la Fiera Letteraria - XIII - n. 23 - 8 giugno 1958

LA FIERA LETTERAR Anno XIII - f\. 23 SETTJIIIANA L DELLE LETTERE DELL ARTJ E DELLE SCIENZE Domenica 8 giugno 1958 SI PUBBLICA LA DO:\IENICA Direttore VINCE ZO CARDARELLI QUESTO UMERO L. 60 OIREZlO E, A.i\IMINISTRAZIONE: Roma - Via di Porta Castello, 13 _ Telefoni: Redazione 555.487 • Amministrazione 555.158 - PUBBLICITA': Ammin1slraz1one: « LA FIERA LETTERARIA » - Via di Porta Castello. 13 - Roma - TA.RlFFA: L. 150 al millimetro • ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 . Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 750 _ Estero: Annuo L. 4.000 • Copia arretrata L. 100 • Spedizione in conto ·corrente postale (Gruppo 11) • Conto corrente postale n. 1/31426 CRO ACllE DEL l'LACEKE * Soggezione e viltà <li .ILl<O.n,o G~ITTQ Dalla soggezione che hanno i t1mid1 e i puri di cuore. I ... forti ... i ., duri ... alla f1ne ne sono urtati e. pur non impediti a valersene. esitano o _ p-erslno vi rinunciano. i::maniosi di trarsi dall'1mpacclo m cui sempre \·iene a metterli l"indifcsa virtù dei buoni. Ironia è che l'inno– cente. so~~ezionato sino agli occhi. e-on questi stessi occhi mo!>tri di dovere soltanto a sé e alla propria invio– labilità il pudore da cui è prcs~- L'allr?,. che alla sua presenza potrebbe arrogare mento dominio e autorità è un pUro pretesto. Un uom~ d'ammo iran_de e _di vero cuore. nel ricevere la soggezione dei più .'!I0vant e am• mirati. Ct'rca di ripagarla subito con la fedeltà all'im– magine che mostrano avere di lui: cosi fimzialc pudore inibito si scio~lie in un pudore più amoroso e si fa sale di una confidenza che mai trasmoda Ma la soggezione. questa fedeltà che ha l'uomo libero di appartenersi e di amarsi. può essere ed è l'abito più comune della \'iltà. )folti che mostrano d 0 a\·er sog– gezione tentano solo con l'impaccio umiliato di darsi un contegno. disposti a cedere e a trascolorare al primo aecenno d'affabilità. Sono le cosiddette "'gatte morte-. Di se stessi non hanno mai soggezione. non si guardano. non si rappresentano. Cre<iono che sia tutto un modo di guadajl'.nar punti alla propria ambizione con la mo– destia. Più vili del vili. Vera soggezione è l'ironia. l 0 ine– brlante e occulto riso che corre nel corpo dei bambini quando muovono il primo passo e che gli uomini fedeli alla vita sempre ritrovano ove tentino di staccare da sé una parola o un gesto che 11 appalesi. E' ine,·itabile c-he i .. forti .. e i .. duri .. se ne sentano colpili in !ac– cia. come da una .sferza. Il., LIBltO DI CUI SI PA.RLA. .. grande Olga * di FERDl.\".-l.l"DO fllllDl.-l Giuseppe Vl"iani: La banda di paese, 1953. Se devo pur sdebitarmi con un episodio. vi dirò che per tanti anni ho avuto sos::iezionc d'un mio zio scul– tore. Lo ammiravo, lo comprendevo. avrei voluto sen– tirmi in libertà con lui e non uno dei soliti parenti che purtroppo ci troviamo ad avere Intorno ~enza volerlo. se non provando che nessun dovere mi spingeva al suo studio. ma soltanto il bisoli(no di essergli amico? E· una prova che la S~itezìone. nei buoni. è sempre un modo d1 tener fede alla propria. i;"~1agine sino all'ult1mo Quella di Ugo Facco Dc cipalista. il clima di una ci- l'arbitra pietosa e .avara a LJgarda è tutt'altro c-he una viltà cittadina che ha pro- un tempo, come essa è stata vocazione tardiva alla