la Fiera Letteraria - XV - n. 6 - 7 febbraio 1960

IL PRESENTE NUMERO CONTIENE L'INDICE PERAUTORI E PERMATERIE DELL'ANNATA 1959 LAFIERA LETTERAR Anno XV. N. 6 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 7 febbraio 1960 · SI PUBBLICA LA DOMENICA QUESTO NUMEKO L. 100 DIREZIONE, AM.MINISTRAZIONE: Roma - Via di Porta Castello, 13. Telefoni: Redazione 655.487 • Amministrazione 655.158 • PUBBLlClTA': Amministrazione: e LA FIERA LETTERARIA> • Via di Porta Castello, 13 · Homa • TARLFFA: L. 150 al millimetro • ABBONA.?vIENTl:· Annuo L. 4.000 . Semest:-e L. 2.150 • Trimestre L. 1.100. Estero: Annuo I... 7.000. Copia arretrata L. 150 . Spedizione in conto corrente postale (Gruppo [I) • Conto corrente po 5 t.ale 0 • 1131426 Un acquarelto di Jua.n Ramòn J'iménez.: Visb de ~azareth IL TEMPO DELL'ARTE PER L'ARTE E' FI 'ITO: I NUOVI TEMI SONO L'UOMO E IL SUO DESTINO * Poesia pagnola c ntemporanea * di JOSE' HIERRO La poesia spagnola sta co. non è nata sensa pene e le più importanti e le phi nascendo un nuovo secolo .senza dolori. Lo spagnolo regolari. Per avere un."idea d'oro. La quantità e la qua. del 1939 aveva intorno un dell'attività delle riviste di . lità giustificano l'afferma.zio- mitione di morti, una patria poesia questo esempio ba– ne anche se a prima vista divisa, un futuro oscuro. sterà: una città di 100.000 potrebbe sembrare te-mera- Rinchiudersi nella propria abitanti come Santan.der ria. La maggioranza della torre d'avorip era una vi• pubblica simultaneamente critica spagnola è di questo giiaccheria, una diserzione. e Proel >, e La isla de Zos avviso benché si sappia n poetr un uomo come gli ratones >, e El gato verde> quanto è. rischioso un giu- altri. sa che non ha il dirit• e e Ei pobre Hombre >. dizio s-ui propri contempo. to di. ascoltare una ispira- La poesia neoclassica,.- ho ranei. E' probabile che per zione eg'oi.stica quando i a-vu.to breve vita. I suoi me– la piìt grande parte dei let- suoi fra.teUi chied01W il pa- todi empirici, la s-ua perfe– tori che non sono spagnoli ne del conforto. I grandi zione tutta est~iore sono questa verità, o ciò che ,wi poeti dell'anteguerra erano stati insufficienti ad espri– crediamo la verità, si.a sor- morti o in esilio, oppure ta- mere l'ardore, la passione, prendente e sia oggetto di cevano come non sapessero l'amarezza del momento sto. diffidenza. E' una diffidenza più adattare la loro sensi- rico così turbato. Due nomi .spiegabile. Vi è stata innan-- bilità a questi tempi nuovi. resteranno del neoclassici– zi tutto la guerra mondiale Un mondo fatto di sorpresa. smo: Jose-Garcia Nieto e che ha impedito la diffusio• di equilibrio e dì meravi.glie Rafaet Montesinos che con.– ne della poesia spagno!a dat era appena sparito e nel tinuano la vena popolare di 1939 al 1945. Poi, dopo la mondo nuovo eh.e emerge Lorca e d' Alberti. guerra, la diffidenza ispira- daUe rovine essi si sentono Le prime manifestazioni ta dal governo spagnolo. Si estranei. Manca ai giovani di una nuova estetica coin– è identificato troppo alla poeti l'esempio degli anzia- cidono con la pubblicazione svelta poesia e politica. Po- ni, l'opera da seguire o da del primo volume della coi.. chi lettori - specialmente criticare. Il solo · pu.nto sul lezione Ad.onais. Questa coL in Francia - si so-no preoc- quale sono tutti tacitamente lezione esiste sempre (ciò è cupati