la Fiera Letteraria - XV - n. 17 - 24 aprile 1960

Pag. 2 A1·t111·0 011of1•i (C.Ontioua da paa:. t) tura!e d.! ~ co<-mocità. Sembro..-3 secentismo e-d era già ~ onofrlsmo ». Nel Nostro serpeptava aià uno sP:,rituallqno cosl sov,-ac– carlco da risultare baror-– ch~giante. Ma non è neppur vero che n(><;.Suno ~e ne acc:orre. GH autori merite-v li di re– censione sS leggevano e studiavano allora con la neccs...qarla attenzione. E a pro~to delle Orchestrine fu il Cecchl ad annotare (Tribuno. 20 ottobre 19211 che l'Onotri. • per essere S:curo d riusC:.re a realiz– zare. porta\·a uno sforzo ~tfF<tko addirt ura formi– dabile sulla ln<"lle de!la sensadone !irica » e dava cosi luogo e • que! parti– colare genere di barocco che s! ottfone. come osser– vava beresslmo l'HUd~ brand. applicando ampie esigenze architettoniche a motivi minimi e di natura unicamente ornativa ». 11 che. se trovava puntuale riscontro nelle Orchestrine, do~"3 es:i'e'rlo ben allri– ment.i amp!!ato neHe com– posl:Z::onl 5:mfon!che dalle Trombe d'aTpento In pol.. Prova ne s!a che anche in orche., Tine al Marone non sfuogi (CTcrnache reuerarle agosto 1917: o:-a fn Offesa df Dulcinea), pur fra ine– sattezze e sto.--ture. la pre– senza di uno • speciale pa– n!smo che trema e brucia nelle P:ù Ue"1 sfumature, sf a<!a~a e si diffonde nel– la sobrietà squisita delle parole rome un tmpercett.i– bile brl~do "· Lasciamo cadcre 11 ~ stamenlo alraopunto colo– r!sttco del Soffici o elle \le– l:ne leJ;?~erezze dello Zo– ruttl: trascuriamo la so1- lec!ta:ilone al cimento del ronl9llzo; resta R !atto che Marone avverti quanto vinco1antl fossero allora per On otri I e prob~em.! d I espress::one e di forma a: ftno a non lasciargli • ren– dere aco!rno n senso reli– V'f'>'«'I d,.·te COS4!' e soorat– tutto della propria anima-. • !I '--ero senl:mento estati– co ed universale della pro– pria an~ma dlnnan~i al mi- 1"'3«>:oQuo ·dia.'lO del1a na– tura •. Non st esclude che nell'intuirlo possa al Ma– rone essere venuta agevo– lazione dalkl d:tneStlchez:za con !'On otri. Ma resta sua. da non dividere con troppi. la soddlstaZ::one di un'ade– renza critica all'Intima an– s!'a delfa futura più alta pc>esla di Onofti. • Miro~ lo di destrezza got !ca e splendore d1 cromo a: esat– to. e gio,.,-evo!e per d:Stln– guere l'opera di Onofrl fin dai primordi, nonché nello ulteriore svolgimento. La • vivacità color!stka a as– Sllme\,-a in luJ una gamma p:-efe-TenZ:ale dal bluastro al \-'io?ac-eo; e, quando era sciabolata dal raggi del sole o de-Ua luna. l'effetto ri– ch!amava quello della luce attraverso le \-etrate delle cattedrali nord!che. Altro è invece n g1ud'lzio d3 portare sull'ATfO.so. Ma anche qui rfsulta più strin– gente oueUo d1 chi seguiva da v1é.;,o. quasi condivi– dendolo, i! lra\ragllo del– l'Autore. E per l'appunto MoscardeU: avvertl (Italia che s~rive. ottobr e 1921} come !n A rio.so non il mondo f'OSS ecamb iato, ma la cosclenz.a: talché Ie cose • descritte senz.a ritagl'iarle e senza inchiodarle a, vi ri– sultavano acc:ompagnate nena V:brarione vitale, • la qoole. quando trova le pa– ro:e che le si confanno. si tramuta in quel tremito fe:-mo .ch'è la poes:a •. Forse meglfo di ogni al– tro. per naturale rispon– denza spiritua!e. Moscar– delli scwrl che Il segreto dell'Arioso era da esaltare nell'aria. nella luce. net • visibile stupore delle e<S– se create a. lvi es!stente tra paro!a e parola. Poté al– lora sembrare soverchia– mente fs,:rirato l'aver sen– tito che ll c·ero • il senso cristiano della terra e quindi Ia trate!lanz.a cor· parale con le p:3nte. le ac– que. n C:E'io: pare eresia, ma le Orchestrine erano quasi tutte pagane. oggetti oenza luce. c!oè senu ~ scienza a, mentre netrAri~ .so ... Averlo notato nel 1921 s!:tniftca &\·ere Intuito la co~tnit -,~t!I del sentimento relt~:oso dena poes!a di Arturo Onotri. E nemmeno quelli erano tempi facili presso di noi per la poes!a. E. P. (Continua da pac, 1) pno animo: galli da cclebror– si ntglt annrw:rsan dello no– Setta o de, p0mpos, matrimo- ';:fa1:J~':},apf:ca~,J:,vd~jie t: lebraz.rom agir scrivani del lo– ro .se,u,to. ai fedeli sen11ton che 11 hanno m cura. Gatti cdebn: alami hanno la fama sul pelo, e non da ad~o. L'epi.sodw d1 Maomet– to che taglta una parte del proprio manttllo r,er non d,– stuTbare ,I çonno della gatta Mucua. è famoso .. Da Esopo a Tnlussa, da !