La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 15 - 9 aprile 1961

Le richieste di giudizio che giornalmente ci pervengono tro\'cranno risposta nelle apposite rubriche « Vcrba Vo– lant •• « cripc.a manent • e « La Fiera risponde• secondo l'ordine di arri,·o. Si prega pertanto di astenersi dai solleciti l,iA FIERA LETTERARl1\ ORARIO DELL~ REDAZIO E 11-13 dal mcrcolcdl al sabato Manoscritti, foto e disegni non richiesti non si restituiscono JlL JFIILA.>\. DJEJLJLA §JE'll~TJCA.~ i\.NA * Gli spostati di Miller Quattro o cinque anni fa Arthur l\tiller pubblicò un racconto bre,·e intito– lato Thc .i\Iisfits (Gli spo– stali) in cui. pur rifa– cendosi a personaggi qua– si western. riusci\•a ad esprimere con una certa efficacia quel particolare disagio proprio al nostro tempo che consi~tc nel lottare sempre per con– sen·are contro ogni evi– denza un migliore ricordo di noi stessi nel momento in cui egoismi e sconten– tezza invece ci soprMfàn– no. I suoi protagonisti erano un cow-boy che. or– mai tagliato fuori dal pro– gresso, lottava con tutti i mezzi per restare libero da ogni catena impiegati– zia. un altro cow-bo11 che perdeva il suo tempo nei rodeos per non ·restare m casa vicino ad una madre vedova ma troppo presto risposata. e infine un cx pilota militare che. aven– do perso la moglie. anni prima. era rimasto egoi– sticamente allaccnto al proprio dolore preferendo il privilegio di quel dolo– re ad un sincero amore per la scomparsa. * cli GIA 1 1 l,lJIGI Rfl,\i/)J Degli , spostati > insom– ma. ciascuno vittima d1 quella crisi che. più o me– no .e sotto aspetti diversi. sembra tanto infierire sui contemporanei. Il raccon– to non era forse tra i più felici di ì\Iiller, ma riusci– \'a a precisare, senza com– piacimenti letterari. dei caratteri e delle situazioni nè anguste nè ristrette. Ri– prendendolo per farne un film. e con protagonista sua moglie ì\Iarilyn i\lon– roe. !\Jiller ha dovuto ma– nipolarlo ampi:1mentc e si è ovviamente trovato nel• la necessità cli inserirvi anche un personaggio femminile. costruito su misura per la moglie. Quale personaggio. pe– rò? Una donna ancora im– matura. capricciosa e te– nera ad un tempo. egoista e generosa. triste e alle– gra. sconsolata. per un re– cente divorzio, ma presto dimentica di tulto ... una Ci· gura. insommn. che - a parte i rifcrimcnlj dome– stici cui l'autore certamen– te deve aver pensato - stenta ad inserirsi in quel gruppo di uomini , spo– stati> per più profonde ragioni. \.i si inserisce. na– turalmente. per moti,·i sentimentali e sessuali. ma fabbricandoli 1liller li ha sentiti solo in super. fice e ha faticato a farne i veri moventi della sto• ria: con il risultato che le vicissitudini di quel per– sonaggio femminile. pur ~:~~~d 0 ne1r:r~~ceh~:~ 0 ~:d~: brano spesso avulse dal contesto. anche quanto a clima. e generano nel rac– conto un certo equilibrio. Da. una parte, infatti. nbbi:1mo il gruppo di spo– stati perso nella sue dh·a• gai.ioni intellettualistiche (divenute :-ingol*mente più letterarie una volta trovasate sullo schenno}. dalraltra abbiamo quella donna che si agita. che cercn. che. una volta nuo– vamente innamorata. ten• t:1 di modificare la realtà attorno a lei. i caratteri delle persone che ravvici– nano. il loro destino. In loro vita. senza però en• trnre mai in vera comuni- cazionc con loro e facen– doli anzi sentire spesso estranei al suo mondo. come se addirittura capi– tati lì dn un'altra storia. A que:-to si aggiunga che :\tillcr. affrontando per la prima volta. e da solo. i problemi di una riduzione cinematografica. non C riuscito sempre. da buon intellettuale avvezzo solo aì $UOi libri. a liberarsi dalle sue origini letterarie o. almeno. a liberarsene quel tanto che serviva per fare un film libero da for– mule, da arzigogoli, da dialoghi eccessivamente , scritti>, da risvolti nar– rati,·i poco dinamici cd ~f~li~1:! ~~~i~f~f~ ~ 0 tqi~Ì primo racconto cui si è a_ggiunto. con altri fini. un personaggio di diversa i:-pirazione, denuncia an– che questi scompensi non inditrerenti ·sul pieno del mestiere