la Fiera Letteraria - XII - n. 52 - 29 dicembre 1957

l'ag. o D~ FTER~ CETTERART~ Domenica '.!9 "diccmlire 1957 '' l l suo rnessaggio spirituale ha_contribuito alla storia della rivoluzione" more a: )Ieta~tu:io. poeta d'una e~eganza i:lerte e,d atro!iz.uta Al cont:-ar:o in Goldoni. come bene ha puntualìz:u:o un c:'1..lco... noa vi è mai la C0."1'>placenza d~ritt:\·a del commechografo mancato il quale s.i serve dei person~S!:ì pe:- dipin~ere quadri...•- Aigiun'l'.:asi che nei suoi lavori sì cog!:e sempre come una ve– •natura .resistente di malinconia. una soni\e tessitura di ripie~ata nostah:ia che vela in modo quasi tmpercett:bile ma acutissimo la 91..13 1)alieina. Quasi incrinandola d'una pieS!:a segreta. e pcn.·enendo ad accentuarne. s"in– tende. il fascino E c'è dav,:ero da stuoi:-si come un critico dcl.Ja statura del De Santis. ferratissimo e s::enìale. non l'abbia capito e si sia abban– do..-iato ad un s:.iudizio ne~ath•o che ancora pesa con la sua ombra su] grande comme– dio;;rafo lagu:iare In Yentà. a '/i!!lUStificaz:one del De Sanct1s. può \"alere a sua partico:are concezione del teatro comico. dato che ..quella di"ina ma– linconia che è l'idealità del teatro comico ... implica e comporta una enu:iciazione di poetica roman:lca. Un'anticipazione insomma. secvnao !a qua– le De Sancris opcra\•a una scelta e pro– J)OOlevauna tesi in sede di storia del teatro. Ma se anche taluno ha voluto scoprire nell'.armonloso cielo dell'equilibrio goldonia– no. lampi d'inquie a poesia preromantica, dobbiamo riconosceri: che fedele 1ll'animo del suo tempo, !o scrittore veneziano rimane u:i ottimist.i. E perciò la ~ua "!Omicità non s·avYita e deJinea ::ratuitamente -:;ul piano dello spettacolo fine a se ,;tesso. ma assolve una funzione educati\• .. in senso lato. ispi– rata non tanto da riiidi principi morali. quanto piuttosto dai dettami logici e tol- 1era::,.i del buon senso. Il buon senso che lo fa costantemente r:fugli!:ire dai toni g.ri– dati. esasperati. dai tentativi fantasios i ed esai:itatamente tradci. .. Ti.piegare •n\'t.'Ce e.:1tro bordi di mediana ::ompostezza. dove : sentime::i~i si armonizzano con la ragione. Ciò premesso. non che manchino gli scrol– loni sentimentali. le indagini severe e im– pl-acate sui moti del cuore. gli ace-enti vee– me..1ti del dramma. ma ce.--toche U!l magico .. cl:namen,. pens3 sempre a ricondurli verso i sentle..'1 della misura e del controllo. smor– zandoli gradata.m("nte <ul 1"itmo della sua modulata musicalità E già che abbiamo • .,.__"C1i. •.,; 1 elemeo!o mu– sic ale dell a commedia goldoniana, vediamo di chlar.re l'attenzione data dal Goldoni a:l sap iente a v,..io delle aperture. che scoccano repentine a trang(!re un silenzio gremito e -assorbito, all'orchestrato fonde..."Sidi voci e battibecchi nei mo\•imenti corali. di mas– sa. che si basano tutti su una conoscenza sapiente del contrappunto. portato fino alle pw:ite estreme del gioco estroso. alle trepide e accorate cadenze dei fina!I. che sempre si -attenuano a ,::radi. pianamente. in legge– ~zz.a d'animo. E più ancora so!lermiamoci ad analizzare n contributo d'intermezzi e di melodrammi seri e giocosi scaturiti dalla sua fantasia in obbedienza non ad una linea teorica. di e1abo:ata consapevo!ezza critica. ma di imt,ulso. Perchè cosi gu .m~ .. eva UlJ :nodo di vi– vere innes:ato cordialmente :.n mez:z.o agU a}L,;. a!la società popolare del suo tempo. Certo che abbozza:e l'arco dei .rapporti tra il Go!doni librettista e il Goldoni com– mediografo. stabilendo una graduatoria de– gJ influssi. dei rapporti segreti. e nello stesso tempo classificando il valo.re di questa llbrettistica in se. e nei rig uardi d ello svol– gimento del melodramma buffo del suo tem– .po. è ricerca di non facile compimento. E per fa vastità dell'assunto. e perchè fino ad oggi non S0TIO st..a,te ancora ultimate tutte le indagini Ttecessarle. le comparazioni uti!i a sollevare eU innumeri iproblemi che ostacolano e ant"ebbiano il quadrante del– l'approssimazionf'- cri:lca. Questo senza voler nulla ..ogliere alla validità dei co:n:ribut:i datici successivamen– te. e in maniera sempre pìll approfondita e calzante. da studiOSi come lo Spinelli , il Wiel il Fiorimo. il Caffl. ed esempla.re per l"applicazione. il Musatti. c he hanno pra– ticamente gettato 1p fondamenta per una analisi sìstemat:ca e definitiva. A.."lalisid'altronde che sempre più si pone come improrogabile. obbligatoria. data la imponenza nume."ica dei lavori. Infatti se sommiamo ai-settanta la\'Ori rac– co1U dalùo stampatore Zatta sotto il titolo ...Drammi giocosi .., i quilldici intermezzi pubbHcati da GiuseJ>pe OnolaDL ed i rifa– cimenti seg::ialati con alacre solerzia dal Musatti. Si arriv11 alla bella· cifra di ottan– totto. Ora non e.i.. dato statistico e la con- tinuità indefessa di un lavoro per molti lati febbrile. possano far riJ!.uire sulla pro– duùone librettistica la positività di un giu– dizio frenato e reso dubitoso. addirittura diffidente. dalle indicazioni dello stesso au– tore. la dove confessa il frettoloso e sbri– gativo affanno di assolvere puntualmente le varie scadenze pr-atiche. affidandosi alla consumata perizia di un mestiere fin troppo a"-vedu~o C..