di mettere le cose in d'accordo è che una poesia significativo in un paese do– chi.aro, obiettivamente. Lo come quella anteriore al ve le case editrici che pub. avessero fatto sarebbero ar- 1936 non è più possibile. Ma blicano poesia durano tanto rivati finalmente ali.a con- come trovare la nuova poco). Il primo volume di dusione che anche la poesia strada? e Poemas det Toro > di. Ra- spagnola potere essere ec- fael Morales, uscito nel 1943, cellente: non sarebbe occor- la generazione rivela una tendenza nuova so nemmeno dar prova di che unisce alla perfezione obiettività, sarebbe bastato neoc assica esteriore del neo-classicismo non respingere sistematica- una intima passione. Pas. mente tutto ciò che veniva primi tentativi d'una sione che scoppierà nelle dalla Spagna. Il lettore si espressione nuova hanno <>peredi Josè Luis Hidalgo~ sarebbe allora accorto che dato origine a una poesia Vicente Gaos, José Suarez vi era una assoluta indipen~ chiamata e neoclassica>. La Carreiio. E' H momento del– denza - per non dir qual- preoccupazione della forma la reazione contro la poesia che volta rivalità - tra la è predominante. n linguag. neo-classica. Si produce un politica e l.a poesia. Vi era- gio, paragonato a queUo dei curioso fenomeno: il ritor– no anche altri motivi di or- poeti anteriori al 1936 è pii.I no in auge dei poeti. come dine puramente letterario inte!Zigibite, ciq che non si- Unamuno e Machado. Il che i-r~tralciavan.o lo slancio gnifica, come alcuni hanno maestro tra i poeti classi.ci della nuova poesia spagnola: creduto, che è al servizio di non è più Gong.:>ra né Gar– il ricordo ancora troppo vìvo una poesia più umana. In cilaso ma Quevedo, spirito dl quegli ammirevoli poeti opposizione al verso libero tetro. potente. inquieto, il che nel 1936, all'inizio della del qual.e si era servita prin-- cui pessimismo conviene me– guerra di Spagna, erano al cipal7!1-ente la.J?recedente ge. gtio allo spirito del mo– loro apogeo: Unamuno, An-- neraztone, Vi e nel 1940 un mento. tonio Machado, Ju.an Ramon ritorno aUe forme metriche IL problema si presenta Jimenez. Pedro Salinas, Jor- della poesia classica. Il mae- cosi: è necessario raggiun– ge Guillen, Federico Garcia stro che si segue non è più gere una poesia dove l'arte Lorca, Rafael Alberti, Ge- Gongora ma Garcitaso, il è solo il sostegno e iL mezzo rardo Diego, Manuel Macha- poeta delicato e .e romanti- dell'uomo. !3isogna allo stes– do. Senza contare la presen- co > del XVI secolo: (ma so tempo ricercare una poe. za di. quei giovani poeti che q~esta f!Oesi.a a metà urna.. sia di !™l5Sa, J?O?Ol~re. . cominciavano a farsi stra- mzza_ta e af:Cora l?""t~?<Z ~al . Un_linguaggio cht?ro sara da.: Lui.s Cernuda Vicente soddisfare t poeti pm gio- dt rtgore (neUa mtsura in Aleixandre .. Damas~ Alonso, vani). I poeti anteriori al cui la poesia può esprimere Miguet Hernandez. i quali 1936 cant~vano jnnanzi. tut. chia,:amen_te del_le_ se~azioni. avrebbero dat.o il loro pi.eno to per essi stessi. Quelli del e dei senti.menti il pm delle rendimento nel dapoguerra. 