La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 12 - 19 marzo 1961

Le nchles1e di giudn10 che giornalmente d pervcna:ono, troveranno nsposta celle apposite rubncbe • Vcrba Vo• lant •, • Scripta manenl • e • La fiera risponde• secondo l'ordlne di arnvo Si prega pertanto di astenersi sJal sollecltt l,1A FIERA LETTERARIA Ul<AKIU Ul:.U.A Rl:'.DALIUNE ll-13 dal mercolcdl aJ aabalo l\fanoscrtttl, tolo e dlsea:n• non rlch!2~t1 non 11 re 1 Ullulccono IL DE.ILJ[,à. SETTJC.Nl..ANA * NO STUDIO 01 GJUSEPJ'J~MAllCHlORJ * Ilbuio ncima alle scale Artisti d'avanguardia * * Jnv1to al dialogo (Contlnua~a paJ. 31 •tinQ criltitmQ, oll,. t wn ze religiose P mQroli r-lw presiedono alla .nia r,1tn MmP alla t'ita di Wth e d'ognuno>. J1"n •rro cli Brnl'dPttQ Cro– rr in alr11nP formulr che coffocanf.l rnrll' in una 1f PM complf'tomente e.dra– nen a q,wl,uui r:erìtà e ml)ral, OrbPne tale posi– z11.>nr h, r,rai·e torto di non tenr,r mntn d,i cam– rn "" pt>rrQrto dnl pen,,e– rQ ·rocwno, PPr unn 11tn rsnt• ,.,mprenK11)ne. non , 'JY>Ulbrlr dilgiungcre la r,mmitira mpQ.dazione d,t Crore dai i;uecenivi 1oi- 11,1pp, durali 1ino alla ,ua rnQrte Mentre nella prima ,,per!J Il prmripio deU'auto– nf)rn,a dell'arte era c,pres– tJ n trrmini rhr potreb– ber,J e11ere lecitamente in– terpretati nel sen~o di una rrra e propria .11eparaz10- ""• succeuit"amentf'. inve-• t·1•, nel .ragq;Q e Il carntl,.re dt tQtahtiz nell'espru.(io– ne artistica>, J'autQTI' 1cri– re elfpre,samente: e Fonda– mento di r.,gm poe~w P la penmw. t.1mona. e poiché la persona umana ii compie nella mQral! ta. fondamen– ti) d, <Jg1u p,,e.r1n P la c,,,cwnza morale > ,li f~IA1\1 IJIJIGI IUJ1IIJI di Gt:JDO PEIWCCO Camilucci incalza: e Br– :ogna che ,i riconduca fl'artr1ta) fuori dPlla ,te- Il teatro e il cinemil an~losassoni hanno .sem– pre studiato con intcrcs:-c vivace i problemi della fa– miglia. E da anni ci hanno offerto sull'argomento dei quadretti ora ironici ora drammatici che son rima– sti addirittura es'cmplarì Non c·c così autore che si rispetti cui sia sfu,E,1rita la occasione di trattare al– meno una volta un tema tanto diffuso cd apprez– zato .. Fra i molti. \Villiam In– J!e cui son cari i contrasti psicologici e i problemi intimi (anche se. spesso. affidati a casi limite): an– che a Roma. tempo fa. si rappresentò una sua com– media di ambiente fami– liare. Il buio i,i cima alle scale. un testo sottile e intelligente. tutto accen– trato su una crisi senti– mentale cui. dopo molti anni di matrimonio. arri– vava una coppia non pjù giovane di sposi soffocati dalle ristrettezze finanzia– rie e dai rproblemi non semplici dcli' educazione dei figlioli. Un nulla. in quella situazione. rischia– va di rompere l't1nione. e per sempre. ma un inci– dente toccato a uno dei figli faceva nuovamente sentire la necessità di una solidarietà ,più stretta e favoriva fra i coniugi de– finitivi chiarimenti e defi– nitive comprensioni. L'interesse del dramma. oltre che dalla fertilità con cui InJ?e ne aveva analizzato i protagonisti. i loro contrasti. i loro non facili caratteri (lei era una donna loj?orata dalla rou.– tine domestica. lui un la– vor3torc ,2rezzo e un po' superficiale cui un'improv– visa intcnuzione del ·la– voro suscitava reazioni quasi disperate) era dato anche dall'epoca in cui la azione si svolj?eva. quel 1920 cosi vivamente de· scritto dai romanzi . di Scott Fitzgerald. !'eta del– la crisi. cioè. e retà del jazz>. il periodo bruciante del trapasso da un'epoca ancora azzimata e bor– ghese, tradizionalista e conservatrice. a un'epoca scapigliata e modernista, eccentrica e e Jibera >, go– dereccia e maleducata. Le crisi di quegli anni certo non erano studiate con l'esattezza c. soprat– tutto, con il preponderan– t,e interesse con cui le con– siderava