la Fiera Letteraria - XIV - n. 28 - 12 luglio 1959

LAFIERA LETTERAR Anno XYI . ::-,·.28 SETTlMAl ALE DELLE LETTERE DELLE ARTl E DEb.bE SClE1 ZE Domenica 12 luglio 1959 SI PUBBLICA LA D0?.1ENICA QUESTO :UMERO L. 100 DlREZIOXE, A).DlL~lSTRAZIOXE: Roma - Yia di Porta Castello, 13 - Telefoni: Redazione 655.487 - Ammmist.ra.zione 655.l~ • PUBBLICITA': Ammìn.i.st.raz.ione: e I...-\ FIERA LE"TIERA.RIA > - \"la di Po~ta Castello, 13 - Roma - TARIFFA: L. 150 al millimetro - ABBOXA .... \lEXTI: Annuo L. 4.000 - Semestre L. 2.150 - Trunest.re L. 1.100 - Estero: Annuo L. 7.000 - Copia a...,-etrata L. 150 - Spedizione in c0nto cor:-en e postale (Gruppo TT) - Conto c0rrente postale n. 1/31(26 Invito alla severità * cli E,\-HICO FALQlll L'infia..:.ione letteraria, per grado di potu, come nel pas. non ojfre alcunché di sostan– quan:.o deprecata. prosegue, soto, seguire e controUare zioso e di buono. s·accresce e s·aggraca. con con opportuna adeguate=za lnutiJe prot:arcisi? .ìfeglio IL LIBRO DI CL.I SI P.clRLt * Pavese incompiutoe imitato 1 * di FERDl.\iA.\"DO 1·1 llDl.-t U!lfl spe~e di connivenza. la produzior..e orip.in~ e •.sen- ch_iuder.e bo~ga? (Coss ha Rit:-o,.s. 0 tra le carte an- donna. un intellettuale del nare. anche se Bianca Ga- proprio :l contrario di qu~ p1u che_d 1 arrendecole.:=a._da :;a essere _sopra._1ar., aaJ!a mrnacc1aro lam•co Bo nella cora inedite di Cesare Pa- Xord. uno scrittore di sini- rufi potrà offrircene qualche sto: in quello che ella :-er:– parte dr coloro ~he per pnmi t·alanga d1 ogm ~art~ccia ~tampa ~el 9 rnugnoJ. E s~ ,·ese. un romanzo incomp:u- stra. G!O\·anni. che accom- indirio. E" probabile tult.3· ,·e n~n c·e ne diletto. né doçrebbero arg:nnrla. stam_~ta c'/l_e ogru_ g,orn~ rnt:ece ~• p,:oponessuno d, to. scritto a due. in colla- pagna S~h·ia. una collabora- \"Ìa che la ,":cenda si L--o\·as- compiacimento. Forse in par- Ca rio Betoechl Betocchi prosatore * di JIARIO POJJILIO .\"on diperde. infatti. an- P!ecrpita s~, noi t r 1 tat·oh. non lascia~e 16 porta_ tTOppc borazione con una amica trice del suo la\"oro. nel suo se a un punto morto quasi tenza. par prendendo ;,ar– cl1e daU-estr.?ma faeili_tà con ,\on che ciascun? non cer: aperta e e, ?doprassrmo per dello :;crittore. Bianca G.ir. .t- paese meridionale. '.\laratea insuperabile. I_ due autori te a quella ~e e un·an·en– la quale gl~ edifori ncerca- ch1. pe~ la proprta parte_- dr con.senr~re I entraia _solta'tnto fi. nei primi mesi del 1946. in Calabria. do\·e ella è lavor.n·ano insieme e ,··era tura letterar.a _(ma si legga no e soUec,tano. accaparra- solca~,. scarta'!Jo_ e b.ui.an - a queth ch1> lo .mer,t~n°: E e pubblicato dall"editore Ei- chiamata da luùmpron·isa tra loro - si an·erte m que::1=ta espress:one con un no e garanuscono 1an1e pseu. do t:ra- .\fa t'! rruscirebbc Sf: de. 1 ~enrn e: stud,ass!~~ naudi col titolo (tratto da.J- malattia di suo figlio. da lei questo tentati\·O' di romanzo. grano di sale). non c·e nem– do opere. se I.a produ=ionc megho ~- nan st>recherebbe d, gm~icar! ro!1 severita. lo stesso editore da un ora- a,·uto dieci annj prima. Tra come in altre testimonianz-2: meno in lei una ,·era e pros– letteraria irahana. neUu tant~ fai1~ se._ col c~sare E_ _ se ci dec,de~simo a_d un<! no del romanzo stesso) Fuo- i due è un rapporto amon::r pabblicate in questi giorni s:ma intenzione sperimen~– m.aggion1n.za . ci appare• co.s~ detl 1 ~fl~t~ue !ef.eraria e piu ~ularo ~i.fesa d! que: co grande. non aggiunge so. un dima di tempeste sot- - quella sorta di