• ~on sono dramma ben fatti. e no:i lo possono essere: io non ml sono mai pensato di !ar::!leper ir\l5to e per scelta: vi ho lavorato per comolacenza. e QUalche vo'ta per inter,.sse •: Perchè a partt: la facilità irrisoria del• l'intreccio e la s~plicità rudimentale dei vari personaggi. li dan:1egglava. fino a li– mitarli totalmente. 1ma manchevole slcu– .rez.z.ade1la lingua Ma purluttavi.t. •-,.•:;,.. .,l~.:o ~ a1 òt dentro d'u::i vizio strutturale. che lo stesso autore - come dicemmo - ripetutamente e persi– no con eccess!\·a disinvoltura ebbe a ripu– diare. passando dalla rive!azione che si trat– tava di ..barz.ell~tte • :::elle quali gli i.crit– :ori cercando d1 servire più alla musica che a sè medesim: .:.on badano seriamente alla condotta. ai \!orc1tteri. all'intreccio. alla verità. come in uni:t buona deve fars.i ""·alla confessione eh(> blsinnava considerarle ope– re bu:tate giù tn 4uattro giorni. .. imposte dal comando di person.i autorevole•. non manca mai. perfino nelle più slabbrate ed -,ccasio:lali. la vivacità d'uno spunto arguto. ia fresca giocondità d'una macchietta ben tratteggiata. E. specialmente neDe scene in dialetto. 1·arguta accensione di un dialogo che trascolora canli!:iante in pieghe ridenti e \.:'ascinanti. Certo che ne.i • .lo'•· ·1t rn.,:i.:ò L capolavo– ~ unitario. autonomo. ,,alido in se. come ta pu::1tualiz:zato con amorosa accoraten.a l'Ortolani. Ma d'altrv::àe in questo caso non avremmo forse pi'Ù a.rote U."1 libretto, un avoro angolat\l pe:- la creazione di altri. già m 1>3rten2.c1r.:;.;s~nato a servire d'l occasione. al massimo da pretes:o per u:..;1 in\"en:cione mus1calf.'. ma invece una commedia vera e propri.a Mentre invece compito del -:b::-e!to è di limitarsi a .. ragioni .. asi:;ai p1ù. modeste. come ir..segna la stona della librettistica (compresi i presunti capola\·ori di Riccardo Wagner). . Insomma gli asµe· :.: ?l"l::. •• 1v1oe:l cont.ributo offerto dal Go!doni al melodramma butto del suo -tempo. vanno reperiti altrove. E non tanto nei due moniti \·oluti un po' forza_ tamente dal Della Corte. uno riiuardante .. la necessità estetica di caratteriz.z.are ... ..}'altro quella di commuovere poeticamen– te-. dato che :1 commediografo veneziano non riuscl ad ottenere né- l'uno né l'altro. U're:ito come fu nelle spirali della con– ,..enzione falsa e stucehe\•Ole (ancora una volta risucchiato nella spirale dei motivi inaugurati dalla commedia dell'arte). Quanto piuttosto nel cor.ret 1 vo del pate– tico. inse..-ito per infrena.--e le sovrabbo.ndan- 1,,i linee del buffonesco. al quale g::-adata– me:1te si mescolerà in un contrappunto di abili e occultate dosature. ., Dopo 1'80 - scrh-e oculatamente il Della Corte net suo magistrale saggio sul Me!odramma settecentesco - le tendenze Jarmoyantes. inserite timidamente nei li– bre~i del Goldoni si diffondono. Ed è que- 6ta. la tendenza veramente r'..nnovat!ice del tea~o comico italiano che, intanto. CO!l. il ..Socrate lmmatinario-. di Paisiello a\·eva toccato i fast:gi del!a commedia sollazze– vole•. In questa direzione du.."lque va rilevato l'apporto d~Ca sua opera al!c sviluppo storico del melodramma. E se in un primo tempo gli mancò l'in:eressc dei compositori contemporanei. poi !"assalto ai suoi testi rag– jlunse una consistenu notevolissima. che nello .stesso setteccntc. toccò il numero di cinquanta circa. cor nomi illustrissimi che vanno da \Volfango Amedeo Mozart (auto– re quindicenne nel 1768. dell·opera .. La finta semplice•. su testo del Goidoni adat– tato d3 Marco Coltellini), a Baldassare Gal– luppi. a Paisiellc. Vivaldi Haydn Salieri, e poi L.mpugnanl. Scarìatti, Cimarosa. Purtroppo nessuno d: questi (salvo M~ zart, nel Dor, Giovanni. Le nozze di F:.– ~a:-6. Cosi fa.~ tut:e Ratto al serrag:..io e Flauto mag:co. lavori nei quali viene su– perato d: slancio il ma~ine far-sesco per arri\fa.;r .:J una stilizz:nione incan:evole). riusci .,_ co11cret:zzare le aspirazioni ed i prese~;:1ment1 balenanti tratto tratto nelle loro -reazioni, f.' ad operare l3 cost!'llz:one del prota!?O!lis:a consacrato dal melodram– ma ottocer:tesco. All'opera buffa ;·,iliana. Iu necessario un lungo tempo d'attesa. risolto poi con l'ir– rompere clamoroso sulla scena di Giuseppe Rossini. ~he riusci a ~brecc1are 1a fissità dei tipi nel dinamismo del personaggio. ("d a modifl.care i nuovi schemi \•i\•ificandoll con l'impeto tumultuoso e ff.'stoso della sua vena mu~lcale. Ma al• Goldoni non sarà ifferta :occa– sione di passare alla storia 1e.Ja musica in termini assoluti. di piena realizzazione artistica. come librettista capace :H sugge– rire n capolavoro Perciò ~e in sede :li ~ontributo i.Ila sto– ria del melodramma buffo iti.iiano oel set• tecento. il suo apporto non va d:.tnenticato. in quello più alto de!.J'a:1e musicale. il suo nome rimane come In penombra. Forse il tirocinio libret:istico si può af– fermare semmai che gll abb:a servlto poe– ticamente agli effetti del!a riforma. con la b!'Usca virata imposta al compiacimento deU·e-stro