la Fiera Letteraria - XIII - n. 49 - 7 dicembre 1958

LAFIERA . LETTERAR Anno XIII . '· 49 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELL ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 7 dicembre 1958 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCE 'ZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DlREZlONE. AMMINlSTRAZlONE: Roma - Via di Porta Castello. 13 - Telefoni: Redazione 655.487 - Amministrazione 655.158 - PUBBUCITA': Ammm1st.raz.1one: « LA Fl.ER.A LETTERARIA• - Via di Porta Castello. 13 - Roma - TARIFFA: L. 150 al millimetro - A BBONAME TI: Annuo L. 2.700 . Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 750 • Estero: Annuo L 4 000 . Coola arretrat.::t L. 100 . Soedfalone tn conto corrente oostale CGruooo 11) - Contocorrente oostale n. 1/31 4 26 TUTTI POSSONO ... DIVENTARE RECENSORI UN' .ll.MPORT ANTE [l[ATIV A .ll.T AL[A A: I MARTE Dr LETTERARI * cli GIORGIO CAPRO \TI Dal momento che esistono tanti Corsi accelerati di ~ingue stra~iere_ (e- Pa_r-• lerete turco m tre mesi. cinese m trenta giorni. amarico in una settima– na. inglese in ventiquattr'ore). ~arebbe bella che ci scandalizzassimo per a\·er appreso dalla stampa che nella colta cittadina di X, a duE" passi dalle varie Capitali d"Italia. è , stato istituito> un Corso ultrarapido per , mellere in gra– do• la gente in quattro e 4uatt.r·otto (ossia in sessanta secondi esatti. non uno di più) di scrivere e di parlare , correttamente• la lingua degli attua– lissimi Recensori. secondi a disposizione a un Sottocorso o Precorso propedeutico e gratuito. do– ve. , sulla base dei più moderni i\lctodi della Psicopedagogia e della Didattica. l'aspirante Allievo vien radicalmente li– berato dal maggior Complesso che. no– vanta casi su cento. gli ha impedito fino al benedetto giorno d'oggi dr' usare - sia come lettore sia come scrittore - la lingua dei Recensori: precisamente il preconcetto 0' idea superstiziosa) che tale lingua sia difficile. in quanto. per apprenderla, la si debba pure com– prendere~- Una volta messo in chiaro che in tale lingua non c'è un bel nulla da capire. se non il senso letterale delle parole che spesso non hanno senso. pro– prio per aveme uno talmente vasto da comprendere tutti i sensi possibili, che ci vuole ad arrivare fino al Di– ploma? TUTT! (è lo slogan del nuovissimo Corso) POSSONO DIVE -TARE RE– CENSORI: e invero basta seguire iJ succinto Programma che abbiamo sot– t"occhio perché_ i rimanenti quaranta– cinque secondi. divisi in varie Lezionì. scorrano lisci come rolio. Giuseppe rrcu:ollnl IL HUXLEY PREZZOLINI ILcarat.tere dd ciclo di conferenze che l'Associarione Culturale Italiana inaugura in questi giorni per L'anno 1958-59 potrebbe essere cOntrassegnato dal titolo: la coscienza dell'uomo nell'era atomica. Ad aprire questo ciclo è stato chiamato Aldous Huxley che il 18 nov. ha tenuta con Giuseppe Prez– zolini una brillante e cordiale conferenza stampa nel– la sede dell' A.C.I. a Torino. Ai due scrittori infatti sono affidate le due prime conferenze: • Seconda vi.– sita a un mondo futuro• e • E' uno stato cristiano possibile?