La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 4 - 22 gennaio 1961

Le ncb1este dl g1ud1zio che giornalmente Cl pcncniono tro,·cranno risposta nelle apposne rubnchc • Vcrba Vo• lant •• • Scripta manem • e • La Fiera nspondc • secondo l'ordine di arrivo S1 prega pertanto dt astenerS1 dai sollecm I liA FIERA LETTERARU I UKAkllJ Utl L.\ Kt:.IJ.\.LJU\.~ 11•1! dal me.rcoledl aJ ubalo \1an~crfttl fnln e :tl~n,, non r1ch::.~11 nnn d re.t-ttulsc-ono LE ~JLO§'JCHE JD'i:lH.TE H.O~JLA\_~E * Le prime teatrali a Roma * Gli Indiani a Roma, Il "Carte~fio Aspern" BUogna ammet ere che. al· meno in arte. le front:ere so– no crollate. Guardiamoci in– torno: basterà elencare alcu– ne dtlle mos-.:re passate per Roma in questi ulLm.i due -.imi: l'esposi.z.ione di .. Quat– tromila anni di ane giappo– nett-. .. I Pr ecolomb:a ni .. Gli affreschi preistor.ci del Sahara libico .. ed ora q ues~a importan e ras.seitna di Cin– que-mila anni di ane aeU'In– d1a. che arrl\·a in Italia dopo a\·er sostato a E..c;.sen. a Zuri– go e a Parigi. Va inoltre no– tato che un pubblico sempre p:ù folto e ,,ano riS"pOndecon Ca,·ore a tali manifntaz.!oni. pro~a dell'interesse crescente per una co::icezione eeclettica dell'arte. fuori dai presun– tuosi confini di una ci,-iltà H– mitat.a au·ansa del ~editer– :ranro. Nello stesso tempo gli editori affiancandosi a ·va– mente agli ore.aniz.zatorj di queste esposi zion l pubblica– no numerosi l.ib :i ebe. in un certo sen..c. o. co mpletano tn modo capilla:-e s-.ffat"..aope-– raz::!one di ro ra e di dinll– gaz!one; e a questo propos.lto ~a. qui. sufficiente citare. per tut · li bellissimo ,·olume di A.ndré Parrot rui Sumeri. edi– . recentemente da Feltri– I?ellL Xel suo ,. ).tusel immasrina– rio della scultura mondiale .. André ).lalraux. dopo avere osservato. non se:u.a spietata sincerità. che con la morte di ~lichelaneelo fino all"arte mo– derna la scultura decade a I punto da dh·entare un sem– plice ..dialogo con il passa– to•· tende a dimostrare oon probanti esem pi che • tour grond art e.st orienté. p<?T ce qui lui écha ppe. e, mtun lonqu'd peTd son fermtnr d·1nconnu •. Di que!io ineffabile fer– mento rane indiana è. fon.e. la p'.ù ricca. Basti pensare che nella poesia indiana. e il prin• cipio può es:se:--eapplicato an– che alle arti firura ·,·e. o~ni ,·ocabolo possiede tre sh!ni– flcati di,·ersi: il letterale. il .Oe.'Urato e il sug,perente. que– ru due ultimi ben distinti runo dall'altro. Nello stesso modo. una scultura indiana ha. oltre al significato lette– rale e 6._gurato. un significato indefinibile. indicibile che al– tro non è che l"aspira.zìone dell"artista verso lo scono– sciuto. Del resto tutta. 1·arte ind:ana tende a unire 1·uomo con la Verità; essa è un anel– lo tra il credente e la di,'lni– tà. un aiuto alla meditaz.ione, una strada verso il mi.Stero dell"assoluto. L'art::sta indiano. pur se– guendo delle regole e dei ca– noni ben precisi. dai quali non pu.ò scostarsi. è libero di esprimere il proprio senti– mento nell'applieare queste ri(ide norme formali. Ed è p:-oprio il suo rapimen~o mi– stico quel quid di imponde– :-abile che risca ta anche le rappresentazioni più ,·eristi– che e scabrose di quest·ane. cosl spesso portata au·eroti– srno. sah-y1dola dall'osceno e dal \"Olga.re. Del resto sul– rerotismo dell'arte indiana bisognerà intenderci, né cal– can'i troppo la mano. né smi– nuirlo. L'artista indiano. si:a esso buddista o brama.nico. ~ -t. emp.:-e un fervido credente. in fam.il !arità con la dh":nità. al punto da attribuire ad e~ .sa dei comportame!'