la Fiera Letteraria - XII - n. 29 - 21 luglio 1957

LAFIERA LETTERAR ANNO XII - N. 29 :,ETTI !'t1 ANALE DELLE LETTERE DELL ART I E DELLE SCIENZE Domenica 21 luglio 1957 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direllore VINCENZO CAROAHELLI (.2U1':STONUMEHO L. 60 DIREZIONE, AMMlNISTRAZlONE: ROlVl.A- Via di P~>rla Castello, 13 - Telefoni: Redazione 555 487 - Amml.Il..lstr. 555.158- PUBBLlCITA': Amministr.: e LA FIERA LETTEHAH.IA • - V. d1 Porta Castello, 13 - Roma - TAR.: Commerc1all I... l;>O Editoriali L. 80 al mm. - ABBONAMENTI Annuo L. 2 700 - Semestre L. 1400 - Trimestre L 750 • Estero: Anno L. 4.000 - Copia arretrata L. 100 - Spedizione In conto cnr rente postale (Gruppo TI) - Conto corrente postale 1/31426 * ,u GOFFHEl}O BELL01\TCI Incominciò Genova: malE la letteratura, dopo i poe- nunciare al così detto ap- ~:l~a rrrp;iaq~~~~~~ p~~1~ 1 ~t ~hict~a~~~eif:iu~ rc 0 o~f: t rira~~ta:ri~i~· :01iart~tfl 0 ~ d.i grande Iori:1ato. di bellis- nata di francese e di vene- riferimenti bibliografici. ma s1ma stampa m carta a ma- to, ebbe nei secoli due di• le diverse opinioni. le di– na, con molte illustrazioni. in ,·erse forme. italiana sino a verse tesi sull'uno O l'altro un testo scritto da storici di dare. non che di esempi. !e avvenimento per mostrare la troppo diverso valore. Dopo regole della volgare lingua progressiva conquista della la guerra i mila!1esi disegna- con il rigore petra\chesco di vecità storica. Non capivo rono con ampiezza ancora un Bembo, o veneziana. nel- perchè l'esame del pensiero più grande la storia di Mi- la lingua d'uso a Venezia e politico dovesse essere com– lano, chiamando a collabo- nel Veneto e in tutte le co- piuto nei 1 imiti di una rarvi studiosi di chiara fama Ionie orientali della Serenis- espressione nazionale anche e di sicura dottrina: opera sima. così varia e viva nel quando. per esempio, avesse ingente della quale sono già Giustinian nel Calmo e ne- superato quei limiti. E met– usciti uno dopo l'altro con gli innumerevoli poeti. e di tevo in conto di un anticro– ammirevole regolarità nu- tanto risalto espressivo nel- cianesimo postumo questa merosi volumi. Un rapido le commedie del Ruzzante, incomprensibile norma: < la esame in una biblioteca pub- nell'anonimo autore della attività letteraria deve ri– blica mi consente di ricono- Venexiana e in Carlo Gol- flettere. non valori assoluti scere la compiutezza del suo doni. E qui gli studi ebbero o comparativi di ordine este– testo dove nessun aspetto po- nuovo fiore, non solo dalla tico generale. ma deve rile– Iitico economico istituzionale università patavina, ma an- vare il carattere veneziano e religioso artistico scientifico che dalle numerose case edi- def,'li uomini e della loro della multisecolare vita di trici. prima e somma quella opeta. rappresentare quanto quella città è dimenticato. dei Manuzio che ristampò operarono in e per Venezia Può sembrarvi una grande i -classici italiani latini e in armonia alle esigenze del– ~nciclopedia de 11 a civiltà greci. E che dirò della mu- la vita nazionale ... astenersi ambrosiana. I volumi in ot- sica? Dai Gabrieli e dallo .ìal puro estetismo e dalla tavo impressi su carta pre- Zarlino al Caldara al Galup- astrazione dialettica»: norma. _ giata in caratteri di bella pi al MarceJJo e al grandis- dicevo. incomprensibile per– chiarezza sono illustrati sen- simo Vivaldi si espresse con chè mj pare impossibile za avarizia per farvi meglio nuovo linguaggio d'arte nel- mettere in luce la originalità eonoscere, testimoniate al le diverse forme dell'arato- di un"opera senza comparar– vostro occhio, non solo le rio del melodramma della la alle altr_e: e assurdo cer– opere d'arte ma la realtà opera. o del madrigale