uno ScotL. ma costituivano comunque il sottofondo psicolo,2ico di molti persona,e,ai e. in un certo senso. attraverso la cri.si ienerale, motivavano o, alm eno. spiegavano. le e-risi individuali. Portando questo testo sullo schermo. Delbert }\Jann (un regista che. come lnge e tanti autori <l'America e d'Inghilter– ra. ha cari I temi familia– ri. le tranches de vie, le rievocazioni realistiche cli fatti minuti e quotidiani) ha messo un po' da parte gli sfondi 1920 cui tanto aveva puntato r autore teatrale - pur conservan– doli quanto ad ambienta– zione cd a costumi - e ha soprattutto messo l'ac– cento su quello che forse sentiva di più. il nucleo centrale del dramma. cioè. il contrasto fra i due co– niugi. la loro grigia vita quotidiana, le loro crisi intime e t>rofondc. i lorO piccoli travagli d'o,2ni ora. B film, cosi. perde di ricchezza evocativa e non risuona più (almeno in modo preciso) di quegli echi 1920 che sulla scena portavano non solo una sug.~estione esteriore di 8Cenografic e di costumi ma anche una più intima. di mentalità e di stati di animo; è una lacuna che certamente gli toglie un valore non indifferente di « Studi Romani » ,e Studi Romani ,. inizia il !.UO IX anno di vitn con un fascicolo illustralo da 16 tavv. f. t. Esso si apre con un ar– ticolo di G. Lugli su La Ro– ma di Domiziano nei versi di Mar:.iale. e di Sta:.io. Se– guono uno scritto in latino di O. Tcscari, Dc be.aro 1/ie– rouymo qmmt Rufinus ad– versarius pro viro mendaci ltabuit: un contributo di R. Averini. Dipinti romam nel se.e. XVL/ ndla Cattedrale di Salvador. documento psicologico. ma, non lo priva di tutti que– gli interessi umani e spet– tacohiri che il testo tea– trale. indipendentemente da 11 a cornice d'epoca. chiudeva in sé. Quello scontro. infatti tra marito e moglie. dovu– to a incomprensioni da nulla. a minimi cattivi umori. trova anche sullo schermo - grazie alle cure realistiche di Delbert l\lann - un s~10 degno riJievo e in molti punti conQuista lo spettatore a un'attenzione persino com– mossa. Certo il peso del– l"opera teatrale non di rado si fa per sentire nel– reccessiva lunghezza delle scene statiche. nei clialo– J?hi troppo diffusi. nella ovvietà tutta approssima– tiva (e di mano molto meno felice) con cui son costruite le scene e al– l'aperto>, quelle che nel testo scenico mancavano e che qui sanno troppo spes– so di mezzuccio p_cr usci– re dalle strettoie del pal– coscenico: comunque il clima emotivo e dramma– tico delropera C reso sem– pre con sicura efficacia. i pc-rsonaggi son disegnali rile posizione del ribP.lle, a con garbo. con viaore, non 11 Un merito solo - dice rcno sicuro e s'arrida :ul cli un credo artistico che pre-futurista. di prepara- intendere che il ,uQ de•11. di rado (quando serve) il Dtirct, lo slorio~rafo dc- una specie cli ottimismo preci!òa la posizione dello zion~. mtcrc~i-;, meno. Tra no non puo legttltmamente per.sino con una certa ar- gli impressionisti - i po- scientifico. scrittore. le molte idee di Boccioni maturare che entro quett! 2'Uzia e il ritmo del rac- steri non potranno negarci. Sono ql:'eslc le prime im- < Il metodo e la scelta !'.-~ritte s_u lettere o su ma- confini: t'eiprenione delta conto - a parte l'inceppo quello di una ricchezza mai pressioni 111nanzi al nuovo e dei nomi. dice :\1archiori. n.1festi._ importa a :\-larchio- interioriu.i entrQ una vita a volte un po' insistito vista di tentativi e di pro- fondamentale volume cli potranno essere buoni O n di fissare quelle ~he ,han- comunitaria>. della cadenza teatrale _ ve>. La . ~toria dcll"ar~c Gi_useppe Mnrchi?r.i _pub- cattivi. ma certamente per- n~ un_ ~icvllo per 11.doma- Daniel-Rop.t riprende il ha quella disinvoltura che moderna d1v1cne sempre p1u bl1cato dalle Ed1z1on1 d1 mettono di uscire da una 111 e s1 incarneranno m nuo- motivo ricorrente nell 11 ,u 11 consente di seguire il film personale, s'?ddentra. ~cl ~omunità ~ Ari~ I! Arli~ti preoccupante , routine>. ve _opere d'arte. fatte da dialettica: , l'arte fn cor• senza foticn. senza pause problema dcli essere d1 eia- d a·vanguardia m I t a L t a Permettono anche di uscire altri dopo la morte del p1t- po letteralmente con La ci.