.lti spesso paritetici a quelli dell'uomo. Gli dei indiani non sono ter– ribili. né \·endicativi. né per– fetu. La loro condotta è ben poco trascendentale: amano. ùtigano. trndiscono. Si nbel– Jano come comuni mortall In tal senso l'arte beneficia di un eccezionale repertorio di temi erotici che sono. nello stesso tempo. temi S3C.-i.Ba- erà riandare alle salaci in– e.rpretaz.ioni di molti miti: la creazione di Sh·a o del dio Elefante (Ganesha). ad esem– pio. costituiscono due tra i più noti ..,modelli di qu.est_e tradizioni per noi tanto 1rn-– ,·erenti.. Un detto indiano afferma che non si arrh·a a Dto che per le scale della propria re– ligìone; ora queste •scale• per gli occidentali assurde e bla.s!eme. hanno una loro p:-ofonda aderenza co_n la natura del popolo. con il suo carattere.. con quella partico– lare instabilità emou,,a del temperamento indiano dovu– ta. io parte. alla !one \"aria– bilttà del clima. che porta. al– la ri.agrandietteS!lea t::andi spossamenti. all"a:z.ione e alla contemplazione. alla penitenz.a e allo sfrenat~ go– dime!lto dei beni terreni. Ep– pure la poca fortuna dell'arte indiana è do,'Uta alla dtffiCOI· ta che roccidentale incontra nell'assuefarsi al suo pre– i:;nant.e simbol:.sroo religioso e ad intendere la sottile matu· rità psicologica che Si cela sono le precise regole sacre ed estetiche di queste forme. Del resto. fino ad un secolo fa. per la maggior parte d~ gli europei. rarte dell1ndta era solo l'espressione d1 un paganesJno ora troppo tene– bn»O ora troppo volutt.uoso e. a tal proposito. ~cordi~o le mutilazioni di cw softriro– no molte opere d"arte dw-al:– te i lunghi secoli del fanau-– co g:.ogo musulm3:DO . e.. in ~empi p:ù reeenti. il ~UdlUO s-e,·ero deU-arc beolog o inglese Ferxusson <al qua.le, pure. va u grande meri to di a,·er fat– ~o il p:imo tentativo d1. clas-– s~f!.eaz.ionedelfarte ~nd1ana), contro .. 1·oscen.it à .. della sta– -:uaria del temp.lo di Kon~ Rifarsi. dunque, per i:;1ud,- * <li LOltE.11,A TIUJCCIII Sir 111chael Redg:ave, attore illustre (Stratford e Old Vie) ha tratto il dram– ma .- Il cartepio A.spe:n da una famosa no,..ella di ~1enry James. * di~JOVA~AICALE\DULI ;7;1:!• :;a~~ct~~c•;;~ ~~ care que-.sta s:upenda rasse– ~na. che offre un panorama comple!O. sebbene necessaria– men!e sommario. deU· ane indiana dalle sue oristinì ai nostri e:orni. ai cliché$ del– l'erotismo o del terrificante. mi pare s:.a addentrars, in un erre.no m:nato Riservando agli spe cialisti tl sottile e sa– piente piacere di andare die– tro ai s:mboll. di eereare in queste imrna!,l:ini la spiegazio– ne di ogni posiz.ione. di o~i metafora. di ogni decorazio– ne, lasciamoci trasponare dal piacere delle forme. ,;goro– samen:e plastiche. salde e mosse. semplici ed el3borate. re3li e ta,·olose. concrete e li:i.c:he. Il nostro gusto saprà an·ertirci dove l'arte rag– giunge le ,·ette più alte e do– ,·e. im·ece. come accade nel– le epoche più tarde. durante le quali i moduli stilistici sof– focano la ricerca. si ìnSinua la seduzione di una be!lena meno :.spirata. più compiaciu– ta. spesso fine a se stessa. E Si potrà constatare come la decadenza coincida. in questa arte che è sacra anche nelle sue manifestariooi profane. con l'affie,·olirsi. se non con il cessare. della fede. Allora le \'eneri troppo sinuose. tur– i.:ide- e decorath·e. oer dono quel fascino distaccato del.le immagini femminili delle epo– che classiche e dh·entano det– le,p;acevoli danzatriei baroc– che2:gianti. fin tr oppo s ane ed esuberanti.. E. il ca.so . soprat– tutto. delle opere della epoca ~ledioevale e Modern3 (dal ),,,'V al XLX secolo). ripetute ormai con artia:iana ab!Eti.. Ma soffermiamoci su alcuni pezzi di grande preg:o. tali da reggere il confronto con le opere più celebrate della antica plast:ca greca. egizia e cioese: sulla sorridente Te– ~ta con ttnbante (Cat. n. i9l; sui tre equilibralls.5iml Budda Cn. li0. lit e 172 del Ca J dall" linee pure e solenni. ti– piche del nobile Stile Gupta <IV-VI sec. d. C ); sulla Sta– tua frammentaria con ceste del t-m sec. d. C.