la Fiera Letteraria - XIV - n. 30 - 26 luglio 1959

LAFIERA LETTERAR Anno XVI . X 30 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELL ARTI E DEDLE SCJEi ZE Domenica 26 luglio 1959 SI PUBBLICA LA DOMEl"f!CA QUESTO UMERO L. 100 DIREZIO~E. AM:\ll~ISTRAZIO~E: Roma - Via di Porta CasteUo. 13 · Telefoni: RedaUone 655.(87 - Amministrazione 655.158 - PUBBLICITA': Ammin.is1.razione: c. LA FI..ERA LETI'ERARlA > - Via di Porta Castello, 13 • Roma - TARIFFA: L. 150 al millimetro - ABBO~A.:\lEXTI: Annuo L. 4.000 · SPmestre L 2.150 - Trimestre L. 1.100 - Estero: Annuo L. 7.000 - Copia arretrata L. 150 • Spedizione in conto cor-rente postale (Grup?O TI) • Conto corrente postale n.. l/3H.2S IL I.JIB/10 DI Clll SI PA/IL,.t * PADRE GDIELLI APO TOLO l.\TELLETT * ALE Ric-ordo del d Donnarumma ll'assalto pare * * Fu un convertito di statura gigantesca e di ,·italità sorprendente che seppe infondere nei giovani col suo esempio gli ideali per cui vale la pena di vivere * di FEDERICO DOGl,10 La prima volta che udii il suo nome ero ancora bambmo, conducendomi per mono fra la folla e la f.tta nebbia che velava di contorni irreali I banchetti della fiera di e O bei o bei • assiepati lungo le cie cir– costanti 1a chiesa e la piazza di S. Ambrogio. mio pa– dre mi mostrò un edificio che mi parve grigio e severo e ma dt.sse qualcosa di lui, Mi sembro raccontasse d'un comi.:io. cui aveva a.nt.stito da rapa:;..:o nei primis– simi anni del secolo, dominato da un giovane medico ateo e .socioli!la, di statura gigantesca, carattere colle– rico e ciolento, che pochi anni dopo la clamorosa con– i:ersicme ocet:a rivisto al fronte con padr e Semerta e che poi, dopo la guerra, ai:eva Jondato l 'unit:er.sità, queUa appunto che .s'intracedei.a laggiti Jra la chies a e la caserma. Quando. molti anni dopo, nel '45, dicenuto .studente alla Cattolica e interno al collegio Augu.stinianum, cust per anni nei luoghi intr avisti quella remota sera d'mjan:ia, compresi che es.si costituivano come un'isola raccolto nel cuore della vecc hia .lfilano e che il silen• .'.:io che là si a.uaporava era il segno della presen.:o del Padre. Quando tuttavia lo vidi per lo prima colta, in occa· sio~ d'una visita che sen.:a preavviso fece aU'Augu– stinianum, mi tornarono in mente le parole di mio padre: il suo corpo gigantesco, benchè incurvato dai postumi d'una grave Jerita sofferta in un incidente automobitistico, Jremeva~i vita gagliardo, lo sguardo era dritto e fermo se-r#,a.incertez=e. la voce chiara e ,netaUica. L'ampressione che la. sua ci.sia de.sto in noa g1ot.•ani fu straordinaria, reduci dalle recenti esperien..:e della guerra non eravamo cerio rapa.::zi. timidi o tngenui, tuuavia l'incontro ci sorprese e inquietò. Ct .sorprese la rivelazione immediata e palese della sua virile penonalitO: e della sua autoritO in1eUeuuale; nulla anfaui v'era di malato in que.U'incalido che pe– santemente si trafflnaca a forza di broccia sui ba– stoni, nullo di ncercoto e di intellenuolistico in quel coltissimo frate che ci parlava pianamente come a uomini fotti.. L'incontro ci inquietò perché improvct.samente sen· hmmo /arsi arduo e totale L'impegno all'apostolato inteUettucle che, fino a quel momento, in un ambito provmcwle e nei ranghi delle a.ssocia...::.ionicaUohche, ci era parso agevole ed affascinante. La suo voce, i suoi gesti, cosi diversi da quelli dei nostn a.,.nste1111ecclesi astici, pa rvero ad alcuni di noi voce e gesti di vecchio ufficia.le che arringasse brusca– mente la 1ruppa, piutt osto che modi conventuali. L'1mpre.b10r1e di quei primo giorno non mutò col passar del tempo nei .