– pleonastiche. senza Crat- sctm artista.- con una sccl- (1919-~950)._ Edizioni di C~- dalle vie obbligate della tore. Seven~i ci vien fuo_n viltà: la e!prime, ed e.sprt– ture. ta che_dobbiamo rare ilorno munita. l\-Iilano. 1960: Li- Propaj!anda. cioè della con_ tutto il. su_o bagaglio mendol.a, l'aiuta a prende- Concorre a tanta climes- per giorno. Se per la let~ re 15,000). _ grande nemica della cultu- raz1onalc d1 111stancab1le re coscienza di sP >. e nn- sa e nitida fragranza di tur~ di un.'opera d'~_rte d1 Gli_ a_rtisti tr:it~at1 sono ra. Bisogna avere il massi- predicatore: • ~gli ha vo- coro: , Agli occhi di Qgni impostazione e di dettagli oggi no~ s1 potrà p1u ado- Bocc10111. Sever1111. Carra, mo rispetto dell'individuo luto sempre d1m:>str~re a criltiano coicientP d~Ll~ l'interpretazione fclicissi- perarc il linguaggio e il Sant'Elia. Russalo, Balla. nella sua complessa struttu- se stesso la legit~im1tà d1 1ue vere origini ,pirttual, ma di Dorothy ~le Guire metro us3to per un'opera Soffici. De Chirico. Moran- ra psicologica. nelle sue ogni tentativo._ rcg1onandoc1 e dell'eiigenza della .sua nelle vesti della moglie: d'arte antica. tanto più si di. Savinio. Rossi. Martini, esigenze intellettuali e mo- su, srn pure 111 termini fi- fedeltà. L'arte non p P nQn una figurina composta e dovril tener presente questo Magnelli. Soldati. Licini, mli>. losofici un po' improvvisati. potrebbe nsere •n alcun dolorosa. fragile e mode- principio nell'impostazione Prampolini. Rosso, Siro111. N .· 1 . tta dunqu d. E il gusto del ragionamento ca.!o un gioco gratuit"· sta. espressa con grazia di un profilo storico degli Spazzapan. Scipione. Per- 01 \ 51 -a 1 J ll'a t m~ / stesso ha la meglio sulla una :tpecie di fiore pw " soffusa e viwi. senza inu- artisti nel nostro tempo. sico .. Birolli. Via_ni. Guttuso. ~~a it:if:~a. ;crch/ appuit~ fantasia: donde: il tono ~1- meno profumato che na$cr liii mistificazioni. Al suo Si tratta dunque ora di Cagh. i\lorlott,. Morem, la .storiograha pretende una st_ac~ato delle mt~rpre~az_10- 3u; margini deUa ch:ilta fianco Robert Preston. un compiere delle scelt.e e dei Santomaso. Vedova e Afro. sua routine, ma di una se- n1 d1 certi _schemi cub1st1 "· Il terzo tema del oolll) marito quadrato e corpo- tagli di un tessuto connet. Ogni lettore potrebbe ag- rie di e sag~i > che con lu- O~n1 cap1tol_o del volume quio li imperniava .sulla so. asciutto e tutto solido tivo _di -~ultur~ che ~a i .r!- giungere o. togliere. cd cide intuizioni penetrano ci ?a un profilo di ciascun criti("O ,l'arte. NPlL'inr1to vigore. Evc Arden. Ange- flessi ~1u van. ed 11 ~nl1- ognuno e chmmato ad una nel vivo di alcuni aspetti artista, poi un Jarg 0 com-. al ,~1alogo 8i era scritti'}: la Lansbury e Shirley co è chiamato ad esporsi con scelta: ma una scelta. com~ essenziali dell'arte italiana ment.o ad alcune Opere a.c. 1 < L 1,~contro_ fra il mon·d" Knight. li _peso della sua persona- tale. ha. valore 111 quant~ e dal 1910 al 1950. Il < sag. canto a_lle tavol~ a colori. e,tetlco e il mondo etico II technicolor - né hta ed anche con la sprc- tenuta 1n una ben precisa gio • ~ più libero per sua e quindi una sene di scritti no,; deve essere la r,sul. troppo audace. né troppo giudicatezza delle più per. linea estetica. che coinvol- natura e assume 'perfino i dell'artista, un breve saggio tante di un nutomat_1co ovattato - .