la Fiera Letteraria - XII - n. 21 - 26 maggio 1957

Pag. 2 CHERUBINI al Maggio Musicale (Continua da pa~. I) mico, e il più liberale, ma non facile da contentare, Mendelssohn. affiancati :nell'elogio seppure per motivi diversi. Segnalan– do l'aria di Almansor nel finale del secondo atto, il primo la raccomanda– va come e: una delle più belle cose di cui la mu– sica drammatica abbia da inorgoglire dopo Gluck: niente di più ve– ro, di più profondamente sentito, di più sublime e di più toccante insieme :t. Mentre il secondo. in piena slagione romantica (1839) scriveva de g I i Abc."ft.cerragi tutti interi in una lettera: e: non pos– so smett~re di dE.liziarm i a quel fuoco scoppiett.an – te, a quei giri di fras e pieni di spirito e di ori– ginalità, alla eleganza straordinaria con cui è scrilta ciascuna battuta ... malgrado l'arte suprema tutto è in quest'opera cosi 1 i b e r o, scanzo– nato, vivace~. Due ver– detti opposti e nondime– no validi entrambi quan– do si sia potuti metterli finalmente a confronto con l'opera. E ciò nono– stante che questa cono– scenza abbia anche chia– rito le ragioni del silen– zio in cui essa giacque, presto dimenticata. Di primo acchito ascol– tandola vivere sulle sce– ne si è tentati a chiama– re in causa il librettista come responsabile della difficoltà iniziale nell'av– viare una partecipaziorie effettiva. Salvo dover poi fare ammenda con– statando che almeno nel– l'ordire la trama Etien– ne de J ouy non si com– portò peggio dei facitori di più fortunati melo– drammi. II contrasto tra– dizionale, bianco contro nero, nequizia contro vir– tù. muove qui dalla con– giura ordita dal visir Ale– mar, dal suo fiduciario Alamir e da Kaled, per– sonaggio di minor rango, per perdere l'ultimo dei guerrieri Abencerragi: il valoroso Almansor che sta per coronare la sua fortuna sposando la prin– cipessa Noraima. Favori– ti dalla guerra, riaccesa prima di codeste nozze, i tre s'accordano perché lo stendarlo affidato ad Almansor gli sia sottrat– to e il guerri.ero condan– nato alla massima pena ancl;le se vittorioso. La congiura ha buon esito, ma la prodezza della vit– tima fa sì che il Senato limiti la condanna al– resìlio senza ritorno. Si intende che invece Al– mansor trasgredisce alla ·condizione, dominato dal– l'amore per Noraima, e la sua morte pare ormai inevitabile quando lo spagnolo Consalvo di Cordova, fattosi garante della sua innocenza, si batte in una sorta di giu– dizio di Dio con il Visir malvagio, lo vince e ri– consegna lo stendardo svelando l'inganno. La storia quindi si scioglie col lieto fine. Ma si trat– ta• di un salvataggio in extremis, quas: sull'orlo della catastrofe. proba..: bilmente solo perché il romanticismo non aveva ancora vinto sul palco– scenico dell'Opéra la tra– dizione dell'apoteosi fi– nale coronata dai relati– vi balletti. Laddove i tre quarti dell'opera stanno sotto il segno della ama– rezza dell'innocenza di– sarmata dal male, e ad incupire vieppiù il qua– dro agiscono i notturni di Granata affoscati dal continuo congiurare ma– chiavellico, appena dal- 1' a m or e appassionato quanto inerme, dei pro– tagonisti intorno a uno snodarsi di peripezie as– sai più lineare di quelli che incontreremo, ad esempio, nei melodram– mi donizettiani. Ma non è men vero che il contatto affettivo del– lo spettatore tarda a sta– bilirsi; che i casi dei personaggi risultano mi– mati più che vissuti, in una prospettiva distacca– ta. lontana. Sin quando prima o poi ci s'accorge che il loro destino è se– gnato solo e unicamente dal compositore. Ricuperando dopo tan~ ti anni e nella piena ma– turità del talento. la pos– sibilità di colmare tutta un'opera di musica Che– rubini ha l'ar-ia di volere godere del dono libera– mente. Ed è quindi la maestria d'arte che am– mirava Mendelssohn: