la Fiera Letteraria - XV - n. 31 - 31 luglio 1960

Le richieste di giudizio che gtornalmento d pervengono, troveranno risposta nelle apposite rubriche e Verba Vo,. lant •, • Soìpta manent • e • La Piera risponde• secondo l'ordine di arrivo. Si prega pertanto dj astenersi dal solleciti I u FIBRA LETTERARIA I ,J~\i<IL, ùt.l LA Kt.UALIUNI! 11-13 dal mercoledl a.I sabato Manoscrlttl. foto e disegni non rlchlesll non si restituiscono Ff,,STA DELL'ARTE ti VILLtl S. GIOVAN11 7 1 * L'alba sulloStretto * di ELIO F. ACCROCCA Sl)05tate più a sud !a fi.gu.ra del vetturale de– scritto da Betocchi. quel suo vetturale di Cosen1,a col cavallo dal trotto est.a– sJ.anne fitto e I macilento. taciturno e rassegnato co– me un eroe del Crati; to– glietelo dallo sfondo dei suoi monti e trasferitelo - ugualmente avvolto nella ,prima luce dell'alba - col suo cavallo di piazza dal!e zamPe magre inquieti ca– valli senza stalle. solo stra– de hanno; spostatelo più a sud questo vetturale dallo occhio pronto e dalla pa– rola laCWS: non sa che tra– sporta e non forestieri•• un po' caparbi. notturni. lungo la st:'ada del molo da cui sono scompar3,e an– che le tùtime luci e le voci estreme. indecif.rabili, della nave d'Oriente. eliche mentre il traghetto s'incunea tra i ferrei re– sp:n.genti della banchina cui poggia docilmente il fianco. Il "Lido di Cenide., è spento e silenzioso. La se– ra avanti. quella di dome· nica 17 luglio, vi erano stai.i proclamati e festeg– giati i vincitori dei Premi • Villa San Giovanni » de– stinati aJla letteratura e aU.a pittura. Nel giro d'Ita– lia dei premi. ormai, Villa .&m Giovanni è Wl.:l tappa letteraria e artisiica tra le più ambite. Vi si taglia il tragua.rdo del doppio mi- 1 ione messo in palio d.allo ingegner Giovanni Cali a favore di uno scriittore ca– klbrese o di un artista che si present.!:no in gara con un romanzo edito neil'n.nno o con quadri del paesaggio !ocale. n.ccorta. Per quanti contì– nentri abbia girato, egli è rimasto. in fondo. legalo alla Calabria da un senti– mento appena appena con– fessato. ma non perciò me– no profondo e autentico. un sentimento ch'è anche una ragione del proprio carattere: riguadagnare H paese 11atale per arrivare a chiudervi iI ciclo che da li prese inizio: a chiudervi gli occhi per l'ultima oolta dopo averveli aperti per la prima. Sono parole di Lilli: una sua confessione che è tra l'elegia e il dramma. Quasi la stessa confessione che il vetturale cli Cosenza ave– va pronunciato all'alba dall'altra parte dello Stret– to. Questi. parlando al suo cavaUo. e Vrrg:ilio Lilli parlando a se stesso. ELIO F. ACCROCCA ~1(0§'JCHE A.NZIL: e Spigolatrice., D'AHTE * llN ][TA\:LJIA\. LETTURE SULJL' llH1C'E * Dall'impressionis all'astra * di LORENZA THlJCCHI La collana del Minotauro del gnaliamo ora due storie del· stu_dia_ndone !e. molteplici . re– S3gg.iatore sempre più e sem· \'arte di questo sec_olo.che, a laz,001. La vlSl_on~del cntic_o pre meglio aiuta il lettore a poche settima~e d1 d1st~n1..a, france.se. è,_ qumd1, panor~m1- chiarire e ad ampliare il pa- si sono incrociate tra i\11\anoca, e. s1 n\·ol~e ad un _' asta norama dell'ane moderna, dal• e Parigi: il Panorama t!e.sart~ pu_bbhco desideroso d1 un \:msi~ ~t~Wtà a~!i ~~~rie gro;= fj:~'i't~e:s 0: 0 ":di~~~~ 111 Ga11f. 1 ~s~~;~eei~lusf~n1}~ 1 t:inNb:~= ni. Nel nuovo volume intito- mard, e la Breve storta del co e ne.ro , documenu 1 ta,olc lato Gli impressionisti e il Io- pillura moderna di Herberl