bur:esco giunto oramai a solu– zioni parossistiche Al!udo all'esclusione dell'estemporaneità. dell"Improvvisazione. del capriccio fa::itasio– so. cui lo costrinsero il tea:.ro musicale con le necessità di accordo e di tusione dello spettacolo. che sincronizza vocJ e strumenti. scena ed orchestra. Ora per lui. ancorato dalle prime com– medie e da!Je parti buffe adi espedienti ed alle abitudini sceniche della Commedia P. Andrien Le Beau: « Ritratto dì Goldoni• dell"Arte. questo fu Indubbiamente i:à u:n primo ,passo sulJa via dl'!Jf.' novità che gli ur,gevano dentro. Almeno su un plano di mestiere teatrale. dì modulo tecnico. di pratica funr:ionale. E le date in tal senso cl possono soccor– rere con l'eloquenza. ad esempio. del tra– passo e\·olutivo reRistrato negli anni che intercorrono d,d 1739. anno in cui scri55e il Momolo cortesan. aJ 1743. anno i:l cui nacque .. La donna di garbo... scritta già per intero. Legata si intimamente per molte ragioni alla commedia a soggetto. ma già struttu.rata assai diversamente. s·mte."lde che ne!J'interpre:azione del te– si non bisogna spingere l'arbitrio <cbè sem.. pre tale rimane) dell'interpretaz.ione. fino a forz.arli. o. eddirittura. a violentarli. ma ln\·ece tentame una correlante armonizza– zione con i documenti offertici dal poeta stesso nelle sue vane introduz.ioni. nelle numerosissime lett ,e.re. e. pe.r la specifica questione del libret tista . nelle Memorie. Anche se nella luce distaccata della vec– chia!a. e premuto dall"im peto narr ativo. il Goldoni esagerò forse nell 'esprime.re giudizi cosi fermamente contrari al suo re pertorio librettistico. Ho parlato di press,one narrativa volu– tamente. consapevole dell'ampiezza lmplicat-a da una definizione cosi chiaramente scoper– ta ed impegnata. Specialmente se la si rap– porta a cene atmosfere anigogolate e quasi sempre cadenzate in chiave di ovattata ieg– giadria. lontanissima non solo da ogni sti– molo \'itale. ma persino dal buon gusto, che contraddis:.inguono va.:i momeDti della sua produ zione te atrale. Dove la misu.ra di un equi.:.ibrio po:!.itico rasenta (o cosl fa sospettare al lettore in– genuo) l"atrof izzazion e dell'autenticità e de). l'impulso san ,ruig.no . clM! filtrano attraverso pertu!i!:i sorni oni e scaltrissimi Quasi fine– s:.re spalancate un attimo. e poi subito rin– chiuse. su un paesag~io umano che vuole rimanere ne· cir.!llito rijl'.orosC"defl'oi:sequlò fo:malistiC\l' allt- leg&: e:! a: costume im– perante Eppur ... accanto a 1 Goldo:11 commediogra– fo. esiste anche un Goldoni narrativo. In– fatti se .. Le Memorie,. si possono guardare da un punto di vista docume."'.ltaristico. op– pure ritrattistico. come a molti piace !are. non si possono però trascurare anche da un altro puTlto di vista: quali espressione poetica. Fra l'altro tenendo l'occhio contempora– neamente puntato sulla sua produzione tea– trale. è facH.e notare come le contraddistin– guano le stesse carat eristiche che innervano le sue commedie del periodo par1...gino Cioè la rapi dità l'essenzialità. la brevità co:,cisa dello sti.le che procedE' tutto per dissoke:ize. Si au:iungano la spontaneità• e la natura– lezza libera da ogni impaccio accademico, per cui a più di uno studioso è venuto spo:otaneo di avvicinarle per tre~chezza briosa e rammemorante alla Vita d1 Ben– \·enuto Cellini. e di defìnirle nello stesso tempo come il primo esemplare di prosa del rinnovamento. Oi\•ise in tre parti. le Memorie nella prima ricordano con scin– tillante vivaci:à e dis!.nvolta spensieratezza gli av...-enimenti della sua vita dal giorno della nascita fino an·epoca del. contratto con l'impresario Medebac. E come bene è stato detto. neUe pagine asciutte e tese ..... è vivamente !':tratta un'epoca meschina. di arti.flciosa cultura, nella quale l'indoleDte classe alta sciUpa le sue fiacche energie In guerriccloie da opera buffa. in triviali intr~hi di piccole corti. o perde il suo tempo nel boudoirs delle dame. E intanto gli um!li paesani sono gravatJ di tasse dagli esattori e sacchej!'.Ji!:iatidalle soldatesche•. Insomma vi è rivissuta tutta una tempe– rie, per cui l'interesse è pure storico-sociale. La seconda Invece nella quale l'autore si propone di tracciare la storia delle sue commedie è nettamente inferiore (dove tro– vare pagine felici e riuscite. calibratissime. come quelle della barca dei comici. oppure quelle sul vari e Imprevisti incontri femmi– nili con l'ammalata di Chlog1ia, la compa– gna di via((io di Desenzano. la ridente To– nietta ed altre?), e per la rroppo studiata. anaJisi dell'intreccio e l'esagerata ed ampli– ficata cronaca delle gelosie e delle avven– :ure scaturite ai margini de!la suo opera. finisce con lo stancare e deludere Il lettore. Fra l'alt:o \'I mancano pure quel garbato humour e quel t\nissimt. ~enso di autocri– tica. eh~ distinguonc sempre li: sue pagine mii:;l!ori e ct-ntratt- Anche nella tena parte che ci descrln episodi e relative riflessioni del periodo parigino. non si avvenono più la freschetzE e l'alacrità dell'apertura. Anz:i \•iene quasi da stupirsi come un uomo della sua grandezza e della sua