cinematografico e finisce per lasciare in– terdetti e scontenti. Come di fronte a una composi• zione ibrida, frutto di am· bizioni eccessive e multi– ple. ma scarsamente ma– turate. Mostred'arte romane Si potrebbe pcnsnre che John Huston. resista. sin riuscito n riscnttnrc un te– sto del ,:enere. data la sua ben nota sapienza di nar– ratore. ma in realtà buona parte del film non rivela quasi mai la sua mano: so· prattutto agli inizi quando I personaggi stentano n precisarsi e i loro problemi ci ven~ono chiariti solo per •mezzo di dialoghi ver– bosi e teatrali. con un i.us– segu1rsi faticoso di situa. zioni statiche. Villoresi Franco \'illorcsi tiene alla • Ban::accfo ~ una pcr-.onalc di ben lrcnia opere, fra le quali abbondano i formati grandi. Non è il callo di dilungar– ci su un artista che onnai un po' 1u11iconoscono e apprcr.• nmo: ltmto piu che le opere in mostra non rivelano un impegno nuovo, unn ,·olont:°1 di andnrc oltre le !>Olu1.ioni rag~1un1e (qualche quadro :-embra addirittura riprc..,en– tato da precedenti per'!>onnli ). Villorcsi e fcnno a mm sua cromia nebulo!>J, ad ar– gomenti di\·enuti emblcmnti· ci, senza un evidente p:rndun– le approfondimento: il 1u110 calato in un empito di J)OC!<>ia che spesse volte. però, diven– ta manierata poc1ici1:"t.Se ,i esclude qualche piccolo pae– saggio veramente singoln1-e, slamo ai !>Oliti ,iali perife– rici. alle ,ccchic macchine, ai consueti omoni in palan• drana nera o con rombrcllo. Ciò dicendo non intendiamo diminuire la , alidi 1. di un pittore: vorremmo -.olrnnto s1imolarlo nd uscire dai !>UOi clic/rés., ad approfondire e nd arricchire la !>Un tema• !i~;~~ 1 :1ci~ ~rct\fio~~;r ~::1) essere di particolare inte– resse. Rot,ella lmen1ore della mu.!ticn e della poesia epistaltica, i\lim• mo Rotella in pi11urn ha tro– , ato i dicollas:es. i :,.ali\ det– to: • 1 collagcs hanno a,u10 una. ceri a fonuna: pcn:h~ non fare ade:.so i dtt:olln– s:cs? •· Che poi conlli,10110nel– lo s1nccare manifc,.ti dai mu- 1 i cd incollarli -.ulln tcln o su un cartone dalla parte op– posl, 1 allo : .troppo. trappa.re un manir~to, n un c eno momento. è d1,cnrn- 10 un ntto rituale, una ma– niera • di far proprio un a,;;pe110della rcalt:'t ogget1in-1 e M>Ciologica •· Ila :.critto un critico: « Strappare i manifc– llti dai muri è In sola con• tropartita. l'unico meno di protc:.ta contro una ~ocictà che ha perso il gusto del ca111- hiamcn10 e delle tmsfomm· tioni f:wolosc ... Perchc nttra– , cni.o il mnnif~to Incerato. Rotella mette sollo procc,– !IOproprio 1u11ala rcallà ,o– dolQiica, il prodotto dcll'at– ti\'ità. umana. il con~mercio del mondo... Rotella, ,torico della strada e della , ila quo– tidiana, è il testimonio luci– dissimo di una ci\'ilt:a lacera– la di cui recupera i bran– delli più segreti proprio co– me ili ul1imi brani di !>pa– ,alderia •. ccc. Temc\·amo che Epìst:.lli o Rotella qu~1a ,olla ,olc:.'-e farci piangere: imece no. si CIRO LIC. ? - Non si compiaccia cos\ baroccamen• te, giocando con le 1mmagmi, coi suoni pastosi. !>U'ani,ar– diti. inusati. Non u!>i ag– i;::cul\"i falsi (.-claudicanti mosche>, .-paslO!IO rimugi– nio >) insomma non nascon· da quel che ha da dire die– tro le parole grandi. La , cn• ta è semplice, il piu delle volte. Buoni certi p:lbsaggi. CES. sue., BOLOGNA - Mi sembrano piccol~ co~. sincere ma IUIIO QUI GABR. PETT.? - Violenza e confusione. Ne trai;::gafuori se stesso. ROSAR. RE}(, Salerno. - E' cos\ i]o\'ane: che mole d1 più dalla vita che ('occa ione di far versi, oi;::m tanto, a cuore pieno? La poc5ia co• nùocia più 1ardi. Se ne ac• dhcrtc sempre a farci ridere. Egli è un umorista non co– mune: sono i suoi cri1ici che gli a11ribubcono idee aJ)OCa– littiche. Rotella '>a che 11 dé– colluge :.In all'arte come la fotografia a un olio di p1-c• gio: décotla,:e e fotografia, infatti. non 1ichicdono qucl– l'intclligenza e quella fanta· sin che richiede l'opera arti– :-lica. Ava11essia11 Pre!lc111a10dn ~lino Mac- 1.·ari.C?ponc utm buona scel· la di quadri alla Galleria del Vantaagio il pillorc am1eno Alfon:,o Avancssitln. Padron'e del mezzo C!