la Fiera Letteraria - XIII - n. 14 - 6 aprile 1958

Pag. 2 LA FIERA LETTERARIA Domenica 6 aprile 1958 IL FIGLIO DI GOETHE * di GIOl'A1\Tj\T/ 1\/ECCO * di El..,10 BATTISTi1n In uno di questi molli e \ifù positi,c di lui, e special- - fossi pure sull'orlo del- r!l?rno pili:. cli qui _In n~ces– malinconiosi pomeriggi iuvcr- mcnlc la diligenza nell'erga- 1'11b1sso. ,,tu che mn due mnaniamo nuli di lloma souo çnfrnto nel uiz1.0rc r?ccoltc d'arte. ordi- ~la anch<" (J11csla cru ,rnu più , icini ,. 11 21 novembre solitario cimilcro profestnntc oarc epistolari, ccc., e più uu- semplice ,_cllcitù. Augu~to s~rhc_ ul ,cornposilorc _C~rlo sul quale sovrasta, austera e com lu pn..-cisionc e lu. dc- n,•c,·n. ornrn1 quarun_la llll(ll e h.·c~t•rrco Zelh.-r. SU? rnf~mo Quando l'a~s[a o il timore no nel circo i solltl ..fratellini ... ~olcnnc. \n Piramide di Cnio ,;lrezza nel truUarc prnhche proprio orn lu snu d1spcrs1one 111111c·o, uuu lc·Hcrn 111 cut s1 di salire sulla Luna cl altana- o .. Giacomini"' (sia pure con Ccslio. Sul pendio che dccli- di indole ccouomica e com- mornlc entrò nellu fase acu!u. lcggouo le seguenti parole: gllano l'animo; 11 ripetersi di altri nomi) I quali, con il viso nn dnl bosso crinale vol"'CDle mcrcinlc. Abbnndonnlosi all'nntica pns- ln c·irl'o,;tanzc simili solo lo t:~~I gdi!~~:~r~i re1fl~re~~!t;1 ~~~~at: p~l :ee;~~l~~o ne~f; lungo le Mura Aureliane° dor· Proprio 1alla abililù del fi- sione del l~crc, diede triste ~rundt• idcn del do\·cre può semplice, fragile e povera con- loro ridicole palandrane. e ~r- mono. all'ombra dei sileuzio- glio il poeta do,,cttc Ja sistc- spettacolo clt sé. sostcucrcì. Oru io non bo al- dizione umana; la sete di gua- dutl nelle loro scarpe sempre si c_ìprcssi. c. pini._ parecchi tuazion~ dcfiniti,:a. dei Slt A questo puuto.11011rcsfan:, trn pr('OCTU/H1✓ionc che quel- ~!,~~~e\~ad~!!~~r~!e~~a d~c:i: ~~~~ 1 ~m 1 ~~~ s~!~~~f~ii :.n!~~~ p~II f ;rt1sh nird1c1.nl dr r~ìPpo~tl e<:OllO~lT ~n g I u)iro_tbc appograr, e fi:l\~t la di llllJO\Crmi scnr.n perder paZlone purchessia ci ranno vlgliosamente Infantili ed im- m1~1fi//~~ri~0K~t1~~ Sl;'~~I;: C~,l~:.\ ~u/'flc~~lc~t~\:rolfio r.~ 1 ;~...pr~~~,~~:/ 0 10/ ,,~~~~~~o i,~ rcqui.librio fis!co: tulio il re- pensare che il mondo. cosi CO- pertinenti. nate per asseconda- lapide della terza fila. a par· di Auguslo seppe' strappare Italia. E Goethe sperò ancora >,lo \ l~l~C du Sl', Il corp~ clc\·C. rueltfmr:i~~-tt~!r~~buen:s;::~laa:; ~~tau l~~~~~~~nitoch~ei5°fonned; tir dalrallo. spicca - e cli conlralli \'Onlaggiosi. che il bcnii;no innusso dei lo SJ~irito. \HOIC: C clu ,c<!c cd Inutile beffa collettiva; sul di ogni nostra. spesso troppo primo ac<:hito infonde trn Virtl1, dunque. non ne urnn- nosfri cicli nolcssc opcrnrc trarc,nlo_ llllllln7.t_ alla propria paJcosccnlcl nostrani e stranieri costruita, maschera umana. cerio sluporc - il nome di ca,·ano ad 1\uguslo Goethe. nel fig-liolo il miracolo cli 1111u ,olon!il il cnnrnuno ~hc dc,·~ non si fa che recitare drammi Tutto ciò, puntualmente. è Goethe. Senonché il foudo su cui pog- rinascila. E tanlo era il suo percorr:rc, non hn bisogno di a sfondo sessuale. e, quel che accaduto. come accade da se- In renltà. nella settima Ele- gia\'nuo ern troppo instabile: omore paterno. che si pri\ ~ pc,rn.irci •rn tanfo?' più conta. a carattere devlant~, coli. anche ieri sera. durante gia romn11a, il grande poela e finché uclrubiluclinc dell'or- ciel fedele Eckcrmano, pur eh GIOVANNI NECCO Fer'?ando Ronchetti: ..cavalli» ~~f:.C~/~~\i:ni~z~~e,Pt;~~~~ ~~re~~gp~ase;;'°:Jf;:nd~elT~~~f. u\·e,·~ espresso il desiderio cline ~ _de_ll'csattezz_a lrO\'Ò affidare Au~usto nd un uomo ---------------------------------------- glonare antichi complessi che Lo spettacolo. sia ure mon- ch~ Erme!c adducesse la su_a una cl1sciplmu _esteriore. an- pro\·a!O. .r E soprallutlo eh~ K t R mvece ci perseguitano. quando, tate In un paesaggi~ architet,- a111m~ nll Orc_o, p~ssan~o di- che, ,_,cl. suo. annno un cerio 11npan ad esse~e J?Hdroue cli - e a o a se vai tn un bar a cambiare tonico modesto. è quanto di Jl~IJZI ali~ Piramide .d1_ Ce- equilibrio SI mantenne. I_Ise SICSS?>, fu ] ull11na racco- ea s DIUOr ID un biglietto da diecimila hre ti più ngoroso e d1 più tradl- 6110. Ma s, su che egli riposa tra.collo della. suo ,:olon!a mand~zion<: falla nl caro se- rispondono immutabilmente che tionale possiamo ricordare Gli - o almeno riposaYa - ac- ,·enne dopo 1\ nmlrimomo grcfnrio prima della partenza. non hanno un soldo m cassa. e elementi d1 successo d1 tutta canto a Sch.illcr, nella tomba co_nla nobile Ottiliu D~ Po~r Ma Augusto, che non \'C• * questo pe:Chè, es~ nd0 venut~ que~ta parata _di!?umeri di al- dei principi di Weimar. Lo wisch, la quale J).tlrc SI clec1- dern l'ora di ,,ivcrc n suo meno ogni senso di '?ut-ua as to livello e di piu alta fanta- riscn·a è n~ria per~hé desse a .qu~I J?as~o 1101.1 tonto agio .. si sbarnzzò presto ciel di, MICHELE HEJVZVLLI ~t:~z:hJrf 1 i:~il!