•· Lo scrittore londinese che tanta perplessit0 suscitò net 1932 col suo romanzo utopistico • Mondo nuovo• vede oogi realizzata gran parte delle .sue previsioni di. allora; e molte dl quelle che egli indicava come remote possibUitd si avviano a diventare realta in un tempo assai più breve di quello da Lui immaginato nella sua utopistica supposizione. Ma Huxley non ritiene im· possibile che la società degli uomini destini a fini esclusivamente costruttivi quelle forze e scoperte che contengono in sè il principio della distruzione. Da parte sua Pre.:zolini precisa la propria teoria. dello stato come necessità (nonostante l'intima immoralird della politica) nel destino dell'uomo, il quale e.ssendo fondamentalmente cattivo finirebbe col distruggersi se non facesse parte di un organismo disposto a difen– dersi con ogni mezzo e con r-unione delle forze. A Roma, per i Martedì Letterari, hanno parlato al Teatro Eliseo A. Huxley il 25 novembre, G. Preuolini il 2 dice mb re. LI BH O DI C fj I * O. L. SI Aldous Huxley PARLA lm·itate intanto Libero Bigiaretti, che ha scritto i due più bei reportage~ che si conoscono dal paese dei Làvari e da quello dei Fulisciani. ad infor– marvi meglio. se ne avet.c bisogno. su– gli Usi & Costumi del popolo di cui stiamo parlando, il quale come gli Ebrei, non avendo per il momento uno Stato suo proprio. è sparso un po· dovun– que nel mondo; e invitate ancora Bi– giareai a descriven-i (gli darete lo spunto per un altro bel racconto , fan– tastico >) in che modo questi Recen– sori vivono, e di che si cibano e come amano e di che industrie campano, nonché a quale dio credono e a quale santo si volgono. oi. da parte nostra, che dai Re– censori abbiamo avuto, senza merito. la cittadinan7,a onoraria, non fosse che per questo ci rifiuteremmo. qualora cc lo chiedeste (è una questione. dopo– tutto. di delicatezza). di giudicarvi cosi poco informati da ignorare davvero le elementarissime cose. Intanto. dice il Programma stesso. bisogna cavarsi di testa lo sciocco pre– giudizio. o prevenzione che sia. che un libro. per recensirlo, bisogna leg– gerlo attentamente da capo a fondo, e magari due o tre volte di seguito: il che è assolutamente incompatibile con la velocità dei tempi. La prosa, l narrativa elenuove antol Infatti, basta sfogliarlo appena per , farsene un'idea>, e invero non è forse l', idea che ce ne siamo fatta> che va recensita. se non vogliamo che la re– censione riesca senza 1m'idea? di FERDlì\'A~DO VIRDIA Quel che siamo certi. C che voi. pur conoscendo da vicino almeno un Làvaro (scusate il lapsus .. che non e certo ca– suale. essendo prerogativa del linguag– gio dei Làvari la complicatezza anche per dire le c<>se più semplici: compli– ~at.ezza la,:giù ritenuta una raf!ina– tezz.a): quel che siamo certi. voleva– mo dire, è che voi, pur conoscendo dò. vicino un Recensore (il vostro casi– gliano. ad esempio. o il vostro figliolo stesso, criptorecensore che non è altro e che J)t"r questo vi dà tanto a nervi). ne ignorate quasi totalmente la lingua, avvolti come siete nella nebbia della vecchia ubbia che tale lingua. una volta imparato a leggerla e magari a scriver– la. la si debba necessariamente. capire. Il grande merito (l'uovo di Colombo) del nuovissimo Corso ultrarapido è in– tanto questo. e merita. non fosse che per tal motivo. una segnalazione; di de– dicare un quarto degli interi sessanta Secondo punto. ma non meno im– portante. è il possesso di alcune no– zioni elementari di Estetica aggiornata, le quali, in brodino stretto, vengono cosi esemplate dallo specializzato Corpo docente: 1) non vi C poesia , senza un reale impegno verso i più assillanti proble– mi del tempo in cui siamo sortiti a vivere> (1). e soprattuito senza che , avvenga una reale rottura• (questo è il clou: la grande rottura. o