1940 per tutti gl_i uomini. volte_. confusi). Non si trat- L'importanza di tutti que- CoWro _c~-e reagiscono .a~ ta _pu~ come voleva Mallar– sti poeti era tale che si pe1i. neoclassicismo ~ono ~O~tm me dr. rendere oscuro volti: sò, a giusta ragione d'altron-- che parlano agl~ uomini. tame_nte un po.z-ma. ~a ~t de, che non era possibi.le Questo tentativo per tra- esp~tmere al contra~o tl n:ii. trovare, tra i loro successo- 1,~re una forma di espres- stenoso CO?t _la maggior chta– ri, nomi da paragonare. Vi. s1011:e ~datta al momento rezza po~stb!le. era poi un'altra Tagione: La stonco e comu~e a ttttta la I _temr. di q~esta .nuova poesia spagnola posteriore S_Pagna. I poett cercano an- P';'esia s~ranno i t~r. eter– a! 1939 _ ed era quella la swsamente la loro vera vo- ni, quel!t che palpitano nel sua particolarità e non il e~. Le riviste di poesia pro- cuore di tutti pli _uomini - suo difetto - metteva l"ac- li/era~. Molto spesso sono anche se mo~tt ~' loro non cento sul ci perché)) e non effimeri ~uaderm che non ~ sono_ coscie~tt- L? mate– più sul e come >. L'origina- s~perano , dt~ o tre nume- na poettc~ sara la ~,ta s_tes– lità esteriore, la fantasia. io n. A Valenct~, e Corcel > ~ e non il mondo rnte71:ore slancio ispirato, ratt-itudfoe, apre . la . fn!Lrc1a .. Durante di ognuno._ Un nuovo _orte~ , l'arte per l'arte> cedeva- questi. _ulti~ VE:ntt anni .s~• tamento s,. p~ofila. Si seri: no il passo ad un nuovo mo. no iu:cit.e p~u d, ce-1~to rivi- v01~O. P':>emr. d a_more,_p_oem~ do di concepire la poesia, ste dt poesta firumz,ate per reho:ios_i, poemi ~oc,ah. s, più attaccata all'uomo, alla la ~~an parte da gruppi di comi_ncta a considerare la terra, più preoccupata di vi- a,nici e penos<!men~e s~ste. poesw. come,. un m~o per ta che d'arte. La poesia ces- nute per alcuni mesi. ~iò {a perpetra,:e l i~tante m tutta sava di essere questo e crea~ pensare_. che la poes_i~ st~ la ~ v,~_ranone. Il, poema re ciò che 1 wn vedremo > di stata p,u una necess,ta v1,. :ion e ptu ur: ~~ll oggett~ cui parlava Gerardo Diego tale c~e un lusso di intel- intellettuale, e listante d!– per diventare un e perpe- lettuah. Ecco qualche t1:sta- un altro uomo. Il_ _poe:na e tuare ciò che viviamo». Es- ta: « Garcflaso », « Espadana >), un uom_o, una _testtmo!1-ta_nza. sa parlava più al cuore che « Proel », « Ca:racola )), « Ago- Tra i poeti anterwn al alL\mmaginazione. raso >1. e Poesia Espaiiola ». JOSE' HlERRO La poesia del dopoguerra e Ent-rega$ de poesia>, fra (Continua 8 pagina 2) LA SOCIETA' IDEALE E I SUOI IDOLI * • Freudismo e marxismo nell'ultima storia * . americana Le due teorie sono accusate di aver proposto un'immagine del– l"uomo quale vittima irresponsabile di for~e sociali e istintive di GLAlJCO CAillB01\ 1 Da bestia nera a idolo: questa è stata la carriera di Sigmund Freud in un Paese di fondo puritano come la America. e citi volesse do– cumentare le svariate ma– nifestazioni del suo influsso su tale cultura dovrebbe impiegare anni di ricerca, per poi condensarli in mi– gliaia di pagine. Resta in- tanto possibile qualche os– servazioni personale. La ca– sa Basic Books di New York ha appena pubblicato una raccolta di cinque vo– lumi dei saggi spa.,.si che il fondatore della psicanali– si scrisse dal 1888 al 1938, e commentando tale even– ito editoriale. il professor Philip B. Rieff osserva nella « New York Ti– serva nella e New York Ti– mes Book Review > del 19 luglio scorso che il tratto fondamentale dello scien– ziato viennese va ravv"isato nell'onestà intellettuale ac– coppiata al coraggio eUco - questo più arduo di tutti gli engagemenrs. Secondo Rieff. l'opera di .Freud su– scitò dapp.rima orro:-e. sgo– mento e indignazione per– ché soprassava i limiti an· gusti del razionalismo posi– tivista ottocentesco, e met– iteva a nudo l'incertezza te– nebrosa che si annida sotto le impalcatm.