la Fiera Letteraria - XIII - n. 46 - 16 novembre 1958

LAFIERA LETTERAR ~no XIII . N. 46 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELL ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 16 noveml:ire 1958 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO C.:. 60 DIREZIONE. AMMINISTRAZIONE: Roma • Via di Port.a Cast.eJJ.o, 13 - Telefoo.i: Redai.ione 655.487 - Amministrazione 655.158 • PUBBLlCITA': A.mmm1straz1one: « LA FIERA LETTERARIA» - Via di Porta Castello, 13 - Roma - TARlFFA: L. 150 al millimetro - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 • Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 750. Estero: Annuo L. 4.000. Coola arretrata L 100 . SpedlUone fn conto corrente oost.Ble (Gruooo 11) • Contoeor-rente onstale n. 1/31426 DIARIO ALL~ ARIA APERTA * L'UOMO E L'ARTE negli impegni civili * L'opera d'arte può sì portare anche un contributo diretto alle più precisate divergenze umane, ma ciò va considerato come una coincidenza che può farsi più o meno frequente, ma non può esser chiamata a condizione dell'opera * di GlJGLIELillO PETHOJ\11 Allo scrittore guardano orma.i molto spesso, uomini di scienza, politici tra i più illuminati e vedono e stimolano in esso cohti che può aiutarli nella educa– zione alla conoscenza cd al rispetto dei diritLI dell'uomo, alla educazione civile; può aiutal'll .nella lotta sociale e politica In cui tutto il mondo è coinvolto. Certa– mente non hanno torto, la storia deglì ultimi decenni ci insegna molte cose in proposito, ci dà una immagine della mo.g– gioranza degli scrittori ehe non si presta a dubbi sulla sua reale partecipazione. Con tutto ciò, più spesso. gli uomini che guardano aUo scrittore in que6to. prospettiva. peraltro giusta, non di rado aiutano alcuni equivoci, coinvolgendo nel– la voJontarln partecipazione dello scrit– tore, anche la sua facoltà creativa; chia– mando anche la sua opera ad essere pro– tagonista, allo stesso modo che lo scrit– tore ha dimostrato di essere protagonista della stari& di questo secolo. Credere che l'impeano dello scrittore può continuare ancht: nella sua ,.;ipera !orse non pd-:::.s!amo dire che sia del tutto errato, ma pensare che l'opera creativa, sia• pure dell'uomo più apertamente presente alla vita civile, può continuare l'impegno assunto dagli uomlnl nella medesima direzione e come continuità strumentale della sua sensibi– lità politica, è fomentare un abbaglio che spesso, sia pure magarJ involontariamen– te, ha accomunato nello stesso errore, sia U dirigismo totalitario che t,1tti conoscia– mo, che il programmismo degli strumenti e degli uomini votati alle libertà demo– cratiche. GU uomini con attltudinì "'ll'opera creativa è ben naturale che siano tra i più sensbìill ai problemi fondo.mentali della società e che, nei momenti di emer– genza, siano tra i primi ad impegnare la proprfa vlta: ma pensare che nello stes– so modo essi continuh,o una lotta quali arlistì, quali creatori di miti, di simboU o di pure bellezze, sarebbe ridurre lo loro arte ad uno strumento: l'arte, contra– riamente, se pur cl sentiamo timidi a pronunciare definizioni del genere, è un atto di religiosità particolare, dì fede o d! rivolta, di astrazione dt.lla realtà e di Interpretazione del reale, i cui confini stanno al di là anche delle più grandi condizioni contingenti, anche di quelle che Impegnano l'uomo totalmente, pcr– ch6 generalmente la dimensione dell'arte è totr.le come non può esserla quella del più eccezionale indivMuo ne.Ila vita e ne! rapporto umano. Noi dovrerno sempre .sentiTci pronti a chiedere agli artisti, agli sorittori, ogni impegno possibile per la giustizia, per la verità, per le lotte di questo mondo; ma non ci dovremmo mai sentire capoci