della care i e Iati veneziani> (di– cittadina come era nel pas- frattola della sonata ~ del ce così) di quell'opera di– sato remoto o prossimo. Ter- concerto gro~o dandoci an- menticando che l'arte. è uni– za. ecco Venezia con la sua che i primi esempi cli musica verimle e mostra. se mai. in storia disegnata in sedici o sinfonica. quali forme universali i ve– diciassette volumi a cura del Tutto questo dobbiamo neziani abbiano partecipato Centro veneziano delle arti trovare in una storia di Ve- alla vita spirituale di eia– e dei costumi, dei quali è nezia che sia. come deve es·- scun tempo. Quello che gJi uscito ora il pr_imo, di .for- sere. storia della civiltà ve- ordinatori temevano di più m~to '!lena ~rande degli. al- neziano. Nelle norme pubbli- era la divergenza di opinio– trr. m1lanes1 e genovesi. e cate a Hlustrazione. del pia- ni. risr>etta~ile rn.-i dPnreca– con minor numero di 1!lu- no dell'ope"ta s1 domandava. bile: e avremmo desiderato strazioni, ma esemplare nel- sì. ai collaboratori e rigore di sapere quali opinioni po– la coordinazione delle diver- scientifico d originalità> tessero sembrare scandalose s~ paH~ a.fii.date a eccellen.- sconsigliando tuttavia ogni ai lettori oggi desiderati. E t1 spec~ahst1. Da qu~ndo (1 discussione critica e ogni po- finalmente mi domandavo Roman.m ~b~e pubbh~ato. il !emica sulle testimonianze e perchè volessero restringere 1855, 1 ~1ec1 volumi dell~ le resultanze per dare < una il numero delle iUustrazio– sua S.ton~ ~~umentata _di visioni: .generale. facilf!lente ni, non persuadendomi la V~nezrn. ~ or,gme e la vita accessibile anche a chi non loro teoria che debbano es– ~e1 yeneh nelle lagune tra abbia soverchia familiarità sere solo complementari ed il Piave. e I.a BrE:nta era st a- con i procedimenti delrinda- integrative della narrazione. ta megl. 10 1llumm~t~ da ar- gine critica»: una visione in- Esaminando l'indice somma- ~~i~1~to:/fu;!01~cl~n~d;fi~ ~~~~n 8 os~h~e~~~~f~r!ol~~i~ ~1':n!~ ~~ er~ t~~u~~ ft~~; n~bgl~~lt / 1 ~f~ria!~i. 15 j, 1 ;~t~ Si diceva che questa stor:ia omesse parti non ancora as– ~elle sue diverse specie: e non doveva essere un. ma- segnate a nessun collabora– il costume. La vita privata nuale ':lè ~m~ raccolta d) mo- tore. sull'arJ_e sul costume di Venezia era ~t~ta d~rit- ~~~~ffJ~ni~si~i;:ra~~~~~m~~~ sulla .vita privata ~ulla cu1- t-!l d3;1 ~olme_nti m un (!pe_ra nella continuitfl dalruna al- tura m questo o ~n questo ricch1s~,m~ dt nec~arie 11- l'altra parte scritte da diver- altro secolo: ma ci parvero lus~razioni. E la p,t~ura ve- si collaboratori mostrasse la eccellenti i collaboratori no– neziana. dal. Ventun a Ro- unità della vita veneziana minati. Roberto Cessi al qua- ~t~~t~ ~~j~~'~ti~~a~~aà:i ~i~ nel .su? svolgimento storico. GOFFREDO BELLONCI li~guaggi_o ar~istico che me- ~:~;ss11;1°~i::;ruz 1 ~g~ 1 e pdrsl~t (Continua a pag. 2) glio test1mon1assero la sua Hai fa'tto col freddo e la fame L'America umana E umano l'americano çhe piange i suoi conigli Nel cassone del frigorifero. Ha smesso di prenderti a calci Nei giorni dispaq E il sabato quando è un pò brillo Pagherebbe fino a tre dollari La visita d'un angelo. Comincia a essere inqu1eto Per ciò che gli ha detto il med::o E riconosce la morte Dietro gli sportelli delle banche. Puoi anche oggi Charlie Rubare la mela E dividerla con la ragazza cieca Fioraia alla Sedicesima Strada. Hai fatto coi dolci occhi di cane L'America umana E umano l'americano. Nessuno è mai tanto in basso Che non meriti perdono. Garzone di drogheria Dai dato gratis la farina. Guardiano di oche Hai sperperato il becchime Rovinando più d'una fattoria. Minatore muratore pugile soldato Hai sbagliato vita e mestiere. Il tuo e il mio Che senso possono