r:Spon- list:ca. )la si tro,·a a sub:– farraginosa e gratuita da de- col. ~immmre dt .anre .JamP colon ~ 0 ~ 1 - orma, cosi gran che a que!la che e terranee. di \1cinanze e d: denza. quasi di compliettà re una duplice sollecitazione ludere ed an'1oiare il piil pa- fittr:ie. la le!te r au~ra s, sot- adul!eratt aa poter. e~ere ormai !"idea e iJ giudizio repulsioni che )"atmosfera che spesso nasce,-a in quegli da parte di Pa\:"e.5:e:una e ziente e /id!lcioso ler_tore~ traesse al discredito pr~wo- 6 ,':1btgua~e!1;e $_Cambiati CO!l crit!co sullo scrittore: ma la del luogo accresce e corn- ann~ appepa su~;,•i 3!1a qu!lla. dell:amkizi:a. non si D"alcronde 11011 si puo far cato ~alla gran confu st0 !1e L immorohta. .\on ne pali: sua pubblicaz!one. ormai a plica. Xon è soltanto il se- Res::stenza e alla L1beraz10- puo dire smo a che punto ricadere rutra fa colpa sulla ed_ ?hmentato d~! 10 medu:~- rann~ alcu!1 _contraccolµo i quasi dieci anni dalla tra- greto di Sih-ia. quel figlio ne. tra un uomo e una don- estesa. ma il rapporto stes– inesperien.z~ d,..,gli editori. crna bou!pa,a e, prodoUI: t:alon estetici. che con la lo- gica morte. e importante a,·uto quasi adolescente da na uniti da un comune l~- so di un dialogo per inter-po– poiché in r.:olto ciascuno di eh~ tutta~ia nor. mancan_o d, ~ assodai~ presenza gar'!n- non soltanto perchè confer- un uomo misterioso. e di cui voro intellettua!e. Xé ,·a d1- sta persona è. come dice\·o essi ricorre e piu o meno s1 attuare 1 atrer_i=ione e d, or- h~cono ali_ arre 10.P_r~pna _rn- ma come la cris! profonda Ja madre di lei per !a difesa menticato che alla Garufi è dianzi. un rapporto amoro– affida ai lumi ài q1wlchc ten~re. mag'!rr ~ccesso per d_1~e_n_so_bilei.:ahdrra efiC?- pres...<.0ehè connaturata alla di quel formale e nello stes- dedicata una delle p:ù bel- so: a chiunque sia d:rett.a la consigliere. :a cai responso- ragion! equu_:oc,ie. e st r'!nee •' e _ci~ ~ndurra G c~dere rn sua stessa \"OCazione e infi- so mitico onore familiare le poesie di Verrà la mor narrazione. es....g infine non bilità. intessr.ta di cautelo P ad__un autent 1 ca calul~!onc scl_uavllu <!el m<!rahsmo. e a ne alla sua leggenda persv- delle casate del Sud. ha fat- le e acrà i. tuoi occhi. )la può che essere confessione di ardite=a. donebbe essere cntica. In queste ~ nd1 = 10 !1 1 • chmd~r _gh ~eh, dat:~nll al- nale. era sempre quel!d di to ascrfrere a se stessa:. men- a pa.:-te ogni altra pos.sib:!e e dialogo. E· ind~bbio che pari alla cor.ipetenza. Inoltre <!ssoit:ere al Pn>?~ 10 C<!'!'P 1 _i 0 la t·entà. se aura ed rngrata un rapporto tra resistere e tre la figlia è fuggita più indUZ!one. la stessa struttur.i Pa,·ese racconti se stesso: il fenomeno si i:erifica da e_oggi per _u_n. ~rit,c~ P_ 111 dtf- Occorre i noli re saper sot- resigenza di dare una espres- tardi. recidendo ogni rap- del romanzo si traduce in nessw1 altro racconto di P-i– per tutto e non consente di facoltoso dt '!rl. Egli s, sente trarsi al confor,nismo lauda- ~one aU-esper!enza. come porto col suo mondo: ma la una sorta di contrasto amo- ,·ese. come questi capi:oli essere consideraro come unG. meno auior,:..:aro e m.~n<'ltico di cui. tonto per citare insomma la letteratura fCKSescoperta dfetro la rete com- roso tra ruorno e la donna del romanzo incompiuto è a!– prerogarit·a degli cdiJori gio. ascol~ato. S_ot:enre ha I 1m- qualche eser.1pio. attraverso per lui il risultato di una plicata e talora inesplicabile sfa pure dietro Jo scher:no trettanto autobiografico. una t.