• opera so– bria ed essenziale dell"ar1E' Ku.shfma che raggiunge il suo apogeo nel In secolo. e. sem– pre di ques!o periodo. sul.I.i g:oiosa e floreale :\fatern1td (Cat. n. 114) e ancora sulla ineffabile graz.i-a di quel ca– sto nudo di adolescente. fa– moso !rammento. di data in– certa. che ,-a sotto il titolo d Pane infe-rioTe di figura fe-m– minile CCat. n 222>. La mostra è completata da un gruppo di cop!e delle pit• ture delle Grotte di Ajanta e da un ricco settore dedicato a miniature e dipin · su car– ta e stoUa. La pittura fiori in India ,·erso il }(VII secolo al– lorché la statuaria era già in decadenza. 11 paese era allora dominato dai musulmani e. difatti. l'influenz.a delle mi– niature iraniche è e,idente in questi acquarelli tutta,ia anche qui rin-oviamo i carat– teri tipici dell'arte indiana: quella cordiale familiari à di emi. queU'ìnsistere sui con– tenuti amorosi. l'intenso gu– sto del paesag~io. il ritmo mosso e mus:cale della com– posizl:one. ~lostra dell'arte indiana ll film della settimana * PaJano Venezia - Roma La materia narrat:- \'a dello scrittore ame:ica– no non si presta facilmente alla traduzione teatrale: il .ruo contenuto essenziale è costituito dalle allusioni sottili. dall'incanto delle al– legorie. dal prestigio pre– tioso della parola. dalla r:.– cerca penetrante del sotto– bosco dei sen imenti. Questo mondo li:ico im– palpabile e indefinibile, ma al tempo stesso preciso ed evidente. può essere rap– presentato anche sulla sce– na: ma richiede un poeta che abbia la ,•océ!,zione tea– trale di ,21~ oarticolare linguaggio. Richiede sopra– tutto un"inmizione origina– !e e immediata e non si presta alla pura e sempli– ce con,·ersione dalla nar– razione al dramma. ~e è sempre un'operazione for– zosa. anche quando sia compiuta da un uomo in– dubitabilmente esperto co– me è Sir )Uehael Red– grave. le è toccata in sorte e cosi :a ma:idt.See squallida· mPnte, p:-ivandola di ogni au~entico '1.'alo:e. perché poesia e dta sono fonda– mentalmente comunicazio– ne. Hen:y Jarvis. ;n ul– tima analisi. concep:.sce la poesia e la ·vita C:9Clusiva· mente come un punUglio mondano. una rice:-ca. una conquista alla quale è e!="tranea la fede. Vice,·ers:a Tina. c-he è la creatura piU ,·era della storia. crede nella sincerità della zia Giuliana e di Benry Ja:-– vis: e la sua timida prof– ferta di matrimonio non è b propos-ta di un aff:!re. come appa:-e al :-icercato:e dei documenti che dinanzi a tale richles!a cede le anni spaurito: ma è la ma· nife-t.ta1ione di un impegno orofondo e totale. Tina rimane d elusa neJ .suo slancio e si rinc:h.iude in una solitudine. c!:ie non e rassegnazione ad una sor– :e infelice; ma soltanto tragico riconoscimento del– la impossibilita di essere nella poesia e nella \•ita. ~enza contaminarle. E per questo essa brucia i docu– mtnti dopo la partenz.:> di Henry Jarvi~. te:-p:-e~e più :'"i,c~e:,~e e:ta. • Il ca:-teggio Aq;,er::i • che da un punto di *a i:n~air,.ente teat:a:e ;-_-ulta un d:amma plut'Oito mo– no~ono. ha pochi pc:-so-– n::iggi. L'azione s, concen– ~:-a ~~clusiva.Tflen!e in Giu- 1:ana Borde."eau. Tfna, Henry JarYis. GH alt:-i at· to:-i El~a Albani. G:no Pe:-– niee. Gabriella Gab-if'lh quindi sono ~mpre : ma J ne'.fa pennmb:-a. I..n ~pet!acolo. a 1,. ·• :o dalla • Compamia d~i Gio– "·ani' • e p:-e--en·att> nP Tea:-ro Val:e d! R..,ma. è nob;lic::simo. i 2 lrr.P!l"P 1 Emanuelli (continua~ pa'- 5J ~e:p:-etazione di Romolo Vam. P:-oprio q~es.