la Fiera Letteraria - XIII - n. 35-36 - 7 sett. 1958

LA FIERA' .LETTERAR Anno XIII . N. 3:5-36 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTl E DELLE SCIENZE Domenica 7 settembre 1958 SI PUBBLICALA DOMENICA Direttore VINCENZOCARDARELLI QUESTO NUMERO I.;. 60 DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE: Roma - Via di Porta Castello. 13. Telefoni: Redaz.ione 655.487 - Amministrazione 655.158 - PUBBLICITA': Amministrazione: et LA FIERA LETI'ERARIA o - Via di Porta Castello, 13 - Roma - TARIFFA: L. 150 al millimetro - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 • Semestre L. 1.400 • Trimestre L. 750. Estero: Annuo L. 4.000 _ Copla arretrat.a L. 100 • Spedizione fn conto corrente oost.ale (Gruppo 11) - Contocorrente oostale n. 1/31428 Il problema del libraio è questo: far del libro una foglia di gelso che invoglia il filuget:o lettore e lo trasforma in farfalla * di CAB.LO BETOCCBI Un editore. mo che si potrebbe chiamare. per rara tradizione paterna anche libraio, e per averne it gusto nel sang,ue, un bibliofilo raffi.natissimo. un rrentorc proprio di libretti cari alle Muse. il mio Vanni Scheiwiller. giorni sono a Firenze mi disse: - Lo sa? Maria Pia ha portato la Piccola Libreria ria Bordighera a San Remo. Eh. se lo sapevo. e se 'ne n'ero cruccìato! E dal mio alloggettto di Bordi• l!hera. che quest'anno mi sembra tanto mal pagato proprio per questo. perchè mi manca la consolazione. il diletto, il r:fugio (nell'ore senza capo né coda rlel mare), dell'amata libreria a due passi da casa. ieri me ne son venuto a San Remo a vederla inau– gurare. E' più grande e pili bella di quella di Bor– dighera, dalla quale sono passati tutti i letterati e 4 patiti di lettere che han visto questa Riviera. e non solo italiani: nonchè tutti i giudici. i premiati e anche i non premiati del Premio G:inque Bettole. che quest'anno è a seccar sulle stuoie. per dare il passo. alle manifestazioni rimaste. ai mezzi divi della can– tone e del cine: Bordighera virando. mi pare. lungi dalla letteratura. Ma erano passati di qui, gU altri anni. con Carlo Bo che vi (a sempre delle rapide apparii.ioni pres– iiOChè casalinghe. Vigorelli. Tecchi. Natta. Navarro, Seborga. Laurano. Frattini. Berto. Calvino, Aceracea. Barile. Biagia Marniti, Nogara. Curci. Vené. e non so quanl'altri. coi quali mi scuso: che facevan capo. Lutti. da Maria Pia. Nel cui nome s'intende lei. la ~ua libreria. e quel suo modo di condurla e d'in– tenderla. e di lasciar che vi lievitino i più impensati incontri e scoperte !ra uomo e uomo. fra uomini e libri. tra libri e spirito. che ne ha !atto un porto franco dell'amicizia spiritua)e nel nome dei libri. 1a cui fama è già volata lontano. Ora. non è che andando a San Remo la Piccola Libreria si sia pro– posta di meglio: seppure avrà. come visit.itori illu– ,:;tri. il vantaggio dei Lunedì Letterari Sanremesi guidali da Natta. Ma vorrei dire che. a parte quel tanto di gelosia che è rimasto a Bordighera per l'abbandono imprevisto. se Maria Pia. con la sua libreria è andata a San Remo. non c'è nulla di guasto. Perchè quello che conta. che ho già accennato. e che vorrei saper dire meglio. è ciò che è e che diventa. in mano a Maria Pia. la sua Libreria: e ~on SOio perchè. come dicono tutti. da Genova a Ventimiglia non c'è l'uguale. Fosse facile! Ma chi potrebbe mai dire perchè l'ombra pacifica dell'olivo di Bordi'ghera. la spiritualità resinosa e pungente dei pini, la carità olezzante dei fiori e la libertà del mare ,che tocea le sponde di Provenza. e il senso colto grave e mùsica'le delle regioni del nord sem• brano darsi convegno nella Piccola Libreria? Forse C'iò avviene perchè Maria Pia ha nutrito la sua cultura e inventato la sua libreria sul bel poggio St!n"no dov"ha la sua casa? Vedete: c'è un paragone che vien naturale. e tanto più qui a San Remo. Calvino. nel :.uo ,, Barone Ram– pante ,1. ci ha dato non solo un libro ma anche un'immag'ine deliziosa di ciò che la fantasia può fare di un paese. sia pur già beJLissimo in sè. come quest'angolo di Riviera. E non mostrerebbe d'avere alcuna finezi.a chi non sentisse in quell'inveni.ione alcunché della ricchei.za d'affetti che certamente vi è per il luogo favolosamente rappresentato. e per la sua natura. Chissà che magia ha operato in Calvino per fargli vederr queste coste coperte di un bosco così f\tto da far si che il suo bel personaggio in tricorno possa percorrerle tutte. e aVet'ci le sue av• ven~~~:.