((iova alle sce- sanali ipotesi pur di esse- ge tutto un modo di vedere colort ·della passione nella bibliograf1co e l'elenco del-1 precetLismQ morali.-'ttco, no.[l:rafic 1920 e ai costu- re aut~nti~o, piuttosto _che e_ di essere come Marc~io- trasparenlc prosa di :-..Jar- le principali opere dell'epo- ma ':' nat1_tr'_1ie co111:eryen– mi di quella moda cli tra- appogg1ars1 ad una 11lu- n sa fare da par suo. Essa chiari ricca com'é di umori cr. prescelta. za d1 uomtm, che nella ri– passo fra l'anteguerra e i soria obie~tività cl! storico, infin~ n?n e s?lo anal!si d! perso~ali: essa si trova I capitoli più belli, a 110_ 1 e_e11.cl~cazion~ dei..dirit_lf ar– tcmpi moderni. che cammma su d1 un ter- creaz10111 altrui. ma smtes1 dunque dalla parte di Bau- stro parere. sono quelli dc- t!ttlct ~~gtr?no esprimere ------------_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_-_::;------------ delaire e di Apollinaire. ma dicati a Gino Rossi e ad Ar- l integrita_ d_1 u~a nta. s_en. •· si imposta con un nuovo turo Martini: per Gino Ro:s- za osses~iv~ ~,af_rarr:mi o metodo di montaggio. lun- si si tratta di una messa a aberr~nr 1 • l11nzta?'.o?t ••: gamente studiato. per an- punto doverosa. ·che ~1ar- Scrt1tor1 e CTtt_tc1d1 di– dare diritto allo scopo. chiori può fare con cogni- vc!"sa preparazione ed [ LIBRI :O' ARTE IL rafJMntl) fra la pnma P. la suceP.uit-a ,mpo,rnziG– r.e delìnen una .tcolta de– ci11rfl Se l'ho determinata i' Cr,Jce pa.uandQ dalla netta dutrn::ronp delfarte dallo mfJrale alla fusione delle due en11tti. ta11to rar– rebbP. che ne prt>nde.,isem atti) 'luantt ,,pPrmw. ,ia rwre con diverse funzioni, nel mQndo dell'art'! Da·Mancini a Alcum capitoli. tra quel- z1one cli cnusa. dopo I mol- o:ientamento si sono am- s e e lo dedicato alla < Premes- tJ studi cnt1c1 che ha ded1- piamente soifennatz su sa:. e quello dedicato alla cato al pittore dai 1933 ad q~eS!o aspetto della que- clpl one ,•conclus1one> sono desti- oggi Martm1 è 11 p1U wa{. Shone. . nati a tenere ; legami tra I ferrab1le degh artisti del Petru~ellrs indica ne .. ll•. van• artisti· Martinetti e nostro secolo e solo una preparazione /iloso~ca .il il Futurismo. 1 1 Mamfesto lunga e meditata conoscen- fo nd '?mento del !1'_ud1:t1Q l1 d1all'JgtJ1mzia1t, 1,, 1in mQdo cosi ampio ed ap– prot"ndi:Q tl!nclc oggi a cont•nuart> c,>n la ri,tam,.. po di ,,uestn pt.1bbliC"azw11P. Senond1(' olla ripresa sti– meremmo c,pporr•,no tra– ferire l"indagine daffam- 1)ito c'J'f'J principi e delle enundaz,oni doltrinali a ,1uelln ,lello realtà operan– te. Vorremmo ciot> chiede– re quali sQno. nel periodo a!tuale. le operi! che in ,·ampo lt.>trrrario e poetico tendc,nQ pi u completamen– te" realizzare L'aspirazione di un incontro fra etica ed arte. tra morale ed este– tica. La ricerca d1 queste creazioni dello spirito e dell'intelligenza. condotta n libertà e percio alfin– Juori di ogni conformistica abdicazioni..'. potrebbe nu.– scire di largo interesse e 1r1diriduarc, pur nella ca. lipin!.' d1 molti errori ed ambiguità. chiare. se pur "erminali, ra"ioni di cer- 1ezza nei fondamentali ,:a.– lori della i·ita. * Mino Borghi, sia pure in una d\'ista a carattere am– ministralivo, ha avuto modo di scrivere alcuni profili di artisti che in seguito ha rac– colto e raccoglie in volume: lo scorso anno è apparso (e ne abbiamo brevemente par– lato) Da Fattori a Modigliani, Quest'anno appare Da Mn11- ci11i a Scipione e il venturo anno - a conclusione di una trilogia - sarà pubblicato On Carrà a Mam:ù. Cento an– ni di lavoro artistico, per sommi capi e con una scelta discutibile. cli GIIJSEPl~E SCIO/t'l'I,l'Q Il criterio del Borghi, pur essendo esteticamente d'im- postazione crociana, non ten– de ad analizzare quan– to a