~: 1 ~l~ 1a1~~~&!a, sono il ritmo .. la velocìt~. n,011 s~ SC le v1ce~dc dcli ul- ~i~ar:g1~:~1n~~I ~~~~:11~ '~:: s;1g?10 compng~O- A ~~llO\•~ oppure non Ili·vogliono scorno- ~~~pefn~Ye~~~sd;:lliCO in~e~;~~I tuna o 1!crra abbi~uo anche . ! ~ . 1 .. g . Lckcrn~aun .do\cllc dividcr~I Il 10 dicembre, però, tale durante la quale egli emise due Il dottor Clark. 5crlvendo a vcrn dl far scolpire sulla !api- dare per farti un_ fav?re che che lo realizzano. Ieri sera ln– l~rbato. il sonno dei due grnu- ai:nbizio le cli SpOS!IIC il figlio da lui e r1pos~rc le Alp1. speranza subì un duro contrae-I tazze ipic.ne di sangue, il Se- Mr. G.ray 1perappianare Ja dif- de sepolcrale non il suo nome, non !<:nde . 1oro niente, qua~.- fatti il pubblico non ha avuto di pocl!. di Goethe. Augusto prosegui do solo ve;- colpo, a causa di una grande vern, allarmato, chiamò subito flcoltà del ipagamento della let- ma soltanto il seguente epl- ~o gh m!eri':'rl _nontemono Plll u tempo di concentrarsi, o ma- Presso la Piramide di Cc- In ,renltà. quel matrimonio so la Spezia. cloYe, forse m ricaduta che non lasciò. ormai, il dottor Clark. Questi. nel con- tera di credito. afterma che lo taffio: 1 10.r? superior! per_età e per gari di distrarsi intorno alle stio dorme, invece, per sew- Fu assai infelice. Colpe e di- seguito nd una caduta cau· alcun dubbio.sul fata-le decorso statare il colore straor~inaria- infermo non.~vreb~e av1.;to 8;L ~er_e lies whose nome was posmone, e 1 gio:a 0m nion 1f~~= sorti. alla genesi o alle esi- pre A~guslo. ~oetbe, r~oico fctli rc~iproci. con_tribuiron~ sala dalrub~iacliczza, si rup~ :ie~;gu7:~~ait~~ie~~o~:~f;a;~~ ~òert!d!!ft%~ ~ifoso~ng~~ena~l·~~~~:u!iJ::~i~à ~~n~u~~;5~~~ wiL 11 de1ft~~e:.noltre. istruzioni ~~~;"~~~d~e\\a cin~m/ comelgenze _di unitpar!ic:~arP.re~~;:: superstit~ dei cmque figh de\ alla rcc1pr~ mioll.eranza. dei pc una clav1cola. Un i~ese d1 più giorni. Sottentrò un perio- circa. Il ,povero Keats ne .rima- fosse circondato da amici o a riguardo di quello che egli in «Rififi,.., inse~na ad ese~ul- ro. che sub o t ~ come poeta di Francoforte. Egli due conmg1. Qucsli sc_rczt, la forzato degenza e poi, gua- do di (ebbri altissime con in- se mo1to depresso e impressio-- parenti cbe avessero su di lui voleva che facesse dopo la sua re delitti perfetti: 1 fumetti, la vano un altro. 11 qua_e. . morì qui a Roma nc!Ja notte soggezi?ne paterna _c_d_una rito, riprese la ,•ia per Roma. termittenti deliri, durante i qua- nato. Approfittando di una mo- il pote.re di calmare la sua morte. Gli raccomandò di es~ televisione e i .rotocalchi a non il_ prec~e~te .. aveva .il p~egl~ dal 26 al 22' ottobre del 1830 certa diffidenza e ostrl1ta del- Poco dopo rarrivo nella ca- li iJ Keats farneticava scom- mentanea .assenza del Severn. mente. Egli non possiede re.li - sere calmo, e di non tremare. pe_nsare, per~he quello che. vo- d1 stupirti. di affascinarti. di e qui fu sepolto. l'ambienle wcimariano con- pitale fu. però colto da un postamente sul suo crudele de- balzò dal letto gridando che gione alcuna, questa gli è stata perchè pensava che non avreb- ghono farvi sapere Ju tutto allontanarti. soprattutto. dalla A 1 . 1 2 _ c1·- tribuirono nel isolure sempre malore mortale'c do,•ellc soc· stino, sulle sue infrante sper-an- que1 giorno sarebbe stato l'ul- rubata e la filosofia non è suf- be avuto convulsioni; lo com- espresso graflcamenteds. a c:r- doztinaJe. banale realtà di ogni ccmb~~s~cl cr;8;d~ Cns~i~n 1 a più lo scingura_lo. . . comber~. . tit/fa:zeu~~f c~h~~\~:t~e p~~ ~~~i:~~ao si~.!~6~!~:~~e V~~~ n~ien~~ aa~f::i~ur~:1i1:td~fo';.~isl~~fgv~~fo ~~~~ci~o Jl~~ri:;e~ ~~f1~m;u:~di 1 ~fs~ u~ 1 as~:r~; giorno.. . i b - Vulpius, una modesla fiorista ~lln snn trisle .solit~idme li triste <llllllll)CI0 fu lrn- sia. &e avesse av,uto altri pochi gli occhi e le mani un metto condizioni In cui versa. La sua Iringraziò di tutti i sacrifizl cbe ginnastica ch4: mvecc di_ sfor- Frf : 1 ta~~ 1rt~um!