di chiedere che nnche la loro opera sia nel– lo stesso modo strumento alle lotte degU uomini, perchè anche l'opera d'arte è sicuramente contributo alla evoluzione umana, mn nella dimensione totale che consente anche alla contradizlonc, quella impossibile nel rapporto tra gli uomini, la sua ragione di essere, cosl come una fede totale può sorvolare sulle rogioni umane e storiche, per una ragione che di volta in volta si identifica con l'opera, con l'esistenza o non della poesia. L'opera d'nrte può si portare &nchc un contributo diretto alle più precisate divergenze umane. ma ciò va considerato come unn coincidenzn che può farsi più o meno frequente in dati momenti, nrn non può essere chiamata a condizione dell'opera. Siamo certi che, quanto più sarà chiara la distinzione, quanto più gli impegni che gll uomini consapevoli con– trnggono con la -storia del propri simili saranno scissi dall'obbligo di rrìprodur– rc tali impegni anche nella loro opera creativa, tanto pil) il contributo che gli scrittori potranno dare al trion[o del!& verità e della libertà sarà maggiore e chfaramcnte significau,,o. GUGLIELMO PETRONl LA FIERA LETTERARIA nel 1959 * l1IIPORTA1\ITE ~ LA FIERA LETTERARIA» SARA' SUBITO E GRATUI– TAMENTE SPEDITA A COLORO CHE VERSERANNO L'IMPORTO DI ABBONAJ\IENTO PER TUT'tO IL 1959 C01l 1 DIZI01lll DI ABBO.l',I.JIE,l'TO ABBONA.MENTO annuale ABBONAMENTO annuale con pagamento semestrale ABBONAMENTO annuale con pa.garuento trimestrale EST ERO - annuale L. 2.700 1.400 750 4.000 N. B. _ Gli abbonati che gradiscono il pagamento semestrale e trimestrale ASSUMONO L'IMPEGNO DI EFFETTUARE I PAGAMENTI ANTICIPATI E PER TUTTA L'ANNATA. Abbonamenti cumulativi annuali LA FIERA LETTERARIA e IL TEMPO per 6 numeri settimanali L. 9.930 per 7 numeri s<'ttimanali 11.180 11 JL RAGGUAGLIO LIBRARIO 3.510 , HUMA:\'ITAS 5.130 CHI PROCURERA' CINQUE ABBONA:'\IENTI AXNUI ricev~rà in omaggio « LA FIERA LETTERARIA • per un anno. I PRESIDI DELLE SCUOLE MEDIE E SUPERIORI che invieranno ci.nque abbonam<'nil fra gJi studenti e le classi dell'Istituto avranno gratuito il giornale per la Biblioteca scolastica. Si prega vivamente di effettuare i pagamenti sul c. c. postale n. 1/31-126 - Via di Porta Castello 13 - Roma. Parigi 1922: Ford Madox Ford, Jamcs Joyce, E 'l.ra Pound e John Qui.lnn IL LIBRO DI CUI SI PARLA * ,Utopia ef ntas diBigiaret * di FEllDli1 1 A1lrDO JìlHDIA Sono gli anni della malu- snndo in quello di un3 sua rit:ì a oHrirci la misura di attenta sensibilità per la uno scrittore come Libero vita sociale. si veda come il Bigìaretti. forse assai più mondo dei piccoli costrut– che non le Qpere giovanili. tori di una Roma borghese quelle alle quasi si rìtiene e semiproletaria. in un mo– che un uomo di lettere si do o nell'altro animi (mi iaffidi senza difese. nella si perdoni la parola che libera sl)Ont.aneità della pro- segue) il e contenuto,. dei prìa vocazione. E' difficile suoi romanzi e dei suoi rac– - occorre dirlo - scopri- conti. contenuto sul quale re un Bigia retti e csordien- ra leva un suo populismo te•· un Bigiaretti ancora in certo senso rè/oulé e inesperto. pressoché non tac- non senza ragione; si veda cato dalla letteratura: a par- altrcsi come certe costanti te un certo suo autodidat- psicologiche ed erotiche si tismo - forse assai più leghino nella sua narrativa ----------~------------------------------ ostentato dallo scrittore me- con i fatti sociali talora in desimo, quasi con una ccrUI ironica civetteria - e a parte anche un suo candore non saprei dire sino a che punto del tutto autentico, A i\IERANO LA i\IOSTRA DELLE EDIZIONI POU 'DIANE * "A LUME SPENTO,, DIEZRA POUND o meglio autentico per quanto potesse comportare un'esperJenza letteraria già scaltrila e scnltrita assai più per innata vocazione che per artificiale maturazione, a parte tutto questo, si può ben dire che - almeno n nel cinquantenario del p mo * I • b po.rtire da Esterrna. 