>pn!!,• ~~~•t;1 iro;~r::ea~:~t~rc ~~,~ campagna romnnn, dnndo i risultati d'una sen:.ibilità che non si lascia mai !>O\·crchin1-e ~W' 0 Ji~~~~ s~~~ro. ~~~i~o=, :-intctico: la franca •.tcsurn degli impasti; l'nnnonia to· nalc. scn·ono limpidamente a qucsla sua particolare e idil• linea \'isionc della \'ita e del· In natura nei loro aspelti più consueti. è ,·èro, ma anche elCO\Ì>. Un.1 cc1t;1 ,,ohcrc. d'altro !>ccolo, che potrà !lembi MC cli , edere in alcune delle sue opere C!>pOSlc, non int:1cca la ~ostanro pittorica di Avanc!>• sian: confrontare un ,uo qualsiasi paesaggio con uno, poniamo, di Costa o di Cri– sconio: !li ,cdn\ allora come la pittura del gio, nnc am1c• no (che lm ,;tudiato e , i,c Ferria11i Luciano Fcn iani, i.;ui.:c,po– nc nl •Camino•. dii.;c i.;hc le ,ue tele ••,ono una ..,ortn di dh·crtimcnto -.uperiorc per un uomo che non ha ancora dccho quale .,ia migliore co• ...,\: ,e Il cacciare. !>Camare la buona ta\'ola imbandii;\, -.e adorare la donna, ..,\! lcg• gc1-c un buon libro, !>C..cri– ,·erlo nddilittura, !IC dipin• gcrc •. Dopo quc,t.t conlc:.,ionc, che ..,en1ndubbio si commen· ta da -.è, a ,cmplice litolo in· fonnnti,o .ti:giungercmo che "i 1ratta di una pittura cn– -.orinna, tematicamente nor– dica e di gu!>IO:'tlquanto ge– nerico. Mo,wchesi Alln galleria • L•AJbatl"o• ha una pcr-.onnlc ante Mo· nnche!,i; una personale che ,.1.-ti lu lC17-'o In quarta del noto marchigiano dal pa,. ~ato 011obre a oggi. E' la !>Olitapiuura di Mo• nache!,Ì. d·ìmphmto clemcn• tare ma lntta con un facile e cordiale i,T\.1,;;to del coloro. Al– cuni quadri ..,ono piace,·oli, altri meno, Nell'insieme lo 1110:.tmnon hn !>picco: Mona– chcsi, quc:.to cosidcllo im cn– torc dellu .-1-ca1t;, poetica•• dcli'• tl!>lr:tlhmo• e di altre an~en,iln ,del,_gene.~, è upo dei p11ton mu ,ta11c1: da cir– ca 20 anni fa gli !>tC!,!>Ì qu;.1dri. VICE Alln fine. invece, l'un– ghiatn del Icone si fn scn• tire. cd C nel corso di unn lunga sequenza quasi W<'· stC'r11 che ci propone tulli i protagonisti in contrasto d1m-mte unn crudele cac– cin n un ~ruppo di cavalli selvaggi. In un clima cli tensione drammntica e di approfondimenti psicolo– gici degno di rilievo. 11n ~ poco rispetto a un Olm intero. Gli tntcrprcli, oltre n i\larilyn ~tonroe - che, anche se un po' umiliata, mostra di saper sostenere co,t svariate sfumature drnmmatichc. scntimentalt e -sexy lo porte costruita appositamente per lei - sono Clnrk Gable. arrivato qui :.Ila sua ultima fnticn e nncorn all'altcz1a del suo compito con un im– peto e un malinconico ar• dorc davvero esemplari. e ~lont1tomcry Clift. rigoro. so e sensibile come sempre. in l1aJia da molti anni) \CO· -------------------– ~a dopo certe rotture a\nn– guarclia:.tiche che ma1;:ari hn respinto mn che non ha igno- _ mto o :.otto\'ahnato. Perciò la pittura di A,a– ncssian è più moderna in :.o· :.tnnza di quella dei ~oliti • dritti > che iicorrono agli MOSTRE 1 APOLETA1 E * spezzatini. Ma11/redi11i Il manto, .mo Ero!- ,\lan• frcdini e:,pone alla • . i\lar• co • 3S quadri. Valerio Ma– riani, in \'e!>le di prc!ien1n10- re, ciln un pensiero di Leo· nnrdo: • 11 pittore che ritrae per pratica e ~iudizio dell'oc· chio, senza ragione, Ì! come lo specchio che in sé imita tulle le cose !>enia cognizio– ne d'esse•· Proprio cosl, an· che !lC il presentatore molto ~cntilmcnte tende a fare una t.'CCCzionc~r il Manfredini. La pittura trompc-d'oeil del suo presentato, Mariani la fo deri,·are dal Bnschenis e in ~~~~~ dpeN~~ad:;;intic~n~~~ La facccnd3. a no!>tf'Opare.re, è più semplice: basta rifcrir– ~i a iltian. M3nfredini, ap• punto, e uno iltian :,~ali– ziato da certo !>Un'Cahsmo alla Tamguy. VOLANT corgcrJ. da solo, Quando !>arà giunto il momento. GABR. OAl T., Frrcn:.c. La sua prosa secca. triste, nu– da, piena di notazioni. .. di :-corci, non e (ancora o p1u?) poesia. Ma in lei c'è un acuto narratore. Pro\i: si tro,-erà bene. Si libererà. Auil'.l,lri. SAL .