gran rottura che sia) e con le anteriori e deteriori esperienze prebelliche. nel pre– ciso senso di una più diretta parteci– pazione delruomo, inteso come uom.o tra gU uomini. alla vita degli altri. nonché ovviamente nel senso d·una piU sof– ferta immedesimazione nelle maggiori GlORGIO CAPRONI (conllnu;-; par, 2) Fino a che punto può dirsi perché dunque non si trova utile alla conoscenza di un un editore disposto a ristam– genere o di un'epoca lettera- parla?). Ma anche in questi ria la compilazione di un'an- casi si rimane in un ambito tolo&la? Escluso il campo puramente didattico. anche se strettamente scolastico. una la scelta sia dei testi che de– antologia può scn·j~·c a:12:it:.:t- t!i autor: ~:'l:~·pponga l'escr– to all'esemplificazione di un cizlo di un documentato giu– gusto. alla esatta sistemazio- dizio critico. Appunto per ne di un certo periodo. o per- questo. un'antologia che va– sino alla celebrazione di un glia uscire dalle strette misu– genere minore. come e acca- re di cui sopra dovrebbe por– duto per quella bellissima ma si quasi sempre il problema ormai introvabile nelle libre- di una vera e propria scopcr– rie, di Enrico Falqul che si la di testi. ma una scoperta intitolò Capitoli. e raccolse - del vario. dell'imprevedibile. ormai sono vent'anni - pres- la rivelazione di una lette– soché la totalità degli autori, ratùra in quanto essa ha di ed anche dei testi più validi. meno conformistico. di meno di quei « classici minori )) la ,acclimataio cd anche di più cui stagione può dirsi total- allarmante. mente conclusa (essa è quin- Non mi sembra che questo di quanto mai utile e sarei per sia stato l'impegno dei nostri '-------------·-----------------.! dire addirittura necessaria: antologisti contemporanei che, --------------------------------'---------- 1 ~:n~:ae;ii ~~g~;st ::ipi~~2; GLI I. 'CO 'TRI l\IIGLIORI TRA LE PAGINE D'UJ LIBRO <che può considerarsi come n * ~;!~~e t=~~~~ve~t:~eel~~a~~:f~ di una nuova letteratura. cioè ll posto dove l di una letteratura posl-otio- av O rare centesca, in certo senso con- ~:~i~~~a ~~~~~:~~t~~ad~; 1 ~c~~~ viste fiorentine e infine da una certa nuova circolazione di aria europea che caratte- * ~on è forse necessario, anche a chi vive (o lentamente muore) nelle grosse capi– tali letterarie, costruirsi la minuscola e quieta misura della propria anima ? GiaclntO' Spag-nolclti * di ELIO FILI i>PO A CC ROCCA LA FIERA LETTERARIA Ogni posto è buono per che si farebbero a mutare re e a lavorare nel suo pre- mo del primo mezzo secolo lavorare. La poesia può na- il sito e l'animo. perche an- zioso , angolo• di poesia, a entro il quale si muovon~ scere ovunque. Ce lo con- che questo finirebbe col girare il piccolo mondo le più chiare , forme e fi– ferma Thomas Wolfe nelh cambiar registro ad insapu- nella grande stanza della gure poetiche >1 che meglio sua autobiografica The story ta dello stesso interessato, propria illuminante intelli- sanno tener compagnia anche o/ a Nove! apparsa in que- forse. genza. al più solitario e distante sti giorni tradotta da Lau- Camilla Sbarbaro vive Da Spotorno o da Pere- lettore delle nostre con- rana Palombi !3e:ra p_er la quieto a Spatorno in pro- ~èlkino si pu,ò_veder _girare trade. g~~t~a ~~~d:~~~'.ce 1Ld 1 S~~: ~~~cà1 ~h1~!:t~;:eJt~~:n 1 t~~f~ ia n~~;d:ra~S:! 1 e ~;!~ 1 ;nt~~= tu~~ in\'itO a qucSla let- giatore: abitan!i, stand~o ad u1~·enc!- capitale _letteraria. . Più che un invito. oserei , ...