~uccessiui e frequenti incontri che ebbi? con 1101, come la prima volta egli ci trattò da uorn1111 ,lasciando intender chiaramente che avreb– be prete.so da noi il massimo, quanto allo vilO sp1r1- tual e, allo studio, all'effettiva corità delle opere. ioli parloca .sempre poco e bruscamente come se Joue .superfluo soffermarsi a illustrare cose ovvie a J,ersone che, come lui, dovevano sentirsi 1mpegnat1 o 1tna dura disciplina; d convertito non ammette-i-a 1n– à ugJ. m certe.:.:e, dutnuioni Jutdi, H tempo ero pre· . :io.so li! ~acro, l apostolato urgente. e grave come il s acerd oi10, d timore di Dio, come stava scritto ul jrontone della coppella universitaria, era J'ini.:io d'ogni sap1en.::o. Certa11,ente u amoi:a molto, ci stunava p1u d1 quanto 111eritas.s11110, certo pensat:o chP piu che Le sue parole avreooe coniato per 1101 l'esempio. L·esem· pio deUa sua v,10 quotidiano era davi.;ero stunolan1e µer oleum d1 no,, per allrt invece mllico e inli1mda- 1orio, qualcuno u1J111evat:endo alla Caao!ica era por– tato a credere che l'ordinata ef/icie:n...:a, l'esemplare puh.zia mtelleaucle dell'ambiente, vivificato da una autentico hber1a dello spirito dei maestri i! degli allie,·1, La casa edur1ce, le rictste, 1 hbrt del Padre, l'alte...:za 1ndtscut1bi!e del suo magi.stero. la sua Jorn11- dabile alUcllo JO.S5ero doni di natura, nornwh prodot11 d·un ordinata aun:1ta. Per co.storu la sorpresa cenne p1u tardi, quo11do orrna 1 laureati, ttuocamente disperdendosi nelle varie regioni d"Italw, s accorsero di lat:orare in ambienu intellettualmente ch1u$1, spesso sordi e hm1tat1, quan do tentarono $en..:a$UCCesso piccole mt.:-iolice culturah, "uando s1 sentirono per la pr,ma i:olro so_h, 1solat1, d1LLS1.,ULora raconobbero m lui 1! mae.slro 1Uum111a10 e il costruuore indomabile, nello propria poc11e..:..:a misurarono la sua ecce:1onale statura e provarono il rimpu,1oto d1 11011 at:er imparato abbastan..:a in QUl'Qh anni mi1011es1 intensi e raccolu, di non ai;er'-0 e<,r.o• umtc,, compre.so e amato abbas1011...:a. Uro che egli finalmente riposa rceHa pace de1 g.u.st1, cht!. cosa pc,tremo dire di lui o quanti 11011 lo co· nobbero'.' Di,~JUo chf! egh ,•1eendo in anni difficth. Jra l" dittatura z il conJormi.smo 'accomodante dei pui., 1 1 un tempo di grata crisi culturoU. e sociali, _Ju un int•ans1g~nte. JU un duro, soprattutt-O coi 1uo1, irot– rond.J da uomo l'uomo e da cristiano il cri.stiano, se– condo ~no stile morale sorprendente in un'epoca come lo n~tra d1 morbide.:..:e psicologiche e di ostu· ..:ie ciiplomat1che. diremo che fu un cont:ertito di sta– tura gigantesca e d1 ,·Holita sor~rende-nte che seppe infondere col suo esempio, Jatto d1 sof/ere~~- d~ unpe· gno, d1 opere. gronda _id~ali _nei giocant 1tahan1 d1 questi ultimi trent'anni, 1deah per cw cale la pena d1 ril.:ere. FEDERJCO DOGLIO In uno dei prohimf numeri la • fiera lctterarl.1" dcdlcberil ampia spulo all'opera di m1ssione spirituale di Padre Gemelli. Questo romanzo di Ottieri che è un rom a n=o corale nel sen.50 più ampio e più vero. è Cespressione di una nuova po sibilità d"impasta::;ione di quella narrativa meridio– nale che troppo spesso negli ultimi anni si è limitata alla sterile protesta letteraria • di FERIU:'\.