la Fiera Letteraria - XIV - n. 15 - 12 aprile 1959

LA-FIERA LETTERAR Anno XIV - ::\".15 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELL ARTJ E DELLE SCIENZE Domenica 12 aprile 1959 Si PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO UMERO L. 60 OIREZIQNg_ AMMINISTRAZIONE: Roma • Via dJ Porta Castello, 13 - Telefoni: Redazione 655.487 - Amm1oistraz.1oce 655.158 - PUBBLJCJTA: Ammini,,;lr~zlnll@• w-LA fltRA LL1"Tr;.RA..RIA 11 - Vta dt Port.a C,htel1 0 13 - Roma - TA.RlfofA L. lSO 81 millimetro - ABBtJNAMENTl: Annuo L. 2.700 • Semestre L. l 400 · TrimP"-tre L_ 750 . Estem: Annnn L 4 000 . C("lofa arretratA L. 100 Soe-rlizl<'ne In c-ontn corrente O'lst.ale (Gruooo 11l Cnnll"c-orrenU" on<=LRlf'n 1/31421' DAI FASTI DEL ETTECENTO AI :\'EFASTI DEL NOVECENTO FORTUNA IN AMERIC LETTERA FIOREi'iTINA * RINTÒCCHI Decadenza dei c ffè letterari D I PAS Q UA I nuovi tempi sono spietati contro ist~uzioni ed usanze sul tipo di quelle che in af dietro si rispecchiarono anche nel « Florian » e nel « Greco » della nostra letteratura contempora di Ei'°RICO FA.Ull'I * di C..1.RLO L. In un isuo articolo apparso particolarmente negli ambienti me accadde a:la Ruth ShCJ)-– nella rivista \Vake 12 Renato accademici erano quasi esclu- hard Phelps che volendo pre– Poggioli parlando della lette- sivameotc dedicati agli studi sentare il Panzini al lettore * cli C.4RLO BETOCCHI Che cosa si può sperare ~Il.a ugualme~te so\!racca_rlchi ~i caffé? E quasi tutti, a parte ~o.mpiani. s! pern_,et~edi clas: ~!tu~r;;~~!Z1.f°J: 0 1~r~~1~~ g~~sc;~Pielsi [;~~an~n:~ !m~r~!~~e: 51 • A~~~erco:!,~~ so:1,e, su~a sopravv_1:enza c10e, Ufla ~lonosa aneddotica! poli- la dive_rsa fort1;IDa,.con un co- sil1carne glt h~b1tues_ tra .gh America a quella di Ceoeren- radi e rimanevano fuor&delle tor our re.J.uctance to read him d~1 calie letterar1. Nessuna t1ca anist1ca ,e letteraria, che stante innovarsi e r_1pe~ers1 che, ..6pe~ent~t1 ... essi che- rn- tola. e con una felice cspres- correnti di critica viva d:ve- might be tbat Panzini 1s too ~~a~o~~~~~~in~ ~:;:: t::: :mo~;r~~~~;i~~ic::i~~J:!~ ~~ 0 .~~~:~~~:~ en~~Im;:~mde~:~ ~e~ ;~~:n nf 1"~~ t!nS:~~! ! 1 fr"o~ rt:i~a to ~f~hesv .. er:;:cr!~ ;:~~~ol~er~PJf :~~i~si d~~~~ ht;;::r. - F~r re::;~e al~e~e h~ La mattina di Pasqua pioveva. Fin dall"alba i co– lombi tubavano nel loro nido di pietra, dietro il bu– sto d"un santo. sul timpano del portale della chiesa. Una voce mi disse. nell'anima: - cercati un'allegoria. i\.fa non c'era più un'allegoria possibile. Sentii di avere il cuore dj pietra· di tutta la pietra di Firen– ze. Un "aJtra \·oce sopran-enne e mi d.isse: - Sii or– mai com'è necessario. ironico. ).la nel m.io cuore ven– nero ad albergo le colline palpitanti del g rigio degli olivi. sulle prode So.SSOse orlate di giaggioli. Soprav– \>enne una terza l\"OCe e disse: - Esprimiti fino alla totale dimenticanza di te istesso. E non fermarti mai prima. vato, n~ presso ~1 n~n né al- ~le m una capitale !rad1z_10.-gal"Sl,conseo~1rebbe magari un rivtSte ha stanza e pai:Iamen- dica\·a le peripezie in manie- diti che mentre avevano una now a large body of Ameii– trove, 11 coraggio d1 .procla- nahstlca della forza d1 Par1g1. excursus storico ambientale net to in un catré, come Iebbero ra pittoresca e succinta .... From vera venerazione per Dante o can readers well steeped fn mare_ • monu.m_e.ntonazionale• Eppure, quand"è scoccata )'ora cafiè_ lettera~! che_qu~ movi- una yoce, una .~onda. ~na rags to riches ... vuol dire da- per Petrarca o Boccaccio. poi French literature. ready to qucll1. t~ ~ssi._che. J?UT~_pos-fatale, nulla_ e nessuno ha po- menti e quei per1od1c} accol- Solana e .c<?mepm no!' I eb- gli stracci alla ricchezza o co- sapeyano poco o nulla del no- like an idea or an alluslon sede.vano 1 titoli suffici~~t per tuto salvarli. se_ro e_fomen_tarono ptu e me- bcro le riviste succes.s.i\•e. me sì diceva anni fa. dall"ago stro Seicento, Settecento o Ot- al1 the better lrom the mo- ~~n~~~•a~: 10 J~;:;:~zi;i~e,c~! va~1:n:~e~~- ~i~•: }cvf~~ gJ~! ~!r!f~;fat'.c::ripr~~:~be v_aPu~~;~re~doca~ia1~ 0 ~sJ~~ Ì~ ~~!on:- s~c~f:. 