\tlN. Rt.ggio Emilia. - Ha pro,·at o temi e senti– menti me.no eroici e mitici? Ricordi l'anno in cui , iYiamo. SANTO, Veneiia. - Lei - non è il solo - attende una rispos1a positfr::i. S'ac– contenterà di questo che sen– to di do\·erle dire: k sue poesie sono oneste, 1.,n po' ingenue? Molto è ancora da fare. soprattutto quanto alla forma. Mi :,cmbra buona, per ora. « Io sono un pit· tore •· 11 resto ~ deboluccio. Grazie della fiducia. CARONTE Cassinari, Al e Centro> una pcl"!lona• le di Bruno Ca:.!>inari, dc , ;.\ da un pac ..aggio bicolo– re e 0101 tihcato del '-t.5 alln lus!>urcggimttc .-Figura in .u.• zurro • del '58. ù1!>:.ina1-i C pittore che in– dagt\ nella !>O!>tan1 .. 1. delle co– :.e fino a rovesciarne all;t luce le !>t1Ut1urcpiù intime, i !>UCChi ..: le fragranze piu riposte. Il più delle mite quindi, la natura \! :.olo un pretC!ltO per una aperta n– cerca pittorica. L•interp11!- 1azione che ne da, !'.lifa scm· prc più soggeuh·a per cedere il pa!>!>O ad una fantasia .1c– ccsn che brucia nel suo ,or– ticc ogni scoria realistica, mentre l'allu:.ionc fulminea !li fissa in una immagine :.quillante . .-Fiori e frulli del 57, e Mare e palme• del 56 precipitano così. m un dialogo di struggente felicita, !>Ospcsi tra l'e\"C,c:arionc cd il racconto. Nella .-Brocca,. del 53, una intensità lirica pili raccolta e bruciante. Cassinari trac il suo mi– glior potere di suggestione da un colore che framum:. le fom1c, accentuandole cd isolandole, nel contempo. in folgori luminosi. . Anche di fronte ai ritratti. la immaginazione di chi guarda è messa in moto dal riverbero intenso e magico del colore .attra,·erso la sola cloquenz.:i di cui il mon– do del pittore acquista una probabilità plastica. Sul cano,·accio della espe– rienza cubista si di.Spangono le progrcssi\"e trasfonnazio– ni di fatti con1ingemi. in immagini di contenuto poe• tico. Nell'• interno \'erso !>C· ra > del 56, la seduzione di una materia trattala con rara maestria. La lucidità di una \"isione intcllctluale e la re• !lponsabilit:J. di una cultura sensibile ,;;i combinano con cerio cubismo aperto alle sollecitazioni della fantasia. Il suo riallacciare le fila di Giordano un di5eoni.o, là do,e altri lo a,c,·ano interrotto per !-1\'ilupparlo in :'lnnonia con il progredire degli c\"cnti, -.,pieia il \"J.lore e la lcgit• timità del pos10 di primo pìnno che Cassinari occupa nelfo pittura contemporanea. Edoardo Giordano, dello Buchicco, toma, dopo una lunga a!lscnz.a che dala dal– l'ultima personale al • Blu di Pnn,sia > del 49. a dar conio di sé nella cit1à o,c è nato. Frattanto hn tenuto mostre a Milano, n Venezia, a Firenze. La !>U3pittura di og1u cor• re su di un Ilio difficile e tc.!io. L.1 spinta dcll'irrazio• nale C vi\•acissima cd egli la conduce e la riduce agli c~trcmi. Giordano è !>Cmpre snkaguardato, in queste sue nuo\"e esperienze dispcrsh·e, dal il'.l,ISto. dall'intelligenza. da un certo umore ironico che, per personale 1irocinio e per tradizione, certo non glì difcllnno. E c'è una gu:.lo!>aduttilità, in questo applican;:i, che sa– rebbe già da considerare come r::iuorc positivo; ma naturalmen1c non interessa ancora !'arie. Una \·ena emo- 1h-a limpida e fresca. senza stanchezza, rorida e vh'3cc, ,·icn fuori da 1cle come fn. tonaco rosa, Intonaco 11apo– lcta110, Intonaco per il co11- 1•c11to. Ora Buchicco lenta una motivazione musicale. Velature di giallo. di rosso, di azzurro intervengono a modificare le superfici cstrc• mnmcntc sobrie e casti~tc di qucs1i «intonachi>. Li• mitandosi alla gamma dei ~rigi e dei bianchi, il pittore hn inteso svincolarsi com• plc13mcn1e dai suoi trascor• si, consumali con discreto plnuso e cordiale riconosci• mento all'altra sponda. LEA VERGINE Enzo Far.ioni: « Compo5izlone con natura animala,. A ROMA IL « GIGGI ~'AZI » * 1 L'ultimo arrivato dei prPmi dipittura A Roma, nel ra.ggio li1.nit:Ho cipato fuori 1.