la Fiera Letteraria - XII - n. 48 - 1 dicembre 1957

I A FIF.RA 1.ETTERARIA Domenica 1 dicembre 1957 ASCESI (Continua da pag, 1) il necessano ~pello dovuto alla sua 1.ima, nei hm1t1 d, una traduuone - vol&anz.z.a– mento; e anche non e; pare meno 1mperfoso l'altro, d1 ap– prestare una edizione critica– mente vaUda :!egli stessi Actus. Cenerentola, I arocchi P ooesi * di PJl!:THO (.; J.ll. \'1''11 Da questa noiLrn coi:i.a. in- Qualcuno. domoni. scrive- prodare a sponde ben indi- qioverà ripe_tere. per non \ 1 ero un po· aUannosa. entro ra la storìa del dopoguerra viduatc. :\la nel !ar ciò le figurare da civetta, che nes- il tracciato del bel saggio cL dei poeti La vicenda e of- intenzioni .hanno giocato al suno voleva ~alignare che Petrocchi ,il lettore sarà in ferta alla penna d"uno sto- coperto. S1cche !"anno della essa non le stia bene: tut- grado di !arsi un·idea della ~ijiì,ìii~II! rico assolutamente parziale, poesia e di"·entato solo con l'altro. Era solo una leg1t- :mport.anu e della sugge.>llO- che abbia vissuto ciò che molta buona volontà anno lima aspirazione a leggere ne cbe il volume può susci- dìrà. e abbia una volta al d1 poeti. la targhetta della sartoria. lare, nel Quadro degli argo- giorno disJ)erato del futuro Né vale l'obbiez1one che prima di indossarla menti trattati. Sarebbe dove- e del sole. abbia dato san- non si può qui parlare di • • • . roso rermars1 su ciascuno di ~i~lii~~i~ iue per fiele. poesia per società ~aribaldinamente ca- Da tanto tempo, ormai. la ~~i;o~a s~1"~f~n~ 1 cm~::1~~~ l!C:...Laai.:_a1111111111ilrJ '2!"1:~'°'-~ .aN:a;:,..__-m...:;;,._ ,.,_,....,.._...__.. ~·:g.~c:~~i ~~ 1 ;a~: 5 d 0 t :::~Ji~ ~ ~:.-.",~ à~~f~ ~?/\n":e~\~t~ fi°;~~ dr;:~; ~:raa~est:~:t~i ora 9U quello critico, ti suo care in noi quel passato; e tosto di una fetta. e ben PILI lungo. For~e e appena giusto rUlevo. Preferiamo ac- Orfeo Tamburi: • rartrl: Gare s. l.,ar.aire.. di signiricarci attivamente sottile. della .stessa. com po- ora rm_,to. I poeti sono ancor cennare un po• a tutti ----------------------------------- questo presente sta di critici. intellettuali. tutti t1mid: del grandt- ono- ll volume si apre con un Una generazione che fa- gente insomma d1 cultura. re d'essere stati ricevuti. Che sagi:!o sul Llber de vera /i• I, I, 'J · 'J' li; (I A ·• .\ L B Il \ o., I I •" ccva anticamera: a quale che nulla ha a che vedere non li SI consideri Ingrati se delium experienfia della Bea- -" ' .:. 1 ""."!' --' .-,; mausoleo. poi? chiediamo•con la società in senso e po- si guardono bene intorno. ta Angela da Foligno. opera col Falqui: che ora e_ stata I litico>. L'obbiezione non va- ~on e l'oro profuso neUa che forse più di ogni altra In- 1tf ammessa al presente. m di- le contro un· ragionamento: festa in loro onore che li troduce nel complesso mondo ritto di vi,·erlo con minore sempre è stata quella fett.a ~bbacina: cercano di farsi dell'esperienza miStica del ILPAESAGGIO NEGLI SCRITTORI dilfiden,a.secosisevoluto.sotliledigentediculturaaamici quelli che sorridono tardo medioevo: e si chiude ,e pur certo con non minore rappresent re. rispetto al coi calici n mano. Ancora con Il problema 08 cetico di cautela. Da numerosi spi- poeta. la società Questo. al- non se ne sentono degni. Giovannl dalle Celle, dove I ragli e possibile indovinare. meno, da quando si parla di non se ne fanno capaci. E fermenti ascetici della prati- in quest'anno, la fine del &rte e di poesia m senso non è tutta colpa loro. ere- ca di vita francescana sono suo dopoguerra Non è caso moderno. Del resto, è questa detemi. ~~~i:tisp\~lt~~~xid~te t:~epovi; )f,,,. che proprio quest'anno ;;ia I fetta sottile a far da me- La favola di Cenerentola agli Influssi più vari. dalla itato intitolato alla poesia. diatrice tra la mezza tort.a non avviene certo che si patriSt.ica all'eresia !ratlcel- ti i G , '' I' A i\i J\, I ,~ A s s ~-- Il I g ti:~tc~ 0 ~?:cq~ 1 l:1a ::~~~t;J~h~~~~r: ::[i~a~h~ ~si~~ ;11~~r~~e t~~L: la g~~!-m~ liana. Dentro l'areo di queste . _ _ so della ;ua ,:,resenza. S'iso- ta. ·wendo a che fare con ha fatto almeno il ùceo, t1- ~~:ps~~ol:r~it~dr~~~I~~~ A.:orin ~ cri.ne un libro: -11 pauaagio del- lepati alla loro terra. cosi grande e m11tc-1 ..UrupCJi.... Il brano che cegue lf> dutruttc da!la monocultu- lamento jj ieri ·o.nfluisce 1el essa lirettamente. s'e '.ro- Luba. Prima era lasciata so- altri e momenti• e figure di :f n!~:fo"aobfe~:i°110~~0:iide~ct~~:~te."~?f1~!t~ 11ole. al pu~lo da poter a/Jermare che w tutti è 1ra110d:i.l racconto: ..A col- ra C1a I trafftcanli francjs1 lago j•una i)Scifica. iaturale vato ,;empre ·ra tue fuochi: la. ora è importante. Il pas- non minore rilievo: Le poesia a proporzioni ben più ridotte. Abbiamo cer- ~~e:~r1:r!