0 ~~ 0 q~~~ ~-!~:e:ttu°~~ ~~epe~;!~~ ~r~~h th i~el~e~;io~fs 1 ~rH~ Allora mi rinnegai; come un antico aflresco di chiesa mi posi a conservare muto le mie figure assi– stendo impassibile -al passaggio del tempo. E conser– \"ando le consumavo senza poterle mai distruggere. Nel mio cuore non <:'era più né passato, né presente, né futuro. Ed ero sparso di macchie. di guasti, e tutto insieme tro.divo e serbavo sulla mia superfice le figu– re che penetravano insensibilmente nel muro poroso dei mio corpo. Ero C$>meuna chiesa vivente e come una chiesa dimenticata, e ormai sconsacrata. e ri– dotta a magazzino. l\fa mi accorsi che nello stesso tempo. dentro di me. a un comando delle sop.rtinten– den?.e celesti, i muratori erigevano le impalcature per ritrovare, sotto gli intonaci della aberrazione, le fi– gure che erano sprofondo.te. Ed ero tra un poh"erio d1 calcina. come un can tiere nella cristianità dei no– stri giorni. e in pari tempo palpitava in me, entro il filo ignudo dei puri contorni. con un corpo di sasso e privo d'iridescenze. la figura del pesce della salute, incis.; dai martiri nelle catacombe. r~sultm~ i:astorm~ti. e da con- na. fino a 1en stimata la roc- le~ere \'O_lenhen. Sembra Ca- z1on~culturale quale arengario ultimi anni.• al:a diffusione non sembrava esiStere aUano. cognition cannot be so easn.y s1derars1_ irrunediabile. ~roce- cafor~c della ~a//ee-h_am, an- voia. ma e_ re3½n~me estStito polihco. ma va altresl decade~- delle lettere italiane presso u Con !"avvento del fascismo. un stirred. ta exclaUD .. How lta– de con ! andare_ stesso dei _tem- eh~ la la _macchina dell espr~sso un tempo tn eu1 1 cafiè pro- do quale .ameno luogo ab1: pubblico americano. nuovo atteggiamento vi ene a Han... With Jtaly we bave pi; e~ e .n?ton~ qyanto t so- e il nua1c-box han commc1ato spe~a\·ano. e. ~!tre ad as.sol~ere tuale di ntrovo. ~onr,--umarv1 Priina dell'ultima guerra per formarsi. ma fino al pr.mo only the associations of tbe praggrnnh ,empi siano travol- a spadroneggiare, disperdendo altn s_cop1p1.u o meno dilet- qualc~e ora della giornata per quel •istrett,ss.imo numero di dopo guerra n Trecento rima- tour.st. ot the reader of Joho genti_e. ro-.:in~si e spietati con- 0~1 tr~cci~ dei soffici di~ani tosi, d1vagant1 ed aleatori, se~- divano e dileHo appa:t1ene ad Americani che se ne occupa- ne\·a l'unico secolo di lette- Adclngton Symonds. Mrs. Ja– tro 1s~1tuzioru ed _usanze_sul ricoperti di peluche_. La c_hen- v!v9:110anche COfn;euna speci«: U"-ADW sempre più ~tSsucte e vano. la letteratura it:iliana ratura italiana che si consi- me.son and the Brown.ing let– t!po _d1quel_le che 1n add1etr~ tela. è cambiata. Chi va più al d1 libera acc_a~em1~,dove tutti M:mote. E ben se n è accc:>no rini.va al più al più con il dera\·a degno di stud:o. Se ters ... Se U Panz.ini era ri– si r1specch1a;ono anche nei caffe ~er.. passftempo e diva- ave\'3!'0 fac1htà dt accesso e Riccardo Bacchelli ~Cornere Tasso. E questa era già una 5<!1tanto per un riguardo al masto d~H:cile a capire. D"An- ca(~è l~t~erar,.L ,. ,. . . ~?Ic;;:~1~ ~ s~~:b!~ft~~a ~~l~ ~~c~i~ _fc!r~ft~b~r~da~~v:~~\~ ~~~l~dte;ea;ti1:?{~\~r~ost~~)è ldr;;~iio:\a~:c ~~~ P~~a~~ :~a~l~~tr~~~to et:] T~:~g:~! ~~~~en!~u:_s5°J';.!~~~~te co~: L e~t1ta de.I c:i.mbiame.nto s1 p~r c10_e d1~mu1ta la. po~t!- !ere. r:,reogni ch~acchiera SI r1- storico appassionato. dopo e; magdor parte essa finh•a ad- J,?1à un caso singolare e questi pletamente dall"amblente e dal- ~~0o~~1~a a~~Vt~bl~~Htec~ ~iàco~e~~at:i:p~a~: ~:~ r;~;s~~a~ ~;:;a~/nP~pe;~o-~~5:1~~~ ;!~!nt~~to tenace cult~re in ~iiJ~~:t~ac~o!eop~~~:roto~ ~f~; ~i::id~~\tior~:r~~~l ~r:o~~~ ~~t;~~<?:!~~e uhesu~e ~r;= 1e_r1esibiva !o, sua elegante sul_~e~1ve de~ Danubio. 1!_bar come tut~ sanno, c1 Cu un~ r!- ... Se _s1pensa che un ,e!"J?O I del contributo italiano alla periferia del Rinascimento ita- e~h deve. essere sembrato un f~~~~~~a a~::;~~!