la Fiera Letteraria - XIII - n. 8 - 23 febbraio 1958

LA FIERA LETTERAR Anno XIII . 'i". 8 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELL ARTI E DELLE SCJE ZE Domenica 23 febbraio 1958 SI PUBBLICA LA DO 1ENTCA Direttore VINCENZO CARD RELLI QUE.5TO i\ 1 rERO L. 60 DIREZIONE, A.MMI !STRAZIO tE: ROMA - Via di Porta Castell,o, 13 - Telefoni: Redazione 555.487 • Amministr. 555-158 • PUBBLICITA': Amminislr.: e LA FIERA LETTERARIA> • Via di Porta Ca.st.ello, 13 - Roma - TAR.: Commerciali L. l50 Editoriali L. 80 al mm. - ABBONA:\1ENTI: Annuo L. 2.700 . Semestre L. 1.400 - Trimestre L. 750 _ Estero: Annuo L. 4.000 • Copia arretrala L. 100 _ Spedizione in conto corrente -postale (Gruppo II) - Contocorrente oostale n. 1/31426 ROUAULT E' MORTO Il 13 febbraio è morto. a Parigi. dopo lunga ma– lattia, Georges Rouau.l.t. Rouault era nato il 2i maggio 1871 a Belleville. net quartiere più pepo. lare della capitale. da una famiglia di. modesti artigiani.. A 14 anni comincio a lavorare in una fabbrica di vetrate; ma, gi.à. aveva una sola pas– sione: la pittura. e trascorreva le domeniche ed i pochi giorni liberi al Louvte economizzando fin sui pasti pur di comprarsi. colori. e tele. A 18 anni, entrata nell'Accade-mia di Belle Arti. divenne al. ,teoo di Gusta ve Moreau. l\ el 1903 espose al Salon e. poco dopo, partecipO al movimento !au,·e capi– tanato da Matisse. Nel 1910 organizzò. a Druet. la sua prima, grande personale: ma solo dopo la guerra, malgrado che da anni avesse per mer– cante il famoso Vollard. conobbe uno stabile suc– cesso. l\"el 1930 la sua arte. dedicata quasi intera– mente ad opere di ispirazione religiosa, raggiunse il più alto livello espressivo e la maggiore com– pletezza formale. Raramente soddisfatto del pro– prio lavoro. Rouault distrusse. piii volte. le sue opere, bruciandone. nel 1947, un numero assai rilevante che egli riteneva e incompiute,. ed inde– gne di un pittore cristiano e che, gli esperti, valu– tarono a mezzo miliardo di franchi. L'arte di Rouault. vigoro so inserto di. espressionismo e fauvismo su di u.na intatta tradizione medioevale. sfugge ad ogni fa cile s chema. Con Rouault scompare u.n.o dei piti. grandi artisti del nostro tempo. forse runico pittore det secolo che abbia inteso l'arrc sacra in tutto il sua drammatic, impegno morale. IL TORTO E IL DIRI'ITO DEI P Rl TI * A CHE SERVE questa grammatica? * Bando al purismo, in quanto tale, se si vuole che rosser- vanza delle regole non diventi adorazione e che la fiducia nella loro virtù 11011 traligni in fanatismo * di Eì\'RICO FALQt:I La hngua cammina a di- ricetta per scriver bene d'a- Firenze, 1933) redatta dal spetto dei puristi E guai se more, sarà sempre d1 avere Panz1m. In quel e libretto non !oe.se cosi I puristi. in 11 cuore caldo>? E vale la ut;.le per ogni persona,. in– quanto pe danti. han sempre pena di affannarsi ad incul- tcressò maggiormente e piac– torto. Le loro ragioni val- car distinzioni ed a soltoli- que non tanto la sua dichia– g~>no talmente poco che, se neare tante sregolatezze, se in rata intrinseca utilità, quan– c1 lasciassimo tentare a conclusione dobbiamo tener to la contmua riconferma di prenderle sul serio, riusci· e per verissimo che linguag- come il professor Pa.nzini remmo solo a far ridere. Non gio è fantasia, e la parole, non potesse a meno di riat– diversa è, del resto. per rea- per se prese. 