-..a ecc:e– zio:i.a.:e ~cercate:zza m u:i e-erto ~ ne- lim ta e– pr,~bt!..:~à d ~pansior, e d1 co:nunicaz.o~~ E"". :ie ·~ !C.Je dir.:le-::-ioni. uno s-.,e-~– :acolo d-'-i:ina'n ad ~ 'ac– :.Pmb!e-a :i:s:re:.ta df :nten– d::o:-i. E non pe:-òé tl d:-amm.a deila poest.a e òP:– h v ta oon 51a i;:nive-:--sa:e– ane'.'e n.et :·~~--a d1 H~:Y Jan:~: ma ;>e".~~é nella :-:– duzione ·e.::ale df lI c!lae-! R.Pdg::-a,-~ • Il ca~.eir:o Aspe:n • appa:-P t=OPP" è-e– boL-ne:i.:f" anl.:oa:o ct.1rc..--,.i– ve:-sal:!à di q"Je-~to d:am=a l Il sogno :l.!2. ch;.l;Ea che 0058 ro:.e– \"liLO s!g:!l.:flea."'e:? ?orse te .::.– t.olo di u:l'ope-:ra" O l'av-.-en– ,ura e!! un uomo? O l~– z!o:le tM"=- g;u:i;ere a.è WÙ'.165;.? A questO punto mf 1CCC> s.-eg!iat.o - forse ~ da;:i !:l:errogau.n E qUe&a ma:.:;.:na. oo:r.-a r,.mng-..no il m10 S0g!l0. So– no s:ato a! ca!fe e. malça,– do ou sia stonato ;,e:- me·– te:re à ;,a.:-...e il IOg:lO x;:] ri 5000 n a sc. to. Succed~ qua.e.be ro!:.a che la fcaa d ~ nco ro.:. scan:.. :lella J)Sit>he m ;> -il ro:-...e de:– la -ro~:a d1ei.la raç-on.e. Ho pcla.: o CO!l qna..d:!e ~ per cerca.."-e d.: d:.s:O– glie..."'Ill.i ma oon seno nusc:– to. neanche per un a.t:.m0. a dlmen~. Le testament d' Orphée Il misterioso e inquie– tante rapporto che nel :ac– conto si crea fra la decre– pita Giuliana Bordereau (decrepita come Venezia do,·e la ,·icenda si s,·olge) e Henry Jarvis, l'una detentrice dei documenti dello scomparso scrittore .'L"'l)ern e raitro ostinato ricercatore dei documenti stessi. nel dramma si bru· talizza. Sembra che l'una difenda a,·ar-amente un te– soro di mone e au_.-ee-e che l'altro voglia rubargl!e!o. E si brutalizza anche la de– licatissima e significante JX)Siz.ionedella nipote Tina. Fra tuui (Sir l!ichael Redsi:ra,,e compreso) chi megHo ha compreso lo spi– rito del racconto di Henry Jhlr.es è stato a nostro av– vis-o lo scenografo Pier Luigi Pizzi: nel salone del· 1·::intiro pa!azzo veneziano c-he egli ha creato v·è la estenuata decadenza. la pla– cida e inesorabile dissolu· zione. l'interfo:-e inconsi– slStenza di un mondo. che 001'.! riesce a regge:-e la vita de.ila bellezza. e la sente o:-mai come una lebbra. co– me un male che si porta senza dolore, lasciando che irrimediabilmente prepari la morte. E' una scena che non è soltanto uno sfondo; ma un'intensa atmosfera dalla quale il dramma è U– luminato nella sua giusta direzione. della soonfi.HSl e çaz:..&ta daJramore: una scoper-.a &!– tesa ;,er ia ~nta che hber:a e solleva. fuon dalranon:mo e della ipocr"...S:.a. Ma la pena che conswnava l tn u.ffl~al! noo era tanto in questa sco– perta della verità quanto nella incom.unicabJ.H.a di questa scoperta .. Gli a.!tn - e gli ufficia.li spesso a que– sto pu nto gua rdanno mc - non avrebbero cap,:o: g:i :ù– U1 occupati ad e:;.o;e:re ;po– critL .SOC::.ali. re:le-educa·i. formallsti. aocomodand non an-ebbe:-o capito il loro :nes– s.agg!o rtro!uz!ona.r:io. A~b– bero oondannato senza capi– re e la pena nei tre ufficiali na50e'f'a da questa lnoomuw– cabUltà s11enzi05B e pesante U'8 loro che a,·evaoo la ve– rità e il mondo oon prepa– rato ad eocogUerla. Il ?lllO am.lco mi gl!.a.."'dara e IO t.aoero Stordito: e Riudo la scena•: U slleoz:o mio e del tn.!o amJco e gli a.ì.tri che pa.'1a!lo per farsi cap:.n:. in U.'l eresoendo dJ suon! e d1 voci. men.tre fuori il ,-en– to andava diminuendo la su.a intensità. fon;e per a.scoltarc - anche lui curioso -. 1 di– .scorsi degl! oominl. POi bo C0D'.l5C!U:.O a; c..!'– !e u::1 uomo d1 ;-;ova .""a che scr:.-e :s al.!a cS: .a.mp !lit. ?a :1 g-..o:-:l &l.ts :ama . ::ni h. èe:.– to che si augu .."'8 d! d.:n=1:a.""'I'! uno sc:,~..ore. Un nom o s:.:n– pa.tioo ca:l io sgur.do -r.ro .. 1 ce.pelli lung:bl. !a bar ba fa:– ta e con un abi:o un po· passato d1 moda. Ya. aache qu:es:o abito gh sta bene: anz! gli Sta ~ p!"Op..