un disporre con sorvegliata cura. ritmi, accenti, ce– sure; uno scegliere con sagacia estrema timbri e impasti orchestrali. un costruire pezzi d'insieme e finali elaborat.i ed ario– si insieme da maestro di contrappunto. Ma è so– prattutto il compiacersi nel canto, la letizia di la– vorare da un capo all'al– tro con le voci, per le quali forse mai quanto qui Cherubini ha cosi amorosamente levigato le forme onde incastonarvi i disegni della melodia. La musica diviene quindi rappresentazione a se stessa, sciolta dalle esi– genze di seguire da pres– so l'azione. Tant'è che un'aria dell' Anacreonte ha potuto essere inserita nell'edizione fiorentina ar:-icchendo effettivamen– te l'opera senza incrina– re minimamente l"unità stilistica. E tuttavia anche Ber– lioz vide giusto. O meglio sbagliò solo per aver cir– coscritto a una sola aria jl suo elogio. A meno che si trattasse di parlare di una parte per il tutto. Poiché il carattere espres– sivo che lo colpì, quel far corpo di ogni elemento del linguaggio intorno al nucleo di un sentimento onde incarnarlo nella musica non si dà unica– mente in quel ,punto. Ma appare quasi ovunque affiori la presenza di Al– mansor dolente: solo o in lotta con le passioni dei suoi nemici, scorato per l'ingiustizia o anelante alla tenerezza dell'amata. E reso quel sentire non a colpi di pollice, come per Medea, ma dall'in– terno, quale intima con– fidenza lirica; al modo . stes,so çhe distiqgµerà il carattere proprio del lied, e che invec;.e in genere cercheremo vanamente nel· nostro melodramma. Proprio qui. nel com– miato di Cherubini dal teatro di passioni senti– mentaJi, si chiarisce in– fatti perché e come l'in– tero romanticismo tede– sco riconobbe in lui un s~o consanguineo e mae– stro e perché egualmen– te il nostro poté invece ignorarlo avendo spiega– to a materia di dramma quella stessa vocalità cui egli tornò al termine del– la carriera teatrale ma innamorandosi del puro lirismo. Senza pretendere a un rovesciamento della si– tuazione, come avvenne per la Medea con la Cal– las, è indubbio che la re– visione critica cui ha mi– rato il Maggio ripropo– nendo Gli A bencerragi ha sofferto gravemente della mancanza di un g.rande tenore. D'altron– de, ne il bel timbro di Anita Cerquetti, ne l'im– pegno con cui hanno can– tato gli altri interpreti, hanno prevalso sul tota– le della musica che ha avuto un sensibile tra– mite nella direzione di Carlo Maria G i u 1 in i. Quanto al palcoscenico la tradizione fastosa del Maggio è stata puntual– mente mantenuta. Oltre alla coreografia di Mil– Joss e alle belle scene di Mario Chiari, è da ricor– dare la regia di Luigi Squarzina che dehuttan– do nel teatro lirico pro– prio con l'ingombrante grand opera ha saputo muoverne gli ingranaggi da vecchio esperto. con in più un pizzico di scan– zonatura. EMILIA Z~NE'.l'TI LA FIERA LETTERARIA Domenica 26 map;gio 1957 Motivi diFerdinando C an Gilberto Ceracchini: ll lago (Galleria del Vantaggio) La città della parola· * di l,IETRO CIMArl'TI Le parole non sono pietre. uomini. dà a noi le pa.role che I patie anche Incidentali tra vo-ldi attualismo, p_resenz.iano a Sono cuore, sono sangue: ira ci competono. ci riserva i..L.. so- ce e voce. solleva cadenze. reg- frequenti passaggi da. realoà'a, l'una e l'altra. tra sil!aba e stan .. ivo->: come donna, ha im- ge le invenzioni ... "· magico e viceversa. spaz1ar:o sillaba di ciascuna d·esse, c'è parato i seg,etl d1!ll"agget1ivo. Via del pun:o: ..Più della incantesimi, agevolano t.nterfe– il «plenum ...vitale dei millen- quello che nello st.ile virile virgola il punto denuncia l'in- ,enze ...... Fino al vi.a,;e de.,e ni. la fatica dei padri e delle « scende ad ornamento e vie- dividuo e il tempo. La regi,1 Maiuscole. col vicolo cieco dei madri. il frutto misterioso