la Fiera Letteraria - XIV - n. 8 - 22 febbraio 1959

LAFIERA LETTERAR Anno X'lV • :'i. 8 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELL ARTJ E DELLE SCJENZE Domenica 22 febbraio 1959 SI PUBBLICA LA DOME IICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO UMERO L. 60 OlREZIONE. AJ.OllNISTRAZIONE: Roma • Via d1 Porta Castello, 13. Telefoni: Redazione 655.487 - Amministrazjooe 655.158 - PUBBLIClTA: Ammm1s.t.raz.1one: • LA FIERA LETTERARIA • - Via di Porta Castello. 13 - Roma - TARIFFA L. 150 81 millimetro - A BBtJNAMENTt: Annuo L. 2.700 • Semestre L. 1.400 • Trimestre L 750 . Estero: Annuo L. 4 000 • Coota a rretrat.A L. 100 . Soediztone- In conto cornmte oo~Ulle <Gruooo 1\ l . Contocor~nt.f" ~, .. n 1/3142fl .I Dl.;E .I.\XI D.-ILL.1 SCO.IIP.-IRS.-1 * ArturoLoria * di .lLESSA:\'DRO BO:\'S.\:\''l'I Arturo Lorla ~Ile • Giubbe. rosse a (&'lu;no 19-19) Arturo Loria. da Carpi, in pro";ncia di sta noviss?ma narrali\'a è egualmente Modena, dov·era nato il 17 novembre 1902, distinta · dalla fanC"lulleZZ8. m poi vi.s.:.uto quasi sempre a Firenze fino al giorno della sua morte, a\."Venuta il 15 febbraio 1957. ci ha lasciato, di edito, oltre ai volumi di rac– conti, 11 cieco e la Bellona, F.Jnnias Vew to.sca, La Scuola di Ballo, di cui è in corso presso Mondadori la ristampa, un dram· ma, Endimione, uscito nel 1947, e le Fa– vole del 1957. apparse postume. Un'epoca certo non copiosa: è la prima osserv::izio– ne che l'inventario sugge risce. Né gli ine– diti, quando verranno pubblice.ti. ·Jli:;t•.!· ranno a modificare queste im pressione; un romanzo, .Memone inutili, d'impostazione empia, ma rimasto incompiuto, essendone il manoscritto andato distrutto per causa di guerra; quettro atti unici. Il Prigio– niero mal c onsolato, Il Giocatore e la For– tuna L'Eco vir1uo.sa, L'Eunuco, dei quali .;0!0' i primi du e v ennero ;,orlati sulle scene; la raccolta poetica Il Bestiario, cui attese fino agii ultimi giorni: infine. un~ quindicina di recconti, fra lunghi e brev1. apparsi su riviste e su giornali. ma non ancora riuniti in volume. E forse lettere e un diario. Tuttavia, se c'è opera rispetto alla quale la quantità non ha significato di sorte nella valutazione che se ne deve dare, e nello stesso tempo se c"è opera che si sottrae alla· definizione d'essere opera d'eccezione. sotto la cui !acile etì· chetta si sono cetalogatj nelle diverse epo– che. gracili frutti non privi d'interesse di autori marginali. questa è l'opera di Ar– turo Loria. che si offre al lettore immune da ogni limitazione avanti lettera, qua~– to a posteriori. Vediamo intanto ~ ua.le s1- gni!iooto è pos_sibile attri~uire oggi a1 rac– conti di CUi s·rniz1a la ns~arf:1P8· 'on v·è dubbio che i racconti di Loria si pongono subito tra la narrativa intesa nel senso più stretto; e si potrebbe anzi aggiungere che ne rappresentano uno de– gli elementi estremi; fino a tal punto queste prove, a Incominciar dalle prime, sono aliene da indugi che non servono al filo del racconto, che non facilitano lo scorrere delle vicende, e non forniscono le ragtonl. pari a succinte dirlascalie. dei !atti In divenire. Già ll suo Primo criti– co, Emilio Cecchi (Pega.so, gennaio 1929) identifica questa qualità di Loria insie– me. ad altri aspetti della sue arte nuova tuttora validi, ed oggi anzi come raffor– zati dal tempa intercorso, hberat:: dalla suspic ione che u n primo libro inevitabil– mente eutonz.za. • Immaginazione ceJde •• • invenzioni eff icaci•; sono gli elementi critici ancora utilizzabili in pro di Loria. quando appunto vi si aggiunga la costante preoccupazione verso la nature umana. che le opere succeSSi\'e, mediante la na– turale evoluzione dei temi e la loro ma· turazione. rivelorono appieno portando a rimuovere, per Il lettore di allora quanto per quello d'oggi. ogni obbligo di cautela. Perchè !-re l'altro Ci si dovette accorgere come quelle preoccupazione. con tutte le sue conseguenze di approfondimento e di sofferenza. fosse già presente agli inizi. Bastano a dimostrarlo le sii .opie dei rac– conti. quali è passibile rica\·are senza far ricorso e forz.ature di sorta. e che tulle s, assomiglionO. Una crootura solitaria, con– dannata alla solitudine per una straordi– ooria ricchezza dell'animo spesso compli– cata da una stortura del fisico. si dibatte per conseguenza di quelle incomunicabi– lità con gli altri esseri umani; tenta di ve– nire a capo tra cedimenti e ribellioni. ll mezzo da usare è l'amore; ma esso è per– seguito in\'.ano. e s: fa raggiungere solo per lasciare ol più