la Fiera Letteraria - XII - n. 51 - 22 dicembre 1957

Pa~. 2 ~~ FIERA LETTERARI~ Domenica 22 dicembre 1957 ~i~ti:~~~,i~;f.~ Pentamerone Linguaggio della realtàGOFFREDO BELLONCI a con.se.t\·are quella magica (Cont1nu11 da par. I) come fatto di cultura della I · oonven,:enza di \'OCi che dia - raccolta dei Grimm. di quella * (Cont,nua da par. 1) scu~·ioni e sollec1taz.ioni e via,Tr~am E quello che. c::ri- ~frf"~;~~~1o~~tc~t•~n:u~l= ~: 0 tf at ~Ueciji~v~~•~~~- t~ : f 1 J: ~~ltd:l!i 1 ~!~ai fu~~: _ sltata p~bbl~one a pu:i: ~~c;~t~ 0 -d 1 m~~:on~~~1e d!ll: ~oc.o u~~!i~~~n~a ~e!~~~ ~~~a~~~o~~i \'i!\~rtu~: varano nen·~pera del .Basile pea. '.\la la prosa de-I Croce ,,; .li.I n,o IJOSEl.,,/,,,1 tate nel suo quotid,ano de, dato a questa nuova impresa suH"opera, dl Dant~: pn;mun- una fonte dt gran~e impor· ha dovuto tener conto chej - - - _ . romanzo d1 Moreut, e Il ~-e con I] g1ovani!e d~1z1one che ci.a~ in_ una ~:ent_~na d ann .. ~~t~o 3!.~!~oq~t"eit ~èa~~ tani.a eer loro ~mder und Lo cunto de h cunh era ope· Lo scriuo di Gian Franco poi, a lunao andare._si ~ ri. !1 P; es,"· qencra1mente. o d~J --a~at~;• e d1 1 polem1cne ~li conosco. E': uff1oa1mente., E' :1 pnmo cne o a~b1a da- ml di più aha e ph1 pura com- Hausmarchen.. L epoca ro· ra altresi di un letterato· Vene sul numero del 3 no-1 lielato cateQona, c,oe im- e stati. disposti ad am- g1ornal.sucne e cu,lurall. af· un persona-gg..io import.ante: to un anto_log:a c~piuta de--: mozione. di più unh,ersaie rJ_1ant1ca e quel!~_ postroman- espertissimo. che aveva già vembre u.s. della < Fiera medi~tezzo e.!pressiva come met_tere nella < _crona~a • de~ 111:>rl~o nel suo d.scorrere. Se che h,a rapporti con una quan- la novell:stl~ ,ta!iana . •. 7 risonanu etica. come quello l!ca accrebbero _1 mleresse per vagliato Il complesso mate· Letteraria• e centrato_ iuUa cond,zion~ poetica e pa.ssaQ- fatti. nella storioa~a/ia deah gh piace c~mmemora~e 11~- lita d1 persone, e che non quello che y1de ne.I~ e Vi,~ a Calvo per la morte di l opera del Basile che ven~e. ria le delle tradizioni popolari queittone del dialeHo m Jet. Qto .1Ua hnaua dt tatum ca- a_vvemmenh ~h. e d,eU_e ve:o Severino \e au1.stè a.!a di.sdegna quel.1.1con cn: _ha 1l nova • quasi un pre1u~}o a. Quintilia, 0 n saluto alla come e .noto, tradotta dai L1e- napoletane trascegliendone e 1eraturo e prende lo apunto 1 ratteri propri della dialetti- (,aure c. provmclOh ,, 1.ei1:. pnma .manifes.a~1one .. del,a I denaro, necessaru:~ a f.nan-. • C:3nzon.!re > del Pe;-•.reii. _;r~!o~/~ 1 ~i f:~-~~:~e eil d1~e~ ~;;{~ l~t~~~r~e)T~~~:~ i~ ~~~~ nd ~~fe q~:an!~n~!r!e~i ~:~ 1 1~nu~; 0 ~:i'!!:~io 1tG~~ 1 gf~/iio':: 0 en ctt:~ar:h: ::e»:~ ~ er~~: 1 r i·:~ 0 :S 1 ib~~l! 1 ~~~' I~: ,~~~i~~~l~~t~e:)~ 11 l~br~J;e~ ~::cehi~~es~~ e~~/ ~rve~g1: 1 :n~:la Pe~:a~c: :~n~ ;.~!i !-Chi."-Simo episodio di Falerno- dal Burton vei.o la metà del· posten e nel_lo fitesso tempo ranni Sedai, in e Suot:a I dei nosrr_i oiorni. abbia al. 11rr conio. propr:c, tJi .f1n1ln:c~et:o e Renato ~rra .. su_olrea:tà. _Ma n.:in è conosc1ut?1d~l -r.recento: tu:--'o. per }~ 1 • l'e,pisodio del \"ecchio di Co- ro 11Perraull Cnarles Oeuhn. fatti tenuto conto di questa I argomento - chiamato in O qu~lla ,n hnaua. per e.,em- nuot·e. , ve~lta e dire d altrt moltis.' i L.a sua fama p:u bella e lo canta ... • . . ne e Baud. e di Vir~ilio lo ~corso secolo .. e vi attln~e· • 1 11 proprio. Il Croce ha fn• Corrente•. n 8. Su. questo I ternalo /a i>Ot"f'O in dialetto del te forme LtnQu1st?che:c~:.2neo e. coml_)aono d uni- 1 da tutti ~r ques!~. Bellonc1_ d1ven.a r;cordo e come ,a.e rico e quello della madre di Cl!mens Brentano. ntornando duplice confluenza nella stes· 1 causo anch'io _ r'!rrei fare pio 1 1 Pasohn, r •l \',caldi L"etiiologia e gti studi di, slm1 che conobbe: ._. a. a1 p1_u ·quel.a dt letterato e dJ CM:· • Ho molti opuscoh •. dice Eurialo. con perfeaa com- po1_a ~estare l1nter~5.3e deg;li sa i!;pirazione del Basile del-iakunf' OHerrazionr che m_r (('d (' anche .1·r1tomatu.·o _ti folclore- hanno preso nuoci,un·dea, una. teoria. una d1· ru:o; di uomo che ha letto 11 ser.o ae:1onc1· q,.Ja::.do osser– prensione deRli ..~petti più 1t:3l:~m attraverso 11 saggio Je test:monianze di una vita aua11ro pos-1ano essere utilr. tt1Uo che QUt"H ul 1 1mo abbia e piti t:0.1ti indin;::zi, la <pro- sam: :n.ii su d1 _un autore che pou.b1le: che Sl faceva ore· vo: • M"a tu \.-Uol r.:nanere profoc di della spintualita e d1 Vittorio Imbnarn e assai pnmordrale e del suo hn· per la loro parie. al d1bau1. '1 d1ch1ara10 che l'uso del dia. vincia• dialellate tende ad gli piac e av·v1are e portare stare cqu •ndl) I •Senatore• l'autore di un :1bro aojo? ò, ~tJ'a~:es~!r'!,~f:~· ~a~t'1a~ p1u tardi nella traduzione di guag_gio. e 1 1 r.verbero di 10 res1e inu•atos1 letto." stato 1.triaesper•enza al/ ancars, a, vecchi , cen- a t~rmin~ con una nett.ena era a M< "nt.el. un!CO tra g.h que:ie e Pagine .e. !dee> cne u 1 1 d •·d . m . Benedetto C_roce pubblicata una cultura e di una varia e Dopo an n,. se non dt le- ormai superata ma non 1nu. 111 , culturali, rl e ritardo• che par P epan o remmemon sco.an , 1 IJbn deJ C-arducci s-1. esaunrono suoHo. e non t1 ~tt e ~~u :ei:: 1 &r:; 1 1 a pr~ nel ,.1925 dal! editore Laterza_ ricca e-sperienza di dta. non- laroo'. ~l scor.rn v1lolud: ~i l1le e fors~. necessar•a) Del che _q pensava ,empre e in un nuovo, un vecchio arti: datJG _s1~nora Elv.ra, e COSI sei mai deciso a ris!.ampa• ~petth'a. agli occhi del gio\·a- L intere~ del grande !'