~ia~: ~~c~~- con la quale Goetb.e aveva a~bmm~ uno le~l1~10lll~nza smesso a Goethe il 10 nO\•Cm· anni di _vita. Ma. sopratutto, qua~siasi iper uccidersi. Il ipron- cert.ame!lte è inadeguata. aveva dovuto affront_are per n?re, che so 1.0,lottaton .. ten_- ~~r! \ 0 ; moitf° ratitudine e contratto, poco pnmn. un cl1rettn rn una cl1cliiaraz1one bre, e ancorn unn ,,o]ta crrli moriva disperato per non aver to mterv~mto del Severn gli Più dt una volta In lettere,a lul, e del pericolo <a cui lo ave- msti. <;orridor, o. s~hen:nidon. . . 8 t 1 ._ mntrimonio di coscicDza, che di lui slcsso del 1826. e I-lo un seppe chiudersi dentro cli ;é. potuto realizzare il suo sogno impedì di compiere qualche in- Miss Brawne il Keats aveva va _esposto ,per aa natur8: con- sforna mvjce ,d~p1d1«misters{' c~~ al_toc.ompia~~;n.o eBesi ricevette la sanzione reli,..iosa padre, si ho una ruo,,.lic cd clissimulnndo, dopo il primo d'amore sposando Fahn! Braw- s~no atto. Da que1_giorn? Il ~ani!estato aa sua angoscia pe~ tag1osa della sua m8:latha. unld.ai mu_sco i r1 1co1jent«; assatÙ.b1z1om d~1 ~ate.' nis e ru- soltauto nel 1806. 0 an<:hc dei, figli, ma _non°ho un sl_>alord_imcnlo. la sua Cf!mmo- d!' t~~~~e~~~ 1;e~br:~~ ~~: ~~~r:g;~~~ :ha~l!v~~~~~a~~ot~= ;·~~=~!~~àie ~~tJf;!e d!~!• r~~ ,~~t~~- che 10 rammaricava non ~ 1 ~;l1~~!~ri';,uf;i:ce di ~~~:e~e! ~~iJoogv~~:ce~al:r~l~e ~~:siti~~ Neffalb'? del_bimbo SchiU~r amico>, E. al~_ra f e p_reso dn z·,o_nc III u~a f~asc _runasta. r.a tenerlo attaccato alla vita to_ se_rvire .al malato per to- ligione CJ_'istianae di credere Sentendo che la sua ultima buon vino com: _si usa".a nei del Bengala che, più che domi– aveva scnllo il seguente di- una. S1;lla~irn J uggire p~r poi celebre . .r Non 1gnornv1 che fuggiva. Ai deliri suben- gijers1 la vita. in una vita futura. Se avesse ora stava pe.r scoccare da unltcmpigalantuomim.beve mve~e . la sua sem– stico au"'urnlc: .r O dolce fan- senl1rs1 libero. Questo sen!J~ mc mortalem genuisse ,. (Sa· trava un ,periodo di lucidità Seguirono del ,periodi di ca!- soltanto potuto convincersi che momento all'altro, aggiunse pa- cocacola ed altre spregevoli mi- oa.re, a~fasci~a c~n .. 1 _ • li ~ r I fo t na mento ur,!t'e tanlo dentro d1 pe,·o bene d'aver messo nl mentale che dava luogo a sce- ma e quiete. prodotti dall'esau- egli e Fanny non si sarebbero catamentc: « Severn, tra poco sture: quando tutte queste ca- phce, giovanile sicurezza •. 1 se. c:,u o! h n J 1 ~ria . 1 ab r u ·,' lui eh' egli tenia persino di O d I I ) ne pietose di orrore Nello stra rimento fisico e dal completo separati ,per semJ)re, che avreb- sarò JJella quiete della tomba, lamità accadono sulla superfl.- condo invece Ae 1 la gabbia dei C e li a ar.gi o I c1r pd~ esPrimerlo in versi. s t I. '! 0 css~rç 11 ,tr a e : tio atroce del suo· conpo eh; abbandono da 1parte del pa- bere potuto incontrarsi nuova- sia .ringraziato Iddio per la pa- cie della Terra è allora arri- suoi dieci l~i, sostiene UD alto C prezioso: que O I F' . 1 · l u crnr,o_ rcgiSlra I grave disfascevasi egli invocava ama- ziente di qualsiasi pensiero mente al di là della tomba. aL ce che infin€, trove.rò in essa. vate un tempo in cui bisogna gioco ritmico e pericoloso per gioire <:on orgoglio del pa- dr.n.d~ 11 tanno retto con _e 111110 lnconicamcnte, con 1_rnoni giunte il Severn di dar.gli d7siderio o speranza di guarl~ !ora la mo.rte avrebbe perduto Oh, io già sento su di me la fare un serio consuntivo di omologare O realizzare tutto il clre ,. ~?- e. - ma ora non vogllo stile che ba ciel burocrnt1co. quella boccettina di laudano. g1one. Il suo animo venne a il suo aspetto ipiù .atroce. Con- fredda terra! Sento le marghe- quanto, di stranamente anor- 1 so disegno che egli ba E invece delle tre circo- pm_ nessun sostegno .. - Pre- Alta nuora Ottilia dice som- acquistata a Grav,esend, a!!in- trovars~ In quello stato di pa,. trastando ila sua dispe.razion_e rite cre_scere_ sopra di me. Sa- male, st.a accadendo nel nostro com~ e~ncordato con questi dif- stunze che ~rono. sinistra- ferisco spezzare og,u legame, mcssanwntc: • Aug-usto non ~1ia.egPe~o~~5J~r~onf!~i~~ s~~ ~iti!