avere Per uno che non ha niente E va leggero Com~ una rondine· sopra La sua ombra. Hai fatto con la tua ombra L'America umana E umano l'americano Se annusi un chiodo Ci fai sentire l'odore E la vespa che ti punge Punge anche noi Distanti settemila leghe. Nella tua multipla trasparenz-a Non puoi nascondere nulla Essendo tu visibile In ciascuna parte dentro e fuori, Visibile nelle pieghe Dell'anima e della giecca. La tua impronta rimane nell'acqua Rimane nell'aria: Rinchiuso dentro una camera Riposi come una macchia. RAFFAELE CARRIERI Questa composizione esce nei rari esemplari di Giampiero Giani, con disegni di Roberto Crippa. * * di GIACOltlO A,\/TO!\TIXI Nessun'opera letteraria rie- le la rivolta di James Joyce voca forse con tanto brio, e e più violenta di D.H. La– giustezza di tono il clima mo- wrence esse erano più accet· raie. il modo di vita. il gusto tabili per la sensibilità britan– dei due lustri iniziati coll'ar· nica di allora perchè non m1· mistizio del novembre 19 1 8 nacciavano di insidiare colla quanto i primi romanzi e ironia le fondamenta stesse d1 maggiormente ancora i rac- una società. Jo~ce aveva. inol– conti di Aldous Huxley e per tre la se-usa d1 essere 1rlan– l'America, la cui influenza ha dese e David Herbért La– cominciato a farsi risentire in w~ence quella di esser~ ere– Europa proprio allora, i ro· scmto come. un a1;1tod1d.a~ta manzi di Francis Scott Fitz· esti:aneo agli sch1:;m1t~adiuo· gerald. Siamo in ambo i 'èasi nah della educaz10!1e mglese. in un mondo anglosassone ed Aldous Huxley .1r:iv~e 81;'· in Italia come anche in Fran- parteneva come origm1_.nasci· eia ed in Germania si può ta ~ formazione: ~Ila più pura ~~~ci~iiA~r~~;;r~~~~~e~t~e:z~~: f: :}~n!~~i:~~.d~z~~~~~c~~~~:~ ne. Il ritmo di vita, il fondo t~to come artista egh, pro".e– del pensiero, cioè il modo di mente da. Eton e dal Balhol ~~u~~~~feal~e::i~:~ttsd~~~= Ti~ll~~:11~~d~l1s 0 ::~z!ra a~ega~~ perare il risentito orrore del ambien.te soc1a!e dal .. quale periodo di guerra e quello provem_va.no gh .uom1m c.he non meno spaventoso della ri- m ~uttl I setton ?ella vita voluzione, degli sconquassi e naz1on~le tenevano in. mano le. le rivolte in Russia, in Au· l~ve di ~ornando .. Ne.1 raccon· stria ed In Germania. è stato ti e nei. romanZ1 ~1 Al.dous però quello. Oggi ancora lo H1;1x_ley s1 trovano mfatt1. uo· si ritrova nelle opere giovanili mmi e donne appartenenti al· di Aldous Huxley, l'ambiente . unive_rsitario, al Di quel periodo egli è nel· ~1;mdo d~gl, affar) e della po· \e lettere inglesi una delle hhca, all alta. soc1età. inglese. figure più rappresentative. ½a sua corr~s1va 1~oma appa– Con D. H. Lawrence, Virginia riv~ qufnd, partico.larmentE: Wool! e James Joyce in nar- pericolosa. Essa attirava gli rativa un capofila. Con que- GIACOMO ANTONlNI sta distinzione che mentre i tre altri rimanevano grandi (Continua a pai;, 2) ~ Aidous HtL--.:ley figure isolate. esprimevano 1-------------------------------, soltanto se stessi, Aldous Huxley era all'unisono colla maggioranza dei giovani in· tellettuali od artisti della sua generazione ed esercitava una attrattiva assai forte ,su quelli più giovani. Le cose sono cambiate più tardi, dopo < Point· counter Point > ed e Eyeless tn Gaza > le Sue due opere maggi.ori, quando una sempre più accentuata ten· denza ad un misticismo d'ori– gine indo·ariana Io ha con· dotto verso i veda allonta– nandolo dalla sensibilit~ bri– tannica. Il prolungato sog· giorno in California ha segna· to anche materialmente la sua temporanea rottura col– l'Inghilterra e coll'Europa. 