la Fiera Letteraria - XIII - n. 47 - 23 novembre 1958

LA FIERA LETTERAR Anno XIII. N. 47 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELL 4RTJ E DELLE SCIENZE Domenica 23 novembre 1958 SI PUBBLICA LA DOMENICA Diret1ore VINCENZO CARUARELLI QUESTO NUMERO L. 60 D1R8ZIONE. AMMINlSTRAZIONE: Roma . Via d.l Porta Castello. 13. Telefoni: Redazione 655.487 Ammmlstrazione 655.158 · PUBBLICITA: Ammm1,-tn1z1one « L.A FIERA LETTERARIA ,1 • Via d1 Porta Castello 13 - Roma · TARIFFA L. 150 al mlll1me1r, ARRONAMF:NTI· Annuo L. 2700 Semestre L 1400 Trimestre L 750. Est.ero: Annun L 4000. Coola arretrat.R L 100 . Soedlzlone In conto corrente ooHale rGruooo 11) Contocorrente OO!ttale n i/31426 Le ragioni Il Premio Letterario «Salento» A_Mario P~az de • • · • a Giuseppe tJassieri e tJa1·lo (;assola TilpMremio I (TJOV3"1)J · _.,..,,...__ « or argana» ~ ,. '·· . * "* cli OLG,I l,OJllltlll DI Mercoledì sera nei locali dell'osteria romana e da An– gelino • a piazza Margana si è svolta la consueta cerimo– nia del Premio • Tor Mar- in~,:~;bi~~ss:~!o d~:~ega:,re~:~ ~~~i;;~Ti ~! Lt!~~;1, clie verso ga~: •. giuria, composta da zloni letterarie in quanto Questo impegno verso la Si è svolta ieri sera nell'Aula ~lagna dell'Uni- Elio Filippo Accrocca, Pa- nasce dalla 11alurale esigen- realtà essi. appena usciti squale Festa Campanile, za di critica e di rinnova- dalla stretta di tempi mor- versità Salentina la premiazione dei vincitori dei Massimo Franciosa e Massi- mentb con cui si avvera nei tali, lianno espresso con e Premi Salento 1958 •· mo Vecchi, ha questa volta giovani la dialettica della uno slancio che spesso era li presidente dell'Amministrazione Pro\·inciale di attribuito la torre d'argento, storia, si presenta oggi nella ancora sentimen10 grezzo Lecce, avv. Vergine, ha consegnato: per- Ja narra- opera dello scultore Roberto ;i:!~i~u~~f;~~~al~~t:ri;/aµi~e~ ~~f~.a~;e:tr~~!~~oem~~~ f;:;~~ tiva un milione a Giuseppe Cassieri e a Carlo Cas-- Ruta, a Mario Praz per la mica e di aperto contrasto. tradizioni stilistiche a cui la sola vincitori ex-aeqiw; per uno studio filologico. sua attività di inglesista e Le ragioni si scoprono m- nostra letteralnra lw sem- storico O letterario. 500 mila lire a Mario Petruc- di elzevirista. tit~ec~~/t!er~~ss~toC:Lig/?u:,~~: ~;7tote~~u,:r !ses~~·vae,~:~ 1 ~fn;~~ ciani: per il giornalismo 200 mila lire a Gustavo ce~:::, s\~ic~:ee~~~ in/;~; tra le due guerre. la crisi "oni, sopraffatti dc1U'empito D'Arpe, ed un premio supplementare dì 100 mila Margana • era stato asse- aperta dal fascismo entro di un'emozio11e che spesso lire a Michele Tondo. Non è stato assegnato il pre• gnato a G.B. Angioletti, In- ~t itt:v'fic:esgcll~iei:~i1l!~/i'oua~; %~;i s:r: u~:~~t~~re lettcra1'ia mio di un milione per una monografia sulrindu- debrando Pizzetti, Bruno quesh. E' proprio .q1_ti l µun- Poi. a pocÒ a poco. U tor- strializzazione del Salento. Zevi, Neri Pozza, Vincenzo to do_lente, la r~drce . de~la rentc è rientrato negti. argi- Cardarelli e Paolo Stoppa. questione. Infatti. se 1 gto- ni: esauritosi lo slancio ini- I La serata si è svolta in vani v~11u~i alla 11arrariva zia/e, alcuni cfi quesH gio- un'atmosfera di affettuosa dopo l ultima guerra non 1, 1 a11i 1!011110 rivelalo quanto amicizia Sono intervenuti hanno 11es~u~1a partita _apcr- la loro vocazione fosse cJJì- * tra gli ;ltri, Goffredo e Ma~ fa co11 gli rntelletluali che mera ma altri sono restati ria Bellonci, Enrico Falqui, detti:ro la lo_ro a~esione a~ a tesfimoniare la legittim.ità Alfredo Schia!fini, G.B. An- fascismo. agh altri. rt queHt di wrn ricerca narrativa che gioletti, Gianna Manzini, ~~e e r~~t,s 1 ~etJ~~~rnnecl~~,s;~it1~; ia~:~tri~~',!