lette• dotto frà Paolo Sarpi, Ga- ed è la regolatrice di un as– ratura anche se 11 suo no- sparo Gozzi, Casanova, Car- ,;iduo, mercato di derrate. di me è uscito da una ~erebi~ lo Goldoni, dove la realtà è carne femminlle, che si na– pill ristretta di lettor1 e dt spesso pretesto per l'ironia scende sotto l'apparenza, tut– estimatori quando lo scritto- e dove la moralità spesso tavia sempre sospetta., di re aveva già superato i cin- i::ottìndcnte una vena di li- una onorabilità borghese o quant'anni con un libro di bertinismo. Sono queste le semiborghese. l'apparenza di narrativa Marciano Allegrt componenti da cui nasce la una pensione ammo do e di che nel 1952 meritò il se- vocazione letteraria di Facco un dignitoso a.teh.er di sarta.. condo premio 11Venezia1, e De Lagarda: un suo modo di Naturalmente un c o~ va– successivamente si impo:;e guardare la società con oc- rio e ricco contrappunto di ancora di più all'attenzione chio sensibile alla minima caratteri e di umori mentre dei critici e dei lettori con \'3riazione di luce e di co- attorno incombe la rarefat– un altro volume, Le figlie in- !ore. una delimitazione ta atmosfera di quei mesi ter– quie,e che \·ide la luce lo quanto mai esatta di ogni ribili. la fredda crudeltà dei scorso anno presso Bomp;anl personaggio nel loro mondo, tedeschi lo scatenarsi dello e di cui ci siamo occupati anche per quanto riguarda i ultimo sanguinario fascismo. su queste colonne. Studioso, rapporti che intercorrono tra non potrebbe trovare alcuna come avverte la scheda edi- loro, un distacco dello scrit- possibile soluzione senza il toriale che accompagna il tore qU3nto mai netto e ri- solvente di una ironia taivol~ suo nuovo romanzo La gran- goroso, così che la stessa de- ta condotta sino alla crudel– de Olga apparso in questi cantazione della Colta mate- tà, il s0lvente che circola co– giorno nei « coralli 1, di Ei- ria di esperienze e di ricor- me una linfa vitale in tut– naudi. di problemi storiogra- di che ne è il substrato ri- ta la narrativa di Facco De fici ed economici, ex diret• vela chiaramente la consa- Lagarda e che assicura al suo tore di banca, antifascista e pevolezz.a dello scrittore. modo di raccontare un alto uomo della Resistenza. e poe- uno spirito critico quanto grado di concentrazione. at– ta prima che narratore (sem- mai acuto il che non esclu- t~averso il quale lo scrittore pre la stessa scheda ci ren- de anzi accentua nelle sue c1 offre il dramma di una de edotti che un suo primo pagine una passione, da una epoca. Egli vi penetra con un volume di versi è apparso carica morale, da una per- bisturi a!!ilatissirno, con una nel 1919). egli appartiene a suasione P-Otemica. Facco De spietata chiarezza. Si veda, una categoria di scrittori non Lagarda è uno dei pochi com~ nella storie dei tre re– esplicitamente professionale, scrittori veramente impe- elusi si incroci quella di ma propi;:io per questo as- g_nati che non lascino avver- Giuliana. la !iglia di Corti. ::,ai lontana da ogni dilet- t1re alcuna pesantezza nel amante di Saetti e di altri, tantismo, o almeno lontana loro impegno. alcun sugge- amara ragazza. quelle di altri a quel dilett.antismo che è rimento dall'esterno. bensi personag1,;i minori che appa– nella maggior parte dei casi una vita morale profonda e riscono e spariscono, Ste~ o pura e talvolta