-e di rno=ali– smo e dign.Hà o decoro clas– sista. nel segreto della per– sona umana. ai limi ti fra animalità e intelligenza. Freud fu un distruttore di idoli. un promotore della ricerca spregiudicata, un terapeuta che si studia\·a in pa.rì tempo di costruire una plausibile teoria. un nemi– co dichiarato della super– stiziqne. L'importanza da lui data ai fenomeni ses– suali nel comportamento della psiche gli procurò dap– prima nemici giurati non– ché ingenui, difensori del puritanesimo ufficiale che si identifica in un'immagine astratta dell'uomo. e in se– guito invece dubbi runici che svisarono le sue teorie .per erigervi sopra una ve– lata mistica di nuovo conio. o fanatici seguaci che fe– cero dell'opera sua una se– rie di dogmi. Freud rimane superiore a queste defor– mazioni, vero tipo di wua– nista. e secondo Rieff più onesto e profondo dei pre– stigiosi discepoli come Jung o Adler. Sta di fatto che in America. ba-ttuta in brec– cia la moralità vittoriano– puritana, che non poteva ammettere l'esistenza del sesso come fatto.re centrale della personalità umana, l'astro di Freud salì ad a!· tezze inconsuete, e in molti ambienti professionali. ac– cademici o laici egli è di– ventato quel che si dice qui una e vacca sacra>. Lette– rati. artisti e poeti han pre– so a prestito la sua termi– nologia. come è avvenuto del resto in Europa, e in alcuni casi la cultura uma– nistica ne ha scapitato, contaminata da un irrazio– nalismo dogmatico o. peg– gio. da un'interpretazione larvatamente meccanicisti– ca del comportamento uma– no e del1o stesso linguag– gio. Menti equilibrate come Llonel 'l'rilling hanno sa– -puto assimilare gli apporti del treudismo in opere di critica letteraria che costi– tuiscono una limpida riaf– fermazione dell' atteggia– mento wuanistico (The Li– beral Imagination, The Op– posing Self). e Kenneth Burke ha sviluppato una fenomenologia critica fon– dandola in parte su.i r)sul– tati della psicanalisi freu– diana. senza per questo ab– dicare al suo compito di letterato. 1\Ia troppe volte la teoria psicanalitica. na· ta come guerra contro le sovrastrutture mitiche del nostro linguaggio. è dege– nerata in mito essa stessa. e nell'opera di narratori. drammaturghi e poeti si è voluto vedere una seMe di sintomi clinici, anziché una cosciente elaborazione dei contenuti inconsci nella espressione artistica. L'in– flusso di un f.reudismo male assimilato si fa sen lire in certi drammi di O'Neill. specie Il luno si addice a Elettra.. ed è un peso morto. Ben altra l'interpretazione . ironico-dialettica che ne diedero in Europa narratori come Thomas Mann o Ita– lo Svevo. Di recente, ap– punto reagendo all'assoluti– smo in cu.i è caduta la psi– canalisi presso vari suoi in– ter9reti od orecchianti. si sono leva te in America vo– ci di critica ostile. C'è chi ha voluto vedere in Freud W1a semplice espressione della mentalità piccolo-bor– ghese, e chi. come Richard La Piere in The Freudian Ethic (New York. Duell, Sican and Pearce). accusa Freud e Marx di avere mi– nato i concetti di libertà. responsabilità. azione co– sciente. proponendo un'im– magine deJl'uomo quale vittima