del- ne trattato come un galante del punto è affidata alla mo Capilettera . ., assediati da !.im. la loro esistenza. E le parole contorno», mentre « la donna bilità dell'intuito che corri- 1asie ornamentali,.; rinchè s1 sono amore. ...si valorizza. nell'aggetuvo, il sponde ad un personaJe modo discende nei ghetti dei dialet- Una forma di tale amore mondo è per lei attributo ... Su di ricevere e di trasmettere to, dove la Tognelll è anche consuma ogni diverso attacca- questa tipica tastiera stempe. la cesura dl?.lle sensazioni .._.: di casa. perchè la parola è ta– mento agli uomini e alle cose; ra le sue monodie che stanno esso resta un moment-aneo d1 le anche nelle oslene, e con ce n'è un altro che !a traccia- tra la reticenza e l'abbando- stanziamento di cosmi che ri- la medesima paziente amoro– re ideogrammi stille lavagne no». Come poetessa. sa bene ruggono l'assoluto ... ,.. sa ondulazione di scieoza e dt dei cieli; altro ancora che fa che "le parole invecchiano. Via delle lineette: H Subdoia poesia cl viene offer:a :·u,t1- ~efli~~ee noJi~:if;neda~~a~~~i; ~~~~nd~c~l.n~e~raep~~e::: ;~~ ~~~r~ !~t~~r:;:~ 1 :· oegr:Ji~~~\a~ ;:ll,Xar~: 1 ;a~an ~~::J1'.~: s~~~ estetica, furore segreto. L"amo- de. Sta nell"aria, insidia e ne- quanto negli incisi il sogget; •. invitati) Cuori di città. al bar– re di Jole Tognelli per la pa- mesi .., mentre altre (madre, vo tenta. per mezzo di que;,a go della parola. dove iJ vec– rola tiene del p-rimo e del padre, sale - origine e civil- fragile staccionatura. una sor- chlo finisce (il to;;cano) e terzo modo. il suo è un roman- tà -) .. trionfano adar.1antine tita priva di responsab.lità .. : avanza il nuovo rn romano). ticismo che a furia di disin- di tutte le corrosioni e ossi- un simbolico segno spaziale c,:,n dove si assiste nel lavoro dei carnare esperienze s'è stretto dazioni, nel più fiabesco degli il compito di accostare la ;in- _cantieri della parola moderna ormai alramore dei simboh, da orfismi... gua leiteraria alla viva... alla demolizione delramor d1 consumare le notti serene Uor- Una strada impor1anrn della La Dickinson li adopera ... 1J Arno e si mette la pr:ma pie– se era partito da oggetti più città della parola della 1'ognel- Goethe dà alla _lineetta ui1a tra dell'edificio Cutur?, che facili. Corse !I disincarnamen- li s•iniitola a .. I poeti e la pa- precisa [unzionahtà... Pert,n1> avrà le mollezze. le Cac:l!tà. le to avvenne per disillusioni: ma raia"· Incontriamo la parola la Duse. nelle sue le ttere, ·1sa pappagorge verbali del roma– ora ci deve interessare solo pura di Valery. la dannazione ed abusa di lineette. spaziar.do nesco ~~~c1 ~ d!~~ru~~p:;~~i:~~j t;~ f!~~~:a ~: ~\~ne~é~~loih:~ .. ::N~ ~~ ~~~~o t~Tsr:; ~e.~ 0 f[~reri~~/_ 1 ~ Cosl finisce:. fuo.ri d"uua por– Kf~~ng~chee .. li~~~· 1;1~;ti7or:1a~:~i>~ ~!~~:; fe~fgei~~a d1e1failk61c:l~~ g~~a~~~~~tdf\i~\r~~ 1 ~ 0 po~~~~~ !fcaro;:s~:gg\~~~mi:r e 1; 0 :i~~à Di Jo:ie TognelU esistono son. quèsta strada è, diciamo- ne linguistica... della parola. Una botta alla stampate delle poesie. che non lo. dei quartieri alti della cit- Via della parentesi. o de a poesia. un colpo alla scienz.a. conosciamo. Se questo suo ulti- tà: Insieme ad altre, è dove. evasione: .. Le parentesi ... sono Una ruga di sentlmenll qua. mo libro fosse stato di rac- rosa, necessaria, documento di il tocco cromatico nel bianco- \à una sicura e lucida 1.Dven– contl. una__ prosa _Qualsiasi. an- un.a prcse~za .indispensabile nero del dlsco:rso. Il punto te• zlone. una chiara documenta- ~~:to larif~datf 0 :~ 1 ~a;u!a~eo~~: ~fd!fs~e1be~: ~!~ 1 ~i;:::n~o~g~~: f:J1c~a 1 ;i°;!