~~~e v~~!~ ~~s~ 3 ~~: ~ ilg_i;~~-ag!1 v~= ~~~:~ ~vi~~~t~J;,~~o 1 1~~ ~~~!~ 1 ~:;~~:i~:~1 ~i~~i: 1~ ~~~:/ia i~~~f~o ~~rt~ira~ t~ 0 è g~f~~é eàn ~:~~! ~~~! ~~~~:o. <tn~ 0~~~~1 ~.~ :~: ~~~ ~f~u:~l~Ul~ef:g:f; ~~~e~o~~i~:u:u~vr'r!° ~~~~~re~ f%~~~1th~~·:~.rr: r:; l~~t1~t~~ prime ore Ete~1rom;_~ 1 tt~·1 e ~oetàes~~i? s~ol~ms~~~o dffr!~ !~~~~;f~~~~::i!1"1: ~~f1~ }~~~~ ~adJ~1.~!~ _c:gl:~!~ ~1en!~·ras:1fe';!g;~~~r:t~~r! :,~:~~o E o~o~:~~~tcsot~ta~c~~ ~~oi1 ru:r~tderi:C~!1~u~~~ (continua 7 ~e- Z) alla prima guerra mondfalc e ~~ii.;·;rf;us~r~~~a dli::~!~he !ce~~~~~~ !to r:~~i~::era~ scalpitante. davanti ai juke - lebrato il CCLXXV anniversa- ta. dal giugno 1764 al giugno o--------------------, di tutta la letteratura Italiana aver messo al bando e sve.n. box. Tavolini e poltrone sono rio della fondazione del primo, 1766. tenne tede al programma del Rinascimento l'unica ope- tolato lo pubblico la passione stati tolti di mezzo per lasciar avvenuto nel 1683. da ~parte dì del pugnace gruppo di cui fu e d d e ra "\"eramente conosciuta e che di una donna che lo aveva campeggiare alti rutilanti ban- un polacco, certo Kolschiz~. l"espreSSlone: e che non per t r a ,· z ,· o n l è penetrata nel patrimonio amat';), ll libro fu presto di- coni, serviti da scorbutici auto- cui, per rimeritarlo dei servigi nulla agì sotto !"operosa inse- .A o n culturale degli Stati Uniti sia menticato e O"Annunzio con- ;;!i;du~a o 1 ~~e rit~eau,i(~~~~; d~an~!la ra=ii~5J!fatu;~~ gofn d~~~f~a~~ia r:~~~ufe~ ~ ~~h:iq:e~tt~~~ n~~~~ ~::~a 8 ~u~:re~co~a~}\~~ che il primo uso della bevanda venne regalata la traballante le quali la scelta del titolo si valore letterario di questo li- e le sue ~ttività politiche che f.osse devoluto, in antico, a rovina d1 una casa incendiata. era fermata su Caffé, dOPo che I t l • bro. sullb stile personale del ~r i suoi se.irti. B:sogna ar- Era la più muta Pasqua della mia vita. Senz.a esal– tazione. Una distesa di tetti sotto il cielo d'una m:;,t– tinata pio\'osa. Ne fermentavano i campi. che indos– savano ancora la stols. 'Wola. costellata d'anemoni tra il grano tresco. fradici di pioggia: e il grano s' esten deva dalla civiltà all'inciviltà. che non a\·e– v: r.no più sen30: e la messa di Pasqua passava dorata p ei desert.i Genza stola. E lontanissimo il Golgota. F,d io senza capacità di sacrifizio. E l"Ostia imma– colata come un agnello sperduto sulle colline della mia e-rima. Era un agnello djilla specie degli agnelli !-amni. che vagano senza la madre. im,eh"tltichiti. fuggendo al carnefice, e non lo sanno. E parevami ch.,e tutto do\·esse ancora av\'enire, e che l'agnello non sarebbe mai stato catturato e condotto al sup– plizio. Come un "anima ebrea aspettavo giubilando in temenza il Salvatore. e come un cristiano J'a\'evo già ricevuto. E non c'era djfferenza. e neU1\mo e nel– l'altro modo mi senti\"'O costruito nell"assoluto. ~n71~nga;ll~e ;~:~~i:r~ ~ir~~ ~~~l~h~ua~~~~t~~.a c~J°~cfò~ ~e~~ecoa:!r:1o 0 m~o~t::triie~: sco ,, or a n I r.t~;,~:~~~ ~:Orr~ti:1° 1i 5 ~~ ~vrartero! 1 :r~ ~n: 0 ~rit~or~i~~ meditazioni), si svolgono all"in mandare buon odore la prima stessa Milano. ad illustrar l"ar- come documento di vita del bano contemporaneo che Sia ~~:~~~~~~:-~~i~e~~~~ti~fe~; inb 0 r\~~~~o(~~ena~~::> c~~ta~~éaÌÌ ~a_:1!, ~i!~~!d~e~;i~t~~~~~ * petod~aiI'on~Uipee:5~u~~t:~t~t:~ ~~~~sc~~~:ned!:ue ~~~~ a sottrarsi. Gostanl.inopoli e Venezia, era dosi anche a illustri precedenti no attegl?iameoto erano molte. Questi è stato l'Ulazio Silone. gu~t~ ~dic;~~: ;!t~:~v~~:t~:~ ~~~r~e;p~er/;zi~~~~: l~dn~coC:~~o~r-~ìefgli~~- è 11 J~!•e~~i cl i GCGLJELJJO PETRO~J ~~ ~~~ et.be 1!~'!1fa:~~ei~!11a~i; br~~- :::OJ1'!:o c~~~a ~= l'antico arredamento. L'Aragno moda, ralhetandola con musi- una Cava.. Il caffè rallegra non era popolare an·estero per t~ inaspettato. pure non è dic- e il Pedrocchi stan lì ad esclu- chette. Ma poi la_solfa dovette l"animo. risveglia la mente ... , 11 disagio dell'artista ai nostri lumi di luna si le stesse ragioni per cui non Cic~e da SPi4:'2a.