-:O pe.'"Ch.é passato d1 moda. :\I: ha S.?e:to la rn.ano oan ca– lo._~ e m! ba det:o. 00!1 spa..– \-aldc:-..a 5CC>OCUl:a !i suo DO– me cE::l."lCO E:::nanuefii•. B !o ho pe :l58.to al mi.O sog:lO e ho rtspo&:o e p.:.acett •· e J'al lra,·ailli. dans ,m clue,i -,u-loup, dan.s ,m dettu-som– meil, que les gens ,ie oorn• prau1en1 pas •· Cosl J ean Cocteau a proposito del suo ultimo film Le te.stammi d'Orphh che il Cinima d'Es– sai ba proienato la scorsa sel– timana a Roma in edi.z.ione originale. E per spiegare l'apparenle casualità del suo racconto, ag– giungeva: e Les poèles ne \'I· \"etti que d'accidelll.s. Dès que row--11 ooup raccldent cesse pour fa,re piace à une vaste phrase qu.1 se diroulc, c'est la pompe, c 'e.st la mort. Il ,ne umble qu',l n' y a de beauté qu'acridentellc. Srnon c'est le 1rain qur pari à une certame heure, q,U arrll'e à un a ce rta,– ne 1,eure._ l"ot!11\'re,c 'e.sl l'ac– eiden1 de chernln de fe r en rou.u, qur amate une quanli– li de choses unprè..-isible.s •· Spiegazioni intelligenti come sempre, Cocteau sa fornire a proposito delle sue opere, ma spiegazjon.i, come ~mpre. molto piu mtelli~ent1 delle sue opere. Questo Te.stament d'OrphU, ioC;mi, pur ,vien– do essere un'opera ambizio– samente poetica e pur miran– do alla poesia aura,-crso le singolari ,;e simbolist~ e astr.1ttiste dt Cocteau senno– re (e pinore). non riesce mai a raggiungere una seria cons1- s1enza in sede cinematografi– ca: non solo, s·intende in quella consuetudinaria sede cinematzygrafica che è lo • spettacolo• moderno. ma nemmeno in quella molto me– no consuetuWnaria che è il film astrat10 o d'A,a.nguar– dia. Cos'è, infatti, Le Tes!am,mt d'Orplth? E' un seguito di immagini in apparenza • in libertà• (l'accldenlel di cui parla Cocteau) con cui. il poc1a-rcgista, recitando s1m– bolicameo1e da protagonista la pane di se ~tesso ,o di un e se stesso • come egli si intuisce o si interpreta: uno spaesato, cioè, estraneo al suo tempo e presente, in\'~, come Poeta a tulli I tcmp1 l va alla ri~rca affannosa di una ,-crit:f: per lui fonda_men– tale: la sorte della Poe:.1:1. Questa ricerca si conligura in un3 specie di pcregnna– zione dantesca. altra\-crso * glierà i consensi di nessuno, la Wfesa che egli ne ha fat– to (la si veda per esteso pub– blicata per ora solo sui Ca– hiers du Cinema del luglio 1960) contiene talune fra le sue migliori bowade.s, talune fra le sue affermazioni piU sinKQlari e gustose (ad esem– pio: Picasso. il n·es, pa.s m· te.lligenl, il n 'e.st que genia!!) e a un poeta non più maud11, ma sempre lucidamente caoti– co si può perdonare anche un cattivo film se, per soslener– lo dà vita a delle fervidissi– me csercitaz.ioa.1 intellettuali: scritte questa ,-alta a penna, su di un foglio W carta. di GIA:\ Ll IGI lt0:\01 Sì, è ,·ero che la vecchia Giuliana Bordereau è cli– speratamente agi:rappata alle "·ecchie carte del poe a deceduto. Ed è an<::he vero che. quando la zia muore. Tina sarebbe disposta a ce– derle a Henry Jarvis se ne fosse sposata. 1ta i rat:i troppo nudamente esposti. come rischiano spesso di apparire nella riduzione teatrale. non compongono più che un grosso melo– dramma non sostenuto da un adeguato moth·o. (ln– ra, i non si ruba. non si corre il pericolo di ucci– de~ sia pure involontaria– mente. non si sposa. per ,·enire in p0s<ieSSO delle carte gualcite di uno sc:-it· tore scompa:so). mondi, se non sovrannaturali almeno irreali, abitati da vi– sioni. da incoo1ri, da sogni che fondono (o contaminano) il mito greco con il tempo moderno, proponendo al Poe– ta che chiede e domanda, cerca e segna, soprattutto il ricordo dei suoi personaggi, le: creature cui egli ha dato vi– ta in opere precedenti (let– h:rarie o cinematografiche). ln quest:a ricerca, na1ural– mc:nte, poiché si s,·olge a contatto de!J'irrc:lle, c·e anche una sorta di iiudizio ultra– lerreno. c'è una condanna eh\!' non e una condanna e c'è una mo"e che, finta mor– te. si trasforma in una re– ~uITCZ.ione: perché la Poes1:1. i Poeti non muoiono mai. E questa è (O sarebbe) la so– luzione del lungo peregri– nare. la risposta all'affanno– so intcrrogati,-o del Poet.:1 sulla \·enta per lui tanto ton– damenlale. Si è scritto anc.he • sareb– be!