'l.'ll'l.''l.'E LE CA1IIPA!l'E ti s1·01u10 * Le·ceneri di Gramsci * P~1solini ha creato un verso nuovo che, stranamente pullulante nella apparente mancanza di ritmo e di tono, proprio per questo tiene in sospeso. nella sempre elusa speranza cH trovare una risoluzione * di GIORGIO Mille campane suonano a proposito delle Ceneri di Gramsci di Pier Paolo Pasolini: campane a gloria e campane a morto (ma sempre con una strana fo· ga di campane a martello), e il solo fatto che anche questa volta tanti cam– panari si sian messi di lena e tutti in– sieme a tirar le corde nei loro opposti campanili. conferma perlomeno come CAPRONI Scrive infatti Pasolini (Officina, nu– meri 9·10): Col passar degli anni ed il nuovo mutare delle cose si ri· torna ora però al periodo giovanile di Aldous Hux.ley e neJla luce del tempo se ne riscoprono le qualità. Si vede anche meglio quanto difficile sia sempre stata nel fondo la sua posizione in un paese allora ancora legato nelle sue manitestazioni pubbliche ad una morale puritana ritrovata nel periodo vittoriano e so· pravvissuta a se stessa a lun– go come una norma esteriore ____________________ _, di vita. Per essere più forma· originalità, la sua moderni– ta. il suo stile. Una nuova storia di Venezia doveva ~e– ner conto di tutti questi studi. LE PRIME DELLA LJBRERIA: IL LJBRO DI CUI SI PARLA ...La ste:ssa pas:sione che ci aveva fatto adottare con violenza fa:.i.o:sa e in.genua le istituzioni stili:stiche che imponevano libere es-perimentazioni inventive, ci fa ora adot– tare una problematica morale. per cui ù mondo che era stato. prima. pura fonte di sensa=ioni es-pres:se attraverso una ra=ioct• nante e squìsiUL iM"azionalitd. t. dtuenu.to. ora, oggetto di ccno:scenza se non filosofica, ideologica: e i.mpoM, dunque. esperimenta– zioni stilistiche di tipo Tadicalmente "fili-O· vo •·, anche se. '' si capisce. facendo questo siamo mciti da una -posizione sicura" (_.). "e abbiamo rischiato tutte le centingenze e le volgarità che la lotta e.on . ~•espressione d'un mondo attuale e problematico trascina con !è" (...). Es-perl,_menta.:ioni dove "la lin– gua, che era stata 'P()rtal'e. tutta al li\·ello della poesia" (...) "in seguito alta crisi. e alla rinuncia di que1 mo-ndo pieno e con. eluso - avanzante affinfinito solo sul fron• te interiore - •• che l'aveva generata. (...) "tende ad° essere abbassata tutta al livello della prosa. ossia del radon.aie. del logico, dello storico, oon 1'impUcazi.one di una ri· cerca st-i.li -stica esattame-n.te oppo.sta a quel– la precedente". (...) Lo s-periml?'ntaliffllo sti• Hstico. dunque, che non può non caratteri=• =al'ci. non ha nulla a che fare con lo spe– rimentalismo novecentesco - inane e aprio– ristica ricerca di novità collaudate - ma. persi.stendo in esso quel ta,ito di filologico. di scienti.fico o comunque cosciente che la parallela ricerca "non poetica" comporta. eS60 presuppone una lotta innovatrice non nello stile ma nella cultura, nello spirito ...... * Il primo volume vi rassi– cura sulla compiutezza del– l'opera, che nel piano ge– nerale pubblicato e diffuso con tutte le nonne per i col– laboratori, mi era parsa la– cunosa. Sembrava che gli or– dinatori non volessero dare lo spazio necessario alla compiuta conoscenza delJa vita privata in tutte le sue forme anche quelle nuova- Amm 1 0 earottesco inCassola eC ncogni mente studiate dopo i1 Mol– menti del quale insomma mi auguravo la ristampa rive- duta e. a~pliata. ~a st oria ~i Realismo e neorealismo V,enez1a .e. P:oprio . 