riassumere e • presen– tare»; e i medaglioni stori– camente s'inquadrano gra– zie a un'ampia premessa in cui. dopo l'enunciazione di alcune persuasioni cstcliche di ca ratiere generale (,e L'ar– te nasce come desiderio di liberazione•• ccc.), abbiamo il 1cntativo di una sintesi della noslra cultura artistico– lcucraria del primo No\'e– ccnto italiano. Ecco i nomi di Carducci e Sergio Crat.losl: ,e Spigolatrice• Ritratto di Tecchi (Continua da pag. 5) ti per rendere il perso– naggio ancora più visibil– mente ritratto. Questi pini di Roma che ondeggiano calmi o irrequieti non in Telazionc ai fenomeni at– mosferici ma in relazione a'i sentimenti: queste pie– tre del Palatino e del Foro Romano avvampate e segno di vita e di apo– calisse slegate dalla mate– rialità e mutilazione sto– rica è questa la luce muta e l)lacata, quasi di SOJOlO, e: poesia e pomeriaaio aii– tum,ale di Roma> che contiene un volo d'angeli, il domani. il presente il lang'uore della voluttà e 1a tristezza dell'amore soddi· sfatto; queste ed altre scene servono per inon– dare con cadenze musicali, alla Goethe. la trag-cdia che i ,personaggi ,portano nei loro panni, sulla loro pelle, sui loro cuori affa– mati sui loro occhi per– duti in un segno amoroso e senza speranza. l\Ia non solo questi mo– tivi scenici. A.Itri motivi di un significativo valore incontriamo e soprat.utto quello su Il' inquietudine che lega indissolubilmen– te il male e il bene. Mo– tivo questo disteso come il tema di fondo che serve per incatenare i personag– gi al loro destino. il male che produce il bene e il bene che produce il male per una forza misteriosa e introvabile nella quale, in un clima di alta spiri– tualità. i personaggi si trovano a vivere Ja vicen– da della loro esistenza. Non chè la letzge morale sia sconvolta dal Tecchi ma la collocazione del bene e il male è vista dal– lo scrittore - come egli ci conferma in quelle con– fessioni contenute in Offi.– ciria seareta. in una in– quieta febbre a volte sof– focata e allucinante· e a volte lirica e religiosa. Ed C appunto questo mistero del bene e del male quel– lo che forse dolorosamen– te rende pensosi i ritratti di 'fecchi: non sono uomi– ni allegri. non sono perso– naggi della noia o della dolce vita ma creature tragicamente chiamate dal dolore a contrastarsi e a dilaniarsi. nel bene e nel male. ansiosi di capire e incantanti per una felicità che non riescono mai a possedere. Per ritornare al discorso iniziale i personaggi da Tccchi sono intesi in for– ma statica ed essi crescono nel g-rano e nell'oglio, ma– linconici e pensosi del proprio destino in una angoscia senza limiti e macerati per il dolore. (Anche se le storie si concludono quasi sempre felicemente). FRANCESCO GRlSl di Pascoli, quindi quello di D'Annunzio amico dei pre– raffaelliti ; ecco un Croce antipositivista e un Papini bibliotecario del Lombroso. Dal Leonardo filosofeggiante ::.i passa a Ul Voce europei– sta. Soffici stronca l'ufficia– lita cd esalta Medardo Rosso; Bastianclli si scaglia conlro l'intellettualismo dei musi– cisti; Cccchi se la prende con i crepuscolari; il Futurismo ::.en•e soltanto a confondere le acque (victorughiano in letteratura e ncocubista in arte); scoppia la guerra del 1914; la crisi postbellica. Questo presso a poco il clima in cui opccmo gli arti– sti sui quali il Borghi c'in– tratticne, con un fare cor– dialmente discorsivo, cercan– do con qualche commento di vivificare il catalogo che so– vente si sente impegnato a fare delle principali opere, con delle :innotazioni talvol– ta di un'evidente finezza e che denunciano un gusto esercitato. Un clima, però. che, a nostro parere, ha una faccia più negativa che posi– tiva. poiché è accaduto che, qu:indo gli artisti stranieri si ::,ono ispirati all'Italia