la Fiera Letteraria - XV - n. 4 - 24 gennaio 1960

Data la sovrabbondanza di scritti che cl pervengono con la esplicita richiesta di giudizi particolari, comunichiamo agli interessati che direttore e redazione della • Fiera • sono as– solutamente impossibilitati a dar riscontro ~ queste richieste I LA FIERA LETTERARIA I ORA.RIO DELLA REDAZIONE 11-13 Manoscritti, foto e disegni non pubbUcatl non si restituiscono Chiese e fi~ure di Franco Gentilini UN SEGNO D'ARTlSTA * di GHJSij;ppJj] SCIORTJNO Non è facile. fra l'intrico delle .scale di un vecchio pala.:.::o di Via del Borghet– to a Roma. scovare in alto lo studi o di Franco Gentilini; bisogna, dopo a-ver u.su – fruito di un ascensOTe, attraversare a nche un vialetto fiancheggiato di verde sbar– rato d a una schiera piuttosto numerosa di gro.s.si gatti (quei gatt"i.che talvolta incon– triamo nelle tele gentiliniane, di.ventati iTTeah ed emblematici.) per arrivare a un pianerottolo dove l'ari-i.sta - piuttosto chiu..so quando lo incontri per la strada - ci accoglie con Ja $UO commaturata gentile:za di ,-omagnolo. Nello studio ampio e lindo notiamo una natura morta a una parete, una tela ri– volta verso il muro e un quadro in ela– borazione: i di.segni. per cui .siamo venuti, onde sceglierne alcuni da riprodurre, sono in una vecchia cartella su un grande ta– volo. Li sfogliamo quasi in fretta per una prima scelra e paniamo alla seconda scelra che è lunga e lenta. intercalata da .sobrie parole di commento. Quindi ci sediamo vicino al caminetto a discorre-re: ricordiamo che i nostri rap– pOrli risalgono ai tempi di Quadrivio. quando Gentilini - che era allora un 1'a· gazzo. quasi un biondo vichingo, venuto a Roma dalla natia Faen.za con una buona preparazione e una bisaccia di .sogni da realizzare o da smaltire - disegnava con deile linee delicate e mosse. pullulanti. qua.si a dare il va-riato vibrare dell'at– mosfera. Lo stesso intereue alla modula.zione tro•· viamo nelle chie.se che riproduciamo. non immobili f orme ar chitettoniche ma vive testimonianze di una fede sempre intensa nei secoli; mentre le figure hanno un se– gno fermo e continuo, con delle macchie che accennano a un inte-resse pittorico qua.si diremmo prorompente. Una volta Gentil ini ebbe a scrivere che « il di.segno è la carta d'id entitd del pittore», nel senso che es.so biuta a far vedere che cosa un a rtista sa fare, denunciandone inequivocabilmente il ttrocinio e la sa– pienza e quindi, quando c'è, anche l'ani– ma. Infatti, senza la piacevole mediaz io– ne del colore, che in un ce-rto sen.so di– venta un compromesso, il bia- nco e n ero è di per sé un'iutrazione: esso coglie l'ei– senziale dell'oggetto, adeguandolo alle pos– sibi1itd fantastiche del aoggetto, i-n una simbiosi dalla quale scaturi.sce il fatto - o miracolo - estetico. Plinio racconta (ed è Gentilini a ricor– darntj l'aneddoto) che un ammiratore di Apelle, essendo casualmente capitato nello studio del grande artista greco senza sa– pere a chi appartenesse, vi trovò su un cavalletto una tavola in cui erano trac• ciati solo dei segni groui. e .sottili, .sem– plici appunti per un'opera. da realizzare. GU bastò uno sguardo per capire che quei segni. senza alcun dubbio. erano di ApeUe. Ma. ricordo a Gentilini, l'aneddotica greca parla anche di uccelli che andavano a beccare i chicchi di grano dipinti cla un artista. Il che documenta come i due estremi - del segno a.stratta e della rap– presentazione veristica - fossero ugual– mente validi per un buon intenditore greco. Comunque pachi segni, ovviamente va– riati, quando .sono di un autentico arti.sta. ba.stano a identificare l'arti sta s teuo. Ed è questo, se non erriamo, il ca.so di Genti– tini: un Gentilini che sente vivo interesse alla composizione e alle figure; e che. di– segnando, te.stimonia Ja p-reaenza continua di un'emozione atta a distinguere e a ca· ratte-ri.:zare H suo lavoro. GrrJSEPPE SCIORTINO 1 l__ * Dall'alto i 11 basso, da sinistra: 1) Franco Gentilini nello studio di V. del Borghetto a Roma; 2) Chiesa con cupola; 3) Basilica di S. 1\Jaria ì\laggiore a Roma; 4) Due figure a tavola; 5) Figura; 6) Appunto per una chiesa cou sagrato; 7) Profilo di donna. * ei prossimi nu– meri pubblicheremo pagine dedicate a Ugo Capocchiui, Fe– lice Casorati, Gi ber– lo Ceracchiui, Vin– cenzo Ciardo, Fran– cesco ì\Jenzio. Enri– co Paulucci. Fausto Pirandello, Ardengo Soffici. Alberto Zi– veri. ecc. *

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