~l posto dove lavora- cloped1a del '.>O) e v1 seri- Non e f?rs~ necessario. proporre come testo obbli- re! St, tl po_st_o dove lavo- ve \'ersi che yolano nel cie- anche a eh, vive (o lenta- gatorio di consultazione. di rare era Parig~. era la Spa- lo della pemsol~ ed oltre. me~tc . muore). n~lle g"?sse comparazione. di meditata gna_. era l'Italia e C~pri e e non si rammar1ca. __ non ne capitah, c~ st ruirs! la mmu- attenzione critica, questa Maiorca. ma, gran D10. era soffre: procul negorns, poe- scola .e qu~eta 1 misura della Antologia ai tanti che oggi anche ~eokuk, e Porrland ta con la sua reale_ e ~ ':1i pro?na amm_a · iniziano ~ scrivere in ver- nel Marne, e Denver nel perdoni !"autore di Piams- E an~he !I modo._ oltre: si _ 0 h - Colorado. e. Yancey Coun1y. simo e di Tru_cioli, di Fuo- ~utto. ? 1 evita:e ~pi~ce~ol~ no inco;in~i:t~ ~co chbbi~= nella Carolina del Nord, e chi fatui. e Rimanenze che 1 ~~ontn. Qu_elli f!l~gli?r 1 , 1 tengono i ro ri s! ni e ià dovunque uno si trovasse se ?a_ q_ui . voglio sah._it~re - piu necessari e utili. ~ 1 pos: degni di elggi: e di ~vvi!a il lavoro era veramente u_n~ u:iv1d1ab1le , necessita rnte- ~~n~i~~erem~~~s~~l~a~~~e dj Le novecento pagine di ~eale_ e pressante necessita non:,•._ . . recenti •, pesci d'oro• di questa_ Antologia garzantina rnlerwre ... >. , EquiJ1br10 s1_ trova solo Sbarbaro, 0 di media gran- che_ 11 buon Bertolucci Occorre 1~ .r~ale _e pres- acc~ttando la vita qua~e e dezza come i Poeti. d'Africa (cl_1iama~d~ a raccolt~ i pi~ sante necessita 1nte_r1ore, ec- e \'lvendola n~Ua ~ua l~te- nera raccolti dall'editore bei nomi d1 traduttori-poeti: co ~utto: un ingre~ie_nte non r~zza • ha scritto il solita: Carucci. dove si leggono da ~assani. Bctocchi, Bi– facilmente reperibile su~ rJO settantenne auto~e d! questi versi del senegalese gong1an. Bodini. a Sereni. mercato dei nostri l_cueran « Voze 11 (Vo=~· c_he sciacqui Birago Diop: Solmi. Tentori, Traverso e (e . n_on_ n~cessar:a:nente aL sole la miseria - de~te , Ascolta piU sovente_ le Ungaretti) ha approntato quot~d1an1) btsogm. sia es- tu! poche case, ammont1c- cose invece degli esseri. _ per loro (anche. se non so– so (1l me_rcat~) gene:ale o chiate. - come pecore c;m• Si sente la voce del fuo- praw,1.uo._ pe_r_lor~), r~pp~e– rionale. cittadino o d1 pae- tro _ l_acquazzone_.._.J.- , L er- co _ senti. la voce deU'ac- sentano il ~,u chiaro mv1to se. moderno nelle attrezza- bano e per me p1u ~he altro Qua. _ ascolta nel vento _ alla modestia e al rispetto ture o antico nelle sue strut.- un·accolta di ricordi: di pas- il cespuglio in singhio:z:i. per il lavoro altrui. ture tradizionali. se~g'.ate fatte, di luo~hi ov~ - E" il respiro degli ante- on è data tutti i giorni Si consolino. quindi. quei fui una volta: evoc3;z1o~e _d, nati...>. una siffatta possibilita di tanti che si ritengono in terre. che: n?n. vedro: di_ 111- Oppure l'incontro. reddi- allargare i confini della no– < stato d'inferiorità• Ce }Q C?!"tn. d1. v1s1. Il r:110 hbr~ tizio e rimarchevole. si può stra conoscenza. di conosce– scrivono nelle calorose p1u cordiale e_ arioso,_ eh~ avere (ed e anzi da ricer- re quelli della nostra perso– quanto immeritate dediche) potesse leggervi come 10 v1 care per iniziativa persona- nale pochezza e di legare solo perch.