~~. ~~ 1 i~~~~ d(l~~1~,"~1~~: !>e prcsenw dillicoltà, offre il dcs1ro ai pittori più 1·affion1i di comporre ttrabeschi. scunsioni calcolate col sollìo, e in.som111Jdi ol11ire al visitatore una p1-o,,a di singolare bra– vun1, poiché !-!ClllPI e il limite è presupposto essenziale del– l'arte, s1>r.!cicdella pittura. in un'epoca di colori s1n1.1zza1i sulla tela nddirittura con In •rivoltella•· A fianco di pittori cli mestiere, ormai noti, Possani allincn da un lato pittori noti, o malnoti, e dall'nltro lato pittori di chin1;1 lama, da Fantu1.,d, nd Omiccioli, a Fuilln, nlln Fischer, a Oc Angclis, n Mnria Cnrli, n Ludovisi, n Marina Pop;gi, in modo d:1 offrire un pnno1ama nbbastanza ~icco della stngione pittorico romnna. Unn rassegna del genere si aflida nllo spcu:1colo d'i11sieme, nll'effctto complessivo delle opcrcllc, quasi tulte eccellenti. ma che compongono una parata, prima di staccarsi in di!>crcti mo1ivi particolari. Se altro mento non avcs!.c, In mostrn uuirn n111>nssionnti collezionisti della piccola e media borghesia, mn auira spet– tatori di ogni ceto sociale che comincinno a veder chiaro nel quadro alqunnto confuso delle tendenz.c disparate dcl– l';1rte con1cmporancn. Se i risultati non scmorc coincidono con le intenzioni, bisognerà pndnre al signilicmo ylobale della mostra, il richiamo n un ordine. n una Pulizia, a una discrezione di misurn e cli accenti, che seduce artisti di ,·aria ispirazione e li costringe nl racconto di modeste propor-✓.ioni, nll:l .pcnnell~ta mossa e cnrica di luci nppenn accennate, quasi suggerite. Alcuni cscmpfori sono duvvcro sorprendenti r.: richiamano l'arte della miniatura, l'tncìsione oricntnlc, le s:lgomc bizan– tine, gli impressionisti, in un carosello fontaslico, che si ar~ ricchisce di fuochi non sempre nrtifìciuli. 11 ;iUCccss,o ~ gnrantito· dal consenso di una lolla. curiosa, che già comtnc,n ad avere le sue preferenze. 1 debiti c!,e abhltww 1'1111 {co11 l'altro E' l'opera co1111111e che ha [valore ... ·serh·e Betocchi sotto la • De– dica all'amico poetu, critico, lettore •· E si vcnde,·à, scn,,a quei motivi c~tcrni cui pO!>– ~iamo maliziosamente accen– nare per le poesie di Joyce, anche il neo-greco Cosranti– no Knvalis, inlegrahnente trJ– dotto da Filippo i\faria Pon– tnni: poesie non agevoli an– .ti di un impervio e liscio Con rlsullatl che, pur con certi scompensi, lncu– ne, squilibri. Inducono al– la !ine a sincera commo– zione. « Uli!ìse • è Enrico M. Salerno, un attore che sempre più si afferma con una recituzlone viva e mo– derna. clultllc e colorita. Al suo fianco un gruppo di bellezze lndiaenc (tra cui In &plendlda Pntricla Dolorcs Donlon) che hnn tutta la purezza del tratti già eternati da Gauguln. ),e i • tempi eroici~ della poesia non -.iano sul punto di pussnrc dal territorio dei poeti (finora solitari, esuli e .stoici) a quello del sem– plice ma avvertito lettore. INISERO CREMASCHI Sullapoesia e i novissimi che le poesie éhe cgU co– mlinciò a scrivere cluNmte li suo soggiiorno in ltalfa fu– rono non semplicemente superiori a tutto ciò che aveva scritto prima. ma trasformate quasi per ma– gia. Como, Napoli. Romu, Pilm. Lerici: dovunque si fermava. nascevano grandi poesie. Al gtgantesco risve– glio mentale e spi.rituale pro\l'ocnto dal suo vi,a,ggio in Italia dobbiamo • Lincs among the Euganean Hills •. • Ode al vento delPovest •. 1 t Aclonais •· « Il Prometeo Libel'IMO• e le penetranti. bellissime liriche deglj ul– timi mesi; una delle più stupefacenti messi poetiche di tutta la Jetteratura in· glese. ;~ii~~:l~~~i!~ooncc~I~~~ /I~:: continua da 1mg. 4 tore. E si ,·endcrà la quur- 1rnlc della sl~ non rie~cc a la cdi;,;ione delle Poesie di Al- includ_crc nei suoi programmi, fonso Gallo, accuratamente nd utiln.zarc. JOHN LEl·IMANN Risolvere la crisi continua da pag. 4 va raccolta che apparirà fra q u a Ieh e !<icllimana nello •Specchio• mandoriano. E la sua Estate cli San Marti- 110, in cui egli ha uccumula• 10 tuua la pensosa esperien– za cli un discorso severo, sen– za scorie di • grazia • e pro– digiosamente • minerale•• si venderà. Tra noi che vale, se ti 11u11ulo [iu do110 questi miei versi, o 111 r,arli [di mc, che vale Il ricordarci quanti [SOIIO rivedute, con la prefazione 11 problema non rigunrd:1 la di Giansiro Ferrata. Si vcn- cultura, s'c considerato e non dcranno le traduzioni di Pie- ~n~bts:;;~ 1 1 à\ ~~ioloiel~~ire~bit~ r·o Bigongiari: da Alcmane a ignorare In ponata psicologica Dylnn Thomns. E le nuo\le e sociale. Eppure e tuna una raccolte di Diego Valeri o gc11cr.i;,;ione che CO!>ltcslimo– di Nclo Risi. nia, corno nessuna !>tatistica Non sembri bo!lcgaia la potrà mai diagrammare, una ;l1~1ài~si~:~ri~a ;:~~n.• v~~~!= ;t~,~1:c1.~la u~oli1~~f.~~to,sc~~; portnntc e che i poeti itnlia- scnmpo. ni delle recenti gencra1.ioni Se pochbsimi e magari nes- non :;i accontentino. come ha ~~~o c~~iadii~itt~cll~ ~:ri'' 1 f., 1 ~~ 1 ~ scritto,. Enrico Falqui, • di capitolo, è interessante osscr~ aggrcdire,dal di fuori i nuo- \'are che sono molti i i,:io\Pnni ~~gl~~:c~~;i, d:n~~~~roc~.e di ~~ti ~~ 1c ~.~;~ 0 ~0 ~~;· 1 ~'ì,~ 'b~~: E. mi sto chiedendo, or.i, na immngine. La pili uti- ---------- ~eucll~nt~~~~iach;ar~~n~~c~i~gsi: ti se e nccodnssc, senza cura– re i nomi degli autori, il po' di buono che ognuno d'essi ha cin– to ncll'nuimo geniale dclln sua mcdiocri1à. Ne uscirebbe il ve• ro ,•iso del tempo. l'IETH.0 CIMA1"fl DIEGO l7AllBH.I 01rc11nrc rc11nnn,.Ahlle Sl.lb, l'lpo1tr:.i11co U.!L.S.l.S.A. Roma ., ,Via 1V, Novembre 149

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