·oncon,o. Breddo, da Q.uclla sortn d1 cercluo che l>llr con una ::.un facilità ero– un ideale compa:...,o . tm<:cia maticn, Pirandello con gli og– tenc~do fermo centro 1~ pia1- ge11i scanditi \UI piano 1ibal- 1.a ,d1 Spagna. le g.allcne .l>Onplato, e Orni ioli. Stradone e COSJ fitte e -pletonche da d1- Fantuzzi. ,i :-ono p1'\!Scntn1i sonentarc chi , i si an_enturi secondo una coerente costan– co~ scarsa an-ertenz..1 ~1 \CCI- 1n di linguai:~io. In;. e_, nella .stCS!la mantera .. da Ma crcdi:,mo chc- 1a bontà ~~~t~~n~~~;P~~ttno ~ ,a,. dcll'ini1iMi\.1 non •./ da an– di prosperità - ca c~n n;:~~~ )i~t\ tt~;i1opi::~1;io'*:;~~:nd~·{Ì~ frcqu_cnZ:"l. - ~a P"?\'ocare I opere, qu:\nlo nell'impegno di dubbi Pili rag1one\'OII. porre di OUO\'O ;l raffronto nnj- Per Questo, quando ~uniche mo!IO - e m:.gari secondo tempo fa la scgretcna del unn con\.C111ione conviviale PfC!Tli~ ~zionale di .P.illura che, \e conO\ciut,l e apprc1- • G1gg1 Faz1• delle not111a del 1.nta in nitre ciii.a, come Fi• nuC?\"O- .e cronologicar:nente rcn1e o Milano acl c!>empìo. ultimo arn,ato - a,,·enuncn- non lo è 1an10 Roma - rnrti– to, nel corso di una cordiale stn e il probabile collezioni– e per alcuni nspe11i inu\ilal;l ,ta, cioè il pubblico, colto di ~i'an~e:0nz~n st0 ~!P 3 ~rn~~li~ 1e 111 rc~ \O!llll!..,a c~n ge1~ialc1r:1di~1c~– cault p g iJ IO, proprio nei momenti 111 ~a lista degli im,lt.Hi cr.i cui po11-ebbc apparire pili pla– piu lunga di quelln, ora, dei cato e meno assorto. partecipanti: qucst:'l intlnrn e Non c'è da battei-e !>Ubito -.011erranea polemic;-i, che per le mani e pnrlnrc della na– alcuni aspetti è in mppono scit:. di un nuo,o collczioni– anche. con .un certo .clif'!l,1 di ,;mo che affond:, d'impro,•\•i- ~:nuif~1~f~n~0f!~ii~. ~'rc~ii:;~so le radici 1.1ell'hu11.1us. sapo: mo dia s:\lc, spunii e sapori a roso e s~s1nn~'.1osodei p1att1 d1 questa prima ed irione. E se una cucma 1momata. C'è da ,i consideri che l'astcn..,ionc e sperare, im·ece, che una. nuo• la partecipazione "fuori con- vn rrequentazionc e un rap– corso " sono stnte soluzioni porto inedilo COll\"Oglino a "'!=~.Ile,per lo pili, dai figu~• profittevoli, ">Cambic,·oti cono– tl\1 - .e dalle loro ..,eudenc sccn 7 c. -- possiamo congetturare non troppo mncchinosamc111c che SANDRA ORIENTI UN AVVE MENTO NEL i\IONDO 1\·l SlCALE LONDI * E La ntiova ope,,.a di Benjaniin. B1·•iiten * dj UOLLO 1Ul·t•.IC~ La prima londinese del· la nuova opera di Bcnja– min Brittcn. « Sogno di una notte di mezza esta· te l,, è stata data alla Ro· yal Opera Housc del Co· vent Garden il 2 febbraio J-961. L'opera era stata eseguitn per la prima vol– ta dall'Engllsh Opera Group al Festival di Alde– burg. nel glusmo 1960. sol· to In direzione dell'autore. Concepita in origine co– me opera da camera. do· ,·ette essere adattata per la produzione di un gran– de teatro. dovette cioè es• sere tt tradotta :o. trasfor· mata. in altre parole, in un vero melodramma. e prodotta in grande. con !-Cene e costumi disegnati dal noto nrtista John Piper. ed un'orchestra completa diretta dal nuo,·o diretto– re musicnle del Covcnt Garden. Georg $citi. il quale dirigeva per la pri· ma volta nl Covent Gnrden. Direttore delln produzione, Sir John Glelt{ud. La ~rn della prhnn la Royal Opera House er.n grc· mila dnl primo nll'ultlmo posto. cd Il pubblico rlscr• bò all'opcrn calde ncco– glicnze. Purtroppo l'nutorc. colpito dall'epidemia di inOucnza. non potè essere present<>. come invece $i spernvn. Brlttcn ha riscosso un altro indubbio succes– so con In sua più recente "COrribandn nel regno del– la fan1asln shnkcspearlann, e ha plenamento approfit• tnto delle possibilit:\ or• Certe acl un fontnsioro commento musicale dalle maligne mncchinnzioni del· IC' Fntc, dnl litigi e dalle incomprensioni delle due coppie di nmonll e dnlle burfonote di Nick Bottom e del suol nllegrl compa– gni. ti problcmn consl· stevu nelPlntegrnr<" qucst i tre diversi livelli di fanln· sin, di romanzo e di Car· sn. C' n<"I tro\'arc per ognuno di essi l'approprln· to equivalente muslcnl<". In complesso lo spartito di Brlucn vi riesce, bcnch6 Il grottesco sia talvolta lcg· germcnt<' troppo ncecntun· to - per C~'Cmplo ncll\11· timo atto -. nel quale \'lene dl}ta forse troppa importanza alla scena buf– fa che precede li calar del sipario. :\1a in un'opera è la qualità della musica che conta. e sotto questo aspet– to il « Sogno » deve essere considerato unn delle più felici opere di Brl1ten. Rap– presenta. soprnttutto. il trionro dell'equilibrio in un'epoca in cui impazw lo !sperimentalismo mu!