}· ché dell'affettuosa adesione ~arQlni d ella le rter~tura ,~ re.s:tl). e O1a staro _o~servato · ogni coso conQemto alla no> c1:>1o: ~n squadrato. non mai !eue 11 Baudela1re e lo She1- re?•. In c_1nqu~ta an:11 d~ n~ lettore. con un commento l~sofo per l opera del_ Basile del Basile allo spirito popo· lrnoua (si ~a che 1l fasci- che. queSI';' d1spos1z1one ~d. tura dèl dialetto. e diminut- d1ment1co del pass_ato e &em· ,ey ~r la pnma volta sul lavoro e dt fa~•<:he. Beil(!nC1 di rara nitidezza e sobrietà. rientra ~n gran parte m. quel• tare napoletano di cui il smo era tu_tl altro che tenero at'v1crnars,1 se non al dra .. to a visto d'occhio ed OQQtpre _atte~to al_loggi, come SO·, \·olum1 che appartenevano al ha scrit'.o m!_gI_ia1ad1 a:-t.1co– ma che ::iel tempo stesso. a la che e stata la sua ncerca Croce intendeva di essere al- n•rso i drafeu1 e l'atuvità le11Oi;e_ro e propno, alle suelparte della letteratura dia- no I fU01: tnhmti. ,poeta~ e opere pocb1ss1mo tre• :i: e ha studiato a fondo, da chi beo auardl, ~ palesa con• e la. sua nuova valutazione tresi il ~nsibi!e interprete ~1alettale in. Qenere. perchè cateQor1e. l' . Ttscontrabile lettole. quello che _ conta. E' presidente del Centro di Jquer.late da n~:. al!or~.: co- Jaeo;x,ne, a Pasol::ii._":ut~ !a d~tto con capll!a_re penetra- de! 600, nella quale eglj era in lingua nalian.,. at~ento_co- rl lori? sv1!uppo. a~rebbe non i~lo nel \ erpa dei. '-fa: pre,enta, su per ani, Qh stud_i teatraJ:.. Goffredo Bel·, ~e cer1; la\'0:1 teatra.:.1 del n0stn letter-atu:-a. 1u.:·1 I?•• zione Esso .si articola In una guidato, occorre dirlo. anche m·era a tutte le espressioni messo 1n per,colo I umtd na. l a\'OJ tl:a e nel Pascoli da stessi problemi crat1ci della lonc1. e prop!'IO qu 1 a Ve~e-1LOngfellow. E un uomo di u.>m:n1 ch_e!eggono S3.Il-'l0 d:: sene. :li sobri~ ~ _pe~e- Ida un~ sua_particolare pro· della società napoletana di zionofe~. la poesia dioletLale ~1.vr ;cae fsopratturto). ma letteratura in hnaua. l.,a zja. pres 50 1I CentTc Cini. s~udio. che ha saputo. lu~eg- e BeJonc1: e la sua !a.-na e tracti presentaz101:11d~1 sin- fonda 1ryt~1z1onedella. vita e ogni tempo. Occorre aggiun• e la critica relauva ebbero. r n .p arte dello leneratura !tle~ra panibile identifico.zio- sorgerà quella Federaz1one giare ;ome non altn pnma tutta al!idata aLe f.lze de, gol_lauto_ri_e d«: 1 smgoh brani d_ello sptrJtO popolare. m spe· gere che. rh:alendo Lnteres· a far 1empo dal 19~5 ~irco. aaltana dell'ulr1mo ç>uocen.- ne. 1ul J)iano peOfJrafico co- mondiale di ricerche ~eatra- quella svolta del Cmque cen- giOTT".aJin cui scrisse· che 1 e m u~ e:.e!òl,esi. attenta della c1e mend1o~ale, al tempo del• se del grande filosofo per la una norevolìuima f1or11ura. to •. consapevole o mconsa- me su quello sociale e mo. li che unirà i Centri d1 tutto to nella ~uale. per n :ier.to! tarlL aaidui., vanno d;.vo:-an– cojpa~ne hngui s r~ca. semp~e la Controriforma e del Ba· opera dei Basile sin dagli E: mi ~re inutile. i~ questa r,evole che fos$e l'inlenzioue ,-ale, di dialettale e popola- il mondo, per s1:1'1volontà: e deJl'Aretrno _e del Dor u C• e l do n el_ie ~oteche E' J ~'? 1 ,oli,o in~\'ve~tito. 1 !"a t· rocco. profonda Intuizione anni giov_anili. rol d:-..egno di sede. cuor nomi e indicare di sollet:are la linQua dal re fdioletto-maua. dialetto- di quf>sto dobbiamo pubbh· non d,_men:1chu;mo il Tas- ca.so prU tipico del glor-naI:– l!~~a~~ 0 1 ra. t ana 1 ~ 1 che lo s_pinse ad approfondite una .?dizione cntica ampia· testi e antoloQie. La radice peso del suo tradizionale pe- proletariato. diolett.o-tran- camente ringraziarlo: per la so•._ dice Bel!onc1 con un S'..a. c."le ama il g:o:-na!e a! iica. dia ~uie 1: :ri~n/~ ~~: indag_im su:J!a poesia P?~ mente annotata di quel. d1ffi- del discorso che st_iamo fa. trarc_hismo: . che-de-vie ecc.J !ZO , rnflui~o bibiloteca e la raccolt~ di somso) la tradi~one. c;~- p~t~ da ,vo~ere, ~ decen– ceJla: e talvolta a que-5tl due lare _m ~r?Sa o in veri! _m elle_ testo. non fu da lui tut- c~ndo .sta appunto !n questa lnJattl l uso del d1alell(?., notet·olmente a 1nd1core m microfilm e di documenti che ca p~re al!ent.arsi. _co, sbrge-, 01. cne .o.o l!l esso r.:nan~a r~~ :,;;t'ult~cc~r;:~:;:ra~: ~~c~:!1}! 1 c~~!u~°o~~~;f~~: ~=:~aroc~~o~~?zi;to 1 e!mte e~! ~:o~c~;fQi~~~-~~1~:e~;~~ 0 J! ~:~:~n~~ .d~n~:;r~~~n~·_uS!i i ~if,~;:;ech~o~;~br~::bu~=~~~= :i~~:. ~d;~wc~i:v~a i~~~: ~.:~~~~~~~~~ r:t;~~ i~ !~~~e i-i :i~~iia ~~ ma Indispensabili nozioni cui- rana di qlfe.1 &4:Colo .. ~no le s.l era fatto editore con la pre':1se necess11a hnyu1st1ch_e suoi modl tra parlati e di-: r,rii vicine ai cosiddetEi con. se che riunir3 sovente da nOi romant;c1smo :tallano._ E non: cospicua. p:ù iì:~stre.. del ...