~ ~i 1 ,~~ µ~:~~ 10~,~- Giuseppe Cassieri Carlo CassoJa Gabriele Baldini, Palma Bu- loro cfa_t temperamen_ro e rifiutando l'eredità delta tra-·'-------------------------------------------------------------- carelli. Giacomo Debenedet- rln//c ci,costnnzc. _essi do- cii.ione. ;, pc,ò impaziente JI J 11"1"0 J)J. CUI ""I p \l"L \. UN RICONOSC!ì\lENTO CHE DEV'ESSERE REGISTRATO ti, Anna satvato,e, Arnaldo ma'.ida,_,o una_ maggiore par: cli quegli idoli stilistici che -' -' • • ~ .c. • ~ Bocelll, Gino De Sanctis, teciµazionc ai loro problemi sono stdti' l'eq'nivoco di ta11- * * Paolo Monelli, Vladimiro elle sono i problemi di u.na ta nostra letteratura. Cajoli, Ettore Paratore, Li- ge11erazio11': ~rescirtta sott? A questa receute genera~ · Ja tto · p· d'Al prove dur1ss1me. e che si zio11e di scrittori la nuova D • l b d • L tt t • t v10 nna m, ia es- ~~i'.'.{:f;,:i~~j~:~t;ti~~~ rt:1~:,~ t!: 11 1{;f i~ ~~c~ iie narrato r l o m ar l e era ll ra eome re s I s e Il za E~::~t:r:~! :~~1~ sti_ f1l01;)a,n. 11e!,co11f~o11~t _de: segnalata da Vitt .ori.ni •e Pa- * volto al premiato un breve gli_scrit.ton µw _anzta~t e dt vese pii1. che, per èsempio. saluto, illustrandole la figura ~~;t~~.:~~ ~s~;~~tLr~rc~ul:~;~~ ~~c:,~~~rze~:1i ~ii~;~i'e c~~ di .~~RDIN1\.NDO \ 7 1RDIA *· __ 1 ·_ 0 P_•_r_a. _____ _ prza rnesperieuza: ma pOt· SllO contillllO ritorno al r.ema ti; E i\l lt I e Q FA L Q lJ I cliè la 11ost.ra narrativa t:a della Calabria come aHa de- Al suo secondo libro di tipicamente lombarde con- re. popolescamente errata. ,I G uGo PAPI le d_ue guerre. ~ostre_tta rn µressa realtà sociale del 110- narrativa, il romanzo IL si- tenute tuttavia fermamente avv~rte un accorto lettore Sulla letteratura della R_e- ore, don Mario Chiappelli ,i. 1943 e i1 25 aprile 1945. la J.I patria a e!u_dere ' te,_111 della stro Sud e con t'assillante lenzio ;, fuori. apparso di nel sottofondo della nar- della distanza cl~c l'autore ~istenza esistono ormai storie, «Potrò. sbagliarmi - egli produzione 1( resistenziale)> • rc>alttJpolitica e s_ocrnlc e ~ problematica dell'uomo con- recente nelln coll,111a di nar- razione. CO!',Ì che es:,;e non cli 1L silen.z-10 è f1wri. in- antologie e bibliografi.e. eia- conclude-. ma a mc ~embra u non ~trattamente documen- l L tr?~are sfogo e al~mento nel temporaneo da lui cosi viva- rativa dcli' editore Sugar. prevaricassero sulla narra- tende porre trn la sua opera scuna delle quali è lungi dal che la Resistenza abbia tro- tarla risulta sempre più quel- [I,, aurea mitt ~el_la fant~ st 0; se. 110n mente espressa in racco, 1 U e che si propone intelligente- zione stessa. ~~rn chiaro tut- e quella del grande scrit- poter essere considerata vato in questo racconto una la dl una letteratura sulla Re- p.rop,:w m q~el!t di lttl eser: roma 11 zi. 11011cllè in pagine di mente di alternare in essa tavia come il La Stella si tore tedesco. Eppure. seb- esauriente perché ogni gior- delle sue più alle espressioni sis[enza. E la distinzione non c1ta~10~1estilistica: non_ pu~ dia.rio; già Moravia, col sno autori. italiani e traduzioni avvalesse acutamente di tn- bene sotto una diversa di- no sopraggiungono nuove letterarie. Una pagina d'anto_ è senza significato. palesan- della Sorbona C?