--e. Data l"ispi- :ri1de~fan :ir~~::i~~~~!~~~ ~~~~~a~~i·h~:-h~;tonarsl dal ~o;~e S\~t;t:ve~.:1:ti~npc~ ~~:~a~~n:~a;=~~~-~~ r:n1os~?;~za ~~ ~;nJ::! 0 f ~ i~ ~re:::ta;_ }~~Ì" u1:iC: l~tt/r~~ ~~!' 0 i:Cr~w;~~~e1 :~~J~ I nosta.lgicì 51:? ne lamentano • * • enui.iro:! t st.alti ~re , c:ttadini bertà di t::sprimersi, per all"~•-inare la neeessilà di un tnra da 1n11.1ali.alla compren- to d!lla 01.u gen~rale com- come di una sopraffazione. Ma Frequentazioni e compagnie inglesi. così quei del CafU si costume dove non imperino le costrizioni che sono s1oi:ie della quale era neces- P~ns1one d_a parte del pub-- ~\~~~~~~~r~e;aill~aJ!~~~! ~~~t~ue~e ~::i:aC::ngeln~~; ~~:~~~;~!. fare per il pub- contro il moderno sentimento delle regole del giuoco !~";iùun~an~!~a.ctù~~~: ~: ~}!~~ ~;: 1 ~f°!en~t;,zaal ~= tutto non sia già perduto non • Terza saletta, dell'ATagno di Ma tutto cambia. tutto gira della vita pubblica. ci si è trovati a dover difendere. scrvazlone fu già fatta dal f~ttl artistici dei romanz..1 del trovano altro scampo che nelle Roma. 0 alle Giub~e _1'0l!e di con la ruota del tempo: a due a II scendere in piazza)). per affermare il diritto della Prezzolini mol~ an~i fa. e se Silone. bastava trovare, una ~~~Gj~:;~- o 3 ~~l1}er:,~la~'iJ!~ !~~e~~a° p~t ~:%;,e~~ Mi~~:: ~~~o d~'è d~~t:"~~~i~e~~r~ri~ ~~:rr~t:a ci~~~:;~nQu~n~pe;~:{fto~t~;gi~~tn:; ~; ~fenta\ ~~/~~~ga~lnz'fo e;~= f~ dJJi~~ vf;~c~o qt~~~= quanto ancora? Se c'è da uni- pibìli. e sembrano apparten~re tica letteraria. che s'int:tola censura ufficiale o ufficiosa non son divenuti oggetto c:so ed ?til!ssuno .. Ma la ra- J!ati~ per il dittatore. di q_u~- formarsi a modi di vita regolati alla beata leggenda di una v1t~ n \·erTi. dirPtta da Luciano delle nostre cure. pur nella consapevolezza che si gione prmcipale nmane~a la 1 odio per la man~za d1 l!- Ero al principio della Resurrezione non ancora consumata. ma il sepolcro era già vuoto. come fin dal principio dei secoli sta la promess:;.: e Cnisto era davvero risorto. Vicino a me donniva in amore la mia compagna. Ed eravamo uguali al mistero. men– tre le Cé:mpane risvegliavano il tempo nella ineffa– bile rerurrez.ione di tutti i minuti che di\'entavano Più sul cattivo che sul buon godereccia che _cerca inv3?0 ! Anceschi. a Roma cc n"è una • d' • scarsa conoscenza e perfino la bertà personale._ ~ quel n- gusto. tutto il mondo di\!iene suoi diligenti Diego Angel_to I altra di \'arietà letteraria. che trattava di opere di terzo 0rd ine. quanu libri I cui lgnor~za assoluta che reg?a- spetto _per la digrut.à umana. spontaneamente concorde. suoi frizzanti Telemaco S1gno- s"intitola II caffé. diretta da non condividiamo lo spirito. in cui non scorgiamo va- vano nguardo alle ~ettere 1ta- conce~ che sono sempre stati Qf ~ti!b:Ii ~~~~~.;:! ;; i;~,i~v: 0 ::,:'·: 1 ·.u~t~ fil ry:~f~ra :i:rP~::!'.fl};. ~:~,{~~SÈ~:~,~~~i:t:!2~f~i!. 1 ~To°Jl~~ 1 !i !r:€:~ t;~~p~~~~~; 'b~ ~r, ~; ~:g_~~·:~~~~~i 0 f=:;i a Montparnasse. sono stati eli- periodici letterari debbono quanto l"altra è sbarazzina e di una oiiganizzazione di parte che riteneva giudizio fini P0 1 per diventare tradi- agi;e:rnngach_e le opere del Si- minati e sostituiti !"uno con una quasi la loro esistc.n~a a~li in- trascorre dì ei;perimento in la sua lotta per sopprimerlo? Poche situazioni, alle zlonale. :i..-t_ett: nd ? da parte po- louoa~ap~arivano. in Amene.a eterni. CARLO BETOCCHl grossa biblioteca americana e contri e agli scontn d~t loro esperimento. (Sah"o poi. ad quali molte persone dabbene banno vivacemente par- eh~ ecceziom di scr~ttorl del ? . do l anta_go~rsmo ver:-o il l'altro con un modernissimo redattori e collaboraton e de- impermalirsi &e qualcuno. dal- tecipato. sono apparse più mortificanti di queste. t\la ~:'!.icentod come ~ahleo clhe l:i-.sc•sn;ocommc1ava a cnstal- '--------------------w cinematografo. Erano localì trattori attorno ai tavolini di un la bigoncia dell"Almanacco perché è passibile una situazione con tale carica mor- siva~~t! n~~l"~;~1~ de8; 1:!