\:\"DO l'IRDI.\ Quando. or !:Ono òue anni. esame delle attitudini d1 eia- na!e l'estrema varietà delle roprattut o di un benesse:-e appar..-e il romanzo d1 Ot- scun candidato: a~sai ~a:-sa situazioni professionali dl co- sicuro; e tuua..-ia ben pochi di tiero Ottieri Tempi stretti in in questo senso è l'autonomia !oro che l'ambiente ha coodi- quepi aspiranti si :ende con– un II gettone » de.ll" edito:-e dell'operato:-e psicologico. il :tionato a una sorta di eccle- to di oome la fabbrica esiga Einaudi. si notò - su queste suo giudizio quasi imperso- tismo sociale che spesso la- da 10:--0 una t:-asformazione colonne e alt=o,·e - che il nale. ).1a di fronte a lui e scia stranamente coesistenti del lo:-o stesso modo di pen– libro -rappresentava un ra.rO contro di lui preme la c:as..a.etalune aspirazioni tipicamen· sare e di agire. o meglio che contributo alla chia=ificazio- degli aspiranti. ciascuno con te piceo!o borghesi o borgbe- essi prima di essere as...~ti ne di alcuni p:-ob!emi fonda- prob!emi personali che rh·e- si all'estrema miseria di un debbano dimenticare una cer– mentali del nostro neo reali- lano il segno di condizioni sottoproletariato. e talvolta ta disposizione al rendimento smo narrath·o. sia perché es· particolarissime di ,•ita. di un'origine borghe:.e o semi- colletth·o che le condizioni so ~i allontana,·a da un cer- un indi,•iduall.smo che e assai borghese con ineluttabili ~toriche stesse della loro ter· to naturalismo e regionali- difficile riportare agli sche- aspirazioni operaie. ra esclude per il momento. smo che. nonostante tuuo mi psicologici rigidamente La fabbrica. la grande fab- Il dramma è appunto in que· permaneva al di 13 delle prefissati dagli studiosi di re- brica colpisce soprattutto la sta impossibilità di un rap– ~te5se intenzioni deg!1 scrit- lazioni umane. cosi come è fantasia. è l'immagine di un porto sto:-ico di,•e."'So tra ruo– tori e che risaJi,·a dallo stes- difficile riportare agli ~he· benessere a portata di mano. mo del sud e le esigenze del so fondo umano. dall'ispi:-a- mi psicologici del mondo in· visibile ogni giorno in co!oro suo nuovo s\·iluppo indu– zione autobiografica di tanti dustriale e operaio settentrio_ che in essa sono occupati, e striale. cosi come esse sono romanzi e racconti. ma an· ,---------------------, prospettate dagli schemi at· che e principalmente. pe:-ché •• ,...c-c--o---• • ....,,:,-_-,= tuali e il gio1t.•ane ps.ico!ogo esso er:t uno dei pochi do- è la p:-ima vittima di questo cumenti nar.ath•i di questi d:-amrna di fronte al quale ultimi anni che impostas...s::e non può nulla la sua com- chiaramente il problema o i prensione e la sua pie~. Da problemi della condizione tutto il suo diario ci si rende ope:-aia in Italia sul piano di conto come egli imposti il una indagine psicologica del suo particola!"e problema co- rapporto tra uomo e macchi- me un ,·ero e proprio pro- na. tra uomo e società indu- b1ema morale e nel dramma st:-iale, e lo impostasse sen- individuale e co.Uettivo degli za reticenze. prendendo in aspiranti al la,·oro quello esame il nucleo essenziale di .,..,._.._, ,, stes..