-a. ~urall atte a faclhtare !"In• sue indagini. g1ovamb sulla pubbhcazione nel 1891 del e. d1 C<?ntenuto: D~ !'ecess1- scorsiui, non lui altro scopottenuti nuovi. le sole, oggi, studiosi di teatro d'ogni pae- fu appr'?vato; ma poi Vit~•lore d~ questo ::.OS!!"o :n~M!– tendimen:o oel testo. Basta letteratura dialettale e nella primo volume del Cunto nel- ta storrche. qu1nd1. 1 carat. che quello dt rifare - s_e che sarebbero adalte a con- se. E' cotesta. un'impresa che no Rossi. senza nemm~:10 o-;~: ~he non !a a f.danza_ s,.;. le&aere le J)a!Ole con cui so- • frun~ut.a selva· dei no~tri la e Biblioteca napolei.ana di teri del!e quali - n!'n. _on- fosse posst~ile - la verg1. tenerli e ad esprimerli . .Va- occupa. con mostre e _con:; tar:e. tee-e CfJesl'opJti~ne.. · torru alhr.eati nelle b1::i:~ote– no pr~nlaU 1 b~ delle secentisti•. - co~e scrive storia e letteratura •. con una coro c~1aramente d ef111 1tt. a nita della hna11:a. dt condur- tura~mente una simile con. 1 gressi. _con incontri e v:.aggi 1nella voce • Letteratura 1ta-! che· e-p_p-Jre .: ::ome <i! ::o~ ~o!lfes.nont agostimane f1:1a- appunto Gino Dona P!~n- ampia introduz.ione che p:ù ve_TO dire - potre ~be.ro Ù!· lo a contatto diretto e spon- vinz1one. trasformato inie scrii.t1 e presentazioni e di· hana • del!a Enoc!opecha pochi d1 noi e on~to e éma- ivi alla mor~ di S. Monoica. tai :ido la nuova belhss1ma tardi e entrata a far parte de; sciar pensare che I rrna sc&- taneo della reattO. interna o tecnica poetica e narrativa.I to e nspettat.0: pur se con- o quelle che introduCC?00 alla ed ;z.io: ie da lui curata, che gli Saggi sulla letteratura ita· menri ~er Jip~ iri~icalo. tal. esierna che sia; di richia-. e aoplicata in modo radica- tro i giornal:.stL a!meno da·- let!u:a .~i alCl;lnl -cie1 cann! ed_iton ~terza _ha~no .Pub- liana del Seicento e con il i;_ol_ta S! m.an1fes.tmo ~l ve. ma~la ad una ipotetica con_- fe (e con istintivi spunti po. R leoBDo D l p ~ ~ eR ~ z [ 1-~!ieri 10 pa;. s·app-.mtaro- !fe1Fpf~ubr;:J i d:nrodnao~ bhca.lo In questi .g1~rm del te~to_ n~poletano del)e due ri_f1~ors1 dr J)a_rhcolan con- dizione < rom.anz_a>: .di e-vi- lf!mici} incontra altr.. i erro: no frecce. no_~ t?.tle s_ :Pf!=:!1-2· la rh-ecdicazione di uesto Pen~me ron,e - .. 1rys1eme et pnme giornate Altn interes- d_1z10n1, della lin~ua le_ttera- L~rc 11 poet:c,smo che_ la n. an<:he qualcuno d1 quelh L te. E Bellone: e g1orn.aru:a .. Pascoli minore .. latin~. co- saggio dell lm~nam, ad ln· si d:strassero successivamente ria. E: _solo u_n 1potes1 chE; hnaua leueraria italtana che 1t volevano evitare; e vero. _Ha scntto. t.'l g:ooventu. 1{;~ 0~ 1 i4 v~n~~inuilue~~i a~~! ~ 1 ;~zz~r~~I ~~~sr~~o~t~f~! 1~ ~~:Jai::i~ st ~ lf\~i\~~ r;;::ib~:ci;;r~en~;{/d'::s~h~o":i~ ~g:s~~~tfd'e::er! 1 e:<fupe~:: Ì~t·~~~de~; { 0 c~~~r::!:f'e;{ (Conttnua da pa,. 1 > ~ ':t~'7i ~~~ ee i~~~~~~- dolcezze delja casa. dove ogni del Basile. e Non era. soltan· dio dell'opera del Basile pro• .iiderat.o en~ro '· limit'ì dJ ta. E a questo_ punto, inci- e.enti ne.I corpo steuo del i!a~e.... 1:,ettera~. non -n>r- amarezza della ,1ta g spegne to • aggiunge II Dona nello seguirono negli anni succes- questi nostri ann_,. _ denralmente, viene alla me. hnaua,u110 nel quale alle allo $Coperto :·uomo nello scntto:e, eg;! puo appa- ra raccog):er-e, ~::i q-..ies~ su')t iuc~ ~ 1 ~co~,a~~e~fa ~~ 1 !~ ~~~i: ri~~:~a1:aA %~~~ ~~: d1:~~v~gl!,,~~fTl~u~t 0 ~e~~b!ni cr~rjoP~h: 0 Q~ 1 i ~~::,;;~;:ci~~~~!!. :: J;~~~~a djir~;i~o;: ~1~::~a~~ 1 '~"«:ll~dif~ 0 ~:~ta~;' it:anc;;,n ~~i:al~r~~t!~ ::~n: a~=~% ~;ndim~ro:f~~ ~i;; :emplu.lone di occhi chiari di prac.itato. e in Croce. il cri· suoi autori: come rivela Il non farei - intanro - una dalla , Voce> e dai Vocian,i. e addirittura QerQali (dello i di persona dal crit:.co: a:lora fra par.:colarita della ie sue e o;,ere co::1;:,let.e ... ~~~a -~~aq~~l;~. <;;~hi~~~~ !~C:g~~t~ t~rv~~~i~~ :r:~~:~~ ~i'\u~e!~df~aan~he:ag~~::: t:~ri;:!~iae d:;r~~!lep;e:ir:i si~" 0 s::O~!heu:m~:~n~e f~ !~~~~~la ":,~~~i;!'ti~a r;:fi~~= d~~?a \!:; a~~~;~~neJ= è~~o~~ ~;::: Sa~b~~o:~.l~;.~;o u~ ~~ l.'at ~one _di lerton 'to l'u~mo di g~sto affascinato nile .. era sottoposto . a. una tera tura co_me <!ial~uo >. cui J)OTlare di < sciopero dd- oa>.: I~ c~ltura. 11.e! senso di s-.mo: come nelle pag:ne su PanZlni, su.!!a Deledda, ~ gros.so_!.:bro 5:1! Ca:-_ducc:: e.andi e 1 picc~u ,w C'.annl del ~ia un opera d arte: ma anche conhnua opera di reV1s1one e Penso. che s1 rratr~ d1. due la lingua> nell'accezione del assrm1laz1one critica della su Ojetti. su Gaeta, e su Cicognani. Pea., Palazz,esch1, R.istampera e Pagu;e e 1èee >. poe:3 ~mbiano. Mlguel ~ei 11 buon napoletano, e scbiet· di aggtornamento, cosicché, a!pem senza ~ub~10 dtver. Toffanin a proposiio di al.- realta. si alterna alla non Bald:ni, Bacchelli. )'Ioretti, Saba. Stuparich. Tecctu. Ordinerà e raccogherà .!l p:U ~o:o eh : r:;r ~ncerd~sl tissimo. rfcco di bonaria ar· quando nel 1925 venne fuori s1. ma provenienti da una cuni aspetti del Seicento e sempre autentica < inge- Alvaro: scrittori tutti. in largo senso, e umam •. ed tomi 1 suoi articoli_ ;eue:-an.. t! ~ u!