la Fiera Letteraria - XV - n. 1 - 3 gennaio 1960

LA FIERA LETTERAR Anno XV. '. 1 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELL ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 3 gennaio 1960 SI PUBBLICA LA DOM.ENLCA QUESTO NUMEHO L. 100 DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE: R~ma - Via di Porta Castello, 13 - Telefoni: Redaz.iooe 655.487 - Amministrazione 655.158 • PUBBLICITA': Amministrazione: e LA FlERA LETTERARIA> • Via di Porta Castello, 13 - Roma • TARIFFA: L. ISO al millimetro · A BBONAl\·tENTl: Annuo L. 4.000 - Semest:-e L. 2.150 - Trimestre L. 1.100 - Estero: Annuo L. 7.000 • Copia arretrata L. 150 • Spedlztone in conto corrente pastaie <Gruppo (I) - Conto corrente postale n. l/3 1428 La concorrenza delI.~· immagini * di PIETIW Cl.llrlTTI « THE MANSION » CONCLUDE LATRILOGIA FAULK !'.URIANA SULLA MITICACONTEA DI YOKNAPATA WPHA * L'l!LTIUO FAlJLKNEH IJ1\' PA,l'OlfA.11,1 DELI~E ACCADE.J/IE E DEI CE1l'Tlfl D'ARTE * Le istituzioni culturali italia Ballatape·r Villon * c[i _LlJIGI CO.JIPAG.10.l"E (Condanna.lo a morte. come tutti sanno. e poi graziato. e infine ban– dito per dieci anni da Parigi. Villc..1 si allon– tana dalla sua città 1'8 gennaio 1463; e. da quel momen\o. noi lo abbia– mo perduto per sem- pre di vista ...) * Addio taverne, femm.ine e coltelli paltonieri del vento e dei sobborghi, addio lupi, risate, rime scritte sui muri del!e celle, addio Parigi: un poeta per sempr~ se ne va. Addio ragazzo più allegro di un vino, più felice di un fuoco acceso al gelo d'una strada in.vernale, più paziente di una casa alla grandine ... Svegliate i lumi nei profondi lupanari della notte che trema al lungo grido di un cristiano furore evaso ·awaria dalle ipocrite sbarre della vita. Tintinna sulle pietre di Parigi una pioggia di versi e di monete al gaizzo dei fanali accesi a. zuffa negli occhi vostri, pendagli da forca. Il ragazzo più allegro delle strade dal vostro nero cuore se ne va Non udite la Senna, il suo la~ent~ di amante? Dalla fiamma del suo cuore l.a Grosse Margot già sventola le mani, la gatta chiama il topo nel sonoro silenzio della notte di Parigi. Addio rosse avventure consumate in un fiato nei torridi bicchieri della tra viata giovinezza, addio 111.u.ri di sangt,e, I.ampi di rapina: in q uesta notte dell'otto gennaio un poeta per sempre se ne va. Coni.e un fiore d'estate canceUato dal pugno della pioggia, già dispare dai ·muri di Parigi l'allegria, si spegne la girandola che ardeva la festa dei sobborghi. Non c'è più nemmeno il suo dolore nel profondo del carcere di Meung. O vagabondi, o taverne. e voi femmine e coltelli, paltonieri del vento e dei sobborghi, questo sfrontato cuore della vita questo cuore per sempre se ne va. Ora torna il rispetto e il daTe e avere sopra i banchi dei giusti e dei merciai ed invano la gatta chiama il topo entro il vile silenzio di Parigi. LUIGI COMPAGNONE •

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