eccellen- autonoma. che talvolta rag- n.1pote di Olga, un'aspra ani– te divagazione e dilettazio- giunge momenti di estrema male corrotta adolescente che ne letteraria e tal.altra pura tensione. i tre reclusi con reciproco improvvisazione. La voca- La vicenda di questo suo disgu~to e odio. avvicinano e zione di scrittor:i _come Fac- romanzo si svolge a Venezia blan~cono, e come tutto si co D~ Lagai:da e invece_ u.na nella pensione piuttosto equi- l~gh1 a quanto accade al– vooaztone diretta cbe s1 rn- voca di una donna matura la 1 esterno, alla guerra, alle serisce su una esperienza di rrande Olga, dove hanno iro- stragi, alla Resistenza. ELIOT E Di\NTE E' strano come gli uomini voli(liano sentirsi • auto– rizzah .. a godere dei propri pri\·ilegi. sia pure questi soltanto \'erbali e onor!Hci. Titoli. medajZ!i'C'.brevetti. 1·umile e ambizioso aspirante li vuole dall'alto. autt"n• tlci. sacri. Eppure. pensale-ci. per esser ca\·aliere basta farsi chiamare cavaliere. dirlo senza parere al parruc– chiere. al barista. alla portinaia. anche a1di amici. E che? Consulteranno per caso la .. Gazzetta--? Persino per c3ser .. dottore ... senza dire in che cosa per non incorrer nella lejl'.ge. basta lasciarsi chiamare dottore senza rea• gire. E' una gamma lunga di cortesie e di riti propizi: i bar. i parrucchieri. in genere i sottoposli o i cosiddetti .. inferiori .. son di manica lariza... Tanto,. essi pensano ..dottore in più dottore in meno. cavaliere in più cav:i.– liere in meno ... Qui da noi non s·usa tanto il signor X * di .\'IJ1\ 1 ZIO Ct>Sst,· l 0 Eliot .vide, S. Tommaso Becket nella sua intransigen– za a non voler conciliare l'uf– ficio di Cancelliere d'Enrico II. con quello di Vescovo della Chiesa romana: •Se Becket - dice il Secondo CavaUere, su– bito dopo l'assassinio del • ri– bel~e. Arcivescovo - avesse aderite al programma del Re, avremmo potuto vantare uno Srato pressochi idealt': !"unio– ne del ministero spirituale e temporale sotto un pooerno centrale_ E eh<' cosa accadde? Appe.1-.r, Becket. su designazio– ne del Re. fu fatto Arcivesco• vo. rassegnò la carica di Can– celliere ... aflermò immediata– mente che c'era un ordine più alto di quello che il nostro Re. e lui stesso come ministro del Re. avevano t('ntato per molta anni di istituire; C' che - Dio sa poi come - i due ordini erano incompaublii,.,; l"elimi– nazione di Becket ha portato a ghillerra, ant=he se egli mostri di aborrirlo: che serebbe que– sta .•Chiesa nazionale» che deve riconoscersi « parte del tutto... ..,parte della Chiesa universale»? C'è in Eliot la stessa nebulosità dei congressi sollecitat; In questi ultimi anni dai cristiani di tutte le con– fossioni. pl'r ritrovere in un incontro occasionale un punto che Tisolv11 in nome di Cristo la crisi della 1,ocletà contem– pora:-iea e della pace: la con– ·ferenza mondiale di Lund in S\'czia (1952) per l'unione del– le Chies~ cristiane. cui parte– cipa\'eno prelati di ben 40 Paesi. falli\'a miseramente La formula della Conferenza· .,L 0 uni1à in Cristo distrug2erà la di3unionc fra noi ... restava e resta lettera morta. qu,:mdo l'idea di Cristo la si sbricioli in mille contraffazioni disgre– ga1rici degli animi Così il Convt"gno laico di Firenze. alla ,. Chie!'lanaziouale .. Ingle– se. c'è soltento l'orgoglio bri– tan:-iico della stirpl' {In eh<" misura