cronolog1cJ:>.edel~e vane ~o– ro tempo François Mathey - Read, pubblicata all'insegna del I~. _dettagliate biografi~ ~ ar– autore di numerosi s1ud1 su Sagrcato~. Dire bru5:cament1: 11st1,!!d alcune. e~senz1ah scel- ~~~d:~e~ti:n s~~~ esu1li' i:~ ~u~a1g/ldi q~~te ~~~i~c df°~~ :f t~~ 0 1og' ~~~~-. completano prcssionismo, edito in Francia sere un. modo di ~luderne ~I . • • * da Hazan - indaga, con una valore, m luogo d1 detei:-m1- M1chel Ragon ha debuttato ~~i~~\1; ~~ ~~j~~~~lcm~g~ d:f1°ciu!n~_:1~~r_a'~i s~ro~~1d~~ ~tm~~a~;1ti~~,/c~~~!d!~~r:ct; critico, la ,•iccnda degli im· peso delle pagine. 350 11 Read, collaboratore fisso. ~a 51:u_e prcssionisti che egli considera 750 il Cassou. ed anche dal anni di Cunaise la pnma nvi– come i veri padri della nuova fatto che il volume di Galli• sta francese interamente dcdi– pillura: • i primilivi di una mard prende in considcra7io- cata all'astratto, organizzato– nuova ane ... Questo libro, in ne tutte le arti plastiche, dal• re di mostre di a,anguardia più punii appassionante come la pittura alla scullura, dal- in Francia e all'eslero, stu– un romanzo, ci avvicina alla l'architettura all:3 decorazione, dioso di_ architettura, Ragon società, agli avvenimenti, ai dal teatro al c!nema, mentr:e è stato m questo dopoguerra personaggi che diedero vita e quello del Saggiatore è ded1- un po' l'enfalll terrible della f:::me~:o st3;idosu~! ~~~~e. ~~~. ~f1us~iÒm~~e di!!:rsii~; ~~ti~~n~~~~~n~tceenf~~¾ ~~: stati inizi 'fino alla definitiva totalmente le due opere è, so- la sua patria, come uno dei affermazione. pralutto. la posizione critica, più validi e spericolati pala• Restando ancora nel campo spesso quasi opposta, di Rcad dini del non-figurath·o. delle opere panoramiche, se• e di Cassou. All:3 s.ua ~enna agile e co- La e Breve storia • d1 Read mumcauva SI devono, oltre al si carallcrizza per una impo- fortunato Aventure de l'Ari stazione critica dichiaratamen- Abstrait, (La.ffon. Parigi, '56), te particolare e soggettiva. Lo e ~I meno felice Llvre de l'Ar- s1udioso inglese prende, in- cJutecture, alc!-'ne monog~fie fatti. in esame ed in consi- su Atfan, Pohakoff, .Fautner, E' l'ultimo vetturale di Calabria. il solo disix>nibi– le a quest'ora che fa radi j U-asport.i: l'unico che ol– tre lo Stretto. da Messina. guarda all'Aspromonte con nostalgia. Ha emig,rato - dice - nell'Isola dopo la guerra; su di un grosso zatterone ha attraver"Sato il mare. Si port.ava dietro soltanto il cavallo. e E' morto sotto De Ga– speri, quell'altro. Questo qui è il secondo •· I! premio per la lettera– tura è stato assegnai.o a Vi'rgilio LilU per il ro– manzo edito da Mondadori. Una donna s'allontana, la storia patetica e disperata di una fam.iglfa italiana nello sfondo dell'ultima guerr-a. Al noto giornalista e inviato speciale del Cor– riere della Sera (tomato di recente da un !ungo viag– gio in Cina) sono andate 800 mi1a lire; la commis– sione letteraria. composta da Baldini, Angiolett.i, no– ria. Falqui. Moretti e Sel– vaggi, ha moltre assegnato un particolare µrenrio per la saggistica (200 mila li– re) a P. Francesco Russo per la sna raccolta di Se-ritti storici calabresi (Ed. C.A.M .. Napoli); pre– mi minori a Tanino De Santis per Sibaritide a ri– troso nel tempo e a Vin– cenzo Saletta per Storia archeologica di Tauria– num; due medaglie d'oro del Senato e delJa Camera rispettivamente a Lorenzo Si-cari per la raccolta di racconti L'abbraccio di Giuda (Ectit. Rebeilato) e a Nino Dramis