~~~~à. 1 8n P;i~~i~cs~ zio~e di .. fatti,. tra lo storico (Conlln~ pag. 1) per campare) è che Ferdinando Cogni uomo (e questo sì che scandaloso) rie– sce con tanta sicurezza. e con tanta sin– cerità, a scrivere versi (a parte l'ultimo. che resta sulla carta per la sua generi– cità) come questi: Ahimé. povero e solo non ho niente cui potermi appoggiare: solo questo nudo fragile cuore che risente tutte le onde e le tempeste amare. O come questi altri (ma ne ha dei più felici ancora. e li indicheremo): Inadatto all'amore al sacrifizio. che poteva restar di me se non il poeta - che se non è la vita l'alone è della vita. se non rosa é profumo. se non virtù. è preghiera? Sono versi - chi ne dubita - che abbiamo citate innanzitutto per dare una soddisfazione al lettore, il quale non avrà bisogno d'un laboratorio, ma del semplice lume del naso, per poter gri– dare prima di noi: e Ma è Penna, ma è Saba>. O addirittura - se è un tan– tino malig'no - e è un Penna cui è stata sottratta la sua strana gioia di vivere: come dire l'anima>. E allora, per farlo esultare ancor di più: Ahimé, la -notte tenera è passata. La luce segna tntorno gli scuretti; ritornano i rumori nella strada. Lascerò presto il letto dolce soffice. incontro a un duro rapi.naso giorno. Ma sono versi che abbiamo citato an– che perché ci dicono qualcosa di più, sul Cogni. c·he non la N.d.E., esprimendo non soltanto il sentimento della sua so– litudine umana, e il suo quasi crepu– scolare ripiegamento sulla e poesia> co– me mezzo di e consolazione > e di e co– munione~ (pagg. 8, 9, 12, 23, ecc.), ma anche - e appunto! - a quale fine scuola egli si sia affidato in queste sue primissime prove: giacché anche a noi basta u na semplice prima lettura per scopri.re che egli non avrebbe scritto questi suoi versi cosi, se prima di lui non fossero esistiti ne un Saba né un Penna, unici poeti - stando a queste paginette - che egli sembra aver letto, amato e seguito. E se non fosse esistito. aggiungiamo per eliminar subito ogni altro possibile riferimento, anche uno Sbarbare, sia pure sulla Cede di que– st'unico esempio (d'uno Sbarbaro, pe– raltro, forse troppo riavvicinato a Goz– zano): Oggi è il giorno dei morti. L'aria pesa d'una stagnante gran malinconia.. lo mi domando se valga la pena dunque di vivere. Quando un momento alzo lo sguardo, e là dalia vetrina d'u.n'osteria un'immagi-ne m'allieta la vista e insieme all'anima mi porta una risposta. Un vecchio accanto a un \ [tavolo acceso in volto festeggia il suo giorno di riposo parlando col vici.T10. I-n mezzo ai due spicca u.n litro di vino. a scoprire l'autrice là,•dove e stro avviso, bisogna· scende;e blocco la parentesi oasi...... e I eterno. E. anche_se la ..pa– solo un·anima si scopre e si nella parie bassa della città. Via• degli ,asterischi ,che rola,. della Tognelli non se~– s\tela, nel verso. Ma queste nel caratterJstico, nel regno ,.aprono un polmone 'l\PI r<:?.,_ pre ce l'ha consentito, cosl in– ..mattie fllolog-iche,. hanno deJia trovata. dell'imprevisto. tangolo della pagina tlpogra- voluta e chiusa in sè da non della prosa appena l'impagi- per cogliere pienamente 11 fica. sofisticandola e tmbaroc• volere {uahe d'attenzione. con– nazione. sono un diario di se- "matto,. della filologia della chendola ma sempre a servi- tessiamo di esserci .. divertiu ... grete scoperte al limite sem- Tognelli. zio dell'autore cbe può dispor- 0 d" . • ilerà pre. intrad_ucibile. tra l'abban: Via della virgola: .. ta virgola re di siparietti intern\, senza gnu~o 1 001 ne ass~::la è dono yoehco e I~ volonià d1 è colore. Ogni temperamento interrompere dei tutto la nar- la lezione. _perchè la P far scienza: sono. insomma, do- ha il diritto dl attribuirle il razione. per mutare ... quadro ..; sempre da imparare. è la sem- Ma è chiaro che Penna (a parte, qui, cumento di u_n·anin:ia Q~anto prediletto ... E' un quid di ema- e via delle virgolette (.. arb,1- pre nuova e segreta, come la certi modi aforistici - certa superiore una raccolta di versi. E Cl ba- naz.ione e di ricezione ... alza nano la parola. distruggono ia carne. il sangue, l'amore. contentezza, più che _rassegnazione, della superiore saggezza fondata su un buon senso quasi popola re) resta il nume mo– tore di questi primi versi di Cogm, e sia pure un Penna (suggerito dal lettore più pungente) al quale sia stata sot– tratta la strana gioia di vivere (come dire la classicità. pie,;::ata da Cogni ver– so un più facile romanticismo). e del quale resti il linguaggio. ma anche (per non seguire in tutto quel lettore) qual– cosa di più che il solo linguaggio. e cioè la capacità di cogliere e di chiu– dere in poch!Ssimi versi (spesso in un semplice distico. dal piglio amabilmente sentenzioso) un'occasione offerta dal sentimento (a volte da un semplice af– fetto) o da un'altra qualsiasi. circostanza. Ché quanto alla cosiddetti'! posizione ver– so la vita (per Penna anche la poesia è un atto di vita al participio presente - una presa sulla vita - e non certo una consolazione o un ricupero o una rivalsa di e escluso•: pag. 11) se c'è poeta lontano da Penna - e proprio nella lingua di Penna - eccolo qui: Co– gni. E ciò anche se. in parte. la facile constatazione può sembrar distrutta da alcuni versi e amorosi• (pagg. 24. 25, 27, ad esempio), e pieni di luce e fre– schezza> sotto e un cielo De Pisis ~. co– me questi: Una punta d'un dito una /er;,gera carezza sulla mano sono tanta per me dolcezza che più nulla bramo. Tanto poco mi ba.sta quanto t'amo. O meglio ancora: Sapevo rinunciare ad or;,n• cosa (anche più cara. degna di rimptanto); ma quando mi .,i. presentava qualche ombra di grazia, palpitavo come una vela incontrando un nuovo vento. Il fondo rimane sempre una Saggezza (è il titolo dei versi a pag. 22) che sa piuttosto d'accettazione: Accettarla la propria umanità per quello che è: è questa la saggezza; come la pianta accetta d'esser pianta, l'animale animale. l'acqua acqua - e ognuno al mondo ha la sua dolcezza. Senza contare che in Penna non c'è mai iato fra Arte e vita (è il titolo della poesia a pag. 23). e proprio per– ché per lui (siamo remotissimi daJ vi.– vere inimitabile) anche l'arte e (o di- venta) vita. e non viceversa (un e non viceversa > che dopotutto vale anche per Cogni, nonostante quella sua distinzio– ne) come sa ogni lettore del nostro pii:1 indubitabile poeta. Dopodiché, offerti gli atti necessari ma non le ragioni Cda pessimi postu– la;ori come siamo). ritiriamoci. a pro– posito di questo Cogni, nel guscio d'un au·gurio che ci sembra fondato. data la finezza dei risultati già raggiunti Ce della scelta fatta) in questa sua prima raccoltina: ch'egli riesca presto a tra– dire, anche nel linguaggio, i suoi ottimi maestri, fino al punto di poter raggiun– gere (forza Coppi: è il titolo dei versi a pag. 20) il loro stesso traguardo: e Ariche se ha avanti molti concorrenti; - e intanto si guadagna il più vicino - e via via gli altri, fin che tent.a - l'ul– tima sfida all'ombra del traguardo•· GIORGIO CAPROXI ~~clf1. pae:z.i c~o~~e:ie b~l~~~ _!~= ~aJX,~r;ta ~li to:c°bi.b~~:!scs~m~ io~~i~~~s~~~ ~::s~=n:i~:~e~i PIETRO Cli\1ATTI propria condizione umana - e certa dulante ce la fanno preziosa -------------------------------- · e amica: quando scantona ne- ~---~~ r:~~~~~~!5:~!~~f!