·tnti e spericolali. rispetto ai pressrone d!. J><:riare al de: 11na complicata rete di sof~ continua tensione ,- i t a I e, degli .impulsi di Sih-ia d: dei due personaggi_ che si prolez!one di guel_ fluire ài più an=iani e compassati. serto; oppure ,ri mezzo oa smi e paralogism.i. a torto qualcosa di più di una pura un nuO\"OJegame tra la don- alternano da llO cap1tolo al- interni tra,·agli. d1 quel gu- A un primo sguardo dato scindere per un attimo dalla .Yon risparr.tia nessu.nl) e un frastuono r.t"'l quale la beneficiano certe millantate e sempF~ inquietudi!te e na e la sua terra. in•ece Sii- !"altro. Di Pa,·ese è senza sto del dolore che può tra- a Cuore di primat:ero (Re- stessa allusione ai propri ai– continua a fare strage co.sì su~ i:oce_ Si perde. ~enza che scoperre. certe iendenziose anche d: _11·angoscia esisten- \"ia e tornata al suo sedut- dubbio tutto li diseP1o de!- sfonn:irsi persi.no in una di- bellato edit .. 1959). una rae- teggiamenti religiosi. si a,-_ in buona come in mal-a fede, gh prestino_ <!recchio ~eppu- denunzie sociali e certi espe- ziale. ma anche e sopraa•Jt- tore che poi è il marito della la narrazione e sarei per dt- lettaz1one del dolore (anche colta di prose inframezzate ,·erte come le ragioni di Be– tanto ciot? ~e a provocarlo J re gli. o~tor1 '!1lC'"~essau. con- rimenti lin9uist•co-dialett h to perche sono coll~2ate madre. Sarà la madre a r:- ~ c~e pa,·esiano ne e ~utto la dilettazione del ~o_lo_reda alcune liriche messe a far tocclti poeta. quelle che poi il candore oppw e la mal.i.:ia sopeuolt com e,>.:•sono che • • • strettamente aUa sua perso- ,·eia rio a Glo,-anni in un 11cli.ma. ~che se propr::o ~ c?nduee takolta. a. su:c1d10. quasi da asterisco. si ha co- finiscono per fame un caso di chi in certo senso se ne so~"!"'~ co_n a~tri mezzi p_ub- .\"on lasciamoci disrrarre nalitil quelle ricerche filo- discorso ambiguo e tras.:t- parte _scntta. da Pa,:ese puo s!a detto senza_ 1rnvere:1z..a: me l'impressione che a Be- a sé nel quadro della lirica rende maU.?t·ad•,:-e. bhcitan s1 ne.~ce o,:mat o dagli autori µpggiori e te- logico-etnografiche nel mit_o gnato al tempo stesso. E qui apparire - e 1_~e m eUet~ l ~orno Pa,·e...--ee al d1 sopra tocchi non sia bastato il cuo- di questi ultirm trent'anni. c~nclere qualchF cop~ e a niamo d'occhio i migliori: ne del Sud di cui sono test:- il romanzo è troncato. li - molto piu debole d1 d1 qu~to 5?Spetto. nl:!"! to è re di mandarle sperse sole consiste nell'aspirazione a . vincere qualche premt0. res:ano pur sempre in mi- monianza i Dialoghi con Perchè i due autori lo ab- quella_ della Garufi ~ella per eh: lo nlegge oggi il le_t.-pel mondo. e abbia a\"1.·ertito un mondo di concret_e cer- E" dunque tra ~toro. rn Ci si deve pertanro augu- mero da ripagGrei di tante Leucò. U romanzo è raccon- biano sospeso sarà per sem- quale tl Jetto_re non puo fa- te~t(! _Pa~-ese qu~to. piu il bisogno. nella premessa. tez:ze. e per cosi dire. m una quanto ageço_laton '! ga~anti. rare che_ gh editori torn.i!Zo contrarietà. E t:inciamo_ il tato da un uomo e da una pre difficile poter determ:- re a :1:1enod1 anno~~ un_~ e_gli s; _1!3-lndenell·ir~~n.~- di m':ttere_ ~ po· le mani ~i~one obbietti\"a e ob- c~e i:~~no ~1c~rcau e 1den.- ad ~serc1taro>_ la loro fu11=io- timore di poter diventare im- . auten,..!ca e d~~a-....ca di_ li,:Smo01 una so~ d1 m:5.1- avant1 _a dn·c 1: ~ Ba_d~te~ <:°: bJett_i,-ante. che non perde t1/icatt a pnmr cor~esponsa- ne con efficace scrupolo. popolari. non condividendo sperazi:one femmm1le. un fu CIS..'110 etnografico. sfog~1~- nosco 10 stesso 1 miei limiti mai il senso del rapporto del- ~iti d_el prolun~arsr. di una avendo '!i mira_ il ~n_s':gui- _ come ci è successo rispe:~ !O!'e .