~:~ 0 ~1ia~,':o~e,:!~~:,~b~~- Bal1.ac. Menmk a 8a'!_dela1- re, Zola, Maupassant, il gat– to A e.nuoto ndl.a letterafu- LA FIERA LETTERARIA Domenica 24 aprile 1960 fiiltlfflNIJ - I. < TlUBU ALE DI GUl'.:KHA , DI ~!A IU'ICA 11 * lnfamia ed • eroisrno LA ~IODA ITALIANA di ì\lCOLA VEBNIF.HI * Cronaca dell'eclissi A cura di VANESSA * A dl.stanz.a di anni dall• gTlsio-verde che la dlscipll– prtma ed\z.lone questo libro oa e ,u e.sempl di aboeaa– dl Arturo lJarplc1tl (Tnbu- zlooe oon sono riuscili ad noJe dl guC1'ro - Ccschlna. 1mal1amare oeU'e.sercllo. del !olllano. 1960) ooo ba per- quale aozl costituisce la la- che ,-olta da ambu!onl od 1Dtcrcss1 oovau nell'ombra: pagloe. que.ttc. vibranti e sentite, che r1MSumono ln una cruda ,Intesi l'atmo,;fe– ra stagnante delle reuovle. dominata dall"f"IOl.smoe dal mmefreght\lllO. se n~n dalla CAPUCCL un maestro nel campo delJ3 moda. ba scor– to e messo m eviden.z.a, nel– la donna d'oggi, il riflesso dj quest3 semplicità difficile che caratteriz:z.3 l'atruaJità.. Come le figure nelle carte da iioco, come gli effetti pill tJ– pici dei ba]letu w:iavaoesi, la tmmagme s1 sdoppia: due apparenze, due significati e-be, pur contrastanti, devo– no fooders.i in un'unica e– spressione di grazia armo– niosa. La donna prima,-crile gli appare tutta sfum3ta. quasi aerea oella parte su– periore (maniche come ali, mantelline alla marinara frang-e lct:ferc riprese in ull giro ,·crtigmoso e un po' fa– tuo, al modo della stella fi– lante che si srotola) e tutta scura nitida, ferma di dise– gno. dal fianco. spesso rile– ,-ato a cupola, fino al piede. Lo sccondano in questo arduo gioco i tessuti. ora vaporosi, impalpabili (lievis– sime sete giapponesi) ora Fo:~ 1 !c~~~i~~~.!,:.:teco; chantung. cotoni la,-oratf a gabardine). Il dualismo, al quale Ca– putti ha dato cos\ amabil- mente espressione, vien pronunziato dalle passama– nerie. dalle orlature marca– tissime. dai profili in riUe'"o, ~ci i~f~:It~~~~j \'alorc di un impertinente e incantC\·ole bisticcio: aran- = ~n~O\~~~°oo~: feuo e "·erde muschio; gial– lo c:hartttuse e \--Crdecipres– so; giallo limone e "iola prugna Sempre in tm,.a di duali– smo e d'imp~-edibile armo– nia: la sc,.·erit3. quasi ma– le camicette e l:i elle gonne ondeg– rnmente balzate e di passam:;ineria. contrasto: sulla vaporosità del pizzo un rica– mo sbalzalo a grande rilie\'O. La donna•prima\·era di Ca– pucci sembra a,""'-crtire: oon pretendete di chiudermi in una fonnula. in una defini– zione e. meno c:he mai, in un 3i,![Zetth-o:nelle mie con– trazioni è la mia \·erità e la mia gr.3zia. Se si domanda a Capuoc.i in che cosa consiste il muta– mento della moda attuale. risponde: • Nulla è cambia- I BIBLIOTECA I IKDRO ~I O N T A N E L LI: Belle figure - Lonr;tanesi, 1960, pp. 350, L. 1.500. I libri di Monrandh ,ono ugnati a fuoco dalla aua pusonalitd d1 g1ornahs1a (d1 elown del giornalt.smoJ con un .suo modo d'uaere e di rutare .sempTe attOT g100a– ne, a quel modo dei rou:art1 di rimane.Te g1oçcn1 sen.:a esserlo mai t:eTamert'te ,1at1, come inrtocertzc, stupoTe dd mando. E' speciali.sta 1-i pe– tardi da far scoppiare al– l'ora % della fart1a,1a, tl'l tro• oate. usando e abusando del– lo sua • po11z1011eaoc1ale •· Proprio ieri ha .tJ)Clraro a Pa– nai una cannonata 1ng1uno– sa, s1obilendo uno dubbia equa.rione: Frart-C1a .sia ad Italia come Algeria sta a Si– cilia. Ma non bisogna prert– derlo .sul .serio, ne lo chiede né lo merita. Qui ci irtteTe .s.so, biblioora– ficamente, tl c ollez 1onu:ra di • fipurirte •• giurtto con Bel– le figure al .se.aro album di raccolta, do po • Pantheon mmore •, • Tali e quah •• • I rapaci irt coTtile •• • Bus1i cl P1neio " e • Facce di bron– zo•• una raccolte drnertert– te sin dei utoh che giocano con fTa.si da luogo comune per riirtçenrarlc in altro ,en– ,o. in altTo luogo eomurte. Monr oneUi .si du::erre, ,cn– .çtn.do ; bisogna daTQli CTe- !jt~ s;rr~:rbtit 1 :::;~ impegnare 1 dem0111 dcUo coscienza, sert.:o ammalaue– ne. u,a i suoi ,nconrn, le .sue amicizie çccehic e nuo– ve, cort incredibile facihrà di .scrittura, e leggerezza d'm– tc-nti, ne fa 1artti medaglioni d'un.a galleria di personoggt, né denunciati né achermau ll"lteronamente, ma poa h sa– lomonicamente olla ,1e.s.sa berlina. Montonelli li coghe nel loro difelto ccrarteruh– co, nella loro mania. e co– struisce attorno, inventa s-ul difetto il per.sorteggio. Cort• clu.dendolo lascia odoTC di bruciato, di zolfo: esce d1 pagina 11h1on4ndoeome un d,avolctto; il suo pnsoncg– gio è seroito, il suo pubblico e sero110. WINSTON GRAHA~: Lun– ga giornata di pioggia - Longanes1. 