la Fiera Letteraria - XIV - n. 13 - 29 marzo 1959

Data la sovrabbondanza dJ scritti che d pervengono con la esplicita dch.lesta di giudiz::ì particolari, comunJchlamo agli interessa.O che direttore e redaz.ione deUa •Fiera• sono as– solutamente imooss:ibilitaU a dar riscontro 8 Queste richieste faccia~o _chiacchiere inutili. Lo cap:sci cbe a. ~gni mmuto che passa il pericolo si a\·– v1cma? Na1;tdino ritrovò il suo sorriso carico di sufficienza. - Dipende dai punti di vista Quale pe– ricolo? Voi conoscete le mie idee: non ho fatto che sospirare questo giorno e volete che proprio adesso mi sottragga a vc-derlo spuntare? - Sciagurato?! Ed osi dirmele in !accia. queste cose? - Dovreste ,apprezzare la mia lealtà. - Bebé - inte.n-enne donna Laura toc- candolo ~r un .bra~io. - N andino è gio– vane. i giovani s mfiammano facilme."'lte alle idee nuove. Se vuol restare non è il caso di contraddirlo. Nandino si limitò ad alzare le spalle in!a– stidlto per quella di!esa non richiesta né desiderata. f! non ri.5pose: ma il padre com– !1'1e1:ltò_ in~1gnato: - Ecco la gioventù di oggi: 1 f1g.h \, vengono meno propr;o nell'ora più delicata. nel momento più ... - Il ba– stone picchiava orma.i sempre più debol– mente sul ~avimento: cercando le parole adatte per .nac~uistare prestigio e ottepere obbedienza. i~ giudice senfrva CJ'a\·eva cap1- to sin dal pnmo istante) che non l'a\,rebbe spuntata. e negava la propria arrendevolez– za almeno con un atteggiamento di stizza. ~andino a un tratto credette di venirgli in soccorso conciliativo ma l'ironia delle parole fu incrinata da un·involontaria vena d'ama– rezza: - Del resto la mia presenza qui può ser– virti. Un domani potrai sempre !arti forte d'avere avuto un figlio liberale. - Tu liberale? - replicò il g:udice con la stessa ironia. e Nandino sì chiedeva quale ,·ero motivo lo spingesse a contraddire suo padre. percbè dovesse. ogni \~olta. assumere con lui un atteggiamento quasi di disputa. In fondo, che cosa gl'importava di Gari– baldi? A Ventaroli avrebbe potuto trascor– rere giornate d'ozio. andarsene a caccia. •riposare. e se .rìfiuta\·a tutto ciò per un dispetto a suo padre a\•rebbe almeno voluto conoscere con cbiareua 1e .ragioai della propria condotta. Perciò disse. con un'irri– tazione diretta stavolta a se stesso: - Basta. non vengo. non ho voglia di seppellirmi in campagna - Forse è meglio, Bebé - intervenne di nuovo donna Laura - Se Nandino resta qui potrà fare da collegamento, mandarci notizie. - E mentre il bastone del giudice tastava sulle mattonelle maiolicate gli ulti– mi e declinanti battiti della propria auto– rità. donna Laura .ritrovava la sua energia. - E se dobbiamo partire sarà meglio non fare ancora più tardi. il \·iaggio è lungo. - Io son pronto - ribatté suo marito esautorato. - Maria Cristina'?! - chiamò donna Lau– ra. La ragazza avanzò timidamente. - Sono pronta - disse a sua volta scor– zandosi di vincere la pro.pria trepidazione. II giudice misurò a passi nervosi u.:i angolo del pavimento, dette attorno uno sguardo carico. anch'esso, di commozione: era pal– lido. angosciato. ferito, e senza più fre– narsi: - Ah - disse, - ora capisco. in questo preci.so tstante. che cosa ha dovuto provare Sua Maestà lasciando la Reggia. - La moglie gli appoagiò a!fcttoosamente una mano sul braccio. ~ - Torneremo. Bebé. vedrai. Forse le cose si aggiwteranno più presto di quanto pen– siamo. Nandino andò a baciare sulle gote Maria Cristina e le riaggiustò il nastro che le chiudeva alla. gola il cappellino. Lo .sguardo dt Cesarino era duro come quello d'un accusatore. Libe.ratina fu Ja sola a piangere senza titegno. ma anche senza &trepito. quando i Di Donato ebbero lasciato l'appar– tamento. In cortile la carrozza ave\'a le lanterne acceGe e le ~endine abbassate. sulle selci squadrate l cavalli camminatori batte– \·an0 gli zoccoli impaz;enti con una vibra– zione armon iosa e sonora. nella dolce notte settembri.na. - Tomm asone! - Pronto Ecce.llenu! Comandate cosa? - E non hai attaccato il valanzino? - ~on dubitate. Eccellenza: con due ca- valli ce la facciamo benissimo: parola di Tommasone. - 1\..llora montiamo. siamo pronti. E proprio al momento dì salire nella vettura av..