=ic-nlc. e fornisee la pro\·a che.- ad un comp('lsitore di fantasia è ancora possibile !-<:rivere musica fantns.iosn ('ntro I limiti di una normale to– nalità diatonica. Onl p1·in· c-lpio alll't fine In melodia !'COrre. e rtbbondnno nc-<·or· di comuni Lo spartito del " Sogno di una nott<' d1 mezza estate•, è in rc,,lt.1. una rivendicazionC' d<'ll'ar· monia. qualità c!ie nella mu!lica del nostro t<"m))O b:-illa più spesro p<'r la sun ns:-cnzn. Nella distribuzione del– le parli. in principnl<' in· novnzic-ne è la ,;;ccltn che Il compositore fn di un:\ voce maschile alta. ossia di un contro-tl'nore. per 111 parte di Oberon. Nella pro· duzlone del Co\'f'nt Gar· dcn questn ruolo è srnto sostenuto do Ru~scl Obcr· Hn. In cui voce si fondc– v:'l. ma non t-ontrnst:wa con la chlarn e purn voce di soprano di Joan Cnrly· le. che impersonava Tltn· nln. Ottinrn Irene Snlf'm· kn nella pai le di Elf"nn. C' cosi pure l\lnrjori" Thnma, in quella delln sun rl\'nlc Ermlone; il quortetto d<>,1:li nnrnntl era completato dn Andrè Turp e dn Louls Quilico nei ruoli di Llsnn– clro e di Dcmclrlo. Gcrnlnt 1::vans è stnto, vocalmC'ntc e scenicamente, un eccel– lente Botlom, portnndo con umoristica rassegnn· 1iono la si.rn testn d'a!llno. A Pi-rmill Trccu C'i'n nr!I· data la eoreograrla: scoln– retti di Londra hnnno lm– personnto le fate dC'lln ,;uardln del corpo di Tlta– nin .e Gcorg Solli è riusci· to u trarre daJrOrchcstl'll d<'I CovcnL,. Garden suoni incantati. II libretto. che ~cgue strettamente Shake– !-peare, è un adattamento di Peter Pcars e Benjamin Britten. 11 " So!:no di una notte di mezza estate• è lanciato. C'd è già stato prcnotnto da qua!;i tutti I prindpali teatri lirici eu· ropci. Ha recentemente avuto luogo un lnteres:-ante av– nmimenlo. il quale illumi· nn una dclle ramificazioni della \·ila nrn!'icale brltan· nica: il primo fra trenta gicwani a!-p1ranti-dir('ltori cl'orchc ... tr,, (:!tcelll f:a un tv'ntin.tio d1 1~cr1tti) !uro• no po-.ti alln prO\'a alla pre~nzn di un gruppo di cmin!'ntl mu..,ii+ti. fra cui dir<"tlon ct·orrh!'•:rn ramo– .. j l·nmE" Sir Adr:an BnulL Otto Klcm))('rf'r e Carlo -;\t:.r1a Gmllni. Pt":- parte– cipare nl concorso. orga· nlnato d.111:.SOC'ictà Filar· monicn. i cnndlrtati dnve– ,·nnn non avrr t·nmpluto i 36 nnnl ('~scrt• di nazlona· lilà brltunnk•n " fl\·Crl' po· rn e-:p('rÌf'll1ll di dirczinne in pubblk-o. I candidati rhe ;1frront1wano In prova dO\'C'\'nno dirigere l'On:he· stra Filnrmnnka in un o:-n,:rnmmn st"!'llo In pre· C'<'dl'nzn c t·ompf<'nrlf"nte dr-ctic-ipNzi (di cui tre as– <.e~nntl nd o,i:ni direllore) fra cui broni di music-he t•omc la Qulntn Sinfonia e il Qu:'lrt" Concerto per Piano di Becthnven. e il Cnnt·C'rto J)('r Pi.1no e la Prinrn Slnfonin di Srhu– mann Per di più In pro,·a VC'ni\•nC'"f'.t?Uitnd:l\'nnti al· le IC'IC'c-nmere negli studi lclcvlslvl dello BBC. Nel programma Monitor. tale eoncc>rto è ~tnlo etrettuato Il 12 marzo; In scttiml'lna succe~slva I tre vincitori si sono divisi li podio del di· rettore In un concerto pub· blko che l'Orchestra Filar– monica ho dato alla Royal Festival Hnll di Londra. Data la carenza di ingegni In questo campo della pro· r~ssionc musicale, Il rlsul· lato di questo lntercssonte esperimento ern nttcso col maggior lntereMc. la composiz1onc dclfo giuria ----------------------------------------– (composta oltre che dagli ono– rc\·oli Cnmpilli e Falchi, dalla Bucnrclli, da Ceschi, Mnltc.,;e. Ponente e dalla Viao) e l:1 patrocinante collabora1ionc JIJ>'..8\UTJB: * li Jl'II','\\ Il, 1[ i\\ della Gallcrin Numero, pote• D rnno a,·crc gi. dnto, in Unca t~1i~~asct;tì· n 1 t~e~;~~~;:intt:ri: a Salerno a All ino · All accari lici per un:\ scelta. Cosl, i1 milione del I pre– mio l'ha prc,;;o Corpom. un bel ·nome' e, in fin del conii, anche un bel quadro; e le 1rcccn1ocinquantamila lire del .!iccondo sono toccale :id Achil– le Pace, con il \UO 'llinera- 