e agli italiani hanno spesso creato dei capolavori; mentre gli ar– tisti italiani che si sono ispi– rati agli stranieri si sono ri– \'elati sempre mediocri. Apre la sfilata il 1-omano Antonio Mancini, artista di istinto ma incolto e scn:.. ., una persu::isionc intima; se– gue lo scultore Adolfo Wildt, il cui e \'Crismo impressioni– stico• , 1 icnc raffreddato da una cura insistita di natura artigianale; quindi abbiamo Arturo Tosi, nobile continua– tore d'una tradizione lom– ba1·da di primo piano e Ar– mando Spadiai così delicato e dolce nelle sue figure. Ha il ::,uo giusto posto l'archi– tetto Antonio Sant' Elia (perché futurista?) e il teo– rico-pittore Umberto Boccio– ni, la cui figura meglio ap– profondita pensiamo che non resistecl alla valutazione ot– timistica oggi di Moda. La scultura di Arturo Mar– lini viene giustamente esal– tata; e pensiamo anche noi che, nella prospcuiva storica in vi:l di detenninazionc, egli grandeggerà sempre più. J\fa Filippo Dc Pisis, questo csu-o– so e inconfondibile pittore, fuori classe del dilettantismo. resister.I col trascorrere de– gli anni? 1 ntan10 dobbiamo osscn•are che la sua fama non 1cnde a un'espansione mondiale: egli rimane un prodollo italiano inesporlabi– lc, stimato molto in Italia LIBRI ricevuti Giacobbe ,\larinelli: ,e Dal finestrino•• poesie. Edizio– ni Thyrus, Temi. Pap:g. 70 L. 500. Gincobbe Marinelli: • Padel– le•, poesie. Gastaldi Edito– re, Milano. Pagg. 66 - L. 450. Mario Zammarauo: • P::irolc al ,·cnto •• poesie e raccon– ti. Edizioni del Cavalluccio, l'\•lilano.Pagg. 128 ~ L. 400. Tulio Teoni: e Liriche•· Ti– pografia S. Giuseppe, Bib– biena. Pagg. 30 - s. p. del Futurismo Futurismo za d1 tutta la sua persona- eSlettco 3 mentr~ P!cctoni , mmore, Cone'nte. Fronte lttà. fino a1 confini 1mpensa- prosp.elta la pnorua e la ma quasi s~onoscmlo al! est~: nuovo delle arti. 1 due ca- ti ~gli estn poetici e della ~_reminenza della e Cren- r~. Un al~10.pocia e ~1tJ011.:, . r . d d. . . . inesauribile verve. può de- .ione _d!I gusto"· Gmo Bomclu dello_ Sc::1p1onc,pilo I poi c 5 ica~k/ispetti- finire il suo promo esteti- AlL'rntzio di quesla nota ~~;·id~~tand ~si:~fa 1 ~~z~an~':, ;,~~~~~!~ a Pcr~~cto 13 da~n~ co. !\larchiori non ha timo- si e acc~~nato al. moltepli- non riesce a trovare uno motivo all'autore di spazia- re rii presentare quattro ce e vali O contributo deL– ::.tabile riconoscimento. La re nel camoo di un singo- opere giovanili di proprieta la s.tampa. P~r raccoghen– f( :scuola romana• che da lui larissimo architetto e di un della Galleria d'arte moder- di° l~ un ca pllo_lo appostt~ pr~ndc nome, meno qualche critico d'éccezione che si na di Venezia: la e Mere- ! rtsitlta.to . de_, numero~, tchcc momento della Raphacl . . . · . b trice > (1911). , Fanciulla tnle rventt, ci piace qua ri– e de! Mafai. non ha ul"!a vera mse~i~co~ 0 11 111 momenti ~n piena d'amore; (lOlZ)· cFi- cardare gli accenni di Go/- ~~~ib~~nc~{,u,~ e~~:i!t:_ ~~~ ~~f~~s~te. e ~~onno~~~gg!tor;~ gura> (1913) e la e Ragazza z c~ Bello!1ci e ?i Italo Scipione - l'antesignano di particolare a l\'Iarchiori la verso sera> del_ 1919. l e . eo vo~tt ad un ,tnteg:a– un'epoca, ha ~nito col cc- importanza di Persico. che Il volume diviene più im- e v~lutaztone dell eS t et1ca dcr~ anch~ lut. alla. moda fa parte di quei e visiona- pegnato e polemico a man\) crociana. . . . ~~u;~~:~1S:~~~~; 1 ~ns~~t~ ri > cli cui oggi dob~iamo a mano_ ci_ si_.avvicina_ alle co:t~~:: rft~~:~e~nJa~:• al~ tag~~io l'epoca che si fregia ~~~~e il~~~fna~e cp:per/:s~:: ~~~e~~~1~,i~l::udff;!~ ~~: cuni corrivi ~olga_rizzato~i di codesti nomi non è da re- gli artisti a loro vicini. ,;;egnati a ciascuna artista: te1t d ono a crtS t alltzzare il RODOLFO ARATA :t~r:ri1c c;m~r}~~~ad~~n~ ta 1 :1cr~i1~%":e1~~~ s~ili:~~ :~;;:~f~n~d d~s~~~!