•o~era 0 ~b;o -pir r;:~; guzia ~ di es~rie~za umana. la prima edizione del Penta· s~ess~ causa_ _Tanto è vero dell"Arcadia, non rappresen. nultà ,. esprimenti la !aro varia umanità e mor_a.:ità :n forme Vedp già a~m.earsL_ s..i .t!!:o fortunata ma provvidenziale e nell opera_ d1 l_u1un t_esoro mero.ne _tra~otto. Ie note ,ili~· e e _tl _pa_s?llniano < momen. !ass~ un<;>wroposi1_o; e c_he Se le poetiche dialertali . 1 1 ~1:a deg,..1 scattali d: Be:lo:io.. .:e combinaz.lone. cl presenta dà ln~unblle. un an.tolog1a di straziont , sia quelle dell ed1· IO 1st1n1u~o > . rapprese!1taro t d1alelll. le poet_1che dia- o:ono state riprese in esame. equil:brate. p:ù o meno. in rego a COI e asse-_ • 51:le o~; a~to a qu~ .. e bell'e risolto l'arduo proble- usi: ::ostumanze. ncordl sto· zione del 1891, sia le alt~e ac- dalla poesia d.10let1ale.. e sl~: letlali. abbiano StQnificato, (' sraro. dunque. ,per il moti. anche la !etteratura più giovane, anche i nUOVl nar- di tan:1 .a:L..,; ::1 bon:ss:::ma ma di conciliare. per un"edu- nei, ne Le muse fU!poltlane, cumulate su qu~11:ec11zione t~ portato d,. peso. rn pw dopo l'ultima ~uerra. appa- r::o che esse hanno offerto e ralori. neorealisti o no. da Moravia a VI!!or..ni, da compagnia. cazjane a tipo wnanbtico una .f~n~as!a accesissima e e vennero a cost1tu1re una dr una. occa_sr!)ne. nel seno rentemente e m superficie. offrono ancora .qualcosa di Branca:. a Pave::.e. da P~vene a Pratolini, bam·~ v.a • ·on è stanco ò: d.:: ò·...:::i Cche non è detto debba esse-: co~onh~1ma. ~uperante i te· sorta di enciclopedia della dello lrnoua. P ~toto mesco- una troppo facile soluzione urili.;:-:abife sull'istante. nei v:a trovato in Panc:-azi apert.a comprensione e spesso e d; sè. Be!!oncL E ~ ;i,:o- re Imposta a tutti i tipi. d1 m1 trad1zionah. nel Pentame- storia. della vita e del co- loro. ~d opera d, alc~nl nor. dello questione Hnauisrica confronti di taluni contenuti :: primo riconoscimento o ;ncoraggi amento: ca!do, pongo u:ia spec~e di ;;ioc"J. 9CUola). le esigenze de~! ap- Tone •. SI tr.attava dunque di stume del Seicento, non na· rator, conr~moorane1. al mo. i11 rapporto all'affacciarsi di che uraevano e uraono e anche se sempre misurato. Scnttore mora.lo? (ma no:, che <!et e fru!to :!'l F:-ancia pren~ent? di una lingua una simpatia profonda. ma poletano soltanto>. ment~ m~d,a1o della lettera. nuove realtrl e di nuove coL per i quali la linpua lettera. moralisLco), e uomo di esemp!are d i.r.r:ura. conter· in :.ma bella collezio :-ie: q :iat C<?!11e il launo. con le an~r sorn:tta d~ eltrettant~ Prt?· In una lettera recente-men- tu~a in hnqu~; _Der 1~ ~enc leuivit<i. resterebbe da vede. ria. troppo colta. non appare .nata .n a.·mi e condizion: tanto d:!.flcJi. non pote\•a 1 ò?eci migliori :-o :r.an.zi de! pi~. s1::vere esi,enze. sentite f_?ndi motivi cultu:3-h. Sia te ritrovata tra le carte della dai narraton_ rn cut I ele. re se e fino a che punto ancora conQeniale (ad una • sf · Pancrazi H i.evito di sincenta che. nos1ro sec:o:o? • t : m:.ù :.o ~~!J-°1!'fa ~~rnd~.' ~ a nd J:' I una che _gli altrl Il lettore Casa editrice Laterza, diret· menro .. sperim.enrale. nel il < candore e l"innoc~nz_a ~ realtà dinamica. corrispon. ~Ì:rad~~i~e ~ e :e d~ormazio::1: de:.la moda de::. Po>_ d1. Baccbe::i. e La \lil:à d'alto llvel!o. gni avverte chtaramente nel e DI• ta a Giovanni Late-rza. in da• renl~!n;o_ del rin.'!ova~ento. av~ebbe,:o potuto soslllu_trst dei:-e~be uno strumento lin- 0 della no:emica, è al fondo delle nuo\·e es.geni.e e Velia• d1 C:cogna.."11.• l d:..e scorso> del Croce su• Giam- ta 24 ottobre 1924 il Croce fa pw wicco. e_pi_u ~vidente. ali esperienza e ol_la cosc1en- auutico stanco e. ner ciò · · ,. · 1· o· fanoull.: • ( o .m al:.ro :o-- Ci !'Piace d1 non po1er fare esattamente il medesimo di– scorso per un·ope~ che pure è sorta con un ftoe nobilissi– mo: queUo di conciliare p,,ù \"asta cerchla di lettori a una fase importantissima. e tutt~ ra immerltameate trascurata. delle letterature classiche. cioè alla letteratura latina postaugu,tea. Carlo Carena. ~là noto ed ap,prezz.ato come traduttore. ha ora pubblicato. per i tipi del fervicio e CO· ra&gioso editore Guanda di Parma. una monumentale an– tologia della Poesia latino dell'età: 1mpuiale. che ne)Ja beneme.r1t:a collana ..Fen.Jce. viene a prender posto accan:o a volumi testimonianti tutti - salvo la Poesia latina me– dier,aÙ' a cura di G Vecchi - l'aJtena della poesia moderna e modernissima. Basta dir queslo per misurare il me– rito del tentativo compiuto. a questi lumi di luna. dal Ca– rena per nvendlcare il va– lore di una civiltà letteraria sbaJorditivamente nuova ri– spetto alla tradWone classi– ca. a quella trad!zJone con la quale ancor oggi siam soU– tl Jde.ntlficare frettolosamente tutta l'eredità spirituale e poetica trasrnessaci dal mon– do greco e romano: una ci– viltà letteraria io cui invece son da scovare le vere radici dell'uomo moderno. na ural– mente po:enùate dall"e-5pe– rienza cristiana. che in Occi– dente poti Uevitare in ma• niera più efficace e più pro– fonda appunto perché le fu possibile inah-ea rsi nei so.