1io 8' che ripete ..,en1a dub– bio un "-UO · filamento ' di gu,;;10, anche "-C il linguaggio scmbr.t farsi un po' e,;;tenunto. Che QUC!olcpareti siano le più adatte ad nccoglicre i quadri di una mo..,trn. non può dirsi. e In colloc.1 1.ionc risulta un po' affatic.1.ta. cost come la co nte mplazione: i quadri su due ordini, o trop• po alti, ad esempio, non si godono. Ma la fon .. , di con• \inzione ad essi affidata e, oltre che nei dati intrinseci, nelln possibili1à di fissarsi con ostinazione agli occhi di chi. tra un:\ forchcllata e !'nitra, vaghi con curiosità. con :.us– siego, con presunzione o, an• che, semplicemente, con buo• na volontà. ciò che è più auspicabile. ri\"Olgcndo l'at• tcnzionc a quelle desuete dc· corazioni delle pareti, av,· e1.ze più che altro, alle o mbr e proiettate dai saporosi festoni pensili di nature morte •vere•. Per quanto qucs1a prima edizione del Prrmio non ab– bia presentato opere cccczio• naJi e si offra con un livello di Qualità equilibrato e un po· co monocorde, pure più d'uno dei quadri presenti mcrilercb· be di tro\-arc il proprio cliente, di figurare in una buona col– lezione o di avviamc una: il 'Tatuaggio' di Turcato, di una graffa un po' convulsa In fan– tomatica ·cd evasiva figura di MandeUi, l'orditura ostina– ta del 'Gesto n. 19° di Cara– ceni, la costrutta e scagliosa composi:~.ionc verde di Monta• narini, r« Immagine centrale• di L::i. Regina che ha assorbito senza clangori la fissità di certe possibilità della luce, la 'natura. ar.tica' di Rarnbaldi come tramata con bagliori cn• Lro un'armatura ferri&nn, il gus10 dell'elegante e colta scrittura dell'Accardi, i sc&ni del!'• Assurda violenz.1.• di Pe– ri.Ili, I i remoti e un po' em– blemalici reami pinorici di Ac– calino, un tragic.o robot di Nigro. E se ne \'orrcbbcro rammentare anc.ora molli, pro– prio perché, come s'é detto, il clima della mostra è piutto– sto equilibrato e non dà adito a sorprese: questa primn edi– zione del Premio ha avuto più l'aria di una sintclica verifica che il timbro di una effettiva, indicativa audacia. Tra coloro che hanno parte- 1 cll'amblto d'una ripresa artistico. che \i .t\'\ alga dei ,uoi eterni tcnnini - foori in comples!>Odalle ubbricatu– re dcllla moda - segnaliamo una mos1ra di cinquanta pit- 1ori nel pcri.!itilio del Teatro Comunale di Salcmo. T:.le mostra è una scclt:\ di au1ori e di opere, condou., ~cnza pregiudizi. con criteri \tretlnmentc cs1e1ici. ·ono in e..,;saJ?rc5Cnli ani~ti della ge– nerazione meno giovane come ~~r~s~.nicu1~rPlf~~zi~~so~rN: ci: alcuni validi rapprcscn- ~~;~o ~~:~,! ~r;.~~~t:1r ci~ paldo. Cigolii, Cuttuso, Mac– cari. Marcucci, Montanarini, Omiccioli, Purificato; un ccr• to j;lruppo di giovani giunti alla notorict.\ come Attardi. Cuaurr::i, Posabclla, Sarrn, Tabusso. Villorcsi e altri che alla notorietà - con possi– bilità \·arie - tendono cvme A\'ancssian, Filibcck, Marino, Macera e Trivelloni. Abbiamo ,oluto citare, al meno in parie, i nomi tanto per dare un'idea d:I fo•cllo accidenta10 della mostra e dell'orientamento non settario del gusto che ad essa prc.,ie– dc. Difatti t: luogo comune - e in pane C anche vero - che l'astrattismo, arrivato in Italia dopo un cinquantennio dalle e capilnli > dell'interna• zionalismo, letterario e arii– s1ico. sta impiciando un \'Cntcnnio pc:- finire. nelle no– stre città e concludere nel ri• dicolo il suo ciclo. A Salerno. in\'ece. con questa mostra, si va oltre l'astratto, poichè ~~o;gn ~~~~ if~ fj~~~iia~Fm= prcssionismo o al naturali– smo, ma denunciano l'espe– rienza astr:it1a in qu:llo che ha avuto di più consistente come esigenza di rottura. C'i• tercmo, tanto per intenderci, Paulucci, Rambaldi. Moma– narini. Vang'Clli, Cclibcrti, Fantuzzi, Picinni. ccc. Una mostra, Questa di Sa– lerno, che fa meditare, quale: segno di una ripresa della \'era pittura: il buonsenso mediterraneo che riesce scrn• prc a spuntarla sulle trovate ~~~istichc~~i d~~i~~1i i:c:a~~i centri culturali. Fare gl'impegnari e gli an· gosciati può essere per un certo tempo soppor1abile, so– stituire al cfare in senso pro– priamc:ntc artistico> delle tro– vate bislacche può anche di• vertire, .se non addirittura * di ,ausl!JP(li~ ~(.)IOH'i'l~O anascinarc, chi ama tulio ciò che appare :.candali!