1~ ~tona sono parole che cadono d1 1:1nac1v1lta. la c1v1lta ve- spesso quando si parla del· neziana, qu.e~la che s~olo Ja nuova narrativa italiana. per .secolo ~1 11:Justrano I vo- ma per Jo più esse vengono 11.flTII pu~~licatl dal.la fon~a- riferite agli scrittori di na– z10ne Cm1 raccogli.e~do. 1 !1~ scita O di ambiente meridio– sieme saggi di storici critici nale: in sostanza si annette italiani e stranieri di specia- a queste parole un senso po. le competenza. Non conosco !emico. il richiamo a una popolo più civile. ancor og- situazione particolare delle gi. del ve~eziano: tra. gl! al- popalazioni. del Sud ... alla tri episodi che potrei. c1tai:e scoperta d1 una cond1Z10n'7 a prova di questa mia. op1- umana. a un .contenuto ~' nione, ricordo quello d1 una protesta per quella condi· fanciulla popolana alla·qua- zione. Ma al nord.di un cer· le il mio amico Bariola (da to · parallelo, mettiamo quel– poco scomparso e degno di li? di Roma (la n_ec~sità di profondo rimpianto) fer- sistemare Mor?via m una– mandosi d'impeto per mo- ·certa .corrente e ~nche_ trop– stranni la bellezza di un ca- ~o ~v1dente). le 1potes1. r~a· pitello antico. pestò gagliar- l1st1che sono ~en.o esplicite. damente un piede. Dopo lo an<:he s1: p_ropno m un? nar• smorzato e ahi> di dolore el- rativa fiorita ~I nord dt quel la si volse sorridendo al mio parall~lo va nscontrata un~ amico e disse < ocio paron attenzione vers? la realta ch'el me pesterà i pié >: pe- che .f~ parte tl1 U?1-alun_ga sterà. badate. in un ipate- t:ad1~10ne . letteraria o. che tico futuro. ed io pensavo s,. articola 1n modo ass~! va– che in altre città non si può n_o. ta1?_ra att_rave1;? I mda: pestare un piede a nessun~ guye P~ 1~ol~gica.- ! 0 -~rai ne~ senza sentirsi augurare di oroblem1 di soci.et ~ .. d. co ·. to Questa stume. talora mfme nella ~ifi\1àe sfmfla~z;te~sa OE:lla f~~to~:iei:~. ~~i~irti ~~i: arte ma anche nella mus!ca, to difficile far nomi, ricer– nel!a lettera.tura nepa fi~o- cando discendenze e deriva· sofl~- .La d!sputa ~ilosof,ca zioni, affinità e parentele. s1:11J anstotel!sm.o e 11 Pl?to- tanto più che insieme aj!li m~mo. tra Mecho~vo e R,.na- archetipi illustri del più il– sc1mento. che diede. poi a lustre Ottocento e primo No-– Padova _grande autorita del- vecento. da l\fanzoni a Nie– lo svolgimento della ~~Jt.u:a vo. da De Marchi a Fogaz· italiana, ha le sue origmi m zaro. da Tozzi a Svevo. non Venezia. in una paripatetica poche esperienze non italia· scuola cii Rialto che il Nar• ne concorrevano (basti 'Pen· di ci farà meglio conoscere. sare a Balzac, a Dostoevskji, ,,-; * FERDIL\TANDO Carlo Cassola VIRDIA · a Gogol. a Cechov, a Proust, se- nati fuori della regione a Joyce, a James. a Faul- toscana, hanno fatto le loro kner. a Fitzgerald. a Heming- prime prove nell'immediato way, a Mann) ad aprire gli anteguerra: il primo già con orizzonti di quella narrativa due libri di racconti, dimo· che proprio nell'anteguerra strava chiaramente le evi· ultimo aveva dimostrato denti affinità con narratori una precisa vitalità con Pa· che all'estrema semplicità vese, con Emanuelii. con dello stile sapevano unire la Piovene. con Quarantotti .scoperta di una realtà inter• Gambini, con Tobino. con na delle cose, la complessità Delfini. con Pratolini. con delle situazioni psicologiche, Benedetti, con Tofanelli, un'attenta ricerca tra l'am– con Bilenchi. con la Manzi· biente e il mondo interno ni, con la Banti. E natural- dei personaggi; mentre il mente anche i termini di secondo. forse più maturo realismo o di neorealismo anche da un punto di vista vanno letti con un certo stilistico. aveva pubblicato grano di sale. un breve romanzo nelle edi· A una linea di neoreali· zioni di Lettere d'oggi, la smo toscano vanno ascritti rivista diretta da Giambat– scrittori come Cassala e co- tista Vicari che, dopo Sola• me Cancogni, di cui l'e· ria, deve essere riconosciuta ditore Einaudi pubblica in tra il 1935 e il 1945 come questi giorhi, in due volumi una delle incJbatrici di quel– della sua collana dei < Co- la nuova narrativa, la nar· ralli_., i lunghi racconti