~laad~ri~ e:ili ;:;~~o~ esu; ~ist~!t:u~af~~~:~t~al~~e~~ rà~~ mdia~~:aarer~aft~~"'·se- ~f~~~fr~~t~~ttis!g!:\dag~~~! ~~~1 : pericolosi animali. mt:nte. sul destino d1 Augusto ,--------------------, accontentarlo, gli spiegava iJ tutte le speranze che ancora e la fede di lui nella clemenza guente il sole inondò di luce costo voltarsi indietro al fine Altri numeri d'eccez1onE:so- - un acccnlu~ta tendcn~ al processo di lenta dissoluzione gli balenav.ano nella fantasia. di Dio. sempre :pronto ~d ap!i- 1~sua camera d? let~o. ed egli di richiamare in vita quelle co- no stati gli equilibrismi sui ca- bere; lu mortificante COSCICI¼- A l'.orz·smz· Goe th z"an z· al quale il suo cotpo era con- Sembrava come si fosse libe- re le sue brac~1a misencord10: Si trovò ancora ID vita. oh CO- se pure e virtuose che testirno- valli della ...troupe• Ca.Jeagna; 7n dell'umile parte clic spet- / { dannato: gli iprospettava l'inu~ ra_to da_un. Immenso ,pesQ che ,;e ai derelitti e agli stanchi me -ama~amente se ne addo- niavano della probità di quella 1 c abazie aeree del ..Duo lava a lui figlio mediocre di Hlità delle cure e delle solfe- gh .sch1acc1asse •l'anima e U della vita, il Keats sul suo Jet.. lorò. E ,pianse, ,pianse come un epoca oggi tanto in disuso in e a r . dr' plastici .un 11omo .~leb_errimo, i.o ca~a l n ~~nz~i c~~of~~;=~: l~a~~~lasc~ coÉp 0 ben volentieri ascoltava :~:~ :I'c'ìn;s:!~~r::::~t~ a; cfet ~!~~ ~~e 11 q~'!n,e;111! 1 c~fm~ot: ~! f! ~~~:~lt~~c:n~~•oe~; !!f~n~e:o; O~im~~= ... ; 1 le fiabe: Goctb 0 e; _I .mfe 0 hcep mat~imhonio . ve r S l, e lll pro Sa una vita già nelle f-auci della che. gli si _parlasse di scultura l'esempio della religione cri- quei ~inghiozzi che gli lacera: una realtà scbe incantagioni dei colombi con ttiha e ogwISc - morte Egli non nutriva più .al- e pittura, interessandosi al va- stiana E nella speranza di po- vano 11cuore, nè lo sguardo d1 VI 11 eh 1 t t g d1 Miss Desy, il .. Tri Martu11.. JJl'Oprio la seconda fu forse * cuna spe.ranza nè di questo nè rl disegni di quadri che il Se- ter anch'egli ricevere un rag_ quegh occhi, i quah per la lo- 1 t 0 a ora 1 e :a { 0 i, ~ - alla corda elastica che ha lm- decish•a. Augusto, per quanto dell altro mondo. Distruggere vern andava iprogettnndo gio di luce consolatr,ce. con- .ro eccessiva aucentezza e !'ec- g 1, 1 cmtm~, 0 1 ~or,~ r!Ia~i~= pressionato con le addirittura non possedesse doti strnordi- v,ersione di GIOVANNI NECCO sè stesso avrebbe s1gmf1cato Ma al t~f prarglllnrere di nuo- sentl che il Severn gli legges- cesslvo P?llore del volto ,ave- ~t~"~~n/ 0 f~~ic;;.10ne della paradossaJ, esiblZIOnl eseguite m~ric'. aveva. una mc1:1l~sve- • ~a 1=nsepf~z~~~ ln!f~uifa~~~:~ d!nd:iuo~ 1 ~ / si:n~~/~~f~;: ~o!~ L'r~~~/ 1 ~,J,(tp:;;~g,T:~! 0 ~1 ~:ai~n~~ur!ft.r~~~nech~u8!~cs~; gioventù, non promettono nul- dagU stupefacenti interpreu J.;lin e un an1m!> se~sibilc. Se no E11a inoltre nell'rnteresse e costernazione n :?natalo gri- pittore s1era procurato col pro- le sue ,guance .s1,ngarono d1 il.a- la d1 buono. c1 giunge sulle Ricorderemo per ultuno I fa- fos~ stato figho .d1 un altro Cosa grande oltren1odv personale del Severn d1 iper- dava che lo facevano morire pos1to d1 prepararlo alla mor- cnme, e I suo, smgh,ozzi 61 strade della memoria per no- mos1 e commoventi ..Angeli padre, _la sua vita sareb~e è cuocere n:i .v;-oprio brodo. mettergli di trangugiare il ve- di lame. ,a causa del rigido re- te, nè fece obiezioni a che prc- con!usero con quelli del mo- stra fortuna, 11 n~ rd0 1d~ ~i volanti ... , l'attraz1one più g1ustl- probabilmente trascorsa di- lene liberatore ammonendolo g1me dietetico al quale era sot- gasse accanto a lui Ma non rituro certa lSlituzione e s ' • fl.catadi questo eccellente e ge- gnitosa e tranquilla. Invece Perché domandi: « Dove tende il mondo? che Ja sua ma'latt 1 a era con- toposto Oltre alle soHerenze sembra che dalla lettura del La catastrofe non s1 fece at- rarei:i;ta, ma che : :~coramv~ neroso complesso di circensi I Goethe lo amava teneramen- Ma dove e qua.li sono Le meter.? taglosa Con u contmuo con• proprie deJla tubercolosi. 11po- p10 libro il Poeta traesse quel- tendere molto 11 23 febbraio ~a bq a me[° 0 [t eh ~t ~b quali ien sera nella loro fre- lc, vo_le,•a ~d ogni ~;:td· v:; Mi pare, o amico, di ~entirti in fondo ~aettos,~~~a~~;!e S~~~~~a~~~vr~~ ~:,r~ ~~~~\.~a';[~~a·d:f~tefav~~- ~!;i~;~~a~ 1 ,:~f ;,~~~e~~~:a n:~ }~~~; 8 R!a: 3 0e~~i 11>t:im~~~!~~· b~ ~~~~r:o ~~pPr!s~n~are reo~ schez'za. perm~ e semplicità, :l~~~o,l~e h~iò.~~p~ùp;he 1~/sin- aUa casa parlar co•n •l~ parete. ~~~~,~~~e co:l l~e\~~me~r~ 1i;u~ ~f~~~:n:il~~ ;~:tc°'1aetall t~i~ fe°g~:Se ~f~~~~~a;:og~haend~l~of~ j !s°c~rfr~ro n1t/~l;oll~~~i~tt! ~~:es~~~ dtilob:lti:;~ost~nfi~ ~~~~~.c:o~:;;:o a~~~t~ir:slQ gore, mfashdn·a 11 giova- Vivi nel mondo? Avvezzati cogli anni: quale scopo? clbo gJornahero, spesso. censi- tanto che la morte venisse pre- procellose s1 addensarono len- mentale alle mvadenti novità flato del pubblico che ha so[- 11etto. , . at suo PTOSsimo o~n;'n.o taglia i panni. lnvece di una, sarebbero sta- steva d1 una sola accmia su sto a liberarlo dalle sue atroci tamente sulla Città Eterna ~~hl~lf~d~ 1;: f~i 1fen~o 0 1Q~~= [erto e goduto con la loro sem- D'nlt_ra purte._ '·i°lt~;~cf~:'. Ci sono due forze pacifiche: il diritto e la conve- te distrutte inutilmente due ~lo?i~opege~t~~~r~'. ~~;1:~~~~ sog:ae~~~te 11Keats sveglian- ~1~~a~:°~~ 1~11~' -~oJ.