la Fiera Letteraria - XIII - n. 2 - 12 gennaio 1958

Data la sovrabbondanza d1 scritti che d pervengono con la esplicita richiesta dJ giudiz.1 oartlcolarl comunichiamo aell interessati che direttore e redazione della , f'lera • sono asw– lutamente Impossibilitati a dar r1SN1ntro a Queste rirhleste LA FIEK1\ tETTERARIA ORARIO DELLA RED\ZIO~E 11-13 16-18 \lanMrrlttl foto t- df..,,.irnl nnn puhblicatl non ,! restltulcc-nnn * PLAZA DE TOBOS Antonio Or•doùez Antonio Bol'l'et·o « CHA.llAltl » * Testo e dise~ni di DA.RIO CECCHI Toreare è Arte. Arte con rA maiusco!a E toreando si può trovare la Morte. Altra maiuscola da tregenda epica, fol– goratrice. Arte. Morte. I due blasoni che cosLtul– scono l'araldica un po' folle del mota– dores. Arti. sarebbe meglio dire. No hay pintores que te copien.' • capita sentir gridare a un torero mentre sta sciorinando fior di •veroniche• sul muso del toro. Oppure: Musicaaa! • a gran voce, nel bel mez– zo di un silenzio ammirativo. allorché 11 torero sta· cercando di superare se stesso. Così bravo, cioé. da essere ass1Jlutamente accompagnato da un paso dot-te. E la banda. dall'alto delle gradinate, attacca subito un poderosissimo zunnenne. Intrepidi camiioni, davvero. Tenace re– sistenza di un mondo fatto di eroi cosi incredibilmente fuori del mondo. Il cielo e una immobile circonferenza turchina. senza echi. L'arena. una lanterna magica di imma– g:ni colorate al sangue. Con i costumi imbrattati, a fine di ogni combattimento, gli occhi al palco della presidenza, avanzano, esili. i più valorosi: Chamaco, Litri, Ordonez, Sanchei... Come angioli punitOTi inventati da Goya per uno speciale paradiso da cui piove sol– tanto sangue su sangue. li Presidente, dall'alto del suo palco, fa segni. col fazzoletto: Non sei 1'1\rcangiolo numero Uno• par che dica: • ma taglia pure due orec– chie al toro•· Migliaia di beati urlano tutt"ingiro: ~ Olé! ~ Poi. a un altro: e :-.Jeppur tu sei l"Arcangiolo numero Uno. ma prenditi la coda. un·orecchia e la coda•· Di nuovo il coro di migliaia di beati urla: • Olé! •, tutt'ingiTo. Gli inservienti•becchini stanno a traf– ficare sul toro coi coltelli, come a una lezione d"anatomia. Armati di coda e di orecchie, i toreri iniziano infine, caracollanti, il loro giro di trionfo fra piogge di garofani, cappelli, scarpe, cuscini, s:garette, borse, giacche. Sorridono. Stanno nell'arte. Nell'Arte. Con quel rosa delle calzette, la virile asciuttezza dei loro corpi inguainati, il nero delle loro capigliature. le lunghe ci– glia da somaro. bellissimi tutti, 6nche se poi. in un-sol tratto. possano anche appa– rire difformi. sono gli ultimi cavalieri di una rapsodica serie di leggende popolari che rendono il mondo memorabile. DARIO CECCBl « 110,·illc1•0 » i / / ,/ I Antonio Ordoiiez Antonio llOl'l'Cl'O « (.'Jl.\JJA(;U ~ ,f I

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