~;1 1 e~J~" 1 :~a,.:~;ec~"f 1 ~~~~co!l~b~!n',r~ ~\ 1 " ra~!gt~ei_::h~ 1 cÌ.i.>~La coperta ! ;a:\ar;s~l ._abt~\h~t~ ~~e;\~ solitud_ine. _L'e_quivoco Jella ~a l.ln3 oar~e ··incoltura c-he so e brus~o. . di Ugo da Prato, Le Medita- cato appet1·a di riunire dei brani, dai più prrsonaQQI, dall'Ama:onia all'estremo Sud, - Opl3 1 lianl). I primi portoii;he-.i con- condizione ,.ociale iel i)Oeta. ignora .e 'l?nC?rerà sempre Fuor di metafora 1 im- hones Vitae Christi, Le Let. .1igni/icat1ui scrittori brasiliani. che descri- qua&i che .soltanto la loro ttrra .sia motit.•o Sal:o a cavallo e_ parto. tmuarooo a dtstru,Q;gere il le- S'; non risolto. e stato Je- la poesia. Jall altra 1a ooli- provviso applauso poJrebbe rere del beato Colombinl, e vono quella Terra ancor oggi piena di mi- t' forza di ogni ispiraziont. tn que,;ll e:iorn_ld1 marzo la gno da_c_oloraz1one.con l'-aiu- viato verso soluzioni di oe- t1~a {mi SI ,>erdoni il ter- incidere Jannosamente _nel- infine )a personalità di Fran- stero e di ince"ezze, ma con una cul1ura in Se cii> può dare una impressione di .. uni- nalura si ris,;e,ha tardi._ Tra- to_deg~1 md1os. E ad. uccidere n!gno compro_messo. E ponti mm": improprio) -::he nella la. n:ces~na evoluzione cesco di Marco Datinl da /orma.z1one ricca di motl1'i umani e sociah. formità ... è anche vero che ., fini&ce. una scorre i m_atllni avvolta m un sc1mm1e e pappagalli, ad uc- doro al nemico sconosciuto poesta ha trovato spesso la ch1arif1catrice de 11 a poesia Prato; senza contare Il citato li., panorama_.. è senz'altro incompleto, ma dimensione 1 uuca, ed una caratteriz.:a.:-1one. ~iaccone dt _nebbietta ed_ è co- c1dere anìmali d'ogni ~ene_re, di ieri. Cenerentola da vestire, a be- post-bellica. potendo s111ni- ~a;rto a1~\or':l~~~~=~i~ ~~:er~-""~:eanit~di;~ti~~~itr:r~' :;;si:;~~[ 0 ;i!~; ~~ 1 :,r~~~f 1~;:f1e al:::e;,aa~~, ~~ 1da!:~~~lae~inei ;ae 01zio!~e~~'t:~:~~:~ e~ud~!i ~:r1: 1 p~~~r:_e r clo 'delle pelh e ci~ir 1 ,~~z~~o~~i- tr~~c~~ir:~: ~:~~~~!Yi ~~~ ~ e~~1fo v3;f~ ~~a~el~; ;~~~;l~~~l1~;i:~ E un repertorio che abbrac- bui,~ ~";bb,aba 5 ~~lo~lfi;: 1~- con- 'if~~~ta~~nt~o~gr:;; 1 1: 1~h/e/~~ tesi. da riesumare) ìl Folle. roceasione. :'iuttosto potreb- d'un rali(giunto ~raiua.rdo: eia. per sommi capi. la real- Cominciamo da Josè de Alen- 11 chiuda. nno a soffocart1 Il d1 Form 1 ga u scorgeva un torni del paesaggio n~ assorbe rono distrutti g:Li alberi ptu 1I catastrofico con la ronca- be yalere I 1llaz1one ch,e la poi. dietro I i10,ani poeti là di un se-colo mostrando car '.'lellc sire opere 11paesai::- cuore sessanta anni fa. una piccola Je tinte Tutto sembra filtrato noblH e pm maestosi, non a la e 11 berretto a sonagli. fettina cr1t1ca e anch essa Vl!!nJono su 1 ,t1ovaniss1m1. e quasi a ventaglio. o come In glo brasiliano è più immaai- e po,~ra casa ma pulita ri- a•traverso un cristallo opaco poco 3 poco, ma in musa • la sta per essere uff1clalmente tra due fuochi: per quanto SI potrebbe tentare che e uno spaccato, la cultura de- nato c~e osservato. Il roman- Questa, Invece. è una ~ena dente e serena Una porta e Vedo le zone d'erba grigia barauna, 11 pau-d'arco. J'ange- sost1tu1to dalla figura del- a lei e ~en PILI (acile bar- ~r1coloso 11luderh mass1c- voz.ionale e la poesia, I do- zlere. infatti. non fu mai nel di costume. Anche in questo due finestrine formavano tut• att orno al burroni: vedo la ter- llm, la sucupir_a, Il giallo, il l'Amico. magari ornato d'al- camenars1. potendo fare a c1amente che pace sia fatta cumenli. dl un-a sensibilità Rio Grande d'? Sul. ma l'azio- c.aso predomina_ la fantasia. m• ta _la facciata; da un lato. _.sot-ra ros.sa d~lla s~~ad? scolorire v1sgue1ro. !'ang1co, il pau-fer- toro e di sorriso. li Folle che me11:o delle idee chiare e tra poesia e l'epoca: e perico– personalissima (vedi la bea- ne del suo plu noto r~manzo. Iautore apparliere- a!I~ ..nuo- to I folti e_omb:os\ rami d1_un plt'l Innanzi: e pm 01ent~ vedo ro •- _Legni tanto rari._ oggi, era il poeta di ieri: l'Amico distinte. come nqn possono loso che l'epoca si senta im- ta Angela da Folignol e l'urto .. Q Caùcho ... si svole:e tn_q_uel- va generazl_one..: Luc-10 Car- rlco ~elvati_co.s, vede"a unal• .Je non qualche albero dacacie - ci informa un te_cnico m che sarà il poeta di doma- i poeti. provvìsamente poetica; pe- delle discipline spirituali sca- la zona. Ecco_una descrmone doso. Eili. infatti: non fu mai tr:i fin_eslnna con una balau- iocc1olantl. materra - che è p1u econo- ni. E. perché la rivoluzione ricoloso da ultimo che cer- t~riie dai vari Ordini reli- :ion'"v~1g~a~p~;~1~as'"~: 1 t s~1 ~i~~: J~~~ t"~mi\~n~:t~ rir~~: !~rr~c~~~fg;i~d1~l;e~~a ~~~fi~: tte~i~!~e~~~c~l;r Labrego. ~1Cier1mca~!