~~i::: Una linea neo-naturalista I! Premio Deledda !i ~~= - I' o tle filologiche»: ed è questo . . . . t Istituito dall'E.P.T. di Nuoro, il Premio Grazia ·i libro è una città, una città deL (Contln\la da pag. t) teistica, non tisolta tuttavia un amaro am~re per la terra, Podio degli uomini: la sua fa: Deledda è senz'altro il maggiorconcorso lettera- la par9la. E la Tognelli ne - in immagini festose, ma cupa madre e nemica. vola non va oltre la consape_ t rio italiano per inediti. Lagiuriadel •·Deledda'·, I p_ossied ~ una. c hiave, per di- velato l'antica civiltà, la pro- il più delle volte. Come in • • • vol.ezza del. do_lore, della sco i· presieduta da à--lo.rinoMoretti e composta da ·i ritto di poes.ia e di esperlen- fonda vita morale i miti e le Disgra,,..ia i.n casa Amato il pet ta del si~mficato del man- France,co Casnati, Cannalo Collone, Enrico Ma- za viss uta .. E' u _n ~i~r1?diviso fantasie. Alvaro 'partiva ,da miglio; romanzo dello sÙiL su questa Jinea meridiana· do che 10 circo nd a .. Cambosu f cioua e Giu~cppç Ravegnani, ha rivelato oelle I per sc~e~l ~ai rigidi .. c o~e una narrativa naturalistica tare. la sua meccanica inter- le è il breve romanzo di ha sapUt? c~mdu~re_il ~Uò~ae: I' aue tre edizioni biennali .tre firme che «La t\ 1 .qu~rtien ~ una v.ecch.ia _ci~-che in luj tutt?,vie.. s'in<:oi:itra- na era in una sorta di miste- Salvatore Cambosu, apparso con_to:sui diver~i piant PS!co. Medusa degli Italiani" ha preaentato con un '/ ~à. vi son~ 1 de dali e 1. v iah. va con un'att1tudme ltnca e riosa condanna che pesava su di recente presso il milanese logici e ~ulle divers~ reazion~ t eccezionale successo di pubblico e di critica. t) i palazzotti ben sagomati .e_le con uno spirito attento ai una famiglia. ora in questi Istituto di propaganda libra- che le y1c~ nde s1. 1 :sc1tano.of I 1~ case fuse Ira loro O~ divide problemi del mondo moder- racconti un filo conduttore ria. Una stagione a OTOlai.. Di r,x:end oci. 1 auten.hc~ sapore. '/ ~pena un colore_ d mtonac~ no, inquieto per le sue con- comune che li unisce l'uno Cambosu che è sardo e che I 1mmaç-1no ~a v1ta htà. ql:Jel t Nel 1952 è stato !celto il/orte romanzo sardo t) abtta~~r~~'n~ 0 v'faun~s~~~·o :s~i~ t~add)zio~i: il ~uo _mond_oori- all'altro _è i:iena ~ssità _di un come tutti i sardi è legato al- tai:it 0 . ~l epico che è n~lla VI~ ~· di PARIDE ROMBI: ,~ re· in altre vie. c~n altro ve- ~man~ s1_.arr1cc_h1 e s1 tra~ dramma mt1mo vissuto 111una 1a sua isola da una _p_rof(?ndapnmitJv~. delle sq_ualhde pla '/ stito). Una città abitata da tut- s!us~ in J?lU amp1_e comples_s1 zo!1a pro!o~da ~ella loro c~- e vigorosa complessità ~h. af. ~he dell interno ael\a ~arde. t p E R D U t~ ti. e da moltissimi non cono- s1gn1ficat1._come s1 ~rasfuse m sciel'!za dai van. personaggi retti, leggemmo una origina- gna _ed anc.he ~a ~atet1ca e I I s~iuta, o male conosciuta: alcu. una grande angosci~ europea S~mm8:ra .non. d:tsp.one .~erto le i:accolt.a d_i testimo.nia_nze: poetica 1;1al1co ma d1 una ter- oggi alla sua tena edizione nella ..Medu,a", tra- Ili godono percorrerla a pie- 1~ dolorosa esperienz~ ~el d~ forti. d1SP(?S1z1on1a.Il mda. testi popolan, evocaz1om di ra. che e non soltanto nella 1· dotto in 10 paesi, dalla Francia a\l'lngbilterra. t di, ~n po· per giorno: altr' giovane uomo del Sud ital~a- gm~ _P~1co)og1ca ma p1utt?sto costumanze di persone. c~e natura, ma nello stesso senti- I e daili Stati Uniti alla Germania. ,~ la viaggiano frettolosi. cono- no. p_a~sato .dulla_ c~sta _vita eç-ll e melme a un'evocaz1<?n.e apparve tre anni or sono 1n mento degli uomini, nel loro 'I scono soltanto i J~oghi chE;più pnm1t1va .de_1su~1 villaggi al. di atmo~fere eI'!trç le qu.al1. 11_un vol~m~ edito d:a Vallecch1 atteggiamento verso la vita. (t 9 h I) ~r~~~~n~~no~a~~-r ~1{~Jtfs:r:!: ~~ri~:;~~'gl~a o~~i"~n~in~; ~;~~\:~~~n1i 1 ~r~:~:1u~ 1 ec~:: ~ttoq~~st~to~~o M~~~a~:tr~i • *. (t Il 1 54 d; ;~~~~~!':i p;;;r;;~~r:rosa t) z~. I più. us~no ~oltanto ram- secoli di civi_le prog.resso; .1~pidamente: e. si tratta il più Cambosu racconta una storia Non porremo di certo que- (t t) bizlone di ab1tarv1, per quando suo .stesso hnguagg10 .test.i d~lle volte d,_ un solo .fatto. di paese. il cui centro verte sti due libri di Seminara e I I BR USA Z '! ne