~~~~ sta ishtuz1one è Il circ~ phce meravigliosa v1rlt~~~ic~ e<lucativ~ a cui I P nienza. giovam vite Egli non voleva. gh dava da mangiare a suffl- dosi s1 accorse che la candela tuono il.ontano gnmgeva fioca Uno spettacolo d1 prosa rap- cord1 che unpegnano forma_,·a il suo contegno Yerso • • • egli non poteva chiede.re alla cenza per vemre poi redar- stav~ iper spegnersi. ma esitò nella camera del morente, che presenta 1nfath 11 prosegui- 11 valore personale di questi il figlio. conteneva lo spanta- amicizia lltale unmanc sacri!,. guito dal dottor Clark, U qua- a chiamare ,1 Severn che dor- teneva una mano m queJla del mento o lo spostamento, su d1 giovani mterpreti neo slancio del suo amor pa- Qua.l'è it governo migliore? Quello che ci insegna cio Que bt bo t tig/;ettf d; OP- le ammoniva che egli avrebbe m1va nccovacciato m una sedia suo fido compagno che gh sta- un piano più profondo o più Che dire. infine. dei clown terno. irrigidendolo in una a governaTe noi stessi. ~~o s ~~;~ 0 ee ~iso ~ ab ra~• ucciso il suo am,co col amml- accanto al letto All'1mprovv1so. va al capezzale superfl.c1ale. deJla nostra es1- Nant e Lello che hanno riem- <:erta austerità pedagogica. e • ·• 9 d S~ver 1 n 1 en ram I a mstrargh più di quello che come per un atto d1 mag,a. Seve.rn - mormorò 11Poeta stenza dt ogni giorno. l'opera pilo i momenti di preparazione ci.ò _m~r.tifica\·a Ja !1~.t~iral1 La nostra paTtecipazione agli affari pubblici e} cetto deJi/vv~~: ~md!l/a~~c~: f~:e s~~~a~:es~ri~t~en~: ~~t !~ 1~c~:~fa~~tr!scea:e~~l.a.s:!.:rhn~ ;, 1~0~utC::~er~~u~;o1i~=t~~~= ~~~~;uf~asta~,~~~ach!m~~nt~f~ 31 numeri 1D. progra~i;:t :~ g1ovrnhta ed espansi\ ita d quasi sempTe meTo jìtis;e~o. zia Era un credente e un buon ord1m rlcevuti. e d1 rimando ecco un ip1ccolo fatato il.uma10grazia Idd10 che l'or,a è scoc- ti 1 caratteri dell'eccez1onale una perizia. un um · Augusto. . . cnStiano e nessun motivo urna- le mslstenze del malato di vo- che ha acceso il.'altra candela,.. cata » E lo fissò in volto !mo e dell'imponderabile la dan- comicità divertente e dlvertita Pertanlo Augusto si r1fug1ò fe,rse-ra miUe mosche' avrO ammazzato no. nessuna preghiera avrebbe- ler mangiare. dt voler di più Questi stropicciandosi gli oc- a quando lo sguardo non si d il balletto ;ichiamano di cui raramente ricordavamo presso la madre. che non ma una st aman,i at;•a:b.a mi ha svegliato. ro p~tuto rf' rnd rJ 10 ~ tarsi d1 quello che gli dav.ano, dt- chi, sorrise annuendo col ca- oscurò nella morte. ~t :erebrahsmo 0 l'arhflcio la !unz1one 1 seppe rafforzarne il carattere c~mp icp e suic 10 1 1 un ventavano più 1mpe.r1osee v10- po lieto m cuor suo della !e- Severn sollevò 11 Poeta reg- che ci rns,diano di continuo Uno spettacolo per conclu- , acillante .. ~I (anci~II? creb- Chi serve il 1't.Lbbliéo è un beL disgraziato: ~h~~!• e r: ~~~;;;~~~~ade1 i~: lenti!, mettendo 11 povero Se- lice trovata che aveva messo gendolo fra le •braccia muco sulle strade della conoscenza dere, perfetto. n~oroso, c1ass1- be, cosi, ~1zrnto t; d1ss1pato. iut si affanna, e n:ss.u~o gliene è grato. ta s infrangevano contro la ~::;an\~ i;~n~!~ap~~eno 1 :e:= d, rfu~~v~~;~r~~; ~:~~odo che :01!ad!l~o~~~,~~~t:aa;t~lontel~ mentre 11circo, pennetteteme- COe generoso. che non può non Cert.o e eh~. non ost~nt~ gentile fermezza del Severn der,lo soffrire oltre il necessa- sarebbe stato d,fficlle !arsi so- l'agoma aumentò d mtens1tà SI- lo. richiama la hbera e giova- averci commosso come è ac- le reciproche. mco~p~en_s10ni! Con un padTone assai bene si sta, Allora il Keats smamava. gn- rio egh fimva sempre con l'ac- shtuire anche iper poche ore no alle undici di sera e poi ntss1ma esistenza della tanta- caduto al pubblico cbe lo ha tra G,OE;thee 11.figlio 1 vrncoh il quale, si, coma~~• .ma anche fa. darva che a qualunque costo s1 contentarlo, senza farne cenno _ il Poeta JJel timore di non si spense lentamente, ma così sia. l'mfanz1a nostra favolosa egualmente generosamente ctp- alTettl\'I non SI r-aUentarono sa ebbe ucciso e, dimenandosi al dottore vedel"lo .accanto a sè. soleva piano che il Severn credeva e dt mfl.nite generSZ1om che c1 plaudito mai. L'amore di Augusto per Gli avversari credo-no di ribatterci continuando u ~el let~o fa~eva l atto di v~ Nel frattempo S1 ebbe una aprire gh occhi con grande che il Poeta dormisse. mentre hanno preceduto In questo (e- ELIO BATI'ISTlNl il padre rasentò la "enera- ripetere la lOTOopinione senza badare alla nostra. e~ne is:en ere per cercare recrudiscenza di emottisi Un dubbio e spavento per poi n- era .già morto nomeno popolare mfath s1 rav- zione A sua volta l'istinto • • • ~~~ce:S·t'1~s:0 dlqrae~~aanoma~dettagiorno dopo avc\{messo sad- chrnderh placidamente non aµ- La p1ogg1a ora cadeva a d1- visano I mohv1 dell'mgenu1tàl---------- (lella. pat~rnità si risolse, a~- n pubblico vuole essere tTattato com.e Le donne, veniva impedito dal Sc~e~~ ~~!1~t~~/1iu:;,:i1/ d~1 gp~~t= f:J'e1/ 1 a~1~s;r~,p~:~~ì si~l ~~~ ~~!t~r~a!