~~~~~ 1 f R;:t;~p~== delle forme sia COmJ:?l'7t8. an- Tornando ~er \'ie traver- la e politi~a. si senta or- g.os. . a . -. La pampa è la patria del manzo - Mtlf'1la <febbre tro- dal dokl.' dl.'chvio. ai piedi P_rt>ndoa destra, verso la casa l{na del Parà,_ pmtto-.to che che la ~orte sarà ridisegna- se al nost_ro d1~C?rso. comun- gogl1osa e! ~ver avuto un Fi '"!o;a, le Jl_"lda~inisui tesU pampeiro. Ll. fra le nude step- plcale di 1ipo malarico. nd.t.), della quale c'era un morbido d1_Josè Alvorada. Ques~o tipo utilizzare I suc1 avanzi di (o- ta. agghindata a festa. que _partita_ I e importanza~ t:-t?IO dec1s1vo nella e fata- ascetici e_ mistici di questo pe, imper.i il re dei venti. Con- - Gli uomini scendev:mo al t~ fitto tappeio di tenera erba nu va, per un pezzo d1 terra resta. _ ,Quanto è accaduti? 9ue- è g1_unta ai poell. a certi hta_• del_ recupero. _nell~ stesso perio<:fosono state con_- tro la furia degli elementi. Il fiume per pcscnr('. completa- C' c1lberl frondosi che da,,ano cht' voglio .c~ledergll _ nella La canna commc10 a rt-gna- st nnno to<"ca_dn v I c In o poeti. _E per u_n f~nomeno d_1scrittura _m bE;lla C(!pla d1 ~otte. per dirla_ ~I ~etrocchi. Creatore volle le inflessibili mente nudi. .fresch e ombre. TI prato termì- punta del Btlu, pezzo d1 ter~.a re sola sopra legh~ e leghe di quella gene~az1one su della, osmosi entusiastica _essa e una _pagma d1 stona let- ~~ due direttrici., I una s_to- forze della natura. Davanti al- Nessuna \·eri.:o!.?na davanll I n.wa sulla ri\'a di un limpido che sta c~i~endo (alee e spi- terra arrossata dai solchi_ del che ru lasciata lungamente filtrata oltre i menti defi- terana i: 1 co-agio,uatlca._laltra stili- le_onde Impetuose pose lasco- alle donnc_cd :.i bambini_che.'n1.:;~llo :he ~• muc_:in\'a e-on ~h~dl mq,zllo._ . . - • vomere. Devas~'." 1 a,_dalle ham- in anticamera. E' stata sco- nill. facendo causa comune Per fir_,ire, è credibile che ~tica e di gusto •e si è rl- ,1iera. comr lenzuolo alla bu- ,;pesso. nnila\·mo l"C''iemp10e:un corso ::ereno e piiro. 'on~ dlfflcile 11 colpo._c~~ m~. M 11.1 fu pm \lolento aitli pert.a una ennesima volta la con tutta una generazione. le damme non sa?t-5sero solta a detrimento della let- !era dutese, sulla tt>rra le scon- "\('f'ndevano nell"ar-qua C()n ap-, l 1 n ~f'ntie-ro Jtretto. pi!rtf>n- ctnq~an.a braccia. poi, si st e- 111 1{1 ti dramma d~llad moitì America os..;ia l'c importan- E' evidente che la fac- davvero più ballare a J?iu– teratura rel:!?io~ del Due- finale . savane d"~mf>_rlca.gli pem1. i c-apeih r_nccoh!sul ~apo. do ~alla porta di cas~. laJil:lia- m~r: ~l~c{,eres.. lmi.sura agn- 8~a1 ;:r:- c;;\rùel ~~~~o~d\a ~~ Ul della. po~sia ,. Anche so- cenda potrebbe restare so- dizio critico. e ehe. al con– cento e del \re~«:nto_ la man- as11olat1deserti d Afr1cn , Eran_ocomi.' 1 pè~C1e ~Il nl- \a Il pr:ito C' anda,a attra~ cola br~iliana) sicuramente 1i mlrus;ione dell'uomo nel mr:-- lo scivolando sul dolore, per spesn nella sua attuale mi- trario Cenerentola lo sape5- canza. a tutt 01 0 1. d1 chi po- SI I.ancia _la bufera sulle ,a. trL anin~alL creature che non \Cr,;ando il bo~c.heHocd li ru- liro fuon. rorse qualtro. A canismo della narnra i poeti e di rimbalzo per racolosità (e in tal caso lo se già tanto bene? La crisi ~esse corredare di una solida sie pum1;1re. i;i:~loppacome un hanno b,soJil:nodi altra \·este se,scello con_un p1cc~lo ponte di nol'ania oonuno _ no'" per tutta la cultura. di vedere s orno q Ilo ì s bb ·- era davvero finita per la ~~ta~~rc!~~~~cd·a~et:1c~ee e~~~ roul~:::a 1 r: 0 :it~r1~:~ 0 ~~~bf!~- d~ 11 p~~:~~~.:: 1 :o~a l~i~~t~u=~= ~('a~n~n c:~~~~lli~~IJal~~nt~ar~1 ~uatt_rod 1renta.~e1h e~cJ~sl i • e~:,o~ 3 1~~~a~:, 1m~li ~'l~- 1 !g~!~;~: la poesia ridotta al amgo di d~strib~1t~e a t~tt/1: g:nr~- Poesia. mentre si manife,ta- conventuaH ed abile mano- (nfine. la tempcs!n si placa. il travano nelle tanoe e anda- pontt>. dall'un lato e d;ll'altro. ntl~rl~ el topi e C' rodono Il è, fondam_entalmentt-. •varia• ~er.e:ent~la dimen_tìcata t~ razione):_ ma potreb?e an- va endemicamente. purule~– vratore nel difficile pelago vt'nto cade. Ja natura tomA van~ alla ricerca delle grotte ,;i H•dt!,·ano _due belle e ro- Coeiho Neto. 1,,,·t>ce-. cl re- L uomo mfran,:te Iequ1~1br1<> I torCl(!nl d1 cucina e di che dB:rst che la poesia reg- temente, per _la na,;rativa. 