• pe.rche, pur ch iarito e spiegalo e chiosato dal ~uo :autore, il film non e molto chiaro (né vuole esserlo) e, soprauuuo. non ha una sola chia,·e per farsi intendere ap– pieno. L'allegori:a lo in\·estc da ogni pane. il simbolo e il segno astr.i~to lo caricano di cento sign1hcati reconditi. la lcuer::itura e la poesia -scnt– ta • lo arabescano quasi ad ogni imm:agme. come lo ara– bescano i disegni tipici di Cocte:iu che. o e personifica– ti • o schcm:atizzati. interven– gono a conferire alle imma~– ni una singolare piuoricità. Senza arn,-are, m:ii, però a convincere lo spettatore, ne :a commuo,·erlo perché, nono– stante la suggestione di cene sequenze e il tascino innega– bile che ceni passi del film ric=scono a suscitare per il loro gioco ermetico di im– magini truccate e I misteri da scatola cinese che ad ogni istante propongono, il rac– con10 denuncia troppo e\i– den1e-mente la fumisterie e, pur a,•,·eni come si è a per– donare lo schcrz.o al più fu- mista dea.li t!lifants 1urible.s della l etteratu ra francese, non si puÒ questa ,·olla stare al suo iioco. Perché" anche se egli ncea W a\"er adonato dei simboli (e Il n'y a jamoi..s de s,·mbole. Il n'y en a pas dan.s la jleur. J'ai choisi l'hlbi.scus, f)flrce. qu'il y a de.s hibi.scus che~ Mne Weuswdler-, par«. que c 'e.sl c omm ode à dtk.lnrer. De p lus c 'e.st •la fleur de Cagho-– stro •J . l simboli con cui egli ha appesantito il film - e sono tanti - non hanno ma.i ---------- 1 in sé alcun lie,;10 poetico, la accidentalità del suo raccon- to non aSSU!lrC mai a ,-era forza narrati,-a e la sua oscu– rit\ è ben lontana da quei climi suggestivi e aurorali del \-eechio cinema d'Avan– guardia. Più ancora. perciò. che nel– le sue precedenti opere, Coc– t~U QUC$la \·olta. ha m~o~– to al suo scopo. Anche se il cinema non gli de,·e nulla, però, e anche questo Testa– meni d'Orpliie non racco- LE I tre pe:-sonagi"i in real– tà esprimono tre di\·ersi modi di :ntendere la poesia e la ,·i!a. Giuliana Bor– dereau si rifiuta cli comu– nicare agli altri la ricchez– za di poesia e di vita che .:.U.O§TRE n·.a. RT E * E allora. nel sogno e /o a.n– da1 alla finutra.. l'aprn e nmasJ a guardare nel b1uo •· 11 de,eno era onnal &Uenz:o. .tdno al p;ozz::, non vi era– no P2ù ! cammelli. il l" 'ell.to FR...\..'\CESCO CRISI aja::tt:8~~1nCM ma,: . _________ _ Romolo Valli ba compiu– to sforzi di finezza e di intellie:eoza. perché il suo pen;onaggio non dh-enisse quello di un incettatore ed ha dato coerenza almeno formale ad una figura. che n esto teatrale non chia– risce completamente. Ros– sella Falk è stata ammi– :e1,,•01e. quando nel finale del dramma ba sentito tut· ta la nobiltà simbolica del ruo personaggio, che il re– gi a Giorgio De Lullo ha acutamente sottolineato con un appropriato commento musicale. Emma Gramatica era Giuliana Bordereau e non poteva imma(inarsi un'in- nasse qu.al~ t:Oee, un ru– more qualu nque. Nie.nu. B1- S0g11a che me ne vada non C'è altro da fare - peMavo•. E llllomo a me. il silentlo diventa.a opprtmcnte.. E tn– ta.nto. piano p!aoo. anche oena tenda ,sta~o a!!accia– oo da una ~cx:oia fines::ra della tenda) yeni•a silenz::to. Un silenzio b:anoo. senz.a co– lori. come l'alba chiara del deserto. Mì roltaro sen.z.a. ,-e– dere più nessuno: tutti erano andati via.. piano piano e mi a,-e\·ano lasciato solo. Ma. nel sogno. per terT&. vi era– no dei fogli di car.:a. :\Il &V\-1cinam Ji raccogUe-•.