~e:t~~ t~~~t;l 10J:r1!a fl.: e della fancrnllezza ~he non si G' Manz'11 che per 1_!g~ande poeta, ID ali.e qua.Li non si deve mai diTe se non ciò che carezza che lo vigilava -attentamente sembrava del tutto sconvolta mento opportuno. e glt disse nesire, il vento sibilava smi- fa mal adulta, del! mtesa fra 1anna uno slancio d1 tenerezza_ pro- le loro orecchie. Stanco esausto, e m preda al- La d1speraz1one s'impossessò d1 di non poter più contmuare stramente attraverso le !essu- gh uomini e le bestie. del va- fondamente. ~m.ana. Rientra lo sconforto, abbandonav.a la te- lu1· la sua 1mmagmaz1one ~re- ad andare avanti senza conce- re delle imposte Ogm tanto !ore dello sforzo o della virtù , in queslo 1stmtJvo trasporto La sapienza è solo 11:n;1.veTi.td. ~a scarmigliata sul guanciale, sentava tutti gli aspetti dell or- ders1 qualche ora d1 riposo al 1 mprovvlS1 baghon di lampo che sia, portato ad abito quott- {Cont.mua da pag. 1) la do)~ consuet~din~ 'di e:~ rl:~~e ,~n;~~~; 0 v~~l~~~iueÀ:~~~ ~rd.al~ nd~:.r~o~rsi::~nVJ~l~~= ~~~r~omm~!~d~~~- nosip;::~~~o~ ~~~:i~~~~ai:10 sl:v:::nihtl~OSt diano, a civiltà d1 una «éhte,. non runane ~al tale, ma ll]e di ~rta~e il. bimbo t Quando cesso d'es~eT morale, non ho più. alcun taz1oni e s!orzJ gli produce- mere seriamente per 1mtellet.. stato più rn grad~ d1 assisterlo nocch1ato accanto -al letto af1; che vuole sopravvivere a tuth viene r1elaborata. da quella se anche lll _viaggio, qua_n u.n~ potere. vano .. ~1 solito, un ntorno d1 to del suo JPovero amico on- con gravi conseguenze per en- fioca luce di una lanterna re- i costi, e po1 l'a~ventu:a. Il che è la coscienza d'artista, que quel.la sm~pa_t1caass1~u1t~ • • • e!11ottis1.Un glor~o, dopo una d_egglante sulla soglia della !ol- tram bi. Cosl !u ,presa a ser- p;ava ;per J.a ipace del suo 's~en- mondo senza <:<>nflm. la esi~ten- l'estrema razionalità della avesse _1 s~o1 m~nven1ent1, Se alfi.ne ti va male, qui nel mondo birbone, violenta emorragia ,polmonare iha. vizio un'in!ermi:ra inglese per turato amico. za !luttuante 1?'perpetua ncer- sua vocazione (e senza dub- come s1 puo arguire d8: una fa ciò che vuoi, ma non voler ragione! -------------------- alcune ore .al giorno. P_er !o!- Al mattlno furono prese la ca sulla sabbia del tempo, la bio La Sparviera ne è stato lettera che Volfang? schs~ 6 • • • tuna essa incontrò la s1mpah.a maschera del volto e le !or- poesia insomma di una razza lo sforzo massimo, anche se Crisliana durante il so~g1or- E' propTio vero che quanto sappiamo, lo sappiamo G1·ac1·nto s I tt· del _malato con grande soddi- n:ie delle maQi e dei ple~L Il umana a 81! stante che trascorre come risultato ~ul pian~ no a llmenau: <I: Il. p1ccolo, sol.o per noi stessi. Se io Tagiono con un a.Uro di ciò pagno e I sri5 1011~ del Se.ver~. d' l giorno appresso !u eseguita la la sua esistenza su un paesag- strettamente estetico molti per quanto sia a~sai gflrhato, che io credo di sapere, immediatamente queU'attro dur!~~~rf~~af~{~cnsier~a dct ~uto.psia dai/iottor\_Clark. Lu- gio fondato sulla pula o sulla tra questi racconti taiora so-: alla notte non m1 lascia <lor- crede di saperla più. Lunga di me, ed io debbo di la morte divenne per n Poeta /.e~ me tco l~a 1~ 0 · ½mm~ segatura il cui cielo è lluttuante provanzano quel romanzo), s1 m!r~ tran_quillo! e al mattin~ bet nuovo rientrare cot 1;1-i~ :a.pere in me s~esso. (Continu~ pag. 1) verra.nno ~d _aggiung~rsl a un'i~ea fiss~. Ne 'parlava con e~!~o r;i:~o~~m~l!ta 1m~te ~i- di a~ge.ntei trapezi co1:111nati pu~ dire che nu~. di .lette: "!1 1l!1ped1~ccd1 Iav-0r~re. Co si spinge fino ai giorni cor- quC'lh_che f1gu_1avano già nel- m3;D1festo~1a.cer,e,c?me la sua strutti e si meravigliarono. non proprio sotto la calotta di stof- ran~mente f~mm1le_r1man s1 scrnpo 11 tempo, che fin!