~tlt~ire I?e~ g1L scrrttor~ primo romanzo che scoppiò di importanti scrittori stra- lune acquisizioni analitiche mensione. una certa aria pubblicazioni e la serie s'al- logia di cui io non conosco dosi più o meno la stessa che pm g1ov~~i il sostegno d~ entro il conformismo Lette- nieri. rifiutando un'assurda della narrativa contempo- mannimrn circola anche in lunga all'infinito. Ma, mentre l'uguale. se non risalendo su va fatta valere anche per la Il Rettore dell'Università una trad_,z,~nc recen_te_e dt rario dell'epoca con la forza separazione che avvilisce la ranea, senza tultnvia rifiu- questo sanatorio alla peri- quelle documentarie e diari- su nei tempi fino alla po:cn- maggioranza di quella più di Roma, prof. Giuseppe Ugo una co11t111111_tà. questi s~ sen- di ima novità elle rzon si nostra letterntura e contri- tare l'apporto di una tra- feria di Milano: direi il sen- stiche. a uria quindicina d'an_ za emotivn delle cronuche propriamente letteraria regi- Papi, si è recato a Parigi dove tono_ magg1orme 11 te )mpe- OLGA LOMBARDI buisce a tenerle lontano una dizione che gli offriva gran so di un mondo chiuso, se- ni dagli avveninemti che le medievali. all'esecuzione di strata come letteratura della il 14 novembre, ta Facoltà di g_natz v~rso una realta che parte del pubblico. al suo parte del materiale spiri- parato dal mondo degli al- determinarono, ormai comin- Niccolò di Tuldo narrata da Resistenza. Diritto della Sorbona nel h sollecita con la sua dura (Continua a pag. 2 1 secondo volume di narrati- tualmente più valido nella tri uomini, ma sul quale ciano a scarseggiare, le lette- Caterina da Siena. Ma si Ma qui cominciano i dis- corso di una solenne' ce i– Elio Vittorini va, dicevo, Enrico La Steil- struttura dei suoi racconti. comunque si riflette una rarie invece continuano qua- tratta di un fatto dei nostri sensi. i contrasti. i permali. 1 gJ' h t il~– la conferma le ffOtevoU do- Con IL silenzio è fuori il problematica che è ne 11a si a spesseggiare. ed è di ieri giorni, in cui la certezza stu- le reazioni e gli attacchi. co· mon a, 1. a consegna O .1• ti e i risultati che già ven- La Stella. pur montenen- vita al di fuori dfl sana- il premio 1( Opera prima,, as- penda che anima la giovane me abbiamo <1vuto agio di ploma d. 1 lau_rea_ • honoris nero annotati dalla critica dosi fedele a queste sue in- torio. e soprattutto l'intrec- segnato dalla giuria di Via- partigiana dinanzi alla morte sperimentare ogni qualvolta causa" m Giurisprudenza, nei due racconti lunghi La clin.nioni romantiche o post- ciarsi della morte con la 'l.·eggioad Anité\ Fazzini per il è la stessa che abbiamo già ci siamo intrattenuti sul\'ar- già conferitagli con voto vecchia delle erbe e Sotto romantiche. non soltanto è vitn. l'estrema vitalità del- suo Ritorno in. pia11ura (Ce- conosciuto nelle cento e cen- gomento. (Cfr. La leuer<ttlL- unanime dal Consiglio di Fa– il melo apparsi due anni or passato a una narrazione di la malattia stessa. quasi una schina, Milano. 