– chi sca\·ati dalla grande crisi spirituale di cui Seneca. Lu– cano. Petronio. Tacito. Gio– venale. Apule-io sono voci possenti XaturaJmente son fuori discussione la bellezza ed eleganza dell'edizione. ar– ricchita da illustrazioni scelte con gusto finissimo La \'alidit3 degli scopi da cui il Carena e stato mou;o è sufflciente'T!ente Hlwtrata daJla ricca ed interessante in– troduzione, 1n cui il beneme– rito autore dell'antologia, ha indubb1amen1e centrato il ve. ro carattere della letteratura latina dell'età imperiale te quel se::iso problema'.ico ama. ro. drammaticamente intro. 6pet:ivo deJl'umao~o. che. e. spresso i n forme d1 u n colori. smo e un baroechu.mo d1 nuo. \'3 empr a e nuovo su ono. co. stituisce la p1ù stupefacente manife.;,tazione di originalità che il mondo romano abbia rau;iunto di fronte al ~tag. gio della c1viH:. greca cla&slca Xè so.o l'idea mRdre cui il Carena s•è ispirato è giusta e feconda. ma anche molte intuizioni critiche sui sinJtoli autori: cosi quella •su!l"1m. po:tanza della solitaria figura di l!anilio. il cui poema a. stronomico - e 21à di per sè un'evasione e una ricerca•: la r1vendlcauone di Lucano come fi2ura preminente: la rivalu1az1one delle trage-die di Sene,ca: l'affermazione che di Stazio ,a Tebaide è. più delle Sdce. ncca di p:regi e molin poe'.ici; la restnzione deU'effen1vo mando poetico d1 Marziale ai mo.ivi nostal– gici. e la severità di giudiUo wlla pletora dei suoi epl. ,2rammi a cara'.tr>re ,satirico e scommat1co. di fronte al quali il Carena ha tutte le ragioni di rivendicare la 60. hdUà spirituale e il fervore espressivo della satira giove. na!lana. ?ur,roppo. però, ou.""D.erose battista Baslle e l'elaborazto· scriveva tra raltro: e La tra- Un •momerito ISlinr,vo• che za letteraria. l dialetti sono stesso. statico). Il di~letto p delle nuove forme espresSJve: e net.:i artico I su 1 manzo?) d! :.lore:~ . t: e Pa· ne artistica delle fiabe popo· duzione mi sta riuscendo be- 1----------1 forze nuove che < non posso- ~rato - ed è ancor ooQi più recenti si nota una maggiore O P.u:i. sent:ta pa.- sticciaccio .. d: Gad:fa t:n lari• datato al 18 dicembre nissimo, e alcune novelle come G_ino Doria (che è sta· no sostituire al mito scosso benchl' non più con la stessd tedpaz.ione alle i sta nze etiche e soc:.a!: de! nos~:·o :-orr.anzo. da sceg::e:e. de.- ~!o;hee l~~~ae~ie J!n~rls'!!: ~ hba'!t;,fn!g\:;::it;i :v~:~ ~~!l~a~1~':~~lddaa 4~!~~-~ ~~i;,f:oi'~~ni::;, le~ti~~arir°or~'; fr!;e;;;, f~~z1~~~i :~~1~:: ~:~: ~~ h::b~i:: J{~}-~~• ti ~om~~~r:_m~ ~! D~d~- ~<':1'.:ctam trad~one e che pr~de an· gran successo ... Credo che i1 ha tenuto conto d1 tu~ll gh (Devoto). Il che eq~r_i;ale a~ trice tra letteratura e real- !uori d. strada: 1a s:..ia m:-:eura e fnn:o d1 dom.n.o '"Bel:onc. _p=-opone. e r t~- che I attuale, . studi.o. dopo libro avrà molta fortuna. Per aggl~rnamenll apportati sue- a-!sumere ~no _pos1=1on~ d1 la (o verità: per .,.iallocciar. interiore, non di acquiescenza: cosi corr.e la sua , ,·1amo d acco:do. "J:t • pez.- quello, In ordme d1 tempo, ora ne farete un'edizione si· cess1vamente dallo stesso 01usro eqwhbrio: perche da . 1 f I d ll'' toscanità non ha nul!a di vernacolo (né eg!i è tenero. z.o > che. purtroppo. :nolh dell'lmbrieni, ormai classico mile a quella degli altri miei Cr~e alla sua opera del 1925. una parte è impossibile ne- :;u, 0 V 1. 1 f, 0 eh tn 1 teroe~to infatti. \'erso chi di questo si comp:ace1. E in quei hanno di::nei::mca:o: e Conse~- tra quanti siano apparsi sul• volumi: ma prevedo che piU ed e_~gg1: con le annotazi?n! Qare l'impartanz~ dell'i_nter. ~. !.ne · ne ~ avori~o. :-it:ratt.. in questi articoli più suoi. come_ i mocE d! "·atorio di _Santa_ Teresa, ai.- l'autore del Pentamerone e In là ne dovrete !are un'al- a pie d1 pa,ina essenz1ah cento delle poetiche d1alet- c!oe. 1 incontro. E stato, rn- !.ettura, nella loro apparente u:nmob:.hta. S!_ sono fattl Romano Bilench1: -:in P:o-ast ~ulla novellistica papolare tra. con qualche castigamen· alla comprensione del t~to, t~li nel rinnovamen_to della s1~me. aiuto e proi;a; una più :ntensi e !mpegnativi: cosi la prosa di Pancrazi. t:rasfento ne! cl:ma deUe c:-e- 1ta1iana, ma ancor piu egli se to di p,orole. per le famiglie: col vasto commento alla Ime hnaua. del suo e ~to sco~- spinta a scendere in zone sempre meg~io aderendo allo spiegars~ d: qu~'in: te se..1es:.