per il ro– manzo breve Salvo il bat– tesimo (Edit. Feltrinelli). A Tainbut•i e a Busso derazione le sole manifesta- DubuJiet, tre romanzi, Dr6les zioni moderne della pittura de Métiers, Dr6les de Voyages, contemporanea: per lui • mo• Un~ Pfa~ a_uSoleil, e nu~e– derno • è cioè solo ciò che è rosi studi d1 le1teratura socia– profondamente diverso da le, tra ! quali merita_ un_c.en- g~an~~i st1 è\':~~ ~onP 3 Jf~?: la 0 ri~~~~~,:1:_ ~'~r~~:oirJefl! Parlva del.La bestia come dell'unica persooa di fa– miglia che gli restava e passava più notte che po– teva in compagnia sua. Non lo fiMlstava. no. lo incitava al trotto con la voce. e quando non parlava al ca– vallo parlava di Reggio, d1 Villa, di Cosenza. il ·preniio '' Jlilla S. Giovanni,, gati\'O ma didattico o, forse collana "Vo1c1 la Fran~ •• Ar– meglìo propagandistico del· thème Fayard pubblica ora l'opera,' nel senso che Read I' 1-!ltimo libro di R3:gon, LA è un com•into assenore della pemture actuelle. Un titolo, cc– riduzione dell'ane alle con- mc del resto tutti quelli del nuenze astratte. C'è poi da ve• giovane critico, fin troppo im· * dcrc fino a che punto sia giu- ~~a~ivo, che cer_to promelte sto considerare non-moderna. p1u di quanto po1 non man– Nell'ampio &alone del nuovo albergo di ViUa San Giovanni - dove t ritrotrati modernissimi st:endono chi li faccia funzionare - ci siamo Jn questi g-!orni sof– fermati ,più volte a guarda– re i qUadri premiati nelle quattro edizioni precedenti del Premio di Pi-tt-ura che s'intitola appunto alla cit· tadina ca:labra più prassi· ma all'estrema punta del Faro; e la cosa ci ha por– tato a un duplice ordine di considerazioni: da un can• to è da sottolineare Ja qua– si costante fedeltà -al tema (e.far conoscere agli artisti italiani e stranieri le bel– lezze del paesaggio e la du– ra vita della gente di C:a· labria i.), dall'altro il buon livello di quasi tutte le opere premiate. Ed è anche un documento - provocato dal fatto che il tema non è stato escogitato per motivi polemici, ma pensato come atto d'amore - della non Incriminata validità della odierna pittura fig,urativa o comunque non legata al– l'informale. Basta s,correre l'elenco dei primi premi: di GIUSEPPE S('IORTINO ra di Giuseppe Carrino, questa volta in chiave chia• rista; delicato il paesaggi– no di Mary Cefaly, che vor– remmo sempre più impe– gnata in una ricerca ero· malica tutta propria; diver– tentemente illustrativo il siciliano Amorelli; dipinto con bella sicurezza il qua– dro di Ciardo; gustose le nature morte di Gigotti; di perfetto registro Case e Ba– gna.ra di Pigato; aristocra– tici i blu e i verdi di Ga– llano. non solo 13 pittura di Rous- tenga. Ma Ragon ha un modo seau o quella di alcuni rea- t1_1ttosuo, brillante e _corag– listi come Hoppcr e Balthus, g10s0, estremamente sumolan– ma sopratutto dei Messicani, te, di imporre le proprie idee, Aveva casa: dall'altra parte, da ragazzo. L'acqua non dliv.i.de . diceva. e si può guarda.re la terra del paese ad ogni ora del gior– no e della notte. Risvegliavano l'aria le sue parole: un'aria ancor-a piatta e immobile. bassa come le case. ferma come le immagini che al tocco delle ore erano rimaste al– l'interno del campanile senza voce.