sono lontani. tra gente stra- inomava dello straordmano d1 una sola az10ne che s1 con- attorno alla fiaura di un fan- d. C b 1 t niera. arric~himento di queste sue s~ma senza res_idu.i. salvo a ciullo che ne 0 è quasi il fre· a~sot~Ù ir~m~ 0 fi~e;s~i;g,:;~ • t La TogneUi vi è nata' e la espen~nze. ritrovare tutt_av1a m un. rac: sco e smarrito testi mone. C ar. turalista della nuova narrati- anch'essi «Ila ten:a edizione. "Scrittrice di razza, conos7e pal~o .Pei: pa.lm ~. ne -?emm~ra. attraverso P,arec- conto success1yo ~a t:·acc1a d1 dellino. figlio di servito.re e va: essi tutta Via, se pure su t la Zangrandi non è 10\0 una grande promessa I sa g:h angoh, 1 r~ pos1, 1 de- chi lustri d1_lavar? tutt ~lt~o ~uello _stato d am1;1.o, e certo nipote di servitore, lasci? la un piano di resa poetica sono t ma un vero renomeno letterario" è stato detto: ·~ dali. _le paure. ~I s1 aggira COJ? che senza risultati denuncia m og:11 racconto. ce qualcosa scuola a dieci anni e diviene ancora ben lontani da ri.sul· ne è riconrerma il ,uo aecondo romanzo, ora la sicurezza duna ?onna ,di i~vece una fedel~à a q,uell~ che s1 s?rregge.m grar:i part~ pastore: la scuola è stata tati come quelli che in pas- I pubblicato nello."Medusa"arancione: t casa i:iella su~ cuc1:1a. L ha Imea, una !ed~lta che e poi su_ fatti _autob1ografic1, e. si una dura e inutile fatica: ma sato ci hanno offerto un Al- t I co!loscmta fan?1_ulla, l.ha_co1_10-un mantenersi fedele alla sviluppa m 1:1nrapporto vita- Cardellino entra come traso- varo con racconti come Gen- ORSOLA :'I scJU_tap~r tu~ti 1 CancIU)h. L ha terra e all'intimo P.rofondo le dello scrittore stesso co~ gnato nella vita nomade del ,.e in Asp-romome. 0 Silane t 11 p~r:.a e I ha ntrovata ~le v.al- rapporto del contadmo del la ~ua terra e col mondo con pastore: è triste la vita del con Fontmnara O col suo ul- t NELLE STA G J ON J t\ ~~ hnae i~a }r~tgai\a s:Sls/~r~ ~~ S~d con la terra .. r.n S~- tadmo d~lla sua te_rra. . p~store nei poveri paesi nel- timo romanzo (che segna un I •~'/ lore la ~usica i1 senso so- mmara non . ~ _µ,ossi.~il_e 1 ~- Tuttm~ia que)lo d! Scmma- l'mterno dell'Isola. ma .C~r- punto così alto e persuasivo la tra1ica vicenda d'una dolce figura di donna lare· od oscurò. Camminare t~ovare la miticita .0 11~mana ra non e q_uasi .mai un. rap. dellino è dit:eso dalla sua m. della sua carriera di scritto- (t che da malefiche superslizioni montanare Tiene t dentro la parola con la To- di _Alvai:-0 . e cast . 11 suo por!o effettiv~: il suo distaC.'- genua fiducia nel mondo e re. e che oggi fa cadere ogni spinta alla follia incendiaria. ~ gnelli dà la gioia di andare a ~er1t? lmco. ma piuttosto co e pressoc~e tota!~ .. ed_ an· n~\la. vita. d~l dolore dell~ rjser~a sulla vali~ità lettera- t t scoprire verità. tanto antiche 1adesione profonda a un che _lindubbia capacita d1_co- miseria. dall amarezz.a dei na d1 una produzione narra· I N l 1956 ' l . I che sembrano eterne. quasi a mo nd0 ;>egreto ,che lega una struire un racconto artico. soprusi, la crudeltà delle su- tiva che sembrava a molti si- e rtn a tra arttentica scoperia: rivelarci a noi stessi. Come gener~z1~:me. a!l aJtra. qualco- ~an~olo attorno a un ~atto per!-tizioni e dei pre.giudizi. no a ieri solo animata dalla t NINO PALU!,1B0: ·1 ' sa, d1re1, .di !1Taz1on~le, J?a ms1em e alla prosa ':'-g1le e La sua candida testimonianza voce di una protesta, più che I I osservato in piena raz1onal1t~ nel.lo stesso tempo p1~ttosto si incontra con altrettanta da una vocazione d'artista) I M p I EGATO e spesso senza abband<:>no. E . u_m_ f<:>rme. sen~a grandi _110~-meraviglia con uomini de!it- Il segret.o di L1tca. tuttavia. I t , lo stess? mondo. c~mtadmo de~ s1b1htà. evoca~1ve .. contribtn- tuosi. si incrocia con vicende dicevamo. essi sono appunto I O, I M p OSTE I racconti contadini e pastorali <=ce. a r1a.sso1:b1r~ rn una na,.