è si trovano a vi- leggo"· le) sfogliando la ottima an- la nostra alla solitaria esi– vere (Beatus ille qui procul Splitario, ma tutt'altro che tologia di Poesia strani.era stenza di chi ci ha prece– negotiis ...) lontani dalle i.solato poeta nel suo gigan- del Novecento che Attilio duto - e con quali risulta– grandi città dov·e più faci- tesco angolo di millessette- Bertolucci ha curato per lo ti! - per la strada della ~e~ f1ic~~~~ ~~; ;i 7~~n~~n~,t~tos~~~~o~~a:;;;~- aE vf:e~ ~ o~~e~~r:~;t~: 1f;~iJr;t poesi~Euo F. ACCROCCA ~ . nel 1959 * 1,111,0RTAIVTE ., LA FIERA LETTERARIA» SARA' SUBITO E GRATUI– TAl\IENTE SPEDITA A COLORO CHE VERSERANNO L'rnPORTO DI ABBONAl\IENTO PER TUTTO IL 1959 co,1·n1zu,,u n, ~,nno.~AJIE11·To ABBONAMENTO annuale ABBONAi.\fE:STO annuale con pagamento semestrale ABBONA.\JENTO annuale cou pagamento trimestrale EST ERO - annuale L. 2.700 1.400 750 4.000 N. B. - Gli abbonati che gradiscono il pagamento semestrale e trimestrale ASSUMONO L'lì\IPEGNO DI EFFETTUARE 1 PAGAl\lENTI A~TICIPATI E PER TUTI'A L'ANNATA. Abhonamenti cumulativi annuali LA FIERA LETTERARIA e IL TEi\lPO per 6 numeri settimanali per 7 numeri settimanali • IL RAGGU GLIO LIBRARIO • HUi\IANlTAS L. 9.930 Il.ISO 3.510 5.130 CHl PROCURERA' CJ'.\'Q E ABBONAMENTI ANNUI rice,•erfl 1 11 omag-gio « LA FIERA LETTERARIA • 11er un anno. I PRESIDI DELLE SCUOLE i\lEOIE E SUPERIORI che in"leranno cinque Abbonamenti fra gli studenti e le classi dell'Istituto a,•ranno gratuito Il giornale 11er la Biblioteca scolastica. Si prega vivamente di effettuare i pagamenti sul c. c. postale n. 1/31426 - Via di Porta Castello 13 - Roma rizzò il primo àopoguerra) al- è un romanzo: come tale non le più recenti. sono state tut- si può sezionare in una rice.:– te. chi in maggiore chi in mi- ca cli singole illuminazioni e nor misura. compilate in fun- accensioni liriche: più che in zione di una critica di poeti- una singola pagina. in una che o di una polemica sulle folgorante intuizione. i suoi poetichE." del '900. cioè per valori risiedono nella conti– dar conto di una ra&i}unta nu,td del suo ritmo n.rraUvo. uniformità cli gusto e di nella validità della sua dura– espressione che quasi sempre ta.. nella perfetta rispondenza confina col conformismo. La del suo linguaggio alle con– Estetica criciana, o me- dizioni umane e ambientali glio la schematizzazione cli che formano _ il SU? tessuto, un'estetica crociana. ha del nella stretta interdipendenza resto facilitato grandemente tra _prosa e struttura_. Le sue il compito degli antologisti. e pagine da. antologia sono questo spiegherebbe in gran quelle che m. certo ~enso o~– parte la sempre più frequente frono una c~1ave ~ tutto il apparizione di testi antologì- rom~n~ o d1 tutto 1J raccon– ci. ma lo ha facilitato solo lo d1 cui so~o parte in_tegr31'!– apparentemente. in quanto t~. senza ~1 che non e ??551~ quello schema. spesso appli- bile cons1de~arle compiuta~ cato con meccanico rigore ha "'!eo1! narrative. E ~ non ~ finito col contribuire. proprio diffi~ile estrarre ~all opera di attraverso un certo automati- un singolo novelliere una n~ smo nella ricerca di una liri- velia .esempla~. tanto p1u cità. a far dimenticare certi COffi:Phcato sara «:5trarre dieci. problemi strutturali che p~re pag1!1e eserr.plan, ed esem– non ci sembrano senza rm- pian nel senso sopraddetto, portanza nel campo stesso da un romanzo o da un lungo della poesia lirica. facendo racconto. pesare la bilancia verso testi caratterizzati da un loro ti- Due antologie hanno visto pico frammentismo. Comun- iuce in questi ultimi mesi. que attraverso quello schema proprio in un campo cosl