sia falsa l'accusa di ,. razzismo .. contro l'Eliot. non è dato ponderare): orgoglio politico-religioso. che sì con– dens.1. in alcuni versi dei Cori de ,. La Rocca» (1934).,-ove l:i poesie invero, ha scarso peso: \..Dopo che i vostri padri eb– bero stabìlil(I i1 luogo di Dio.. / comu1..:tt1.tOJ10l\•i.pani.ion~ imperlale accompagnata dal– lo sviluppo indu~trlalC', espor– tando ferro. carbon<". cotona– ti e lumi Intellettuali ed ogni cosa. compres( eccellen– li i e voril' versioni della pa– rola di Dio fa ra;:::a britan– nica certa d'uno missione la c-ompì ... ). (da .. Poesie» trad B<'rti. 3 ed.. Guarda. s d.). No:i è che il razzismo ger– manico dello Hauer. òo lui stesso citato: ,. Noi crediamo che Dio abbia imposto un grande compito alla nostra na– zione e eh<' perciò egli si sia specialmente rivelato. <'segui– terà a ri\·elar!!i. n('lla ~tO• ria della nnzionc t<"d<.'sca (.,Idea ... p. 91). Tard h•a sotto<:pecie. il Nlzzi– smo anglo-germanl.co. d("ila coscienza latin a di popolo ..eletto ... che ebb<" in Dante. celebratore dell'idf'a imprria- o il signor Z. pare brurro come dicono a Napoli...... Da noi si fanno chiamare prof('ssori gli insegnanti delle più svariar-e materie. ~li orchestrali che suonano i più umir strum('nti ncll(' orchc>stre più oscure. i chiro– manli. i J!rafo!Ol(! e. da un po'. a quanto Sl'lllbra, anche i calciatori di grido ... Perch~ meravigliarsene" .. Professore ... sia detto per la prl'Cision'C'.non è un tilolo accademico Le lauree. infatti. addottorano i! lau• realo che d1,·ent;, ...dottore"· ancor prima di professare la sua professione ... Professore ... nell'uso corrente si di- ce a chi eccelle nel proprio mestiere. nella propria arte. nelle proprie tro\·ate, o addirittura nei propri trucchi. tanto che potrebbe inses::narli. se \'Olessc. Si potrebbe forse dire più propriamente ..,maestro"· come si usava una \'Olta ma queste- nobilr titolo ancora concesso a qualche pittore o a qualche architetto e insieme - cm> piacere ne abbiam<' - ai macchinisti ferrO\•iari e ai capi d'arte. è stata proprio la scuola a S\'alutarlo con la sua messe di titoli pregiudiziali e non meritai' In bot· tetta. negli i::tudi. nella vita insomma. Di pari passo con que!'ito legalismo - era inevitabile - sorgono liti. con– tc>stazioni. accuse. Ma. domandiamo. n conoscere le \'ie non sempre chiare C'diritte dc.-1pubblico riconoscimento. non ci !'arebbc motivo surflciente per •non desiderarlo" Credo che siamo e potremmo esser tutti .. professori" e "'cavalieri .., distinti cioè col titolo che r<.'nde onore alle botie~hc di chi lo pronuncia. L'importante sem– mai è che sia onorato. \"Importante è cile sia sal\'ato dall'oblio n<.'l ricordo di quanti e-i conobbero. il nostro oscuro nome che sì fu dato alla culla e che avremo vita assai più ricca di quel- ,·.ato rifugio tre clandestini _No~ c'è pietà per gli uo– la che può essere una csclu- un professore di università m101. in questa ~torta di 1·ac– sh·.o mest~ere. letterario, e israelita, Corti. un giovane co d1 Lagarda'! In apparen– puo altrest r~mane:e laten- sindacalista, Saetti, cospira- z~ no: la ste5:50 reclusione te pe~ lun~h1 anni per ri: tore e perseguitato dal fa- sia_ nel "'.ecch10 Corti che velarsi .ap~1~no nel corso d1 scisma, più volte condanna- nei due giovani sembra all– una mat':1r1ta vers~ !a ~ua: to dal