11 della erudizione ecclestiasti- tranquilla: e Il deserto re!ta e dt altre zone favorevoli. Vi- bu.,te .. p11int'iras.. (albero del senta una visione farnastl~ e che dipende da questa -.:arie- tempo m te~po po_nata a gesse 11 tempo. sapesse bai- cme!l'a._ la pittura. ~ppure. ca. e di c-hi non sl limitnne come prima, plaetdo. inaltt>- cino alla sponda alta dr\ fiu-,Brasile dal qunlt> si ricava iclvaggia della foresta ·ropi- tà quan_do fa cre~cere- .!iO~r~bnll_o con vesti, qltru1; è pur lare non come unn Cene- a ~1ud_1care da certi poeti ad una mera e delibata lei rabllc. mc era il punto prefen10 dai una specie cli seta veg.etale) I cale non disgiunta dall'acuta una /egi~ne. intera I una uni{a c h In r o che I avvenimento. rentola ma come una da- mv1tali a ballare. parrebbe tura di tMti • E' lo stesso volto lmpassibl- ..dourados... cui rami. lntrc-cciandos\ nellA ,·isl~ne pratica di 'un sociolo- ~mryO.aet e.. m 1 quJ 11mo~~en °· preso in ;é, merita ·utta ia mina. di quelle che hanno più che mai evidente la cri- -oentr Qne~-ta materia che le, nr.n vi è !'orrbo. non ,·i ~ . Il pesea1ore aapeua,·a. pa- ..irta. f_onnnv.:l;UO una dolce- u- go. t;enza pn quc-sto ,-enlre pi va orizza a e e 8 re. possibile Htenzione. Se non ballato 3 sazietà fino a ieri s~. e_ dei poeti e dei giudi- ad ogrrl opa~ _ possiam·o di- ru,c11. l11L"nte <:hr ti tr,-mollo dell'ac~ c-at:i di vnde. chr, ponava ol- meno ad unA pr->fonda s lSi-- Prt!~entiamo ade.•~o unu nltl'O. perche: In '10vella men- con tutti gli occhi addosso. ci d1 poesia e della poesia. re ..:.... rft'hlede un'attenzione La buft>ra è- pa!'\saJ4,,..maoon Qua •rJ.yeJ~ssc J~~;...-d.i li:r fl po~~R.r.a . un ''~ \lJ.iJ.~~ti(dl _ ·• -,--corem-romantico dal volume te nconOsQula .. ,mpptJ.qp.zp o.rue la narrativa. la pillu- .~ll(lra, J?erche? M_a gu~_sJa di 1 1 rl se ne scorjll:ono I segni. La sa- ..curlmata~,. '5pt>cie :i' salmo- campo ammant.110_di i.:rassl f" - Era la immensa. la lne- • lnocencia ~ del Taunay. Tau- della p_oes,a potrebbe porta- re e la -.!inematogra[ia. e e un_'ultima domanda a cui dtrfi~!ià p;h:rafn~~noe Gior~ YM.1 è come Ieri, come S~tll nf' del Brasile) o dr .. ma.tn• 1bbondanll pascoli ,~lorat.1 foresta e.nuca. }a fo- n11y conobbe profondamente re a Situazioni di confusio- il cui esser stanche ha. di- dovra rispondere lo ~tnrico. ,:?loPetrnrehi non solo' dimo- ~f;1~~~oc~;~l~t~t ;:~:eu~;~ ch!~l~ra. la rete si stendeva \l('L!nd!~}oandp~r~~1::i ~-r~:~dp~~;~:trc!~~~e d~n:ir1~ie,L~:~i~; ~l"ì~~~~t:ol~n"~~~"ìll:~11:v:::eo "~,a~t di r:aradossoi ~~n so cono, causato la sc~perta o chi per lui. doma,, stra di muoversi perfetta- corroderà quest~ crosta o:eco- sull"acqua e portava alla luce rra due filari di spi"he. si sta- forte, priml_tlva e Ingenua del- E' il crepufcolo ~I viandan: Q. do l en~ t ted, b ~I" del d_ella ghnerentola sola 10 cu- PTETRo C1MA1Tt mente a s110 a~lo. ma lascia lare di deserto del sole piccoli pesci che sai- i%liavano 3 distania~ sopra un l.1 razza ~illota sembrava ('r- le allora si de"ìt8: ,;frega gli ~iece tn e sa O I O 10 e cana. e potrebbe succed~- nel Jettor"' 1] desiderio di se- Al tramonto. la pampa per- ta\'ano Invano tra le mAi%lietondale luminorn e pittoresco. rare. 6marr1t11, nel buio pro- oc-cht, distende pigramente le I ISOamentf?, re. dunque. ov~ la poesia e j!uirlo in ulteriori esplorazio- de le tinte accese della luce Get1avano tutto sulla sabbia lr ca-.e. le ~talle e t rl~ogllo- fondo. creando la ,:Jorlosa tra- braccia; sbadiglia, beve un Tutto s~a. 1_nsomma. a ~•e- ~apesse reggere 11tempo? ~e ron a n a ni fra stnriogr,a(ia e filolo- del giorno. Le grandi ombre-, e 11_;;tesso facevano le divi- !-L frutle!i di \ma bella fa- dlzton(' deUa foresta. ,or,;o d'acqua, e resta qualche dere se I Am1.co sarà d1pm- 11Folle_f?SSe trovato proprio , jria. Il libro contiene QU9 e là che non trovano ostacoll di siom_o ne vendevano un_poco tc>nda. _ Dappnnc,pio. co.1 un vent_o i 5 tante !iiedulo, a gu,udarsi at- to con la fac~in da fesso d';I bello ntmto da Amico? Alcune promesse di studi par- monti o dl._foreste. si ada~tano Poi. ::mdavano a dormiri> - 1. 1 una dcli'" p:;i,zinedi ..Cìt- leu~ro. c~a un suwurro rru- torno; mf1ne, corre ,·erso Re d1 den_an. _per la mali- _E' a questo punto che vo· d F" ticolari erti edl;,:inni. Alla ro- IC'nte sull m1mensllà. E In 11 Mo t Monte Lobato inerioso e e aumentava, .au- l'animale, lo sella Affrettata- 1?na fnntasta d1 questo tem- gltamo vedere come se la a 1renze bu11tta temora dello studioso QUE'll'atlirno che alla sconflne- Al c-0111rariodlL"Idue ai11orl f~c 1/ ta~'ira d,l 1;rirtào (il me~tayn come una narrazione menle e monta m groppa. po di repubbliche popolari. caverà lo ·storico del dopo- -' l'A~l?Urio di non evaderle· ta pla~ura si .idatta_ mirabll- prec~dcntl. Bernardo Cuim,i- dc~~rlo bra~il, .. ,10) .. cosi ~mc ~~~r~~_;~'lo de1f:a t~ll~ùIl te~~~ Una volta in cammmo egli • • • guerra dei poeti. Lo aspet- (Continu3 da pag-, I> tanto vasta ci sembr,a hl sua mente 11 nomr, caSllghano. .. La raes conobblL" molto bt>ne 10 'o :i"cva dl'ii:critto il Cutma- I d. J • va, al passo O Al trotto, ben Quando si dice che l'av- tiamo all'anno di grazi a - preparazior,e, acuto il suo ,a,•ana .. rappresenta davvero scen~no del .suo_lromanzi ,chlL" raf>~.diC'Cndoc-hc--QUC!!ti.,ve- ~~:~~~ e~ic~t~~~rs~rl;!;a cad:I~~ dnpo!'