• un ab?211dono_ ,-e:-a- do. le note del _suo d:ano di prosatore,._ ~ _que~ pe: rio con la realtà. e che anzi rnflazrnne le CU! conseg~,en- mento d1 calori artr.strc1 co- tit-amente con gli amici Bo. men~e ~Uert1. ~.la QUI _occor- da.ate aJ_ 1946. _lann? della un nuo\·o es.?rctzio d wnilta proprio nella coerenza con ze si rit-ers~no su tut~ 1: ~ me primo decoroso me:::o celli e \"ittorini _ rentusia.. re agg11.n~ge_re eh~. il suo stes-ara d1 questi capitoli. si da aggiungere ai tanti di cui cui questo s'instaura e resi.- tutti le paght~mo: ma pm 0 : per ottenere un risarcimento smo generale per il Pastic- person~ggio e ~n_ t1p1co per- a_n·~rte CO!ll~ queste !nfl~- ha dato pro\"a nel corso della ste. proprio nel far risorge- ogm altro I 1.dea st~a d! della ~sa sen=a dis~pi:..c, ciaccio e per il Gattopardo. sonaggio_ fem~1n:1le pav~:a= s1?~1 dolor.sl !che e ~uel rru- sua car-T:era. re da_, dentro,. ciò_ che c·e sempre pefJglO. Altnment.i deUe es1gen=e letterone e Pazienza~ Quel clie per c:a- no. ~ e ~\esiana la ,ra s!1c1smo elnog~c? mcomm- Fuori comunque dallo e tuon >. \'"ede consistere la .t>uer.:uura ~. che xi':cade culturali_ S'!n gii editori. t) scuno p,u dece ctncfure. um n:a ?S!COlo~ca della sua a~- <:fDO. a_ :ro,.ll"S· .:n s~t~., scherzo: si direbbe 3 un pri- validità e la dignità.. la ra- non cr sarebbe nulla d1 n.ia- chi per e.s-;1. ad operare la proPrio rcsponS!tbile punto b1gu1ta. delle _sue altem.1n: s1mb10s_1) cJ?e nelle opere mo momento. leggendo aP- gion d'essere stessa. in una le n~l fat_to che norrato_r~ e prima lettura e la p'!m'! di visr.a. e di recare una te- ":e... )la pav~stana e altres1 51:'~I\~~ s1 faranno :.anto punto le quattro paginelte parola. della lirica. Siamo P~.ell scncano e_ siam;11no scelta. )folto o'.Jssono qumd, stimonian.za secP"Ta in onort.· I m~.e~~t~z.i_one_ del ~ud. l_opm pa!~:. _ _ introduttl\·e. ch'egli non sia lontani. beninteso. da una pm chP pouon'?: r,~nire_rebbe contribuire. con il ripristinn della , letterotura > ,che.no - 3:'"'l~rl\_Jeru. il disordine_ m:- '..\la I altra. sollec.:taz1one portato ad attribuire ,·a.lore poetica di mimesi: ma siamo nel loro ~pHo. 111 riSJ?On• dell"antico nece.-:sario rigore. nostante rutto. continua a t!c 1 _e m certo senso dioru- che opera .chiaramente _sul- autonomo a quelle sue pro- anche fuori da ogni ientazio.. den.:a. per g1Unta. della •<!TO allo diminu.=ione dello carta svolgersi anche nel tempo s iact nella ~r.3?de casa d~- la Garufi e: quella dell am- se. ma a considerarle piutto- ne d"autosu.fficienza. dal v~-ione .• \la il "!aie vien sprecata con roman:i e rac- presente. . la mad":_ d1 Silna. pa~·es:a: biente ~ed e inutile dire che sto come complementari al- senso insomma. connaturato f~n _quando 7!10ltt e. moi"~t conti e ce:-$! manipolati a Le somme si rfreranno pii.i no P!'°pno nel~~ de_tDia anche_ in questo - qualm,-- la sua attiviLl. di poeta. eser- agli ermetici. d"una lirica di tali: narratori e ?