>r.a Ognuno deve pen.saTe' a modo suo: ché sut suo renti. Fra dieci annJ biso· le ultime _pagine del volum~ unica poss1b1lltà d1. conforto, poco, come il Poeta avesse po-1!a impermeabile del circo che ~a m questt rac<'onh, come non ho potuto fare la mrni- cammitno trova sempre una veTità o qu.atcosa di si- gnerà ricominciare da capo. della Fe11tce:_ tra essi a~cun.1, come IJ s uo solo solhevo._bra- tuto vive.re negli uJtimi mesi. per gli acrobati rappresenta il lf! alcu~ altra part~ ~el- ma cosa»· Quando Augusto mile che t'aiuta a supeTaTe le difficoltà. deUa vita. D. - Crede opportuno di- com~ Bassani, Arc~ngeh, R1· ~andola con spaventosa srnce- A causa dell'ostilità della po- paradiso pietoso o impietoso, 1opera. d1 .questa_ s.cntt.nce. abbandona la casa paterno, Solo non deve lasciaTSi andaTe, ma piuttosto con- h. · ·t · 1 l'I a i O naldi, avrebbero già dovuto rifa La st ranezza della sua polazione .romana per i fune- e nda della fortuna della O meglio di femminile rima- G the ro"a una grande on- trottarsi: l'istinto nudo e crudo non si addice aLL'uOmo. e ~~r~Te i cn en c te t 1 d·- comparirvi, se le edizioni mente, se.rive (1S~vern. lo sor- .rali de i non cattolici, il tra- a se o ne il mondo deila scrittrice, oe. p . • - 1 , d • • • g_ui a a a queS t a nuova e 1 complete dei loro versj aves- p_r~nd eva ogni gi~rno sempre spo.r.to della sa·lma al cimitero serata. tutto ciò che è anteriore alla goscia. C. 1 SI .n.e,a la fiura Zl01te? . sero anticipato i tempi, ri· piu. No1;1un sentune.nto, . n.on dei ,protestanti fu fatto al sor- Chi non sa infatti che I pro- sua stessa ispirazione quella lettero d1 Cn_st1?-na a g 10 La prima e L'ultima cosa che -si richiede dal genio R. - Innanzitutto l'opera spetlo a quella data (1949), un IJ)ens1er? .. '!on una .op1_nio-gcre dell'alba. venti del circo sono oggi ina- illuminazione che la precede, O.!)SCntc: .r Egli li vuol ,mito è L'amoTe alla verità. sarà_ nufv~mente in due vo- di cui prima ho parlato. Si n~ erano. simili _a quelli d, al- La punta di una sola bianca degusti al suo mantenimenlo, di cui si diceva dianzi. Così be~c, come ho potuto r ere lumi. Led1lf!re U~o Guanda, tratta, dunque, di un riesame triV~sse;;a m;: ~i.le sue fo;ze stella tremolav-a an~ora profon- ma che il circo. e cioè gli arti- anche laddove è più rischio- chrnramente solo _dop?, a _t~i)a Pu0 una nazione Taggiunge-re la matÙTitd? Do- con la s!-la h_berahtà, _ha pr~- completo, aln:ie_no per_ la mo: si affievoliv.ano ed egli dive- da nella luce_aranc1one_del di: sti che ne perpetuano con diffl- so il punto dell'espressione e p_u~ten7:a. (per .1 unne~s1t.a · manda cuTiosa! Io Tispond.eTei di si, se tuttt gLi uo- messo d1 dai e ~d. essi la m:· d_estia. d~~ m1e1 mezzi critici? niva più debole, aumentava la lagantE; !1-lattmo oltre I monti coltà. in assoluta, cronica per- l'espressione stess.a è affidata l\~1 pruni _1cn:ip1non gh_ nu- mini vi potessero nascere a trent'anni. Ma siccome gllor veste pos}1~1le. Nel pr~- sia ~1 c10 ~he attend~va d~ tr-anquillità del suo animo. Per po;~rm1. Qua e I~ nuvolette dita, l'esistenza, vogliono in- a un traslucido e persino .ra- 5<:1vaquasi d1 toccare c 1 ? 0 »~ i giovani gTidano tTOPPo foTte e i vecchi troppo piano, ~~o v;~~:e i l~t~~~er;~toan~ ~~~~to èon:~~d~tf~ s~~~esst intere or~ soleva _giacere calmo ~~\:~~~t{: tin~~nà~g:~:~~ 0 ° e~~ vere vivere ad ogni costo nel refatto gioco di immagini, o .Ecco ancora una testi mo_ l'uomo veramente rn.atuTo resta schiacciato tra gli z1ani, a cominciare da Pa· vamenle. Mi auguro solo di ~e1{r8:t~l~Obla~~~n~~~~~ol:e;~a vermiglio. Una leggera brezza circo: per alimentare l'inno- dove_ la fantasia. e ~li affetti niani:a della tenerezza pater unt e gti aLtri e deve stìranamente pensaT'e a trarsi lazzeschi, sino e Sergio Sol- ritrovarmi, all'indomani del- galatagli da Fanny Brawne. ]] fa~ev~ .morimo-:a-r~ i cipressi cenza, il gusto delle difficoltà. stessi della scnttnc~ sem- !ia .d~ Goeth~. I~ una. lcttera 1 d'impiccio e salvarsi. mi. Una maggiore giustizia l'uscita della nuova edizione pensiero della morte lo indus- e 1 ,p.m1,.Je c1;11 cime sembra- l'immaginazione e la fantasia. brano trascorrere pencolosa- rndmzzata •. 11 J 0 P rd e dc. critica richiede oggi, non sol- in corso. nella stessa dispo- se a prendere vivo interesse v~momchmarst al passaggio de! Oggi che ai Barnum, ai Pe- mente sul filo di una _bravur.a 1808, a Bettrno Brentano, egh Ci sono pedanti. che sono in pari tempo farabutti, tanto da me la presenza in sizione d'animo che mj ha al iluogo dov'egll sarebbe stato pi~~J.°1°crrteo funebre, che s 1 zon ai Bidel Gaillard Zem- che talvolta non lascia resp1- raccomanda nl)a ,siogo~ar_e e costoTo sono la peggioT genia.. antologie di' altre figure se guidato In questi mesi: cioè sepolto. Un gio.rno, approfittan- !