impotente di forze ,sociali e istintive. anziché artefice del proprio destino. Il La Piere sostiene l'idea di un'etica protestante con– tro il determinismo freu– diano o marxista. che a parer suo si farebbe sen~ tire in maniera pericolosa nel campo educativo, poi~ ché i genitori americani ri– fuggono dall'esercitare sui propri bambini qualsiasi azione di castigo o rimpro– \'ero, lasciandoli :irbi! ri di troppe decisioni per le qua– li sono -immaturi, e in de– finitiva abituandoli a un clima molle. Joseph Wood K.."tltch. noto saggista di tendenze umanistiche (The Image of Man), osserva nella < New York Times Book Review > del 30 ago– sto che l'etica protestante caldeggiata dal La Piere non rappresenta più, per molti spiriti emancipati, Wla soluzione adeguata. e noi per parte nosk'a vor– remmo aggiungere che la colpa di certe sempliflca– z.ioni ingenue a cui la psi– canalisi si è prestata in America nell'opinione pub– blica. giungendo all'abuso di termini orecchiati. non è di Si-gmund Freud ma della mancanza di spirito critico che accompagna funesta– mente le più vivide scoper– te della scienza. Lo scien· ziaio autentico è sorreito dal senso e dal dovere del– la ricerca. e sta a noi ser– bare quella misura di spi– rito problematico che ci salvaguardi dalle aberrazio– ni dogmatic.he. Discorso analogo si potrebbe fare per il marxismo in genere. sal– vo che in America la situa– zione è più dèlicata. Gli an– ni fra il 1920 e il 1940. e specialmente dopo la crisi del 1929. favorirono in America un rigoglio di let– teratura macxJsta che la guerra combattuta prima, e la guerra fredda poi. han– no soffocato. Granville Hicks. autore della storia letteraria americana più ra– dicale (The Grea.t Tradi– tion), scrive ora regolar– mente nella < Saturday Re– view '> senza rendere omag– gio ai principi della lotta di classe; Sidney Hook. docen– te di filosofia alla New York University, riesaminando la proprie posizioni comuni– ste dell'anteguerra. si di– chiara (neIJa < Saturday Review >) in ta\'Ore di un marxismo revisionista, qua– le interpretazione raziona· le della storia, ma senza i correlati preoccupanti di dogmatico assolutismo. stenbeck è ben lontano dall'epica proletaria di Furore e Battaglia, John Dos Passos si è rimangfato le parole di Quarantaduesi– .mo Parallelo, il dramma– tt.L.70 Clifford Odets non riscriverebbe più un"opera polemica come \Vaiting for Lefty. La e Parti.san Re– view >, nata come organo di protesta comunista al tempo della guerra di Spa– gna. è ora su posizioni di Li– beralismo dissidente, e la Mvista e Dissent >. diretta da Irving Horoe, si procla• ma socialista ma assumen– do una posizione di serrata critica interna alle istifu– z.ioni economiche ed edu– cative americane. di critica esterpa a1 totalitarjsmo orlental~ (vedi numero dell'estate 1959). Edmund Wilson. un valido critico letterario, aveva da tempo assimilato certi concetti ba– silari del marxismo. ma og– gi è più che altro un libe– rale progressivo. Irving Howe ha scnitto un'opera doclLrnentaria sul comuni– smo in America. e Daniel A.aron (lo storico famoso per la silloge America in Crisis) .sta conduoeodo in– tense ricerche per una sto– ria dell'influsso comunista sugli s-crittori americani. Ma è chiaro che in Ameri– ca, date le particolari con– dizioni di prosperità econo– mica e il vigore della tra– dizione