1960, pp. 310, L. 1.600. Si tratta d'urt gicUo, o me– glio d'un 1ntTeecio • giallo " tTasferito su piano du,aso, pruo a pTetesto per un'ar– lent.o: indagine p.sicologica. Person.c:ggi: una moglie, un marito. la sua «gretana. suo marito, e una piccolo /olla d1 amici attorno ad un aeorero atomico (non .si capisce be– nt> }. Lo. moglie sparisce, dun– que. e in suo aasenza d mo- ri~~~t;:ir!cl!l'l;;~!:~ai:~d"del~ la donna che gli è stato ac– canto e che egli s'accoToe di non aveT mai corto.sciuto. La bTai:a moghettmo infatti ere tut1'altro cM una bTara mo– gliettina, ha aouto rela:1on1, r:oler:a diror21aTe da tu1 e te– ner:a pTon1o un baldo .sostt– t:110. lrttartto 11 manto. re– .stato ,olo, s·aec-oroe che la sua segretano è brai:a e bel– la: poi cono.sce suo manto, urto .scienziato atomico tnc,– n.o a morire. e lotta tre l'amor e p n la donna e ra– m1a...-ia peT qut.st' 1rtfthce mar– tire della scien: a. Intanto la con.sorte .sroppata d1 co..sc non -SI fa tnva. E un g iorrto .si $copre tl motlt'O dell 'c.s.sen.za cori prolungata: Lvnn t mor– ta. q ualcuno l'ha uccua. Ve– loc-e. 01mcnturo.sa riC't'TCO dd colpe vole (da un a -parre la polizta e daU'aJtra il man10. fl quale tra raltro de-ve tro– va rlo anc he per .scagionare .s, sres.so) e-on.elusa con urta sc operta: ad uccidere L.,mrt ~ siero proprio l'uomo col quale ella voleva fuggire. Ci– ntcornente il cedcwo ri.solve la lotta interiore tra amid– .:-ia per lo scienziato e aura– .riorte per sua moglie di..s-po– ncndosi ad attendere la mor– re di quello per ccmcretaTe fl suo omore (amor di çedo– vfJ. W.. I. TRACKERAY: -Le ternbfli avrenture dt>Imag– p,c,r,- Ganaqan - Lertci 1960; pp. 140. L. 900 Ambiente: l'as....<urdo:per~ sonaturìo: la spacconata: ar– JtOmento: an>enture degne del barone di ~unchausea U tutto s'intitola ... Le terribili avventure del maggiore Ga– hagan •· di W. M.. Thackeray. uo classico inglese dell'Otto– cento ripescato dall'editore Lericl e offeno al pubblico coo quest'operetta minore nella mole ma \-·alida e in– dicativa .se non altro dimo– .strandost la fonte di tutto un ,i:enere .avventuroso al para– dosso. Si tratta. d!ce bene n ti– tolo. d"uo maggiore fanfaro– ne, nuovo milc:s gloriOS""US dl b:-ltannico cornggfo. erede di– retto del barone tede sco e quanto luJ capace de.ll' impos- 111b!le. Tutta la \·ice:id .a. in– centrata sulla dHesa d'una forteua lo India e sulle mi– rabilia dl cui Gahagan si di– mostra capace a sgominare uo lDtero esercito ribelle a S. '-L l'lngbilte.rra. è una vi– cenda di trovate. di pa..-.ados– si, di fanfaronate. di perdi– fiato. di incredibilità ed im– probabilità che preco:-re. a mio avvt.,o, li pe:-sonagg:io di un certo •giallo• america– no alla Cbeney. per intender– cl oltre che il ... pasttche,.. fa'-•oloso-irreale ora tornato di moda per reazione. di cui può essere un esempio mi– nore l'opera del nostro Cal~ vino. Uoa favola. l.n.somma. bruci•ta a.I !a.Jbd"una fanta– sia rivl.s.sima. spiritosissima. una sequela d'avventure che mette In burla il militarismo, la divisa e la guerra Da ri– cordare che l'autore è de.l– J'Ottoceoto. Ma da ricordare aoche che è inglese: e l'Umo– rismo è in&Jesc. in tutti I tempL GIOVANNI MARIA ESCRI– VA': Cammino - Ares edi– trice, Rom3, 1960. Uoa volta tanto il e best– scJler a del momento non è un romanzo giallo, né una opera narrativa di costume, ma un .alto e puro • manua– le a di vita spirituale: Cam- K~~:fa t.!scri~~~i~da?~~s:.: l'Opus De,. Questo • piccolo arande a libro ba ormai su– perato U mezzo milione di copie e si avvia trionfalmen– te ,·erso la milionesima copia, in sessanta edizioni stampate in dicci lingue. A distanza di pochi giorni. la casa editrice ARES di Ro– ma ba pubblicato la IV e la V edizione di questa opera: la prima edizione italiana \'enne presenuta dalla 1 ibre– ria Pohalotta Vaticana nel J!l-49. S1 stampano e si ri– stampano le traduzioni oelle lin~e spa~ola. francese, in– glese, tedesca. portoghese, araba. creata, danese.. giap– ponese. ungherese. olandese. polac-ca. CammtnO ~ anche tra le poche opere conside– rale fondamentali che siano state tradotte in aJfabcto • Braille•, per uso dei ciechi. PICCIO Gatti letterari ra. Col Ghirlandaio, l.,tonar– do, DuTu. ViWquct... Sal,·ator ::,5:p::;_:itèi'n1J~C:U~~~ dJ{fi.cile • sogJttto a è entrato ~~ ~,rr,a::~:-,;~: grunto natonctd, con Scarlat– ti, Rmuky K.orsakofl, StTa– u,nsky, Prokofiefl, Raw.l, «– ceura. Esiste una volmmnosa • an– tologra ,. da raccogltcrc. di z=o ·~reso~::r,: ·gio~!