~~ 1 Gt~[~: ------------------- ~n~r~~le~~ictllli~';;cg'ni.\'~~ soltanto ai nomi, ma anche so. Particolarmente attese A ta·•c ,,. : t (_'>/ t t t•1 •t• non - come afferma il 'Bor- alle opere di ciascun ar- ~ono mfine per _.un. lc~tore • 9; W. W,; W/ ghi - di • eccezionale ca- tista: ne consegue un ta- avveduto le prec1saz10111 s_ul pacità figu_ra1iya •· Purtrop- glio non meno rischioso che e _Fronte nuo~•o .delle_ arti>. I po, se cons1denamo quanto è può scmbrnre perfino ar. d1 cui ì\larch1ori fu il vero e n1 o 1• 11 e ~·,•: 1 ~~!~ : ss~~nc\~n~i~-~~~~ bitrario .. percl_1e. di quasi ~~'!r::t ~t.or~ ~p~ i~,t/ 1 s:;;.ft~i- ~i da rim_aocrc. sg?ment! sull_a tutti. gli :1rt1st1 vengono prende una definizione p,Ù ~~~1c~~~ia~f1 nsulta11 arti- mcs.s1 a ~uoc~ solt.a~t? al- esatta nel tessuto della 110_ Tuttavia, ·in attesa d'uno cuni " 11•111 di_ attivita. _ 11 ~tra cultura. storico ~he ~i prefigga ~li _ap- mon~aggi~ poi .dcli.e vari~ Si tratta d·un libro corag– profpnd1rc 1. problcn:i1 mc- parti ha ti pregio d, legarsi gioso. di limpidissima scrit– reiyt1 ::i.l~earti figu,rall\'e del ad un discorso unico, di d1- tura. con un apporto non p1;mo Noveccnt?, I a_ffettuosa sobbligare il lettore da quei comune all:1 nostra critica B~~~i~~!~•etc:t~~~~~'lJiaP~~~ punti morti. che ogni mo- d'art.e. anc.~e per: il _metodo messe indispensabili alla dc- nograria artistica comporta, seguito. I 1mpag111az1one e t«;rminazi.onc di una _vrospct- di chiarire con 1111 linguag. l'intelligent~ . distribuzio~e !~~s~tot~~"pi~ ~:;,~tai n~~:~ gio critico_ ~enetr~nt~ J'ap- ~l:~~fata:"~~,s~,~r;1t~me ~~~er~: 1crmini no'!- pot1:3nno natu- poi:to decisivo eh ciascun onore alla nostra critica tra ~ti~~cn~s!~dn0dcci~t ~~c~:a~-i artista.. . . 9uelli apparsi in Italia e. al. per 'attingere un'attendibile Bocc1om futunsta entra l est.ero rn questi ultimi sintesi. al completo. mentre quello an111. Storia della Germaniadi ieri (Continua da pag. 5) teriali di costruzione, e mm lavorazione impeccabile•. La prima testimonianza Shirer t'ascoltò durante i processi di Norimberga. ~Ne fui colpito•, egli scrive, ccome da una maz– zata lit testa. Mi colpisce ancora. Questi industriali. erano molto probabHmente assi– dui frequentatori della loro chiesa, non diversi dai molti tedeschi che ho cono– sciuto. Ricordatevi che l'hitlerismo non conquistò la Germania: fu accettato dagli stessi tede i. Non voglio dire che H 11azismo rinascerà, ma le radici sono an– cora li". Trevor-Roper, storico di Oxford e autore di due volumi su Hitler, ha recensito motto favor,evolmente (The Times Book Revlew, 18 ottobre) il lavoro di S11lrer. A propo– si~o di questo riconoscimento della genla– litcl del dittatore, Trevor-Roper Ila scritlo: •Shirer fa notare e/te Hitler era 1m genio politico. Non esita, come han fatto motti storici, ad usare questo termine. Per mol– to tempo è stato di moda parlare di Hitler come di 1rna semplice marionetta mossa da forze impersonali: una schiuma sulle onde dei mutamenti storici. Se uno dice o implica che egli aveva del genio, è accu– sato di ammirarlo, di essere quasi un nazista lut stesso. Io ho subito molti abusi per questo dai virtuosi liberali e dai so– cialisti. Ma è veramente assurdo 1legare H genio di quest'uomo - sia pure genio del mate dedito alla distruzione, alla degra– dazione dell'umanità. E vale la pena ag– giungere, a prova di questo., che Hitler - unico tra i grandi rivoluzionari - 110n solo iniziò la sua rivoluzione, ma la do– minò in tutte le sue fasi. IL nazismo divorò i suoi figli, ma non H s110 creatore. Egli 11efu. U profeta e il tirami.o. H suo 1novi– mento nacque e fini con lui, e lo sviluppo e la caduta del Terzo Reich furono una sola cosa con la sua carri.era,. Ma i