tribunale speciale. il mentare un. antico cinismo. le con!lu1scono tutti 1 fth d1 giovane capitano Bandini un una sorta di acre animalità. quella esperienza di \"ita che ufficiale di carriera. eh; si complicata dalle successive spesso si immedesima _anche e liberato della divisa per stratificazioni dell'i1:ltelligen– con una esperienza d1 cui· non cadere in mano ai te- z~. _della cultura. di una ci– tura. cieschi O per non giur.are di v_ilta ~he malgrado tutto re- I racconti e i rom.anzi di nuovo fedeltà al fascismo. ~1ste m ognuno di loro. ma Facco De Laa:arda si connet- Tutto accade infatti tra la 1 ~. certo senso rende ancor tono strettamente con le va- invasione tedesco-nazista del piu perversa l'apparenza rie attività di cui si diceva. 1943 e la Liberazione: è una delle lo:o a2:ioni. Il nodo con i suoi studi. con la ste:s- cronaca di [atti minimi, un d:ra~mallco dt tutta la sto– sa passione politica. con I.a incrociarsi di tre storie di- na e quando nella casa di stessa presenza in società. verse che gli avvenimenti Olg.a cerca rifugio un suo con gli stessi suoi Incontri. (anno confluire nella stessa e vecchio conoscente, mawo– E direi che nella sua voca- di cui Olga con una capa ci- re della milizia fascista e zione di scrittore si rispec- tà tutta femminile _ m:'. I.di segna!ato rastrellatore e chia altresì una civiltà ve- una femminilità arcaica ed a~zzi~o, che ha all'improy. neziana particol.arissirn;1 e elementare, quasi un residuo viso disertato. Chiuso anche NUNZIO COSSU (continu""aa pag. 2) per sempre s~ritlo S\lllà Mmb:i. ALFONSO GATTO nello stesso tempo cosmo- di antichi matriarcati _ è FERDINA~-»O YIBDlA ____________________ __. polita, avventurosa e muni• divenuta 01mai, dall'esterno. {continu'"i"""a paf. 6) COSA Piero JVarcli FA O GLI SCRITTORI ITALIAN[ e tutte le poesie di D. -H. Lawrence Un giudizio del poeta SLephen Spender - Il confronto tli G I 1\T O 1\T-O G A BA VENEZIA, maggio ero più tanto giovanetto; ma, Incominciai a conoscere I chiuso e sprovveduto, tace· Lawrence poeta in terra fo- vo ancora dentro di me il gazzariana. tifo per Fogazzaro. Un tifo Era un mite inverno di die- molto sentimentale. Infausto ci anni fa. Mi trova\·o per noviziato! E. naturalmente. qualche giorno di vacanza a quando. alcune ore dopo il Tonezza. ossia Vena di Fonte mio arrivo, seppi che nella con Thomas Stearos Eliot n recente conferimento del– la laurea •ad honorem, dal– l'Università di Roma a 'I'. S Eliot. ripropone alla nostra attenzione 11 problema de1 rapporti fra il poeta e scrit– tore anglo-americano e la sua iniziazione e formazione arti– stica e culturale alla luce del nostro stilnovismo ma parti– colarmente sotto gl"influssi dello complessa anima di Dan– te. L1m1teremo comunque la indagine a un aspetto parti– colare della questione, poiché:. fra tanto interesse suscitato dal rapporti Eliot-Alighieri, non mi pare che la critica abbia scavato sul motivo che anche In politica e religione riallaccia dJrettamc.ntie il poe– ta inglese a Dante. Codesta lacuna è dovuta. non tanto all'importanza del dantismo poetico deU-Ehot (qualcuno ha recentemente sentenziato che ..Dante gl'insegnò la natura esatta, nuda e visiva delle imm;,t:mi ,.). quanto al ma– scheramento (non sempre a– bile. del resto), nel suo pen– siero poht1co. degl"t.nflu&Si danteschi e alla sua