- ne renderà ~onto n~lla let· e più in là ancora potrete del vo.lume. al quale fa se- S-? > (anche _del ltnauagy10 poco frequentate dalla lette- teresse e di quel gusto. è divenuta p:ù a!acre, p:u Pa~tempo. :na ::~!'l sa:o ture delle singole fiabe. In farne un'edizione di lusso ... >. g_u:to m ~ppen?1ce. un~ n_o· cinematoarofico. come op. rarura Haliana e. contempo. duttile. più elegante senza però ricercatezze: log:· questo. A;,p!g'.:o a :.:.;'l·•o esse al pregio costan_te delle Contingenze politiche del mo- tlZla b1bl!ograf1ca C• G1ud.tzi portuna.mente ho ser:,n_alatoraneamenre. un documento camen<.e articolata, conversevol.e e aneddotica. e rammemo:ra:re e gi:.i:!lc:a:e e ~~1~:St;~~~an:hl~~=zz~ ~~:~\~ ~oep~t:a i~~ 5 i;n~v~~~ec~; 1~: ~~ 1 .t:n~~7:e~~7: :ut:i~~~~Ì ~a~:~hJ)~am;on~;fcie~::~ 0 !:i~~ dei_ risultati Positici e neQa- pur corsa da una genuina vena U!':ca; autob:o- t~~~~c;~\ 1 ~~~:t7~~~ tante dalla struttura stessa risonanza presso un pubbli- alla traduzh.me del!o stesso ra~ente sperimentai! il ten- t 1.c1 c_he pos~ono ess~re rag. g_ r 1 aft 0 rcase •. mqu•eglitu_ 1 , 0 ta 1 erogogga',·."',.'.,tidva 1 _ t:,..,m· 00 Qu 0 et, • QU.:;~eurene•~ c; 0 ·, di Gatida., doma";;:fo~ del suo linguaggio sostenuto co diverso da quello degli as- Croce , e oggi u n valido stru· tativo. operato dall esterno. omnh confidando m esso ~.... =-- ..,. Ed ecco Bellone:. CO-:: qae: dall'interno rigore logico. e sidui !ettori del Croce. La bel· mento nelle mani d:no stu- di sC!_stituzione o_ appUc~z-io- soltanto; senza tener conto. cenze, q-;,i,eipuntolini (Pancrazi è l'un:co crit•co che ruo te:vo:e minuzioso èa .::- co_struito, _ettrayerso la in· Jissima ediz.ione di lusso che d1oso: ma essa ~ar~. anche ne riflessa. p~rz1ale _o_ 1nte- cioi!. che il dialetto. in quan.. ne taccia !argo uso), sono in stretta funzione del namorato della Je: 1 e---· :-a trinseca d1_mest1chezza con I ora presentano gli editori La- una s~opert~ per 1~p1u vast? ora.le._ della d1~lettahta alla to tale. presuppone un mon- tutto, concorrendo a quel g:uoco di sfumature e .:utto ponde:-azior:e e squ.i.:> grandi scntt~rt del passato, terza porta ora ad un pub· pubbhco d:1 letton che po~ra crv1lta letterona. 1 do a se. ben circoscTitto: potature, che è caratter:~lco d: questo singolare tena. acca!o:-a:-si. a:r.:n.:a:C'. :~~"odop;:~ 1 ~::~a1is~~- ~: ~~lco ~~i! ~ù l; 1 a~~~d1~~ro~: re~~r;~:c;~~~~o dr"i~~::: di!1er~o"fdi~i n!:!~~a;:~ s~ una parte ~ella realtà e non bozzettismo critico. ~! ::3. ~c~;o:anzoqu~:~~~ terno di argomenti e di sigm- crociana. Essa è \·eramente nea mv~nhv1ta .e nel tempo sa. in chiara luce da uno•1t~tt~ . .l'1fen~re _quello che OR: Dot: che si ritrovano anche in quei :fori di Pan· (icati, a tale pregio costante ammirevole per 1a perfezione stesso _di un a_nt1cos~nso del· studio di Mario Sansone di QI e ?teces sario superare. e I crazi. L'Esopo moderno (1 830 ) e Moglie e buoi de' die~i~,ét:l~t~i1f-o~! si unisce quell.o çt una_ nuo- e per releganz.a della presen• I~ rea,tà. e _r_1trov~r~in_ esso qualche anno fa). le ca~selP!Oprio la fp.se frammenta., paesi tuOi (193·1), che compre nd000 · s:, favole, fan- di: l"artico~o è ~ungo. La me- ~!s{1~~~~3c!~:t~e!ti~~1~ ~a~ii::r gf:J~ca~1f:_ es!/i~~~~: ~i 1 ~it: 0 ;,~J 1 :re c:~: 1 :t~:i;r~ ~f~i~tt':i~:se:!1 d~~te~~ll~ ~liO i!d~~t~:::: :c:,~: ~~ 5 Jia !~te~i q~~~~~ QU~ :ae:!~e~~~~: moria. ·e:oqueiua di Bet:o::- stesso tempo s~ggeril} dallo tradizione libraria non senza so il Bas1l~ e attraverso il n_arrariva. conremporane~ di ni e repulsioni _ della no. del critico: le notaz:o."li. moral: o paesist!che. vi ~~~n~e~~~o;: ~~; ~~11~ 5 ~~~ :i~~r;~nii"~i~f fi~ ::~ ~~~~~~~~~t 1 !vt; ~~n ;~: ~::~eÌa ~~;n::;of~~ld:~::tttr ~~m:'::e'::~ s~ud7:~r:~~~ir~ Slra cultura. ~~~~:~~:. o~!ri:~fchde~ ~= l~~d\iin~~~~~~~~s:t~ ,·o!ta. ALDO C.UfEBDiO Iologo. compatil:>ile con quella tra· I~ su~ capac1~a d! cr~re. sto: ampio quadro della storia :\IARIO BOSELLI arr,cchiscono sulla tracc!a della memor::a e de-1- ad~~;:!v:~i~às:Ìi'e l!n: 1 ~:gf~~~ ~ ztl;~~-be~if!~~~ni~lu:tr~~f~~j ~~eOC~~maa:_ 1 ~~nt~ 11 ~~~°;~J: ~~:'i~~~~:neode~~e :~~:~ ~:e~te_ polemica ~ respe:ienza. 11 critico. il favolista, il viagg:atore fan ma popolare, per Intrinseca e :rat:e dalla pittura europea di sp:ngers1 oltre_ 1 hm1t1 oel interessi me!"o contemplativi linguaggio mmata da ~•an ~~tt~~~o:e v;r: !u~~:1}~~sc~tfo~~~ :~=: Immediata persua!ivit3. que- del ·500_ Curata da un b1blio· vero e del possibile. senza e P_t.ù ~ttiv1 ... meno esteti~i Franco ve_nè, pr~gue oggi con con una tale pienezza es;,ressiva. fel:cità e traspa· sta traduzione del Croce del• filo dal fllsto raffinato. da per questo falsare la sua na- e J1IU f1Jol0Jnc1. meno teon- que~a le.tera d_1 Mario. Bo- renza di stile. che la sua prosa resta t:a le più l'opera del Basile si pone un conos~itore espertissimo lura. ia ncchezza. in u_na pa· ci e più concreti. Il _< doc~ selli. Nei pr~1m1 nu~en \'er- sullo stesso plano. come ri· della storia e della cultura rola. della sua fantasia. mento> sembra. OJ1QI, costi- ranno pubblicati altri mterven- vive de!la nostra letteratura. suita.lo artistico, oltre che napoletana, òa un letterato FEROIN'ANDO VIRDJ..\ tu-ire un genere letterario ti sull"argomento. ARNALDO BOCELU COLLABOR.._-.\.TORl e or r t– spondu1ti, 1.nlorm.ator1 uce.r- , l ~ona 0 ~~ ~~D~ Publlslp • Toriflo ,----------------- deficienze incrinano. se non I:~_ ria d._ e, •.eneri ieueran. di &ddinttura compromettono 1 du:inguere ng:damen:.e 1 1e– buoai effetti di questa !el!ce ~:1 scntt1 m \'ers1 da queJh impostazione c:ittca. Le pos.. scnt:i 10 pr05a_ Indubbiamen– siamo enuclea:re cosl: · :e la distinzio:e 10 questo ca- I) La conoscenza saltuaria d~t s:~~att~:!a d!:Ì~h~~=:~ della ricchissima bibliogra- .:ui i! volume è msento. Ma e ~~~a~o:q~f è'.a~!