- Il silenzio nel– la piazza della cattedrale tornò intatto. rnisterioso rotto soltanto dallo zoccolo tm po' sgomento del e.a– vallo. Il vetturale, nel lascial'– ci. volle sapere del ftlm su Garibaldi. Affittano cavalli, diceva, per una carica, ce ne vogliono tanti. Era dj– sposto ad affittarlo il suo. eg:H l'avrebbe seguito per tutta la durata del film. Fanno anche lo sbarco sul– J.a costa calabra. disse. ed era là che desiderava tor– nare. magarj per pochi gionti o per sempre. ma questo non lo disse. Ci rl.accompagnò fino al porto e attese che il tra– ghetto partisse. Aù.l'alba. nella pitto.la oasi del Lido di Villa San Giov-anni. non restava di.e i-1 silenziO. di quando in quando interrotto dalle voci degli scaricatori d:i frutta. I notturni e caparbi passeggeri dello Stretto avevano l'alba negli oc-– eh.i: la stessa del vetturale rimasto al di là sul molo a parlare col suo cavallo. O quella stessa alba ca– labrese che mi parve di scorgere nello sguardo di Lilli. un giramondo di me– ~tiere tra i più ardimen– tosi e spericolati, ma co– sentino d1 nascita, felice che la giuria del e Villa S,a-n Giovanni • se ne sia Vincenzo Ciarda, Enrico Paulucci (Jlon il Paulucci che a volte si compiace di accodarsi ai manieristi di moda), Fausto Pirandello, Marcello Avenali, Piero Martina, Lorenzo Gigotti, Cesco Magnolato (quest'an• no Orfeo Tamburi e Cor– rado A. Russo). A ,codesti vincitori dei primi premi vanno aggiunti, fra gli as– segnatari degli altri premi: Raffaele Spizzico, Andrea Cefaly, Elmilio Notte, Ora– zio Pigato e qualche altro. Già dodici nomi che, se fossero presenti, all'attuale Biennale di Venezia, varie– rebbero e solleverebbero il padiglione italiano; e che, pertanto, proponiamo a:lla a.ttenzlone di quanti in buo– na fede voITebbero negare l'esistenza in Italia d 'l.ll 'la pittura diciamo pure figu– rativa, ohe invece è sempre viva e feconda, non limita· ta alla generazione dei e vecchi ,. ma tuttavia ope· rante ,con la generazione di me2ZO e con quella dei giovani. Anzi i giovani., i migllo– :-i fra i giovani, non da og. gf si ribellano all'andazzo e negano ogni validità alla arte ufficiale (cioè allo astrattismo nelle sue varie spede e sottospecie); difat– ti Ugo Ortona - che orga- Era un traghetto straor– dinario, carico di merci, i se.-rvizi di bar chiusi. Messina si allontanò che TJ.'1.CClJINO OH:LLE M.OS' J.'HI'~ MILe\NL<::SC * risvegliava l'alba da sopra j monti. Una linea appe– na percettibile, frastaglia– ta era, pareva di nuvole o di alberi lungo la costa dell'Etna. scura sotto il Francis Picabia di LCJCl,1!11() BCJDll.ò!l!tl leggero chiarore che appa- Ci siamo doma,1da1i di- riv-a imminente. verse volte nel giro degli ul- Il cariro a bordo era di timi anni perché la cosi- camion ricolmi di cassette detta "critica ufficiale• e. i di fnlf,t,a: scoperta non vari pontefici dell'a.strattisti- c'era che l'uva già tenera, ca • arte di Stato• siano co- dolce, primizia per il eon- sì propensi '! !ra.scurare. i Unente. ~,~;~ :rt:~: 0 ;:;,~~ujae.~~~l ~= Sul viso impenetrabile di stro secolo a vantaggio de/- qualche passeggero pare di le loro ccntrofigure e dei lo· scorgere i tratti di un perso- ro allievi meno intellige,11i e nag.gio s,cappato fuori dalle dotati. Quesla domanda ci pagine di Alvaro o cli Se- si t ripresentata alla mente minara, o almeno cosi sem- ccnstatando che la pnma, bra: calabresi sono dall'a,c- diciamo proprio la prima. cento di un loro richiamo, ;;r;;~°c, i~~~:nfl :J:~1! ~j: diffidenW, e diffidenza su- tura artistica mondiale che è scit.ano in chi poca espe- stato Francis Picabia ha Iuo– rienza ha del loro mondo. go irz questi giorni, a sette Sono scaricatori. invece, l1.mzi dalla sua morte, no,1 che al saluto del rado pas- alla Biennale o in una Gal– seg;gero rispondono anche leria Nazionale (che p1tre con l'offerta di un grappo- svolgono un'intensa attivi.tfl lo: la prima uva della sta- ~! .. t:1:t.b~~~;i i,t ~ ~os:::::,: gione. , Jissìma e pnvatissuna galle- L'alba è ormai evidente ria-libreria milanese a ini– sullo Stretto. La linea alta ziati,,a, e a spese, di w1 gio– ~la COS"'t.