confes– sione di .dover, egli molto al Dawson, al Mlddleton Mur– ry, al Dcmant. al Mantam e ad altri. Eppure, nella stessa cconver sione. a1J·anglocattol1- ces.mo delrEliot. non dev·es– <:ere del tutto estraneo un suo ambizioso adeguamento ana– logico alla crisi religiosa e morale dell'Alighieri. Egli medesimo ama dich1arars1 •Cattolico, e •Cattolico come Dante,, prima che come Chau– cer: giro in certo senso vi– zioso, ché Chauser stesso cin– qu~ s ,coli prima rii lui con– sacrava la lingua inglese alla poesia con •La casa della f'ama,. nata. s1 sa, sotto il se– gno della .commedia,. C'è da chleder!il fmo a che punto Sia giustificabile il suo atteggia– mento, e circa il tacito avo– care a sé il diritto di rappre– sentare nella sua crisi mo– rale 11 '900. così come Dante il medioevo. e circa il presun– to suo .cattolicesimo•. Inten– diamo. che molto non dipenda dal generale smarrimento del secolo. pluttosto che da un suo naturale processo acquls:t1vo di \•alori; e che l'appellativo di •Cattolica, alla sua conver– sione non sia dovuta. più che ad altro, alla storica ,,anità dei seguaci della Riforma di Thomas Stearns Eliot Alta in Piccolo mondo moder- stessa casa alloggiava Nardi """'" no, sulle montagne del Vicen- con la moglie. la sorridente "'t'. ec~ezionali, co_me il luogo, la ILawrence). L'inizio della sua pnmave:·a cosi aggre~iva, .la attività saggistica risale al ~~tura m precoce risveglio. 1924 con un libro sulla Sca.– ~ incontro. ste~. con Nardi e pigliatura (Da Giuseppe Ro- 11_ be~efìc10 sp1nt~ale ~i qu!i1:•3n.i e Carlo Dossi) net quale g1orn1 che non d_1men_tichero. e evidente. pur nell'impegno ·potessero aver milu1to con critico, la tendenza alla evo– non poca suggestione sul mio caz1one di figure e situazioni· giud~zi?. Più tardi. ca?itan- per naturale che si cercass~ d?m1 d1 le~gere a casa d1.Nar- ~ tr~vasse in un genere che dt o p~b_bhcat~ dalla •Fiera> tn se conciliasse propensioni i altre_ hrtch~ dt Lawrence. mi d,artista ed esigenze di stu– anda1 convm~endo ~he il so- dioso e ch·egli sfociasse in spetto era . mgu~stifl~ato e. quella forma narrativo-scien– passando gh anm, m1 trovai tifica - la deflnizion e anch'i.o nel gruppo di coloro ch'è la biografia docim:t!~ che s1 lamenta.vano del fatt~ Le propensioni d'artista si che Mondadon andasse cosi facevano più scoperte n I lento nell'attuare il piano edi- secondo libro del 1 g 26e tu~ toriale dcll'oper~ om~ia e so- vecentismo ( Abbozzi e Cart°o– prattuU? no~ s1 decidesse a ni). con le sue aperture auto– fnr _uscire 11 volume delle biografiche e di paesaggio, poesie. ·- _ specie nel capitolo che ba un veder •Protestanti•. non se une giusta subord!naz!onl' stessi. ma I fedeli a Roma. del:e pretese della Ch.esa al loro essendo 1 •Veri, Cedel 1 benessere dello Stato .. (Op. del Cristo, Il .cattolicesimo, cii.. trad C. V Lodov;ci. k - dell'Eliot sarà, SJ, meno !on- ma. Edd. Universitarie. 19-10, tano di altre sètle da Roma: p. 85). E allo stesso Tommaso ma l"On e .romano,. aveva fatto d~re: .. Io ero il Re. Codesta ambiguità si nflet- il suo braccio. il suo miglior tl' sul pens•ero pohticp del- giudizio. ma quello .che m l'Elio.I. m -Idea di una socie• altro tempo era el<!'vars1 I non tà cristiana. (Milano, Ediz Jare~be ora eh~ vilr d!.3: ce.sa 1, C0munila. 