-ert!rono tutti assieme un canto percorrere raria: istintiv,amente le donne sollevarono il capo per individuarlo. U cieio additato dai muri e dalle terrazze del casa– mento appariva lontano, gremito di stelle. solo esse immobili e sempre uguali. lassù. e il cortile era deserto: da dove veniva. quel canto? Era una voce di donna. limpi– dissima e dolce anche per il silenzio che intorno le si rapprendeva ubbidjente: il giudice Di Donato ripensò con un brivido au·avviso con i sovrani a bordo elle a quell'ora della sera doveva trovarsi in mare aperto. donna Laura conCusamente avve.rtl la commozione riaf!errarla con forza. Maria Cristina chinò il capo oppressa da un ••ago presentimento di solitudine. di malinconia. torse di zitdlaggio. e si appoggiò a Cesarino come per riceverne una difesa. Solo Nan– dino disse. a voce alta: - Allora buon viag'i:io! Partite allegra– mente .. - Ma le sue parole sanarono false. La frusta di Tommasone finalmente percosse rana con un sibilo di liberazione. e la carrozza si mosse lasciandosi dietro quel canto invisibile e snervante come un.a nenia. ìUlCHELE PRISCO LETTURE SULLO SPETTACOLO * Il secolo di Off enhach di !IIAR/0 liERDÒ1l'E LAFIERA LETTERARIA UOSTRE D' ,-lltTE I.\' IT.IL/.1 * Il Premio Arezzo cl i * Gll,SEPPE ~CIOlt'l'l~O Se si escludono le mostre di un certo numero di valen- no necessari preparazione e provinciali e sindacali. l'ul- tuomini ai quali è stato con• metodo; vogliamo quindi tima grande mostra di pit- ferito - a torto o a. ragione sperare. per la serietà ila– tura in Arezzo si ebbe nel - 11 diritto a una libera Uana, che il catalot:o della 1466 (dico cinque secoli ad- scelta. salvo a risponderne prossima mostra di Caracas dietro). allorché nella chiesa davanti alla critica e al pub- venga curato da chi è in gra– di San Francesco - alla cui blico. il catalogo. fra l'altro. do di farlo. decorazione da circa dodici prende per buone le s chede A testimonianza dell'avve– anni ave~·a ininterrottame~te coi_np~lat~ dagli artisti. tap.to nimento i cinque# quadri pre– lavorato 11 sansepolclese Pie• ne~ titoli ~antò nel numero miati (ottimo. come abbiamo :o della Francesca - !uro- dei quadri; mentre costoro. detto. il paesaggio di Ciardo· no tolti veli e strutture e il all'ultimo n:iomen!o. ~~no a buoni i dipinti di Farulli ~ popolo venne ammesso a go- volte cambiato; s1cche 11 nu· Martina· brutto quello di Da– dere d7l miracolo operato da mero dei quadri ~ i_n!e_riorevico· ~suntuoso e saponoso un artista che .aveva. saput~ a quello segnato e ~ titoli non ueù:' di Calabrò. per il dare alle. forme e a1 ~lori 5<?n~.se!Ilpre esatti: La not~ ~uale è recente un abortito .una m~1a. una per_fez1one b10 b1bhogra_fica. inoltre. e tentativo di montatura) ri· geometrica_ e prospett1c_a c~e s~sso_ compilata con a~p:os- marranno nei vari u!fki di ancora oggi destano sb1golt.l- sun~1one: su Cerac_chm., _eArezzo. altri prenderanno la ment~. _stupore e. g~and~ su C1a.rdo. per ~e!11p10. s1 ci: via dell'America (buon viag• amm1raz1one. l Frati ì\tmon: tano an~he cnt1c1 secondari gio speriamo senza ritorno) che ~all'angusto c.onve~to _di e non si .accenna a~le_mo~o- ed 'altri ancora continueranno Poggio del Sol~. dietro mv1to grafie sui du~ arttst1 edite il giro dell mostre dal Bren– d~~ ~~ui:e, s1 en_mo ~rasfe- d~I « Vant~10 )); su altri_ s! nero a Ca e Passero. via via riti 10 c1tta e che circa 11 1290 dice genencamente « SCrttt1 cch" f ra re . e d avevano iniziato la loro nuo- yari di critici italiani» che è sq~·s/ 3 1 P mi 3 ac· va chiesa dedicata al Fonda# un modo di evitare la fatica 1_ 1. tore dell'Ordine. avevano cosi d'una ricerca; per qualche ar· Nel 1960 la mostra. che se-- contribuito. chiamando Piero. tista la nota bio-bibliografìca gna ~~•essa un regress~ d~l ad arricchire la vita degli uo- manca addirittura e si ri· mamensmo astra.tto: sa:a n– mini di un capolavoro al di manda il lettore a una « Ad· petuta; e n~n sara diIHc1le da sopra degli altri capolavori denda in fondo al catalogo )J ques_ta accidentata parten~ che fantasia di ar\isti abbia- che poi non esiste: come cri- conun:i~re ~r sboccare_ rn no saputo creare nei secoli tico del malcapitato Villoresi una p1u ampia e_ s?le~g\afa A distanza. dunque, di sei si cita solamente G. Nico· s_tr~d~. A;rezzo ha I titoli. tut• secoli. il sindaco (non più il sia (!). Da tutto ciò risulta t1 1 t1toh. per ri uscire. «podestà») di A:-ezzo ha vo- che. per fare un catalogo. so- CI EPPE CIORTI.NO luto occuparsi d'arte e tenta- re l'impresa di raccogliere nella cittadina gloriosa le s • ~:e:ir:!