-a dell'Etna era dj vane editore: Arturo Schn.. -arz, monti e di nuvole. le quali noto anche, nel campo degl~ procedono col vento che studi artistici, col nome dt le carica d'insospettata e Tristan Sauvage. Non è hl jo verità inavvertita mi- prima volla che Scllwar~ naccla: il cratere qualche ~es;;~~~ aeu~r/',i1e.~ 1 :~oa_~i. ora prima era esploso ma elle in qualche modo s1 d1f– senza arre<:ar danni. Le ferenziano dalla imperanre nuvole si disperdono nello accademia d'oggidì. (nella ampio cielo dello Stretto che sua librena abbiamo visto 0 .-a si tinge del suo azzur- m(alll per la pr11na volta le r~ naturale. compatto prl- opere d, Poi/ok o d1 De Stael, vo com'è del ~le che ai;- ~::a i~~n~~i~r~:~!~z~ 1 1~~",; cor tiard_a a mondare ~ po Successo a un dee.imo de.i punta d1 terra che quns, I pre:.z.i atruali); ma que:lta tocchiamo. proposta del nome di Pica· L'ampio giro della nave bia ci sembra senz'altro la che per le correnti ha do- sua iniziativa più importan· vuto costeggiare la rocca I te e opportuna. .. di Scilla. sta terminando. I Picabta, na!o a Parigi nel D 1 porticciuolo che ra- /879 - pro~upote, per parte s:nta la fez,ro":ia si s~a: f!rga~/· s~:vi~lo fa:i:rsR.eccdi no le snelle '?1barc;izioni ·1 Spagna, nipote, per parte di per la pesca. ciascuna co_n madre del noto fotogra/o_ tre uomini a bordo. 11 b1- I Davami.e, amico e sodale di lancino oscilla come lama j Daguerre e <!,i f,fadar - eb· di spada sulle magre onde I be modo dt v,v~re, spesso_ causate da.l .tra.gore de~e detennmando11e t passaggi più rischiosi per fon.a di in– geg,10 la straordinaria av– ventura poetica e intellet– tuale che sconvolse la cultu– ra del nostro secolo dall'av· vento del cubismo all'inizio della seconda guerra mon– diale. Uscito dalla parigina Ecole des Beaux Arts dotato di wt formidabile mestiere pittorico, Picabia si sentl su– bito attrailo dalle più •scan– dalose• correnti di avan– guardia: cielo rosso e terra blù, il " Paysage de LA Creu– se ,., dipinto nel J'J07, i la sua prima opera decisamen– te rivoluzionaria. Con la U· lebre .. Procession de Sevil– le • egli crea uno dei mas– sitni capolavori della s~ola cubista. Ma ben presto :l'I la– scia indietro anche il cubi– smo per tentare quello stt· le • orfico • che Apollinat~e presenterà come una specie di " piuura musicale•; an– cl~ se, è lo stesso Apo:U– naire a rilevarlo, e quest'ar– te ha con la musica gli stes– si rapporti che potrebbe. ave,– re con la musica esattamen– te il suo contrario.-"· Negli anni della prm111 guerra mondiale, b_ullata ra_– pidamente alle ortrche la di– visa di autUta militare, Pi• cabia t a New York col suo amicissimo Marce/ Du– champ: qui, accanto al gran– de fotografo ~ti~glitz.., es~ sono i protams11 della p1u accesa avanguardia intellet– tuale nata sulla scia delia celeb~e esposizione dell'Ar: meria, e fondano_ • 391 •• 1~ foglio di co,nbattm1ento dei più audaci movimenti della cultura internazionale fra le due guerre. Ritornata la ~– ce, Picabia gira il mond_o in cerca di emozioni poetiche: è dnpprima a Barcellona, do– ve argutamente dimostr!l,_la