11 bre– ve romanzo apparso, !Se non I ro vado errato, nelle edizioni d1 Lettere d'oggt curnte dal G1ambatt1sta V1car1 nel 1942, cedente, e anche dalle prc- \ cedenti ppes1e, la f1s1onomrn ., d1 B1g1arett1 scrittore, non ~ e da qunlche racconto pre-1 ostante il lungo e sicuro • Molte cose hanno i11vn110 tentato di piegare il cuore del poeta. Altri rwmerosi cammino successivo, "" già , canti da lui s"atte,ulo110 per << l'ncceso lume>) del suo e del nostro purgatono ~! 0 ;~;Lo e per tutto quello.. * di ELIO FILIPPO ACCROCCA. fl cammino successivo hn una sua importanza nel sen– so d1 un contdnuo appro– (ondimento non soltanto di quelli che sono i suoi te:– Libero lll(iaretti Per il Brunncnburg, il roccioso e grigio castello me1,anesc a picco sulle morene ove oggi abita Il poeta, si lascia la città del Passirio e si sale a 'I'i.rolo. Val d'Adige, raccolta nel suoi colorì che encora rendono luminosa la trnsparenlc figura di Anna Sticklcr, si Eua Pound. o;,ri adagia ai piedi dell'antico to!"rione di Teodosio e del conte ì\Iainardo. Il viottolo per Castel Fontana appare travagliato e impervio come la vita di Pound, del poeta. il più lontano dalle cose facili, il più lontano dalla dcci le realtà. Pound lo percorre raramente, volto com'è al rior– dinamento dei propri scritti e deciso a raggiungere 11 centesimo canto della sua 09~ra poetica. Anzichè scen– dere in città, egli preferisce scopriTe i fianchi dei colli attraversati dalla passeggiata Tappeiner: nel suo ritiro il raccoglimento è prezioso, perfett o, fam iliare· Qui ho trovato Ezra Pound. iorn3.lo in Italia da alcuni mesi dopo la cruda esper ienza pisano-atr.eri– cana; sereno nella sua attività, accogliente, profondo e musicale nel tono dì voce, sorridente nel ricordo. Un uomo la cui Immagine abbiamo imparato a conoscere dal rllraltl e dalle edizioni o 1.radu.zioni che, numerose, I suol (!miei son venuti approntando In questi 'anni: e sono le sue edizioni che oggi ca.m.mtnano trasportando la voce, lo sguardo, la figura, !'..:mimo di questo poeta americano ultrasettantenne, amico e scopritore di !a– masi scrittori, sperimentatore e rianimatore di civiltà letterarie che appartengono al millenni, ,alla ricerca sempre di nuove lin!e, di nuovi di;jJoghl, di nuove conquiste culturali. Le edizioni poundianc si son date convegno nello città do\le più facili sono il ,raccoglimento e la ELIO F. ACCROCCA (Continua a pag, 2) mi, ma anche di una scorta un.. 'inestricabile interdipen– di se stesso sempre più co- dcnzn. roggiosa e attuale. Bigin- Senza togliere nulla alla retti è uno scrittore mono- sua vocazione di narratore. corde, portato c!oè allo svi- tutti questi clementi concor– hrppo di una su~ linea e che rono a far si che in ogni è anche una linea int.erio- romanzo e in ogni racconto re. sulla quale hanno non di Bigiaretti sia sempre às– piccola incidenza i fatti au- sai diCficile distinguere sino Lobiograflci: per restare nel a che punto la narrnzionc campo di quella che è la non si addentri nella con– ideale geografia della sua fessione e sino a che punto, narrativa, si veda come si FERDINANDO VlRDIA sviluppa in lui un certo rupporto Roma-Mat'chc; pas- (Continua. a. pag. 4) Bravura di Graham Greene * Se dopo « The Potting Sh~d » e nonostante i meriti del dramma avessimo avuto hisogno· di una prova del grande ingegno dello scrittore inglese e della sua vocazione di narratore, « Our ~I an in Havana 1. l'ha data in pieno * di Gl.4C01'10 Ai~T01lJlll'I

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