~a~sr;f:1 0 ° rf~~ un fatt,l ~ingoiare cbe. ò1 formazione (a,,-1ch't!6Samcom- ~~~~!~i aJel~ot~~'/or~~ ~~~ 1 1 ~= pleta) sulle edizioni più re- na. la resietenui des;JJ am– cen:1 dei testi. appare un ot- bien:i !cuti aJl'eredi:à cui– timo studente uo1versnar;o ·urale dell'ultimo o tocento ;~~~ty i ;~~~~~•i;:;~) r,'mJ:,~;;,. 'JJ1:f 0 r~~J~~~i ~!a~c~n!~rz:gh\;i 1 ~~t 01 ;~ ."oppi,?~-" P.f!r confozura:-s, compie la cJa.ss:ca imptt6a di con più \·:goroso impuiso: co- ~~~'l~;~~:an:_ aru~~~-alc:i;n~: ~~ci;~a !~~~le l'aa/~e~az~~~: av\·ertibile in slmil genere forma. che oJni contenutismo di ten<ah\'l _ che u &econdo \·a condanna:o. che- ogni arti– sfondamento riesce sempre più s:a ~ crea:ore del proprio lin– incompleto e maldest:o del 5::uaggioha da:~ modo ai puri ;1~~: 1 : J1~,;r::1• Tf f.~,t~i ~~:i:~~:J.~f[~,;"~~.:f ~:; al reperlorio biblionafico del nomi de!10 s1esso Croce e d1 :\1'.arouzeau appare ii t1p1co Leo Spitz.er. oi\'\'iliscono 6PU– sotter!uiiO di chi non vuol so ai in·edo di cnt1ca lingua– assumersi la responsabiliià di iola e grettamente remat1ca. :-ilevare su qudli basi si siano ~~~ 1 Ì--=~~ lr;~~i 1 f,r~~ia~: formate le !!Ue conv1'1zloni crea·o J"equivoco che 50~0 ciò critiche e quali più recenti che, in base alla v1e:a re:onca t'sperienze siano ~1ate da lui .:!ei gc•.eri 1c11eran. può esse– rascura'.e •e in<';(St'!l.i·,l sono l'et1cheti.a 21 La con$ejUen·e scelta della lirica. ha il diritto d'es– infelice dei tesi.i critici pub- >Pre Nn5iderato come fiore bllcati a fronte de:te vert.1onl •upremo di o2ni civi tà lette– e co!=tituenti il loro termine rarfa. La conseguenz•. nel– di riferimento: il Carena. an- ,n:o:o~ 1 a òel Carena. ~ che che quando ricorda e !oda al- s; dè spesso molto. ;roppo pe– :re edizlo:i.l. finL~e. tu:te le ~ a:le aserc11az1on1 ia \·er-si. \·ohe che può. per fondarsi su ;pecie a quelle dei secol! più quelle [ranccsl della colla-,a ,ardi. mentte è rir;orosamente - Les BeJles Lett:-es - che. ,3sc!uso tutto ciò ch'è stato specie pe:- la le:;eraiura :a- icri:to in prosa Cosl. ancM tina dell'età Imperiale. non ,:e si contessa l'impossibilità sono di solito le più raccoman- ji presentare e tradurre I gio– dabill: bas:a citare I cla:w:,- ~hett 1 ed eser<'izt dt patienza c1 e~1 d1_Lucan~. di Seneca non poesia> d1 quel Porfirio ::·a!!iOO.d1 Marziale. di Cio- 1 . dell'età co,&IE•.t1n1an•.che 1>1 ,·enale. d1vert1\·a aò arz1(02oi.are car- i 3) Il pregiudmo. c.he sem- ml in figura di clava o con bra addirittura un rit orno alla intrecci da puzzle. e ebe nes- suo moderno manuale s·~ de- nei !oro ef!et:1 meno posih- scura:o i! \'enice poetico de!- ha tradotto il primo coro del gnato d, ricordare. ad ogm v1. il disp:-el:!iOper una soit- l'opera. !'episodio della mor- Furen.s, ma far rilevare. d'a.– modo s1 perde tempo. ceU'in- da bose s:o:-1co-culturale e :e d1 Capaneo. Sia per Luca- tro canto. che non g.;.isembra troduz1one. a intrattenersi 1·mus1one di poter g,unge:e :io sia per S:azio sembra che troppo !ehce. nella \'eI'Slone :~e s1 6 ~~pi~~~~! 1 ~1: ~~;~: !~~bf~~i ~~~::tiliint~rdt1: ;~/;arae~~aa~~~c;·;>.:~: ~~ei;; :~~s-:.iod~~r~e!';;:t:~~e~:: delle opere fùosofiche d1 Se- sulla base di cooc.lusioni al- indicazioni forniteci da Dante. re non dolce- {con non miti neca. neppure d1 quelle Ept- :rui trascelte un po· capric- con intuito cn:,co pari al suo ponto Seneca \'Oleva !o:se s1ole a Luc1ha che sono ti ci06ameme. col rischio d1 genio ~on aJtnment; l'equ1- .pecificare che Ve.nere era massimo documen:o de-ila cri- 2iun2ere ;,. es. ;, quei tta\'ol- \OOOde:erminato 10 lui dallo na~& dall"acqua salala?); ce!– si .;;p,r:waie e de:Je eccez1->- ginl1'.'n:i dei dommi crocian1. ;;cambio f:-a pu;a lincltà e la ve?'&!Onedel celebre mo– nal! èap ..c,tà mtro..pet1\·~ da ~n~· abbi: mo ilh:s.ra: i or ora fo:-ma lirica in senso teo.ico nolO!i!,Odi Tieste. quel .. tar– CUI ~ add11a:a ai nspet.o dei Ad ogni mod o ~ un rano che si palet.a nella sopra\·\·aiuta- !o- che • pedina 1 tapini .., ..eco,i quella tarmentatis51ma d1 taluni auton e di talune z.lone della linea corale nel:a pe: rendere mi.seros se quuur età. e tale tra\·agho esprimo- opere la scelta non a\'rebbe tragedia di Seneca. che - t'1tium del :esto. e quel.la no speS&-O in m.Jd1 d1 leopar- potuto eSt:ere più esemplare: .•<>Ivonei due esempi sopra ..poma:a d'amomo"' pe r re.n– d1ana trasparenza. in un som- ,-oi::ì dei b:-,ni del poema di c1tat:, d1 cu.i 11primo è da as- dere ii p:mgue amomum de.;– m~ canto dello spirito che :-Ofanilio.cos1 dei due più bei ;c1p::>rare.solo nella porz1-0ne :·on:unale; e semp:-e nel.:a a·t:n~e !e vene deU·ane. ooo i .·ori del.e :rali!.edic d1 Seneca. iniziale - è il ripostigìio di versione del primo coro ciella f.:~!.i:~o~n~n~o:~e~a~~.3an~~ j~ ft'!1:CO~d~·H;;~le~foU:J::. ~~~~~ df~~:1~~c~ueot:1\ ~:~ ~~a~t: ~:I dia~Uc! ~~;. d1 Pe::omo ua.