o rativa dei Benedetti •. degli brevi romanzi Un matrimo- Emanuelli. dei Bilenchi, del nio del dopoguer.ra e L'odon-. primo Pratolini. così bene totecnico, due narrazioni nel· orientata nelle sue scoperte le quali non è difficile ri- e nelle sue esplorazioni e scontrare non soltanto più così ricca, almeno patenzial• di un'affinità di ambiente, mente. di -possibilità di svi• di situazioni storiche e psi• luppo. Più tardi il Cassala cologiche. di società e di e il Cancogni erano entrati vita morale. ma anche di nelle fila dell'antifascismo stile narrativo, di linguag· militante, avevano preso gio, quelle affinitia. appunto parte alla lotta partigiana e che denunciano in certo sen· nel dopoguerra, a Liberazio• so un comune lavoro sulla ne avvenuta. si sono trovati realtà italiana d'oggi, che si in un modo o nell'altro im· inserisce in una tradizione pegnati nel giornalismo o antica e recente. Sia il Cas· nella polemica politica, di· sola che il Cancogni. coeta- mostrando qualunque ~~~r!nt~i:"~idf:mi~fl~ !nd1 FERDINANDO VIRDIA educazione toscana, anche (Continua a pai;. 2) Pier Paolo Pasolini ormai la personalità di Pasolini sia tale (anche per il suo armatissimo e ragio– natissimo intervento di'retto nella dispu– ta non più soltanto letteraria) da co· stringere perfino i più svogliati e pru– denti a appassionarsi a lui. e a pren· der posizione. · Così Garzanti non poteva puntar più giusto inaugurando una collana di poe· sia (seguirà a ruota un Sandro Penna) con questo libro di Pasolini. Anche se à un libro, diciamolo subito, in fatto di poesia perfecta lontano (ma non ven· timila leghe come vorrebbero alcuni) tanto dalla Meglio gioventù., quanto dal· dalle poesie in lingua raccolte (dopo l pianti.) in Dal diario: poesie certo più e belle> delle Ceneri, ma che ora. di fronte a queste. appaiono un po' meno interessanti, com'è sempre un po' meno. interèssante la normale amministrazio– ne d'un ricco patrimonio ereditato {e qui nonnale vuol dire saggia. e saggia vuol dire tale da aver saputo aumentare quel patrimonio in senso tutto progres· sivo, rafforzandolo con nuovo oro fino do,·e già si minacciava un deficit) di fronte al cosciente rifiuto di quel patri· monio. e quindi dell'utilità di accrescer– lo ancora in quetla direzione: pur sa· pendo lucidamente di < uscire, facendo ciò, da una posizione sicura>. < Accuse mosse > e < ragioni addotte> a parte, che lasciamo discutere da altri (ci contentiamo di notare come l'ultima frase da noi sottolineata ci sembri dila· tabile fino a una genericità non più ca– ratterizzante, in quanto ogni poesia rag· giunta presuppone a suo modo una lot– ta innovatrice non netto stile ma nella cult-u.Ta, 1;eUo spi.rito, e quindi nello stile come conseguente necessaria espressio· ne di q1.1ella cultura e di quello spirito; ma Pasolini del resto ha spiegato ch13 rissimamente il senso e caratterizzante> di tale lotta). !"impegno e senza dubbio imponente, e tale, qualora portato a compimento, da farci tutti - e sarebbe ora - invecchiar di colpo. Un impegno che ben giustifica tanto scampanio qua· si a martello . •( e Ah, giorni di Rebib– bia I che io credevo persi in una luce / di necessità. e che ora so cosi Liberi!... Sì. faceva. il mondo. soggetto / non più di mistero ma di storia I si moltì.pUcava per mille la gioia I del conoscerlo ... Mu– tò ta materia d'un decennio d'oscura vo– cazione... I pochi ami.ci . che veni.vano / da me, neUe matttne o nelle sere / di· menticate sul Penitenziario, / mi videro dentro una luce vi.va : I mite, violento rivoluzionario I nel !'UOre e nella tin– gua. Un uomo fiori.va >). Ma. vorremmo domandarci prima di GIORGIO CAPRONI (Cont~ a pag. 2)

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