la Fiera Letteraria - XV - n. 18 - 1 maggio 1960

i Le richieste dJ giudizio che giornalmente cl pe:rre:ogono, troveranno rispos1a nelle apposite rubriche e Verba Vo– lant •. e Scrtpta maneot • e e La Fiera rlspoode • secondo l'ordine di arrl\'o. S1 prega pertanto di astenersi dal soUeciti liA FIERfLETTERARIA I ORARIO DEI LI RED~zro,"E 11-13 Gal mercolcdl al sabato \1anoscrittl. foto e disegni non richlcstl non si rutttulscono L'antico Salento di Vincellzo Ciardo Marina di Leuca Xott.urno a S. .\la.ria di Lcuca - -- -- Paesauio del c.apo dJ Lea.ca Un paesaggio drammatico * di Gl~SEPPE SCIORTL'\"O A Xapoli, e un po' in tutto il Meri– dtone, da circa un qu.o:rontennio a que– sta pane H pt:ù. a.lto e fecondo insegna· memo piuonco e quello del pugliese Vincenzio Ciarde: e per l'equilibnuo e sa– no i:n.U:Tesse con cui egli gua.rda a.i tenUl· ttçi più o meno d'aoongu.ardia, e per gli elem.en :i migliori della tTa.d.4.-ione com.,– nuatit:am.e'n,te invei-o.ti . E' nel suo magiste– ro presente sempre l'e.rigen.?a di un gu.r..o aggioma.ro per la conqui.sta di nuot:i Lin– guaggi.. Inoùre, o anzitutto, egli informa la sua opero a una dignità sconosciuta a quanti uooono nel dipingere una corno-– dita per esercitare (o quasi) l 'acc:a.tto – naggio. Mentre a !-."a.poli l'estrema. eco ottocen– tesal di Crisconio perdeva vigore nel boz– zettismo di Villani e l'estrosa. cromia òi u.n Mancini divem.ava untuoso colorismo r.n frolli. Ciarda ha operato u.na. ronura con l'ormai insopponabile jocJ.orismo partenopeo per atJermare nuotn cona.t1 estetici. Sicché la sua opera ha determi– nato una svolta nella pitturo mer=..diona– le che, specia.lmeme sulla falsariga di ..\!iehetti, s7era isterilita m un vedutismo deteriore, succube d'una natura idola.tro– ta da. una. produzione manieristica. quin– di fuori deUe vie ma.estTe di un'arte che imendes:se allargare t'area della propria problematica; e documenta w fede, l'eni· pito, la pa#l,07te con cu.i ta.le scopo è stato perseguito durante l'ultimo qw;mi.n– iennio (si ricordi che nel mezzo secolo precedente, sempre dalla Pug~ era ve– nuto a. Napoli Gioacch.ino Tomo il quale a ceva dipinto alcuni quadri che - con altri di Ronzoni, Piccio, Fattori, Legc,, ecc - salva.no un secolo dalla sterilità.). Il mondo pw.gliese, o meglio il natio Salento, è il rifenrnen.to da Cia.rdo pre– ferito J)eT le sue accensioni fantastiche: un mondo profondamente sentito, che egli porta. su un Jr.ano mitico m.edumte i grigi accordati con g I i azzu.ni , i gia..lli e il bianco con l'i:ndaeo e la. teTTC di Si.e– na, modulando codest.i colori con una sa– pienza di contro.ppun.to che d.iv.enta. fu.ce mossa., inronto, magia.. Vate a dire un mondo di forme, d1 colori e di luci che valicano il contingente e SU-penino il rea– lismo in una p06tUla.zio,i.e deU'll.!Sohao txùida ~ a.I prodw-s, - endogenia d'immagini stilisttcamente pure ed emo-– tmomeme originali. In tal $e71.$0 ( e fone con più rigore) opero Ciarda anche nel bianco e nero: il suo dlS"egno - .si ba.di - non è mai u.n appunta, ma ha co.s-..a.memente il carat– tere dell'opera compr..ua.. C'è forma, co– ~ poesia, senso d,i menwigfia nei pa.e– .sa.ggi apuli che Ciarda h.a sentiu, il biso– gno di fermare con un in.chiostro dendo che la.scia poche virgoloture bianche; un bia.nco e neTO tonnentato, quasi :ei!ogra– fico, ma senz.a una divergen.za neUa pur corposa strutturo. n vibrare del ne:ro sul ca.ndore del fo– glio provoa1 accen,.-uau emozioni lumi– nistiche, le quali danno luogo al rigoroso e inconfondibile linguaggio cianiiono. Di primo acchito è indubbio che ci tro1.1ia– mo in presenza di un artista. il qual.e n.t– ma. le su.e composizioni con una for=n )>Timigeni<1, sino e1 raggiungere w più perfetta. - e sofferta. - fOTma: La Puglia più nota - e tunsttCO - è qu.eUa dei ca.stelli, delle chiese TOmanJ– che, delle gror-..e fa.nta.$tiche, dei porti di Brindi.si e di Taranto, del Tavoliere, del– le Murge, ecc..; la Puglia di Ci.ardo - come appare an.ch.e da.i disegni che pub– blichiamo - è invece quelùi dei sassi ~ delle u.mili ca.sette coloniche, dei paU telegrafici emergen,; dalla nuda teT– ra: una. regione, diremmo, fuori del tem– po, logorata dal plurimillenurio e 1rario tra.scorrere delle stngioni, ma. ru.t:.a.via in grado d.i darci. fra Valtro, grandi alberi dai tronch.i trovagli.ari per l'inces:scnie comba.ttere con i oenti pregni di salsedine. Gli alberi &peSSO dra.mma.tici di Ciardo. GIUSEPPE SCIORil'<O Vetth.i ulh1 di Pu&lla Autoritratto, 1.960 La monda degil nlhi nel Salento

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