6emplici bue- testarsi contemporaneamente zione o per cautela, la mo- ce~? _ lo 6Crtttor Panzini anche in rale che si ricava dall'insie- D'altronde, il linguaggio del una d1 quelle operette che me del loro avvertimenti e cinematografo. dello 6port, rari sembrava dovesse of– ammonlment1 e comanda- dell'industria, deUa tecnica, !rire i pretesti e gli stimoli menti. sempre che a ripre· della scienza, t.-ccetera, può al suo umore tra moralistico 6entarli, o a ricordarli, è per'- fare a me.no di ricorrere a e caprl~ioso, .a mezz.a via sona di buon gusto, sgombra nuove voci, s e vuole, come tra I ant!co e .11 mode_rno. . d'orecchio e sveglia di mente. deve, provvedere alle nuove Panz.lm scrittore nmarra Chi ne voglia un'ultima esigenze? Non si tratterà sempre quet curioso tipo di riprova. non ha che da leg- quindi di stabilire, enziché di professore che, sul principio gere attentamente le trecen- rompere, un buon rapporto del\a sua Grammatica, pur to gustose paginette con le tra dette occorre_nze e la no- metten_do a ~o~to tutti gli quali Leo Pestelli ha ceree- stra lingua, amp1andola e ar-- accenti, non esito un momen– to di aiutarci a Parlare ita· ricchendola? La scienza non to ~ dimandarsi: e E' neces– Hano (Longanesi. Milano, « nuoce al_la lingua,. e con le 1;ana la Grammatica?• ~ 1957). nonostante le innume-- continue mfiltr~z.ioni di pa- come autore non esitò a n– revoll storture brutture 60Z- rote •, bensl esige una lin- spandere che « c'è chi rispon– zure. cui di continuo so\to- gua che le consenta di ma- de si e chJ risponde no •, ag– stiamo e cui son da eggiun-tnifestarsi con esattezza e giungendo che « Omero scris– gere gli Infiniti esotismi bar-lpronteua. se 1'.lliade, pare, senza grai:n– barismi neologismi idiotismi In realtà - osserva II Pe- malica. Dante quando_ scns- 60lecismi tecnicismi che co- stelli - « a noi pare di es- se la Dnnna Comme~la non stitui~no il nostro pane :~r: f~gfivi:dee~l~~nt?i n:= ~nl~~=v~ll=t~dfa~:1~~a.r:c,1- quotid1ano. logi~mi che continuamente la ~iligenz.a. ~essandro Man: Ma per fortuna, queste tre- coniamo per comodo della zom _che u_so nei Prom!ss1 cento pagi_nette il Pestelli ha vita moderna; ma in realtà Sposi una _hn~a cosi schiet– saputo .s~nverle cçn una cer- non facciamo che appiccica- ta, era minuzioso os~ervato– ta mahua: un po corrugan- re insieme parole O pezzi di re delle cose ~ella hngua e do la fronte, come se_ do- parole fatte, nostrane e Co- della gram_mahca ~-. yes~ero d~vvero s~rvlrgll per restiere; e di propriamente In eftett1 Pan~n! lavo:ò mniggerc1 una sgridata, e un inventare abbiamo paura,._ sempre alla Panzm1: e p1ù po' 6trlzzando l'occhio, af!ln- Sarà. Ma è passato n tempo che in!liggerci il rigo~ di chè nel _ contempo potessero in cui la Crusr.a dettava leg- una ~filza di vere regole. &i evvertil"Cl di prendere le 6Ue ge. Anche continuando a a_ccontenlò di proporci una ~~n~~onr;.i~i~~~~ 0 è g~~.~~h~t~ ~ti~~?~u;~s:1~~~n~o 0 ~~~a~ }!~~ :~m~~~m: s::ii~~nf~(; ~;~~d~h:, dtt':rim:~1 p~uan6 i~ ~~~~~~~n~!d~ou1t~u!