= te e delle nostre notll. Una e anJologia a U1 cui do- * VTemmo dedicare pagme. su pagrne a, talli dei nostn scntton: da Atomico di Tn– lussa a U\-Olao dt Gianna Manz.tm, da Muflone di Cec– chi a Serafina dr Teccm, da Tommasina, Romeo e Celesti– no d1 Anna Bann a Teodolin– da dt Mana Bellona. figlia di Bassina, la galla della ~ ,:::: /~:;:'::· ti:n~w;, Elsa Morante la quale - n– cordate} - concludeva a ro– mani.O Menzogna e Sortilegio con un • Canto per a gatto Alvaro•: Fra le mie braccia to: biso$!na solamente \'Cdc- 0!\'l>E EVITARE L 1. 'FARTO duto .oulla del .suo vh?oTe e be dt.gregatrice re le cose in un modo di\'Cr- Si sono riimiti a Milano i più illustri caTdiologi del deUa sua frescheu.a Conce- DI questo amb!(>l)te clnlco so cioè tro\'arc una nuov:t mondo ~r un com-'tvio internotionol~ sulle malattie plto 1n un periodo ln cui ed Immondo. in cui U sole fonna d'espressione a, Ma ~ caTdio-vo..scolari. Tra ~si il dotlOT \Vhite della Harvard era dlfflclle slu1t1Ure all'io- stesso e l'aria dh•ipntano su- ~:,OJ\~f~o ~~f~l:'à ,;;1_ ~:&t :f~l~~!; [;ff ~:d<te -:·~':lctro':·'d:,:~,:•};:,~-:::a;;:: ;r~~::i··ii~i . .:~~1~ ~t:iin~~~·~~~;;f.::~i ~~ ~reunl.am= fj~~~~ L'infarto si è fatto da qualche tempo sempT~ più /Te- ~~totasldde~~~a!~n:e~~ n contrasto fra la visione l'QM.llt-11 di ,,an.a:ucdelle trln- ea;":n~J ~~in ~f:S~ la "·11tA; dall'altra gli eroi e t m&rtirt. la dcdfz!one e U ucr.two. E parve che l'una por~111e p~va.lcre sull'&Jtra quMdo 11 .oetnlco riusd a s1' ,ndare le 11.neecd a i.ra– \-n:"°~ le 00-,;,tre tru ppe. finn a eh~ non t:ovò. In una rt.n:1ovata f"'Cie in UD cen– tupllcato corai;:1tk>.rtnespu– gnab1le baluardo contro U quale ln!ra..nse. U suo impeto. giungerà: • ·on s'io\-cnta =~e. inf;:; / d4 J11:::Jri!~ri~":ì,• J::!:';::°d:l;!, 1 =f: ra mo:,diale - dalla depre- ~tàro,cbcae dg•ll~sla ~ 0 ::.bl;;bd~. nientciifre•~ tutto a con que- rosi dJL colpi.sa le pt:rsone a,wane. LA causa di que- cata dWatta di Caporetto al- .... ~13• · ef'l!:llZ3~ad esempio, sta malat tia è il col~terolo che detennina la fonnazione lo .tlaodo ,~eroso che ne 5U..<clta In lui 10 sdegno e 11 ~~é~~ i mo~:~~ ~: ~:u::,~: ~ ~~e oar~:t~~~:i:zr; i:oa::1t!t:;; ~ft!,~!~u~on~:,..;uVa°nv: ,:: ~~toe dp~J~n~ ~ ~dj 011• re come _improvvisati, pericolose. \Vhi1c, che ho studiato a fondo il problema, tane. aeeenti propri e una ~"a ~n°d~:.:ro~=~aa~ ese~pio~~c ~i 50 ~n!:,j lro notato che il tipo di alimentavone può e.ssue una rap!dltà e-dalacrlt.l di espres- zione. n punto pii) allo di delle isole del Pacifico; e delle cauu della molallia. Confrontar.do i napoletani Slone non mal inf!:accblte nel questo cont"'.'aSto si ba nel trasportarti, addomestic:iti, Tesidenli a Napoli con alcuni napol~tam residenJe a complacL.--neoto. A.ntl U rea- capitolo della fueflazjone. in un3 fogGia tutta europea Boston, While ha riscontTalo in qiusli ultimi una più llsmo talvolta rude di certe quando la coda di .Minoste e moderna ~ già un'in\'cn· alta fuquwz.a. della trombosi: moti,'O, la maggiore scene - che oon rifugge dal <era questo U primo titolo E QUI. IO una specie d1 epilogo febbrile 1n forma di diario. Marp!CAtl docume:n– la eon ao.sla u-ep 1 da I vari momenti della ripresa. at– tingendo. pur attra\'f!?'!,() la frettol0-"ilà dell'a.nnotazlone. un vertice epico. Uone. prospe.ritd dei bostoniani che con.sentiva IOTOun'alimen-- mettere in bocca al prot.1& 0 - del r acconto ) accomuna nel L'. · 11 peci d. taz;ionc più ricca di grassi e ci~ di colesterolo. nlsU la parlata dialettale - suol elec.hl av\·olglmcnU li pcn~~~ JgOe que fnt~llet~te'. Per prevenire l'infarto, Poul \V/lite consiglia di ris~t- e ll rtlle'-·o di taluni cuattcrl. reo e l'innoc ente. li caporale gr32.ie alla quale si pub svi- taTe una dieta in cui i gTassi non sr,~rino il venticin- sbottati con pochi tratti O aru;lano e pratico. che ha scerarc l'inesprimibile di una ~~:e 'ir ,;:::/dJe!JJ :;:,~?1~a::~:~~ ::,~ 0 ': S.srfr: cm&;:;. :f~~:~:~ :.::tov:ono P3~~h'i 1 ! ~u~~c:;~~~de~}: ~ !dca}d si~e\ C:SO P~~ gaTsi: evitare nervo$ismi cd emotioni; comp~re abi- di queS t e pagine attuatt.s,i- vttà del crimine commesso. c'F;e 1 Cap~~ ~•,;ied~~a ~m tualmente eurci::i fisici all'aria aputa prati.cando qual- me anCht>dal punto di '--Uta e tJ soldatino Ignaro, che ne Un libro il suo che. a.'lche rle<:heuiato da molti ftlms. e spec.'almcnt~ d&1 p!O re– cente La QTatidc guerra. dà la prova di come la parola poga,a sopran1.t"ete all'tm– mqlne. quando scaturLsce. come scrtMe U MomlgUano nel COrnf're d,eJkJ .sua e da una t,en•·bllttà ricca dJ mo– tivi, dominata da una con– cezk>ne rlrile. che !a sen– tlre oell"uomo Il poeta. ·quello mogrndo. EsfslC un :amen: clt~ sport adaflo. dello .stile. E" questo 11 !<!· ha .seguito l'esempio col can- to particol:irc in cui il ma- Sono critui pieni di sagget:a clt~ non po.ssono non greto. di quelle opere di dldo !stinto e con Io spirito teriale si trasforma nell'e- garantire una salute f>t!rfella. E. tutto sommato, nes- poeS!a c he. nate da una di Imitazione del fanciullo. sprcssione anistica. E' il suno rifiutuebb~ di seguirli assicuTandosi la longevitd .struggente passto.oe. oe por- e da fanciullo cade. crtve.1- momento della fiaba, do\·e Ur.sieme ad una vita abbastanUJ. piace-vole. Ma sostando tano O p .alptto e l1 calore. Iato dJ palle.. gridando una parte di realtà viene un m omento a1rangolo di una via centrale di una qual- e si sottraggono all'usura del e mammuzza mia. mammuz.- condenzal3 dal poeta, dal sia.si cittd italiana, e anche del mondo forse, si r~ra tem?O per quel tanto di dc- :r.a mia •· pittore, insomma dall'ar tisu r bai dit' D t l 4· dalral flnlti'-'O e ln.sostltulbtle che Questo capitolo altamente in un'im-cnz:ione. Noo a ca.so ~:; zfd s di ;;rro~ [.a 4 =~:a e &r~:n~ S:~':J:U, sem;~: è Del ll::un1au!o. umpre \'I- drammatloo accentu a. 6ellUl la parola fiaba si ~ in serita più in fnlla. Asfalto e cemento e moltitudine che vo e contemJ~raneo. d~ In polem ica o In no.1 1 nostro di.scorso: nello corre_ Le automobili si uTeono. s'accosta110, si lasciano. ~ "ice nd a. pur rlc-ca d1 ~e1:a_ ~ =a.te ~u~: :;:;: ~alt=m~ <t~~l=-is~ ~att::::~oEl~. 1 $;;:::;or1:. ~~~~o si~~~;~ }:;:v;~ :'! 0 C: 0 ar~!~~ar~t~ .s~~~ nlme nel ruggiDo6o m~- mesticre ~ consumato, da '-"entoso Polifemo ad ogni incrocio) s·fiiumina a sca'iti: so lo sfondo. si svolge Il- ~:1° d/~i~ra~°t~~ruml!ii maestro; ra l3:~antasfa con- rosso, \'Ude, rosso \-e.rde, dando il vio al flusw ~ nearmente. e direi quasi In- tnen:fa che lo metteva In sci:': quel la lPO!OS,3 dis~nta· riflusso dell'umanitd meccanica. Soltanto qualcun.o sogr.a calzata da non 50 quale ur-- moto prendendo ramo qual- ~ti COLA VERNIERI ~te~t~~ech~aT°!ppunt~·e~i an cora ro nda pi,ra del mare che viene alla riva. Sogna i~°nf 0~ff~~~-teu:l ud:~ì!: l-----------~-------- dono dei bambini: e che tro- di esse.re n se.nui peso, a gua rd aTe. le. Oenandri. schiaffeggia un \'3 nelle donne un'accoilien- SPORT E CO'-fil~'E soldato per rtf!:uto di obbe- ~~ -~ 1 u~~u~a'!1~~nsione pie- • Salus publica suprema !ex•. Cori queste paTolc il ti!:1~~t~gra~~:.bt~ U: 0 !!!~ Guardando questi modelli, pTog. Luigi Gedda concludeva la conferent.a stampa sui fare 11 suo rapporto. e rlmet- c rendendoci conto dei mo\- temi del convegno • Sport e Comune • nella sala del- tere la punizione a una len- leplici riferimenti che i vari l'ATco a Roma. • Una salute pubblica inteso nel suo ta e macchlnosa giwtlzla bu- motivi sug,icriscono, si capi- significato più opportuno e ci~ salute iarantita in on- roc.ratlca. che a'-·:-ebbe indub- sce che in ques1o sarto cc- ricipo con un cquilibTato e.sercbjo fisico•· Il pTof. Gedda blamente ravvisato gli estr-e- cczionale. proprio come in Ila detto che. il convegno, prontO.tSOdal Centro SpoTtivo ml di un reato pusibUe di un fanciullo. oi"-i traspOSi.zio- Italiano. clu ~gli presiede dalla fondazione, COIU nel- ben altra condanna: la glu- ne deUa rcaltà avviene in l'anno cn,ciale delle Olimpiadi di Roma e ml quindi- stizia .tammarla ed umana una regione magica: ba.sl3 cesimo anniversario del sodali.zio sporti\.'O cattolico. •Tre da lui usata. che ha dato con infatti una minima occasio- lustri nei quali il Centro ha avuto uno svilu ppo acc e- la sua tmmedlateu.a piO e- ne. ossen':lrc ad esempio la le.rato tanto che oggi conta più di untomila te.ssua.ti •· dUkantl frutti. eo,stftul,ce a ~f~: 0 ~~~ ~ 1 ;':G• ~pc~~ f,~;:, :~esi ~!