propria maestria accaC:.e_m,ca, poi a Zurigo, a fianco di Tza– ra di Erst, di Arp nelle 1a– m~se e· famigerate riunioni del Cabaret Voltaire, torbi– da culla del dadaismo; poi a Berlino, dove dadà. a ope• ra di George Grosz...diventa wia feroce e lungimirante sa– tira politica; infine di nuo– vo a Pari$_i,nel clima del primo e pt_ù libero surreo.li– smo, cou Breton, Dall, Eluard, Aragou. A Parigi, Picabia organizza insieme. a Eric Satie e con la collabo– razione della Compagnia dei Balletti Svedesi una serie di allucinanti spettacoli musi– cali, e dirige, avendo come operatore e assUtente tec– nico René Clair, quel picco– lo capolavoro cinematogra– fi,coche è e Entr'Acte • (chis– sà perché tulle le cineteche ne altribuiscouo oggi la pa– ternità al solo Clair?}. Ma, nel giro di pochi la– stri, la storia volge di nuo– vo alla guerra. • Dopo il s.:t– tembre del /939 - cosl co– mincia uno degli ultimi p()e– mi di Picabia - U sole sem– bra donnire ... ,._ 11 fervore poetico e culturale della V!C– chia Europa si attenua nel presentimento delle sue ro• vine. Durante una mostra panoramica dell 'ope.ra sua, che gli amici gli hanno or– gani_z.zato per fargli festa alla galleria Drouin ne.I "49, Franci.s Picabia continua a ripetere una delle sue bellis– sime massime: • La cono– scenza ~ un vecchio error~ che pensa alla sua giovinez– za!». fA proposito dei suoi • pensieri•, distribuiti a mi– gliaia s" tulle le riviste di punta dell'arle europea: ~;rt!~uni~ 5Jot:,e;::~ ~era,f. sulterebbe 1mo dei testi più sintomatici e brillanti della cultura artistica del nostro tempo). Qualc}i.e anno dopo, nel novembre del /953, la morte fennerà la sua mano nell'alto di dare :e ul– rime ,unnellate a ,ma grande composizione raf(i– gurante una fonna indistiu– ta avvolta da bende: quasi . un autoritratto sul fello di morte. LUCIANO BUDIGNA nizza. sotto l'egida dell'in· gegnere Cali, il Premio di Villa San Giovanni e che ha fiuto e perspicacia - a commento del verbale della gjuria presieduta da caso– rati, ha sottolineato che, se al Premio di Villa sino ad oggi sono stati invitati in prevalenza artisti anziani e matuti, in avvenire biso– gnerà fare più posto ai gio– vani, a quei giovani che nella tradizione sentono una gloriosa e sempre fe– conda maternità. non una cappa. In verità son giovani Giuseppe Carrino, Orazio Celeghln, G. D. Paoluc– ci, Suppressa. Turcltiaro, Scroppo, ecc., presenti e premiati a Villa San Gle– ni; ma ovviamente si do• vrà andare oltre, allargare la rete degli interessi, sol– lecitando una più ampia schiera di giovani pittori al maggio ln Calabria•. E che siano di tutta Ita:lia: nelle cinque mostre fat-te ci sono stati troppi napoleta• ni (naturalmente nessuno ha mai pensato a Capal– do); e Napoli non ha cosi. gran numero di artisti va– lidi. Non s'invita un Bran– caccio o un Trombadori, che non hanno proprio nulla da dire sulla Calabria; cioè nessuna possibilità di rea– zioni e dì adesioni davanti a un mondo dalle ,caratte– ristiche pronunziate che vanno approfondite. S'invi– tano, appunto i giovani o quasi. S'invitano Morlotti o Cassinari, Stradone o Purificato. Cugurra o Sa-r-– ra, Vangelli o Calvari, Fi– ~ippo Sartorio o Francesco Casorati, Gambino o Borsa– to, Barbaro o Tabusso. Fac<:iamo questi nomi - di tendenze e maliurità dispa– rate - a semplice titolo .indicativo; e anche perché non ci piace vedere ogni anno a Villa San Giovanni s!ilare gli stessi pittori con i soliti quadri: se la com– missione