~~rs ;,li~~~ sta fe~.r: ~se!:; tificante e con un senso ripoitO che si tratta di una si- letteratura. il settecento era pres!ntata con aureoJa di per- L'orecchio alla ·serrat•ira * fl i 1· L A D I JJ I R O CA J OLI L·::ich:esta è tac:':e. se ave- Va perdendosi un tipo di 1 Oggi, :mperando il quiz, la tu bocca ... >) ~dai Sonetti ~ resta•• « il fuoco _d'art:fl~o te :'ab:tudine d'intrattenerv: cultura che fu l'abito fest.!-'f!rma non ci s"trà. Per esern· Orfeo); e Per 1 vecchi _non e 9 e1 m~lte?1po - sara murmu– con i giovani, figl O nipot:. vo della nostra g:ovinezzajp!o. troverete: « Ce to:t tran- questo . pa~ • <N, av1ga.n.do re d arnie _a ~~da sera~ gettate loro un'esca poetica di ma c.:ò signl.f:ca solamente quille, où maTChent des co- verso 81.SOn~o); e A!1.~ ~mq ue (~ ~ntale): e 1 _m1e1compagm gusto antico: non abboccherà che s!amo invecchiati. Nonllombes - Entre 1e p:IlS pal· di sera•; debbo farvi 11 ~or- v!h e tac:turru •• « quel g~– nessuno. Fugg:ranno, come se dovremmo i."lvece at(ermare,pite. entre le tombes •: op· to di credere che :1on abb!ate mo acces~ --:. su u_nmuro cr.– aveste sparato una fucilata. che la poes:'3 è morta. Le sue pure: e O Brunnen-).lund de ascoltato almeno 11 bel d:sco vel!ato d1 m._~ragh~ •, « quan– Non occorre che sfai:ate la ragioni più aJte sono oggi vive gebender, du Mund •; e That di Arno~do . Foà: • ~~anto to ~ngue i:ie.i fiumi della ter· canzona-tura. suggerendo r:- come ma.::. Camb:ano le sue is not country !or old men»; per lgnaz10 Sanchez ;\leJ~asv. ra • (Qu~simodo): e~,potrem- flessioni metaS1asiane (~ Se a pen:1e e :1 suo v.:>lo, camb:a e A las cinco de la tarde.• ... o Gassman nel Mattatore. n:io ~egl:"tare ~9n m ... le__ altre c:ascun l'interno affanno•); l'iter ad Parnassum, cambia Versi anche questi, ma cr: o:taz:om, ov~ e tutto c:o ~e ma quand'anche l"icorreste al la citazione occasionale. che chi? Il giuoco cons:sterà nel- Ai t:.ni del g:uoco e della solevap10 c~iedere an c_he a !~a Manzoni al Carducci. al Pa· ;pesso è una sigla p:--ovviso- !"indovinare gli autori, con- inchi-esta, sì vorrà che citia- nostra poesia. dalla rifl.es, s:o– scoli (~ S'ode a destra uno ria non un brev~tto as.;..,,luto. con-endo a premi invogl:anti; mo altre frasi l.:turgiche, e ne morale ferma e pacata, al: squili~ di tromb 3 •. e s.anto ~a (1 ~-erso rest_a. N;~pure nei e sul princ:p~o, !enti~i:io di- che dimostrfamo come si pos- r:ntuizione ba!ena~te: ~e VOCl Francesco, quanto d'aere ab· tf.sb1gll amo: os:. ne :n molte re che solo l dott1ssum pra· sa ricominciare, :n casa no- di speranza e quetle d1 scon– braccia •• e C"è qualcosa di altre e\·as:oni dal di~ors~ t:canti delle le_tterature ~o- stra, il d'.alogo h"'3 noi e i !orto. amore, morte, guerra, nuovo oggi nel so!e •), e peg- quotidiano, i. nostri g.ova_n: derne. ~anno \'.IDt<:> m~cc~ne n:.poti. Forse non c'è da far viltà. coraggio ... Fanciulli che g: 0 se risalite ai Viandanti hanno. r'..nunz.iato _alla poesia. l~1.--a.tnc1.t~lev•::son. fr'.gonte- altro se non aprir l'an:mo non d:.menticherete giuocano del Cenislo. ai Trecento g:o- Semphcemente. ncor_ron_o ad ri e coITe? 1 d?- spasa. _Yedre- agli interessi loro e appren- nei versi dì S~nfagalli: e si vani e forti. ai Ponti su cui altri poet':; e gli anzi~ no~ te su manifesti trionfali Fran- dere i versi cari alla 1oru scarnb:ano motti superb; _ e f:~~~w ::;dti:~\-~i~rc:~r~l~ ~~: d~~~:~ o.te~ e:r::~~~ =i i;lo~:~~~ ~~;~c~os~~ ~~~~~• ~~~ ~~f~~in: d~lcissime ingiurie•; ·u ,,Luzi d'Orrlando: non avr:;,_-ino eco tro le spalle; e noi dinanzi,crederà imbonitore d'uno stra. E' tempo di lasciare oi r.P:te am.mod_ema nd0 l .nv~ né i minori né i maggiori- agi.: occhi. ed intorno. shampoo. Vedrete AttHio Ber- comici d'avanspettacolo la caz:one faust:ana: e La m.:a I g:ovani non li conoscono r v-e!"S:!icatori. d!cono le tolucci, un PoCo imbarazzato parodia del e M'illum:no _ pena è durare o:trc que.;t'at– più. Ma guardatevi da-i sen- statistiche son decine di mi- ma sorridente, ammiccare tra d'immenso•• non s'abbia a timo•; il caproni mormora tenz:are che C tempo nostro g::.a:a: mai stati tanti. I teo- 1 1 pr::missimi vincitori. D'al- provocare la ritorsione d'una con la fe rmez za d"una pre– è morto al~a poesia. rici e g:':l esegeti son anche tronde, si merita l'imbarazzo bocca V:tuperosa, che sbu!!i ghiera: e ql.ti, col tuo passo, Direte: che fanno dunque d; p:ù. E non si deve tacere e •il resto. E' lui l':nventore contro di noi vecchi, un già attendo l a morte •. e se 8 scuola? Tante cose. troppe. un m~rit~ extra poet:co chejdel quiz di poesia lnternazio- e Papè Satàn, P~pè S~tàn, volete :.l pig'.:o madri~esco F-anno quel che c·c.ntra ed I!utt av1a. l1l un mond~ com~ n~e. Leggete. ia_ sua prefa- ,aleppe ». '(e. lo ::~aginate d"un poeta che ritrovi pur og- anche que!'o che nou c'entre-l;J . nost.ro. potrebbe indurci zione al bell:ss;mo volume "\~aJter Ch;an a dir questo e . t 1 d 11 . rebbe affalto. Piuttosto. che a riCettere. Mentre l prosa• pubblicato da Garzanti: Poe- simili versi? g_i, _ra e _n:iura_ e a_sua c:~– cosa facciamo nO'.!.nel nostro ton esp!ora-no compiac:'1..lti e sia straniera del. Novecento, Avevamo messo l'orecchio ta, 1 sospm dei poeti. estensi'. doposcuola? sper::.me.'1tano tutte le libertà, già da noi segnalato e da allr:i al:la seM~tura; che cosa ascol- asèoltate del Bassam: e Bei ,. t ; : poeti sono, come furono :n queste colonne ampiamente tammo? Riferiamo come ca- colori del giorno. od.l.arvi. ora. ~e. s;mpre ui"a s a~:3 g~~ I sempre. castissimi. Non invo- recensito. Proprio dalla sua pitia, a caso. sempre tenendo che vale? •··· cw. s.a ~.ma~? e nuo~. cose cheremo a premiarli speciali provocaZ.:one è nato questo d'occhio il quiz dolciar:o . .e Cioccolatini qui· concors ~:~f 10;~ 1 s~r:;~~7e:~fam 1 o unjo:-dini ca\·al!e~~schi né com~ d!scorso. E pei le~tori che ne sugge~endo le r!spos_te: a premi. ~la 1 :ilegg;i.e da so::: orecch'.o a::a serratura e. so•' mand~ m~~a:·· m..i J.,e:~h~ prendano sul. ser:o_ l a pa:te e e il sagg:o non e che un ad a!ta voce (origì::.no pure ! . 'eh' mo no:-i r.cono.::_e.e un Sf'.gno d~ scherzevole, siamo m obbll.go fanciullo - che si duole d'es- . . . . , ,; . prattutto, non dunent. 1a lautent,·c,·••· in que.!.la carat· d. d 1 . ta 1. , d . . (Ca d r 11.,. n::pot:, v1 stimeranno d1 p.u). F h · rlarnmo un • · · 1 ar a Mspos ag 1 .n ov1- sere cresciuto» r a e • ,. . . li~e u~nc i~ ="v~:i3"zionale e:.~- ter:stica sacerdota'.e? neUi !ranco-ger_mani~glo- « e resta do~e~do .nel_ d~lce forse ,cog,~erete :1_segreto d~ t,c,c;~ A.po1:o a saettare * • * . spagnoli: non Sl. sa ma 1, fos- romore - dei_grorm dei g1or- una l.t~g:a ~lo 1 ~ apparen I pelle i~cartapecorita dei: Alleggeriamo i: d:scorso. s-Ero appunto que:Ji da cui :1 ni dei g!orn1 •, , las~atemi za eret:ca e il sent:mento del 'ria t • po\·er: ,·ecch~. che s:. Supponiamo che r:ndustr.3 g:uoco avrà :.niz:o. Paul Va· divert:re • (Pala:;zeschi); , la l'empo nostro. t~~a~vano ~omenti. né più I do!c:aria \'Og!ia trarre dalla )Cry, Rainer :\Iaria Ri1k~, morte. s-: sco~ta. v:\·end_o »_. e Ricorra pure alle v1tupera– tté meno di no:. !\Iettiamolpoes:a contemporanea. c:ta- Williarn _Butler Yeat_s, Fedec:- come Po:1atl v:a - s1 r.?1a· te antologie, chl dovesse co– l'orecch:o alla serratura: ci z:oni di quel medesimo gene- C? Garc_1a. Lorca: li ~vevate ne•• e s1 sta ~e ~ d au- minciare da capo- ed entrare ~~cor~eremo che i. [gli, e ! re. di cU: !"antica fu prodi· r~:~~ti?de!=~~~ane~~ ~~;r~ »- (tung~r:/ttt ~"'~~ già ~ecchi~ ~e!la ter~- d~a ?,ir-oti h~n~~/~mb:!~e~~~,\i ga n.ella . bi_a~chc-r:,a ;n_ti~ 3 tata: Quel ca:mo tetto., del'a razza - di chi rimane ~a no\·:ssim~. Meg.~o t~r: St :~o~~o u~p m.?de3:mo de: c10.:-co.at:n::. e Amor. eh a ov·erano co:ombe - Palpitala terra». e t~e: futuro che d1 che ma~ Nessu~c \·. d.ra ~~e. Siamo pari; essi non nul:o amato amar_ perdona•• :n mezzo aj _Pu:n:.fra le ~m- s'apre le matt:ne - _sono an• sul con.fine.