19'18, trad. Lmder- [(p. 26); me,ntre. in bocca al Foà) Egli non è un profe~io- Tenta:ore di Becket poneva nista della politica. e bene p;i.role come queste: .. I Re 1'Ancesch1 ha visto m questa non riconoscon.:> altro potc>re .Idea, .il prevalere di un dal loro: ChlC!':l <' popolo interess(' religioso-sociale su hanno giusta c-ausa contro il quello estetico , ,estrema f1- trono~ (p 30) gura• .di un sogno metafis1: Con .. Idea., il problema nel co, G1uoco pericoloso. dt cui suo duplice aspetto lo lnte- J'EI1ot poeta ha consapevolez• , ress~ .esplic_:tamt'n)e_. !('gato za: .La pratica della poes'a com è il desuno politico_di un non dà nece~.iriamente la popolo alla sua (l'd<.' religiosa: saggezza né aumen)a il nu- ,p:eo.ccupandosi di ., una siste– mero delle cogniziom, (•Idea, j maz,one di valori e di un p. 12). Egli si occupa di po- orientamento del pe~s!ero. r.e– htica. cosi come altri oggi al ligioso cht' devono mfall)~il– par di lui: per un .contributo m<.'nt~con?urre_ ad una cr1t1ca individuale a un dibattito che dei s1stem1 politici cd eeono– dovrà impegnare molte per- miei •• (p. 9>. Quel che non nne ancora per molto tem- conv:n~e ~ "'-.id.<.' a.dl cod<.'· p.:> ., fpp 7-8) E noi pen~i:,nio !fa ..soc1e1a cr1suana ..; ,-idea.. 8 certi suoi errori di valuta: 1:-itcsaquale sforzo di pen_etra– zione storica. alla luce d1 zionc dei ,. ··fini" ai quali una codesto ,.dilettanlismo "· Co- socielà c:istiano deve tendere munque. il problema. c::oprat- per meritare questo ."?me 1, tut o nei rapporti fra Chiesa e (p. 12). Se nella dcfm1zlonc Stato. l'aveva sollecitato qual~ questa «idea .. è prodotto di che anno prima che concre_tiz- Coleridge. è d~ ntesca ~l'I con– zasse }'.Idea,: }'.Assassmio cepimento. u111 versalis :1co.che nella Cattedrale• 0935) è il poi purtroppo s'ina ridisce nel primo segno .dantesco, onde nazionalismo della Chiesa d 0 ln- promosso in quello stesso an- tino, a mille metri. Febbraio e cordialissima signora Rosa, • r no da La Pira per la civiltà si.ava per morire ma già una fui preso dall'orgasmo di co– c la pace cristiaite. cui n- precoce primavera blandiva nascere l'ospite di eccezione, ~pondevano una trentina di le brezze asciutte del nord lo scrittore che • stampava Paesi europei e non europei e. e sotto uri cielo di trasparen- da Mondadori », che e sapeva r:r.i~~~· :~o~i~t:~\~~\re 11 f:,~ ze cristalline gli abeti pare- tutto su Fogazzaro» ... Avven– pedi.scono di colmare la frat. vanò urgere con gli umori ne in questo modo che - in– tura fra quanti si dicono se- nuovi nell'antica scorza e le vece - scoprii D. H. Lawren– JtUaci di Cristo. La Chiesa di loro braccia farsi protese dal ce (e mèomincia a liberarmi Rome ha energicamente au- nuovo verde lucido e bril- dell'infatuazione rogazzaria– splcato la grande r:concilia- lante, reso pili vivo dal con- na). Lo ricordo ancor oggi con zion<.' ecumenica: il gesto di trasto con Il vecchio opaco una strana commozione. N,ar– ~~?u;f~:ia~18 qir~ac"r~ h~i1e::~ e smunto. Così sl rivestiva- di aveva da poco licenziata dri Cardinali In senso decisa- Òo l prati e i pascoli sulle la Vila Jel romanzie1·e in– mente ,.supernaz.ionr:ile.. con pendici dello Spitz, appariva- glcsc e lavorava alla traduzio– l"lmmlsslone di elementi inter- no sul verde i primi lont di ne delle poesie. Salivo nel continentali su vaste scala, bi3nco, giallo e lllla. r fiori. suo studiolo sotto tetto con rappresenta il più audace de- Il bruno della terra spaccata la ftnestr,a che guarda\'a tra ~~~;~o 8 1 r~~~\i~~!ftar: 01~ dalla :zappa era caldo e gras- gli sproni del Cengia e- del ,.,ltahco,. d('J Papato: domani so E veniva !"oro nella luce. Cimone alla pianura velata ~~\f~~~c Pontefice. per dire. ~~m~es~~~~ri~t~. ~~~a s~~r~~~ ~~i~:r,o~\ l~~~:~si i~nde~vf~~rr~: --,:.