~ ~uJ 1 cin ~fègg;~ir~za re:~Ìa_ceJt~ letto, è che, volente o no- occorre e mettersi ella testa pende dall'orecchio e dal– lente, di riffe o di ra!fe, al non alla coda dell'uso•. E se l'uso,._ tirar delle somme. tocca al- mettersi alfa testa non vuol Del re6lo, come a\lrebbe l'Autore stesso, per non es- dir .. rompersela. ne ppure si- potuto ammettere che tutta sere confuso coi linguaioli, gnifica imbottirs "e.la di timo- la fatica e tutta la bravura cc:,n_fessa~e ammettere l'ina- ri. di dubbi, di pr econcetti. d~l!~ scrivere fossero ridu– nita dell assunto, sempre che Mettersi alla test.a equivale c1b1h a un pedantesco sforzo no_n.si sappia accoglierlo_ e a guidare. 8 regolare; ma non ~nemonico? Pa~zini _artl~ta utilizzarlo con un granelhno col criterio e col gusto degli r~cappava iuon _ hTt!D~ia- d1 sale. « antiquari della lingua • e b1lmente: e alla fme c1 si ac- • • • degli e ortopecliei dell'uso•; corgeva eh~ 1~ EiUa pr~unta Le troppe _regole e .le. trop- piuttosto ricordando che ,. lo Incertezza si nso_lveva !n una pe ecce:0001 non !tn1scono unico galateo linguistico è il aocrta dlch1araz1one d1 fede. coll'annullarsi a vi_cenda~ principio ... del conveniente e « Con t1:1tte_ le sp!egazionl Cosi. mo_lto spesso gh studi del proprio,. e che al Leo- grammat1cah si p~o enche grammaticali "'accalorano e pardi (ed ora il sommo Leo- fare un volume. S1 può an– fanno sudar. p~r niente"· E pardi) sembrava gran iattu- che fare l'analisi di ogni pa- a. c~e cosa s1 riducono tante ra per la nostra lingua l'aver EKRICO FALQ 1 ~~f/t 1 :e ;rat~~~~ ?1~m~f:ii;;; ~r!:toq;a~f:nsco~:n:=n~e~~= (Con1lnu 3 a pag. %) ETTE A:\~! DALLA scmrPAR A DEL POETA * Inunmanoscritto r vat unlibro nuovo di Pedeo Salinas * ,li GIORGIO C,IPR0.11 Pedro Salinu N. 2 di Bateau books Oa g:à ricordata collana di T-est..i jncditi o rari di poeti stranieri del '900 raccolti da Renato Pog– giolri. All"Insegna del Pesce d'oro. M.. "13- no). ecco un • tornito jtaliano > che non soJtanto farà gola a quanti amano la poesia in genere. lll8 all".istante sarà ~r– eato eta tutti coloro che, non un.icamc..1.– t.e in Italia, alla poesia spagnola in par– ticolare dedicano e amore e intelligenza e dot.rrina: v-elverse sembra y otros poe– mas di Pedro Saiinas. A sette anni dalla scomparsa del poeta (morto appena sessantenne:. nel 1951, in una clinica di Boston). e soprattutto do– po la stampa di Poesias completas (Agui– lar. Madrid. 1955), potremmo anche pen– sare che:. :n fondo, il presente pequer.o volumen altro non sia che una raccol– tina poesie rifiutate o secondarie. ora rispoh-erat.e e messe insieme alla meglio. Una curiosità e quindi un'indìscrez.ione. un raffinato pettegolezzo. O tutt.alpiù potremmo pensare che si tratti di alcuni di quei poemas sueltos, che di proposito \"ennero esclusi da Poesias completas. dove giudiz,.iosamente si volle trovas– sero luogo soltanto i testi agrupados en conJuntos unitari.os por su autor Im·ece, macche. O meglio: invee.e St, e in·vec-e no. Xella sua Advertencia Editorial. Juan )larichal 01 medesimo che curò Poesìa.s completas), ci ddce che si tratta. m real– tà. di texto, attncon.ad.os . Ma anche ci dice. e pi Jttos to. che si tratt.a dell·ant,– cipaZ:.one di un \."e:-O e proprio libro nuo– vo. il quale col titolo di Largo lamento \.