1958): un lo Letlere cli conda1111ati a ra deL Ve111ennio nero, pas~ coltà. Egli è stato anche re– sono in un volu_me. rlella P!~ \:asto respir?, a.d un~ nuova ! J?iù for~e car!ca vi- buon_ romanzo. che in_alcuni morie della Resist?n:a ~talia- sim; Novecento letlerario, V: centemente promosso da Medusa degli italiani dello p1u diretta oggett1\·az1one di tale. S1 mtrcccrnn:> 111som-tratti. dove la sch1ettezz.a ua ed europea (Einaudi. To- 425-434.) La scarsezza dei membro corrispondente a editore i\Iondadori. Apparì- per:,;onaggi. cli ambienti e di ma nel romanzo romantica- narrativa risulta meno in- rino. 1052, 1954) e che dun- consensi proviene dal f.ilto b . t d 11 , 1 t' va in essi già la pres:?nza vicende. ad una loro più mente morte e vita. sensua- tralciata da riflessioni e com- que sarà da valutare e regi- che il giudizio critico su tale mem dro ~ssocia O e ?s ~– di uno ~ct·ittore rnaturo, v9-st;i e pi\1 :;1nicolata strni- ljt{l. e morte, plicazioni ideologiche. non ha strare in un apposito para- produzione. specialmcmte tut _e rance (Academ~e pro\·visto di notevoli capa- tura. penetrando nell'intimo ì\Ia mentre l'esperienza da temere il confronto. per grafo ciel Novecento lette· quand'è più accogliente ed de Sc1ences morales et poh– cit:\ di evocazione e di tra- di un mondo ricolmo di acre nel sanatorio del giovane esempio. con L'Agt1ese va a rario. ottimistica. appare sempre un tiques). Come è noto, i sfigurazione. dell'attitudine amarezza come quello dl un C3storµ nel romanzo di morire di Renato Viganò. In effetti. a mano a mano po' impeciato di politicismo. membri associati dell'Insti– ~ c'. ·ea.re . un clima. un·a~mo- s~nah?ri.o ~ey tuber7.s,1_otici M~nn è un'espe~ienza goe- M.a per la_ letterat~ra d_ella che ci si ~llontana da~l'li anni a scàpito del!a chiara valuta· tut _d~ Fran_ce son_o s_oltanto :sfot~ int1ma1;1ente legat! nl- di C\ll e ospite un g1b~anc. th,anamente umversale e R_esistenza. in coi:itmuaz1?ne della Resistenza. stoncamen- ENRICO FALQUI dodici, fra 1 quali Eisenho- ~~iv1~~71da r~\~tac:t 0 :~~fg\g1~~ ~~~~~~ 0 -a agrr1~~en~~cc~~oa~t~l ~~~nd~l 1:s~~i~\sc:ur~~e/~~ ~~d~~ft 1 ~~a (~~:n:~~ac:~1/~~~~ te delimitati tra 1'8 settemb~e ( Continua a pag. 2) wer e Winston Churchill. mondo morale. che così ricovùrati. Occorre Jire che cui e rappreS"entativa per- mio ((Prato)), riserbato alla spesso fa difetto ai nostri un tale personaggio ha più vìe)te al su O drammatico novellistica e divenuto. da re_ giovani narratori delle ulti- di un precedente illustre? scioglimento. assai più mo- gionale, nazionale. con un me gener.i.zicini. Si notava Basterebbe pensare a que- destamente l'esperienza del buon esito di cui Raffaello altresi in quei due racconti sto proposito ad Hans Ca- giovane Sergio cli La Stella Ramat si è fatto garante con la ric~rca di un linguaggio :;lorp. _re onesto beniamino è un:esperienza circoscritta l'antologia Scarpe rotte eppur narrntn:,o che gli pcrmetles- della nta • della Montagna a un rapporto ren.le tra il bisogna andar (Ediz. Avanti! se di condurre a Ionclo un (nca~itata di Thomas l\Iann. personaggio e la vita. Alla Milano. 