<?et,. seri.. fondo del tulio perduto. ri- tardi: come noi già possia.. r"-~ loght. co~ Leu~ hl dio _ca· qu~ ~1~ 1a na~u.:a della loro cizi nati ad arricchire. con- che si crei a sé un suo lin- bacchtando liel_ m1serei;olc spetto ad ogni onesto b;fan- mo cominci.are a fare per le pron~) _ 1 1 .padrign~~,t~ ~1cizia_ - g.oca un fattore sape\'"olmente O no. una ri- guaggio autonomo. staccato modo ~he sapp?cmo e met: C:o letterario. Re-~ingano di letteratura àel primo Dopo- re ~1 Sih-,a. a cu1 0 Si)na E: ps1colog1cam~.n~ amoroso) cerca scandita secondo mi- da ogni reaità obiettfr-a (e tendoci anch~ una punta .:!1piU e siampino di meno: si guerra. ché per faltra tut=..tJ f !ega:a pur dopo_ d:eci anru della e~ 4?<!1tnceaU_aqua~ sure dl\·erse. In realtà. si con ciò dai procedimenti e arroganza. n~cono ~gucl- assicureranno una beneme. e ancora in fase di lavora- dalla sua ~nqmsta e rl:3-ll_a le propr.o m q~eg_ll anru tratta in,eca dell enunciazio. dalla sintassi stessa della mente a fdrs, accoglier:~.~ ren.za presio i i'.ettori e la zione e di discussione. Ma l su~ fuga. 11 che non_ d:~_1- <:~san: _Pan~se. ms1eme a ne d"una poetica. tanto più prosa) e fatto in certo modo stampare cn-n una _tacw_ra gratitudine dei critici. mettiamoci in mente fin da , nwsce affatto un gmd1z10 \ 1Ho~ru. reca,·a una sua interessante. quanto più raro specchio a se stesso. o me- diven~ta_ 0 . nn °i facilo~e~a. Ma anche 11 noi critici spel- ora che l'auit.-o o il passiGo • posith-o. s~a scri_ttrice an- forte 1!11pronta culturale. La e udir Betocchi parlare di glio d"un io che non conside.. E anzt si direbbe che c-1 n~- ta fare di pii.i per ii prestigi!:>del bilancio non dipenderan- _,,,,.l!"!',!111:!1- c,he se d1 lei _non s1_sono .let~ n~rr~z1one•: della Garufi _de: sé. e sulla quale COn\"erril ra il linguaggio come fo"!la scano con m~_ggrore pron!e•- del nostro mestiere. oggi no dal nostro buon colcre. t. che quesll. pochi _capitoli nunc1a un ~pronta_ tec:11ca soffermarci per qualche della realtà. ma come uruca z~ quanto pu: prorerca_ e la scosso dal grandinare di una Xoi possiamo coniribuirci del romanzo tncompmlo. . mente pa,-esian~. s1 a,:·~~e istante a darci poi meglio ra. e totale realta esso stesso. s,cumera co:i •~quale~' pre- / al.sa ed oziosa Lerteratura. non prendendo fischi per fia- l"na prim3 riflessione e come ell_a r~e1:1a cosc1en~ gione della qualità e del sen- Quando poi si tenga conto sent~no ed ! 31 gciJo d essere che s'in/isci1ia del salcacpn- schi e difendendo la nostra questa: che di fronte a Pa- ment~ d1_ Silna un . perso- so di quelle prose. del fondamentale fideismo pres_1 su~ serro 1:,elloro gm~- dotto della critif"tl e che pre- libertO di parlcr maie. alla n~se la Garufi e forse una na~o di ravese. nusce:1- Dice dunque Betoccbi:, \-i del Betocchì. e del suo sen_- co. rn cuu, d_e,,qiwl~ st ''~ tende di ricolgersi diretta- ~to!""enza. anche di Cari. ----- scritt!":ce , occasionale>. non doci per g:_un~. ~che se sono poi due mazzetti di poe- so d~ trascendente. non puo p~o_m~ttono di r.t"e n <licarc • mente ad un ipo:etico pr0- balda.• nel senso che essa sia una FERDC\A:-riDO'ffiDL-\ · So · ~ite e dal più sfuggire come quel suo gu. d~rit_ti delle nuot·e genera- prio pubblico. cui peraltro EXRICO F..\LQt;I Cesare Pnue scrittrice dilettante. anzi (contina&a P2f• !) !~\nen~o c~tem~ranee alle sto obiettl\~te faccia tutto 21011-1. ,-------------------------------------------------------------, prose stesse. Si ,"Orrebbe dire u_no col suo intendere la_poe... L·n simile slaro di cose t:ie- che son li per dh-agare. in sia ':lual_e strument_~ d1 co:_ ne gabellato come la neces- * * * T A e e l I . o D E L L o s ,. A G A T o ... V ... altro modo. su gli stessi con. murucazione con_ CIO che • saria condi=:one d1 lotta cui tenuti ideali. ~fa. in fondo fuon dt no1 e et trascende, der;e far fronte rma lettera- ,·i sono per suffragare raitra e come qu':I suo anda~ Y~~-- tura impegnata nella ricerca * ragione per cui bo dato il ,·ia so la re:11!