~i~~a~:~,i~t1;;; :~;i~ aggi o affidando ad essi la responsa– bilità di sceg-liere ciascuno un artista giovane. La man· cata accettazione di alcuni sulSolimena * invitati (forse temevano per Piero. nell'eventualità di un confronto). la leggerezza con di ,-1~CE~ZO CIA..Rl)O ~~~t~~:~'. t 0 ~~s~~m:~~~~ na~iji 0 ~ 1 ~f: 0 n~~:di c;:1;:=1 ~!~~a, d~l r~r:i!~: ~~li~=~:~ arbitraria della mostra. la cesco Solimena (1657-1747), è Tuttavia si può convenire pessima compilazione del ca- stata pubblicata di recente, col Bologna, che, in fondo, _ . . . . t~ogo (in copertina c'è il sotto gli auspici dell'Ammi- Francesco SoLimena. più che Lo stramero che ,·ogha as-- presentazione e allestita - tense Schneider. i teatri al- simbolo d'una specie di cam· nistrazione. provinciale di ad un vero e proprio tiroci– sistere al P~lais Royal a!~a nel _luogo _s~esso cioè dove la la m~a come < Les Bouffes po_ di tortw:a). hanno deter- Avellino {terra di origine del- nio di scuola, dovette la pro– rappresentazione della < Vie < Vie pans1enne > ebbe bat- Panstens >, insomma tutta minato un insieme che non l'artista) una esemplare mo- pria educazione artistica alle parisienne > di Offenbach tesimo il 21 ottobre 1866 - Parigi boulevardière, qui ri- ci sembra ottimo. pur denun- nogrofia del grande pittore intelligent1 sue acquisizioni messa in scena da Jean ecco una rievocazione dei li# vivono attraverso vivi ricor- ciando una discreta dose di settecentesco crArte tipogra· culturali, che gli permisero di Louis Barrault deve assicu- brettisti e del musicista di personali. anche se pote-- buoni propositi. fice - Napoli) con 218 ripro- riassumere le due correnti rarsi il biglietto, insieme alla scritta da Pierre Comte-0{. vano essere meglio organiz- Così Bartolin_i. per fare il duzioni di dipinti. una folta dominanti in quel periodo, prenotazione dell'albergo, ienbach. e un estratto dal zati letterariamente. e sulla Bastian-contrario, ha invitato bibliografia. un regesto ben armonizzando felicemente il con molti giorni di anticipo. libro di Alain Decaux < Of- base di oltre trecento lettere il vecchio Benvenuto Ferraz- documentato, e indici di nomi rigore del disegno con Ja gra· Infatti le repliche non sono fenbach roi du Second Em- e documenti inediti. Il pro- zi da11a te:sta michelangio)e- e luoghi di assai utile con- zia di un colore arioso e vi– giornaliere, e il teatro. rela- pire> (Ed. Pierre Amiot. Pa. !ilo dell'amuser. ordinatore sca; Ciarda (al quale è stato sultazione. Ne è autore Fer- vace. Di ancora più vivo in– tivamente piccolo, registra ris, 1958): uno studio sulla degli svaghi e della gioia di meritatamente assegnato il dinando Bologna. studioso dei teresse è il secondo capitolo sempre e esaurito>. personalità del compositore vivere del Secondo Tmpero. primo premio) ha fatto per- meglio addentrati nella cono- in cui il Bologna. sulla scorta Lo spettacolo si diiferen- e uomo di teatro !innato da ne esce con particolare \·i- \lenire dei quadri astratli di scenza dell'arte meridionale delle opere, affronta la sto- ~auli~ei~:C1~:t~~itfi n 8 :;; ~o'?~~~c!:s~~~~is~i~i uen~~~~ ~~zzc~n~~~~t~rr~~~a~~~a:~~ ~i~n;i:itf\~: p~:si~;~~:c!a~~~ ~;~~,e~t:~~~~!fi:a~rp:re~~= ~\aq~~iV~apr~!~l~;:: 1 :!!~~~~ lorE.: della messinscena. il dani di Raymond Lyon: do- mondano. ironico. fantasista. loritura: Peyron - tanto per tidezza di stampa e di ripro- che farà di Solimena rartista ritmo. Lo stile è quello del cumenti sulla <prima> pre- ma quello che la\•Ora. aJle rimanere a Firenze - ha duzioni. il volume è nuova te· del Settecento per eccellenza, teatro eterno e nasce da tut• sentati da Léon Chancerel. prese con interpreti e libret:. !atto il nome della Bonett_i stimonianza confortente del ideatore di grandiose compo· te le risorse che si possono una interpretazione critica tisti. con estimatori e av- che questa volta non si rifa progresso che da qualche tem- sizioni affollate di prospettive ottenere dall'essere umano: del < teatro borghese>, cui versari. pronto ad azzuffarsi a Pirandello ma cerca di ri- po si va registrando nel cam- e scorci architettonici arditis– prestanza vocale, poesia ver- Offenbach appartenne. di con Berlioz. intento alle sue solvere il suo dipingere in po delle attività dell'editoria simi.. di scenografici drappeg– bale, ricclÌ'ezza co.rporale, J_ean Duv.ignaud. ritratti del. commedie musicali. operet- ~ompo~izioni a dadi sta~cati. artistica meridionale. . gi l,lvestiti de luci e chiaro– che trovano espressione a~ I epoca d1 Luc Badesco. ~- te (che sono. comprese le I quah non mancano d! ef· Afferma opportune mente 1I scuri che indugiano sulle [or– traverso la recitazione. la mond Sée, Jean Cathelm. inedite. oltre un centinaio). fo nd ere l:'na suggest~one: Bologna nelle succitata ma lu· me esaltandole. L'analisi della pantomina. la danza. Jean una scelta di cronache. di alle sue centosessanta favo- Tromb~don ha an~he lui. co- cida prefazione: - La sua posizione di Solimena nei Louis Barrault ba la discre- diari. e di < assurdità sotto il le e melodie. di cui metà me C:iardo .. designat~ On voce (di Solimena) tra gli an- nuovi orientementi della cui· zione di presentarsi fugace-- Secondo Impero>. La gente inedite. alle sue cinquanta 3st rattiS t a: Virduzzo; Fioren- ni del 16ii al 1690, è di Quel- tura e dell"arte della prima mente nel ruolo del e servo> elegante amava. anche allo- opere zo Tornea ha \·olut~ fa~ cono- le che fanno storia ... Ottimo metà del Settecento è condot· del Brasiliano: non una par- ra. i locali notturni e i tea- E' un Offenbach còlto at- scere N~n~o Coletli; Gisberto avvio alresame comparativo ta con impegno scrupoloso, i te vera e propria. ma da lui tri. la vita brillante e i !e-- traverso aneddoti poco c0- Cera~chmi. pr~ente con due dei varj movimenti dell'arti• cui ri:;ultali possono conside• animata con particolare im- stini. Rifuggiva dall'eroismo nosciuti e piccoli scandali. b_u~mipa~aggi e,_una compo· sta - a pertire dala sua for· rarsi in certo senso definitivi. pegno durante ,,.m irresisti- e si rifugiava nelle e usines :'i.1a, a parere dell'autore, la si;ione ricca d incanto. ha maz.ione - delle successive Il terzo capitolo è dedicato bile balletto. du plaisir >. vita di Offenbach senza sto- p.esentat~ Eleon<:>ra Posabel- sue posizioni nei confronti all'influenza esercitata dal L·operetta di O!fenbach è In società prevaleva la \"3· rie piccanti. cioè senza scan- 1 \~hE: s,·iluppa. 10 trf:? ?pere del barocco e dell'accademica Solimena sulla pittura napo· un capolavoro di brio e di nità e la smania febbrile di dali. non può essere evocata Sll 1st1camente coerenti. 11 suo restaurazione dei classici del- letane ed italiana del tem– cordialità. e ri_sponde esatt~- ass~po_rare _la_gi~i_adi vh·er_e in _tutto il suo splendore. Si rre;~ ed_P':0 f 0nd ame~t~ sug~ l'arte! e_d~! ritorno finale a po. oltre c~e su quella dell_a mente ai gusti dell'epoca m e di d1vert1rs1. \'olto alla n- puo farlo soltanto a forza di ies 1 . 0 1~mgere_ a/ e ature. creaz1on1 p1u ~pontanee e poe- Europa occidentale. In parti– cui fu concepita. comuni- cerca del piacere. il < bor- dettagli. riuniti e adatti a d es_Pignam. non m orma. ha tiche. Matena intricata e colare ·rautore. scegliendo nel– candoci una sorta di nostal- g~ese > a\leva .n suo migli_?r fissarne il carattere origina- ile~:;t~rrfa~br~~~~t~~;1~ complesse. irta di problemi la schi~re. f~lti~sima_ dei su~ gla. ritratto proprio nella < \:1e le. Ja sorprendente fantasia 1. ~ . v·u' . A G _ d1 non sempre agevole solu· sekuac1 ed 1m1teton. sottoh- Che met.ta in scena 1~ far. parisienne > eh~ ripro~uce\·a lo spirito ininterrott.amente i~ !i ie;,~~r~ ~:si~! m;a~om~!