1955) e di cui giusto sottile studio d~i rapporti t! g10\'.111e bor~hese ansea- uscita dal sanatorio. Sergio adesso Roberto Battaglia se· assai più di vita morale tic..). come _Sergio a la peli.te completamente guarito si gnala (Unità. 8 ottobre 1958) che di _contrasto psicol~gi- tache hy~11de. un. precede,~- scrollerà dalle spalle il pc- la conferma in Ponti sull'Arno co. tra I suoi personaggi. e te terribilmente 1mpcgnat1- so dei giorni passati tra le di Orazio Barbieri (Editori tra essi stessi e la natura. ,·o. Che il La Stella se ne sue mura. ed anche il suo Riuniti, Roma 1958), ivi sot– una natura campcstr~ of- sia reso conto è indubitato. amore con Valeria, la gio- to!ineando particolarmente fetluosamcnte umarnzzata anche perche nel contesto vane donna ricoverata che « la narrazione della fucila- ma non mitizzata. Non man- ciel romanzo. )a c:tazione FERDINANDO VIRDIA zione d'una giovane e ignota cavano in quei rncconti n.l- dell'opera mo.nnrnna da par- partigiana fatta dal sacerdote cune inflessioni romantiche te di un personaggio mino- (Continua a pag. 8) che l'assistette nelle ultime LA FIERA LETTERA nel 1959 * liii PORTANTE Ai•chitettura Letterai•ia « LA FIERA LETTERARIA» SARA' SUBITO E GRATUI– TAMENTE SPEDITA A COLORO CHE VERSERANNO L'IMPORTO DI ABBONAMENTO PER TUTTO IL 1959 CQ1\"DIZIQ1\ 1 I DI tlBBQ.\ 1 AillEJ\ 1 TQ c.;UGLJl<;L1UO PE'J'R·ONI Sebbene. almeno per ora. ci sentiam~ tutti compromessi in un _peri?do. in cui la promiscuità dei concetti art1st1c1. e let– terari permette le più grosrnlane_ m1stu1~; ~ebbene il linguaggio letterario abbia smarrito in gran parte quella qualificazio– ne che deve ovviamente distinguere l'art~ dell'uso della parola scritta da quel!., di altri mezzi rappresentativi. siamo cer_t1 che Ja riqualificazione dell'opera lettero.na non sia lontana. Ma per ora è difficile di– stinguere. oggi la struttura di_ un'n:pera letteraria quasi non è più in d1scussinne; abitualmente. nella sua valutazione,_ p!:e– vale l'uso d'un giudizio eclettico. 111d1!– terentemente buono in altri campi. nel quale quella profonda peculiarità del lin– guaggio letterario che era delizia e rovello di altre generazioni è come dimenticata. Eppure. anche in momenti d'incenczz~ e di difficoltosa revisione quali sono gli at– tuali. a volte si ha l'impressione che si possano formulare dei concetti che aiutano a distinguere, magari sono concetti e modi primitivi nei çonfronti della traG!7,;one scientifica, ma come non considerarli un·· aiuto ed un punto di partenza quando ci si trov~ a dover operare nell'approssima– zione di un costume in cui non rimane che sperare nella rinascita di una nuova educazione del gusto e dell'intelletto? A me generalmente accade di cercar di di:::tinguere. quando l'incertezza si fa più penosa. una struttura ((architettonica)) dell'opera letteraria, in modo da poter stabilire quale opera appartiene ad un modulo architettonico composto da cle– menti esteriori, clementi eclettici tolti in– difTerenten,ente dalla cronaca o dalla let– teratura. dalla rappresentazione mecca– nica delle immagini ecc. ecc. e quale di esse tende invece a costruire con elementi del tulio tratti dal valore mteriore dc•lla parola. da ciò che la parola può costru:r·e nell'ambito dei sentimenti e della libera fantasia. In questi ultimi anni. forse per la sempre maggiore abitudine alla caren– za di suggerimenti più ortodossi. nei giu– dizi ch'io cerco di formulàre a mio uso e per chiarire a me stesso un supposto ideale letterario. come prima cosa distìn– &UOl'opeta''"letteraria che..