-,àsalga_ al s1gmft- e nella dernmzia della çe. a questa ristampa. E" la st~ c~to re.ligio~-- e tn~nfondt- rirà. Lo quale rnitci è int·e. POEIIA APERTO E l i\rFl ì\TITO sa ragione che non mi hab1lmentec~stiano.dr_an:'~re ce la prima a re.s1ar meno- j f mai permesso di conciliarmi per la real!a _stessa: d1~1c1~c mata. per la grarairà e fatm- non dico con l"estetica cor- e modem~~(! . equil1bno rà e scolast•cilà e meccani- .L rente, ma con; suoi principi: tra una sens1b1bta tuua n,. cità del giuo..-o. Giuoco che e in ispecie col modo con ,·ecentesca e quindi_ dolo~ può trotmre e iroca e sfrut- Sono incantato. addirìHura a bocca * sohanto quel colore ineffabile e irripro- cui furono sostenuti e difesi sa.mente conscia dei dL--s1a1 ,a carie applica.:::oni. ma che aperta. mentre sto sfogliando una dietro ducibile (quel sollie,·o) C'he mandano. tra le due guerre. che tende- del nostro secoli:!. e un ani- invariabilmente si risol&e in l"altra le cinquecento e più cartelle rice- di G J OH G I O C.Ap ll O , 1 ,-entilando la stanza · e purificandona ,-a ad attribuire alla poesia mo che alla poesia vuol sem- uno sperpero per l'editore 2 ,·ute stamani in due pacchi. nel cumulo · raria. i cinquecento fogli. Xon bianchi. un·autonomia d'esercizio. e P~ _conserva~ _tl ,-alore un- in un inganno per il. lettore: sempre cre! "ce.nt -e di manoscritti. dattilo- nuo,·e. di farfalle ancor tutte sorprese alle parole magari bellissime e ong!na- no. non fraintendiamo: ma appllOto di al po,eta una ricerca ed autO- PN: _a b~t~ tra::-cera nonché nella t.a(-Cia di disat- scritti. libri per recensione e qualche d"a,·er per la prima ,·olta le ali. Tutto Jissime che li a,·rebbero coperti. nessuna un ,·erdolino gio,,aoe e profondo come ntà d"autosufficienza in oell e I e. 1 au e tcnzione e d'inaoempi,·n.:a ,·oha e pr recenziooe >. che quotidiana- un ,·entilare fresco che mi carezza la delle quali però. t.anto il )tittente e in.su~ lo spirito del Donatore anor.imo. ,·erdo- quelresercizio. alle quali io :- e ~e crea';: e_ ~~~f> ::1:'o~ ~~f,~~;°~h:ri,~,~er:;~ :~1~:t: 1:i::b:t~~!~~op~i_l Portinaio. ~~:t~i ~tfu~~-sserena come una pa::1=ti- ~~~~ea e~i~~so1i~i ~":~i::-~i!~:~eai ~~~ teqi~e:i~ur'!c::!~n1:~~~ ~~~:i:•!~ ::; 0 f~!.· b1!s~t~!t ~= P~~~~e~Y:i_ ~; 1 _~re:tu: gono e non recensiscono _ )Ii dà più da fare le,. -- m: òice Xo. non ,·ole,·o schena:-e. Quale poeLa be saputo espnmere lo spirito profon. cana non colorata. cosa che iD\·ece a,·rei fibra fornita daJ nostro tem- re I di gioui et cerchiamo, I tuno. giacché i1 Ferragosto e dcino - di tut~i era ,·,uscito prima a darm·, impressioni damente filosofico. religioso. morale. potuto fare - ma sarebbe svanito l"in- po. non è stata tessuta dalla noi _che da Dio non siamo I i medici deirinquilinato. che pur ne ri- estetico. sociale del Xostro. canto - se mi a,·esse dato cana bianca. stessa fede :deale. d:ciamo pu- fatti per esser .!olo _a~tmc A questo p1,010 è incece ce~':::c~io ~/:: il ~littenie s:a stato cos: )i~i\~~pee ~~::?p:;:::"'.'. 0 :::i:: ,.;:.:~:ih~,:'~;i sic~~=u~:l~ \~~~!:: sa;~~a ~~o fod~1:.::' il~,';:t,~i::::·s: ~n,:%1'5!