!to di corpo e d1_spirito, veni mento tocca da vicino 1957. Che egli rappresenti parola di, chnuura t' ha chie- ~euar~o: P ciò che olù/onta. ~~ ':enr~~o~~i~~!~t!~~~;:i ~== ;l 1 s~~~a 0 s" 0 c~:~ 11 ~ 1 :t\ 1 n n~~ 1 ~!~ :~:fl 3 1: N:ì'~~~ .. ms:r~;;,a .. 0 ~:~ ~e ncmi_che. - Ma pai;savf un r:\:r~~ tr/ 1~:S11i-~~ 1 j~ 8 ~~o~te~una generazione_. si esce una ~enerazione la quale, ~~e •:ur~!n!:on~,:~~\h~:~~~~ mveshto di .un:1 sen_.ibllltà tura americana. ancora antica. Questo brano ~ del romanzo ,.·enno ubbnaconl. n..- scan.a- e.nto di bufera. ' rami vena- Quanta malinco nia sc ende co~p~etan~ente d1 meta_[ora [!-lor_d1 metafora. pesa Q°:an- gh, •ul volto di molti giorna– dF!Itutfn nuo,,a il compito. an- Questa vislon-c del deserto al .. Il Seminarisfo ... fatiche. Ed i:- in opposizionlL"al :;I ii s~uassjll _l' il fra.stuo_nosulla terra con l' nvani.ar del yahd1_ o m_vahd1 che ~1~no! t1taL1va""!en~e e quah~at1va- luti t1 ll'pOl'ua la t•alonta d1 rl 1~ r:i~~~za del 'nln dlscnr- tramonto è dolce nel primi ~ Ad una lega clrc~ d::illApae.iaJ!:gto romantico dell'auto- ~~ 1 ; 0 8 nac~~tGiiTT~mdl~~Oiep~~ crepuscolo! . 11~fatt1._ oggi .sono m1gha1a ! mente, s1gmhca proprio eh': sapere ancora molt., co.slL". da so di enti o, che dal ouadro Istanti. ma subito si trasformA anlica città d1 T,imnnduà. nel- rl' del ..semlnarl~ta.. che 11 . 1 rulla I f f t d · b Sembra che la solltudm\ vo- g1ovan1 poett. Che come s1 dovrò metter le doppie lenti sapere rutte le cose di quuta <:fil:i::tir,- nrn~rlP n::ih 1 :al- In una tristezza profonda che 11 provineh1 di MillAS Cerals lobato contrapposr p11~i• e rea- ~i con 1~e<:i~/rs:c~ d~nta~ u- glia allargare i. suoi hmit1 per spartiro_no. più o meno equa- per vederci chiaro. L'antica- opera che Papmi stuso de– ,........tn " ""• 11n c;t,.ri"'"",r "" stringe l"anima. Sembra che la c-d a brev~ dlllanta dalla stra- liiliche. le stus<: pa,Rinf'ma2l- c~ ;ittra~·ers~ 11 ° rras~:~- diventare opprimente. l:_a te~- mente, 1I dolore_ di ,eri. pare mere al mausoleo_ è finita. finivo • colossale- • . f'u Vtgo– GIACINTO SPAGNOLETTI \·asta immensa terra si chiuda. da ohe porta alla ,·icma città •trali eh<' tro\'lamo n~l suo m('ntre le trombe. Aofflate co~ r~n~;~eno~b~tafit~; be°",~agt~ abbiano tutta l'mten1.1on~ di l po~ti, in sostitu7:1one dell~ rell!. a rompe~e il eltmo del si– r.tbbla. ululando di palmeto m :tan a "i. di . g · . 1 t farè Allréttanto con la g101a i,oes1a. sono stati ricevuti. len:10 ch.t tt @.rocrtato ptr palmeto. roffocav11no11ternbi- nue zdi 1un sf~:,: ~~if~~~c \ dt oggi. Pur ncn formando, Un po• a casaccio. magari. la converpen=a di tutle [e mf'nti le clamore d<'lla battaglia. ..;colorito ,ul quAle come line~ e non volendolo. una classe. con l'om_bra cupa dell'amici- a chiedere ancora qualcosa. . lln sog1io che co1ttin,11a (Continu3 da paJ. 1) come s"è già detto, misteriosamente abbandonata, lui cosi diligente di solito. e che ave"a coscienziosamente provveduto mtorno ad ogni altra sua cosa. lo sono tornato per ora a rileggere l'antico e Dies irae • del 1911: e vi ho trovato che Papinl s1 propo– neva, In quel suo sogno di una grandiosa emulazione con Dante e con Goethe che rlsaltva ai tempi del Leonardo, di • rendere possibile, desiderabile, prossl· ma la palingenesi del genere umano. la trasfigura– zione dell'uomo bestia. l'avvento universale dell'uomo– dio. Ma era necessario, prima di tutto. che anche glì altri cominciassero a sentire quel che sentivo 10. e che il disprezzo. lo schifo. :I rossore. il terrore della ambigua e anfibia vita nostra fosse in tulli quanti come in me. E allora pensai all'arte a. Notate bene: pensò all'arte: l"arte. dunque, come mezzo a quella palingenesi. come strumento. in fondo. di quel giudizio che ciascuno, di fronte a quell"artc realizzata e realizzatrice, avrebbe pQtuto fare di sé. e e dell'ambigua e anhbia vita nostra a, Si può sot· tintendere che pensieri simili fossero nati 1n Papini anche prima del Leonardo. sia pure sotto le forme della Enciclopedia e delle vane Storie Umversall ideate da adolescente, e.che sarebbero state altrettan– ti e universali giudizi. Si può dimenticare che quel feroce Dizionario dell'omo salt·atico fatto insieme a Giuliotti subito dopo la conversione non fosse altl'O che un diverso tipo di attuazione dell'antica idea. che fu fortuna rimanesse a mezz'aria percht In fondo non era. come si capisce meglio ora. che il sacnhcio della intuizione originale ad una delle vene più letteraria– mente scoperte di Papinl. cioè alla sua vena polemica. che qui d'altronde s1 giovava non poco della poetica dell'amico Greve. Quello che conta è che la prima, autentica. intera idea del Giudizio Universale si fosse associata in Papini con l'idea dell'Ade. L'Arte sal– vatrice. Ed è vero che questa era anche un"idea della ri– volta antiposiuvista di quel tempo, in tutta Europa: tutta la fede nell'arte. E' vero altresl che sapeva dl residui romantici. e non meno di certi consumali este• tismi Ma neJ nostro Pap1nl? lo credo che occorrerà in tuturo studiare quanto abbia nociuto· questa fon· damentale utopia alla realizzazione in Papin1 di uno scrittore davvero rinnovat.