~ della libertà dell'uomo quel rapporto. il permanere moderno di fronte alla ti· nel suo sottofondo di una tannia inderogabile della mo- .-,orta di contrappunto eroti- derna or,ani.ttazione indu· co. nel quale 1a fabbrica as- :.tri..:.e. Tirannia inderogabile. sume,·a una sua particolare perche appunto il prob!ema !Unzione nel creare legami e non si riSoh·e con la negazio- nello scioglierli. nella ri,•e- ne qualunquistica delle es1- lazione di certe atmosfere. genze industriali- La tradi- nel dete:,ninare talune at- rione industriale e operaia trazioni e repulsioni sulle delle zone non dep~-:e. con quali incide,·ano la stanchez- tutte le sue ormai istinti,•e z.a fisica derh·ata dalla :ipe-- impl.icazionj ps..ioologiche. e il tizione dello stesso gesto. la f:"utto di condizionj storiche necessità di occupare senza che non si sono create da un residui il tempo libero. L'Ot- giorno all'altro; ma è possi· lleri :-eca,·a in esso sia l'espe- bile tollerare in una nazione rienza di studioso di p:obl~ uno squilibrio cwi ango...-:cioso mi psicologici sia quella del come quello che si presenta dirigente industriale. il che nell'Italia d'oggi? E' questo tuttavia non esclude\·a che l'interrogativo che circola 10 un certo esame sociologico tutto il romanzo di Onien. della realt3 industriale in Rina Morelli In una scen;a. di • Fi,II d·arte,. 11 romanzo dell'Ottieri. un una grande citt3 si tra.sfar- romanzo e corale» nel senso masse in una libera interpre- Più ampio e più vero di que· ,azione deUa ,·erità dei rap· ALFESTIVAL DEL TEATRO DELLE NAZIONI sto agge111vo. nel sen..<o cioè porti umani e che i suoi per- che lo scrittore non ha im- sonaggj ,·ivessero al di fuo:--1 * postato soltanto questi pro- di ogni schematismo ideo!o- blemi in senso sperimenta.e gico e psicologico: anche ~ ' p • • RI ~ A ~t o RE LLI e saggistico. L'e:.--perienz.a del esattamente controllato (e a 1 1 1 ff I 50Ciotogo si inserisce profon- non pote,·a essere alt:imen· I Ì:, . damente. è ve:o. non so!tan- u) il margine lasciato alla to nella scope=-ta di un mon· fantasia e all'autonomia dei do e di una società e di con- pecsonaggi era tale da e,e!u· Pl'OC'la111·ata n 1·.«1·101·e att1··1ce trasti che sono t:a i PIÙ an· dere ogni pericolo di esau- g gosci0::.i nel nost:-o tempo. ma rtr!-i in una formu1a pura- direi che essa è !a le,·a che mente sperimenta!istica. La sera del 17 lug)io 8 chiusura del Festi..-al del sorregi;e e solle,·a la fantasia Dell'Ottieri reditore Bom- Teatro delle Nazioni che ha riunito quest·anno a deUo scrittore. Si è parlato piani ha pubblicato di re- Parigi. dal marzo al luglfo, i complessi teatrali di di una sorta di pieta.s del suo cente un nuo\·o romanzo che vent1due Paesi. une giuria altamente qualificata e dfarista: è appunto una tale riprende da un altro angolo composta dai rappresentanti della critioo di venti- àttitudine a creare le prospet- di ,·isuale gli stessi problemi cinque nazioni ha assegnato i seguenti premi: Teatro Live, anche dj linguaggio. fondamentali del rapporto di prosa: per la mtgliore regia a Joean Littlewood compiutamente narrati..