la Fiera Letteraria - XIV - n. 19 - 10 maggio 1959

I. LA FIERA LETTERAR Anno XIV. l\. 19 SETTJM ANAL DELLE LETTERE DEDL ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 10 maggio 1959 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE. ML\llNlSTRA.ZIONE: Roma • V.la di Port.a Castello, 13. Telefow: Redaz.iooe 655.487 . Amml.nist.ra.z.ione 655.158 • PUBBWCITA: Ammm1~lr,+zione • LA FIERA LETTERA.RIA• - Via d.l Porta Cast.ella. 13 - Roma - TARIFFA: L. ISO aJ millimetro · A BBL>NAMENTI: Annuo L. 2.700 . Sem~tre L 1400 • Trimestre L. 750 . Estero: Annuo L 4 000 • Coota arretrata L. 100 Spedizione In conto eor-rente oostale CGruooo 11) • Contocorrente oostale n. l/3t 426 LETTERA FIOHEi\lTll\lA * INIZIATIVE di • primavera * di CARLO BETOCCHI Sì, Firenze è in succhio. Ecco la primavera- Il 27 aprile ricorda Ja più pacifica rivoluzione d'Italla. Ma... e fìnis Etruriae '"• annotò il buon Marco Ta– barrini nello schietto DIARIO che è uscito in questi giorni dal Le Monnier: pre\·edendo finiti, non sen– za sgomento, quei comodi che gU eran cari, tra fat– toria e salotto buono. dell'equilibrio, anche sociale. toscano. Ciò che non gli impedì, più tardi, d'acco– modarsi alla situazione. e di diventare senatore del regno Ecco la primavera. E iniziative, specie questo anno centenario, da ogni parte. Bandiere. Mostra dell'artigianato. 24 aprile. giorno in cui scrivo: e tra poco i reattori. m'immagino, mi fracasseranno le orecchie. Non bastano calendari, per segnare gli appuntamenti. Ogni lunedì recensioni parlate al Viesseux. Si è parlato di Tomaso di Lampedusa, di Bilenchi. di Calvino, dì Bigiaretti; dei poeti stra– nieri presentati da Bertolucci; ìl 20 aprile di Gad– da; H 17 vertà Ungaretti, Luzi presenterà agli ascol– tatori il bellissimo omaggio fatto al poeta da LET– TERATURA. Un grosso volume di 350 pagine. E lo omaggio sarà reso più. solenne da ufficiali parte– cipazioni, e dalla consegna a Ungaretti della Gran Croce al merito della Repubblica. · E intanto le conferenze alla LIBERA CAITE– DRA e alla LEONARDO s'inseguono; altre si an– nunciano imminenti su • Chiese minori di Firenze e dintorni>. Alla Riccardiana mostra di opere, di inediti, di cimeli di Renato Fucini. Alla Mediceo Laurenziana altra mostra: • Stendhal et ses contem– porains >: in Palazzo Vecchio celebrazione del cin– quantenario della fondaz.i.one dell'Istituto francese in Firenze. Ed è appena stato varato il Premio del Fiorino: e intanto altre mostre pittoriche, fitte. di cui si dice bene: quella di Dino Caponi sul Lungar– no. e di Filli Levasti all'Accademfa, in questi giorni. L'attività ci consuma: 1'ufiziatura arilitico lette– raria fa él,.€ fo specchio aella societ&. florentina, fru– stato da essa come l'azzurro Tirreno dal maestrale, alza la cresta, e tutto ne biancheggia, merlettato: non perciò meno placjdo. E c.ome ]a cresta ricala e torna in aoqua (o dolce popolino che non sai nulla. mare dtlla mia vita), un·altra se ne leva. più in– gioiellata che mai. Domandiamoci: con quanta. con quale tipo di sincerità - per esser benigni - si partecipa a tutto questo? E intendo: con quanta sincerità all'infuori di quella urtìciale, ufficiosa, o dell'occasione da non mancare, di cui ci si compiace,? Si soddisfano obbU· ghi, si soddisfano doveri: ma per acquistare quei meriti, in massima. dell'osservanza sociale, che dan· no il diritto al passaggio ad altre occasioni che di per se stesse non sarebbero magari fittizie, ma che si consumano fittiziamente. Anima mia. che è di te? E' proprio vero che hai bisogno di saper tanto, di saper tutto. d'essere do– vunque. di non mancare a nessuna occasi0né? Ma non sei tu. anima mia, che sotto l'arco di San Piero. dove la grassa venditrice di limoni passa l'intera giornata accanto al suo cesto. nell'odor del pesce del pesciaiolo. del fritto del friggitore, e delle spe– zie del droghiere, non sei tu che ti domandi tante volte, in quell'ombra trivialmente odorosa, qual'è il segreto della vita? Non sei tu che ti senti cosi fuor cii posto. cosi colpevole se ti confronti con la grassa venditrice. e prevancancio sui diritti della sua ani– ma ignota. che tu giudichi ai panni, ti domandi per– chè ella venda può dirsi la vita. a palanche. di giallo in giallo limone che dà via. eia tant'annì. sempre seduta lì. e vorresti fosse possibile una trasiusio· ne - come chi dicesse d'anima - per scend.ere in lei, e lei far rampollare su. alla vita che tu credi discernere. vita delì intelletto. dici. vita che tu van– ti dell'anima? Quale anima? Basta alla tua anima il compren– dere? E quand'anrhe tu avessi compreso. l'aver pie– tà? Chi pregasti. prima. per sapere la giusta pietà cii cui potevi arncchirti. per spenderla? Perchè la v-era pietà non si concede. esatta. quale deve essere. alla nostra Psistenza disattenta. anche se umana: e così poco religiosa. Si. ma coni~ .. 1 :.a. e come meglio s'appreude tra quE!ste pietre fiorentine. bisogna mettere al passo anche l'anima. Come prima dicevo. che non preva· richi. Quel òonnon( "UI non basta una seg,.?iola al suo antico covare affaticato di distributrice di limo– ni. quell'esistenza che vn·e nella s~a. ombra e n~i suoì aromi. che m'è insp1e~abile e v1v1da. se meglio ci penso, come una galassia nel fondo dell'universo. organizzata forse 1mprescrit1ibilmente a quel modo com'io la vedo. e do\·e quei cenci che la ricoi:irono. quei ciuffi biancastri che ia coronano sono forse tut– t'altra cosa da ciò ch'io ne penso (e l'anima. poi?), chi mi dà il diritto di compatirla e di prescriverle, nel trascorrere del mio spirito Presuntuoso. altra vita da quella che ha? . . . E cosi ciò che infastidisce nelle manifestazioni deUa vita' associata. e anc-he ciò che ci aiuta, e ci obbliga a distinguere. E' vero. lo so· la vita ass~– ciata ha un prezzo di convenienze da osservare. d1- ciamo pure di divertimenti da accett~e,_ e. ~a sop– portare come tali. Ques..ti sono i nostri h~mt1: e_ t~, anima, impara a sopportarli. Quelle m_a1ufestaz1om, quelle opere che vi si mostrano. son d1 sos~eg_no a~ comune procedere; il miele pel nostro ap1~no. E primavera: noi, intorno, ronziamo come i: api; e ~o-– me api, con una specie dj danza, ce ne diamo avviso run l'altro. e a volo. per le sale e le mostre fioren– tine, le rincorriamo. CARLO BETOCClfl I I, La ,~ LIBRO DI • pietra CUI * SI PA.llLA. d'inciampo Timidezza dell'"Orno di scienz * di DO.IIEi\llCO CALIGO

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