~rrà guanto prima presentato ai lettori e agli studiosi. interessante non soltanto dal punto di vista della bellezza. ma so– prattutto come preludio di quel passag– gio. avvenuto in Sa.linas dopo il 1936. da una poesia d-i tono s- .rettamente amo– roso ai più \"aSt.i temi di un tu che non e pjù e eJ tu de la am.ada ,._ bensì e el tU del pròjimo humano genera!, e1 pròJi– mo de la muerte y del dolor en Cero, el tù de la Creaciòn, el tU del mar en El Contemplado >, quanckl e el poeta asp:. ra a pa-rtir de entonces a trascender su vcz subjeti,·a. su uo amoroso. y que se entre ga al màs al1à de los demàs y al màs al.là de la misma her-ra •- )Ia c om"è . allora. che Lno ad oggi. un l:bro di tale importanza anche dal punto di vista critico, ha aspetta"..o tan– to ad apparire &Ila luce. e per g:wlta incompleto? Ascolti.amo dallo s:.esso )Iaricltal la singolare storia del e tomit.o •- • Xell"autunno del 194.8 - dice nella sua Adcertencia, di cui traduciamo 1.Cl3. parte - n,Jta occas:one d"aiutare don Pedro a riordinar carte e libri nel suo ufficio di Gi<lman Hall - nell'Unh·er– sità John Hopkins di Baltimora. Ma– ryland, dove Pedro SaLinas rusimpe– gna\"a la cattedra Turnbull di lettera– ture ispaniche -. tro"-ai in un angolo tm ripostiglio con un manoscritto pol– veroso. e,;dentemente abbandonato da\ suo eutore. Ciò mi sorprese 1.11 modo particolare perché don Pedro tene\'"a tutti. i suoi scritti letterari. e perfino tutti gli appunti per i propri corsi. nel– lo studio di casa sua a New!and Road. Xon nascondendogli. qu.indi. la mia. me-– raviglia. egli mi rispose testualmente: Xo me sirv-en esos poema.s, no quiero t:erlos. Lo pregai allor1 di pe.rmette:-:::n.i almeno di conser,;ar quelle poes::e. al che acconsenti: .Ve faccia quel che vuo– le. )lai più parlammo del manosc..-: no buttato in un an golo. e io r'..spe. .t.ai sempre la resen:a vi.su.al del poeta: n on lo studiai se non dopo la mo:-:e del poeta. e \"idi allora che nel manoscritto di Gilman Hall \i e:::> una parte già pub– G'ORGIO CAPROS-1 (Conll1. .i. P&c !) ria di quei tanti idioUsml e ----------------------------------------– COSA F.,.\..~'.\"OGLI SCRITTORI ITA.LIA:\I * irregolarità felicissime, nella quale principalmente consi– steva la felicità. l'onnipoten-: za, la varietà, la .volubilità, la forza. la naturalezza, la Cinque domande a G. A. bellezza. il genio, il gusto, la l i bo t t o ~~~~~i età, I: • ~ieghevolezza Con i sei racconti del nu~vo ,·olume « La Coda del Parroco». Cibotto ha por– tato avanti il discorso morale inizi alo con « Le Cronache deirAllu,·ioue » Non è forse documentato che e dai classici si può im- parare non soltanto l'osser-- ,-anza delle regole gramma- ticali, ma anche e 60prat- tutto la violazione di esse•? IL LIBRU DI CUI SI PARLA * SILE~ZIO A lJIILAl~O * di FERnn·.-txno HRDl.-1 )I. ~;:,s~neon/11 :;i~~~on~e;e:e~~ Si ,·orrebbe _poter parlarelgiche possano avere qualche tempo sincerissimo, ma allo ne soc:ale. La loro ansietà, A tre anni di distanza dal- no st.ati scritti in tempi di- rtista finisce sempre per listico de ~ La _Coda d.el i~st;Nt~ ~e ~:~~i~frii ~ 1 ~ia nd~\rel~~~lt~f1 1 ~~red:: ~l~tiv3i ì~~~tu~~e.n~o no~ ~tre~~ f~:O:tepa:ra~i~: ~~r:~eu~{~tido;!b~tii: le Cronache dell'alluvione, ,·ersi e si s,·oiiano in em- pagare l'entusiasmo con j} parroco,? Ed esi.sto!1o d1f: di lingua pura la prosa dei sesso opposto. sen.z.a cioè por- è difCicile riscontrare un nale. Mance.. è ,·ero. in que.