sta– tura morale, si perda banalmente ad eJen– carci pe.r lnteri capitoli la serie delle nozze e delle J.ltre leste della famiglia reale, o altri avve::ilmenti mondani di allora. E come non :oembri mai accorgersi {nem– meno sfl.orato da un barlume di presen– timen1o) del Um,o che stava gradatamente minando le \"etthlt- istituzioni e spianando la \•ia ai furori rivoluzionari. E la cosa riesce anche più ..t:ana. se pensiamo che ln un'opera come .. Pamela,. (ben più vibrante. e. su un piano umano. drammaticamen~e lacerata dell"omonimo la– voro scritto dal Richardson. o deUa pur derivata ., Nanine .. di Voltai.re). sono già preannunciati certi filoni sentimentali dei quali s! fece ln seguito portavoce il RouS– seau nelle sue opere. con particolare ri– guardo al Co ntratto Sociale. Secondo il pa.re.re dei più. lo costrinsero a questa caut a sagg ezza politica il timore di ricevere una ., lertre de cachet•, o di perdere la .pensione che riceveva perlodi– came-nte dal Re di Francia e dal Ducato di Parma (senza contare che proprio Le )femori.e videro la luce mercè la sotto• scrizìone della famig1ia reale e di molti pe,rsona.ggl di rilie\'O della eone stessa). Timori ai quaU Io affiancherei quale !at– to::-e dominante (! risolutivo. a."lche la sua particolare formazione ed il suo tempe– ramento. Ma qui il discorso si allarga. è ovvio. investendo radicalmente per una esat:a comprensione e \·a.lutazione. tutta quella che può essere definita la posizione del GoldonJ rispetto alla società del suo tempo. A cominciare dal suo atteggiamento nel con!ron:i della religione cattolica. da hn praticamente e costantemente ignorata, sal– vo taluni accenni superficiali. come la pun– tata diretta contro il convento nel • Padre d: famiglia ... Del .resto appena percettibile. dato che al ccmvent\J è attribuito un carattere di educa:1dato. Ma se il pericolo di urtare i sentimenti rel:2iosi. era costituito dalla pro– tezione accordata dalla legge veneziana alla Chiesa. di fatto se non di diritto riuscita a crearsi le condizioni per una forma tem– perata di religione di stato. vediamo rat– teg~iar nento del Goldoni nel riguardi del pote.re politico. Perc hè qui entr ., 11. -gioco l'immagine cara alla critico marxista (non ,per niente nei paesi d'oltrecortln& le sue opere continuano ad essere .rappres.entate oon frequenza eneo. miabJe). che dell'anticipatore tende a for– zarl! I lineame-ntf. oCfrendocenf" uno schema ngorosame-nte classista. Ora fa verità invece. è che il Go!dool fu un :rivoluzionario dentro la legge. preoc– cupatissimo di r:spettare no.. <me ed istituti della società nella quale si e.ra trovato a \'ìvere. e nello stesso temp o m oralistica– mente impegnato a segnalare le deficenze. I sintomi ne,a:ativi. che andavano. a suo a\.-'Viso.corretti e riveduti. Ma questo in vista di un miglioramento generale. per garantire cioè una i)iù tran– quilla funzionalità. ed Wl più sicuro S\"i– lUJ>po ,per 1'a\.·i:cnire della Repubblica alla quale non si senti\"a di certo estraneo. Insomma la sua polemica non scaturi da un ri2ore moral e e s ociale programmatici. ma piuttosto da 1.rn 'esi.,i;enzase::itita di v~ }e,!'edai vari ce ti e d alJc più diverse cate– gorie. il rispetto di un decoro clle lui sti– mava deontologicamente il meglio. n dovere della coscienza privata e pub– blica. fuso allo stile ed ,al riserbo pi1J:cri– stallini. Premesso ciò è possibUe allora delimttare il rag11:iodi po~ata della sua satira venata di bonomiae d: rispettosa acconezza.e la sottile e sma11:atacarica !!elle sue denuncie. che amano velarsi normalmente dietro un sipario di divertita spensieratezza e di bur– lesca e ridanciana invenz.ione. E non si sia indotti a sospettare per questo motivo una nstre:teu.a nell'apertura del suoi registri ehci. una scarsa ca pacità di estendere le sue indMini mora.li ai settori pill delicati e nevralgici del tess uto sociale. Si potrebbe cominciare all"opposto. e per avviare il sondaggio. dal suo illuminato pa– cifismo. che strutturandosi in sede dramma– tica con toni di dichiarato a:ntimUltarismo. nella serie di opere che vanno da « L"aman– te militare .. a .. La guerra- a .. L'Impo– store ... seppe trovare accenti ta!o:ra duris– simi. perentori. bollando ad esempio le truppe mercenarie con il marchio di «mer• canz.ia di carne umana ... E pa ssare poi ana costante presa di po– siz.ione contro il tralignamento della classe aristOCl'atica. Infatti dal brusco e coraggioso irrompe.re sulla scena della fi~ra caricatural e e ma– nierata del Sior Tonio Bella Grazia. nel giovanile e lacunoso Frappatore. alla mor– dente satira dei cortigiani francesi. fustigati sotto le spoglie del conte Casteldoro nel– l"Avare fasteux. è tutta una galleria di ri– trattì. di profili. di \·igliaccberie. di sedu– zioni e di corruzioni In una cornice di bnosissima comicità che gli permetten di salvarsi dai tagli impe– riosi e ~mpletosi del!a censura. e ne.llo stesso tempo di costringere l"elite dominante a far buon ,·iso contro\fo,:::lia. nella finzione di accetta::-e con disinvolta e su,perione indif– ferenu una lezione che la feriva ']entro. mentre