~:~,e~~~~~ eli~nral:i~go.drn~~r;:ai ~f~ca:\l~~~~ae qualcosa di simile; c'è un fondo finissimamente ligure. e un'atmosfera finissimamente inventata. che tocca e non tocca terra; che sta. vorrei dire. a mezz'aria. tra il verde vivo e \'eemente. e il salso che qui si respira.· Maria Pia. la nostra libraia che ora togliamo ad esempio. è una donna. ed ha un gran cuore: è natu– rale perciò che abbia intuito la sua libreria. in questa terro saggia e frond0sa. come una specie di nido: ma che <specie di nido. insieme fermo e volante. sicuro e aperto a tutti i venti! Tanto che sembra ratto apposta per 1I cuculo. il quale uccello. come si sa. non ha altro nido che di fortuna. e fa nascere la sua prole dalla cova altrui. E un po' della razza del cuculo rnn molti di quelli che vanno da lei. e che lei predilige. i quali sentono subito che la ,·oca– zione della Piccola Libreria è la cova dell'uova del lettore. foss'anche il piU strampalato: gente cioè. di ogni colore e pensiero. che ogni altro libraio abban– donerebbe per disperato. e che invece da lei rie~ce a sentire. eccome lo ~ente! che il libro ha una vali– dita spirituale d'eccezione. e cosi falla. rosi poco prefabbricata. che c'è sempre il libro che nasce con te. nato per te. Punto. questo. c~pitalissimo. E non dico che non cf siano llbral che anche l'intendono. Ma birngna veder come. Intendono i più. i tuoi pusti. direi. superficialmente. E se sei bestia. ti la~ciano tale e quale. Vendono. n.ituralmente. lusingandoti dove fei più vislorn. e debole: ma io mi auguro che anche Maria Pia. tanto dlveri-a. venda. Eh! la maliziosa ha paura che io confetsi. qui. quanti libri eccellenti. invece di vendermeli. me li presta. Sa. l.t c:ira Maria Pia. che lo sono di sc~rso borsa. E di quanti lo sa! Bene. lo non voglio f;irla arrossire. anche ~e è vero t·he il flore delle> •uc virtù è la caritii.. M3 C'hi invento senza la carilà. C"he e allegra. e senza requie come l'acqua dei ruscelli? V< glio dire per altro che. come libraia. il meglio l'unico di Maria Pia è che la Piccola Librr>ri,,1 rieq•p a farti le/lgerr> il libro rhc è watto per te. qu:rndo tu nemmeno te lo pens:avl: perrhè. nella bestiél chP sei. c'è qualco~a di meglio che li. in quella c-ugget-tione libraria mariapiesca. si va adngio scoprendo. Se sei un cuculo. e vi sei an· dato deponendo. distrrtto. le uova dei tuoi maldestri desideri. vedrai! non diro. nnsccrà. magari. anche qualche cuculo: mn non mancheranno. nel!a covata. cuculetti più umani. e capaci di far- nido d.i tè. magari con voce d'us:enuoli. Che nascono li dPniro infatti. tra gente <>cmol 1 cissima. straordi11ari. incre– dibili e finissimi interessi di cultura: nasc<mo persino i poeti. Avete vi<>to con quanta cur:i. chi ~•indu~tri.i di bachi da seta. li alleva. li protegge. li ripone sulle stuoie e gli fa man~iare la fo~lia del gel"'o. per overne il prezioso prodotto? Per Maria Piu. ( he non deve far seta e pensa a tutt'altro. la libreria C come un verdis~lmo gelso. e Il lettore un IHugello che per le sue cure dovrà metter le ali e diventore far– falla. Perchè insomma. per lui e per noi. è un libr;:iio CARLO BETOCCIJI (Continua a pag. 2) di Enrico Pea * di GIOVAl\'l\'I CAl,ENDOI.,I Cornplessità di I~awrence • narrativa Durrell Lawrance Durrell "Rouge etNoir~, diLandol * ,li GIAC0/110 DEBENEDETTI

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