> in senso cristiano: ma è anche vero che chi lo vorrà fare non potrà dimentì· cars1 che c'era in Papini quel di.sprezzo. quello schifo, quel rossore, quel terrore, e dell'anfibia e ambigua vita nostre•. Oggi non possiamo dimenticare che c'era perciò la necessità del giudizio: e che ~er quella utopia, come c1 mostrano le pagine del • Dies ira~•. il giudizio avrebbe condotto a colmare l'amore. l"m· colmabile amore imano che l'arte avrebbe saziato. Ciò che costituisce li lato positivo di quanlo s'f' detto or ora è un fatto; e 11ratto è che Papini è uno degli scrittori italiani che s'è conservato più fedele allo stampo della sua giovinezza: è uni? di quellt che. sia stato un bene o un male non so, ha portato sempre con se. e fin sulla poltrona della invalidità I non mai mutilati. torli sogni della fresca età. Non erano dunque bugie, c potevamo ben credergli quando già immobile. e c;eco, e muto scrivevo: • ... ho la tementà di affer• mare che mi sento anche o~;;i sollev&to, nell'immenso mare della vita, dall'alta marea della gioventù a. (La /elicttà dell'infelice). E allora quei sogni diventano la grandezza dei propositi che no:1 hanno !"eguale da noi. e che a cinquanl"ann1 dalla loro prima immagine s! disegnano e prendono corpo ,n un'open-i d1 1300 pagine e 352 capitoli. E siamo a questo Giudizio Unl\"erale Il quale è nato, per altro, dopo Ja conversione d! Papini. Vorremmo osservare cioè che nel ~ Dies Irac,. di Un uomo finito l'attesa dei risorti glud1candi è sen za esito: finchè qualcuno non a\"verte che .. Cristo non è in cielo. Cristo è fra voi. umile e solo• Vor rcmmo osservare altresì che forse c·e qualcosa di mi– sterioso che lega questo amore umano de\ Papinl di allora per ìl Cristo soltantll umano e non anche di– vino. col processo di rantasl& da lui sviluppato intorno a li diacolo, centrato anch'esso in un amore che ha le sue premesse quaggiù, e le sue giustificazioni teo logiche quanto mai incerte li fatto è che la grande speranza di Papln1 è sem pre stata e sempre si è consen·ata umanissima: la sua stessa sete d1 cultura. altro sogno. e così ben congiunto con il sue sognc- di un g1udlz10 universale. attinse a questa unrnnità senz·essere mai soltanto umanistica Ed è per questa posizione che l'uomc Papm1 e più vicino a un fiorentino dei tempi comunali che ad uno dei tempi dei Medici. L'uomo che in fondo fu tale. e cosi sincero, che quando cercò d'inquadrare i suoi sogni nel vero. necessità dh·enuta ormai ovvia al suo spirito. e verso la quale declina anche Un uomo finito. s'avvide che ciò non era possibile In chiave soltanto vociana, e comprese che nessuna filollofla, nonché !"idealismo. e neppure la più 9lta. avrebbe potuto ab bracciare ciò di cui era fatto il mondo. e che ra,·,·iva,·a il suo spirito come il vento la valle di Firenze: sogno e realtà. Ed accettò. con la convinzione che la ,·ita e la morte hanno affermato. la rivelazione e la tra ~~~~~~"f:· p~·r:i: ~~r~r;~~tlc~~p~rae o~~\ ~ 1 i11!z~iv~~sia da quel che non ~arebbe slato immaginabile per lui al tempo del prat?matismo lt"On~1rd1ano.quando forse. a quanto appare dal capitolo de! r Dies irae a, vi .il sarebbe potuto magari scoprire qualcosa di quell'ine sorabile resistere della vita passata, di quel non poter chiudere gli occhi che è quasi la condanna spirante dalle lapidi dl Spoon River. Che grande, umanissimo sogno e stato quello di Papini! Che gran sogno fiorentino. nato e vissuto In questa clltà. oggi più odiata che amata. forse perché propone ed insiste a proporre sul fondo metafisico del bene e del male il pregio dell'esperienza, la valentia del carattere. e quella fede realistica. me non bag– giana. che ne ha costruito nei secoli la civiltà e ce l'ha data. qual'è. vera città di frontiera rra il tempo e l'eterno e. davvero, da Giudizio Universale. CARLO BETOCCHI Selva auiusti;! dal vecchi appena accennate.' ,picc&no I e?SI sono ben una forza so- zia particolare. ma ricevuti. Le domo nd ~ di Vigor1tlli 111 lronchi lnt~ltf. mal scaln\l da tronchi d1 quuta O ,,uella c1ale, una quantità