~~~-:Ì~ ~tf~· to?i7'~1~n~::'~~ da precisare che. se una non modesto da scrh·ere in modo illeggfoilc )la il Xostro (son•> costretto a chiamarlo. gnalandolo alrammirazione e atremula- il mio accordo con i moderni o a_~r heu col!114ndo / g~~ liet:e parie di coipa speuo nome e cognome. come il luogo di pro- rito ma fatto sentire nelle immagini che cosi per felice sud colpa. e -:t"aitronde lo zione di tutti: giacché Egli ha realizzato non è stato meno perfetto. a~tdt cuoLr.seLnfuln1-0) ?Ve f_t: anche ai cri:it:-i. è proprio ,·enienza che si potrebbe leggere , Osi- quei fogli offrono. t~timoni d"una deli- per giunta il mio più anticv Sogno: quel. e la mia comprensione meno m.sco~o- A BA . ~on ce ~~~~:Ce:d~:.a s:e~l:n '~;i rAldilà,. ~pa:~~ ,-e~~~e g(:~~i~~u~b!~~~) ~~~ f~~~t:~~ar~go::il~un~~o m~ ~~~1:~1t~ lo. appunto. di rice,·ere una buona ,·olta. partecipante. Ho persino in- da es11are: qu~ ~ un ~o- leranza. si sono creati tanti )la quanto spazio. quanto respiro. Grande di lllla conoscenza>. il Xostro. fra tante e tante cose penose e dolorose ,·idiato la loro capacità di ferno re31!:'1°0 cnstiano e la equ.ir: oci e prodotti ranli dan quanta chiare_ry.a e quant 3 luce. in com- mai. nella mia lunga carriera d1 lettore. dice\"o. meriterebbe addirittura d"esser da leggere. due belle risme di carta (e cogliere freddamente. e qua- orm~i ptu ad_atta ad a_cco-- penso. in qu-?lle canell_e._ m·era stato concesso di incontrare. laureato in Campidoglio. fondatore di che carta!) assolutamente vergini. si con distacco. le proprie starst al arte di Betocclu. ni e concaFJall taniì erro- Sono incantato. addinttura a ~ Si tratta d"un lungo poema. ininterrot- una scuola. U"3 raltro. che se anà se- 'Ci fosse un cane a farlo>. mi son dissonanze: che esiste,·ano Si può intendere a questo ~~- c::~t:;d: r1~ :~;;:::~r: aperta. E la mia recensione n_on p~o to dalla prima alla cinquecentesima c-ar- guito farà tir3r<? un sospirone di solhe,·o sorpreso più d'una volta a pansar tra me. anche in me come dolore. punto perché mai Betocchi essere che questa: eh.? uomo d1 gemo. tella. e senza titolo (nemmeno questo a quanti hanno a cuore le soni non sol- E in•ece c·e Siato quest'Angelo che apertL<:Simo a comprenderle. JXM?la do,·esse sforzarsi di so.. redargufre cerli aurori. nov che poeta ,·ero colui che me le ha im·iate. ha messo il ~littente. come ha dimenti- tanto della nostra ma dell'uruversale m"ha sentito. Ln poeta certo. un Filosofo. :\la quell'io. così saliente e stituire alle forme dell'inco- ci siamo un po" souratti al Colui O cole!"! Xemmeno questo m·e cato )a parola Fine e la firma). che tut- Poesia. E sarà !ui a sbafarsi tutti i premi Lln uomo e un cuore. capace dì tacere insieme sperduto in queste municabilità. quella della co.. :::~~: f~~l~er;~~ J)~~p~i~n1:n:~ da~c:,ndih~a:i:r~~1~i:.it~hia;~;e:ite:per- !f~~: ~~~s!~~= di ~~~!z~u~U~jco~~ ~l~tesr:i~~ràcoi:;ip~~nàla~o~l~h~4re~p!~ ri:te~a bellezza di cinquecento pagine ~!ss:;~l~. s~~z:1i=~~~ ~f~~~~e cori~~:~~ glia e si fosse oppoSlO con te. limpide. puhte. senza la minima tréi'C· rena grazia infinita - anche per-che pur fedele di QU.?:>tecartelle. E ora chi 1e user.l quelle pagine. clu senso in me conser\"ato del sorta di compP-DSO interno duencaisio1e"1'1er~•11,rrla, µ,·,·, ,·,,corln- eia di questa o di quelraltra letteratun. coerentissimo. lo si può seguire comin- ~la io credo che non lo far.,: si tran- oseQrà lmaccrdhiaLirl.:-. . Il ce! Creatore e della creatura. alle ricerche sue di puro li- .. 0 moda. e s?nZ3 un pe.,timento. una ciando da una pagina qualsiasi (infatti ue \"e o no mtatto. \"enti lo e della Grazia e del peccato. rico. e alla necessità dello eludente qutJnlo piu si /inge cancellatura. le pagine non sono nun 1erate. e se una quillizzino tutti gli Aspirano: troppo la primavera ..:he spirano in pieno luglio. non mi lascia::.