illuminista, l'oppo– sizione interna si S\'Olge in sede individuale. come di– rit.to al dissenso. L'idea marxista era sentita come forza liberatrice nelle cir– costanze della crisi e poi delle aggressioni nazifasci– ste. ma viene ora sottopo– sta a una critica attenta da parte di chi ne teme la cri– stallizzazione id eolo g i– e a. Per questo. nell'ultimo numero di e D.issent >, Ben Seligman può parlare di e socialismo senz.a Marx >. E la letteratura di prote– sta. marxista a meno dì non includervi il dramma– turgo Arthur Miller, non ha oggi in America alcun rapl)resemante aJ o te v o- 1e, dopo la morte di Brei– ser. La e poesia di protesta > che Henry Birnbaum se~ gnala nel numero di set· tembre della rivista e Poe– try > è fatta da scrittori di tipo anarchico. non già co– munista. La tradizione tut– ta americana della rivolta di principio, risalente allo i.indìv:ìdualismo dissidente di un Thoreau, di un Paine. di un Whitman, non può ideoti:flcarsi con un'ideolo– gia organizz.ata. ma solo appoggiare. in determinati momenti di crisi, le riven– dicazioni di minoranze (o maggioranze) oppresse. La poesia è spesso t"ivoluziona– ria. mai e statale >. E il pa– ra<losso dei distruttori di idoli -Freud e Marx - che minacciano di farsi ido– li a loro \'alta ci aiuta a ca– pire i lato serio del movi– mento di e disengagement > attuale in America - quel– lo degli scrittori e disaffi– liati >. Essi non riconosco– no nell'America odierna. pur con tu"~ti gli apporti socializzatì del New Deal, una società ideale. ma d'al– tronde rifiutano di irreggi– mentarsi. La ietteratura americana si va facendo di conseguen– za sempre più critica e in– trospettiva, e la sua carica cli v!olenza si sfoga gene– ra1mente in senso astratto. o. personale. GLAUCO CMIB0:-1 I redattori della Rivista napoletana. Da sinistra: Rea, l'editore Pironti, Pacini, Pomilio, Prisco e Incoronato NATADALL'ESIGENZA DI FARE Il PUNTO D'UNASITUAZIONE CONFUSA * "·Le ragioni narrative" una rivista di idee Un gruppetto di scrittori no-• vi.!ta. dopo un attivo .scambio noi, l'urgenza dei problemi ai poletani. di na.5cita o di dom.i-1cpi.!tolare, siamo riusciti a com- quali s'e accennato. Vero è cilio più o. ~eno prol~nga~. binare una .specie di intervi.sta però che è nostro in temo di ~~~~~~,m~cizd~~;p~~~j f:~~g~~le,. tutta accesa e_ po- et~4{e i! più _possibile un~ pa.=.:-i; .sen=a ofJeStl, è norurale: Per pnm.a cosa. abbiamo r VlS a d1s~rs1va, e comun. né scapigliati né .,, maudir.s ... , chiesto. come vi è venuta l'idea que _ant_~log;ica, ~ alternare l piuttosto un aggruppamento di di fondar~ una rivista nuova? s~g1 p1u P~pn~~nte teo: tipi particol.ari, la cui passio- Ecco le nsposte. rict con scritti di ricerca, di :iae ,!e~~~~~ Jr ::ia:~;!J) Come tutte le. cose di que- ~i;f~~~~~~~r~~~io n~= varia nelle manifestazioni este• st '? mo nd0 essa e ~ta da_ una scorso interno e un'organica riori :11-0 vale peT tutti come ~igen~ e ~a un occasione. problematica critica. Cio per- ;fe:e f:~fe11~;, J~~~i;:i~ ~~as~~n~i,qte~os~er~: c~é noi ci proponiamo _prin- di incontri e battibecchi, a li- raggioso editore che ha de- ctpalmente un lavoro _di sca– rnare e rilimare quel che esri ciso d'accollarsi 'j rischi del- vo nella nar:at1_va och~_rna o ~~r::.come .,nuovo roman.zo ,,. l'imJ?rCsa. Quant<;> all'~lgen- ~:::i~:a,edpe~ta=ir~lr pc:;,~ Altro che foclclore napole- za, e quella (oggi sentita_ de~ blemi e le particolari e pre– tano! Q~esto g.ruPPo ta_vo- resto _anche da altre ~h)_di ci.se responsabilità che si ra. .s~le idee, su.e. P.roblem.1, ~ fare 11 punto d~Ua situazto· pongono ai narratori italian· ~~;;r:{a P;;/~h.s!e~.s\{ ~r i~~ g:r!