serviva a pungolare le classi infe– riori. scrollandole dal foro ossequio senza fiereu.a e senza consapevolezza Cosi nei vorlice di una ridente e feste– vole altalena .. vediamo centrati con amabile ma ferma sicurezza tutti i miti negativi della società nobiliare. dal complesso del– l'etichetta. ridotta a formalismo ridicolo di gesti non più nspondente ad un sentire dell'animo. albi dipendenza dalla cu.ltura francese. alle stucchevoli idiozie del ci• cibeismo. alla laccata affettazione del ve– s:ire. alle follie del gioco d'a:r;zardo. dive– nuto una specie di mania salottiera. alla coI'?UZlone del costume. specie femminile. che or:imai not' Nlnoscev-a ph) limiti né freno. E non parliamo poi dei nobili decaduti. ai quali il Nostro sembra non poter quasi perdonare il loro fall!.mento. per cui li ri– produce e sbatte sulla scena in toni e modi cosl esasperati. pieni di rammarico impie– toso. da renderli esemp!ari negativi degni d'essere proposh in ammonimento alle ge– nerazioni nuove In antitesi a questo panorama d'una elite in cu rva di sfaldamento. lo vediamo innal– za.re po!emicamente la classe borghese. Non l'alta borghesia affascinata ed abbacinata dal treno di vita dispendioso dellti classe no– bile. con la quale ama cimentarsi in un tralignare progressivo che finirà per allon– tanarla dai binari sicuri e sensa:i di una tradizione ammirevole. ma la media bor– ghesia ope.rosa e fatt1va. Matrice di un impasto umano solidissimo, idoneo e preparato al compiti del tempi nuovi. nei quali le virtù pratiche. utilissime a su.perare le difficoltà della mercatura. si sposano a un buon ;enso comprensivo ma pieno d'inb'ansl.genza mo.raie. E volendo cercare un -paradip'l'la di questa visione societaria del Goldoni. a segmenti in:ercomunicabili (perchè la sua estrazione borghese lo portava a rispettare con defe– renza la cla'!-Sedominante. ma nello stesso tempo non ~:i Impediva di comprendere la superiorità della classe bo~hese. che dalla fu--ione con i nobili non poteva - a suo n-vlso - che rimetterci). ml pare che l'af– fidamento debba propender-e per l'atmo– sfera drammatica e risentita delle Femrni.-,e Puntigl!ose. dove vediamo plasticamente ri– prese in azione tutte le classi soclall; dalia nobiltà Irretita nei sofismi formalistici che coprono il suo vuoto interiore. alla bor– ghese augustil;ta e rovinata dall'onda schiu– mante delle sue ambizioni scatenate, alla popolare. vibrante per un desiderio lmpa– z.iente di rivalsa E il motivo delle cla,si popola,i oppres<:e da condizioni ormai superate e indegne di chiamarsi ci\·ill. ritomerà con più. ferma insistenza nel .. Feudatario .., che insieme a!.la \·i"sione classica del proprietario, ci of– frirà per Ja -prima volta tm'immaEine del mondo contadino ricca di dignità e di coscienza. La stessa ..n • .>ndo be .!i era stata of– ferta un secolo prima dalle composizioni popolari. dai canti anonimi dei pescatori chi<>ggiotti e veneziani (mentre in Ruzzante. nella Zingana del Gianc:r:rll nello stesso Calmo. .!'ra la pietas Jello _,. >et:atore che \ 1 enh•a ;hiamata m ~ausa "all'esposizione disperante sotto la ·corza .:iello JCherno. di un uomo e di un ."!etodiminuiti a bestiale ed abbrutita i::ife::-iorità), e che .itroviamo nel Nostro J)1ù sistematicamente imposta:a. trasformata da u.rlo angosciato in accusa morale. E si potrebbe pure citare !"Adulatore. nel .iuaJ.e l'ampiezza della sua diagnosi poli:ica (chiamlamo!a cosl>. assume contorni più decisi e addirittura perentori. S'intende che nella valutazione di questo suo • engagement umano•. non bisogna pre– mere troppo il pedale sull'anticipazione, sottolineando in maniera eccessi\·amente marcata i filoni secondari. sentimentali. non costruiti su di un 'Piano razionale. di ide-e. dal natur.smo della Pamela (dove della famosa battuta di Madame Jev.re: .. Io ho sentilo dir tante volte che il mondo sarebbe pill bello se non ~·avessero guastato gli uomini i quali ,per c~ione della superbia hanno sconcertato il bellissimo ordine della natura. Questa mad."'e comune li considera tutti ~ali. e l'alterigia dei grandi non si degna dei piccoli. '-'Ia verrà un giorno che dei piccoli e del irandi si farà una sola pasta,. si è tentato di farne una specie di manifesto qU3ttrocentesco. alle riprese de ..n re alla caccia ..... La peru\fiana • e • La bella selvaggia ... Perchè lo spirito nuovo. la febbre rivo– luzionaria fermentava sl nella sua opera. ma sotterranea. in modo indiretto. ta::ito ~r0'$S0 n\ffl11("ro.•. A':"IZi col t::-asc-P..ndeo::-e de:Ia po:e-mlca. arriverà persino alla di!– famarione privata. impedita fortunosamente dal conte W1d man, spo 10 di u:::iaRezzonico. che la soffocò nel.la ristret.:a cerchia dei Gr:inel:eschi) E' ovvio che nell"acoezio:"le • linea popo– lare... vadano incluse pure la piccola e media bor::-he-sia. quel largo cantiere ope– rooo di inlzia~ive art!;ianall, mercantili. a2ricole. che cos:ituivano la spina dorsa~e dell'economia lagunare. E che furono in qm·I periodo. ed anche per molti lustri "Successivi. il fulcro di rin– no,.