-€...cdifi.cat.a con una architettura esteriore eia quella che invece lo è con una architettura interiore. In verità non si tratta di un giudizio c.-ri– tico. ma la distinzione mi serve per iden– tificare chi si sforza verso la ricerca della qualificazione, dal lavoro che si svolge al di fuori di queste preoccupazioni e che perciò. a prescindere dalla sua efficacia, non incide su nulla di quello che è il pro– gresso o l'adattamento del linguaggio ar– tistico delle ragioni del nostro tempo. L'una è letteratura in funzione di un rin– novamento e di una riqualificazione della poesia. l'altra è più o meno nobile routine in genere più comune ai mestieranti che ai poeti. Questa è certo una distinzione che Co– sta fatica: ormai l'avanguardia. l'impeto rinnovatore che conduceva un tempo molti alle rivolte più violente e magari più assurde, che rivoluzionava il linguag– gio. le strutture. il costume dell'arte. non esiste più; la difTerenziazione oggi non pone l'accento sulla diversificazione este– riore; ma sulla capacita di saper dare al linguaggio una struttura spirituale o fan- tastica che va verso la scoperta del mon– do interiore. ora per allusioni, ora per contrasti, ora per vera e propria ricchez– za di pensiero. di sensibilità. di intuizione del mondo meno rivelato. quello cioé che soltanto la parola può toccare diretta– mente. suscitare e rendere presente nelle sue astrazioni non accessibili alla ripeti– zione realistica. o alla rappresentazione delle cose e delle situazioni umane per immagini. Non si tratta in definitiva. come è av– venuto nei decenni di trapasso tra l'Otto– cento cd il Novecento. di cercare vie nuo– ve. di rompere ogni valore tradizionale pur di uscire dal giro vizioso di una tra– dizione imborghesita. ma di usare la pa– rola in quel senso che le è più naturale, nel senso della rappresentazione delle forme interiori di vita. nel senso dei sen– timenti. dei valori profondi che l'uomo può comunicare soltanto attraverso la pa– rola quando essa acquista allusività e forza rappresentativa. quando insomma trascende dal suo valore realistico e ne acquista uno reale. GUGLlELì\10 PETRONI ABBONAMENTO annuale . ABBONAMENTO annuale con pagamento semestrale ABBONAMENTO annuale con pagamento trimestrale EST E,R O - annuale L. 2.700 1.400 750 4.000 N. B. - Gli abbonati che gradiscono il pagamento semestrale e trimestrale ASSUMONO L'IMPEGNO DI EFFETTUARE I PAGAl\mNTI ANTICIPATI E PER TUTI'A L'ANNATA. Abbonamenti cumulativi annuali LA FIERA LETI'ERARIA e IL TEl\lPO per 6 numeri settimanali L. 9.930 per 7 numeri settimanali 11.180 • IL RAGGUAGLIO LIBRARIO 3.510 • HUJIIANITAS 5.130 CIU PROCURERA' CINQUE ABBONAi'tlENTI ANNUI riceverà. in omaggio « LA FIERA LETI'ERARIA • per un anno. I PRESIDI DELLE SCUOLE 1\IEDIE E SUPERIORI che Invieranno cinque abbonamenti rra. gli studenti e le classi dcll'lstituto avranno gratuito il rlornale i:cr la Blbllo!eca scolastica. ' Si prega vivamente dì effetluare · i pagamenti sul c. c. postale n. 1/31-126 - Via di Porta Castello 13 - Roma.

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