ed una Anche lo storico assoluta- n/enoano ali ... _Adamo- ' al l,ml' di ~ol ~ 110- rAml c~dev~n~ p111nta ,:ià coperti d'oml,ra quahtà sociali in processo di mente parziale deve entrare, • Rapporto ,ugh uomini - e a ~~~~~u~••tiai:m~ii5;,~;~~ s;~ft;e~~ di ~~t~~• a'i,~~ f~;~~ 1 e 11 1 ~js~~~ chian_(icazio_ne._ E q~nndo si per vedere ~osa a~cadrà. ~~~r~,~~~;:~to a;;:"'".G,udt reno marcio e frrtllc lnglal _ -P g . · Q . premiano d1ecr poeti. la fa- No. non s1 vuol intendere. :no Go~~ani ,pt~O che Ada– lite. ac-cartacc-iate. ,o:t~ la lm= ~ 1 ra ~~i°~~,dc~[: 1"ì1: 0 PJ:1:;;· ~ar:_· ma fr1:Jlla di rimb~lzo come col _nostro discorso. che i m?: e 1 r. Rappo,-r.o ,uiu. uo– mens::i vol:a del rami sempre balè • nella macchia pr ,',md .., ~na p1ast_r:ella sull acqua, fa poeti, e ,la poesia._ a_bblan~ mina,. erano I due pnmtttvi vc-rd,. e la \'1ta continuava In ore le piangenti nol • det l-empre p1u larghe onde sul- avuto un annota migliore d1 canouocc, de[ .-G1udu:10 Urn– un p~renne rrnnovamcnto: dal • bacurau. !!olcano !'alla lo specchio mobile della pub- quanto meritassero. Piutto• v~rsole .. r da cut quest'ultimo marc-10 nasc-cva la primavera. Chi viag,e: 1 a alten•. 1 alle o:ue bllc.::iopJnlone, finchè ad es- sto resta da chiarire come Il era ~enuto costruendo. (Al I~ fos:;lia trasformata i, _fanJ::otmpre"ì~ioni piu nasco"ìte, tre- ser premiata sembra la poe- e perché hanno avuto quel no1tro fianco ~n giornalista dt r,is?rj!e\"~ m fo_r~ta - m un ma ~uo malgrado, nell'asco)- sia. E chi. fra I giovani poe- che hanno avuto. Sarebbe Bologna cl veniva offrendo pa– f,mdo \'1Jale e mmtcrrotto \'I- tare m quest'attimo d1 no!'\lal- li, non si sente la poesia? triste che alcuno ci asslcu- ,ricche. d1 .. M1!raun• a.,sicu- S~~cia:.~~~,()~~~:va 1tu to; 1 t5~~i 5:!tal~t:oc~ 01 ~~ di~~a:i8tp 0ani~ Le invidie. le _mahgn!tà rasse, do~ a.ni, che ru _dav- ~a~f~i;i'::r:r:z i tranq1ullontt c1;m<>nari e- ~u, vetusti tronchi fischio 1'ontano d1 una lo~omo- c~e aureolanc ogni premia- vero la crisi delle damine a A ne or a Vioorflh eh1t!dft1a ~-1:1 nascevano U\lO\'Igermogli. tiva inesistente Sono msel\1 ZJone. ~on fanno del _r_est_o portare nel valzer la Ce- intanto nott=ie rn!l'- Eplttoln- 1..lr,e c,i ,imersccc1van<?da un nasco~ 11 nell'erba che danno che ~lrmgere ancor I;)IU 11nercntola. Triste, soprattut- rio.. t! sul • Diario.. , &e al_bero ali altro In un rntrecclo Questa illusione, cosi viva e cerchio. N_essuno vorra. am- to. perché . c?nfei:-mereb_be a:I poteuano rttcnu,. anche di corde-. altrC' cadevano 1n una pedetta che la immaginazio- mettere d1 una sua mmore solo I nostri timori. E eia- QUIL"treopere pron1mr alla 1' 1 "' .. _Sl"IA" donia. .All,.i%ramen1ene, sia ·pure prevenuta. pren- validità _E con I premiati si scuno. è umano. spera solo pubblicazione ram, e_p•ra~sill tn flore. ere~- de il volo per creare fantasie ra avanti una folla che co- di sentirseli svolar via dal . Ma .. Diano .. e - E_p1~tafa- ~:b~o ~ ~•('"m II wv,•~ · 1equ1- 1 mpo-.,ibill dae ~:~rt!!m 1~topi~~!lad!~g~~:= ~~~~~ll~ile s~g~~t~~i. i eia- ~~;, n;i" P'::~;~ :bbt;~{: loDlet:~ 1~. "'.~1 ~~~!~/~ 0 n 1m; vo- Alla dolcezza del romant1-1rumo d'arrosto. La tavola nulla ci dice di nlL".Sono /orse .le opur -piU un'~arara• tpa a~llo b~i~ cumo del Taunay, racc1amo nn volta affermata. con quel che passò per la testa c-?mplun • p1u im probf' .a~ stliano> at:ravi>rs~1~a~illabirin- ~=g~i~~g~~e1~;a.n~s~:i 11~;/:~~ c~issa quale intenzione: la di Cener~ntola qu,ando fu ~~tJ 1 ;:e~:::r.r: no.pe' si 1; 0 vd°;}~~ 10 ~c\le foghe e dei_ ram, con \"lnacce _ n.d 1_) di Jo,e Ame- • 1mp<;irtan_z3:de)la _poesia~· ammess~ m sa_la .. E solo _un che la solo. corrisportdtriza e<>– ~m_ i;:ndo a~uto che ~1rlpercuo- r.ico. de Almeida_ che .chiude lessa ~1defm1sce_ m ncpnosc1- proverbio ad mc!tare chi è sritu:irebbe un tatoro di alme- '"$~·--n~1t;1peri~U~e~d~cnz1one ~~:;~a br3;t ~a 1;scaog;rjetbrfs~= ~ne~it~.o~~:s~f~~-ti.C~SI itu::~ d~rbf:~ 0 p:o r;:~aIT 1 s6f~f:. i1; i:~~ ;:,!~:~i d;:rp":!~s(e:'c,°t 1::: ~t>lla I f_ore.-.iadi O>clh_o Neto. hano rnterpretdto datt:h ~cr11 denza veloce. da apparire è bene ricordare da dove gtlhni e Anna Paukowski Tur.– e•c-r tionr. 1 lmmaj!:mazlone tori h.--.~:lia•11. appassionata. numerosi con- viene ogni proverbio. prima tavla anche a quuto l01,oro si ~~ c~rta mn~,_,nz~ ft 1 d.. pro- - Rffloriva il deserto nello creti riconoscimenti. n u 11 a cli farsene vessillo. stanno apphcando gli Erlitori zioni ..•J\m~~~a.v~h; l~fl~,!~~Ò ~lanc-1,1m1rac()\Ol'Od1L"llafvre-!puù più impedire che la sud: Né si dimentichi che la Volleech1. c1 a..ss1eurOGl)::1n1 la Jc-ttt>ratura brudlana nella <:t·•· e~µJo-.iv! Rt~o,ceva laldelta f?ll,3 _da leggenda s1 poesia ha i piedi informi· F 1n 1 1a la conftrt'nta (il • M1l– ult1ma decadf' del secolo 6~ 0r 50 . ::~;~· -~~~t~~bo!