~ll: 0 .i:u~~~;;~r= 1 =~~~ ne~ presente momento stori~ mediato, il naU dai modi esu• cezione che abbiamo di es.sa. co. e, él: tale scopo, un _ap– beranti, da spaccanapoli, a Po- E tale esigenza l'abbiamo av- profo.n?une_nto della .cosc1e:1- milio e ~rise?, i teorici, gli _in-: vertila particolarmente viva z.a ~r1t1ca di fenomeni o _scrlt– tellertu.ah .. Si telefo!10-nodieci ui a Napor d v il , d . t~n contem~rane1. potra ser– v?lte ~I giomo! si incontrano. d,j t· 1 •. ~ \ e ~1~ vire anche a illummare, al di si scnvono (sic!) - almeno 1 c~uo~ 11 d . te.tt~ l e. fuori di tutti gli avanguardi· g~~:, ~a:~1:1~:o ~~io~:~: J: ea felle ar!?~~b~r;o~=~~ ~~aii~~i!i~ill~e ;:re, tie– ~:::sile ::;i1:_a;1e;- ~; ,~i ::ie·. ~c,°J~~ro ~~enèti~!~taU:o ~ Halian~. Sappiamo ch~~aqu~~ per .scambiaTSi pareri. per ar- moda definire di cris~ da un sto puo ~mbrare un dtscor· ra~bi~rsi in ':'P _movimrn-10 di lato ci ha permesso di sco· s'? generico; <:> .fors'anch~ un azioni e reaziom che vede or rire che no tan 1 d' _ discorso ambizioso: ed e lo– r~no_ e or l'altr~. in po.si :,"ion ~ P.tà d . nt~ te a iver. gico perciò aspettare che la di difesa: magnifici pazzt. gli 51 ei n~ ri temperament~ fisionomia deUa rivista s.i ~::,~clie~~~ 1 ~ 0 ~~~~~~rf.°:~ ~~~ f v~a ~=alta~~ venga precisando. Sappiamo no una .. punta,. di questi an- l'altro: che essi erano tali da anche eh~, n 1 onoSlan 1 te tutto ni flosci. giustificare la nascita d'uno - ma~ar1so o per _a. préva: _Ade/so si son.o m~.s~iin testa strumento di lavoro e di ri- le~a. ~ sedE; ~edaz:onale, d_1 ~~n!~"'J:~~ ~~~iwr;::;~Ìa ese~~ cerca quale è una rivista. ~~:~:\i"~~~~~~a~;j•a ~~~ zn me=ze mi.!ure .,, Le ragioni La vostra vuol es.sere così stra voglia essere una rivista narrati0e,. (un modo buono di una rivista di tendenza? meridionalista Senza dubbio ~':tr!~J_Pt~e~:~:~e .. c~e ;~g\<>,;:~ Non propriamente. o me· i problemi s~if!ci del r:i~n~ barcato -nell'avventura è un co- glio (e sarà bene a questo do ~ d~Ua narra~va mer1d10- raggioso. Pironti: i Tedattori so- punto citare integralmente nah v1 avranno il loro peso, no i nostri pazzi quasi al com- d~la dichiarazione comwie senza che peraltro, cosi al– pleto, ossia LuiQi Incoronato. contenuta nel corsivo d'aper- meno ci proponiamo, essi di– Leone Pacini•Satioj. Mario Po- tura della rivista) lo è nella vengano preponderanti. Ad milio. Michele Prisco, Domeni• misura in cui ess; nasce da ogni. inodo, basterà dare una ir ~~:~e q~~e/ti:[ft~r.!j~!nnt: rd~ una nostra irriducibile fidu- occhiata al sommario dE:lpri– .\filano. Manca.' TimoTCabìlmen- eia .nella narrativa come ope· mo n~ero ~r rendersi con– te. Luigi Compagnone, ma non razione portata sull'uomo: in to dell _eff~tt1vo c~attere de c'è da farci ca.so: manca anche una narrativa, cioè, che abbia Le ragiom narrattve. Afor~)t{a, c~trifugati da queUa l'uomo, i suoi probl~mi, il suo Appunto: qual'è il .sommario J)QSSlone di pru~po c~e mette essere morale e sociale a pro- del · ? 11ftt? sempre !n d~cu.s.sione. 