- zione. che_ il Bologna ~a con- nea Je figure d_i Bonito. De sa di l \le1l!1,ac .e Halevy o ~sat~am~nt~ gh ~1mon e le erren·escenza. l'indurimento sionata· Tamburi. forsep~r- ce~trato .m t re lungh i capi· Mura. Conce. D:a~a. _che _de! una tragedia d1. Claudel: o mdma_z1oni ~ell ora: _e s1 al male. anche. il bisogno di chè no~ direttamente infor~ toh. Il _primo, tra.tt.ar: ido della maes~ro fu:'?no gh epigoni d1 una commedia dt Anhouilh. specchiava nei francesi. ne- creare la passione I m to e Tu c 10 f ~ formazione del! artista, dà maggior nhevo. Ne manca Barrault c~iede ai suoi atto- gli_ S\:edesi e ne! _brasiliani. music~. la fedeltà allepae~ici~ ec~es~o dir s~d~ci~n:~~:u~~ ~odo !Ir~utore di studiare e qual<:_he accenno po_lemico al~ ri che sappiano can_tare. pa~- ne~ v_weurs. n_egh _1mpen_nac- zie e !"amore per i familiari. più giovani compagni di la- di ~h.1ar~re a~utame~te le la d1~attuta _questt?ne degl~ lare. muoversi, r_ec1tare. mt• ch1at1 ambasciatori e nei ge- < Non posso guardare la \·oro. non hanno messo a\·an- c~nd1z1oni e gh umori della atteggiamenti soh!°enesch1 mare, danzare. E la lmea su ner_:i!i d1 Offenbach partitura della .. Belle Helè- 11 alcun nome. pittura nepoletana della se- della scullura del XVIII se· cm s 1 muove 11 suo com• elle \·etnne situate nelle ne•·. d,ra venti anni iu Altre se nalaziom fatt da conda met_a del Seicento. alla colo Opera fondamentale plesso, ed obbliga gh atton. salette adiacenti alla < bom- tardi uno dei suoi collabo~a- artisti di Jna certa res O~lsa· epoca c1oe del trapasso del dunq.1:'e quella del Bologna come scnve lo stesso anima• bomera > del Pala1s Royal. e ton. Halév .. senza nvedere bihtà èi sembi ano l~ttosto naturaNsmo cara\ aggesco all~ Com e stato giustamente as– tore dello spettacolo .. a n- allestita una piccola mostra Offenbach ~I la\Oro er or- 3 caso. alludiamo a Puelle di mc1p1ente decorat1\1smo com servato essa è una fonte si– pensare la loro educazione e di cur.eli d1 orrenbach Sono chestrare nel suo ~iccolo Pnmo Conti. di Ca~lo Levi positivo e cromatico del ba- cura d 1 consultazione per le esigenze del propno me- fogli d1 musica. b1ghett1 t d d La!! tt S di Enzo p.-egno (che s pre· rocco. dominata dalle potenti quanti volessero ancore. occu. stJere vecchi hbn. lettere E c1 so_- ~e~·a' 0 s 1r :u~- 1 ; • c~ senta mal~) di Bruno ~aeni personaJ1tà d1 Mattia Preti e parsi della vita e dell'opera Barraull accenna al pro- no anche alcune delle p1u c I e a. scr:\ eva e di Seme hmi Pio I s Luca Giordano A questi maè· del grande pittore men- blema nel venuquattres1mo recenti pubbhcaz1om sul mu. ~on t quale rapidita -, poi senU) Gl'fnvttat dair p~u~ stn spec,almente. dopo un d1onale quaderno della compagnia s1c1sta. adorato da V1ct?nen c;re a~~oa 1 ;n:i~~~~: :: uci:~; na _ se si esciudon: Ber- breve alunnato sotto 11 De Yl:XCEXZO Cl;\RDO Henaud-Barrault edito da Sardou e d~testato dall 'en- con la mano sinistra ifcum nascom. Farulh (in lento ma Jmll1ard. < Le siede de _Of- nem1 > Theophile Gauthier. accordi sul piano. mentre la contmuo progresso). Martina. o fenbach >. (novembre 19;,8). esaltato da Adam e cntJcato mano destra correva sem re Sgroppo (d1 una notevole .f!I: o ('•~. o ,, • che fa seguito ad altri qua- da Janm. ammirato da Ros- Il 1 P proprietà cromatica) e qual- ""-' e , • , e , derm ncorde\·oh (da < Clau- sm1 e Meyerbeer. spregiato ~~ : i:.:i;~an~a::i~~n~da\~ che altro servono solo a con– del el Chnstophe Colomb > da Samt-Saens. e che tra d d d · g fondere la già mtncata ma– a e Antonin Arta ud et le biasimi e lodi non lasciò cer. can. 0 · n en °. f: canta nd0 - tassa complfcata dalla pre– théatre de notre temps >). E tamente. indifferenti ! c~n# Arrn,:avano a:"ic1 e_coll~bo: senz~ dei cosidetti • artisti cosi conclude la sua tesi su temp0ranei alla sua vita !n: ra!o_n. Con piena hberta di locali >1 ai quali sarebbe stato quel che gli sembra il vero t1ma ed alla sua fecond1ta spi_nto Offenbach parlava. me21io-dedicare una saletta a stile e moderno> dell'attore: musicale. . chiedeva. schei:zava. e la m~- parie. chiaramente indicata , Rex Harrison in ·· )ly Mancano m questa mostra no destra contmuava a scn• da una scritta. in modo da Fair . Lady ..: cei:-ti at~or! minima la. fond~me~tale ~ vere sE:mpr_e ... >. In . certi far capire al visitatore perchè americani: tutti gli attori d1 comp_leta b1ograf1a di Andre mo~ent 1; _dice Andre_ De- in mezzo ad artisti comun– Estremo Oriente; certi atto-- )!artmet - e Offenbach. sa caux ~ I esistenza ~ov1men-1que in un certo livello. sìa– ri russi: e rari attori euro• vie et son ouvre > 0887) - tata d! OHenbach div~ntava no staH cacciatì dei dipin– pei. conoscono la gravità de_~e lo studio e Jacques Offen- fre~etica. Talvolta -~h acca• tori di provincia, inconsisten– problema: aJ ·· teatro totale. bach_ ou le se~ret du Seco~d de\a che tre sue pteces fos. ti O dilettanti. Come i due occorrono attori completi. Empire> - d1 Kracauer. m- sero rappresentate contem- Caporali di Foiano: France· :Xon parlo del talento. ma quadrato nella società ?el- poraneamente. T~e. come nel sco. che pasticcia dei colori Celle possibilità di espres- I epoca. e attento esclusn·~· f~m~so ..anno_ 1 8 6 ,. ~ua_ndo al credendo di fare ast:atto. e sione. Si incontrano dapper- men!e. come ha detto un 01- ~ anetcs si recita\•a la )Iario che bamboleggia cqme tutto attori di talento. ma pote del musicista. all'esi- Grai:id~. Duchesse_ de Ge--- quei sessantenni che la do– essere attore completo non stenza di un determinato re- rols.~en~ • al. _PaJ31s .. Roya! menièa si \·estono da espio– esclude il talento. Questo gime. che vi~e non sotto_l'in: la Vie pa~1~1enn~, • e ~' ratori e \·anno in g!ro coi ra: stile di teatro cui aspiro da fluenza. ma m c~:npagma d1 Bo~ffes • Pai:-~s1ens O_rphee gazzi_. .mostrando 1 polpacci tanti anni e che diviene sem- Offenbach. )la ce Il recente aux _Enfers .. ln quei mo- flacc1d1. pre più indispensabile e na# libro del Decaux. nonché mei:iu faceva piazzare un ta- La stessa incertezza o con– t aie esige attori completa• quello deU'ora citato disce.n- vol_metto nella carr~zza. che fusione che ha regnato nel ;:;nte· formati. e pone con dente: J. Brindejont-Offen- ~ff1tta\·a di_ mese m mese. campo degli inviti e nel col– urgenza il problema delle bach. autore di < Offenbach m modo d1 poter lavorar_e !ocamento delle opere. dob– scuole >. mon Gran Père > (Ed. Plon, a~cora. durante l'andata ~ 11 biamo p~rtroPpo registrare 01 AMERJCANI ADli;RISCONO AJ BOOKCLUBS LG geniale 1n~1auva e ,tata realwato 111 /taJta doq,1 AHICI DEL 1 cw aderenti godono dei se1ruent1oene11ci: aJ ♦ vengono temuti a1 ourr~nte àei l!Dn <11 ma.gg1or suo cesso attraverso I' iov10 ~ratu1to del notiziario mensiJP edito dae:h • ,m1c1 df'I llhro •: bJ ♦ ncevouo a dom1c11lo, a mezi.., pos.-. 1 •Libn dd muv da loro richif':Sti: cJ ♦ nc~,·unu 10 pn:m10 uu •libro del mc,-e- a loro icclla del olore medio degli acqui11ti. pe:- o,:nl due clihri dd mt:U> da loro acquì,:t.3tl: dJ ♦ USUUUlSCOno c:te1servwo gratwto CU oonsuJenz.a ll– braria offerto da.ili •Amici del hhrn•: aJ ♦ rnnsoono di uno sconto suu·unpurt.o aell'aotxmamento a riviste e g,omall d1 canllterP letterario t:ades1one a.t Boole CluD !tallano e Ubera e gratwta e 1.1 e.ffettuR con l'acqulst-O di un •libra del mese>. Gli aderenti che presentano tre ouovt assodati banno diritto a scerliere rratuitamente un • libro del mese• R1ch.iedne se11za impegno dettaql1ato programma e schedo d1ade.~1one agli Amici df'I f_,1hm r;1alt ,.,,.11, \flL21, ~ Romn ORARIO DELLA REDAZIO~"E 11·13 16-18 l\fano~CTltt.f. toto e disegt"l non pubbllratl non s::I restitulS.c"nno Giu.seppe Capo&:rossi: «Superficie> {19S8) Visita allo studio diCapogr * di LOREt'\Z.\. TUt.:CCIII Su una piccola parete del p:-oprio stu– dio. Capogrossi ha attaccato. alla meglio. alcuni cataloghi del!e sue princ1pah espo– qzion1 di quest'ultimo dceet"lnio. Tra gli altri spicca la locandina della rolletliva in– titolata .. Véhémences confrontécs ... organiz– zata. a Parigi, da Michel Tapié. alla galleria Nina Dausset, nel 1951. alla quale Capogros– si fu invitato, unico tra :]i anisti italiani. assieniP a Pollock. Mathieu. Wols. De Koo– ning. Hartung. Russe]. Riopelle. Bryen. Ft; una mostra storica: quei pntori. di di\•erso temperamento. poStt l'uno accanto all'altro in un confronto stilisticamente ete– reogeneo e illogico. ma non illegittimo e, alla fine. tonico e convincente, annuncia– \·ano e sintetizzavano già queu· ..an autre •. che Tapié doveva spiegare e dispiegare me– glio. un anno dopo. 1,el suo celebre album– mani!e.sto, (Un ort autre. Ed. Giraud. Pa– ri~i 1952): .., Le problbne nl' consiste pas à re-mplacer un rhhne figuraiif par une ab– seuce de thème, que l'on la nomme abstrait. T1on-/ipurat1f non.objec111. mais b1en à fotre une oeuurt', aver ou .sa11s rheme, devant la– quelle, quelle '} I.le soit l"ogres.s-ivtté ou la banalilé' de contaci ép1derm1que, on s'aper– ç:oit petu à pew que l"on p erd pte d, que l'on est appelé d entrer e-n erta.se ou en démence porce que l'un nJ.,rès l'aut re, ou– cun des critères 1rad11ionnels n'est mis en cause. er que cependant une t elle ceuvre por– te C'n elle une proposition d ave-ntu.re. mais dal'IS fe vroi sel'IS du mot av en ture, t' est-d– dire quelque choce d'1nconnu, où il est b1en impos.sible de prNJire comment celd va se pas.ser. oi, C'n •era le .spec1a1eu r vis-à-vis de to11t opr,)s s·11re lo•ssl :Jller à vivre ju# squ·ou bour cette proposition autre. dan.s quelque intìnilis1mol que ce soit. dan.s quef– que .