~ .. .... ... ~!:..t lfll, :i ••r:•.111> .. ~-.,....... L'Eliot rimane ev\•iticchiato guardare alla natura con un lont:rno, lontano, la labile a un ma~cherato conservatori- senso di scoperta c rivelazio- traccia della Laguna), e ascol– smo. Se ha subito il fascino del ne. Guardar da vicino alla tavo. Erano le liriche di Uc– pens!ero dantesco <oggi for:;c.- natura, e dentro. Animo e sen- celli, bestie e fiori. Mi chic- I non più u:opi s t1co come ha vo- si non potevano essere meglio devo perchè un poeta tanto l ·' ~r !~i~ :la P~~~!caac~~d!~f~~):.1! disposti all'involontario e in- singolare fosse cosi poco co- ) :"P""k conclu<:ionl essendo tutt'altro sospettato incontro con L3w- nosciuto in Italia (ma nem- ;. che dantesche. Il .. nazionali- rence poeta. meno abbastanza In patria) e ' smo .. dell'Alighieri C"rach:aro. Ma prima ml conviene dire H narratore anche ma1 noto '" ";)~ né poteva essere altrimenti: dell'incontro con Piero Nar• per quella fama scandalisti- L - ~- l'Italia sarebbe stata il .. g1ar- d N l ò h I e dln .. di qu<.'ll'unive,rs:llE> orga- 1d· av~~o ~et~~no~ce~~1. ~;a·~~mcanezog~h~ ;;~v:1:o~c~t~I ; ~ J. nismo sulla cui rra 1 ta s•,...i,.a I . D·m:o non nutri\'a d•ibb ~v1CC'n\Jnopu1e lui sebhene da ti .-:uo m gl1me LC1mnnre dt · f ~.,,. . ..... ; ~ ... ma nell'espressione ellotti,ma jmr,lt1 anni lontano dalla sua Lady ChCllti'rll''J Sospclta1 in j « parte del tutto,, attnbulta cltlà A quel tempo, 10 non un primo tempo cbe !atlort Piero Nardi coo b moghe a un balcone della • ca d'oJ::oa Sono trasco1 :s1 due lustri titolo da romanzo, c. L'ovo det ~ finalmente, sembra entro ponte». A quelle propensioni I l anno, vedremo Tu~te le poe- va collegata la t · ste di Lawrence uscire tradot- delle liriche d' La raduzione te in italiano con il testo a ha scelto di r~r lu~:r~~~, ~t= I fronte. In questa attesa. con- lezione da lui di tt s_ideran~o l'import~nza del- tanto per vocazion~edtfu • 1 non j 1.:vve~1mento. abbiamo pen- quanto pe . . . 0 og?• s:\to dt chiedere a Piero Nardi bilità e di r~;r;;om _d~SeDS\- 1 alc_u~i, chiarimenti sulla sua stesse ragioni. t;ù~\nJe. Le l a!tn1ta_ passata e presente e personali, che lo hanno ~;n: '". parttc. olare sul lavoro che to a scrivere I b. pili l'ha impegnato negli ulti- lo scrittore in:les~ografla del– m1 ann1. Nardi "'.ive oggi a la traduzione d' e a curare l ve.nez!a, do~e dinge l'Ufficio re sue. Perchè ~ ~udtt~le ope– ed1tonale aella Fondazione da non tra e un dato Giorgio Cini giovandosi ap- chiedete co:Oceur:re - 5 e ~li punto delle sue esperienze di di Lawrence e 1 .n~t~ la Vita curatore di testi e direttore • Come ' g 1 ~ 1 sponde: di collezioni per Mondadori lettura ra~~cq~e. Da un~ (opera omnia di .Fogazzaro. Fi li · . in tren~, ~1 tutti gli scritti di Arrigo Boi- g e amanta, dalla mtu1 .. tl'l. il t~atro completo di Gi,1.- GINO NOGARA. cosa, e ro_pera omnia di O. H. (contiDui'""a pag, :?)

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