- tragiche del 2 -ruppo di pasto• la testimonianza di una con· dj Alvaro (I_~ no~e dt Alvaro, razione o~b1ett1va _al mas_s1. ri che con suo padre si sono tinuità che spesso fa perno t ·1 d1 uno sc11tt<;11eche avev~ mo q~egli e)ementi aut~b10· resi indipendenti dagli anti- su opere minori. Occorre ag. I cheincideladolente!igura d'un picco\oimpie- e~te~ al !11.assimo la sua on- ,zraflc1. la cui presenza s1 av- chi padroni. avversati non ~iungere che proprio in que- gato, trnolto dal mondo di corrotti e di corrut- t gmana v1s10ne del mondo e vert~ _solo attrave_r5'::, una d1- soltanto dagli uomini ma an- sta ultima stagione altri do· t tori entro 1\ quale conduce 1 suoi esangU1g 10 rm t che nello ~tesso tempo av~v~ spos1zrnne moralistica dello che dai lunghi inverni, dalla cumenti narrativi di quella I Un'accusa precisa, e artisticamente nsolta, alla approfondito come pochi I c::cnttore una so1ta di censu. antica povertà della terra, linea appaiono nelle vetrine società e ai suoi mgranagg1 ♦ motivi mtllnseci. della sua ra sui suoi personaggi e sul dal\ usura e dalle avversità delle llbrene a dòeumentare t I) vocazione e m piu ~olui cl~{ loro mondo attrave1so la Anche m questo romanzo è una tale continuità 1 racron· t Ecco quattro grandi successi della 'I ~~~ ~~g~~~~:-g:~:: poos':i~~htà ou,i\e <'lffiora altres1 l'111d1z·n la cupa forza della natura che t1 del giovane Robe1to Bos1 "MEDUSA DEGLl ITALIANI,, di resa artistica. e ormai un d1 profonde m1b1z1om connes: ac0n~7:a0 Ifa v10c~~~ea. 1 ~~!n~o,~~ ~~d~ 1 :; à~g~n 1 t;\~~~~ 1 ~ 0 ~~ 1 \~ f t termme dt paragone quando .-:e con lo stesso spmto men dibattono I suoi personag- titolo Veronica, 1 nuovi 1'8('- I in vendita nelle migliori librerie I) s1 parla degh sviluppi d1 una d1onale Scrittore d1 mnegab1- gi· ma 11 suo iacconto è ani~ C'ont1 di Remo Lugli Il ptano t I~ narrativa me11d1onale) tut. le !o1za 11 Semmara m que- mato dal di dentro non sol- dt sopra che pure appaiono I MONDADORI EDITORE tavrn a ~af 1te la mmore sti racconti ci sembra ancora tanto dalla perentoria mtran- presso Mondador1 insieme al I ~te;J 1 ~~~h/ laa ~~~ 0 ;ic;i;;:: m una f-ase anteriore a quelle sigenza di un gtud1z10 morale. romanzo d1, Nmo Palum~ t • t) pJe<;sità di mezzi Semmai a 10 alla quale era pervenuto con ma de. una carica polemica Tmpdegato d 1-mposte 11 Dta - - - _ _ _ _ _ _ ~~ esplo1a con u~ 'impegno nel Disgrazia in casa Amato, que- ~het!uttatia fa lev~lsul\ac~:à ;~ac~bUbtlea ;i:~:t;;:ae~:tr;1az~ Ulto1111110lllllllllllllllllllll1111111111111111111111111111111111111111111111 quale 51 avve, te Unft forz,1 ste stone d1 padn e d1 figli ICI lr n~seca a a so I I f'1Uesa del cmrneto di FPllCP <;eg;eto J1 cu\ si diceva. ~a nale della natura quel sen favola che è in questa socie· ~ convalidare - e non so~ LA FIERA Ll]TTERA ~1 ~! è snelP~~m°o d~ 1 ;az~~na3 ! t1mento che è così d1ve1so da tà pr1m1t1va: nel mondo pa· ~~~~~a c~~~~a~i~~oe - questa U che spesso s 1 ti amuta 1n una una mer1d1onallta d1 mame_ starale sardo. Ca1delhno muo Gisberto Ceracchini; ''Paesaggio" - Galleria del Vantaggio, Roma ntima, una concezione /dura d1 delitti campestri d1 chiusi i:~;i~;:g,o ~\ 2;~~ell~~~s~rn~· Del Verch10 (Em.iud1 ed1t) 01· ff'onder Lo e amara della vita che \ ien" amo11 contadini c1 rivelano boleggia la dlll evo le presen- "' di ru1 dovremo occupare· '---' in g1an patte dn quel mondo un sentimento tutto me11d10· za del mito. il bisogno di una •m queste colonne. vengono I religiosità 1n certo senso pan- ra, w1 sentimento doloroso, re quando conosce 11 male e FERDINANDO VIRDIA .. 11 , 1111111111111111111111 .. 1111111111111111111111111111111111011111111111111

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