-e dei tra l'uomo e le struttu:-e in- del e Teatro Workshop • di Londra per Os1age; per singoli • casi v che egJ :-i- dustriali del nostro tempo ~ere~~~~;e d~ur:~~g~ ~-~~t~'! 0 ~i [i~~~b:~a ;:~j porta nel suo diario. Il con- rapporto indh-iduale e rap- miglior attore 3 Zero l\loslel per l'interpretazione di !Jitto. H dramma indh-iduale pono p:.,icologico colletth·o: lily es in Nightown . di\·entaoo alla fine conflitto. OOnnorummo all'oualco. Con· Teatro lirico e balletto: migEor spettacolo com- dramma coUettko. una sor:a dotto in fo:-ma di dia .:-io esso plessivo. • Raccont: di Hoffmann > presentato dal- di perenne atL~to del paese e chiaramente la testi.mo - l'Opera Comica di Bertino-Est: per la m:gtior CO· contro lo stabilimento. una nianza di una esperienza an· reogr afia a Jerome Robbins per i e Balletti • ameri- perenne rivendicazione de! che più di:-etta dello .scritto- ce.ni ; per il migliore direttore d'orchestra a Oscar primo contro iJ secondo. ed ~ed<;'n~;:n ~~~ti~o:!b=:i;'J ~~ a ~f ~ef~;o~a;: •il d~~~~~a~~~~t:; 0 :~: e clùca comunque rimpossi- \'elasse l'espi..icita indica.t..io- so ).l;rosla·v Cangalov:c di Belgrado interprete di bilità di trovare una compo- ne delrOtt1eri che il libro Faust•: per la migliore cantante a Lisa De)le Casa nente. una soluz.ione. :\la oc- stesso debba essere leno co- per la sua interpretazione delrc Arianna a Nasso corre anche aggiungere che me un \'ero e proprio roman- dato dal Teatro dell'Opera di Berl!no. 1a sua Pleta.t non è mai ta zo. si potrebbe dubitare per- testimonianza di una sua ac- sino, ma a torto. di t:o,·arci cettazfone del pittoresco so· davanti a un puro e semplice Con questo premio di così alto valore inrerno:,o- ciale e sentimentale. tipica· :~~~ d!t~~~nn; ~~::;!~ ;;::e a;:~g~ 0 ar;r~m~i:~l~~r:!'\~;~~;~f»:!~'/:n;;,:~~:~ mente meridionale. una sorta nea. quelli delle reazioni di che lo mette, con l'Inghilterra e gli Stati Unili, alla d: abba nd ono all'immagine. una zona industrialmente ed testo della viro teatrale contemporanea. Che questo a la senS;az ione. Donnarummo economìcamente sottosvilup- riconoscimento sia giunto per delibera..:-ione di una aU'aualro. es.sa in\'ece è piut- pata nella sua prima fase di a.uemblea di critici intema.zionoli. e abbia, rn par- toS t o l'esp ressio ne dj una t:as!ormazione mode:na delle ticolare, coronato l'arte di. un'anrice come Rino Mo- nuo\·a possibilità di imposta· sue risorse e delle possibilità relli, dece riempire di orgoglio e di soddisfa.:1one zione di quella narrativa di occupazione. Protagonista tutto U teatro italiano. meridionale che troppo spes- ~a~\~~~t:~ ~n:::iz~oè :eriro tric~n c~~~~~ ~~:°rnut:~:• ~~a~~el~ ea:C':t,: ;:f ~: so negli ultimi anni si è timi- stesso autore. un gio,·ane di- segnamento di un teatro condotto da. una regia rigo- tata alla Sle:ile protesta let- rigente dell'uCficio che ne:le roso e si e intimamente rinnocoto. ritrocando la teraria- Forse il suo difetto grandi indust:-ie esamina le propria. pusonalità. è in una intrinseca difficoltà attitudini psicologiche di cO- EJ .tignificotivo quindi che proprio Rmo Morelli. di una vera e propria presa loro che aspiraoo ad