·amento de:Ia Repubblica veneziana. ~on credo. infatti. di osare un•afferma– z:one i,tr;;tuita, Immotivata.. sostenendo che p..-oprio da ques:o settore sociale il Goldoni :'\lareo Pitteri: , Ritratto d1 Goldoni• ierivò la maschera. di Pantalone. simbolo - come lui stesso volle definirlo - di una classe che ~ recava in sè il progresso. non il declino .., ~ decine di altri person~gi che \'lvificarono t? cara:terizzaro!lo della loro impronta morale altrettanti lavori più o meno felici. ma tutti nuovi .h .. n <tCCentoe di un fermento particolari Si•tomi. intendiamoci. che .:o::-revano nel– l'aria. tanto è \'ero -:he sr 'le po::rebbero trovare de!le corrisponde~. delle analogie, magari meno evidenti. ma purtuttavia palesi. nel Baretti. 'lel Mu::-atori ne.! maHnconico Baffo (-poeta a torto ignorato e bistratta~o so:to l'accusa di pornoti:ra!ia. mentre lllvece nella sua lirica cO:.m1di amarezza. che sfo- ga l'incapaci:à del poeta ad inser:~i nella realtà. attra\'eno u:i·ossessio::ie sf'S!lua,e. una •.ro:ut!à dionislac-a di a!l::iebb:aI'5! e stordirsi ne.ila car-=e. affiora un·eco del moV".mcn:o dei - J:bnt:ns ..), .ne:repidermlco Casanova (ritrattista felice proprio dove ,1 libera dai compiacimenti erotici. e dalla in::::enua p:-e– sunzione di pa:-tec-:.pare al lt>t:o:-e una im– maeine elegante e !lprt"giudlcata di amatore esemplare). nel Gozzi. nel Mag::i. nel Pas– .,;eronl ed m n,o;u al:ri scn::on di quell"epo– ca corT063 oramai d·,I nuovo ,..c>ntn razio– nalistico. che. in'!ii<'me alla r:vinci'a del SC':flO d<'bole. de~a donna assu::-ta c~amo:o– samt•nte al ruolo tr.onfa."lte di v:nc:tr·'"e. (Pochi altri commediografi h~o ~apt.Jto. come il Goldoni. scrutare dentro l'animo frnuni:,1-i('. E' d:ffkile in!at:i che un uomo ::-apprese~~- bPne l"animo di u::,.a donna. 3.lol'.i riesco:io ad esaur.r:a dal punto di v,.sta masc-h1!e. guardando se:np!icemer:te a.::e nie rcl.au.o:11e.st.eriori con l'a1:..~ sesso, ma :I commed:02:rafo veneziano sa rapp::-e– sentarla quaie è in sè. nel suo •ntimo nn· ,re e ne!l'iti."'le-::-ario del suol agitati rappo:'ti con le altre donne), imponeva a ~ra ndi s trap• pate sempr e più. rab bia~ t' VN' "mer.tl nm– proroqab-:!e necess.tà di costniire su n uove b1si più 1 o i;:ic-h("e 2 ius~e la socie-:à. Quella ,o<"l tà che dentro C. pe::-t~(':ro Vf.'ne-z1a:io.:i::ìme:io neUa foga delle intcn– z:oni mora!i. il Go!doni s1 propo<:e :io:1 di sovver· :re. ma ~emmai di corre::~ere. re– st.:~do:a ad una misura ideale di Ci\•:ltà. Solo che nf.'l corso del ,uo t::-avaglio arti– !'.!ico ed espre~sh·o. e del co:,se~uente ap.. p:ofor>dimento ~nter:ore. l'acco;::imento di U:"1 te:npo storico e del suo ':nse-:;namen!o. fin} per stru~turaMI e svilupparsi ben p:ù pode:osame:ite ed efflcaceme-nte. Addìri~tu:-a organicame:-ite. E co~l il t'UU!tato fln~e de1roperaz:one 20:do:1ia.:::iafu no:"I soltanto una immedesl– mazio:1e \"ibrata e senr.b:le al cl!ma morale ed ai prob'.emi della società ia~"lare sul fl::ii:e d("l set:ece.")'O. ma addir1t~ura una spin:a U'lle ad acc.-le:a:e tutto u:1 v~to mO\."imento m fase di fo:-maz,o:-:e e di s,;:– luppo. L"lsomma .e P("r vo~e.r co:>c.udere q:Jest.a no.s:ra appross.mazione er:tica. pur :-esta:i.– do al di qua del!a r:!voluzio:1e. Ca.rio Go:do!li .tpp.a."1:ene lo sesso a:la :i\·o:uzione. ed il suo messa.s::gio spirituale di uomo cbe ha p:eferito la \.':ta ad un'idea della vi:a. ha contr.buito non al:a c,onaca. ma alla ~toria della !'i\"o:uzione. Giusto su que:oto margine •t•ivo. seppure In g::-an parte no:, ancora de!:.lllita..O, di parteci.pazione •i miti. cioè alle idee tra– dotte !n se: :ltimen:o d ella sua epoca e :le:Ia società ,_•e ,nez1ana.mi pa.--e st debba avviare oui il no stro ricupe ro tritico di studiosi p::-eoccupati .:ii ;-,vi:are : pe~coli CO!lnessi alle celK!raz:onl. e di !issare una 1m magi:i e abbastanza fede!e della sua presenza ser.ti– menta:c. ,tella rua disposizione io!e :io=e . velata da un'apparenza ora 1ronica. o::-aso– i:!lat':ice. della sua ostinata !iducia ::.et.:e ragioni della pòCSia. e del suo s:renuo e fl.ducioso co:,:atto con la gnzmosa cons1ste:t– z.a de!la realtà popolare. G. A. CIBOTIU è vero che nella satira de .. Il filosofo in- ,------------------------------– glese ... di certe iilusioni sui disagi prO'V~ I cati dalla proprietà \"lene fatta sommaria giustizia. E se le sue simpat ie (ma qui bisogne– rebbe saper dissocia.re dal suo proposito la spinta delle soluzioni c are agli scenari della Commedia dell'Arte) a!fluirono sempre co– stanti ed aUettuose a tratteggiare le tlgure dei servi in una !uce di riscatto. ben fon– tana dall'automatismo rattrappito della ma– schera. lino a renderle espressione di una saqezza umana c sorridente cib TIOn im– plica a ffatto un suo precorrere. un suo aderì.re prima dei tempi alle folate sociali– stoidi d i un Satnt-S1mon. Con questo oon che il suo accostamento alla vita del popolo si sia appagata !ungo le Jinee d'una ricerca Intesa ad estrarre fi– loni di folklore o di estemporanea curiosità. Anzi se una vera nO'\'Ìtà. quasÌ sco_pet'(a, è dato .reperire nella sua opera. mi pare Ji!:iusto.questa adcsiam al mondo popolare. fino a .portare sulla scena in posizione pre– dominante. da protagonista. una classe pri– ma relegata ai margini. e in genere consì- DA. 