~'::i:fio ifin~'r:";'rile~fJ:tc:n~~~1//J:; sua volta W1 reato - abuso fide apparentemente quieta la possibililit di un inconlTO tra la passione agoni- dia1Tu:orltà - ~he uno zelo dell'acqua, per sca1enarc un stico dri giovani e i criten· amministTati\.'i delle autoritd 1m n eso e dn O.tCUra mac- massimo d'immaginazione. In competenti. Trib ui~e . eferiscono al ~u~tfra~}':1~~~0~ d~~:ru~ AtlTO\ ."erSO wia inchiesta, affidata oi comitati pTO\,"in- segu:te p=r:.- con con- go a su~,cstiooi \ia \ia di- cicli, il C.SJ . ha pot11to stabilire che le tUtTeu.ature Cl sa..-à ra.s:soluzioce: ma \'erse. fino ad Or.:l 13 moda spoT1ive risul tano dd tutto inadetuate ali~ r.ca.ssitd e l'umiliazione di una quasi si ostina\.l 3 cercare pro,-o- ai desideri dei iim·ani e cJie i me:.ti che i com.uni me.t- assurda imput.3%1one inflitta carioni nella piltura, e ma- 10710 a disposizione annualment~ \·anno. con una ripar- a chl ba del dovere un'alta gari nelle 3 nticbe fon:e, per ti;;ionc di dubbia oppoTtunitd, in misura pTtpondeTante concez.ione. che ba agito io essere insieme • una festa ai professi(Jnisti mentTe il \.-Olontarismo sporti\'O manca uno stato di . oeees.s\tà e uni- dell'occhio e una. • batta- della necc.ssaria assistenza. camente nell 'lnferes.se del i::lia•· Respinta O fraintesa Il pTof. Gedda lta, tra l'altro, ribattuto efficacemente serv!z!o bellic o. sia pur e coo dalla pittura moderna, in l'afferm.a.tione eh~ lo spdrt italiano A in crisi. • Ciò di-" un'impulsività che .scorae ne• ouclla antica si trova\-a 3 cendo si potTebbe credere che t i11 crisi la passione miei e noo soltanto al di là disa~io. E quanto alla bat- .sporti va nei giO\•oni e nel pubblico. E' falso. la crisi delle trincee ma anche di t 3 [1:1ia, essa 51 Jimita,·a a stu2- e.si.si~ ma nella societd cJre non si pTeoccupa e non aiuta qua. ovunque sl annidi la co- 7icare la protesta del cosl come sarebbe indis~nsabile lo sport•· Il presid~nte del dardia e la poltroneria: que- dello bori;hesc, ritencodo me- C.SJ. ha prouguito: • SaTebbe come attribuiTe colpa ata umlllazlone, dicevo. rl- diocre tutto quello che, a ad u n ragaa.o che CTcsce Tapidamente f>t!Tc:ht non è man-à Indelebile nella sua primo colpo, non urtava. com,·enientemcnte contenuto nei suoi vestili. la colpa. memoria come l'Impronta di OQJ il punto di prospetti- non è sua, ma della famiglia che non può o non vuol~ una scudltciat.a data all'&Di- \'3 è completamente cambia- fornirgli gli abili adatti"· ma. Intanto. nell'attesa del to: \'edere una cosa con il I I com, egno, al quale partcciper01'lno gli ~ponenti proces80 egli è priilonlero lapis in mano, ormai ~ im- dd C.0.NJ ., numeTOsi.ssimi assessori comunali allo .sport, sia pure con qualche rlguar- J)OSSibile: \i è chi \'cde at- aut oritd c d ~perti, servird a porre le basi per una so- do in un lurido carcere O\-'e tra\-erso una .serie di ripcn- stanziale solui}one del problema. è tinc.h.usa aran parte di samcnti: ,; ~ clù vede attra· M. V. queUa ottusa p!ebaiha lo i~~~~oni immediate cd l-------------------------------1 Gli abiti di Capueci sono stati ideati in mpporto all3 strada, al salotto, al teatro. 3.lle grandi sale, all'automo– bile, alla ,,jta di spiaggia. ri– fuggendo cioè da un astratto concetto del pcz:tO di br:wu– ra, o dell'im·enzione sbalor– diti\'a. Si tratt3 di sciogliere o di legare un nodo lie\'e di sensazioni e di forme: e co– s\ si giunge a un concetto dell'eleganza pri\·o di partito preso e immune d'incertezzc. Sempre riferendosi a tale nuO\'O punto di prospetth•a, dobbiamo ritC"o-are che, in que-ste fluide linee, l'csscp– :tial e di.se gno accompagna una gra.nd ~ libertà fantasti– ca e quasi un'ombra di au– tomati~mo. Eppure tanta in– dipendenza creath--a richiede uno stato d'animo solene. S\'CIZ1io:un felice int :rec do di memorie ,: d'improV \i.sc ispi· razioni, per cui la pill a pp.a– rcnlemt'llte assurda sprooor– zione finisce col rfrelarsi esatta e inalterabile. E' risaputo che la figura della donna, quale di \"Olt3 in \'Olta ~ Yaghe1.'