- mobilità e stordimento di chi che ebbe un note,:ole succes- bienti che apparentemente quale si e buttato avida- ferenze tr~ questo e I tavor1 Promess· Sposi' valeva quan- re il probleme di una lette-- carattere e femminJle,. an- st"ultimo reportage, il fiel~ crede di correre. ma è sol• so di critica e di pubbli~. non hanno nulla in comun~ ~en_te sulle c~se. si ~ im- precedenti? to il du~ di briscola. essen- r~~ura •.femminile-•~ tanto che indipe~dentemente . ~a del1°8.ltro, _ il suo afrore d1 tanto ~nato ?a qualcosa G. A. CiboJto_ sta per. pu~bli- - si _va ~alla _cronaca d1 p1~1Iato nel_ .1,?1oco _ecc1tant4;> - Rispet.to aJle e Crona- doci chi l'aveva chiamata la· p1u eh~ 1~ s_ede.cntica una q~ello che_ e lo sta~ cJVlle zolfo, e _n manca _soprattut- che è fuon di lui, e ?te sol_o care. per 1 tipi del! Editore una g1ta mfant:le ad una dei rapporti uma-ni. E che che dell"aUuvione ,. in que- vatura di piatti e chi ne taie discrumna?lone ftnts_ce d1 uno scrittore. me. s1 tre.tta to la disperata pie~a delle essa corre. con un r:trno g:- A. Va-llec~hi di Fi_re_nz~,un giornata di caccia in della qu~sta_ ~n,·:nz.1one _ d·u_n~ sto nuovo libro mi_ oare ~i aveva tratto ese~pi di mo- quasi s~m_Pre per denun~1~- qua~ sempre di. un e.utobio- scrittriee per ~a sbn ndellata gan~es~--- _•- _ volume di racconti mtltola- oadano. da una serata ro- u01taneta nella d1vers1ta a,-er portato avant. 1 un d1- di errat· in tanta copia da re un 1tryi1te,per tradursi m grafismo lmm~iato. non di epopea. p~. lope.ra da tre E mutile cercare dietro ti La Coda del Parroco. Per mana in casa patrizia ad un PO&Sa essere esatta. mi con- scorso che già allora - rle-mpirn 1e un volume,._ un tennme d1 paragone so• vera e propr1e letteratura 5c:>ldi quotid1 ~na _d ella. sua queste parole l'obb:ettiva lm• ~ compatibilmente con Je esi- Occorre proprio ripetere vente non troppo_ ra,:o!e,•ole della memori~ me piuttosto c1_tlà; o meglio. c è. ~ altre magme di una realtà con• 1?enze diaristiche del ,·olu- che le reiole, ,. con tutto il per le donne - scnttnc1._ Ap_-della sensibi~1tà._ tn q_uesto pie~ una_ p:eta. d1re1. s~1- te;nporanea, il ~u~o pole• me strutturato in_ chiave loro strascico di sottorego- punto per questo non s1 puo senso la defm1z1o~e di let- gott1t.a e m certo s:-nso tn· mico d~la ~cnttrice., nell~ cronachistica _ s'mtravve- le restrizioni riserve ecce- porre un probl_ema della let• terature. iemmm11e non ferocna. ma non p1u _crude- prospetuva di un aspetto dt deva nitidamente. Alludo al zi~nl ,., altro' non so~o e se terature iem~mile ma _p1ut• av_rebbe alcuna region_e d1 le co~·era Quelle del hbro su :\1.ilano. di quella che è le \,- 1 . rispetto delle esi.1,?enzedella non licenze cristallizzate•? tosto quello d1 un part1c_ola• esistere. o. meglio essa S1tra- Napoli_ . . - la d~ nostro tempo. Dov-re– fantasia. D"altronde oj!"~i la Non per nulla lo stesso arei- re a~~tlo della vocazione d~rrebb~. m un mero canone In. S1ten.:10 o Milano ~!lier mo_ invece leggere qu_est.a ounica maniera di restare pedantissimo Fanfan• ebbe femm1mle alle letteratura. d1 class1f1caz1one. se poi non ra m,·ec-e la tesumoruanza pagme,. come altre, sul p:ano 'i fedeli al realismo. e _ come ià 3 lamentare che ; se 0 _ E· in~ubbio c~e da ~ilo al- <:<>mportassealtri problemi di di un lungo incubo, ma an- di una n,·elaztone di intero~ suji!geri,·a Carlo Bo qualche ~hi esempi bastassero a b~t- la ~ignora ~1 Noe1ll_~s .. ~a mterpretaz.:one