politicanti, nemmo110 i politicanti di genio, non possono fare la rivoluzione da soli. Hanno bisogno dcll'adesio1te del loro popolo. E il governo na.zista fu, dice Shirer, non solo H phì. tedesco ma anche il solo veramente tedesco governo della storia. L'impero degli Asburgo era cosmo– politia; il Reich di Bismarck fu creato at- 1raverso la guerra, e la Repubblica di Weimar fu imposta dalla sconfitta. Ma il Terzo Reich 110n dovette nulla alle fo~ tune della guerra e all'influen::a straniera. Fu inaugurato in pace e pacificamente, dagli stessi tedeschi, per opera delta. loro debolezza e della loro forza. I tedeschi imposero a se stessi la tirannia na...~sta. Dopo la guerra, tutti coloro che avevano reso possibile e approvato il 11azismo, pro– testarono la loro innocenza. Non avevano mai saputo nulla di ciò che accadeva, erano perfino stati. •anti-na::isti», avevano fatto parte della «resistenza,. Questo di– mostra che i tedescht dimenticarono du– rante tutto il periodo hitleriano la loro coscienza, e questa, dice Shirer, è la più spaventosa Lezione dell'era nazista. A que– sto proposito egli cita. queste parole di Goethe: •Ho provato spesso un profondo dolore pensando al popolo tedesco, co!i stimabile individualmente, ma cosi pessi– mo 1tella collettività. Un paragone del po– polo tedesco con altri popoli dà. un senso di pena, che io cerco di superare lit ogni maniera possibile•. Critici e storici di vasta rinomanza han- 110 acclamato quest'opera come l'opera definitiva> sulla Germania 11a.:ista, cmas– siccia, monumentale, melicolosamente do– cumentata, affascinante•. E' già. un lavoro classico, ha detto Gerald W. Johnson. E John Gunther ha scritto: •E' una delle più spettacolose storie che siano mai state scritte. Vi sono rivelazioni in quasi ogni pagina, .. Summer Wells t'ha. definita cun lavoro superbo:.. ~1USEPPE ZAPPULLA La • ,\falson du Pcople • dell'architetto Horta (Continua da pag, 3) onesta e ruvida belle.::!I di!l loro srnto riaturalc. La ce– lebre e Maison du People di Horta, qui a fianco raf– figurala. e la stupenda Bor,a di Am.sterdam di Berlage, sono i capolav ori di quel linguaggio. Ho volu.to cse111p lificare e sottcrmarm.i su.ii '• Arte 11ou.v eau . .., irt quan.io quel mot•imc1110 ftL il primo. dell'architcuura moderr rn. in cui .ti trot.·a reali:::ata ap– punto quelkt. aspirazione ad u11 incontro Ira etica ed arte a. cui accennavo. Comuuqu~ anche quelto fu un ,inguag– gto, e se pttre tutt'oggi è qitasi u0icialc e definitiva la conclusione che l'architeito ha trovaro la sua misura, il punto di equilibrio delta. sua arte con le istanze etiche. nel canone delta e verità• delle forme e nella ostenlaia < /1rntionaWd • delle slrutrt,rc. trncl1e questo è a mio avviso illu,gorio. 111/aui. non e ,rnche Qlwsto Ull crisfal!i::are su sche– mi precettistici uno stile storico particolare. ,radendo J?roprio ~uegli !ntenti di morolitò. iurrthseca. che furono Il maggiore stimolo alla sua divulga...-ione? Si rischia an~o;a di -ricadere irt quella •.me~ogne des /onnes • di cui l Art nouveau, quale an,es1gna,1a dei movimenti mo– denii. /tL acerrima 11emica. Perché 110n è la estrinseca verità delle tecniche di cosl~~~:>ne. ~na_ l'interiore veritfi dell'alto ideativo; I.a convrn:rone 1111Lrnae seri:n ,nargini del proprio re-ma. la traboccante piene.:za dell'idea. nel conrntfo immediato e compiuto dl sé con se stesso. che danno un significato 11wrale all'arte e quindi all'architettura. E l'architettuTa contemporanea sofJTc di ques1o tra– di.ment~ dcll'art~ta alla sua ftrn:iorie. elle (.'sopratutto di raccog}1m~nto nella totale smcerila dell'ispira.:ione e di partect~az1011e della global.: tu11a11ità dell'artista alla sua espressione. IlEMO VENTURA

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