!giata,colo– rita, csp!"'CS--<a d lla moda, ha ben poco che fare con quel– la che. nello stesso periodo, i pittori vanno rappresen– tando: ,: che nessun perso– naggio di romanzo ~ in sé figurino. Pur obblipti dalle medesirre COIT'Cntiartistiche o culturali, pittori, romanzie– ri, c. ai,!f}ungiamo, model– listi, ci p~tano immagini che. fra loro. haono ben po– co da spartire. E' una constatazione che non fini<ec dl la.sciare per– plessi. Ma, uscendo dalla re– cente est>OSizionc cli Capucci, per la prima ro1ta abbiamo sentito che questo divario era attenuato. Il pittore t:ro– \"3\'3 qui qualcosa che trat– tene'-'3 in modo insolito la sua attenzione: e il roman– ziere scnth-a che. vl\'e. tutte \·l\'e, queste immagini chie– de"-ano un lasciapassare per le pavine di una modern3 narrarlonc. VANESSA è U tuo nido, - o piil'O, o focoso acnio, o lucente, - o mio fu1ile_ - L'allearla d'averti amico - basta a1 cuore. B di mie fole e,, stra&i - coi tuoi baci. coi tuoi dolci lamenti, - tu mi conSQli. - o iatto miol A quest1 .son dedtcah ve-rS1 o paguu. di prosa, n.Ualti e fotografie.. II loro namc sard tramandato. e lacrimata .saTd la loro morte. Ai tratta eatt1 paTa.codutt– sti che sah-u-anno a Taccol– to urealtcolo della r~gion~ dr Kelab,t tn Giappone, perso– nagil meno 1Ilustn della sur na, pnv, pus,no dt un no– me, vogliamo alzare almeno, con reveTenz.a, a mode.sto monrunento del nostro s~luto? E. f. A. Un romanzo di Emanuelli * (Continua da P31. 1) ,ra, il rivedersi nello spec– chio traslucido e non sem– pre fedele che la memoria degli altri serba di lui. le donne, gli amici. i nemici. di kl1 che non • più • dei loro a, che è e uno di New York a invidiato e persino odiato. Alessandro diven– ta così. protagonista e te– stimonio. a un tempo dei segreti che vi rlstagano, delle misteriose "-ergogne che la città ricca e grassa cova tra le sue mura e nella quale tutti più o meno sono complici di qualche cosa, dell'ucci– sione di un gio\iane 9arti– giano, del suicidio di uno degli amici di Alessandro. persino forse dell'inciden– ~ di caccia nel quale lo stesso Alessandro è ferito. Cos~ su questo sfondo di immobile e ambigua pro– vincia, tutto a pOCO a -poco diventa emblematico di un'esperienza capitale per l'artista non più giovane. che in,"8110 ricerca nel ri– tratto della donna che fu oggetto di un lontano amore giovanile. un se stesso da riPortare alla luce. E' necessario richiamar– si per rendersi conto di certi moti-d che sono den– tro a questo suo romanzo al primo libro dell"Ema– nueli apparso trent'anni or sono. Memolo. ovvero vita morte e miracoli di un uo– mo. per ritrovare a)cunl motivi essenziali. che cir– colano, è vero. in tutta la opera di questo scrittore e che in Uno di New York sembrano pervenuti al ounto estremo del loro sviluppo. Al di là di quel– le che oo..,::sono essere le sollecitazioni proustiane e joyciane, comuni in que– ~li anni con molti scritto– ri italiani e stranieri. su~– gerimenti pressocbè clima– tfcJ di una letteratura oc– cidentale. Cai quali aiz~ )?lun~o per i romanzi suc– cessiri dell'Emanuelli. cO-– me Radioarafio di una natte e come Una educa– zione sbagliata, l'Indica– zione ad essi più pertinen– te. del Fot.U monnaveur& gidiani, non tanto nel sen- so di un moralismo immo– ralista, quanto in quel-lo di un'indagine totale àe-1 rappOrto tra i sentimenti, le seruazioni. gU impulsi del suoi personaggi, da una parte, e l'invito a superare la lettera di una moralità tradizionale), non era dif– ficile scoprire in quel ro– manzo due componenti as– sai più impegnative e pro– fonde. che possono essere rapportate su un piano pu– ramente critico: la prima a quel sentimento o a quel complesso di sentimenti e di stati d'animo che si riassumono nella c:senilitàa sveviana, il mondo poeti– co della maturità e della consapevolez.z.a di un'esi– stenza che si consuma sul– lo sfondo di una provincia ben determinata e iD stret– to rapporto appunto con la vita morale del protago– nista: ta seconda. invece, a quella sorta d1 lucida esasperazione d e l proble– ma della conoscenza a quella esigenza di purezza ~etnea. che sono nella ispirazione del Monsleur Te.sre di Valén,. Come non è difficile av– vertire nella stessa [iligra– na del Memolo una sorta di autobiografia in fieri, una proiezione immagina– ta dalla propria maturità, cosi è parimenti assai ta– cile Intuire nel protaioni– sta di Uno di New York., il disegno di un vero e proprio e ritratto di un ar– tista nella maturità a, dove la maturità è la scoperta di un fallimento iniziale dl un'arte come vita, non dissimile da quella di una letteratura come vita. Uno di New York è un romanzo giotato senz.a dubbio su molte chiavi: quella della