che sarebbe eh.e _le tragice. scopert~ fem~ travagli per renderci. conto di I temoo addietro _ di alut.a.r- tar iù e infirmare una re- Lou1se Labé a _ V1r_gm1atroppo_ lungu esporre. ed è miru_le co~e _una fenta dei u~ le~teratura e _a\"Olte ma– lo Altrimenti si finisce per 1 g c"è ro os·t che Woolf, da l\Iargh~nta d1 Na- anche mutile aggiungere che senumenu d1 una moder_ru- gen d1 une retonca (quando ca.dere in quella che io chia- ~~:,a,sro~tessesI-!ai b~ino 8 varra a Colette, da ~rges spesso l"autobiogrefismo. a~• tà industriale_ indecifrabtle. cede l'autentica ~dignaz.ion:'!: merei la retorica dell'ant.i- forza di esempi; e si potreb- Sai:sd ~ Gertrude Stem. una p~nto come cera_tter~ femi:nt- ~col_a da_vanti alla staztone o ne_ su.ben tra .a. stanchez.– retorica, e. pegl?"io ancora. be fare un falò e buttar sur scr!tlnce è ~ un~ donna,. che mie, tende a r:i1met1zza:rs1 e d1 Milano. c. Cercate un qua- za). sia l_u~a- <:he 1altra mau– nel vizio della formula (in un fico tutte le grammatiche s~rtve; v_ogllo~ire che la CG•s~s~o a .mlstii1carsl _ne~mo• lunqu_e rapporto tra le re~o- dite. Gll mtZl della Ortese. I Ql!est~ se!1SOmi ~aiono .illu- delt"universo mondo.. f~c~h~ni;~~~/~~~rs:cr1rio~~-elè ~:eid~nl~'':~lzae dci;b~~I, l'~: ~l~llfJ:!~~e~•:e!!a p~~ ri~n~en!lì8 p?~ ~~n\u% r!~ni~ ·minati Kli esempi che Cl st a E come potreb_bero le mo- la sua f4;>mminilità. dolente teresse letterario per il modo chitettura. e gli uominl la Italia. di un rive.rt> ~:-0 - l~ifrendi la letteratui;: /US: der:,~ ~r.ammattche d" :ilsfu- nella magg~o: part~ del_ casi. net. quale una tale ""!i~e_tiz- fo11é!-di .itali~~ an_oninù che pressochè incon scio : n QUan– "i . con emt!'°r~1!~aÌ ~ mb~1 starsi COd~so senza odi co P~ un segno d1 mterni pahmen• zazione o una tale m1slli1ca• luth i gioz:m e QUI. folla al- to non filtrava quasi ull-li di I ec~samen 8'_Vla a. s . 1• CE'Eisare ess,ere m erne. ti, una strenua volontà di zione (che sono poi :a stessa temente distratta e inten~, prima mano per una cuta nari~ dei sentimenu). Sm- Quan~o r:nal 1uso si combat· confessione nella maggior cose) si compie. e scoprirete che quelle le-\"1-scarsezza di in!orma.l..:one cron,~amente .~ queS t a ma- te e si vmce con la ra_gione? perle dei casi asse.i p!ù CO• Un caso importante (d,re1 gata demenza non è rimaste culturale - detrespressi.:mi.– t~r~zione dell 1!11P4:Knorea- Con la r_aglone è sconfitta_ si~ stosa _di quella che_ non po~• eddirittura un caso-limite) è nei limiti del falso artistico ... srno e della Neue Siich– lhs.tico. spero di a, ere .Pur:e cura. L uso • sempre s1 e sa ammare uno scrittore e m quello di Anna Maria Ortese Qui le nere bandiere della lichkeir tedeschi. Il caso della l sv_llu~pato e ary'ìnato l _assi- preso, prende e prended particolare un narratore. che pubblica in questi gior- foresta sono tornate a s,·en- Ortese è in parte Quello di milazione del d.aletto ,ei:ie- tutte le parole ch_e gli fan- Questo spiega altresì come ni in uno de~ « Ubri del tolare sulla test.a dell"uomo; un epilogo di quella corrente lo. '.