~ tt::ite e~~f~t:;,\~C:~tri~tf~~ gan~o, Chinri~i. Ferroni, Bar- ro,. gi~mmai - se no~ I?ro- donna (che scr1~ 1 crn! poi, 11 • • • no!1. co~siderevoli, certo si· q~el J?ia~ere e quel gusto cii ~? de11a_pres~nza in casa del_- alla ombra della piramid~ di tolet.ti , Bertrand Milles, Tacco- pno in qualche rar1fs1mo famoso .r Carteggio d1 G?Cthe Chi sia un bTavo maTito? lo lo conosco, e come: gmf1cative, appartenenti allo ncommctaTe da capo. Il gu- I mferm1e~a mglese, preg_ò il I Caio Cestio. Seguivano la bara netti ecc le più nobili dina- ~omento .. n~l q':'-ale ! e~pe- con una bimba,) il .r giova- ri . h. t t' . l . l hio stesso panorama, allo stesso sto dell'attenzione è iJ più dif- Severn d1 andare a farvi un il Severn i dottori Clark Lu r d 1 ·'i nenza shhst1ca s1 sost1tu1sce netto diciaunovcnne dagli oc- p ma ptcc ta a mogie, pot e ravvia e c me. arco di tempo, tra la Voce e flcile a mantenersi. sopra!uogo. Di. rit?r~o questi by e alc'uni inglesi resi'denti ~ te e creo. sono subent_rat.l a una. tensione autentica - I. . d . ·cc·oli bruni> • • • Solatia. Io penso questo. Se O. - Anche i profili critici gli disse che il cnrntero era a Roma i Krone, i Medrono, le copiose ella ricorre ad un intellet- cl:~ d~r~e!a a~s~'ar~ er Fran- Mala erba è ta noia, oc<:orre ess~re_ gen~ro~i verso sono stati modificati? uno spazio _ape.r:tofr~ i ruderi. U Re~. WoHf lesse le preci g!nerazioni dei Togni,_ecc.. dob- tu~listico simbol~smo. Narra- e 1 ) 1 PF t be ma anche pimento per ci0 che si ingoia. I giovani e I g1ovan1ss1ml, una I R. - Cert-amente. Non solo presso la piramide ~ 1 Caio Ce: dei morti. Vi fu un momento biamo egualmente riconoscere trice per vocazione, le sue f°fo·~~i d~ enod .r ~ :Cri"e • • • '!Pnerosità certo più eonsa- per dire maggior quantità di ~tlo. cospa~o ,.ne_ll 1.nvern~. di di raccoglimento. poi il dottor che la sostanza. l'intento. la armi sono veramente nel suo _a Cl I suo_pa re I . tu t f pevole, è doverosa venso co· cose, ma per informare me- mnumerevo 1 . 1?n, m P.ar ico- Clark fece mettere sulla tossa tecnica. la passione del circo raccontare. al di là e al di il P?eta. - 618 ~ur~. a . 6 ua Se d'u.cceUarc invano sei s u o, loro che non cl sono più o il glio il lettore sugli sviluppi !tre. uargh.e-:itti e viole. e dei cespugli di margheritine, in questi ultimi «circensi,. so- fuori della bella pagina, e se P?irrn, s1c?h_éabbia l tll~tsion~ aUo s-piedo puoi mettere il tuo gufo. cui lavoro è già collocabile. di ciascun poeta. E' inutile ~a:o ~~ ~r;~~~ ~- eca~~~v~ ~~= dic~ndo c~e q~esto sarebbe sta- no rimasti tali e quali a quelli a~che la sua prosa è ricchis- ch trovarsi rn '!lezzo a.1 suoi: • • • Il secondo volume abbrnccerà P?i eh~ ~o nasconda il s~nso corelle guidate d~ un giovane to 11 des1det10 d~l Poeta, se di seco_li f.a: i ...carrozzoni ... , i s1ma _di ri~ultati a~c~e lirici, Presen_latelo a, .vostri cari Per capire che il cielo è d.appe-rtnt.Uoazzurro, non p~·essochè lo s~esso numer:o di fastidio pro':ato n~l r1leg- pastore. avesse ,potuto espr1me.rlo. ..boemi ... 1 .. fl.ic-fl.ac .. , i .. mano non. e mai prosa llr1ca, poe- fratelh e parenti e pensate, occorre fa,re it giro del mondo. d1 anni, a partire da Quasi- gere alcune mie pagine cri- La descrizione lo interessò l\11CHELE RENZULLl a mano .., i .. tony ... , t «clown ... , ma m prosa, e non lo è per nel fargli affelluosa occo- • • • modo, seguendo la stagione tiche, scritte dieci o dodici vivamente: !le violette erano i --- gli «jakey ... le «troupe-s esoti- la sua stessa capacità di g-]ienzo, a mc>. Tutte te cose geniali sono già state pensate: bi- ~rmetica, pe1: concludersi e.on anni fa. La sola ammenda che suoi !lori preferiti, cd egli giol (I) Da.I vo!ltme, di recente che,. sono ancora quelli tradì- estensione e sopratutto per la Né j limiti e difetti del sogna solo•tentaT di ripensarle ancOTa una volta. 11nuovo capitolo della cos1d· potevo fare era quindi di ri- al pensiero che di esse fossero pubblloo.zlone, John Ke&t.6.L'uo- zionali dei primi del '700. E tut- qualità narrativa della sua fig-lio gli impedivano di rico- dctt~ quaT!a gen~razio:_te. ~na scriverle. ricop_erte le tombe. Quello stes-l mo e il Poeta, F. GJQrde..no ee1I- te le su~· oltre agll specialisti, struttura. uosccrc e apprezzare le qua- '--------------------- ventma d1 nomi, all mcirca, so giorno raccomandò al Se- tore, Roma.. 1alle bestie o agli attrezzi ci so- FERDINANDO VIRDIA I J

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