'l 'A.OR ~IlNA A. SIR,U::USA. * Mostre d~arte, codici esched alCon~resso clei Bibliotecari italia * di Lll'lQ JAJ\,1\AT'l'01\I ~;;a~i ~~:erti~~t~~!~· occasione per una si. 5 lott~\"Y! 10p~~fi!~far;1j ~u 0 :; 1t1:i:à~~!fnineJye5_co~~~~~iZ 81~f~~!~;: ~~t~tid·o~~~ Non Importa se tessuta ~ chiave di tra- della Soprintendenza Bi- rArena). gli albums in cui sono state gedia. d'impietosa c farsesca satira. oppure bLi~grafica ~r la Sicilia Eppure rarmpnia è risul- raccol~ le 521 lettere. a~qui– di acre e deridente compatimento. Orientale. ~ X_I Congr!?sso tata perfetta. Le sfavillanti sta~e d1 recente. che \ e:ga po~r;:idd~i~/~t~:~- 1 ~ag~~~c!a~: della Associazione Italiana miniature di una Bibbia del scrisse alla contessa Dma movimentata. mutevole e complessa del suoi per le Biblioteche. beneme~ XIV secolo hanno trovato Castellazzi di Sorde\.·olo. umori in ebollizione. e del suoi umanissimi rito enJe che. a_f!ratellando coloristica rispondenza nei D?cumenti. di i?I'lmissill':o or:• problemi. assumendo nell'affacciarsi sotto c_Quanh ~anno il cult-0 Jel fiori di De Pisis, la presen- d1~e._ pe~ il b1o~~fo. il b1- ~t~~i~~- della ribalta un preciso significato ~ 1 ~;~• re~~caom~n~~o~~iI! ~~e; dici~~-i~a ~~e~~fa~~i~i~ ru: bli:~~ì·z~::~:ibli~:~~ più Divenendo centro focale d'una rappresen- ef~ic._icia per un avvenire manissimo Operaio di Carlo ammirevoli. in quanto. se tazione che non si esaurisce in se stessa. m1:'t"liore de! nostro Paese:>, Levi. e ."!OSÌdicasi dei ma- dobbiamo credere alle paro– ma .rispecchia :fedebnente n chiaroscuro chi~m~ o_gni an_n~ a. ra~col• noscritti e jelle 3.800 lette- le di Guido Arcamone - e endogeno di una società, l'es.'ìenza vera del ~a ~ b1bliotecan 1taham ed re dirette a ~la.rio Raois:irdi dobbiamo crederci - e si suo situarsi e distinguersi rispetto alle altre n~v-1ta _rappresentan_ze stra- e dei disegni di Pericle Faz. deve sempre a\·er. presen– dell'epoca. mere .. m una località _sem. zini. delle litografie di Emi- te> . .:ome ejtli si e espres- Dal 1-L.'lgtlagg!osboccato e pungente della pre. diversa della Penisola. lio Greco. jeJ paesaggio di se:,. e che la n~tra navig~– lavandaia Smeraldina nel giovanile • L'uo- . Circ~ Quattr,ocento parte: Omiccioli. Cornici e scaffa. :z.1one non ha 1 1_1 J)Oppa il mo di mondo ... al cora!e artigiano ne .. La c1pai:tti: quest ann_o. fra 1 li. tele e pergamene; melo- vento che gonfia le vele. casa nova•. aDe esitazioni bottegaie di «Chi Quali 11 ~ott. Guido Arca• dioso contrappunto. la cui Xon solo c"è da lottare con– ~aef! L~as~t~~ ... 0 ;~:ata~~!ontf:! 0 1~ mone. Diretto:e Gen_er~le riuscita ha superato persino tinuamer_lte per un aumento mondo contad::no nel ..Don Giovanni Te- delle ,:\ccademie . ~. Btbho- le fiduciose previsioni della dì mezzi economici. che ci norio ... al crescendo armonioso de ...D Ven- tec~e; il pro!. Aristide ~ al- bibliotecaria Elvira Ursino \"iene passo passo contrasta· t~llo •. nel gran quadro paesano dom!nato der:m 1 : Pre~ide!]te ~e.li As- Trombatore. to, ma. per muovere quei cjalla voce autoritaria di Giannina. fino sociaz_ion_e: . 1 . titolari de l}e e Scopo della ~tostra -- cumuli di assenteismo o li– allo scoppio fantasioso e rutilante delle ma~gior:i _bibhot~~e. rya~io- ella non aveva • esitato a mitato interesse che ci sbar. Baruffe. ~ma di pettegolezzi e di amori. n~i e civiche. mm. 1st eriali O scrh·ere nella premessa al ra1_10la via>. Fenomeno di di civetterie ed impulsi generosi. spalancati ~n_vate. l_a mag)?i_or par_te Catalogo _ è quello di av cui la situazione riiruardan. in faccia ill'auu rra distesa de l mare. e ri - ei . ~opr:nte:1~enti 0 ;b!·o- vicinare iJ pubblico alla Bi: te la Biblioteca Kazionale cofl\POSti nel.la sottile e garbata canumatu.ra graric-1. semphc1 a~aton del blibteca. mettendone in ri- r_Olf!ana rappr~nta il caso– del coad~ utore (nel quale i·aut ore ha amato µbr~ o che. del libro _e .?e~ salto l'importanza oltre che limite. e Nell Urbe - ha sicuramente commemorare U se stesso d"un il l_ibro ,v1von~. I!]d1v1du1 culturale anche ~iale e oroseguito con malinconica tempo). e nel ritratto accurato e preciso _tutti tra 1_ Quah esiste una strumentale sopratutto nei ironia il Direttore Genera– di Paron Vincenzo o·astuto borghese che sa mtesa fattiva !? che hanno ri.l!Uardi dei' ,.tiovani ~ della le delJe Accademie e Biblio– rappacificare t furori del litiganti e le vo- dato 1 prova d1 _avèer bene Scuola. Noi vo~liamo crea• teche - nell'Urbe. dove le glie morbinose. anche se gentilt. del rair opera o. come s1 potu~o re un cen.tro che oermetta mol e esi~enze e la gara presentante della giustizia>. fino al canto constatare durante le varie un proficuo scambio di idee de~li ,nteressi contrastano, ~!»i~~iua~:ra~n~ ~t~llf! :~:r:adi c~ol1st1! S':du_te. ascol~ando le _rela- fra j.!li studiosi e crediamo è sommamente arduo muo– (e quante -volte serv.iranno all"autore da zioiì1' ~~rteclipan_d';) ai __so- che una Mostra' d'Arte Con- \·ersi per risolvere un pro– correttivo vivace. brioso e frizzante. per ri- ::n~ 0 ~ff-icf~ 1 f visite oiu O temporanea sia la più ido- ~lema che pure da temo:ci scattare la musoneria stancante di un la- D C t • · d d 11 So nea ad offrire materia di t~Leressa not~volmente Pop~. voroD. . ~ ~ arua. se e . e a . • discussione e riflessione a.zii mone pubbhca. E consenti- E il quadro ovviamente. sotto un·appa- ~~m T~r;,r~~\ ~aa.oi ~~!f:.;n~~ uomini di cultura>. rrte che non mi . dilu?,J?:hi renza Ingenuamente sbrmdellata ed estro- ~e base. la carovana. entu: Parol~ che infrangono - ~r~~~r':da"~a 1!