~:hbr!!il~aC::= c~nsacn mt1mamente a _II a co!iti per il disuso ed_è pro- ~°:.~a-ro~' 0 a 1~ev:~,!~~r: cter""'J 0 ;~ Ben ~1y~rsa. mvece. e Ja n d t. I. in un p;i.e!'ìaJ;Rmcom- • importanza de~la poesia•: pno questo a porle 11 pro- tenevano tutto di Pa in,· 1 li- .. prospe,ma da soc-1010~~ .. che .,Jr,tamentf> nmwo Le due strade. msomma s1 blema: cedere o non cedere bri lr d t . P ;~~~~e daitli scritti di Gtibeno . f)l!.n" albf>n, a,:ev-,1,un ve- interset;ano ed approdano _ad al\a musica dolce? ballare esemp'ìa~t dei~ ~r~~telec~tr::: _l Ji. stito nuc-va: per la resta del- una unica piazza. ~ontr~ria- o non ballare? dò e diresse e i corteggi con '.'l°()rdrsit:ac;~i~~s~er-ll~ t;:,~e~~~ a -cc;urrez1one me,_He a quanto si. pensi. l_a Chi. 1'in:7ila a questo, e Crc_:ice.Cide. Unamuno Ro– •ultur"l della cai,n~ un ;iJbe- Sembrava che anche lf>pie- c;oc1eta e r:omant1ca ed il percht!: esiste. sembri pure ma1n Rollond, William J_am,&. ·~,.10 ~ N>f:i fHt.i ,. \"~F' ,·on 1 n• ~te"ìsern per .tra-.formar~1 poeta e realista. ~Imeno nel- incredibile. un caso di co- Renato Serra, Qli Editori Val– lanti uccl"'lh chl' l'uomo non Hl fo~liam_e Le piante ra_mpt le cose che lo m_teressano: scienza. i\lagan, con ringe- lecchi. .,,.. po-.s1b:l11a .ii m1surarloM canti ;t11~an~. s1 abbfacc1aw- e se l;i pnma puo comp1a-1nuità che le giace al fondo Il riu.scu1,&imo convegno a:i 1 Il • ca"nav1al.. pian·,1,~1one ~i° c~e fa ~~d~ur:cc~a ~~:;;:~:. cersi di montare idoh d1 fu- la C1::nerentola non chied~ conchu_e da .. G1oyaechino ': d1 canna da zucchero ,n.d 1 ) L'e~ba folta racchiudeva I mo. e vorrebbe ~agan ~er- che di veder risolti. nel bre-- :~te J 1 no anolte !' ~arlò d1 ,h ..trus!-IL" llltta 9uesta nesla re~t, d1 una ric<'he1.Za<'he-tor- mars1 a questo. I secondi le ve spazio fra la tappezzeria d le/ d~I poes1?, da Ftrt"nzc t! "tia ~an~era piu crud~le con nava alla luce. rubano di 1!1ano l'occasione e il c~ntrosala, i suoi dubbi. t: a:!va O cf:c~~di~oi~u~i;:a:n– j~on~o n~J!a 0 ~ 0 ;~"ì~~o~~r~1n1rie La_ ve1?etaz1ont! e-ra un d1- f' la concre!1zzano. ln fondo: e tutl altro che negativamen- rlovP Betocchi p0lemizzara eo! luci per do"e avan,ò il • ca• -.pot1'imo d1 colori. lnvade,•a sempre cosi hanno !atto. ~ lte. ì\la mtanto se li pone P1<>ntalf' e Vigorelli ~u' ,atto na\·1al • cinhzzatore, ·na nt-1- perfino le acque. S1 ~1e_ndevaun fantasma d1 Poe!-ta che il Anche se non saran quelli c-he .. buogna flntrla cot1 ,t dt– !o ~,e--~otempo deva latore Il "-U tutta la superf~cse riuutA mond? ha _adorato; e sono che hanno scoperto la sua scorso che la poul'a COllf"m– • canav1al • oggi cn,;1 nostro. ~ome un manto 1 a 2 f' e :itat1 I _poeti a dover proftt- improvvisa importanza a poranea italiana sfoci sempre cosi de_! pae~agi;i:io d1 que,1a ' 0 L~· ~tesso cielo verdeggiava ta_re di t~le debolezza. so- ch!arirglieli. E il tempo, vec- nd .'rio Ungarelt1-Montale– sub-reg1one del Nordest che con nuvole di uccelli e pap- st1tuendos1 al fantas':'a, an- chio buon medico. metterà Qua.simodo •. un tanto ironicamente "-•ehm- pa&alll. che a cost~ d1 _subirne la un cerotto sulla sua coscien- Ve:so I~ mezz~nou~ le stro– ma ,11 • zona della foresta •· La foresta era tanto fionda vaporosa mcons1stenza. E za e tutto andrà nel solito de dt. tuth no1 a:_, d1vuero: Be- entro qu1 come un conqm..;u .. che gli. animali mane1avano questo potrebbe valere co- dei modi. toc~h1 e Gozz:ini &comparve'?, 1ore in terra nemica arr _ma7• fiori. me metro per la misura dei 1 t . d . I" h . Attillo e Enrtc:o Valltceh 1 n- , ,ando. --care,antlo ,.;I ic tHi••n li • "-ertAo• !I.I ripagava de- B\'ron e dPi D"Annunzio. se ' l'.I _en:t 1_Cl~ IC e ~n.- mas~ro alle prese con alcuni 1do an mali t> prrflro md1os.le: li anni sterili c-nn que•u .,nn altro ,asi~mi. 1 eraz1_on1 ~ s1m1h, corru-ponde-ntr .svedtsi. Vigo- l vnlend" 1"' ., !: u·1a a bbondanza. Cl siamo dovuti abituare a relli e Liti contÌf\UOva"o le la Pner g,:i rtt' a ·t>rra S••I Tutti volevano godere la fe- Questo d~ve .accadere_ al ve~ti!"ci con panni rimediati d~cu,.sfoni. Monta~ e Luzi, per tanto ta can.na doveva dtven .. licità piena del paradiso pa- pre~ente. L e~u1voco esiste ch1ssa come e dove. Per cui m ente ...e rmetici., •alut.a.rono tare gr as.s a e tr10nfaote 1n ~torale neU attacco: I importanza fu è certo sin d'ora che anche F' ranelo.sa e Cibotto, scompa- lutta Questa miniera d1 ve,:c- ~coperta per la poesia. Solo la Poesia si abituerà alla r end o per oie rra.onse. tazione vergme e d1 vita loca- GIOVAi.'fSl PASSERI una forzatura la fece ap- sua nuova veste importante. GIUSEPPE TEDESCW

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