-a che il canto esercizio dell3. prosa come a stringenle e agoressiva. non )lentre ,·i tengo attaccati gli occhi e folata di \"ento le scompigliasse potrem- pudore. troppo disinteresse è nel sue :\ncòra e ancòra grazie. della riconoscenza. sia pur uno strnmento d'ancoraggio avremmo giot:ato al manie ranima. che do-po iante trite parole mie mo rimetterle insieme come càpitano). animo. Forse si aspetterà im·ece un mio delicato poeta. amico mio. dolorosa. La riconoscenza lo.. al concreto e come al lin. l ~,:dmee 6 nt 5 o 1 _/_.ael ~r,e 1 .psleitg,-'a·~.,,!e~: altrui se ne ristorano e ripnlLc;cono fino tornando indietro. procedendo con un gp~~di~piiif~~i~nz=~~~ù ~:ntpezzuale~ chGrazilie per la fed_ehin ~dio e neU-uomo da ed enumera _ lo si \"eda guaggio più consono al reale ~" v al profondo. un ,·erdaUno tenero tenero salto. tal è la perfezione dello stile. e tuo gesto m1 3 n ato. e per la nella Bibbia _ e fa un tal obbietth-o; e affermare quin- di , leu.eratura ~? E sarebbe e fresco come la menta aleggia intorno grazie al quale il :\Iittente ri~sce a dare di appoggio. fonte dj freschezza che i tuoi fogli di conto di ciò che ba rice,-uto di. come man.zonianamente stato di can!aggio per rntu. a me e in me. facendomi dimenticare in ogni cariella (in ogni punto) il senso '.\la non sono da tanto. O non s1 può. e ,·elo e d'aria mi dà.nno. dai quali non che. innamoratissima della afferma, che e senza le qua-- d,.oli autori (i più capaci dei (ma non e una , mtermittenza del cuo- totale deffinsieme. \"Orrei che lo comprendesse. Xon si può staccherò gli occhi e l"amma. già pcn- realtà. ne procura quasi la lit.à del giudizio del prosato- quàli non ai"'rebbero corso re>) che siamo di luglio e che. se an~ t:n miracolo. ,·ì dico. che dirgli ma bra\'o. ma bra\"issirno dal sando con tremore al Tempo che me ii resurrezione. Forse per que- re rautorità reale del poeta, rischio di finir r:onjusr con cora n.:>r canumo le cicale. gia qui 51 Penso con tre?idazione alla sorte che più profondo del cuore per ti ristoro e farà ingiallire sot o il naso. e come le sto. fin da vent"anni fa. seri- nonostante tutto il prestigio oli inetti) aali editori (cci boccheggia. i cinquecento fogli a,·rebber\l subito se le emozioni genlili che ci ha dato. e rin- foghe>. ,·e,·o su Campo di .\Carte di delle precettistiche estetiche. Sarebbero .stoti rispanniat: Sono immagini di laguna (propno capitali in mano d"uno dei solih caccia- graziarlo con le lacrime agli occhi. sellV1: :\la coraggio. tale è il d~tmo anche ritenere che la prosa sia ne- e la loro pratica \"alidità. non inganni e sprechi. a rani.ag . come in Proust). di delicati cieli maau- tori di premi e di giudizi (soltanto per tuttada poter trarre una sola parola da dei più grandi Capola,·on. Tambien se cessarla alla poesia. perché ha più lo stesso peso nel gio d'ini....-iatire ~ifl p,°ncie:; tini. di piselli appena nati e_sgusciati. d: questo. oggi. folti scri,·onof Po_eSi~. ben ~~=::~) s~ie~~o~~r,s::~::if!l/o ~~i!~~~~ ~me~ eL mar, dice r altro Poeta. Per- questa sia del tutto attendi. mondo,._ ::e:i::,i~/:ti::;~~~:n;;j_~a~ ~~~li~~~~!!~~ it:)~:tdt~:~~h:~ ~~f1d11;rc::oe~~~tin~ ~;h~~o;is~;_-; es.so non una sola parola rontiene. ma no mare rn~ore Gt°or:~; CAPROXt b~r:.~cc:u:~:: 10 :e:~ per taU•:s:=~\d~~rt:"\~ !ti,'~f) ':r~~~i,:;~~e~~i ~i~ L--------------------------------------------------------------! entro Je sue paro e. e a pre-- porta!a delle tre prose con-

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