presto nuo\'amente ab– bendonato il protagonista d"una contesa che, per quanto si svolga in sordina. e di proparzioni amletiche. Per bene che vad~. il racconto si chiude su une nota di malin– conia. non rossegnata sibbene atroce. Se poi dai racconti si passa olle !avole, al teatro. alle poesie che presto \'edran– no la Juce. troveremo che nessun testo smentisce questo dato fondamentale della sua ispirazione simile a un moti\'O ricor– rente. e quel tanto di sottinteso. di segreto. che reca con sé: anche se eddolcito. a pet– to dei racconti, dalle esigenze del di"•erso genere letterario. e mascherato della bo· nomia e della tolleranza che Loria sempre manifestò \'erso il pros~imo suo, senza di– sgiungerle dalla severità del giudizio .. Ma non vorremmo da\•\·ero metterci a ricer-– care moti\"j autobiografici in materia co– si scottante e M~rvata :i racconti di Artu– ro Loria saranno presto nuo\·amente a portata di mano dei lettori. che s:. mostre– ranno certo per lui lettori intellige:1ti. Questo ci sarebbe !orse da chiedersi: come si disporrà. in cospetto della sua arte. il lettor~ d"oggidi'? Se lo e chiesto indiretta– mente anche Gugl!elmo Alberti. il più re– cente. completo e comprensivo critico del Loria (Letteratura, novembre - dicembre 1957) e ha fornito una risposta rassicuran– te per tutti noi. • Bisogne pur riconosce– re che in quest·u1timo periodo, alla matu– rità degli anni si accompe(na la maturità dell'opera Vorremmo. questo è certo. che non ve– n:sse ancora cons:derato uno scrittore closslco. bensi un autore che s! può accet– tare o respingere. ma che comunque deve essere liberamente discusso perchè è an– cora fra noi. ALE S.\XDRO BO~SAXTI Allorchè nel 1927. inco~mc1arono ed ap– parire su Salaria gli scritti eh~ con:ipon– gono gran parte del primo \:olume dei rac– cont;. ridestando immechata anenz10~ :,e non solo ne!la ristrella congrega de, eterici la situaz.ione della narrati\·a ital:an'a non era certo fiorente, anche &e a\-evano g:à comi~cìato a farsi sentire i primi sintomi dt rinn~\·amento~ Completamente ignorato uno scntt~re co me Svevo: quasi ignorato. e ad ogm mod~ poco amato il Tozzi. che del resto no_n s1 è visto mai perdonare il suo toscanes1m~: il racconto e il romanzo erano anco1 a tributari della narrativa. m~ndana e s,a– lottiern dei primi vent anni del seco,o. riuscita a mantenere m penom~re.- per– ~ino il Verga. Da questo clima l:qu1~ato– rio ha inizio la r:presa: il nome .e I a~te di Arturo Lona sono subito in pnma !ila tra quella decina d1. nov~ll!eri cut. d_uran· t · successivi •ent enm. e da attn~u1re i~ ~erito e la responsabilita. d'a\·er d1.;s?– dato un terreno ingrato e d a\·erne tral o i primi frutti. Ora. appare e_\·tden!e ('on una chiarezza che cela il pencolo rl \.i?a eccessi\·a e quindi in_gannev~le -c_he.mo-~– cità. che la prosa dt queg~1 _annt s1 di– sponeva al rinnovamento dist inta ~n ch~e tendenze. dentro le quali e.is\ l cont.nUa\ù a agire tuttavia con caratter,:.n.:-n~ ~ntnu· nl. Una fu quella cui ven.1e attr:hult~. con immediata fortune crit!~a. J"Jppellat:– vo di prosa d'arte. comprend-•:id-:>,·i que– gli elementi e indirizzandola_ d. Q'lP!'.e a_l~ lusioni che tutti sanno. e cne fanno g1a parte della storia letteraria•~- ":l_l.i~c:~o-~e! zo secolo. L"altra tendenza si d1most,o !in dalrin:zio p:ù portata a racconta:-e. i! 5~ appare oge: 1 meno rappresentativa d~1 \'ent"anni intercorsi tra le due gu--~··~. r?l.! 11 è men ,·ero che la narra i\.·a d1 que"'t. giorn!. g:à di\·entata _materia d; re9ertor! scolastici. le e debitrice perlo-nen.J d. quella libertà di contenu 1 e J, f,,•~1~ 5 enz.a !a quale non ~ste romanzo: cosi e come propr:o quella prosa d·arte a9i\;i: rentemente co~i lontana da e..'-Sa.eh~ puo Della ptt!a.z!one a; ,•oiume dei raccont, d1 ,:tenersi responsabile di una ev:òente Arturo Lo:-ia tn co:-so di ristampe pres.so re– inclinazione a Erichegg~re da cui que- ditore. :i.tondadori A pag, 3, 4 e 5: « Galleria degli scrit_to_ri it~li~ • d~icala a '.'-RTURO LORIA. Scritti di: Giacomo Antonm1 1 G1org10 Ch1esura, N1cky M~– riano, Roberto Papi, Rober,to Sicuteri, Bonaventura Tecchi e Antonio Zampighi. i\'A RILETT RA OR:'IIAI i\ECE ARIA U, LIBRO DI cri SI P.\HL.\ * '" * LE PROSE DIUNGARETTI La finta sorel la.,, * di ~Iassimo Franciosa Auspicandone la raccolta completa e precisandone i vari gruppi. si mira a metterle finalmente nel– l'appropriata luce spettante alla loro originalità * <li E.1-RICO FALQL'I * cli FERDl.l'A.l'DO l'IRDI.I

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