~topéffonte t·iolence que ce soir • Sono passali olio anni e. forse. lo stesso Tapié non sottoscnverebbe totalmente tut· te queste sue affermazioni. tuwwia. la sua proposizione resta oggi più che mai attuate. in quel colpo mortale inflitto alle aride clas– i:;.iftcaz;onitra artt• a;;tratta e arte figurativa. in quel porre per scontalo una modernità che può es.sere espressa t"lnto :iel figurare quanto nell'astrarre_ Di!atti. lo stesso Ta– pié. includeva nel 'nlO roro libro. accanto aglj astrat:i. alcuni Hp:urati\•i. tra i quali non a caso. due gr1:t-di artisti italiani: Si– roni e Marino Mari:ii La questione. dunque, è quella ete:-na dei– l'arte e della personalità creativa di ogni singolo artista. la creazione, quando è au– tentica. ~ sempre di per sé stessa un atto di attualità e. quindi. n~n c'è nessun bisogno di far professione di a\·ani,tuardia e di a2;– glornamento. Capogrossi. come appunto i suoi migliori compagm di queUa lontana mostra alla D'lusset. De Koonmg e Wols. Pollock e Har– tLng:. è un creatore perchè da tempo ha tro– v: to. un proprio linRUdg~io incon!ondìbile, che lo apparta nel non 'olto e solitario em– pireo Oeg:Ji·artisti più rappresentativi del nostro temt,o. Ricordo la primà mostra astratta che Ca– pogross1 tenne a Roma. al Secolo. nel gen– naio del 1950, intrcdotta da una pagina, fe– licemente pro!etka, di Corrado Cag:li. Fu una mezza rivoluzion- Pareva impossibile che il quieto. signorile Capni,trossi. ex fon– datore del .. Gruppo Romano... ex cezan– niano e tonalista, ril"C'O di una solida fama locale e di un buon mestiere pieno di co– municativa. rinnegas<:e in modo tanto pe– rentorio sé stesso. riflutasse il proprio pas– sato. e pur di r::velarsi anche neg:li oscuri angoli. pur di vivere all'estremo la propria esperienza dì indi\•iduo e di pittore. si but– tasse nel fitto di una avventura misteriosa e totale. allora. per i più. a Roma, quasi ìg:nor~ta e del tutto lper essi) incompren• sibile. La coincidenza d1 quel violento co!po di spug:na. d1 quel e.ran rifiuto. di quel pro– clamat'> bisogno di poco colore e di molta tela bianca. richiamar'>no subito il nome di :.Xiondrian sul •caso,. Capogrossi. Pure. a veder bene. detrolandese Capo– grossi non ha nulla Mondrian arriva al suo neoplasticismo per un lento. razionale pro– cesso di denafuralizzaiione che ha Ja sua base formale nella vivisezione cubista del- l'oggetto. Capogross1. invece. conqui~a il suo magico mondo di segni. di colpo. anche se la cnsi che ba causato un simile muta– mento è Junga e sotterranea, la sua rivolu– zione ha. quindi, Uba base del tutto irrazio– nale. o. meglio. sointuale ed esoterica. Sem– mai. proprio percnè U segno di Capogrossi tende a compoMi in sequenze dinamiche. dettate dal sentimento più che dal calcolo. farei il nome d1 Malevitch. che fu 11 primo a parlare nel .;uo .. suprematismo .. di una geometria ~rut.t.Jva e dinamica comanda:a dal sentimento. di una forma. cioè. colloca– ta e mossa in uno .spazio puro. per leggi più =rra giche e mi.s:icbe che !ormali Voglio di.re. UlSOmma. che in Malevitch. come più tardi in Capogrossi. c'è ta prima marcia di monocromi segni, figure emble– matiche o alfabeti sublimi. verso un loro arcano destino. ~a Capogross1 non ba. mal– grado queste indirette co:icom:tanze. alcuna radice precisa, alcuna paternità speci fica. L a sua pittura di see.ni. resta. per".anto. dir.in– ta da altre p1ttu re 1deogrammatiche: da i geroglifici surreali di lhro, da quelli s:.m– bolici di Baum eister. da quelh paroSS:Stici di ~iathieu. da quel.li inconsci di Michaux. dalla bianca sc ritt ura onentale di Tobey e da quella possente ed emblematica di Kline. Del r~"tO. a d.:f!e:-en~ di questi art:is-ti. Capogrossi non crea disegni. me crea con un unico segno. Un segno qU2tltomai mi– ste:rioeo. arca:CO. magico. ohe non può es– se-re 3\~•icinato. mah::rado \JOO certa c•.rio- 98 affinità, ai fregi ge,ometrizzati. spesso dichiarotamente simbolici. delle remote ci– \·iltà (azteca. minoica. cinese. persiana. etI'O"ICa) La maniera di vi8uahuare l'opera d"arte in CaPo(p'OSSi è lont.ani6sima da quella de,,r.)i antichi e. al massimO. resta un.a !nspie-gabile re-.