-o e leggero e La congiura del seo.umrnc ,. , uno di New York•· e Una lettera dal de– seno •· e Rad.iogn1ia cti ll:la nou.e •· e Una educazione sbagliata•· e Teatro perso– nale • :XT.a.L.RA . Libri ricevuti Giacomo Sardo: Fior:. \.·enm– gli,. Casa editrice Rinascita Artistica. Xapoli, lire l!l.A.i. Eu1:enio .\lia:ini: Sen:a p-.u ,·erità, LuiP Lconardi Edi– tore, Bologna, lire 500. Ernesto Calzavara: Poe.ne du.– leuali, Libreria cditr'ia: Ca– no,-a, Tl'C\iso, 1960. Giuseppe: Pindli: Sulla r.aie celesrina, La ProcdJaria, Rq:– gio Calabria. lire 50 0. Alcxandu Pope:: El .or.sa :o Abdard. Tipografia A.. B ct– tini, Cesena. lire c:00.. Alceo \'alcini: Partire l! un ;xi morire, Cescbina, .\lilano, lire IIXIJ. I Attilio M. Cecchini: 1A crisi I {it:ri~{~,t~~o~~~ Bs. 5. Tom Antongini. 1Abt.rm10 Del b1io1io in ·provincia ~~~~~,ii; La pronnc,a rimane an- di GJ(;SEPPE SCJORTJ:\O La mostra di Ch,èu dun- ,m, in~"-'jHXJ· Gan:mti ~li- cora 11 "·1va10 delle forze - · ~l~lotilde .\f~ i~ . - fresche. delle energie nuo- si nutre on1amente la cul- morta d1 Ctardo Trivellom na parte delle sue concret.e que. p~enta ~.msiemebd1 . tura romanica ~m~rchué!- ,·e· e le mamfestaz1om ar- tura an1st1ca ha tre opere le quah de- attuaz1om. ~r:~ n!ss:onna s i:au:~:bm: schin:J. Milano. lire -UOO. ·. . F'rosmoae. per m1z1atn·a nunc:ano 11 eontmuo affer- Oltre a Ciardo. ):lenzio. . g ~lino Savare:sc: c. La semi- t1St,che che rn essa si s, ol- dell'Amm1mstraz1one Pro- mars1 d1 questo p1t.tore per .:\lontananm. PauJucc 1 S-ir- st ra· opere do, ute ad arti- na nella bufera. - Ro- gono hanno sempre una buo- vmc1ale. ebbe due otume una sua controllata cromia ra. Om·cciol• Cugurra: ecc stt che. col loro tra\"agho. manzo Casa Editrice na nsonanza locale. cost1- mostre naz1onah. sia pure che gh consente d1 adopc- che es?Ong~;,o opere d·1m~ contnbuiscono a fare dt Ceschin; - Milano - pa- tuiscono un av\"entmento. a d;stanza d1 mo1t1. anru rare 1 colon ch1an per sta- pegno. abbiamo notato pre- certo man1ensmo solo una1 gine 390 - L 1.500. Sarebbe interessante regi- l'una dall"altra: ma 1 lntZla- bihre un punto focale ,·olto senze da porre 1D nhe,·o delle. manifestazioni - fra I Voltaire: e La principessa strare lf: a~~1om. e _le re- tn·a no~ \·enne su quel pia- a 1llummare 11 resto piutto- Gilberto F'ihbek ha dei le piu delenon e 0 1;11a1 in di Babilonia• _ Tradu- pulse dei ,,snaton _di fron: r;o contmua.ta _ed ~- passata. ~- scur~ del_Ja tela. Ba~to- Fiori su fondo scuro di una !~~~~~ artistic~ell ~!,!ual:I z!one di Fer"!13:1do Pal~- te a opere che nei _grandt 10 pr~po:2iom p1u m_ode- lini, Cehberh. Montan~r,.m. densità a mezza strada tra . . :, _ a . ZJ - Casa Ed.1tncc Ceschi- centri ,·engono ormai tran- ste. all E;\AL eh.e, negli ul- Stradone. Trombadon e Sironi e Rosai• ahi FìOri di un. mdi~ della. ',tahta dii na - Milano -. pagg. 150 quiUamente respinte o ac- timi anni .. ha alle_stito tr_e \'angelli: e~co altri nom~ ).la rio Marc~cct te.stimo- un ~rte . e. senza ~n_e~a- 1:-, SOO. cettate. quasi luoghi co- mostre naz1onah. XelJa pn- che. presenti con opere d1 niano . 1 grande amo co re • 1 p~ssa_t? da cui O\\ta- AX.NI.B,U.E CATAL. Roma muni d"una dialettica di cui ma figura\-ano una sessan- ottima qualità. hanno note- cui il I ittore v·a ggre n "'!ente en\a. ~enta corag- - Ha _ragione Lei. Diffidi dei ina di nomi scelti tra gli ,·olmente contribuito al buon .P . i re mo si g1osa~ente_ le_ 'te del . futu. O?nco~ do,-c le • scg:nalazio- ______________________________ ani.sti più qualificati. da li,•ello della manil.estazione. e_ 5tudiato ~1 d3.:e al to_na- ~: c1oe s1 gtO'l.