• That 1s no coun- 1 nel nostro salter-'.o jr:cord-ate? E seguiva la !ir· be• (I..,e cunitaere mal}n); corate come barche m rada•· try for old men•· he!go~in Ieggtamo nel Joro'. ma: Dante. e Bocca di tonte, tu che dài, e oscwità che scende su chi VLADLUIB.0 CAJOLI tuaz.ione contradittoria? Non è lecito spiegarlo soltanto ignoto al punto che io bo cer- 6egu1tata e di martire che non con l'arbitrario e illiberale atto di qualche potere; cato Invano in un dizionario poteva non predisporre beni- occorre renderci conto che in tutto ciò v'è qualche f~~~~ao~co e:rr;;:~~can:p:ae~~ ~~a~:rtie~:~ :::,;~~a~l af~= cosa di disagevole che appartiene ai costumi prepon- pochi anni fa il nomé di M(!- fatti in America si Vide a.nti deranti. Un'opera volgare dovrebbe condannarsi ed tastaslo. Per l'ottocento la si- si volle vedere. nel Sifone escludersi per la sua volgarità. un'opera priva di va- tuazione non era diversa. Il molto che veramente non c·era lori utili dovrebbe escludersi per la sua insignificanza; Manzoni era conosciuto. ma e non si afferrò nemmeno su- ma non è cosi oggi. Allora si è costretti a pensare che più che altro di nome. e le perfieìalmente il senso del non è cosi perché nel costume della vita moderna si ~!f Wr~rr!~!u1~;i ~oà°g~!~ ~~~odotr~~ic:il~n~.eli~6~~ J!{ì; è grandemente aifievolita quella capacità del giudizio vano aiutato ad allargarne la vita che Ispirano tante pagine collettivo. o di quello individuale che forma quello, conoscenza. non dico tra il dei suoi scritti. In un certo collettivo. che operando le scelte. dava vita e corso pubblico in 1!enerale ma per- senso questo atteggiamento ai valori accettabili ed escludeva quelli nei quali era fino tra l letterati. Si spiega- americano era analolij'.oa quel- difetto di utilità. o peggio. vi era elemento malefico. no allora le grida di mera- lo de~! antifascisti italiani Per poter cautamente e senza sentimenti m!>rJifi- viglia che si sono sentite e In verso la letteratura americana canti. senza dO\•er ammettere una interna fast1d1osa à~ghp~e;r\~f ~t\'.;citat ~~~tta !:no .. ~te:-P~~~a~oe~;~ contradizione nell'intervento in difesa di certi diritti traduzione del capolavoro ve.se ed altri. l"America e la del resto elementari. occorrerebbe dunque che esi- manzoniano di Calquouhn che stia letteratura trovarono in stesse nella opinione pubblica come nella élite che ne ba finalmente portato alla Italia una predisposizione di la informa, un costume che comporta una certa com• luce i pregi. Il Leopardi. letto simpatia già bella e fatta per petenza spontanea. uno stato d'animo ed una sensibi- pochi~sìmo e capito ancor me- la semplice ragione che l'Ame- lità che grosso modo esistevano in tempi assai recenti. ~orf~aan~ua:~ct~;ai:~r~l i~:~~ fl~:ro~ap&,~e'Uav~to~o pocieil~ ed oggi sembrano diS t rutte O almeno enori_nemente conosciuto delle grandi figure libertà In Italia. ci si accorse affievolite. Che cosa ha distrutto O affl.e\·ohto tutto della letteratura italiana. Ccf. che_ forse si era visto negli C'iò? Forse l'aV\·ento dei massicci apporti dei mezzi P.).:t. Pasinetti. :..The Old scr;ttori americani molto di espressivi che alimentano oggi le masse; forse è vero Way ... - Ir.alian Quarterlu più di quanto veramente vi che questi elementi materiali traboccano nella nostra Vol I. N. 1. 1957). Tra gli fosse. e che un nuovo esame esistenza; ma non è questo. perché più d'ogni altra scrittori di questo secolo poi. di quanto si era scritto e det- cosa ci sembra che tutto ciò sia imputabile ad un fe- sdltanto due. Papini e Piran- to a proposito fosse di regola. nomeno di degenerazione dello spirito di dignità. del- ~=~ :~~';!~~z:-c~f~s':i!~heundi gifl ~\ 0 r~~een~e jur~~!