•ivi,cenza di schemi grane Con questo unico '!>e~n~tto. ~h'O e costante. simbolo di tutte le cose e ba– stevole a d-~ ~ni eo&a.Capo;l'OS6i ha. fino ad ora. manifestato la sua razionalità. e la sua emotività. la sua eleganza e la sua ;;:O– nia e. da OJ?i; i.ci pare. anche la sua drom– matic1tà Ca~rossi s:i muove nel proprio sortile– gio alfabetico da demiurgo: a volte mi do– mando come ?JE11i3 soprQ\'""'ivere in questo colloquio solitario con la tela e il suo esclu-– S'lvo soe:p:etto. in mezzo a que6te com~'i.– zioni. sempre ~ali e sempre di"\.-eJ'31e. che urgono intorno a lui. e ffil spiego la cosa pensando che Capogrossi considera o..--mai quei segni come uno 9Clittore .il proprio alfabeto. servendoseni? con io stesso fidu– cioso rapporto. Difatti le sue storie. dal:e prime composizioni un po' elementari. bre– n brani tacili. sano passate ad un"alta de-– corarzione e. quindi, a trasmettere concetti. Ogigi. a guardare Questo stupe.ndO, sd~ zionato gruppo di opere che Capogrossi ha manàat o a Milano. per la sua personale alla p, 1.le- ria <k>l Xe-,.•iglio. e che. quindi. esporrà m S\•iu.era. m Belgio e in Germa– nia. ci sembn di constatare che il suo se– gno tende semp:-e più ad esprimere e a trasmettere nuovi concetti. In una compos.;2ione. che potrebbe esse-re intitolata ..,Omaegio a :\latt3:,~ .... il sei!no nero si dipana ~ due Condi colorati e:ial:i e rossi. un giallo chiaro. lwninoso. appunto m.ati~a.'lO. e un rosso. andl'eeso SOlMe. che aprono come una serena pausa. una sosta mediterranea. In altri. più p:t;:coli. il segno corre a vortici. s: complica in dina– miche spirali. fino ad una danza decora– t!va. ma febbrile come un improvvis e. gio– vanile batticuore. Infine, nel gran quad.ro bianco e nero il ~ si trasforma in un ingranae:gio mastodonhco e si muove e s! sposta QU86ia \·oler uscire dGlla tela. quasi a voler pl'06egUire il suo cammino e 6'Chia-c– cia....-ealtre rupe.rflci con la sua orma mas– s:ccia. quasi a divenire la voce di una DU0\'3 coscienza E' fon:;e l'ope.-a più pode– rosa e drammatica che Capo.grossi abb:a dipinto. già fuori da ogni decorati,;smo. da ogni estetismo. un \·ero emblema, anzi una prote sta to tale di modernità. a tal punto. che so.no tentata di definire Capogra&;i :I pittor e d ell"automaz.ione: una modernità creata da un uomo saggio e dolce come un eremita e ottenuta con un segno che risol– ca i remoti millenni LORESZA TRUCCHI GALLERIE D'ARTE IN ITALIA LEGA '0 GALLERIA DELGRATTACIELO Piazza Mercato - Tel 48.786 Pittura e sculrnra di ANDRE' BLOC Sino al 4 aprile ROMA GALLERIA «ELMO » Via Alibert 15 • Tel. 687.608 Personale di MARCELLO MUCCINI ino al 30 marzo M~LA O TORI O GALLERIA D'A~TE CAIROLA GALLERIA GALATEA Via della Spiga, 30 - Tel. 794.286 j . _ . Vi~ Vi~tti. 8 .- . Tel. 53.340 Personale di I Otpmu. disepm e inCl&lOni .di OSKAR ALTHA RENZO VESPIGNANI ____ S_i_n_o_a_l_3o_m_arzo_____ Sino al 2 apri!e GALLERIA DELNAVIGLIOGALLERIA« LABUSSOLA» Via Manzoni. 45 - Tel. 661.538 I Via Po. 9 - Tel, 48.994 Personale di Sculture di JASPER JOHNS GIOVANNI FERRABINI Dal 21 marzo Sino al 30 marzo II fascicolo dedicato al 1940). La gaiezza e la pe- ritorno d~ un teatro ali al# (e lo abbiamo accennato) per , secolo di Offenbach > è ec- tulanza d_eLrepoca . de~~a tro. Era 1I passo ~el cavai- il catalogo. Il catalogo di una c,nion: :mente ricco. Dopo e Belle Helene > e. d1 ~ \ 1e lo. allora. a farglt da me- mostra ?Onebbe essere una 1.fl: articolo consacrato al parisienne •, gli scntton Ha. tronomo ... >. . . cosa ser_ia. document~ del gu– P ala!ç ~ raJ, dove la rap- lévy e Meilhac, l'attrice Hor- .MARIO VERDOr--E sto dellepoca e dell impegno ____________ _.,;;., •.,. . c;.. .. ,.AN ...... ;,;.,,.,..,,.,.,.,...,,.,.,_,,. _______ _,,.,....,.,....,_.. ___ ~

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