·a de.il espe. m • si pagano. Casorati a Ciardo, da ~lenzio Da sottolineare il vasto in- ~:n~nape~~o_n~ 1~;t- nhe_nza_per s_u~erare e arn~-l-----' 0 -,=-..._,.,--,-...,- . -KJ--- a Paulucci. da De Chirico a teresse di essa. tale da gio- e . 0 e. a • u- c_ ire I termm1 d1 una trad1- Dlr"Ntore re~rpooaib0r Guttuso, da .:\1afai a Puri- vare anche ai giovani aspi- ra mor~ di. ~eon~r~ _Po- z:one: che ~re~be assurdo __ ___ __:___:::.::_:::.:..__ ficato; nella seconda ,·enne ranti artisti della zona in ~bel~a. m ~u1 1 rossi. 1_ \:er- npu.diare. po1che non s1 n- .:: .1.ao . li~ u.J::...::,..1.")..A. a_dottato il cri_terio di con- quanto oc~asione che loro ~Ji~\~Obr;::i1 t~gg-~n~;·n~: pud_1ano i nostn procreatori Roma - Vìa IV o~mbre 149 s1derare le ultime tre gene-- consente d1 conoscere opere . g :f.-. . E su questa strada. che razioni di pittori con venti di diversa tendenza ma sem- sua gr!3zta st1 !~tica. _ un ra d.el presente un anello GIOR. 'M.LE ARTISTICO - artisti circa per ogni gene- pre di buona qualità. per Paesaggio ~e~sighese d i _A r- fra 11 passato e il futuro. ~~-.\~} 1~n~U:us~~~ razione; l'ultima - quella trame motivo di continua. den~o ~~ffic, ha la ~t.ar~ che l"arte potrà sopra,·v1,·e- pluori, ambosessi, per col– attuale - presenta invece re - con modestia ma con lummosita . delle mt ~hon re e prosperare in un nuo\"o laboraziooe e vaJorù:z:a.rlo– trenta artisti con due o tre fermezza - nella diificile opere del pittor~ e senl_lore clima che le esperienze sbal- ne merlte,·olL Scrh-cre: opere per ciascuno. cioè ten- da appena iniz.iata. toscano. Do~ 1 . Va~e t tt di late ananno, per on:ia an-1 • Approdo del Sud•. Lun- de ad approfondire la cono- • • • Elen_a Casali Ricchi. com-. lite.si . schiarito e consoli-1 go Teatro Nuo,'O 29 • N.a- scenza di ogni stngolo ar- Alla Bottega d'Ane di JJ:05t1con amoroso sen5o del dato. ,_"°_'_L _________ .J usta. -Chieti. appassionatamente ntmo. da se~alare Og~ert1 ,-- -----------------=- RA.110.Y SE.YDER 15 LIBRI DI ARIANNA Arianna e Ja\·ler, moglie e. marito: due personaggi ambigui, come ambigua è la atmosfera della guerra in cui essi agiscono. SODALIZIO DEL LIBllO 744 Così ci siamo tro,·ati di diretta da Piero Mincani. il .tul rav-olo dt Faust~- P1ran– fronte a opere senza dubbio 1961 e stato inaugurato con dello. una delle p1u cah. consistenti di Purificato e una impegnath·a mostra che brate opere di questo_ p1t– di Sarra. che in Ciociaria vede allineati alcuni dei lOre che scompone e ncom– sono di casa: Cugurra ha migliori pittori italiani con- P<;>ne gli ?gge~ti in U?a ori– présentato un paesaggio e temporanei. Di fronte al ba- glll3.le . smtes, spélZlaJe e una natura morta di singo- lordo dilagare in certe mo. c':Omat lca, che fa alla sua lare delicatezza; ben scelte stre d'Abruzzo dei più sciai- pittura rag~1ungere un to– le opere di Fantuzzi e Omic- b_i e tard~ frutti dell:astrat- no alto _(P1~~e!lo. e .uno doli; un denso e incis1,·o t1smo. Ch1e.h ha reagito con de! pochi art?sll 1taJ1an1 su paesaggio di Ceracchini ha alcune mostre in cui sono cw - una volta passata la riscosso J"unanime ammira- stati presenti i migliori no- baraonda inlormalistica zione: rappresentati ottima- mi di quell'a\"anguardia che potremo puntare per un"af. mente Casorati. .:\Ien.zio, rifiuta soltanto le scemenze fermazione della nostra p1t. Paulucd· di una sugge-- e che quindi riteniamo ar- tura su piano intemazio- bell ) stiva p;eziosità la natura tislicament-e valida in buo- naJe). Giuuppe \'h lani: Fiori marin 1 - (litografia, da un ,·olum e d'arte edito da Re ato an Marco - Yene~ia

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