essere a.I confronto con attrici provenienti da tutte le scene di posizione dello scrittore assunti come o~:-ai O come del mondo, sia stata riconosciuta nella sua eccelien24. di fronte al contliuo. E' im- impiegati Lo Slabilimento è ;n lei, 11 fip!ia d'arte •, si incontrano quelle che do- por-tante tutta,;a che egli ~~t~~fuij~f~~ ~:n~rn~~ crebbero essere le for.:e piu vive del teatro italiano, abbia messo a ruoco questi rittimo del ).lezzogiomo. cilh,,eh,aagglieo ~uieuonn•g,.Pn',-""nde•11a"c"doim.:imon,•d,·aprodfe•1•1•'airo1ne•, I••· nuo\'i problemi che saranno La scelta degli uomini e: ., forse domani i ..-eri problemi delle donne da assumere ~~::i:nea~a di cultura outentica e polemica.mente della condizione e della vita viene compiu~ta secondo re- meridionale. !..--------------------__, gole indero.abill..-<IOl)O Wl l---------------------1 .fE&DL'iA.'iDO VIlWll Brunello Rondl dur3nte il suo corso di rec.ita.done a Cent..r-o s-perlmenulc dnemato;:n,,– rlco Nn Laca.lamita., Dassln e Floran.nti lii\ DRA~DIA CRI Tl.-L,O DI BRU~ELLO RQ:-;DJ PRDIIATO CO:\. C~ ~IILIOXE AD A I 1 * Un frammento da "L'ASSE La G1unc. del Concorso per un drcmnu,; e-ruuano. orgcni.:=nto dello , Pro ciritcu chri..sticnG., di Assui, elle' con.:crc tra a su.01 mem– o~ iJ T~ Or~-io Coste e il critico Raul Rcdicr, hc c.ssegncto iI pnmo prtmio. di un. milio-ne di lirt', su norcmc:re ccm,eorre-a:zti.. cJ dramma i-n r--r c:n, in reni . ., L'ASSEDIO,. dt. Bnrnello Rondi. L'opnc è conzposta di dochci penonaggi. e un coro: ra....~one si ttol{Je supli spalti d'un castello C3Udi:mo, nec·rtczho dd XII .secolo. e poi nt'Jlt> pngioni dei Pa!a.=o d.i e1ud. Le .storie dd dTamma è un ~odio di c,:_onacc medtn:cle: una ne-alta. di contadini CO!l!·o un ftudc1.Crio. e l'a.=ion.e d'un sccerdau eh.e intert'iffle tTCI le d~ per-ti tn lotta.. misu rando per gli altri n el fuoco più ci ro dd dolore e ddl'a.=ione la giu.ne= a della parola cn.stia.nc e c.nc ::M eomp~o in d stesso una ~cie di faticosa a .scesi ~ il n tr or cme- nto d d respir 0 oriqtnario delfiMegncmento ez :angdi.eo e ddl "inten:en.to cnstia.no . Xella prigione della città. 11 canonico è rinchiuso nel tem1buio con Giocan.ni e Andrea, che è ferito gravemente. Da una feritoia .si intravvede la mole della ccttedralc. avi:ertibile anche per i rombanti rintoccht . • -\ndrea .e G1ot;onni. tac– ciono, rannicchiati in se stessi. CAXO:<ICO (qua.si sdraiato a terra prega a fior di. labbra) ~on ti ho cercato forse come si cerca il cuore e non ho sentito come l'orecchio J?i.:> Signore. non sono uscito dal fiotto dei t.empi e delle ore per ritro..-armi io petto la tua luce: s.>no qui senza meta ne riparo e anche all'oscuro di me stesso. Ho speso più parole che fatli e mi sono ritrovato in un·aren.a battuta dalla corsa dei leoni senza ta,·ora...'"'Cper i _ tartiri o morire con loro. Xon bo insegnato giustizia né procurato psce e Te eh" amo. non sarai contento del tuo serYo ne mi darai la lode per a,·erti cercato e chiamato. in questa dta che vole,·o degna di quell'altra O Signore. ho battuto le vie lastricate senza verecondia della mia a."lima che ho mc.strato in troppa luce e non ho ritro,-ato sulla rorda che affatica tutti questi uomini il sudore che te li rende amici. Hù parlato e pagato con oro di\"erbi quello che forse cosu,·a come il sangue e ho detto parole d"amore senza soffrirle come la Tua Agonia. Xcm ti ho et:rcato forse come s.i cerca il cuore e non bo sentito come l'orecchio ascoll:l la pioggia e i vagiti la larghezza dclla tua Parola. O Signore. fà che non mi odano questi uomini se era do..