\la 1 :n ~n senso_ tutto m- no comodo•. Perciò. • quan- )a narrativa femminile sia tempo,. dell'ecittore La terza. qui mterminabili colonne di letteraria che ebbe alcuni G. A. Clbollo . I terno d1. ntmo, di c.adenz~ do una pa_rola corre ed è ~p- (anche quando ,j oggettiva ~1 Sile~io a Milano un suo uomini logorati dell'ansia si [Orti scrittori come Aniante. . . _ _ mO<;lulata. ben lc:,ntana dai punto ca_'?ita_dalla generalità. ma~s mo in personaggi e 5-1-servizio giornalistico sulla muo\"ono intenninabilmen- come Gallian. come Dino !"occasione abbiamo rh~olto furto m :imite~. da un ferma il_ rec~te _parere d!, cedi_menti color: 1st1c 1 che non è P!U ne ~ella né brut- tuazioni apparentemente del metropoli lombarde.., o meglio te ... Qui le tetre menzogne Terra. come Elio Talar:co, ell"autore. alcune domande: week-end nelle .isole na. Po.- due. am1~1. cnt:c1 Jettera~1101un.sembrano d1 moda. Ho ta, né giusta _ne ~bagllata: _è tutto staccate dall_a scrittri- su alcuni as.petti di quelle sull'en·enire dell'uomo, sul come la Masino. il cui eppor• Q I" l letane ed una nottata fer- assai noti. che a lett ura f l- detto spero. perchè so quan- una parola viva•. E perciò ce) quasi sempre dt impronta metropoli captati In modo lavoro come scala del dirit- to si ritiene oggi trascurabi- . - ua I sono e tnten- rarese --:- oure il lettore si nita non hanno an ·erti.to to sia difficile ~n compito la lingua viva si pren~e glo- autob!o"rafice. nel senso ol• particolarissimo attraverso to e ,·antaggio di ognuno, le da une critica troppo ca- zt_oni deJla nuov~ r:';cfolta accorgera che sono mt.1- nessun st~c_co~ nessun. a d1 ~- del genere. ra~unun~ere un co spesse:, e volenlien della meno di un diretto r:1ppCtrto la sensibilità e femminile, mostrano la loro inintelli- lamitata dallo studio dei sol} dt raccon~,. e. qu~ e I eqa. mamente _Je.1,?atifra di loro ferenza st:hsuca. fra 11 pri- co_ntroJl_o preciso ~ s~rve- gra~matica ~ se!"pre I pu- tra l'esperieni.a e le $lessa all'estremo della autrice del- gente fissità ... Portatevi fino \"alori formali. ma che an– me che ll unuce. da un filo condutt.Qre. ~n mo racconto, ,scr.1lto ancor.al e-hato m qu_esta d1rez.1one. risti son d.estmah a_ schlat- espressione. di una interdl- l'ormai famo~o ll mare non ai tre:ni e cercate dietro i_ fa~ drebbero studiati con une _Con~ L;; Coda del Par: f~ndo si tratta d.ell~ stona nel 1954. e 1ultimo. t~rm1- 1 Comunque_ l(là ;1elle e Cro- t~re _sotto 11 peso de1 neolo- pendenza. pressoc~è essoluta. bagna Na.polt. 'o_n pensi i! ne~trmi i_ pro.fili roves~ia._t1.certa attenzione enche comP roco, ho ,nteso fermare sei dt una grande delus10!1e ar- nato appena tre m~s1 f~. nache dell alluvione• dove- g1sm1. Ed è Inutile e~gmnl,!er~ C'he,lettore che la c1tezlone d1 dei \lecchi, e quelli tesi m esemplari di un certo mo- momenti della mia vita In- ticolata in sei tempi sue- durant(' una del!~ mie soli- • • • • proprio nell'autobiografismo quel detestabile e arrascinan. avanti degli adulti. d~i p;io• mento delle vita dello spirito fatti sebbene i racconti che cessi vi. dairinfanzia alla te puntate. v~ne~1ane. . - Torna a m~nte la Guida - sempre che certe defini- te. atroce e pietosissimo. mi- vani. di tutti gli adulti e I iteliano contemporanea tanto compongono il ,·olume sia- maturità. do,·e il prot.ago- - Qual'e tl rtsultato stt- (Continua a pa.r !) alla Grammauca (Bemporad, Zloni psicologiche o so~olo- stifice.tissimo e nello stesso giovani di qualsiasi condizJ.o- più che i filtri pirandelliani,

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