>tico; ma, come non è sempre quarcsl• ma, cosi non può essere sem· pre enmc\'ale. 1 sacchi di Burri o i buchi di Fontann hanno ormai il snpor..: delle barzcllcne troppo ,ccchic. Tanino Chiurnzzi comine1.1 a dh·cn1arc l'uomo delle !->Or– prcse. Lo ritene,•amo annoia– to a continuare a dirigere la ~Ni~!~~~~J~~~~il:_ •c~~;•L~·:1; sorpre,;;a di Pasqua - ris1,un· tare a Napoli con un':iltra galleria d'arte. Già da qu:d~ che i,cllimann funzionn una • \'ctrin:'l • partenopea di Tu– nino. Gli amici che son sohli passare d.1 lui n vi:\ del Ba• buino la mattina per far:si o!Trirc il caffè, adesso non trovandolo. possono recarsi a :i.poli e giunger\'i in tem– po per il pranzo (o<:;piti di Tanino). Nella nuo, a galleria ehiu– ra1.ziann ammireranno unn personale del più celebre ma– go-pittore della nostr3 epoca, cioè di Mino Maccari. con un piccolo s1uolo di .-maeslri • Jcll'Accadcrnia di ~apoli, che non ha nulla a che spartire con Maccari, ma che sta n Quale indice della squisiti:u,;\ (e della scoperta furbizia) di Tanino. Maccari, inlcndiamo dire, non sopporta ,•icinanze: dov'é lui, domina; non consente (:hc altri, pur hr.t\ i, pos\a· 110 C.!tser Pl"'C!iin cOn\ider-.i- 1ione. Perciò la gnlantcria di T;.lllino lii è Mlst;uvinlmentc ri!>olla in un !>acrificio dei « macslri • napole1ani. Ma, per fortuna di llllli. <JUe~IO a Napoli non sa1-!1capilo. Na• poli e la ci11t1- pc1 ,iltro hcl– sima e di\'crtcntisslmu - In cui ba!>ta lo sdegno di un :,e• diccn te pittore dal nome Epas per decidere un nobile collcr.ionista a non compr.1re alcune opere c:.cmplan di Cn– sor.tti e a tenersi cnri i c:1ro1• mcllosi quadroni di un certo Nicolas, che fu buon uomo e pessimo artis1u. Mr,ccari, pittore ariostc!>CO, che alla Cclicità della tro\'ata unisce !>empre h.1 proprieta del dipingere: ql1csto artista c.!ilroso nella composi1.ionc e nella cromia, che ironiua (perciò ariostesco) il mondo che nel suo intimo ama; que· !->IO artis1a che vuol dissimu– lare nelln smorfia la malinco– nia dei suoi Arlecchini, non t: per I~ Napoli di ogai. Una Napoli - ad onta dei suoi cosidc11i astrnttis1i. d:. Ca• iati a Spinosa - ancorntn ai falsi di Crisconio e alle \'eri- ~~~hc ~~wc:~~ ~}r~~ i:'~~d mostra il foyer del teatro an Carlo a un pillorc commer• cialc di cui non ricordiamo il nome e per l'occasione fonna un comitato presieduto dal• l'crn. Leone. che non è in grado di orgnnizzare manifc- sta,10111 nrti!>llchc di re.spiro nazionale, c-hcconfonde ,\1an– cini con !rolli, che .mcorn oa• gi esalta Morelli e !li annoia di Toma (come Recnn,111.che ancora oggi, acccua il conte ~lonaldo e mal supporla la gioi;:. del liwllo Giucomol. Due !>Oliuomini a ,lpoli, Ira quelli clic cono~inmo, po– trebbero ,ermnenlc :"tppn!a.n– rc la pre,en1..1 di Maccari e giudic:1rl.1 per quella che c!>:.a e: un a,·vcnimcnto artrst1co eccezionale, E questi due uo– mini si chiamano Edoardo Oc Filippo e Vincenzo Ciardo; ma il primo non è qm:i!>imai nel– la \U:\ cillll e torse non ,·edrà. lu moi,tra. il secondo non può !>lllentire la condiscendenza con cui in Qua~i ti/I diario ha tr::1ttato tipi e macchiette na– poletani (trn i responsabili dell'attuale ..ituazione). Perciò !le il solito Epas si prcseruerà. col solito nobile e dirà ad al~ 1.1voce - presente Ciardo - che Maccari non \'aie nulla Ciardo non poli .1 che rodersi dentro dalln indignazione e 1:1cerc. Del resto, anche se dovesse protestare, sarebbe controproducente: Napo I i. purtroppo, darebbe torto a lui e ragione ad Epas. Maccari e Mornndi. che noi 1it<;niamo i due maggiori pii– ton rapprcscnt:inti aspc11i di– ,crsamcn1e \'ilali della nosLrn epoca, a Napoli saranno vh•i e prc!'.lcnti fra un St..-colo,cioè qunndo gli Epa!I, per risorge– re, dovranno a11endcre le trombe del giudizio univer– sale. J1 pittore Remo Drtodl.11 alla Pndawer Gallcrles di New y ork (al centro)

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=