-rò piangere: piango. Signore. piango recluH> nella mia impotenza. lontano da tutti i tuoi Santi e mé.ntre ~nto battere il mar elio della Tua. parola. gio\'3ne non Ti scorgo nella luce del cantiere. nel chiarore dellc1 Tua staturc1, nei tuui occhi d'amicizia eterna e di fatica ostinata. (Come preso in un sogno profondo) Camminavi sulla pubblica terra ed eri l'amico più intimo eh:'! ad ognuno cresce,~ nella casa: basta..-a una Tua parola pe:- aprire finestre e porte e far saltare i sigilli anche al sepalcro e morire per Te era farti una confidenza e rice,·erc un Tuo in\'ito. Hai sudato nell'Orto e sofferte tutti i mali: la Dl\·inità sradicata c."'le ~i a!.Jontana,·a tra le stelle mentre Tu lacnma,1 e cade·vì sulla terra. affondando i ginocchi. ma su Te sta,·a un alito eterno della prima,·era e l'Amore più gio,·ane era tutto posato per Te sui tuoi occhi. sulla fronte. \"edi come mi p,erdo lontano. come porto gli e·veoti alb loro consunzione. senza farli maturare ai tuoi esiti ahi. ai dolcissimi ,·alìch.i dell.J tua Crc,ce, che e la Tua confidenza. Perché sono cosi lontano dagli uomini come faccio a raggiungerli Dio. mio Salvatore. al di là del linguaggio. e dei gestì. della predicazione della parola. deHa confessione dell'amore. intimamente nei loro -cuori? GIOVA:<:<! Perche l! agiti7 Cosa nmescoh con le n:ani sul ,·olto. perché intrighi il tuo respiro7 CA:<O:<ICO '"' gna,·o. forse. :\h sono addormentato. GIO\"AX:<J :,..on te.mere p1ù nulla. Questa notte non a,-rà mai fine ' (entra la luna neUa cella. Il canonico riprende) CAXOXICO Dio. sento che un'ora pnJ larga sta arrh-ando che tru,·eremo le ,·alti illuminate di sole dentro cui predi.cavi mentre gl, uommi sedevano confidenti nel mattino mangiando l'uva. Dio. sorgi oltre la nostra debolezza e_penetri le tenebre di questo carcere annunciando una mauina nuova t.:na luce ~i ongini sta ormai nella fine di lutte le nostre g:omate; · ~lo che 11 tempo n_more d'odio. di guer~ perché r..Jsca un'eternità. d'amore. ..f! tocco queste mam. sento che le copre il sudore e I nodi delle vene. le radici mortali del sangue e vorrei essere oltre queste mani e questo sangue. nell':tri3 dolce e luminosa che si respira tra cuore e cuore ma so che bisogna restare piccoli uomini coi gesti di due sole mani com".! sei stato Tu che hai dato misura all"ln.fìnito nella trama di. questa teerra com·era già misura nel :\I istero delb Tua Tnmtà l'essere Uno e Trino. s~zzato dal Padre nel Figlio e rimbalzando nello Spirito., diviso àn Te e ritro\·andoti più a,·antJ e più in luce. nel mo,;mento della Tua- Famiglia. O Si"1!ore. hai già \"Oluto essere Umanità e Alleanza ~n Te: e dh-isione ed. amore. offerta di ricongiunzione e d1 memoria: hai voluto essere m noi solo un'origine e un primo Padre. donarci un respiro dj decisioni e una pena d'abbandonati. una morte di solitudine. BR :\'ILL-0 ROXDI

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