è stata assai più facile la complesso e cosi frto di insi– convalida di molti testi della die: quella li Gio\·anni Getto poesia in versi. che non quel- e di Folco Portinari La prosa la di testi di prosa. assai più dal Carducci ai contemporo– di[flcili da sistemare nei li- nei. di recente apparsa presso miti troppo ristretti di una l'editore torinese G. B. Pe– formula di espressione ,o da trini, e quella più recente di estraniare dalla struttura di Giacinto Spagnoletti La nuo– un'opera. il che spiega altre- va narrativa italiana, che sì la minai:: frequenza delle vede la luce in bellissima Ye– antologie prosastiche e il pa- sie grafica nel quadro della lese impaccio verso la prosa varia e ricca collana che. sot– degli stessi compilatori di an- to la direzione di Carlo Bo tologie miste. come Poeti si intitola dalla Fenice presso d'oggi nella quale la parte l'editore Guanda di Parma. della prosa è ridotta quasi Occorre dire subito che una sempre a !rammento o a poe- antologia ha un valore anzi ma in prosa. come Scrittori tutto per il coraggio delle sue nuovi di Falqui e Vitlorini. esclusioni; sia quella di Getto apparsa nel 1930 nella quale e di Port.inari. sia quella di la prosa esemplata è quasi Spagnoletti sono da questo sempre in funzione di una punto di vista assai ben ga– sorta di calligrafico stilnovi- rantite e le proteste da esse smo, teorizzato nella prefa- suscitate - dirette o indiret– zione di G. B. Angioletti nella te - da parte o in nome de~ quale oggi tra le righe si rie- gli esclusi (non tutto d'altron ... sce a leggere più d'una in- de degni di esclusione. ma flessione ironica "'pur nella questo non ha importanza: ha convinzione. forse alquanto importanza invece la persua– ingenua, di quella poetica. sione che ha dettato certe Quanto poi all'antologia dei esclusioni); ma anche per il narratori. che pure apparve coraggio delle inclusioni. a negli ultimi tempi che pre- prescindere tuttavia dal fatto cedettero il secondo conflitto che sia l'una che l'altra anto– mondiale. compilata dallo logia rivelino il diletto di stesso Angioletti e da Giaco- fondo di tutte le antologie mo Antonini. occorre ricor- che hanno illustrato la nostra dare di essa almeno un alto nuova letteratura dal 1925 in di coraggio. la scelta di un poi. la mancata ricerca di testo \'eramente al di fuori cli testi nUO\'i per un loro estro una cifra letteraria. veramen- particolare, per qualcosa di te imprevedibile, come La veramente al di fuori degli g~mba.della Namour di Nicola schemi. insomma quel con– L1si. rivelatore pur nella sua (ormismo estetico di cui seri– straordinaria castità di una ve\'o dianzi. Ma le inclusioni sensuale immaginazione nel- sono veramente significative l'autore del Diario di. un par- per il loro coraggio, quando roco di campagna. si pensi per esempio che in Una antologia della prosa. quella di Getto e di Porti-– occorre dirlo, trova la sua nari per la prima volta sono prima e qua,i insormontabile inclusì testi di Dossi. di Pi., rèmora .nella dirflcoltà di randello. di Silone. scrittori esemplari testi narrativi. da sino a ieri considerati dagli estr~rre _da romanzi o da ra~- anto!ogisti tradizionali come conti più o meno lunghi. spuri o avventizi nella nostra ((belle pagine >) o brani in letteratura. mentre lo Spa– certo se~ « esemplari ». Un gnoletti apre meno generosa~ romanzo e un romanzo o non mente le porte, ma non tema •

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