degli inviti non è molto aggiornata, si mo· difichi la commlssione; e la si faccia più che di pit– tori. di critici: i quali, per il loro mestiere, vedono un po' tutte le mostre e le ve– dono con occhio stac,cato come non può mai essere quello del pittore, quindi sono in grado d.i propor· :-e un ampio ragionato elen• co dal quale gli organiz· zatori ""potrebbero sceglie– re gli artisti da invitare o da sollecitare perché man– dino sotto giuria. Detto questo, e passando a dei cenni diretti sulla mostra, aggiwigeremo che nell'insieme essa riesce ad avere un suo ·carattere: aperta alle vere tendenze ma con una certa unitarie– tà che non è solo data dal tema. I quadri di Tamburt sono senza dubbio esem• plari per il tocco personale e per la disinvoltura con cui l'artista sa liberarsi del– la cieca ubbidienza alle suggestioni continue dello oggetto, senza per altro tradire o comunque falsare le immagini più proprie che nascono dall'oggetto grazie a una ,completa e fer– vida trasfiguraz.ione fan\;a– stlca. Corrado Russo è me– no persuasivo: alla certa pittura di Tamburi egli op– pone uno sperimentare che può anche dare luogo a una pittura suggestiva, pur non avendo .ancora fa definitez– za e la insostituibilità pro– prie all'Qpera d'arte. Interessante il post-im· presslonismo di MaTtino (un pittore calabrese che lenta– mente va liquidando ogni esteriore conato ved.utistico per un più approfondito e personale dipingere); note– vole la popOlaresca pittu- GIUSEPPE SCIORTINO gufyrodt~ a:~llo~~?t~~~ s~I~ ~~ti ~~:ta~aenir ~~~~~chdi tato a pie' pari dal Read. La conferire ad argomenli ardui prova avvincente e chiara di e t~nici, una scioltezza divul– sir Read, quel suo panicolare gat1va, senza. ca~ere nel ba– tono netto e sicuro rendono nale o nel d1datt1smo a buon tuua,;a stimolante la lettura mercato. Con il brio di un del volume ricco di 100 ri- conferenziere, più che con la produzioni 3. colori e di circa ponderata misura di uno scrit• 400 in bianco e nero. tore, Ragon &i al lettore, fin Cassou, come sempre versa- dall3 sua pt"e;messa I~ chia,:e tile e apertissimo, considera ~ella propn_a. 1mP?~taZJon~ cry– invcce l'arte moderna come un l!ca. Per lm 1_1 cnt1co e I a:ti– \'ero e proprio fenomeno da st a SO!IOoggi sop~tutto 1m– " si1uare tra le altre realtà pegnau nello sc~p :1.re. e nel del mondo contemporaneo "· ~61:rde.s 0 ~ftiqi~~ 81 d~~~ c~1:- ______________________________ temporains n'est plus de dé- crire un tableau comme Di– derot, mais bien plut6t d'Ctre des témoms lucides et vigi- lJ. RTISTI ITblLilc'l.Nl * Dtie disegni di A11zil A.ì'tZJL: e Autoritratto~ Sia l'au.tori.tratto eh.e la figura di con.tadina riprendono motivi. ca.Ti al– la fan..ta.3ia di questo pittore friula– no. Appartengono entra.mb\ a.l 1951, u.n periodo in cui contadini e mu.ratori appaiono [Tequentemente nelle tele di Anzil. ln quegli anni Zigaina, un altro pit– tore friulano. s'imponeva alt'a.ttenzio– ne della, c-r,itica uffìcia.le con i suoi qua– dri di sapore espressionistico, mentre Glorpio Celiberti cominciava. a con.trol– l.are la su.a tavolozza. dai colori squil– lanti Pochi anni dopo sarebbe stato diffi– cile riconoscere -non soita.nto i do.e pit– tori friulani citati, m.a. qualsia.si altro pittore, tutti protesi verso nuove espe– rienze, verso nuovi temi, nuove tavo– lozze. In questo nostro secolo, cosi vi– cino al Seicento per certi aspetti, dove sbalordi.1-e con la propria e genialitd,. è l'a.splrazlone