memoria an~ :dtutto. inserendosi la sua storia su due diverse epo– che, gU anni tra Il 1925 e Il 1930 e gli anni attor– no al 1950; quella della narrazione diretta. lndivl- duando un tessuto dram– matico che viene alla luce proprio a causa della pre– senza di Alessandro: ma ~~eteocc:~c~:P~~t:ai~ 0 e~ a poco a p0c0 Alessandro scopre in se stesso e che lo conducono dall'inconsa– pevolezza. di un esperi– mento determinato assai più dal caso che dalla sua ,·olontà, a riprendere, sia pure fugacemente. un suo posto in quello che è il suo mondo di origine, nel– la società da cui p?'O'--iene. Cosi egli si sentirà corre– sponsabile del suicidio del suo amico cantini. cosi scoprirà come suo dovere una necessità di dipanare il filo della storia del par– tigiano morto. ma scopri– rà altresl come attorno a lui si sia formata una dif– ficile barriera di odio e insieme l'impossibilità di raggiungere con un jtesto p ree iso. inequivocabile, un"immagine di se stesso ormai lontana nel tempQ. Il mese in provincia si chiude. dunque, per Ales– sandro con una nuova fu– ta. e con una nuova ri– nuncia? Ritornare a New York significa in realtà che l'ultima lotta per sal– vare la gioventù è finita. e che egli ha acc-ettato per sempre quel che ej!:li è. cioè che ejtll risoh·e in saJU?ezza la sua avventura, Non è l'aceett.azione di quella senilità S\'eviana. di cui Memolo era cosi sottil– mente impregnato? Forse: ma l'accettazione di Memolo era Wl'accetta– zione senza dramma. la consape,·oleua ln oarten- 7..a di un limite ed anc-he di una raeione. una accet– tazione cartesiana. o se vo– gliamo valéryana: quella d1 Alessandro è un rifu~o. un compromesso e persino un equivoco. che lascia senza soluzione un r0mao– zo cosl complesso - e cosi romanzo oroprio nel– la sua complessità - nel– la ri«.hezza dei suol con– trasti. ne 11 a malinconia oen;ino feroce con la qua– le Emanuelli cl ha offer– to H ritratto dt una sua provincia. P. V. Pirra Chi sa quale ora giovane agile, tra molte rose e molto aroma ti chiama ' nell'umido giardino che ti piace; chi sa per chi tu annodi la chioma bionda in eleganza pura E piangerà l'inganno e la grazia perduta degli Dei e guarderà a lungo l'acqua inasprita sotto il vento nero: ora egli crede. gode del tuo oro - e pensa che tu sia la sua di sempre, sempre degna d'amore, ignaro del vento che inganna - E misero chi vede la tua luce e non ti sa (la tavola, l'ex voto alla parete, dice (Od. 1 S) come io Ouls mula çadll.s te puc'f' tn f'0$I, appesi nel tempio =:.u~dl:u~tt'01°" 11us le vesti, umide ~!P~~u:!'=? ~ quotkns di naufragio, al Dio (fidem del mare). :Ì~~uon<kolocn~t e-i upcr.1 Da: E. Mandruzzato ORAZIO URlCO cmir. t.bltu.r lnsoleru, qui nu.oc te ftuiNr crcdulus aurea. qui $C1Dpcr uacuam_ Km~ spent, ~ aw-ae faJlads. MIKri. quibus tntnnpt.ata aite:s.. Me tabula PCC.f" uotiua parics lndlc:at uufda sus-pc:ndiue potc:iti ucslimc:nta maris dco. Traduzione con te.sto latino u:,, nota e un saggio conclusivo. 3S8 pagine in tonnato Z.f..Z x 15. rilegato in 1mithn. Otto tavole, copertina. e soprac:opcr1a di Atario Ptrtton. L. 3500 Liviana Editrice in Padova IL POLITECNICO a cura di Marco Forti e Sergio Pautasso Legato in tela, illustrato, con sovracoperta pagine 908 . . . . . . , . . . . . L 5.000 La ri\ista di Vittorini simboleggia i1 momento di entusiasmo per la cuJtura che ci fu in Italia subito dopo la liberazione e questa antologia critica ne ripropone la particolare atmosfera di mediazione fra politica e cultura. * Pietro Rossi STORIA E STORICISMO NELLA FILOSOFIA CONUMPORANEA brossura, pagine 518 . . • . . . . . L 3.000 In Italia, dO\·e la discus~ione sullo storicismo ha profondamente imbevuto di s~ gli ultimi cinquanta anni. non pote\·a mancare uno studio che consi– derasse secondo una prospettiva più ampia di quella dell'idealismo le divcnc correnti che in Ger– mania, in Francia, in Inghilterra hanno approfon– dito il concetto di storia - Saggi su OiJthey, Weber, Lukacs, Aron Toynbee ed altri. * Dominique -Femandez Il ROMANZO 1T ALIANO E LA CRISI DELLA COSCIENZA MODERNA brossura. pagine 236 . . • . • • • • L 1.500 Per la prima \'Olta nel dopoguerra un critico, tran– cese, individua con chiarezza I mot1\'l di tondo che animano il DUO\'O romanzo italiano. Saggi su Mo– ravia, Pa,·ese. Vittorini, Carlo Levi ed altri. '

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