~~a~a ~i flessa, di panni sporchi esposti al sole. va ~,asta ha toccato Messina. si e. U!Ja volta per ser_np~e - commenti che offuscherebbe afferrato nella sua lezione segreta. impre- e spmta a Ragusa. aà Au- ~ odioso. consun_to cl_tche che la limpida serenità di ue. gnata da sentimenti di :profonda serietà. J?"USta,a Siracusa. a ça.1ta. 11gro~ pubblico s1 è crea- sto Com~resso > 0 ~::!o e 1~S::X:.;:nza d'una sp ensierat ezza agi- girone. inaugurando b1bho- to del b~bh_ot.ecar.o: e:.inS'le- . Ma er <!o~ ietare n ora.ma Jell'istan- teche o presenziando alla me. cost1tmscono la 01u bel. Ragione per _la qual~. za poilare n!i.t ·ope.ra :f Goldoni. dovrei loro_ a~rtur_a ufficiale. do_P<?I~ ~ezi~ne per cJ:ti _(non ~1- ~j:~f~~ri~- P~{1? el!~enbt~ ricordare pure ) a com media con la quale a!lm_ ~1 _rovme _e success1,:1 t1r1,1.J?lt. s~ess1 b1bhote~ari). umano che biso fa ~~tsee ~t~~e:os!~adisu:a=aI!a .. ~~o;eu~: [Jt~i~mi,. %iJ~d~ue~~r~~= ~:;1! ~~belio~~~a;lo\f ~i°: esclusi~~ assevia:;~o o!~ figura del dis~natore di broccat:. in par-1 lenterose popolazior. cerca- Quecentme. membranacei. D~J?l~~dire. ~d- ":d 1 5?1to 1 rare. tenza per la Moscovla. gli permetterà d. no di ade,e:uarsi &J?!i splen- bodoniane ~ simU: e 1 e ooe~a m_ 1_v1ua e - figurarsi ,;tretto nella patetica atmosfer;, dori della natura I ce n'è Anche l'Universitaria di orosegue mfattlll 11 ~~tL Ar– dell'addio con la sua genu: venezi::tm• cor voluto :1ncht per i i:on- \Iess.ina :1a allestito la VII 1a~oneh - ne ad' iut':1rn~ il suo popolo. eressist, per :,on <?ssere di- Collettfra deJ?li artisti Io- ~ a c e Ol?!]U!}O 1 noi v 1- E sarà un addio s~aziante nella conte- stratti da una bellezza indi. cali. 1.ccanto ad Jna mostra le r-~rla Bbbliotec~. e nel– nutezza. cor:unosso nel ritegn_o. gridato neJ scutibilmente superiore ad di "Plenrlidi .:odici J?reco-bi- e I iotec. e sosti~ne pe~ sommesso Mplegamento _lntenore. una our ;l?rande fama. :>er zantini. Incontro altrettanto superare gli os acoh che s1 Perchè scavando nel filone ~polare Gol- la\·orare con Quel mare. \."On felice. ,e:aio e profondo di Of?ooneono al loro oroe-re– donl aveva trovato le ~e r_ag1oni :1atu~i. quel cielo. con l'Etna in .:iJ?nific ati nel trapasso dal- dire. fermenta . una fC?~ !nnestando su radici d_1verità e dt novità candida \·este di 2"iomo. runa 3.ll' altra epoca. nel che. c;ome tanti :11aemhc1 11 ru~ messaggio ~uco_ ed. uman 0 (no~ fiammeu~iante di notte. oassa.e:) ?io :!all'uno all'altro esempi provan_o. _è m camoo ice:soni~t~:e.1 :~Zl~~o~ C~~ole?i~: _Tr~ le tane mani!estazio- me~zo :i'i ~oressione. Sen. nostro oo_tentlss!ma. Se _I~ ri.!me:,te e oJrturalmente affilat: del Chiari "!· il ConJ?resso !la ;:mre ~azioni che si sono ripetute. forme f e I mezzi econom1c1 - semplice e banale avventuriero del paÌ- ? 1~os_trato I~ n_e-cessità. 0t:r sia pure in dh·ersa tonalità. etoco~irtr;adt 0 · tatto ~e– ·coscenico - ad U!l certo punto non esitò 1 bibho~ecan. d_i saoe: •isci- nella visita effettuata alla e~~ • Il, - oer _e st e-~ ad affiancare il richiamo del Sacchi e del re ~a)?h scaffali. iae:lt -;eh ':· Biblioteca Universitaria di r-b~l_Pui6 comotere CMe m.– tavoloso. con l'insinuazione politica. con la dari. ed_ a':cettar! ~orme dt- Catania. riordinata e resa 1! n 1-~tn essa sono ~ondate ~:~.ci~ef1:~~ì~!cad~p~~~~-reFo~~~~ ~eer~S:i/ 1 i~~~~~d~l~~ ~a 1 :~: ~fficie_ntissima con mezzi è ro~(fa;~ 1r;;~~- c 1 ;si:~~: commedia goldoniana fosse un documento ralmente. aHa divulgazione idonei. oroeresso >. di mal costume. di sottrarre al rivale la biblioe:rafica, alla esaltazio. In uno dei locali ma.e:e:io- Una dichiarazione che. do- protezione dei patrizi. ed U favore di larghi ne del libro. A Catania. nei ri. in occasione del Con.e:res. oo Quanto si è potuto vede. ctrati borghesi· • ... Nelle sue produzioni sce- maestosi locali delle Biblio- .so. si è scoperto un busto re nella sola Sicilia Orien. niche aveva frequentemente addossate le eche Riunite. Civica e cAn- in bronzo di Giovannì Ver- ~:i.Jr. ci sentiamo in animo Lru!re. le barene e il ridicolo ai suoi perso- lonio F~ino Recuoem ~ c:.i l?a. opera dello scultore ii ~ottoscrivere con sicura naggl nobili. e le azioni eroiche serie gene- è an1to l"<wvenimen1" oiil Giordano Oratore ufficiale r"rtP. con lee:ittimo entu– rose al suoi personaggi della plebe. per cat- sil!nificativo: una Mostra Enzo Maj?"anuco. All'intorno . .:iasmo. tivarsi l'animo del rumoroso sostenitore del d'arte in una biblioteca già alcuni cimeli del grande ro. UYIO JA:iiNA'ITUNl

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