inconfessata di molti, An.zil è rima.sto attaccato alle sue /iQure di contadini. di operai. di raccogliton d1- erbe, dai grandi occhi tondi, dietro ai qualt s'intravvede tL'l'l-0. sofferenza rag– gelata dal tempo_ E' uno dei pittori più schivi che ab– bia conosciuto, uno dei pochi che, mes– so dinanzi aUe opere di un altro arti– sta, tende a scoprire qu.ello che c'è di buono, i suoi lati positivi, i suoi pregi. E accettare i valori degli altri sign.iji– ca credere Mi propri. Questa qualitd, cosi ra-ra dell'uomo mi piacque sin dal primo incontro con Anzil, tanto che, con gLi anni, non son più riuscito a scindere l'u.omo daU'ar-– tì.sta, e la bontd delruomo mi si è sem– pre pi.ù configurata come serietà di ar– ti.sta.. In questi due schizzi si ritrova quel fondo amaro, un guardare gli altrt le cose e se stessi con un groppo di tri– stezza che spegne tutto. SALVATORE CHIOLO lants. A l' individualisme de$ intentions nous ajouterons le concept également nouveau de ~~rif.t!~~~::··q~f~':St cil~ili!::Jf~:. m1pose aux art1stes des exi– gences nouvelle.s... Chaque ar– tiste contemporain est un dieu qui agite ses tonnerre.s et re– façom,e un monde à sa faço,r. Une faço11 qui souvem 1101LS ~~~~~diJis:':us trouble, nou.s Dopo aver passato in rapido esar.:ie le vecchie glorie della " scuola. di Parigi •• e a\'er punt~al~~to l'appone deeli stramen, 1 métèques, senza i quali l'arte francese sarebbe un 'ane nazionale come tante illtre, Ragon abborda il pro– blema dell'arte aslratta. Egli nega che i-astrattismo sia di moda: si tratta ancora di una tendenza per iniziati sulla qua. !e, . secondo lui, bisogna non ms1stere, se non si vuole de– finitivamente danneggiarla: e Il faudrait, me semble·t-il, reti– rer les oeuvres d'art comem– poraines da coutact des non i11itiés. L'oeuvre d·art y rega• gnerail en ambiguité, en ma– gie, en précieu.secé ... Rien n 'e.st plus stupide que celle culture intensive et obligatorie, du mé.me ordre que les fameux. voyt:!gesorganisés •. Quindi po– lemizza, non seni.a vivaci ar– gomentazioni, contro il reali– smo socialista, facendo una sola eccezio~c per Fourgeron, del quale nconosce i meriti :!l~~rut;r~:~0!1ct;c:e ~:!~rae~ z,om es1stenz1ah del e misera– bilismo • (Buffet, Lorjou), che tanto facile successo ba avuto in Francia. Un altro capitolo è dedicato alla resurrezione dell'arte sa– cra, che trova più di un'osti~ lità nei fedeli e nelle auto– rità ecclcsi3:stichc:: talora trop– i'?. confornuste, in aperto dis– s1d10 con lo zelo innovatore di alcuni inlrcpidi domenica- ~éy: c~~d~on~~~~~ u~a R~r~ c~iata per abolire i pregiu– dm contro l'arte moderna. Nel capitolo intitolato alla ricerca di una nuova estetica il critico puntualizza uno dei problemi fondamentali del– l'astrattismo, il problema di un nuovo spazio, pur e,•itan– do, poi,_d'indagare più a fondo come s1 possa ottenere questo nuovo spazio. Altri argomenti sono l'art brut, la pittura in• genua, il disegno dei bambini e degli alienali, l'influenza del Giappo_ne sulla pittura moder– na e 11 surreahsmo. Come si vede questo libro, piacevole e lcggi_bile, presuppone però una precisa conoscenza- della ma– teria e spesso, difettando di metodo. rasenta il disordine. Del resto, Raa-on ama mel– t~re avanti le proprie idee pmt~osto che spiegare una si– tuazione. portato come è al giudizio preciso ed unilate– rale. LORENZA TRUCCHI DIEGO FABBRI Direttore responsabile Stab. Tipografico U.E.S.l.S.A. Roma - Via 1V Novembre 149

RkJQdWJsaXNoZXIy