\·o alcuni nonchè d1 a;c:.ine delle scene wno appu::ito perche. a diHe- veranza. è i erato. tre f'iibe framme:1tini in \·erail e d1 lpiù potenti di quei medesimi :-enza dalle Ep1$lole, io spiri- più ~iù. in --1 più riposti mi– Apuleto. Qua;le e!fe:tivo pano- d:-ammi. Ma non si capisce. to di Seneca non li ha •~\'e-- do!li •: e nel grande monologo rama di u::i·età cosi olgnifica- d'altro cani.o. perchè di Lu- stiu del suo più inlirno Sùf- d1 Fedra morente. quello tlva ,si può•presumere di dare _a:'hl.che pu:e è ricondotto in fio c1:1imatore. Al rifl..lardo è ..6plendore /male di una ca– .;-ons,!fat:e omi:,c,:1oni.mentre prima linea fra le massime .ia :10::ne. pe.r Jiunta. che. lsti::à distruita ... che rende poi s'Indulge a :ant1 facitori di ,•oci dtll"e:à. si :raia.scino tut- pur sovrabbondando. con pa• moito 1mpropnamente .. pu- ~~::d., .i:~::ni~e~:.,~ati~~;~ r1; c~me ~ra;:oer::i?o. ~~t~:E{a~~!i t;dJr: 0 ~~ 1 :~~lin~~iie ~~: 1 ~rr~u~~~~:::m~n:n~ s~~I~ ~~f~iessdtkc~~~a s~~!~fc':,.dt ~':iua;::S~~Jio c~:i°eRubi:!~ ?;!·~~tJe~~~C:;i~ 1 if~e~noa !~ I~~;,"' il 1 ~Jli~~~ "·o:utf 8 ~:: Lucano. di Giovenale e ricon- ;·<'pisodio di Amicl.-te. la de- ro del Furens. l'unico de-geo lsrrum s1dus con ..gh occhi. [::~/.;~~~ ~:t~~~io~~~r:t~e I~~ n~•i~~a;,e ~c!b~~~~/ 1 r~~~~= ~~~6:~tfrr~:c~f :l :~: ~ -::_!~ c:s::~ 1 t:eio-~e~hè «;al ~~- p.c>r:alesia per lo più rcton- '~-o, d1 Eric•ho. quello di Sa- "lrimc-re i-, moto d: sorpresa 1 1~,:imo brano il Ca:cna ab– (';;,ozios" e :nta'! bello e d, Xa.;dio Xè e da ~el constatare che. J,?iun:o al b1a rt'C~ ~!1 ultim: dttt1 -l) La conferma che di :aie .rC'd<"re che a c:ò il C<-rf'na :o:m. idabi!e pas.;o g:o\·enaha-: lsplrndid; versi). E. mi sarà. !:!~~a p~~~ti~~nè fe~~~e d~l!~ 1~ 1 , 1 es\'.~t1:re m:_~\c!~~/e;~~~~ ~1~~~~:i~a. !~se:~~;_~~;~~ t~~ ! 0 ·ci:~~t~~d::1e~: ~~ brani. Ja _quale i;pesso tradi-: '."'t1Cul<>nti e macabr~ ~hè al lenSÌ\'O conformismo. ha b:e :ipos\rofe adn:mea al– sce propno ia curiosità per 1 riguardo ei?li noc s·~ pentato •·rdu'.o op;,ortuno far :-1~0:- , 011m11tlot:apula blc:ndula. lo :him:s~i ;:!'lei e i formalismi :i includere. dat:·oedipus di s o a pu d.lbondi pun\ini di so- .. animuccia vagucc1a caruc-– reioricamf' tc raffinati. che t Seneca. :·orrip1:ante dei,;cn- ;pcns.or ,e. eia• P•lh.:ìucc:~ c:elata nuàuc-– uno dei 1,,:,:1 aspet'.1 so·to cui z1one de I :au~oaccec;;mento Che p .:,i le \·ersioni dei Ca- C':· non m1 sembra corn– J'età 1mper:ale s'incontra. sul Je, prot.;c;.,;iis1a. che certo re!la ;>ossano spe.s5o n sod- spondc!'E' affatto al :ono del– ::,iano d1 un travaglio s:torico 10n 3!?!?1un2e nul:a ai prei,tì disfare il :ettore è evEcntualì.- l'or:l,?ma!P: e che nel b:-ano che ha risonanze univer&all. jcffaspra poes1.iil tragica del ·a che si vorrà ascrivere a1!e della Tebaide- $\ltl8 morte di ~?;u!':-J~. ìnn~o::;•j\~ll~~to1o:t! ~:~~fd~es(ii'S~a~~i~rr~:i dp~!: ~~:tbfifn~az~o:td~r\~~g~~ i~!eo c:~~~~i 1 :-~~:,~ :~i;; ;~ del Carena e alle :sue preme;;,- •:-;to ~'.r"lliciare rep1sod10 ve- Ma ad un cultore di lettere con ...$brodoJcnUc>sulla scbie- ~a~~~~~~ dtc~~ ~=~w:r: ~ . :i:i T~~:,~o:is;~, r~:! 1 i~ \:~_:n;b~:aq~~:-t:;er c~n::~ ~:~~e°~:,a~~;~~~- t 0 t~ii~! di un rac-cordo con i carattP =mo è sopraf!at,O dli ~usto n torma i:aliana le ·rlz_001e l~!~om~s:r;;~ri~: ~~~:.~~~ n e :e m.:o:ires.tazioni de_lla lrleli.·~rrì~ilan,_e ~n una stan- ,d1 Se!leca. spero sia co_ nse? ito 1 :i.:le dello stile ec!ra&tico. con:emporanea civi tà io ho- ca r:pet1z1one d1 modi sene- lodare da u: lato. senza nser- gua greca: e qui 6i palesano. cani e lucacet. mentre ba tra- \·e. i: modo con cui ù Carena ETTORE PARATORE Qt.csto r ecchia e sempre rinnoronte.ri Roma o!tTe che per (p mnn orie df'lle anti– che u11tu..,011i P celebre. e ri~rcai o quindi da wtu t turi.sa non .solo. ma an.C"he dogh a utentici romani. per le sue cordiali e familiari - Tnmorie-. In una di que– ste. al di Id di Ponte. in t:ia delle Frane di Trastwere nel carcueri.stico loccle d1 , Soro )ferie.- ri T'luni.scono ume le .sere alcuni , abi– iues - 1 q uah ,:1 tTa.scorror.o 11npo.so della g1orna1a con la sohta par::ira a tresette. pau.sara dalla cJa.ss1ca /ojn- 1a romana. Tra quesu atJe• :ionata che-no c·t anche 11 '-·omm. Venture. una guida cit'1h.ssimc che se tutto sul– le antichità romaae 111 quanto fa la guida cgh stra– nieri. In contrapposto a que- sro personaggio orc'"'lai uri cla.uico deU'ambi~re. c'i anche .\fario Palombi Il qucle. fro un c.ffcYe e l'al– tro del suo nego..--io di auto– mobili. n dedica. come per un nchù:mo imJ)f 'Uen:tS.simo del suo spirito, c !!c pittura e alla srulrura Ecro 1n/oni in questo pe,;:-– =o plasrlC'o come e-gli ha. re– duio U'10 dei suoi emici del– la uro, il coml"II. VentuTa.. Quasi neircspeuo di une crf'atura /ehce di t:rt1ere e di 1ntendrre: i'l auesc. Jc– snatecelo dirtt. di ricetere chi lo sa qucle messcpgto: no, s1sa se da uno Sput--uk.. per me=zo della cagn.etta La1ka. oppure daUo .spirito del mondo. che st espnme a.!trai:erso le roca d1 D;o. dttlJa Poesie. o della fedel– tà e! propr.o Des-Q110. Bat.

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