~ l'orgoglio se si \1..lole.delle categorie della intelligenza. questi due autori la conoscen- ran1a gli unici titoli di lavori. le quali sembrerebbe dovessimo considerarle difese za era parziale, infatti mentre contemporanei italiani noti ad dall'intelligenza stessa contro le influenze che atro- al Pirandello drammaturgo un numero abbastanza largo fizzano la massa. ma invece. per una percentuale al- e::-adata una giusta importan- di americani erano Bread and tissima. di !:-onte alla rivoluzione delle strutture della za e valutazione. del Pi.ran- \Vine (Pane e vino) e Fon.- tecnica e dell'organizzazione, non hanno affatto man- dello romanziere e novelliere tamara. Si potrebbe forse ae:- tenuto il rigore critico. }a diffidenza scientifica che è ~~tcr~vasipo~~5!~~o :J: 0 ·s~~~ ~i~~g~~~e e Gg~!ia::ritt\GdPa&rt dovere dell'intelligenza; ma hanno ceduto a quelle i! Papini autore della Vita di Sforza o Salvemini. tutti di strutture ed hanno aspirato a farne parte. si son messi Crùto nulla o poco si sapeva ispirazione politica e diretti. 8 farne parte. indiscriminatamente. preferendo ali- del suo libro fondamentale. Un a combattere il faseismo. mentare quella confusione dei valori, quella ge- uomo finito o della sua atti- In quest"ultimo dopoguerra neralizzazione dei rigori critici. della divisione v:tà giovanile di scrittore e invece la situazione è stata dei valori reali da quelli volgari o inesi- di critico. attività che special- completamente capovolta. La stenti che era e dovrebbe essere suo dovere. suo mente attraverso n Leonardo letteratura italiana proprio co- dovere che certo costa sacrificio. rinuncia. come tutti fa t:'f~;:8igae~~f: ..a~ral~~t~ ~l~ ~~;net~e~e 0n~~\~ ~ st i;: ~=~}~ i doveri che gli uomini scelgono nella stessa misura orientamento tutto speciale le della cucina nella reggia e as- che scelgono una attività che ha particolare signi- cui conseguenze non sono an- sisa in trono assiste all'inso- ficato nella vita. cara completamente esaurite. lito spettacolo di un continuo Dobbiamo riconoscere alla massa, all'opinione pub- Insomma. anche durante il susseguirsi di traduzioni di blica. l'impossibilità di difendere quel tanto di capa• periodo tra le due _guerre opere di scrittoti viventi: e cità di discernimento morale o semplicemente òi mondiali :1 concetto che rame- quasi tutte accolte se non gusto che .forse. la distingue\·a agli albori del nostro [{~~~a a.\d~a ~f~~asc~~~~~~tu~ ~~~pi~ 1~~~re:~!u:~a:~~n c~~ secolo. in un mondo nel quale è avvenuto il cam- suoi giorni era formato_ sulla do _sia accordato alle opere dl bia."Tlento che è avvenuto che ha travolto quello spi- conoscenza frammentar:a di scnttorl di altri paesL Dal 1945 rito di "indi\·idualità co1lettiva ,. che rappresentava pochissimi scrittori. senza la ad oggi sono apparse In Ame- un certo prototipo di costume corretto: ma appunto m.:.n:ma :dea di quelle che era- rica più di cento traduzioni di per questo ci è dato di comprendere la « santità 11 del no state le maggiori corrent. romanzi italiani. oltre un ri- compito che J'intel1igenza avrebbe di fronte ai tra- letterarie. • movimenti più spettabile numero di versioni \"Olgimenti attuali. Se questo compito deve essere in- ~~~~~an!\ fd~if 1~hecof~~~~! ~~v~ll~.es: dJiv~!ie 0 ~~andi ghiottito dalla stessa \·oragine che inghiotte l'indh·i· una tradizione letteraria. Ap- critica. E qui voglio permet- dua!ità e lo spirito critico de11e masse indifese. do- punto per queste ragioni quan- termi una parentesi suggerita vremo dan·ero consentire con il poeta che. tempo fa. do uno di quei pochissimi dall'esperienza. Per un italia- certamente in un momento di sconforto. ebbe a do- americani che avevano impa- no che non abbia vissuto in mandarsi se la poe<:ia non stia morendo. E' possibile rato a conoscere e ad amare Amer_ica prim_a della guerra è COI1$entire? la letteratura italiana. volendo djHic1le capire quanto sia G GLIEL'.\10 PETRONI darne _notizia ai suoi campa- grande la soddJs!azione di oggj trioti s1 trovava davanU a del- di poter parlare di opere e ._ ___________________ _. le d.i!!i.coltà tutte speciali, co- scrittori contemporanei co11

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