1o:on prfo centro d'interesse; e che pnm~ numero. ;:.P:~b°;:~i:, rf:~ri~mani O pertanto interven~a po~itiva: ~opo il 'f:>rev~cors_iyo re- A pro-o.sito della nuoti ._ mente :- .nella nusura m cu 1 daz10:1ale dt <;w ho g1a _ fatto ,., a n l'arte e 1n grado d'interve- menzione, viene anzitutto i--------------------- fi~~ ndill~:i~~ 1 d!rn~o~i~ fi"~e~~~~~/-:n~i::~,:~t~~~ tempo ai fini, essenzialmen• so è_ volto a chiarire, in sede te, di quel ritorno all'urna• storica, quali sono stati i ca• no che è la condizione stessa ratteri della narrativa meri– deUa risoluzione della crisi. ~onale, quale il particolare Ci sembra, questa, una for- Umbro ~el suo realismo, qua– mula abbastanza ampia e ta- le la situazione deUo scrit- Due poesie di BARTOLINI * E1Jir,ramm.a di Canievale Ponendoti, al viso, la maschera irsuta e barbuta di vecchio - perché vuoi sembrare anche tu vecchio, innocente bambino? - g;tta la ma'. schera di carnevale, irsuta e barbuta, - felici si è soltanto, o bambino, se non s'invecchia. Ancora a Luciana Tu, cara mia figlia, non mi vorrai più be• ne - ché altro amore verrà - non paterno • a toglierti dalle mie bracce; - flagellatore fu già di me; mi ferì molto - io fu il suo servo il suo schiavo, la sua vittima! - Oh sangu~ del mio sangue, Luciana, ·tu simile a me - quando da giovane, amore mi flagellava. - Né già, come me prese, te prenda l'angelo - che gli Orfici effigiavano con nere ali, implacabile. le da Poter essere condivisa tore meridionale perenne– da tutti i veri narratori: tan· mente al bivjo tra la sua to pi~ che il nostro gruppo apertura e sensibilità euro– reda21onale è costituito e vor· pee e una bruciante realtà remmo dire caratterizzato regionale con la quale deve dall'unione dì temperamenti pe~ forza fare i conti. Viene di formazione diversa dal qumdi uno scritto di Inco– tentativo d'impostare il dia· ronato, Ideologia e romanzo logo al di là da ogni preco- dove è messa a fuoco la crisi stit~to orientamento o enun- del ro!flanzO e borghese> e c1az1one di .poetica, e infine s~no d1:5Cusse le possibili vie dalla ~clus1one di ogni chiu- di ':15Ctrne senza tradire il sura ideologica (ed è cosa, realIS':flO e il romanzo. Ter– questa, all"?"quale teniamo in zo, Gianfranco Vené prende modo_ particolare, anche per· lo spunto da recenti discorsi eh c1 sembra che ogni di- sul concetto di esemplarità ~rso. generai~ sulla narra- per di~ut~re - è questo ap– ttva sia st~to, m questo do- pu?to 11 titolo - L'equivoco poguerr~ 1nceppato e falsa- de, contenuti • esemplari> to proprio dall'mtervento di nella nuova letteratura e met• pregill:d~iali ideologiche, da tei:-e in evidenza come non ~Ius1v1smi di parte e, di- esistano ~ntenuti esemplari c1amo pure, dal prevalere di e contenuti non esemplari e settarismi d'équipe che han- che esemplari sono sem~ai no fatto sì che si mettesse solo i < contenuti ,, che muo• l'~ccento più sui motivi di v~H~odalla realtà, e in deii– d_iv~genza che sugli elemen- nth\·a dall'uomo e dal suo ti d1 convergenza). essere sto~i~-morale. Subito Quindi, a Tigor di termini. d_opo,Pomih~ pubblica un ar– non si può neppure parlare di h<;0 !o dal titolo La doppia rivista redazionale? crzs1 ~i Brancati. Esso non No di certo. Saremo anzi vuole essere il classico e sag• lieti d'accettar la collabora- G. T. '--------------------...! zione di quanti sentano, come (Continua7 pagina 2)

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